Dalla Puglia al nord per laurearsi ed entrare nel mondo del lavoro; ma nel destino di Claudia Vitone c’erano l’incontro con Openjobmetis e il ritorno alla terra d’origine, dove si occupa di ricerca e selezione. «Sempre mettendo i rapporti umani al primo posto»
Alcune volte le carriere nascono un po’ per caso, e passano attraverso scossoni, cambi di direzione, ripensamenti. Altre volte sono più lineari che mai, come se fin dall’inizio la persona avesse chiaro in mente il cammino che intendeva percorrere. Claudia Vitone, Permanent Placement Specialist di Openjobmetis, appartiene alla seconda categoria: nel 2014 si trasferisce dalla natìa Puglia a Padova per laurearsi in Psicologia del lavoro, un ambito che ha sempre trovato affine alla sua personalità, e da allora la sua carriera è proseguita su quei binari. Fino al passaggio, nel novembre del 2019, in Openjobmetis, un incontro fortunato per entrambi. Quello che, invece, probabilmente Claudia non aveva previsto è che il destino aveva in serbo per lei il ritorno alla terra d’origine: il suo ruolo consiste proprio nell’occuparsi di ricerca e selezione per le aziende del territorio pugliese.
I primi passi
«Mi sono trasferita a Padova per seguire un’inclinazione personale che già sentivo molto forte – racconta Claudia Vitone – anche se allora non sapevo con esattezza come funzionasse il mondo del lavoro, o cosa fosse la “Ricerca e selezione”. Ho avuto bisogno di passare attraverso diversi stage per capire quale strada facesse per me: mi sono occupata di formazione, di outplacement, ho avuto la fortuna di familiarizzare con il settore dell’IT e del digital, che trovo enormemente stimolante e mai monotono. Sono state tutte tappe indispensabili per arrivare a Openjobmetis». In queste prime esperienze lavorative, che nel frattempo l’hanno portata a Milano, Claudia ha potuto misurarsi con le dinamiche di un settore che, spesso, spinge a un coinvolgimento particolare, soprattutto per le persone molto empatiche, come appunto è lei. «Mi sono accorta presto di quanto importanti per me sono i rapporti umani, anche sul lavoro. Mi spendevo molto per riuscire a collocare le persone che seguivo, fino al punto di ricontattare spesso le aziende. È una cosa che ho dovuto imparare a gestire con il tempo: oggi ho più esperienza e per me è più semplice affrontare queste dinamiche, anche se talvolta continuo a essere più emotiva di quello che vorrei. Devo ancora lavorarci sopra».
Una terra ricca di sorprese
La data chiave, per Claudia Vitone, è il 2019. Esaurito il rapporto con la sua precedente società («Non ero del tutto a mio agio in un contesto in cui dovevo sacrificare la dimensione umana della selezione dei candidati per l’attività commerciale»), navigando su LinkedIn entra in contatto con la sua attuale team leader, che la invita a un colloquio. L’impatto con Openjobmetis, da subito, è positivo, ma il cambiamento porta con sé anche dei timori: «Tornare in Puglia non è stata una scelta facile – ricorda Claudia – non solo perché mancavo da anni e non conoscevo così bene il contesto; la paura principale era di non poter più crescere professionalmente. Negli anni al nord sono stata un po’ contagiata dal pregiudizio che considera il meridione un luogo che ti costringe a mettere nel cassetto le ambizioni. Questi timori sono stati spazzati via già dai primi giorni in Openjobmetis: mi sono subito trovata inserita in un contesto bellissimo, strutturato, dove poter crescere. Anche le aziende del territorio si sono rivelate una piacevole sorpresa: è vero che non ci sono le multinazionali che si trovano a Milano, ma ci sono comunque tante realtà di valore. Dal punto di vista informatico, poi, la Puglia è una piccola Silicon Valley. Devo ringraziare la società anche per avermi permesso di continuare a lavorare nell’ambito dell’IT».
Verso la consulenza
In Openjobmetis, Claudia Vitone ha avuto la possibilità di ritagliarsi un ruolo più adatto alle sue caratteristiche, a partire, ancora una volta, dall’enorme importanza che per lei riveste il lato umano. «La relazione con candidati e clienti è la cosa che più amo del mio lavoro. Dietro il mio ruolo c’è una visione strategica, tutte le mie mansioni sono concatenate. Ad esempio, con i clienti svolgo un’attività più simile a una consulenza che al commerciale “vecchio stampo”: posso suggerire soluzioni, ideare servizi, dare sfogo alla mia creatività. Non ho abbandonato la parte commerciale, ma posso gestirmi il tempo dando priorità alle cose che ritengo più importanti. E poi, a fare la differenza è il rapporto con i colleghi: ero abituata a lavorare in aziende che non si preoccupavano dei tuoi problemi, tanto che mi ero convinta che fosse una legge implicita in ogni luogo di lavoro. Qui invece ti senti davvero parte di un team. La cosa che invece mi risulta più difficile? Accettare che non tutto è sotto il nostro controllo, che ci sono variabili che non si possono prevedere».
Un po’ di leggerezza
Voltandosi a guardare gli anni a Padova e a Milano, Claudia Vitone identifica anche un altro elemento importante per la sua vita: il teatro. «Avevo iniziato quasi per caso, per combattere la timidezza di trovarmi catapultata in una nuova città. Pian piano mi sono accorta che mi piaceva molto, e che mi aiutava anche sul lavoro: sono piuttosto timida, parlare in pubblico mi spaventava; sono migliorata anche grazie a quell’esperienza. Una volta passata questa fase di emergenza, mi piacerebbe ricominciare». Una certa sensibilità artistica Claudia l’ha sempre dimostrata, a partire dalla sua eterna passione per il disegno («da piccola volevo realizzare cartoni animati»), fino alla lettura, che l’ha accompagnata in tutti questi anni. «Leggo di tutti, lasciandomi “ispirare” dal momento: romanzi introspettivi, fantasy, libri più leggeri. Amo molto Jane Austen, mi rilassa, soprattutto quando sento il bisogno di un po’ di leggerezza. Mi piace come ridicolizza i costumi del suo tempo, ma sempre con un’ironia molto sottile».