Come si cambia

Come si cambia

rossano

Al suo arrivo in Openjobmetis era un ragazzo con poca esperienza nel settore. Oggi è un punto di riferimento per tutto il team dell’ufficio Forma.Temp: Rossano Colombo racconta una carriera contraddistinta dalla tenacia e dalla voglia di riuscire, che non accenna a fermarsi.

 


Difficile pensare che Rossano, oggi uno dei più apprezzati e preparati componenti della squadra Openjobmetis, al suo ingresso sia stato un ragazzo un po’ spaesato chiamato a misurarsi con un mondo, quello delle Agenzie per il Lavoro, all’epoca quasi sconosciuto. I suoi primi passi fanno tornare alla mente l’immagine del marinaio gettato in acqua per costringerlo a imparare a nuotare. Ma la determinazione e l’autonomia non gli sono mai mancate, e se, dopo 15 anni, è ancora qui a raccontarlo significa che, in quel mare, ha saputo muoversi molto bene. Oggi Rossano svolge il ruolo di Supporto al Coordinamento dell’ufficio Forma.Temp, ma la nostra chiacchierata con lui parte da più lontano.

 

Avvio in salita

Quando è entrato per la prima volta negli uffici di Openjobmetis, Rossano portava in dote una laurea in Lettere Moderne, qualche sporadico lavoro per mantenersi gli studi – addetto alle vendite, magazziniere, proiezionista in una multisala – un Master in Selezione del personale e uno stage nell’ente di formazione CFTA. «È grazie a quest’ultima esperienza – racconta – che sono entrato in contatto per la prima volta con Openjobmetis. Ma la verità è che, allora, conoscevo pochissimo delle Agenzie per il Lavoro, che non erano note e utilizzate come oggi». Non il più semplice degli esordi, dunque, e le prime settimane non sono state una passeggiata: «C’era molto lavoro e poco tempo per fermarsi e insegnarlo ai nuovi arrivati. Eravamo solo in tre persone e i progetti erano tanti. In un certo senso ho dovuto apprendere il lavoro sul campo, facendo leva sulla mia capacità di essere autonomo». Mettendo in conto anche la possibilità di sbagliare, come conferma lui: «Un giorno Roberta Di Luccio, già allora la mia responsabile, mi ha messo di fronte alle sue perplessità rispetto alle mie attitudini a quel ruolo. È stato un confronto molto importante, da cui sono uscito con ancora più tenacia! E in effetti da quel momento ho cominciato a crescere, tanto che oggi posso dire di essere il suo braccio destro».

 

Il giusto spazio

Per Rossano Colombo non è facile identificare il momento esatto in cui si è reso conto di aver cambiato marcia. Un aneddoto però è particolarmente significativo, e riguarda il progetto di un cliente del settore della GDO: «Un giorno mi sono ritrovato al tavolo con altre dieci Agenzie per il Lavoro, comprese le più grandi, tutte con interesse a inserire le proprie persone. Io ero ancora un novizio. Beh, oggi siamo diventati la capofila di quel progetto. Pensare che il cliente, ogni volta che deve lanciare una start-up, telefona proprio in questo ufficio è una bella soddisfazione». Di strada, insomma, Rossano ne ha fatta molta, imparando a coniugare la quantità di lavoro con la qualità, tanto che oggi persino il suo carattere sembra cambiato: «A volte mi rendo conto di essere un po’ accentratore ed esuberante, al limite dell’egocentrismo, ma la verità è che posso permettermi di avere questa visibilità solo perché dietro esiste un ufficio competente e funzionante, che si nota meno ma che è altrettanto importante, anzi, indubbiamente di più».

Stiamo parlando dell’ufficio che si occupa dei contatti con Forma.Temp, il fondo che permette la formazione per i lavoratori somministrati o per i disoccupati con una missione futura nell’ambito della somministrazione. «Noi ci occupiamo di attuare i corsi di formazione seguendo il vademecum del fondo – spiega Rossano –. Il meccanismo è semplice: un’azienda utilizzatrice fa presente una propria esigenza formativa al nostro ufficio, e insieme pianifichiamo l’intervento, sia esso in aula o da remoto».

 

Stare bene sul lavoro

Dal 2006 a oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata, ma Rossano non ha perso la carica degli esordi: «Questo lavoro non è mai lo stesso, ci sono sempre nuove cose da conoscere, quindi non corro il rischio di viverlo come una routine. Certo, io sono cambiato: prima ero un ragazzo che correva per capire dove andare, oggi so chi sono e dove mi trovo. Ho una consapevolezza diversa e una visione diversa: pur avendo sempre lavorato nella formazione non credo di essermi mai accomodato. Forse una delle cose che mi hanno impedito di rilassarmi in questi anni è il fatto di essermi sempre coltivato interessi anche al di fuori del lavoro». Rossano, infatti, è un perito agrario che ancora oggi possiede delle arnie per produrre miele, e tra le passioni annovera anche la scrittura.

Ma anche sul fronte professionale la sua mente non è abituata a restare ferma: «Mi piacerebbe essere coinvolto in qualche nuovo progetto che riguardi le scuole elementari e medie. Ai bambini e ai ragazzi viene sempre chiesto cosa vorrebbero fare da grandi, ma non c’è nessuno che spieghi loro davvero cosa significhi, nel concreto, svolgere una particolare professione. Un progetto scolastico che aiuti i più piccoli a individuare il mondo in cui saranno felici di spendere il proprio tempo mi interesserebbe molto. Anche questo in fondo è coerente con la visione di Openjobmetis, che considera il lavoro qualcosa di orientato al benessere delle persone».