In carriera Lucia Avitabile ha sempre fatto convivere la sua formazione umanistica con l’interesse per nuove le tecnologie e i progetti innovativi. «Senza dimenticare il divertimento, fondamentale anche sul lavoro». La Digital Learning Senior Consultant della società di formazione Lyve racconta il suo “stile” professionale.
Quanto Lucia Avitabile sia legata al suo lavoro lo si capisce dalla passione con cui, durante la nostra intervista, rievoca uno dei progetti che più le sono rimasti nella memoria e che più le hanno dato soddisfazioni: un corso per familiarizzare con l’Euro, partito fra mille difficoltà prima che la nuova moneta entrasse in circolazione. Questa passione è il modo migliore per iniziare il ritratto di una persona che ha studiato filosofia per ritrovarsi, un po’ per caso e un po’ per vocazione, nel mondo della formazione professionale. Tanto che nel 2016 è stata fra coloro che si sono uniti per dare vita a Lyve, l’educational company attiva soprattutto nel settore dei servizi assicurativi e finanziari oggi entrata a far parte dell’orbita di Openjobmetis. Il resto, come si dice in questi casi, è storia, una storia che ha ancora molte tappe davanti a sé.
Dalla porta dell’innovazione
La carriera di Lucia Avitabile inizia trent’anni fa in maniera anomala. Del resto, già da fresca neolaureata in filosofia aveva chiaro che la sua vita non sarebbe stata l’insegnamento. È allora che si imbatte in un master organizzato dal Fondo Sociale Europeo e dedicato agli analisti multimediali, un ambito apparentemente lontano dai suoi studi. Ma con una particolarità: gli organizzatori cercavano un profilo da umanista. «In quella circostanza ho capito che la formazione si può applicare alle nuove tecnologie. È stato il primo passo di un’attività molto innovativa, durante la quale abbiamo dato vita a programmi assai diversi da quelli che andavano per la maggiore. In fondo passare dalla filosofia alla tecnologia non è così difficile: sono entrambe questioni di linguaggio».
Il passo successivo è in una società, Creo, che le dà l’opportunità di estendere il suo network e di gettare le basi per quella che, anni dopo, diventerà Lyve. Qui, infatti, entra in contatto con un gruppo di giovani che condividono il suo approccio alla formazione innovativa: il nucleo di coloro che nel 2016 si uniranno per dar vita a Lyve si è ormai composto. «C’era un clima di avventura che rendeva tutto incredibilmente entusiasmante – ricorda Lucia, che in Lyve acquisisce il ruolo di Digital Learning Senior Consultant –; la nostra missione era scardinare le abitudini che ancora regnavano nel settore. Si può entrare dalla porta dell’innovazione anche in realtà più tradizionali».
Accendere la fiammella
Per una realtà indipendente come Lyve, tutto cambia quando arriva l’interesse di una grande società: nel 2020 Openjobmetis esprime la volontà di un’acquisizione. Come viene vissuto questo passaggio? «Per noi era un’occasione da non perdere – spiega Lucia Avitabile – perché ci dava l’opportunità di uscire dal nostro guscio e di portare il nostro metodo di lavoro in mondi nuovi». Il fulmine a ciel sereno si chiama Covid-19, che rallenta il business della neo-controllata, ma i suoi dirigenti non si perdono d’animo, convinti che il buon lavoro dia sempre frutto. E oggi, conferma lei, le cose hanno ripreso la velocità del periodo pre-pandemico.
Con quale filosofia? «La formazione non è mai uguale a se stessa, cambia sempre. Ormai trasmettere nozioni non è più così centrale, quelle le persone le trovano anche da sole. L’importante è permettere loro di acquisire una competenza, una professionalità più completa, un modo di lavorare, più che una serie di informazioni, che oggigiorno cambiano in maniera troppo rapida. È anche molto più stimolante per noi formatori. E poi dobbiamo lavorare sul lato motivazionale: le persone devono trovare dentro di loro l’energia, l’entusiasmo, persino un po’ di sano divertimento nello svolgere un impiego. Dobbiamo accendere la loro fiammella motivazionale cercando approcci e strumenti nuovi. Per fare un esempio: noi le aule virtuali le avevamo pronte dal 2015, e oggi con l’open learning siamo pronti a proporre un’esperienza formativa più intensa, completa, flessibile e coinvolgente. È la nostra nuova sfida: un impegno di progettazione importante ma anche molto affascinante. I primi risultati sono molto soddisfacenti, la rivoluzione ha già preso la giusta direzione».
Lavoro di squadra
Se le chiediamo qual è l’aspetto del suo lavoro che ancora la entusiasma dopo tanti anni, Lucia Avitabile non ha dubbi: «La cosa stimolante è vedere le tue idee diventare realtà. Dico “le tue idee”, ma in realtà dovrei dire “le nostre”: questo è sempre un lavoro di team, anche quando lo spunto iniziale viene da una sola persona. Questa dimensione “di squadra” mi piace, fa parte del mio carattere». Senza dimenticare, naturalmente, la relazione con i clienti: «Sentire la loro soddisfazione è sempre gratificante. Ricordo ancora messaggi come quello di un cliente che, saputo che la collaborazione era terminata, esprimeva il suo rammarico in una mail arrivata a noi un po’ per caso. Sono cose che fanno piacere».
Ma Lucia è un fiume in piena anche quando le chiediamo di parlarci delle sue passioni. Amante dei libri (soprattutto romanzi americani del Novecento, grazie ad autori come Saul Bellow e Joe Lansdale), ottima cuoca («da brava emiliana, per la precisione piacentina») e appassionata di gatti («ognuno di loro si inventa a suo modo una relazione»), non è certo la persona che ama annoiarsi. Ma questo, in fondo, lo avevamo capito sentendola parlare del suo lavoro.