I “GAP lavorativi”, ossia i periodi di inattività professionale, possono sembrare uno scoglio difficile da affrontare durante la ricerca di lavoro. Tuttavia, se gestiti e spiegati in modo strategico e trasparente, possono trasformarsi in un'opportunità per evidenziare capacità e resilienza.
In questo articolo vedremo come affrontare i periodi di inattività sia nel CV che durante un colloquio.
Come spiegare un GAP lavorativo nel CV
Già all’interno del curriculum è importante motivare il GAP in maniera positiva e professionale.
- Sii onesto ma sintetico
Nascondere un GAP è un errore: i recruiter sono abituati a vedere carriere non lineari. Indica chiaramente il periodo in cui sei stato inattivo, ma non dilungarti troppo nella spiegazione. Ad esempio, puoi inserire frasi come: "pausa professionale per motivi personali/familiari" o "percorso di riqualificazione professionale". L'onestà rafforza la tua affidabilità e costruisce fiducia. - Metti in evidenza le competenze acquisite
Anche durante un periodo di inattività, è probabile che tu abbia sviluppato nuove competenze sia soft che hard skill. Se hai seguito corsi di formazione, o se hai svolto attività di volontariato o hai portato avanti progetti personali, mettili bene in evidenza. Ad esempio, se hai imparato una nuova lingua o hai seguito corsi di aggiornamento, includili nella sezione “Formazione” o “Competenze” del CV.
Esempio: Pausa professionale durante la quale ho seguito corsi di aggiornamento in Digital Marketing e gestione dei Social Media. - Usa un formato funzionale del CV
Se i GAP lavorativi sono numerosi o di lunga durata, puoi optare per un CV funzionale anziché cronologico. In questo formato, si dà maggiore risalto alle competenze e alle esperienze trasversali, piuttosto che alle date precise di impiego. Questo aiuta a ridurre il peso visivo del GAP e a spostare l'attenzione sulle tue qualifiche.
Come spiegare un GAP lavorativo durante un colloquio
Se il tuo CV ha superato il primo screening, probabilmente ti verrà chiesto di spiegare il GAP lavorativo durante il colloquio. Preparati in anticipo con una risposta onesta che metta in luce la tua professionalità e capacità di adattamento.
- Sii trasparente e positivo
Non vedere il GAP come una colpa, ma piuttosto come un momento della tua carriera che hai saputo gestire al meglio. Evita risposte vaghe o negative, e focalizzati su ciò che hai appreso in quel periodo. Se hai preso una pausa per motivi familiari, ad esempio, sottolinea come questa esperienza ti abbia reso più organizzato e resiliente.
Esempio: Ho preso una pausa per motivi familiari che mi hanno permesso di sviluppare capacità organizzative e di problem-solving. - Collega il GAP alla tua crescita professionale
Spiega come hai sfruttato quel tempo di inattività lavorativa per crescere personalmente e professionalmente. Esempio. Durante questo periodo, ho seguito corsi di aggiornamento su [competenza] e mi sono dedicato a migliorare le mie capacità in [competenze specifiche]. Dimostrare che sei rimasto attivo e orientato alla crescita è fondamentale per trasmettere un’immagine positiva. - Mostra fiducia nel presente e nel futuro
Termina la spiegazione del GAP mostrando come hai utilizzato quel periodo per prepararti proattivamente alle sfide future. Comunica il tuo entusiasmo per tornare nel mondo del lavoro e dimostra come sei pronto a contribuire con nuove energie.
Esempio: Ora sono pronto a tornare al lavoro, con un bagaglio di esperienze personali che mi hanno reso più determinato e motivato a dare il massimo nel mio prossimo ruolo.
Conclusione
I GAP lavorativi non devono essere percepiti come un ostacolo nella ricerca di lavoro. Gestirli in modo proattivo nel CV e durante il colloquio è la chiave per dimostrare al potenziale datore di lavoro che sei una persona flessibile, resiliente e orientata alla crescita. Prenditi del tempo per riflettere su come hai sfruttato al meglio i tuoi periodi di inattività e preparati a trasformarli in una risorsa per le nuove opportunità.
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