Quali sono gli elementi distintivi in un CV? Titoli di studio? Eventuali esperienze lavorative? Certo, queste informazioni sono essenziali. Ma probabilmente non sufficienti per rispecchiare tutto il bagaglio delle tue competenze. In particolare, se sei fresco/a di studi e muovi i primi passi nel mondo del lavoro, come puoi arricchire il tuo “biglietto da visita” senza aver già maturato un’esperienza professionale?
Ci sono altre esperienze che hanno caratterizzato il tuo percorso di crescita? Ad esempio, attività extrascolastiche, corsi di formazione, esperienze all'estero o di volontariato? Non sottovalutarne l’importanza: possono fare la differenza e rendere il tuo profilo più competitivo agli occhi dei selezionatori. Ecco come valorizzarle al meglio.
1. Attività extrascolastiche: soft skill in azione
Le attività extrascolastiche, come la partecipazione a gruppi sportivi, associazioni studentesche, club culturali o progetti creativi, mostrano capacità trasversali fondamentali per il mondo del lavoro. Per esempio:
- Sport di squadra: evidenzia doti di team work, leadership e gestione dello stress.
- Attività artistiche e culturali: dimostrano creatività, problem solving e capacità di comunicazione.
- Partecipazione a competizioni (hackathon, gare di dibattito, olimpiadi scolastiche): sottolineano determinazione, pensiero critico e capacità di lavorare sotto pressione.
Come inserirle nel CV: Crea una sezione dedicata, ad esempio "Esperienze extracurriculari" o "Attività e progetti", e descrivi brevemente il ruolo, le competenze sviluppate e gli eventuali risultati ottenuti.
2. Corsi di formazione: aggiornare e dimostrare competenze
Oltre al percorso scolastico, la formazione extra (corsi online, certificazioni, workshop) dimostra voglia di apprendere e migliorarsi. Alcuni esempi:
- Corsi di lingua: rafforzano la conoscenza delle lingue straniere, un plus in molti settori.
- Certificazioni informatiche (es.: coding, Excel avanzato): utili per ruoli amministrativi, di analisi dati o tecnologici.
- Corsi di soft skill (public speaking, time management, negoziazione): dimostrano attenzione alle competenze trasversali.
Come inserirli nel CV: aggiungi una sezione "Formazione complementare" o "Certificazioni" specificando il nome del corso, l'ente erogatore e l'anno di conseguimento.
3. Esperienze all’estero: adattabilità e apertura mentale
Un soggiorno all’estero, che sia un Erasmus, un’esperienza di scambio culturale o un lavoro stagionale, è indice di autonomia, capacità di adattamento e apertura a contesti internazionali.
Come valorizzarle nel CV e nel colloquio:
- Evidenzia le competenze acquisite: lingua, gestione delle differenze culturali, problem solving.
- Se hai svolto attività di lavoro o volontariato all’estero, menzionale specificando il ruolo e le responsabilità.
- Durante il colloquio, racconta episodi concreti che dimostrino come l’esperienza ti abbia aiutato a crescere personalmente e professionalmente.
4. Volontariato: un valore aggiunto per i recruiter
Il volontariato dimostra senso di responsabilità, empatia e spirito di iniziativa, competenze sempre più apprezzate dai datori di lavoro. Anche qui, è importante descrivere bene le attività svolte:
- Ruolo e organizzazione: specifica il nome dell’ente e il tipo di attività.
- Competenze sviluppate: gestione del tempo, lavoro in team, problem solving.
- Impatto: se hai ottenuto risultati concreti (raccolta fondi, progetti di inclusione, aiuto a determinate categorie), evidenzialo.
Come inserirlo nel CV: Crea una sezione "Esperienze di volontariato" o includilo sotto "Esperienze professionali", se il ruolo era attinente alla tua area di interesse.
Conclusione
Le esperienze extrascolastiche, la formazione aggiuntiva, il volontariato e le esperienze all'estero non sono solo "riempitivi" nel CV, ma elementi chiave che raccontano la tua personalità e il tuo potenziale. Inserirli nel modo giusto nel CV e raccontarli con efficacia durante un colloquio può fare la differenza nel distinguerti dagli altri candidati. Preparati a valorizzarli al meglio!
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