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2
Openjobmetis S.p.A. Agenzia per il Lavoro
Aut.Prot: N.1111 SG del 26/11/2004
Sede Legale
Via Assietta,19 20161 Milano Italia
Direzione Generale e Uffici
Via Marsala 40/C Centro Direzionale Le Torri, 21013 Gallarate (VA)
Dati Legali
Società per Azioni
Capitale sociale deliberato e sottoscritto Euro 13.712.000
Iscritta al Registro Imprese di Milano Codice Fiscale 13343690155
Sito internet
www.openjobmetis.it
3
Indice
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
ORGANI SOCIALI 6
STRUTTURA DEL GRUPPO 8
RELAZIONE SULL ’ANDAMENTO DELLA GESTIONE 9
Highlights (valori in milioni di Euro) 10
Trend dei principali indicatori economici, finanziari e gestionali indicatori alternativi di performance 11
Quadro economico generale 13
Il Gruppo Openjobmetis e il Mercato del lavoro 16
Andamento della gestione e Risultati di Gruppo 19
Andamento della gestione e Risultati della Capogruppo Openjobmetis S.p.A. 33
Rischi connessi alla gestione 46
Rapporti con imprese controllate e con parti correlate 49
Principali fatti di rilievo avvenuti nel corso del 2023 52
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio 54
Prevedibile evoluzione della gestione 55
Informazioni attinenti al personale di struttura 56
Informazioni attinenti a tematiche ambientali 57
Prospetto di raccordo tra il bilancio di esercizio della Capogruppo e bilancio consolidato 58
Altre informazioni 59
BILANCIO CONSOLIDATO 63
Prospetto consolidato della situazione patrimonialefinanziaria 64
Prospetto consolidato del conto economico complessivo 65
Prospetto consolidato delle variazioni di patrimonio netto 66
Rendiconto finanziario consolidato 67
Note esplicative al bilancio consolidato 68
ATTESTAZIONE BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL’ART. 154 BIS D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE
E INTEGRAZIONI 117
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL BILANCIO CONSOLIDATO 118
BILANCIO SEPARATO 119
Prospetto della situazione patrimonialefinanziaria 120
Prospetto del conto economico complessivo 121
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 122
Rendiconto finanziario 123
Note esplicative al bilancio 124
ATTESTAZIONE BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL’ART. 154 BIS D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI 175
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL BILANCIO SEPARATO 176
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 177
4
5
LETTERA AGLI AZIONISTI
Signori Azionisti,
nell’anno appena concluso abbiamo dimostrato di essere un punto di
riferimento per i nostri clienti, i quali hanno rinnovato la loro fiducia nei
nostri confronti e hanno saputo apprezzare la qualità del servizio.
I nostri sforzi si sono tradotti in un incremento del primo margine di
contribuzione pari al 12,9%.
Nel 2023 abbiamo realizzato ricavi per Euro 748,8 milioni, risultato
ancora papprezzabile considerando il complicato e imprevedibile
contesto economico, permeato dallo spettro dell’inflazione e dalle
aggressive politiche monetarie.
Portare a termine con successo operazioni straordinarie è da sempre
un elemento distintivo del Gruppo: nel mese di gennaio 2024 abbiamo
concretizzato l’acquisizione di Just On Business.
Rinnoviamo il nostro impegno a proseguire con l’obiettivo di cercare opportunità che possano creare valore per
un futuro di successo. Insieme a tutti i nostri collaboratori, che con la loro passione si sono resi indispensabili
nel percorso di crescita fino a qui intrapreso, siamo sicuri che raggiungeremo nuovi importanti traguardi.
Colgo l’occasione per ringraziare gli azionisti e tutti gli stakeholder che, credendo in Openjobmetis, ci hanno
permesso di essere oggi tra i principali player del mercato italiano.
Il Presidente
Marco Vittorelli
6
ORGANI SOCIALI
L’assemblea ordinaria degli azionisti, convocata in data 30 aprile 2021, ha nominato il Consiglio di
Amministrazione e il Collegio Sindacale in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31/12/2023.
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Marco Vittorelli
Vice Presidente
Biagio La Porta
Amministratore Delegato
Rosario Rasizza
Consiglieri
Alberica Brivio Sforza
1
Laura Guazzoni
1
Barbara Napolitano
1
Lucia Giancaspro
1
Alessandro Potestà
1
Alberto Rosati
1
Corrado Vittorelli
Collegio Sindacale
Presidente
Chiara Segala
Sindaci Effettivi
Manuela Paola Pagliarello
Roberto Tribuno
Sindaci Supplenti
Alvise Deganello
Marco Sironi
1
Consigliere indipendente
Comitati
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
2
Alberto Rosati (Presidente)
1
Laura Guazzoni
1
Lucia Giancaspro
1
Comitato Remunerazioni
Alberica Brivio Sforza (Presidente)
1
Barbara Napolitano
1
Alberto Rosati
1
* * *
Dirigente preposto alla
redazione dei documenti
contabili societari
Alessandro Esposti
* * *
Società di Revisione
3
KPMG S.p.A.
2
Al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sono state assegnate le prerogative del Comitato Parti Correlate
3
In carica fino al 31.12.2023
8
STRUTTURA DEL GRUPPO
4
4
Struttura del capitale sociale e dei diritti di voto al 13 marzo 2024 sulla base delle risultanti a libro soci, integrate dalle
informazioni ricevute da Openjobmetis S.p.A ai sensi dell’art. 120 e 122 TUF. I dati sopra riportati potrebbero non riflettere il
numero di azioni detenuto da ciascuno dei soggetti post comunicazione.
Socie controllate da Openjobmetis S.p.A alla data di approvazione del bilancio. In data 15 gennaio 2024, Openjobmetis
S.p.A ha perfezionato l’acquisizione di Just on Business S.p.A e della sua controllata Deine Group S.r.l.
9
RELAZIONE SULL’ANDAMENTO
DELLA GESTIONE
Highlights (valori in milioni di Euro)
Note: i valori rettificati sono calcolati come indicato nella sezione “Trend dei principali indicatori economici, finanziari e gestionali indicatori
alternativi di performance. Ove non specificato i dati sono da intendersi Reported”.
Trend dei principali indicatori economici, finanziari e gestionali
indicatori alternativi di performance
Indicatori da Conto Economico
2023
2022
2021
Δ 23 vs. 22
Eur % Eur % Eur % Eur %
Primo margine di contribuzione (in milioni/margine)
(1)
96,8 12,9% 95,2 12,4% 89,2 12,4% 1,6 1,7%
EBITDA (in milioni/margine)
(2)
28,3 3,8% 29,4 3,8% 23,5 3,3% (1,1) (3,7%)
EBITDA rettificato (in milioni / margine)
(3)
30,5 4,1% 30,2 3,9% 26,0 3,6% 0,3 1,0%
EBITA (in milioni /margine)
(4)
20,5 2,7% 21,9 2,8% 15,6 2,2% (1,4) (6,4%)
EBITA rettificato (in milioni / margine)
(5)
22,6 3,0% 22,7 3,0% 18,0 2,4% (0,1) (0,4%)
Utile (Perdita) d'esercizio (in milioni/margine) 12,6 1,7% 14,3 1,9% 10,7 1,5% (1,7) (11,9%)
Utile (Perdita) d'esercizio rettificato (in milioni/margine)
(6)
14,9 2,0% 15,4 2,0% 12,8 1,8% (0,5) (3,2%)
Utile netto (Perdita) per azione in circolazione* (Euro) 1,02 - 1,10 - 0,80 - (0,08) (7,3%)
Utile (Perdita) per azione in circolazione* rettificato (Euro) 1,21 - 1,18 - 0,95 - 0,03 2,5%
Altri Indicatori
2023
2022
2021
Δ 23 vs. 22
Valore %
Indebitamento finanziario netto (in Euro milioni)
(7)
36,1 26,2 44,5 9,9 37,8%
Indebitamento finanziario netto/EBITDA 1,3 0,9 1,9 0,4 44,4%
Numero di azioni (in migliaia) 13.369 13.712 13.712 (343) (2,5%)
ROE - Utile netto (perdita) netta/patrimonio netto medio (%) 8,9% 10,4% 8,3% (1,6%) (15,4%)
Giorni medi di incasso crediti commerciali (giorni)
(8)
70 68 69** 2 2,9%
* Il numero delle azioni è calcolato al netto delle azioni proprie acquistate in seguito al programma di buy-back e OPA volontaria parziale, come meglio specificato
al punto 19 delle note esplicative al bilancio consolidato, a cui si rimanda. ** Al netto degli effetti del consolidamento di Quanta”.
(1) Il Primo margine di contribuzione è calcolato come differenza tra i Ricavi e il Costo del lavoro relativo al
personale somministrato e outsourcing.
(2) L’EBITDA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti,
Ammortamenti e perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti.
(3) L’EBITDA rettificato è calcolato come EBITDA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per
consulenze, due diligence, riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, a
costi per servizi professionali per operazioni sul mercato regolamentato e all’accantonamento per rischio
contenzioso fiscale (come indicato nel prosieguo della presente relazione).
(4) L’EBITA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti e
ammortamento degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle
relazioni con la clientela e patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta”).
(5) LEBITA rettificato è calcolato come EBITA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per consulenze,
due diligence, riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, a costi per servizi
professionali per operazioni sul mercato regolamentato e all’accantonamento per rischio contenzioso fiscale
(come indicato nel prosieguo della presente relazione).
(6) L’Utile netto / (Perdita) di periodo rettificato è calcolato come Utile netto / (Perdita) di periodo al lordo degli
oneri principalmente riferibili a costi per consulenze, due diligence, riorganizzazione del personale e bonus
straordinario in relazione ad acquisizioni, a costi per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato e all’accantonamento per rischio contenzioso fiscale, nonc dellammortamento degli
intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle relazioni con la
clientela e patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta”) e al netto del relativo
effetto fiscale (come indicato nel prosieguo della presente relazione).
(7) L’indebitamento finanziario netto indica l’esposizione finanziaria dell’azienda nei confronti di finanziatori ed
è data dalla differenza tra le disponibilità finanziarie e la somma delle passività finanziarie correnti e non correnti
(si rinvia al capitolo “Andamento della gestione e risultati di Gruppo” per il relativo dettaglio).
(8) Giorni medi di incasso dei crediti commerciali: I) al 31 dicembre, crediti commerciali / ricavi di vendita x 360.
(per il 2021 si precisa che crediti commerciali e ricavi di vendita sono stati considerati al netto degli importi
inclusi nel bilancio consolidato relativi a Quanta S.p.A. e Quanta Risorse Umane S.p.A.).
I costi oggetto di rettifica nell’ambito dei sopra citati indicatori alternativi di performance (costi per consulenze,
due diligence, riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, costi per servizi
professionali per operazioni sul mercato regolamentato e accantonamento per rischio contenzioso fiscale
nonc ammortamento di intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento) con le relative
riconciliazioni con i dati di bilancio sono esposti nel paragrafo “Analisi dell’andamento della gestione del Gruppo
Openjobmetis della presente relazione.
Si ritiene che gli indicatori alternativi di performance sopra riportati consentano di facilitare l’analisi
dell’andamento del business, assicurando una migliore comparabilità dei risultati nel tempo.
Gli indicatori sopra riportati non sono identificati come misure contabili nell’ambito degli IFRS; pertanto, la
determinazione quantitativa degli stessi potrebbe non essere univoca. I criteri di determinazione applicati dal
Gruppo per tali indicatori potrebbero non essere omogenei e comparabili con quelli determinati da altri operatori.
Quadro economico generale
5
Andamento politico, economico e dei mercati finanziari
Il primo trimestre 2023 ha consuntivato una ripresa inaspettata del PIL, dopo il rallentamento registrato a fine
2022. IConti Economici Trimestrali”, pubblicati da ISTAT in data 31 maggio 2023, hanno rivelato un incremento
del prodotto interno lordo per il primo trimestre dell’anno pari allo 0,6% in termini congiunturali e all’1,9% in
termini tendenziali, sospinto dal contributo positivo dei consumi dei privati e degli investimenti pubblici.
Dopo p di un anno dall’invasione dell’Ucraina, le imprese italiane alla fine dei primi tre mesi dell’anno hanno
migliorato le proprie aspettative sulle condizioni operative, grazie all’incremento della domanda dei consumatori
e all’attenuarsi delle difficoltà legate ai prezzi dell’energia e all’approvvigionamento di materie prime
6
.
La politica monetaria intrapresa dalla BCE nel primo semestre dell’anno ha portato a rialzi aggressivi dei tassi di
riferimento (+4% nel mese di giugno), volti a contrastare le forti pressioni inflazionistiche. Il quadro
macroeconomico ha quindi risentito dell’irrigidimento delle condizioni monetarie e creditizie conseguente alla
strategia promossa dall’Istituto presieduto da Christine Lagarde.
Dopo la flessione negativa dell’economia italiana del secondo trimestre dell’anno (-0,4% rispetto al trimestre
precedente), i tre mesi successivi hanno visto una timida crescita del PIL in termini congiunturali (+0,1%),
sospinta da un contributo positivo per un ritrovato clima di fiducia da parte dei consumatori a partire dal mese
di luglio.
L’inizio dell’ultimo trimestre dell’anno ha visto un brusco calo dell’inflazione al consumo, soprattutto grazie al
rallentamento dei listini dei beni energetici quale conseguenza delle politiche restrittive della BCE, portando le
stime complessive del tasso per il 2023 al 5,7%.
Tale fenomeno ha interessato anche il contesto europeo, per effetto del quale le stime formulate dagli esperti
dell’Eurosistema hanno rivisto al ribasso le proiezioni del tasso di inflazione anche per il 2024. Tuttavia, il
Consiglio direttivo della BCE, riunitosi in data 14 dicembre 2023, ha deciso di mantenere un atteggiamento
conservativo (tasso sui depositi invariato al 4%), in attesa di ulteriori dati di dettaglio sull’andamento
dell’inflazione, dei salari e dell’economia generale.
7
Il quadro economico nel 2023 è stato impattato dal contesto geopolitico, il quale ad oggi rimane uno dei
principali fattori di instabilità in quanto da esse possono scaturire conseguenze legate al rincaro delle materie
prima e un deterioramento della fiducia sia dal punto di vista dei consumatori finali, sia dal punto di vista delle
imprese e degli investitori.
8
Le proiezioni elaborate dalla Banca D’Italia prevedono una espansione, seppur contenuta (+0,7%), del PIL nel
2024, considerando anche dei rischi inflazione p bilanciati.
Alla luce di quanto precedentemente descritto, la Direzione del Gruppo prosegue la propria attività di costante
monitoraggio dell’evoluzione economica e geopolitica con attenzione e spirito critico. Inoltre, allo stato attuale
5
Fonte ISTAT
6
Banca DItalia, Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, 6 aprile 2023
7
Sole 24 Ore, “Linflazione scende ma per la Bce il taglio dei tassi non è ancora in vista”, 14 dicembre 2023
8
Banca D’Italia, Proiezioni macroeconomico per l’economia italiana, 15 dicembre 2023
non emergono criticità in merito all’andamento del fatturato, alla recuperabilità dei crediti commerciali e delle
attività immateriali e avviamento iscritte in bilancio.
Si segnala che nel corso dellanno è stata consuntivata una crescita in termini percentuali e assoluti del margine
di contribuzione, dal 12,4% del 31 dicembre 2022 (Euro 95.162 migliaia) al 12,9% del 31 dicembre 2023 (Euro
96.757 migliaia).
Non si segnalano ad oggi particolari situazioni di rischio relativamente alla solvibilità dei clienti del Gruppo
Openjobmetis, come dimostrato dai tempi medi di incasso (DSO) pari a 70 giorni.
Per quanto concerne i mercati finanziari, Euronext rappresenta la principale infrastruttura europea ospitando
nella sua piattaforma quasi 1.900 emittenti per un valore di 6,6 trilioni di euro di capitalizzazione di mercato
(dato al 28 dicembre 2023). Nel comunicato stampa di conclusione di anno, Euronext ha sottolineato
l’importanza di lanciare soluzioni ESG per l’accelerazione della transizione verso la finanza sostenibile. Si tratta
infatti della prima borsa valori a rendere disponibile in forma standardizzata anche i dati non finanziari dei suoi
emittenti.
Dopo un trend negativo iniziato nella prima settimana di agosto e durato fino al mese di ottobre, il 2023 è
terminato con un ottimismo sul mercato azionario grazie al mantenimento costante dei tassi di interesse
associato al ridursi dell’inflazione.
Il titolo Openjobmetis (OJM.MI) il 2 gennaio 2023 apriva ad Euro 16,00 per azione, con la medesima
valorizzazione all’ultima data scambi dellanno (29 dicembre 2023). Il balzo positivo avvenuto negli ultimi giorni
del mese di dicembre è attribuibile alla diffusione del comunicato stampa relativo all’accordo per l’acquisizione
di una partecipazione di maggioranza da parte di Groupe Crit ad un prezzo di Euro 16,5 per azione OJM.
1,5
2,6
2,8
0,9
0,1
1,4
0,3
0,0
0,5
-0,2
0,2
0,2
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
0
100000
200000
300000
400000
500000
I 2021
II 2021
III 2021
IV 2021
I 2022
II 2022
III 2022
IV 2022
I 2023
II 2023
III 2023
IV 2023
Variazione su
trimestre precedente
Prodotto interno
lordo
YoY %
Euro mio
%
Tabella 1: Andamento del PIL italiano per trimestri (Fonte ISTAT)
1,5 18,2 6,5 8,1 6,6 5,4 2,8 2,0 2,3 0,6 0,5 0,6
Il Gruppo Openjobmetis e il Mercato del lavoro
Andamento del mercato del lavoro
9
Sul fronte del mercato del lavoro, nel primo trimestre 2023 la crescita del PIL si è tradotta in un aumento
dell’occupazione (+513 mila occupati rispetto al primo trimestre 2022 e +104 mila rispetto al trimestre
precedente), segnando lottavo trimestre consecutivo con un aumento tendenziale.
Nel dettaglio, la crescita è stata contraddistinta da un incremento congiunturale dei lavoratori a tempo
indeterminato (+0,6%) mentre è risultato in lieve calo il numero dei lavoratori a termine (-0,5%).
Parallelamente, nel primo trimestre, l’Istat ha segnalato un significativo aumento su base congiunturale del
costo del lavoro per Unità di lavoro dipendente (Ula) che raggiunge i valori p alti degli ultimi anni, registrando
+1,2% per la componente retribuzione e +3% per oneri sociali. Tale effetto è stato principalmente ricondotto
all’erogazione di importi una tantum e al restringimento degli interventi di decontribuzione intervenuti nel 2021
e nel 2022.
La domanda di lavoratori è stata trainata dal settore terziario (con particolare riferimento al turismo), e dalla
ripresa dei settori manufatturieri energivori che hanno beneficiato del calo dei prezzi dei consumi.
Tale tendenza è stata confermata anche nel secondo trimestre dellanno, dove nel mese di giugno il numero il
tasso di disoccupazione ha visto un ulteriore calo al 7,4%, rispetto al 7,8% registrato alla fine del primo trimestre
dell’anno.
Sebbene l’aumento dell’occupazione nel primo semestre 2023 sia stato trainato dai contratti a tempo
indeterminato, si è visto un aumento della propensione al ricorso al lavoro a termine grazie anche alla ritrovata
inclinazione delle imprese ad attivare nuove posizioni a tempo determinato.
10
Dopo un rallentamento fisiologico dovuto al periodo estivo, settembre ha visto una accelerazione positiva:
l’occupazione ha raggiunto i 23,6 milioni di unità, con un tasso di disoccupazione stabile rispetto alla chiusura
del primo semestre.
Nei mesi autunnali, le condizioni del mercato del lavoro restano solide. Nel mese di novembre il numero dei
dipendenti a tempo determinato ha ripreso a salire (circa +15mila persone), dovuto anche alla componente di
stagionalità legata all’arrivo del periodo natalizio.
L’anno si è concluso con una ulteriore spinta positiva in termini di occupazione con un tasso pari al 61,9%. Nel
mese di dicembre il numero dei dipendenti con contratto a termine ha raggiunto i 2 milioni e 986mila.
Come emerso dal Bollettino annuale 2023 del sistema informativo Excelsior, targato Unioncamere-Anpal, il
mercato del lavoro è caratterizzato da un forte mismatch. Il disallineamento tra domanda e offerta risulta
particolarmente impattante per quanto riguarda la ricerca degli operai specializzati (60,3% del totale dei profili
ricercati). Tra le figure di maggiore interesse nel campo manufatturiero, che rappresenta uno dei principali settori
di appartenenza dei clienti di Openjobmetis S.p.A, sono operai metalmeccanici e manutentori. Inoltre, il labour
9
Fonte ISTAT
10
Banca DItalia, Il mercato del lavoro: dati e analisi, 19 maggio 2023
shortage
11
sta caratterizzando la richiesta di profili non qualificati quali facchini, addetti alle consegne alla
pulizia, braccianti agricoli, manovali o operai generici nel campo dell’edilizia e della manifattura.
12
Le Proiezioni Macroeconomiche per l’Economia Italiana
13
prevedono anche per il 2024 una occupazione in forte
aumento, riflettendo il trend dellanno appena concluso. In termini di unità di lavoro (ULA), lincremento sarà in
linea con la stima di crescita del Pil pari a +0,8%.
14
Principali aspetti normativi
Dal punto di vista normativo, i primi mesi del 2023 sono stati caratterizzati da un forte fermento.
Il “Governo Meloni”, fin da subito, si è espresso in iniziative volte a rendere i contratti a termine di maggiore
facilità di utilizzo. L’obiettivo che ha mosso il Governo è garantire una maggiore flessibilità in modo da sopperire
alle esigenze del mercato del lavoro in continua mutazione.
Nel mese di febbraio, con un emendamento al decreto Milleproroghe è stata prorogata di un anno, dal 30 giugno
2024 al 30 giugno 2025, la possibilità di utilizzare lavoratori somministrati per periodi superiori a 24 mesi senza
che scatti l’obbligo di costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, anche nel caso in cui il
contratto di lavoro tra APL e lavoratore in somministrazione sia a tempo indeterminato.
In data 5 maggio 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Lavoro che ha previsto, tra le altre,
l’introduzione dell’Assegno di Inclusione e nuove causali per la stipula di contratti di lavoro a termine.
La Ministra del Lavoro Marina Calderone ha sottolineato, a pochi giorni dalla pubblicazione del Decreto Lavoro:
“In una fase di transizione come l’attuale in cui cambiano le esigenze delle imprese, si manifestano nuovi bisogni
in termini di professionalità e nuove sfide per il mondo del lavoro […]”.
Il Decreto Lavoro ha inciso in maniera sostanziale sulla configurazione delle causali per i contratti a termine con
durata compresa tra i 12 e i 24 mesi, allontanandosi dalla rigidità del Decreto Dignità (D.L. 87/2018).
Ha previsto, infatti, l’applicazione di tre cluster di causali ovvero specifiche esigenze previste dai contratti
collettivi, esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva (entro il 30 aprile 2024) ed esigenze sostitutive
di altri lavoratori.
L’Assegno di Inclusione rappresenta la nuova misura di sostegno economico, sociale e professionale in
sostituzione al Reddito di Cittadinanza, attiva dal gennaio 2024. Per la spettanza è richiesta la presenza nel
nucleo famigliare di una persona con disabilità, un minorenne o un ultrasessantenne, oltre ai requisiti di
cittadinanza. Il contributo mensile è erogato per un periodo massimo di 18 mesi, rinnovabile per un ulteriore
anno dopo la sospensione di un mese.
Al fine di favorire l’incrocio tra domanda e offerta, il Decreto ha previsto l’istituzione del Sistema informativo per
l’inclusione social e lavorativa (SIISL), realizzato dall’INPS.
La piattaforma risulta fondamentale per superare i limiti infrastrutturali e territoriali, intersecando la
comunicazione tra regioni, comuni, Ministeri e Agenzie per il Lavoro. Le stesse Agenzie per il Lavoro, profilando
i candidati per competenze, formazioni e skills personali, avranno la possibilità di incrociare in modo efficace le
necessità delle aziende con i potenziali occupabili. I beneficiari dell’ADI, una volta sottoscritto il patto di
11
Fenomeno particolarmente presente in Italia per cui non esistono sufficienti candidati per coprire le richieste di mercato
a causa della mancanza di competenze, dell’assenza di candidati e dei frequenti abbandoni.
12
Sole 24 Ore, “Se il lavoro c’è, spesso mancano competenze. Raddoppiate le imprese a caccia di nuove assunzioni, 24
novembre 2023
13
Proiezioni elaborate da Banca D’Italia e pubblicate in data 15 dicembre 2023
14
Istat, Le prospettive per l’economia italiana 2023-2024, 5 dicembre 2023
attivazione digitale sulla sopra citata piattaforma, dovranno aderire a un percorso personalizzato di inclusione
sociale o lavorativa.
I beneficiari saranno tenuti ad accettare un’offerta di lavoro non inferiore a un mese (part time non inferiore al
60%) e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi su tutto il territorio
nazionale se a tempo indeterminato o entro gli 80 km dal domicilio se a tempo determinato.
La platea degli interessati risulta di circa 737mila nuclei familiari, i quali hanno potuto presentare la domanda a
partire dal 18 dicembre 2023 tramite il sito dell’Inps e i patronati e dal 1° gennaio 2024 anche tramite i Caf (Centri
di assistenza fiscale). La ministra Calderone in riferimento al via del dellAssegno di Inclusione ha dichiarato “un
cambio di paradigma a favore di una misura di inclusione attiva che guarda al sostegno concreto delle persone
più fragili puntando allo stesso tempo all’integrazione sociale e lavorativa
15
.
La circolare numero 111 del 29 dicembre ha fornito le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali
relativi all’esonero contributivo per le assunzioni dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione.
Per l’APL è previsto il riconoscimento, per ogni soggetto assunto a seguito di specifica attività di mediazione
effettuata tramite l’utilizzo della piattaforma SIISL, di un contributo pari al 30% di quanto riconosciuto al datore
di lavoro (esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali, escluso INAIL e premi, fino a Euro 8mila
annui per le assunzioni a tempo indeterminato; del 50%, fino a Euro 4mila annui, per il tempo determinato).
Oltre al contributo, le stesse Agenzie per il Lavoro possono beneficiare anche all’incentivo espressamente
riconosciuto in caso di assunzione presso le stesse.
15
Sole 24 Ore, Assegno di inclusione: al via le domande, sostituito il Reddito di cittadinanza, 18 dicembre 2023
Andamento della gestione e Risultati di Gruppo
Analisi dell’Andamento della Gestione del Gruppo
Openjobmetis per l’anno 2023
I ricavi di vendita per l’intero anno 2023 si attestano ad Euro 748,8 milioni rispetto ad Euro 768,4 milioni dell’anno
precedente. Nel corso dell’esercizio 2023 il risultato operativo (o EBIT, risultato prima dei proventi e oneri
finanziari e delle imposte) si attesta ad Euro 19,8 milioni (Euro 21,2 milioni nel 2022). L’utile netto risulta pari ad
Euro 12,6 milioni rispetto ad Euro 14,3 milioni nel 2022. Nella tabella che segue sono esposti i dati economici
consolidati del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023, 2022 e 2021.
(valori in migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2023/2022
2023
% su
Ricavi
2022
% su
Ricavi
2021
16
Valore
%
Ricavi 748.790 100,0% 768.373 100,0% 720.789 (19.583) (2,5%)
Costi del lavoro somministrato e
outsourcing
(652.033) (87,1%) (673.211) (87,6%) (631.557) 21.178 (3,1%)
Primo margine di contribuzione
96.757
12,9%
95.162
12,4%
89.232
1.595
1,7%
Altri proventi 15.087 2,0% 15.306 2,0% 15.586 (219) (1,4%)
Costo del lavoro di struttura (43.173) (5,8%) (42.546) (5,5%) (42.458) (627) 1,5%
Costi delle materie prime e sussidiarie (200) (0,0%) (199) (0,0%) (202) (1) 0,5%
Costi per servizi (38.239) (5,1%) (37.493) (4,9%) (37.569) (746) 2,0%
Oneri diversi di gestione (1.910) (0,3%) (862) (0,1%) (1.046) (1.048) 121,6%
EBITDA
28.322
3,8%
29.368
3,8%
23.543
(1.046)
(3,6%)
Accantonamenti e svalutazioni (2.072) (0,3%) (1.685) (0,2%) (2.178) (387) 23,0%
Ammortamenti (5.786) (0,8%) (5.820) (0,8%) (5.785) 34 (0,6%)
EBITA
20.464
2,7%
21.863
2,8%
15.580
(1.399)
(6,4%)
Ammortamenti Intangible Assets
17
(688) (0,1%) (667) (0,1%) (403) (21) 3,1%
EBIT
19.776
2,6%
21.196
2,8%
15.177
(1.420)
(6,7%)
Proventi finanziari 1.427 0,2% 36 0,0% 40 1.391 3863,9%
Oneri Finanziari (2.334) (0,3%) (693) (0,1%) (719) (1.641) 236,8%
Utile (perdite) ante imposte
18.869
2,5%
20.539
2,7%
14.499
(1.670)
(8,1%)
Imposte sul reddito (6.302) (0,8%) (6.225) (0,8%) (3.786) (77) 1,2%
Utile (perdita) d’esercizio
12.567
1,7%
14.314
1,9%
10.713
(1.747)
(12,2%)
16
Si ricorda che a seguito dell’acquisizione del 100% di Quanta S.p.A e della sua controllata al 100% Quanta Risorse Umane
S.p.A. perfezionata in data 26 maggio 2021, i dati dell’esercizio 2021 comprendono nel perimetro di consolidamento le
suddette società dal mese di giugno.
17
Dal totale della voceAmmortamenti” sono stati rappresentanti separatamente gli ammortamenti degli intangibles inclusi
nel saldo delleAttività immateriali e avviamento” (ammortamento delle relazioni con la clientela, patto di non concorrenza
sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta, e altri minori).
Nella tabella che segue si veda il dettaglio dei costi oggetto di rettifica nell’ambito della determinazione degli
indicatori Alternativi di Performance (AP).
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Costo dei servizi
Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze
e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi
per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato
1.139 145
Costo lavoro di
struttura
Costi per riorganizzazione del personale e bonus
straordinario
-
709
Oneri diversi di
gestione
Accantonamento per rischio contenzioso fiscale
1.000
-
Totale
2.139
854
Ammortamenti
Ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza incluse nel valore delle
Attività Immateriali e Avviamento
688 667
Totale costi
2.827
1.521
Effetto Fiscale (510) (424)
Totale Impatto a
Conto Economico
2.317
1.097
Nel 2023 gli oneri riferibili principalmente a costi per consulenze e due diligence in relazione ad acquisizioni e
costi per servizi professionali per operazioni sul mercato regolamentato si attestano a Euro 1.139 migliaia
mentre l’accantonamento per rischio contenzioso fiscale ammonta a Euro 1.000 migliaia. Gli ammortamenti per
Intangible assets includono l’ammortamento del patto di non concorrenza per Euro 300 migliaia,
l’ammortamento delle relazioni con la clientela per Euro 367 migliaia rilevati in bilancio a seguito dell’operazione
“Quanta” avvenuta nel 2021 e altri minori per Euro 21 migliaia. Ciò origine ad un Utile Netto rettificato di Euro
14.884 migliaia, considerando un effetto fiscale negativo di Euro 510 migliaia.
Ricavi
I ricavi del 2023 si attestano ad Euro 748.790 migliaia rispetto ad Euro 768.373 migliaia consuntivati nel 2022.
La lieve flessione rispetto all’anno precedente riflette l’andamento del mercato della somministrazione
generalista italiano.
Si evidenzia che la controllata Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro, specializzata in somministrazione di
assistenti a persone anziane, ha registrato un incremento del fatturato pari al 16%. Parallelamente, la controllata
Seltis Hub, specializzata in ricerca e selezione, continua il suo percorso di crescita con un aumento dei volumi
pari al 14%.
Nella seguente tabella si espone una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizio:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Ricavi per somministrazione di lavoro
727.223
746.273
(19.050)
Ricavi per ricerca e selezione del personale
7.576
5.712
1.864
Ricavi per servizi in outsourcing
6.397
6.310
87
Ricavi per altre attività
7.594
10.078
(2.484)
Totale Ricavi
748.790
768.373
(19.583)
Costi del lavoro somministrato e outsourcing
Il costo del lavoro relativo al personale somministrato e per i servizi resi in outsourcing risulta pari a Euro 652.033
migliaia nel 2023 rispetto a 673.211 migliaia nel 2022, con un’incidenza sui ricavi dell’87,1% in diminuzione
rispetto al precedente anno (87,6%).
Si veda nella tabella che segue il dettaglio dei costi del lavoro somministrato e outsourcing:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
465.133
478.180
(13.047)
Oneri sociali lavoratori somministrati
130.847
137.972
(7.125)
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
26.148
26.789
(641)
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
17.866
18.497
(631)
Altri costi lavoratori somministrati
6.101
6.225
(124)
Altri costi per servizi in outsourcing e altri
5.938
5.548
390
Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing
652.033
673.211
(21.178)
Primo margine di contribuzione
Il primo margine di contribuzione del Gruppo è stato nell’esercizio 2023 pari ad Euro 96.757 migliaia, rispetto ad
Euro 95.162 migliaia nel 2022. L’anno è stato caratterizzato da un trend di crescita dell’incidenza del primo
margine sui ricavi, la quale si è attestata al 12,9% rispetto al 12,4% al 31 dicembre 2022.
Altri proventi
La voce Altri proventi per l’esercizio 2023 si attesta ad Euro 15.087 migliaia, rispetto ad Euro 15.306 migliaia nel
2022.
La voce accoglie principalmente il riconoscimento di contributi da parte del Forma.Temp (Euro 13.972 migliaia
per il 2023, rispetto ad Euro 13.430 migliaia nel 2022) a fronte dei costi sostenuti dal Gruppo per la realizzazione
di corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati tramite operatori qualificati. I contributi sono
riconosciuti dal Forma.Temp sulla base della specifica rendicontazione dei costi di pari importo rilevati per
l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di formazione, effettuata a livello di singola iniziativa.
Inoltre, la voce include altri proventi diversi pari a Euro 1.115 migliaia nel 2023, rispetto ad Euro 1.876 migliaia
del 2022. La diminuzione rispetto allanno precedente è principalmente imputabile alla riduzione dei benefici
derivanti dai riparti degli attivi riferibili a crediti precedentemente svalutati.
Costo del lavoro di struttura
Il personale di struttura medio, calcolato con una logica di Full-time Equivalent (FTE), per il 2023 è pari a 775
unità, rispetto alle 769 unità nel 2022, ed è composto dal personale impiegato presso la sede e presso le
controllate del Gruppo e dal personale impiegato presso le filiali dislocate sul territorio.
Il costo del lavoro per il personale di struttura consuntivato nel 2023 risulta pari ad Euro 43.173 migliaia, in
leggero aumento rispetto al 2022 (Euro 42.546 migliaia).
L’erogazione dell’una tantum prevista in sede di rinnovo contrattuale del contratto collettivo nazionale di lavoro
terziario ha impattato nel primo trimestre per Euro 359 migliaia. Il Protocollo straordinario di settore ha previsto
il riconoscimento di un importo pari a 350 euro lordi al IV livello (suddiviso tra busta paga di gennaio e di marzo)
da riparametrare sui diversi livelli di inquadramento. Successivamente a partire dal mese di aprile è stato
riconosciuto un incremento in busta paga a titolo di acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali pari a
Euro 30 lordi al IV livello del commercio, anch’esso da riparametrare sugli altri livelli.
Costi per servizi
Nell’esercizio 2023 i costi per servizi si sono attestati ad Euro 38.239 migliaia, rispetto a Euro 37.493 migliaia
del 2022.
I costi per servizi includono i costi sostenuti per l’organizzazione di corsi di formazione per il personale
somministrato, pari ad Euro 14.015 migliaia per il 2023, rispetto ad Euro 13.453 migliaia nel corso dell’esercizio
2022. Il Gruppo riceve dal Forma.Temp contributi a copertura dei costi sostenuti per le attività di formazione
realizzate, a fronte della precisa e puntuale rendicontazione di tali costi.
Il dato al 31 dicembre 2023 comprende oneri riferibili a costi per consulenze e due diligence in relazione ad
acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni sul mercato regolamentato pari a Euro 1.139 migliaia,
mentre nell’anno precedente risultavano pari a Euro 145 migliaia. Tali oneri sono oggetto di evidenza al fine del
calcolo dell’EBITDA rettificato, come descritto successivamente.
La seguente tabella mostra il dettaglio della voce dei costi per servizi:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
14.015
13.453
562
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
284
-
284
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
6.864
7.277
(413)
Costi per consulenze commerciali
2.244
2.309
(65)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.745
4.814
(69)
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
2.195
2.377
(182)
Costi per utilities
1.189
1.431
(242)
Compensi al collegio sindacale
114
114
-
Costi per servizi due diligence e consulenze
1.139
145
994
Altre
5.450
5.573
(123)
Totale costi per servizi
38.239
37.493
746
Al netto dei costi per organizzazione di corsi del personale somministrato, l’incidenza sui ricavi dei residui costi
per servizi, che si riferiscono prevalentemente a costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali e
commerciali e a costi per segnalatori e studi di consulenza professionale, si attesta al 3,2% (3,1% nel 2022).
Oneri diversi di gestione
Gli oneri diversi di gestione ammontano a Euro 1.910 migliaia nel 2023, rispetto a 862 migliaia al 31 dicembre
2022. Nella voce è incluso l’accantonamento per rischio contenzioso fiscale pari a Euro 1.000 migliaia, oggetto
di evidenza al fine del calcolo dell’EBITDA rettificato in relazione alle somme già pagate a titolo provvisorio. Per
ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo “Passività Potenziali” della presente Relazione.
EBITDA, EBITA e rispettivi rettificati
Nel 2023 l’EBITDA si è attestato ad Euro 28.322 migliaia, rispetto ad Euro 29.368 migliaia nel 2022. LEBITDA
rettificato
18
è risultato pari ad Euro 30.461 migliaia nel 2023, rispetto ad Euro 30.222 migliaia consuntivate nel
2022.
18
LEBITDA rettificato è calcolato come EBITDA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per consulenze, due
diligence, riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, a costi per servizi professionali
per operazioni sul mercato regolamentato e accantonamento per rischio contenzioso fiscale.
L’EBITA
19
del 2023 si attesta ad Euro 20.464 migliaia rispetto ad Euro 21.863 migliaia nel 2022 e LEBITA
rettificato
20
risulta pari ad Euro 22.603 migliaia rispetto ad Euro 22.717 migliaia nel 2022.
Ammortamenti
Nel 2023 gli ammortamenti sono pari ad Euro 6.474 migliaia, rispetto ad Euro 6.487 migliaia del 2022.
La quota di ammortamento delle intangible assets è pari ad Euro 688 migliaia nel 2023 (Euro 667 migliaia nel
2022). Principalmente essa include la quota di ammortamento dell’attività immateriale iscritta in relazione al
patto di non concorrenza con il venditore per loperazione “Quanta” pari a Euro 300 migliaia e la quota di
ammortamento per le relazioni con la clientela pari a Euro 367 migliaia.
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
Il totale delle perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti nel 2023, risulta pari ad Euro
2.072 migliaia, rispetto ad Euro 1.685 migliaia del 2022. L’incidenza delle svalutazioni sul fatturato si attesta allo
0,3% circa, in linea con il trend fisiologico del Gruppo.
EBIT
Il risultato operativo del Gruppo, per effetto di quanto sopra riportato, è stato nel 2023 pari ad Euro 19.776
migliaia, rispetto ad Euro 21.196 migliaia nel 2022.
Proventi finanziari e oneri finanziari
I proventi ed oneri finanziari netti hanno evidenziato nel 2023 un saldo netto negativo di Euro 907 migliaia,
rispetto ad Euro 657 migliaia nel 2022. Si precisa che il dato include la contabilizzazione di oneri finanziari relativi
alle passività per leasing per Euro 323 migliaia.
Tra i proventi finanziari sono contabilizzati “interessi attivi bancari e diversi” riferibili ai proventi derivanti
dall’accordo che la Capogruppo ha siglato con Banca Intesa Sanpaolo nel corso del presente anno per la
ricessione dei crediti fiscali.
Imposte sul reddito
Nel 2023 sono contabilizzate imposte sul reddito per un valore negativo pari ad Euro 6.302 migliaia, rispetto a
negativi Euro 6.225 migliaia nel 2022. La voce si compone principalmente di imposte correnti per Euro 5.656
migliaia che si riferiscono ad Euro 1.559 migliaia per IRAP ed Euro 4.097 migliaia per oneri da IRES, rispetto ad
Euro 5.670 migliaia dell’esercizio precedente che si riferivano ad Euro 1.556 migliaia per IRAP ed Euro 4.114
migliaia per oneri da IRES. Per ulteriori informazioni si rimanda al punto 28 della nota esplicativa al bilancio
consolidato.
19
LEBITA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti e ammortamento
degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di Quanta”).
20
LEBITA rettificato è calcolato come EBITA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per consulenze, due diligence,
riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, a costi per servizi professionali per
operazioni sul mercato regolamentato e accantonamento per rischio contenzioso fiscale.
Utile netto / (Perdita) dell’esercizio e Utile netto / (Perdita) dell’esercizio rettificato
Per effetto di quanto sopra esposto, il risultato di esercizio mostra, nel 2023, un utile netto pari ad Euro 12.567
migliaia, rispetto ad un utile netto di Euro 14.314 migliaia nell’esercizio precedente.
L’utile netto d’esercizio rettificato, come riportato nella seguente tabella, nel 2023 si attesta ad Euro 14.884
migliaia, rispetto ad un utile netto rettificato di Euro 15.411 migliaia, consuntivato nell’esercizio 2022.
Utile Rettificato
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Utile di periodo
12.567
14.314
Costi per servizi (Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze e due diligence in
relazione ad acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni straordinarie sul
mercato regolamentato)
1.139 145
Costo lavoro di struttura (Riorganizzazione personale e bonus straordinario) - 709
Oneri diversi di gestione (Accantonamento per rischio contenzioso fiscale)
1.000
-
Ammortamenti Intangible Asset
688
667
Effetto Fiscale (510) (424)
Utile di periodo Rettificato
14.884
15.411
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
Nella tabella che segue è esposto il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato
in ottica finanziaria del Gruppo per gli esercizi al 31 dicembre 2023, 2022, 2021.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2023/2022
2023
% su CIN*
o Totale
fonti
2022
% su CIN*
o Totale
fonti
2021
Valori
%
Attività immateriali e avviamento 102.074 57,0% 102.842
60,8% 103.854 (768) (0,7%)
Immobili, impianti e macchinari 3.553 2,0% 3.493
2,1% 3.412 60 1,7%
Diritto all’uso per leasing 14.007 7,8% 13.838
8,2% 14.818 169 1,2%
Altre attività e passività non
correnti nette
20.309 11,4% 20.654
12,2% 20.611 (345) (1,7%)
Totale attività/passività non
correnti
139.943
78,2%
140.827
83,3%
142.696
(884)
(0,6%)
Crediti commerciali 145.020 81,1% 144.584
85,5% 153.040 436 0,3%
Altri crediti 10.374 5,8% 8.423
5,0% 13.073 1.951 23,2%
Attività per imposte correnti 116 0,1% 81
0,0% 354 35 43,2%
Debiti commerciali (13.494) (7,5%) (14.752)
(8,7%) (14.779) 1.258 (8,5%)
Benefici ai dipendenti correnti (56.882) (31,8%) (62.861)
(37,2%) (63.865) 5.979 (9,5%)
Altri debiti (41.301) (23,1%) (40.879)
(24,2%) (43.591) (422) 1,0%
Passività per imposte correnti (73) (0,0%) (2.512)
(1,5%) (1.519) 2.439 (97,1%)
Fondi per rischi ed oneri correnti (4.779) (2,7%) (3.757)
(2,2%) (4.544) (1.022) 27,2%
Capitale circolante netto
38.981
21,8%
28.327
16,7%
38.168
10.654
37,6%
Totale impieghi - capitale
investito netto
178.924
100,0%
169.154
100,0%
180.864
9.770
5,8%
Patrimonio netto 141.372 79,0% 141.521
83,7% 134.722 (149) (0,1%)
Indebitamento finanziario netto 36.133 20,2% 26.216
15,5% 44.464 9.917 37,8%
Benefici ai dipendenti non
correnti
1.419 0,8% 1.417
0,8% 1.678 2 0,1%
Totale fonti
178.924
100,0%
169.154
100,0%
180.864
9.770
5,8%
*
Capitale Investito Netto
Attività Immateriali e avviamento
Le attività immateriali e avviamento ammontano al 31 dicembre 2023 a complessivi Euro 102.074 migliaia,
rispetto ad Euro 102.842 migliaia al 31 dicembre 2022, e sono composte principalmente da avviamento,
relazioni con la clientela, software e altre immobilizzazioni immateriali in corso e acconti.
Il valore dell’avviamento, pari ad Euro 99.228 migliaia al 31 Dicembre 2023, invariato rispetto al precedente
esercizio, è riconducibile per Euro 45.999 migliaia alle operazioni di acquisizione realizzate prima del 2011 e
all’operazione di aggregazione con WM S.r.l realizzata nel 2007, per Euro 27.164 migliaia all’operazione di
acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. effettuata nel 2011 e per Euro 383 migliaia
all’operazione di acquisizione della controllata Corium S.r.l. effettuata nel 2013. Successivamente il valore
dell’avviamento si è incrementato in relazione alle operazioni di acquisizione di Meritocracy S.r.l. e HC S.r.l.,
rispettivamente per importi pari ad Euro 288 migliaia e Euro 604 migliaia. L’acquisizione di Jobdisabili S.r.l.,
avvenuta nel gennaio del 2020, ha comportato un incremento pari ad Euro 169 migliaia e loperazione di
acquisizione del 50,66% di Lyve S.r.l. avvenuta nel mese di novembre 2020, un incremento pari ad Euro 519
migliaia. Infine, a seguito dell’acquisizione di Quanta S.p.A. e della sua controllata Quanta Risorse Umane S.p.A.,
avvenuta il 26 maggio 2021, e consolidata a partire dal bilancio al 30 Giugno 2021, il valore dell’avviamento si è
incrementato per Euro 24.100 migliaia.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 5 nella sezione Bilancio Consolidato della presente Relazione
Finanziaria Annuale.
Altre attivi e passivi non correnti
La voce, pari ad Euro 20.309 migliaia (Euro 20.645 migliaia al 31 dicembre 2022) comprende principalmente
l’effetto netto derivante dal riallineamento del valore fiscale dell’avviamento della Capogruppo, come previsto
dal DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis, per cui sono state contabilizzate Euro 18.948 migliaia per imposte
differite attive al 31 dicembre 2023. Sono inclusi inoltre debiti per patto di non concorrenza pari a Euro 300
migliaia (Euro 600 migliaia al 31 dicembre 2022).
Crediti Commerciali
I crediti commerciali al 31 dicembre 2023 ammontano ad Euro 145.020 migliaia, rispetto ad Euro 144.584
migliaia al 31 dicembre 2022. La voce risulta iscritta nel bilancio consolidato al netto di un fondo svalutazione
pari ad Euro 7.028 migliaia (Euro 7.598 migliaia al 31 dicembre 2022).
A seguito dell’acquisizione di Quanta risultano iscritti in bilancio al fair value crediti commerciali totalmente
svalutati per Euro 72 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 88 migliaia al 31 dicembre 2022).
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 70, rispetto a 68 consuntivati al 31 dicembre 2022.
Non esistono crediti che beneficiano di copertura assicurativa.
Non esistono profili di rischio nel credito verso parti correlate.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 dicembre 2023 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 18% del monte crediti complessivo.
Altri crediti
Al 31 dicembre 2023 gli altri crediti ammontano complessivamente ad Euro 10.374 migliaia, rispetto ad Euro
8.423 migliaia al 31 dicembre 2022, e si riferiscono ai crediti verso Forma.Temp per Euro 3.499 migliaia (Euro
2.724 migliaia al 31 dicembre 2022), riferibili principalmente al rimborso dell’Anticipazione all’Integrazione
Salariale (AIS) anticipato ai lavoratori somministrati, a crediti verso tesoreria INPS per TFR per Euro 1.829
migliaia (Euro 1.574 migliaia al 31 dicembre 2022), a risconti attivi per Euro 1.144 migliaia (Euro 1.242 migliaia
al 31 dicembre 2022), ad altri crediti in contenzioso per Euro 1.095 migliaia relativi al credito verso un ex
amministratore di Metis S.p.A. per spese ingiustificate (invariati rispetto al 31 dicembre 2022), a crediti verso
Erario per rimborsi per Euro 1.359 migliaia (Euro 152 migliaia al 31 dicembre 2022) e ad altri minori per Euro 276
migliaia (Euro 236 migliaia al 31 dicembre 2022).
La variazione del credito verso tesoreria INPS per TFR è dovuta principalmente alla stagionalità dei contratti di
somministrazione, i quali generalmente cessano prima delle chiusure feriali delle aziende clienti.
I risconti attivi si riferiscono principalmente a costi rilevati integralmente nell’esercizio in corso relativi a
sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti contratti di leasing.
Al 31 dicembre 2023 sono presenti infine crediti per Euro 1.172 migliaia relativi ad altre passività coperte da
garanzia della parte venditrice di Quanta S.p.A., per le quali è presente un accantonamento a fondo rischi di pari
importo (Euro 1.400 migliaia al 31 dicembre 2022). La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 è relativa a
posizioni garantite nell’ambito dell’operazione di acquisizione che sono state regolate nel corso dell’esercizio.
Debiti commerciali
Al 31 dicembre 2023 i debiti commerciali ammontano complessivamente ad Euro 13.494 migliaia, rispetto ad
Euro 14.752 migliaia al 31 dicembre 2022. I principali fornitori del Gruppo sono enti attuatori per l’organizzazione
di corsi per il personale somministrato.
Benefici dipendenti
Al 31 dicembre 2023 i debiti per benefici ai dipendenti correnti ammontano complessivamente ad Euro 56.882
migliaia, rispetto ad Euro 62.861 migliaia al 31 dicembre 2022. La voce si riferisce principalmente ai debiti per
stipendi e competenze da liquidare al personale somministrato e al personale di struttura, oltre al debito per TFR
verso il personale somministrato. La riduzione è principalmente imputabile alla contrazione dei volumi rispetto
all’anno precedente.
Data la natura dell’attività svolta dal Gruppo e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le passività correnti.
Pertanto, non vi è stata la necessità di effettuare alcuna valutazione attuariale e la passività corrisponde
all’obbligazione dovuta ai dipendenti somministrati al termine del contratto.
Passività per imposte correnti
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 73 migliaia e si riferisce ad Euro 5 migliaia per
debito verso erario per IRAP ed il residuo pari ad Euro 68 migliaia si riferisce al debito verso erario per IRAP della
controllata Seltis Hub S.r.l.
Per maggiori dettagli si rimanda al punto 28 delle note esplicative al bilancio consolidato.
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2022 era pari a Euro 2.512 migliaia e si riferiva ad Euro 717 migliaia
per la terza rata dellimposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis (per maggiori dettagli si
rimanda alla nota 28), ad Euro 1.253 migliaia verso Erario per consolidato fiscale IRES e ad Euro 533 migliaia
per debito verso erario per IRAP. Il residuo pari ad Euro 9 migliaia si riferiva al debito verso erario per IRAP della
controllata Lyve S.r.l.
Altri debiti correnti
Al 31 dicembre 2023 gli altri debiti ammontano complessivamente ad Euro 41.301 migliaia, rispetto ad Euro
40.879 migliaia al 31 dicembre 2022. La voce si riferisce principalmente a debiti verso istituti previdenziali per
Euro 22.256 migliaia (Euro 25.872 migliaia al 31 dicembre 2022) e debiti tributari prevalentemente per ritenute
ai dipendenti per Euro 15.140 migliaia (Euro 11.408 migliaia al 31 dicembre 2022). Inoltre, la voce include i debiti
verso Forma.Temp per Euro 1.415 migliaia (Euro 1.117 migliaia al 31 dicembre 2022) e altri debiti per
complessivi Euro 2.490 migliaia (Euro 2.482 migliaia al 31 dicembre 2022), tra cui principalmente la
valorizzazione di put-option previste dagli accordi di acquisto delle residue quote azionarie delle controllate.
Patrimonio Netto
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ammonta ad Euro 141.372 migliaia, rispetto ad Euro 141.521 migliaia
al 31 dicembre 2022. La variazione del patrimonio netto registrata tra il 31 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2023
è principalmente riferibile alla distribuzione di dividendi per Euro 6.513 migliaia e alla variazione della riserva per
l’acquisto di azioni proprie per Euro 6.670 migliaia, oltre all’utile del periodo.
Indebitamento finanziario netto
L’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 36.133 migliaia al 31 dicembre 2023,
rispetto ad un saldo negativo di Euro 26.216 migliaia al 31 dicembre 2022.
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2023, 2022, 2021 calcolato
secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA in data 4
marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 di CONSOB del 29 aprile 2021.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2023 vs.
2022
2023
2022
2021
Valore
%
A Disponibilità liquide 31 46 38
(15) (32,6%)
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 7.921 10.244 16.830
(2.323) (22,7%)
C Altre attività finanziarie correnti 2.672 3.095 -
(423) (13,7%)
D
Liquidità (A+B+C)
10.624
13.385
16.868
(2.761)
(20,6%)
E Debito finanziario corrente (19.308) (22.831) (37.025)
3.523 (15,4%)
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (3.827) (4.025) (4.311)
198 (4,9%)
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(23.135)
(26.856)
(41.336)
3.721
(13,9%)
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(12.511)
(13.471)
(24.468)
960
(7,1%)
I Debito finanziario non corrente (23.622) (12.745) (19.997)
(10.877) 85,3%
J Strumenti di debito -
-
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(23.622)
(12.745)
(19.997)
(10.877)
85,3%
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(36.133)
(26.216)
(44.464)
(9.917)
37,8%
Le Altre attività finanziarie correnti pari a Euro 2.672 migliaia sono riferite a crediti verso società di factoring
riferibili a crediti commerciali ceduti al 31 dicembre 2023 per i quali il Gruppo non ha richiesto la liquidazione
anticipata.
Al 31 dicembre 2023 l’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 36.133 migliaia.
Al netto delle passività per leasing, l’indebitamento finanziario netto sarebbe stato negativo per Euro 22.086
migliaia.
Passività Potenziali
Il Gruppo è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria del Gruppo, oltre quanto già stanziato in bilancio.
In particolare:
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal gennaio 2022,
ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA
dell’attività di formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015,
2016 e 2017.
In data 30 novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento
n.TMB067O00388/2020, avente per oggetto la presunta indetraibilità dellIVA per lanno 2015, pari ad
Euro 592.801,18, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella
loro ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma
1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18
ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 13 aprile 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado, la cui udienza di secondo grado si è tenuta in data 4 dicembre 2023; la
Corte di Giustizia Tributaria, con sentenza depositata in data 17 gennaio 2024, ha accolto il ricorso in
appello presentato dall’Agenzia delle Entrate la quale ha richiesto il pagamento dell’imposta e dei relativi
interessi per complessivi Euro 779.777,56, confermando invece l’annullamento delle sanzioni irrogate.
Openjobmetis S.p.A. procederà con la presentazione del ricorso in Cassazione nei termini previsti dalla
Legge e dell’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza alla Corte di Giustizia Tributaria di
secondo grado.
In data 28 ottobre 2021 lAgenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per lanno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta
S.p.A., in data 22 dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 21 giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data
18 ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il
ricorso.
In data 20 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado. A seguito delludienza di secondo grado tenutasi in data 20 settembre
2023, con sentenza depositata in data 28 settembre 2023, la Società ha visto riconoscere la fondatezza
delle proprie ragioni anche in tale sede. Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in
Cassazione contro la sentenza della Commissione di secondo grado.
In data 11 aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno
2017 ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022
avente i medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 giugno 2022,
ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 gennaio 2023,
la quale, con sentenza depositata in data 8 agosto 2023, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni
esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
La Capogruppo, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione provvisoria in
pendenza di giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al versamento di Euro
190.774,26, oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di pari importo.
In data 19 febbraio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha notificato ricorso in appello con istanza di
discussione in pubblica udienza, contro il quale la Società si costituirà in giudizio entro i termini previsti
dalla legge.
In data 11 marzo 2024 la Capogruppo, in qualità di incorporante di Quanta S.p.A., ha ricevuto un invito
da parte dell’Agenzia delle Entrate con riferimento al trattamento IVA sulle prestazioni di formazione
professionale per lannualità 2018; la Capogruppo risponderà entro i termini previsti dalla Legge.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento
aventi ad oggetto lindebita detrazione IVA per lanno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi
Contribuenti, ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A.,
con riferimento ai periodi d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00556/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2017, pari ad Euro
2.727.981,88, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro
ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n
20 del DPR 633/72. In data 21 maggio 2022, la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione
in pubblica udienza tenutasi successivamente in data 29 novembre 2022, a seguito della quale la
Commissione Tributaria ha depositato in data 3 gennaio 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la
fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso. In data 28 marzo 2023, lAgenzia delle Entrate ha notificato
istanza di appello contro la sentenza della Commissione di primo grado.
In data 9 ottobre 2023 si è tenuta l’udienza di merito di secondo grado, sulla base della cui sentenza,
depositata in data 27 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha richiesto il pagamento alla Società
dell’imposta e dei relativi interessi per complessivi Euro 3.342.244,12; con la predetta sentenza, la Corte
di Giustizia Tributaria ha accolto parzialmente il ricorso in appello presentato dall’Agenzia delle Entrate,
riconoscendo al contempo un’incertezza normativa tale da disporre il totale annullamento delle sanzioni
amministrative a carico della Società.
Openjobmetis S.p.A. ha impugnato tale sentenza negativa innanzi alla Corte di Cassazione a mezzo di
ricorso depositato in data 5 febbraio 2024; la Società procederà inoltre alla presentazione dell’istanza
di sospensione dell’efficacia esecutiva della predetta sentenza nei termini previsti dalla legge.
In data 13 ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00552/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2016, pari ad Euro
2.072.364,00 con i medesimi presupposti applicati con riferimento allesercizio 2017.
In data 12 marzo 2023 la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
tenutasi successivamente in data 19 settembre 2023, a seguito della quale la Commissione Tributaria
ha depositato in datadicembre 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la fondatezza delle ragioni
esposte nel ricorso.
In data 16 giugno 2023 la Società, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione
provvisoria in pendenza di giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al
versamento di Euro 690.788,00, oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di
pari importo.
Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio
operato e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a
seguito della fusione per incorporazione effettuata in data 1° gennaio 2022, sottolinea la propria ferma
opposizione alle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il
contenzioso per quanto necessario al fine del riconoscimento delle proprie ragioni.
Stante il grado di incertezza che caratterizza la tematica in oggetto, la Capogruppo ha comunque
richiesto un parere ad un professionista terzo indipendente, il quale ha confermato le valutazioni
effettuate dai consulenti di Gruppo.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi,
diverse Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la
pubblicazione di nuove pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della
Società. A tutela degli interessi di categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle
Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si
sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione Europea. Non si esclude quindi un favorevole
intervento legislativo.
La società controllata Openjob Consulting S.r.l., in occasione di una manifestazione tenutasi a Perugia,
è stata oggetto di una verifica ispettiva da parte della competente Direzione Territoriale del Lavoro che
ha comportato la redazione di un verbale unico nel quale sono state contestate alcune possibili
violazioni in tema di forme contrattuali utilizzate nell’occasione, con conseguenti sanzioni
amministrative.
Nel mese di settembre 2018 era stata emessa ordinanza da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro
di Perugia, che nel mese di giugno 2019 è stata oggetto di un accordo transattivo a seguito del quale
sono stati corrisposti Euro 29 migliaia circa a saldo di ogni pretesa. A seguito del suddetto Verbale Unico
è anche stato emesso un avviso di addebito da parte dell’INPS, successivamente sospeso nella sua
efficacia da parte del Giudice del Lavoro del Tribunale di Perugia che ha dichiarato la propria
incompetenza territoriale a favore del Tribunale di Varese e ad oggi ancora in attesa di esito; non si
esclude una possibile intesa conciliativa in termini analoghi a quella conclusa con l’Ispettorato del
Lavoro di Perugia.
Anche alla luce di quanto sopra, il Gruppo ritiene di disporre di idonee argomentazioni a suo favore e,
pertanto, non si prevede che l’esito di tali azioni avrà effetto soprattutto sulla situazione patrimoniale e
finanziaria del Gruppo, oltre a quanto già riflesso in bilancio.
Andamento della gestione e Risultati della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A.
Analisi dell’Andamento della Gestione di Openjobmetis
S.p.A. per lanno 2023
I ricavi di vendita per l’intero anno 2023 si attestano ad Euro 703,3 milioni rispetto agli Euro 727,1 milioni dell’anno
precedente. Nel corso dell’esercizio 2023 il risultato operativo (o EBIT, risultato prima dei proventi e oneri
finanziari e delle imposte) si attesta ad Euro 12,7 milioni (Euro 11,7 milioni nel 2022). L’utile netto risulta pari ad
Euro 13,6 milioni rispetto ad Euro 11,7 milioni nel 2022. Nella tabella che segue sono esposti i dati economici
della Capogruppo per gli esercizi 2023 e 2022.
(valori in Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2023/2022
2023
% su
Ricavi
2022
% su
Ricavi
Valore
%
Ricavi 703.285.323 100,0% 727.095.252 100,0% (23.809.929) (3,3%)
Costi del lavoro somministrato e
outsourcing
(622.859.986) (88,6%) (648.081.722) (88,9%) 25.221.736 (3,9%)
Primo margine di contribuzione
80.425.337
11,4%
79.013.530
11,1%
1.411.807
1,8%
Altri proventi 14.737.152 2,1% 14.483.983 2,0% 253.169 1,7%
Costo del lavoro di struttura (36.871.910) (5,2%) (35.375.447) (5,0%) (1.496.463) 4,2%
Costi delle materie prime e sussidiarie (188.863) (0,0%) (176.158) (0,0%) (12.705) 7,2%
Costi per servizi (35.878.386) (5,1%) (35.027.072) (5,0%) (851.314) 2,4%
Oneri diversi di gestione (1.772.672) (0,3%) (734.672) (0,1%) (1.038.000) 141,3%
EBITDA
20.450.658
2,9%
22.184.164
3,0%
(1.733.506)
(7,8%)
Accantonamenti e svalutazioni (1.950.000) (0,3%) (1.585.000) (0,2%) (365.000) 23,0%
Ammortamenti e svalutazioni di
immobilizzazioni
(5.175.168) (0,7%) (8.229.710) (0,7%) 3.054.542 (37,1%)
EBITA
13.325.490
1,9%
12.369.454
2,1%
956.036
7,7%
Ammortamenti Intangible Assets
21
(672.771) (0,1%) (651.812) (0,0%) (20.959) 3,2%
EBIT
12.652.719
1,8%
11.717.642
2,1%
935.077
8,0%
Proventi finanziari 7.499.756 1,1% 4.944.673 0,2% 2.555.083 51,7%
Oneri Finanziari (2.312.572) (0,3%) (627.894) (0,1%) (1.684.678) 268,3%
Utile (perdite) ante imposte
17.839.903
2,5%
16.034.421
2,2%
1.805.482
11,3%
Imposte sul reddito (4.230.447) (0,6%) (4.328.010) (0,5%) 97.563 (2,3%)
Utile (perdita) d’esercizio
13.609.456
1,9%
11.706.411
1,7%
1.903.045
16,3%
21
Dal totale della voceAmmortamenti” sono stati rappresentanti separatamente gli ammortamenti degli intangibles inclusi
nel saldo delleAttività immateriali e avviamento” (ammortamento delle relazioni con la clientela, patto di non concorrenza
sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta, e altri minori).
Nella tabella che segue si veda il dettaglio dei costi oggetto di rettifica nell’ambito della determinazione degli
indicatori Alternativi di Performance (AP).
(In Euro)
2023
2022
Costo dei servizi
Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze
e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi
per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato
1.139.498 141.559
Costo lavoro di
struttura
Costi per riorganizzazione del personale e bonus
straordinario
-
709.000
Oneri diversi di
gestione
Accantonamento per rischio contenzioso fiscale 1.000.000
-
Totale
2.139.498
850.559
Ammortamenti
Ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza incluse nel valore delle
Attività Immateriali e Avviamento
672.771 651.812
Totale costi
2.812.269
1.502.371
Effetto Fiscale (505.623) (419.162)
Totale Impatto a
Conto Economico
2.306.646
1.083.209
Nel 2023 gli oneri riferibili principalmente a costi per consulenze e due diligence in relazione ad acquisizioni e
costi per servizi professionali per operazioni sul mercato regolamentato si attestano a Euro 1.139.498 mentre
l’accantonamento per rischio contenzioso fiscale ammonta a Euro 1.000.000. Gli ammortamenti per Intangible
assets includono l’ammortamento del patto di non concorrenza per Euro 300.000 e l’ammortamento delle
relazioni con la clientela per Euro 351.812 rilevati in bilancio a seguito dell’operazione “Quanta” avvenuta nel
2021 e altri minori per Euro 20.959. C dà origine ad un Utile Netto rettificato di Euro 15.916.102, considerando
un effetto fiscale negativo di Euro 505.623.
Ricavi
Nel 2023 i ricavi della Capogruppo risultano pari ad Euro 703.285 migliaia, rispetto ad Euro 727.095 migliaia nel
2022.
La lieve flessione rispetto all’anno precedente riflette l’andamento del mercato della somministrazione
generalista italiano.
Nella seguente tabella si espone una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizio:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Ricavi per somministrazione lavoro temporaneo
701.128
724.434
(23.306)
Ricavi per ricerca e selezione del personale
299
430
(131)
Ricavi per altre attività
1.185
1.540
(355)
Riaddebiti a società del gruppo
673
691
(18)
Totale Ricavi
703.285
727.095
(23.810)
Costo del lavoro somministrato
Il costo del lavoro relativo al personale somministrato risulta pari a Euro 622.860 migliaia nel 2023 rispetto a
Euro 648.082 migliaia nel 2022, con un’incidenza sui ricavi pari all’88,6%, pressoc in linea con lanno
precedente (88,9%).
Si veda nella tabella che segue il dettaglio dei costi del lavoro somministrato:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
446.635
462.481
(15.846)
Oneri sociali lavoratori somministrati
128.025
135.566
(7.541)
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
24.925
25.752
(827)
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
17.168
17.904
(736)
Altri costi lavoratori somministrati
5.979
6.170
(191)
Altri costi servizi erogati
128
209
(81)
Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing
622.860
648.082
(25.222)
Primo margine di contribuzione
Il Primo margine di contribuzione della Capogruppo è stato, nell’esercizio 2023, pari ad Euro 80.425 migliaia,
rispetto ad Euro 79.013 migliaia nel 2022.
L’anno è stato caratterizzato da un trend di crescita dell’incidenza del primo margine sui ricavi, la quale si è
attestata all 11,4% rispetto al 11,1% al 31 dicembre 2022.
Altri proventi
La voce altri proventi per l’esercizio 2023 si attesta ad Euro 14.737 migliaia, rispetto ad Euro 14.484 migliaia nel
2022.
La voce accoglie principalmente il riconoscimento di contributi da parte del Forma.Temp (Euro 13.471 migliaia
nel 2023, rispetto ad Euro 13.005 migliaia nel 2022) a fronte dei costi sostenuti da Openjobmetis S.p.A. per la
realizzazione di corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati tramite operatori qualificati.
I contributi sono riconosciuti dal Forma.Temp sulla base della specifica rendicontazione dei costi di pari importo
rilevati per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di formazione, effettuata a livello di singola iniziativa.
Inoltre, la voce include altri proventi diversi per Euro 1.266 migliaia al 31 dicembre 2023, rispetto ad Euro 1.479
migliaia nel 2022, la cui diminuzione rispetto all’anno precedente è imputabile alla riduzione dei benefici derivanti
dai riparti degli attivi riferibili a crediti precedentemente svalutati.
Costo del lavoro di struttura
Il personale di struttura medio, calcolato con una logica di Full-time Equivalent (FTE), per il 2023 è pari a 663
unità, rispetto alle 648 unità nel 2022, ed è composto dal personale impiegato presso la sede e dal personale
impiegato presso le filiali dislocate sul territorio.
Il costo del lavoro per il personale di struttura si attesta nel 2023 ad Euro 36.871 migliaia rispetto ad Euro 35.375
migliaia nel 2022.
L’incidenza sui ricavi si attesta al 5,2%, in leggero aumento rispetto a quanto consuntivato nel 2022 (5,0%).
L’erogazione dell’una tantum prevista in sede di rinnovo contrattuale del contratto collettivo nazionale di lavoro
terziario ha impattato nel primo trimestre per Euro 318 migliaia. Il Protocollo straordinario di settore ha previsto
il riconoscimento di un importo pari a 350 euro lordi al IV livello (suddiviso tra busta paga di gennaio e di marzo)
da riparametrare sui diversi livelli di inquadramento. Successivamente a partire dal mese di aprile è stato
riconosciuto un incremento in busta paga a titolo di acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali pari a
Euro 30 lordi al IV livello del commercio, anch’esso da riparametrare sugli altri livelli.
Costi per servizi
Nell’esercizio 2023 i costi per servizi si sono attestati ad Euro 35.878 migliaia, rispetto ad Euro 35.027 migliaia
nel 2022.
I costi per servizi includono i costi sostenuti per l’organizzazione di corsi di formazione per il personale
somministrato, pari ad Euro 13.514 migliaia per il 2023, rispetto ad Euro 13.028 migliaia nel corso dell’esercizio
2022. Openjobmetis riceve dal Forma.Temp contributi a copertura dei costi sostenuti per le attività di formazione
realizzate, a fronte della precisa e puntuale rendicontazione di tali costi.
Il dato al 31 dicembre 2023 comprende oneri riferibili a costi per consulenze e due diligence in relazione ad
acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni sul mercato regolamentato pari a Euro 1.139 migliaia,
mentre nell’anno precedente risultavano pari a Euro 142 migliaia. Tali oneri sono oggetto di evidenza al fine del
calcolo dell’EBITDA rettificato, come descritto successivamente.
La seguente tabella mostra il dettaglio della voce dei costi per servizi:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
13.514
13.028
486
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
284
-
284
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
6.407
6.771
(364)
Costi per consulenze commerciali
1.972
2.034
(62)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.584
4.647
(63)
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
1.896
2.020
(124)
Costi per utilities
1.068
1.284
(216)
Compensi al collegio sindacale
88
88
-
Costi per servizi due diligence e consulenze
1.139
142
997
Altre
4.926
5.013
(87)
Totale costi per servizi
35.878
35.027
851
Al netto dei costi per organizzazione di corsi del personale somministrato, l’incidenza sui ricavi dei residui costi
per servizi, che si riferiscono prevalentemente a costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali e
commerciali e a costi per segnalatori e studi di consulenza professionale, si attesta al 3,2% (3,0% nel 2022).
Oneri diversi di gestione
Gli oneri diversi di gestione ammontano a Euro 1.773 migliaia nel 2023, rispetto a 735 migliaia migliaia al 31
dicembre 2022. Nella voce è incluso l’accantonamento per rischio contenzioso fiscale pari a Euro 1.000 migliaia,
oggetto di evidenza al fine del calcolo dell’EBITDA rettificato, in relazione alle somme già pagate a titolo
provvisorio. Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo “Passività Potenziali” della presente Relazione.
EBITDA, EBITA e rispettivi rettificati
Nel 2023 lEBITDA si è attestato ad Euro 20.451 migliaia rispetto ad Euro 22.184 migliaia realizzati nel corso del
2022. LEBITDA
22
rettificato è risultato pari ad Euro 22.590 migliaia nel 2023, rispetto ad Euro 23.035 migliaia
consuntivati nel 2022.
22
LEBITDA rettificato è calcolato come EBITDA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per consulenze, due
diligence, riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, a costi per servizi professionali
per operazioni sul mercato regolamentato e accantonamento per rischio contenzioso fiscale.
L’EBITA
23
consuntivato nel 2023 si attesta ad Euro 13.325 migliaia rispetto ad Euro 12.369 migliaia nel 2022 e
L’EBITA
24
rettificato risulta pari ad Euro 15.465 migliaia rispetto ad Euro 13.220 migliaia nel 2022.
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni
Nel 2023 gli ammortamenti sono pari ad Euro 5.848 migliaia, rispetto ad Euro 8.882 migliaia del 2022.
La quota di ammortamento relativa agli Intangible assets, pari a Euro 673 migliaia, include principalmente
l’ammortamento per il patto di non concorrenza con il venditore per loperazioneQuanta” pari a Euro 300
migliaia e l’ammortamento per le relazioni pari ad Euro 352 migliaia.
La voce nel 2023 include svalutazioni di partecipazioni pari a Euro 188 migliaia, per ulteriori informazioni si
rimanda al punto 5 della nota integrativa al bilancio separato.
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
Il totale delle perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti nel 2023 è pari ad Euro 1.950
migliaia, rispetto ad Euro 1.585 migliaia nel 2022. L’incidenza rispetto ai ricavi totali si attesta allo 0,3%, in linea
con il trend fisiologico.
EBIT
Il risultato operativo di Openjobmetis S.p.A., per effetto di quanto sopra riportato, è stato nel 2023 pari ad Euro
12.653 migliaia, rispetto ad Euro 11.718 migliaia nel 2022.
Proventi finanziari e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari netti evidenziano un saldo netto positivo di Euro 5.187 migliaia nel 2023, rispetto a
positivi Euro 4.317 migliaia nel 2022. Si precisa che il dato include la contabilizzazione di oneri finanziari relativi
alle passività per leasing per Euro 308 migliaia.
L’incremento della voce è riconducibile allaumento dei dividendi da controllate che per l’anno 2023 si attestano
ad Euro 6.074 migliaia, rispetto ad Euro 4.911 migliaia nel 2022, e alla contabilizzazione tra i proventi finanziari
di interessi attivi bancari e diversi” per Euro 1.383 migliaia riferibili ai proventi derivanti dall’accordo siglato con
Banca Intesa Sanpaolo nel corso del presente anno per la ricessione dei crediti fiscali.
Imposte sul reddito
Nel 2023 sono contabilizzate imposte sul reddito per un valore negativo pari ad Euro 4.230migliaia, rispetto ai
negativi Euro 4.328 migliaia nel 2022. La voce si compone di imposte correnti IRES ed IRAP per Euro 3.491
migliaia, rispetto ad Euro 4.111 migliaia nell’ esercizio precedente, e imposte differite per un ammontare pari ad
Euro 739 migliaia.
Per ulteriori informazioni si rimanda al punto 27 della nota integrativa al bilancio separato.
23
L’EBITA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti e ammortamento
degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di Quanta).
24
LEBITA rettificato è calcolato come EBITA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per consulenze, due diligence,
riorganizzazione del personale e bonus straordinario in relazione ad acquisizioni, a costi per servizi professionali per
operazioni sul mercato regolamentato e accantonamento per rischio contenzioso fiscale.
Utile netto / (Perdita) dell’esercizio e Utile netto / (Perdita) dell’esercizio rettificato
Per effetto di quanto sopra esposto, l’utile netto del 2023 si attesta ad Euro 13.609 migliaia, rispetto ad un utile
netto di Euro 11.706 migliaia nell’esercizio precedente.
L’ utile netto d’esercizio rettificato, come indicato nella seguente tabella, nel 2023 si attesta ad Euro 15.915
migliaia, rispetto ad un utile rettificato di Euro 12.790 migliaia nell’esercizio 2022.
Utile Rettificato
(In Euro)
2023
2022
Utile di periodo
13.609.456
11.706.411
Costi per servizi (Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze e due diligence in
relazione ad acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato)
1.139.498 141.559
Costo lavoro di struttura (Riorganizzazione personale e bonus straordinario) -
709.000
Oneri diversi di gestione (Accantonamento per rischio contenzioso fiscale) 1.000.000
-
Ammortamenti Intangible Asset 672.771 651.812
Effetto Fiscale (505.623) (419.162)
Utile di periodo Rettificato
15.916.102
12.789.620
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
Nella tabella che segue è esposto il prospetto separato della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato in
ottica finanziaria della Capogruppo per gli esercizi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.
(In Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2023/2022
2023
% su CIN*
o Totale
fonti
2022
% su CIN*
o Totale
fonti
Valori
%
Attività immateriali e avviamento 98.399.591 54,5% 98.917.823 58,4% (518.232) (0,5%)
Immobili, impianti e macchinari 3.356.182 1,9% 3.222.125 1,9% 134.057 4,2%
Diritto all’uso per leasing 13.049.614 7,2% 12.369.287 7,3% 680.327 5,5%
Altre attività e passività non
correnti nette
25.763.678 14,3% 25.795.567 15,2% (31.889) (0,1%)
Totale attività/passività non
correnti
140.569.065
77,9%
140.304.802
82,9%
264.263
0,2%
Crediti commerciali 136.963.913 75,9% 136.300.197 80,5% 663.716 0,5%
Altri crediti 11.066.870 6,1% 9.061.832 5,4% 2.005.038 22,1%
Attività per imposte correnti 36.320 0,0% -
0,0% 36.320 100%
Debiti commerciali (10.851.912) (6,0%) (11.931.271) (7,0%) 1.079.359 (9,0%)
Benefici ai dipendenti correnti (53.969.673) (29,9%) (59.969.389) (35,4%) 5.999.716 (10,0%)
Altri debiti (39.059.700) (21,7%) (38.433.249) (22,7%) (626.451) 1,6%
Passività per imposte correnti (5.278) (0,0%) (2.419.787) (1,4%) 2.414.509 (99,8%)
Fondi per rischi ed oneri correnti (4.342.074) (2,4%) (3.647.112) (2,2%) (694.962) 19,1%
Capitale circolante netto
39.838.466
22,1%
28.961.221
17,1%
10.877.245
37,6%
Totale impieghi - capitale investito
netto
180.407.531
100,0%
169.266.023
100,0%
11.141.508
6,6%
Patrimonio netto 136.551.935 75,7% 135.783.033 80,2% 768.902 0,6%
Indebitamento finanziario netto 43.288.954 24,0% 32.896.416 19,4% 10.392.538 31,6%
Benefici ai dipendenti non correnti 566.642 0,3% 586.574 0,3% (19.932) (3,4%)
Totale fonti
180.407.531
100,0%
169.266.023
100,0%
11.141.508
6,6%
* Capitale Investito Netto
Attività Immateriali e avviamento
Le attività immateriali e avviamento ammontano al 31 dicembre 2023 a complessivi Euro 98.400 migliaia
rispetto ad Euro 98.918 migliaia al 31 dicembre 2022 e sono composte principalmente da avviamento, relazioni
con la clientela, software e altre immobilizzazioni immateriali in corso e acconti.
Il valore dell’avviamento è riconducibile per Euro 44.572 migliaia alle operazioni di acquisizione realizzate prima
del 2011 e all’operazione di aggregazione con WM S.r.l realizzata nel 2007, per Euro 27.164 migliaia
all’operazione di acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. effettuata nel 2011.
Nel 2022, l’avviamento si è incrementato di ulteriori Euro 23.846 migliaia a seguito della fusione per
incorporazione di Quanta S.p.A. in datagennaio.
Inoltre, a seguito dell’operazione di fusione sono state rilevate relazioni con la clientela per Euro 2.815 migliaia
con vita utile di 8 anni, oltre a software e marchi per Euro 191 migliaia.
Quanto sopra è stato rilevato in continuità di valori rispetto a quanto gincluso nel bilancio consolidato del
Gruppo al 31 dicembre 2023.
Altre attivi e passivi non correnti nette
La voce, nel 2023 pari ad Euro 25.764 migliaia (Euro 25.796 migliaia nel 2022), comprende principalmente
l’effetto netto dal riallineamento del valore fiscale dell’avviamento, come previsto dal DL 104/2020, art. 110,
commi 8 e 8 bis e decorso a partire dall’esercizio 2020 (Euro 18.948 migliaia al 31 dicembre 2023 rispetto a
Euro 19.351 al 31 dicembre 2022).
Inoltre, la voce include partecipazioni in imprese controllate per Euro 5.567 migliaia nel 2023 (Euro 5.152 migliaia
nel 2022).
Infine, è incluso il debito relativo al patto di non concorrenza sottoscritto con il venditore di “Quanta” da
riconoscersi in cinque anni pari a Euro 300 migliaia (Euro 600 migliaia al 31 dicembre 2022).
Crediti Commerciali
Al 31 dicembre 2023 i crediti commerciali ammontano ad Euro 136.964 migliaia, rispetto ad Euro 136.300
migliaia al 31 dicembre 2022, ed includono crediti commerciali verso parti correlate per Euro 3 migliaia (Euro
177 migliaia al 31 dicembre 2022). La voce risulta iscritta nel bilancio separato al netto di un fondo svalutazione
pari ad Euro 6.719 migliaia (Euro 7.388 migliaia al 31 dicembre 2022).
A seguito dell’acquisizione di Quanta risultano iscritti in bilancio al fair value crediti commerciali totalmente
svalutati per Euro 72 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 88 migliaia al 31 dicembre 2022).
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 70, rispetto ai 67 consuntivati al 31 dicembre 2022.
Non esistono crediti che beneficiano di copertura assicurativa.
Non esistono profili di rischio nel credito verso parti correlate.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 dicembre 2023 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 18% del monte crediti complessivo.
Altri crediti
Al 31 dicembre 2023 gli altri crediti ammontano complessivamente ad Euro 11.067 migliaia rispetto ad Euro
9.062 migliaia al 31 dicembre 2022, e si riferiscono principalmente a crediti verso Forma.Temp per Euro 3.520
migliaia (Euro 2.743 migliaia al 31 dicembre 2022), riferibili al rimborso dell’Anticipazione all’integrazione
Salariale (AIS) anticipato ai lavoratori somministrati, a crediti verso tesoreria INPS per TFR per Euro 1.819
migliaia (Euro 1.574 migliaia al 31 dicembre 2022), a risconti attivi per Euro 1.093 migliaia (Euro 1.176 migliaia
al 31 dicembre 2022), a crediti verso Erario per rimborsi per Euro 1.365 migliaia (Euro 150migliaia al 31 dicembre
2022), a crediti per consolidato fiscale per Euro 746 migliaia (Euro 705 migliaia nel 2022) ad altri crediti in
contenzioso per Euro 1.095 migliaia relativi al credito verso un ex amministratore di Metis S.p.A. per spese
ingiustificate (invariati rispetto al 31 dicembre 2022), e ad altri minori per Euro 257 migliaia (Euro 219 migliaia
nel 2022).
La voce crediti verso tesoreria INPS per TFR si riferisce al valore del TFR del personale somministrato cessato
che viene anticipato da Openjobmetis S.p.A. al lavoratore e chiesto a rimborso alla tesoreria INPS, cui è stato
precedentemente versato.
I risconti attivi si riferiscono principalmente a costi rilevati integralmente nell’esercizio in corso relativi a
sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti contratti di leasing.
La voce credito per consolidato fiscale riguarda crediti della Società verso la controllata Seltis Hub S.r.l. per
adesione al consolidato fiscale.
Al 31 dicembre 2023 sono presenti infine crediti per Euro 1.172 migliaia relativi ad altre passività coperte da
garanzia della parte venditrice di Quanta S.p.A., per le quali è presente un accantonamento a fondo rischi di pari
importo (Euro 1.400 migliaia al 31 dicembre 2022). La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 è relativa a
posizioni garantite nell’ambito dell’operazione di acquisizione che sono state regolate nel corso dell’esercizio.
Debiti commerciali
Al 31 dicembre 2023 i debiti commerciali ammontano complessivamente ad Euro 10.852 migliaia, rispetto ad
Euro 11.931 migliaia al 31 dicembre 2022. I principali fornitori di Openjobmetis S.p.A. sono enti attuatori per
l’organizzazione di corsi per il personale somministrato.
Benefici dipendenti
Al 31 dicembre 2023 i debiti per benefici ai dipendenti correnti ammontano complessivamente ad Euro 59.970
migliaia rispetto ad Euro 59.970 migliaia al 31 dicembre 2022. La voce si riferisce principalmente ai debiti per
stipendi e competenze da liquidare al personale somministrato e al personale di struttura, oltre al debito per TFR
verso il personale somministrato. La riduzione è principalmente imputabile alla contrazione dei volumi rispetto
all’anno precedente.
Data la natura dell’attività svolta dalla Società e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le passività correnti.
Pertanto, non vi è stata la necessità di effettuare alcuna valutazione attuariale e la passività corrisponde
all’obbligazione dovuta ai dipendenti somministrati al termine del contratto.
Passività per imposte correnti
Le passività per imposte correnti al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 5 migliaia e sono relative al debito verso
erario per IRAP (Euro 2.420 migliaia al 31 dicembre 2022). Al 31 dicembre 2022 si riferivano alla seconda rata
dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis pari a 717 migliaia, al debito verso erario per
consolidato fiscale IRES pari a 1.253 migliaia e a debito IRAP pari a Euro 450 migliaia. Per maggiori dettagli si
rimanda al punto 27 delle note esplicative al bilancio separato.
Altri debiti correnti
Al 31 dicembre 2023 gli altri debiti ammontano complessivamente ad Euro 39.060 migliaia rispetto ad Euro
38.433 migliaia al 31 dicembre 2023. La voce si riferisce principalmente a debiti verso istituti previdenziali per
Euro 21.656 migliaia al 31 dicembre 2023 (Euro 25.258 migliaia al 31 dicembre 2022), debiti tributari
prevalentemente per ritenute ai dipendenti per Euro 14.788 migliaia (Euro 11.117 migliaia al 31 dicembre 2022).
Inoltre, la voce include debiti verso Forma.Temp per Euro 1.364 migliaia (Euro 1.160 al 31 dicembre 2022), debiti
verso controllate per consolidato fiscale per Euro 432 migliaia (Euro 293 migliaia al 31 dicembre 2022) e altri
debiti per Euro 495 migliaia (Euro 305 migliaia al 31 dicembre 2022).
Con il perfezionamento dellacquisizione di Quanta S.p.A. avvenuta nel mese di maggio 2021, si è rilevata nella
voce altri debiti correnti la passività corrente relativa all’accordo contrattuale raggiunto con la parte venditrice,
circa la limitazione allo svolgimento di attività professionali in concorrenza con l’azienda, da riconoscersi in
cinque anni (Euro 300 migliaia).
Patrimonio Netto
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ammonta ad Euro 136.552 migliaia, rispetto ad Euro 135.783 migliaia
al 31 dicembre 2022.
La variazione del patrimonio netto registrata tra il 31 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2023 è principalmente
riferibile alla distribuzione di dividendi per Euro 6.513 migliaia e alla variazione della riserva per l’acquisto di azioni
proprie per Euro 6.670 migliaia, oltre all’utile del periodo.
Indebitamento Finanziario Netto
L’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 43.289 migliaia al 31 dicembre 2023,
rispetto ad un saldo negativo di Euro 32.896 migliaia al 31 dicembre 2022.
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto della Capogruppo al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre
2022, calcolato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da
ESMA in data 4 marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 di CONSOB del 29 aprile 2021.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31
dicembre
Variazione 2023 vs. 2022
2023
2022
Valore
%
A Disponibilità liquide 23 33 (10) (30,3%)
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 6.897 1.878 5.019 267,3%
C Altre attività finanziarie correnti 2.672 3.095 (423) (13,7%)
D
Liquidità (A+B+C)
9.592
5.006
4.586
91,6%
E Debito finanziario corrente (26.423) (22.632) (3.791) 16,8%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (3.393) (3.511) 118 (3,4%)
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(29.816)
(26.143)
(3.673)
14,0%
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(20.224)
(21.137)
913
(4,3%)
I Debito finanziario non corrente (23.064) (11.759) (11.305) 96,1%
J Strumenti di debito -
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(23.064)
(11.759)
(11.305)
96,1%
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(43.288)
(32.896)
(10.392)
31,6%
Le Altre attività finanziarie correnti pari a Euro 2.672 migliaia sono crediti verso società di factoring riferibili a
crediti commerciali ceduti al 31 dicembre 2023, per i quali la Società non ha richiesto la liquidazione anticipata.
Passività potenziali
La Società è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria della Società, oltre quanto già stanziato in bilancio.
In particolare:
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal gennaio 2022,
ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA
dell’attività di formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015,
2016 e 2017.
In data 30 novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento
n.TMB067O00388/2020, avente per oggetto la presunta indetraibilità dellIVA per lanno 2015, pari ad
Euro 592.801,18, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella
loro ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma
1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18
ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 13 aprile 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado, la cui udienza di secondo grado si è tenuta in data 4 dicembre 2023; la
Corte di Giustizia Tributaria, con sentenza depositata in data 17 gennaio 2024, ha accolto il ricorso in
appello presentato dall’Agenzia delle Entrate la quale ha richiesto il pagamento dell’imposta e dei relativi
interessi per complessivi Euro 779.777,56, confermando invece l’annullamento delle sanzioni irrogate.
Openjobmetis S.p.A. procederà con la presentazione del ricorso in Cassazione nei termini previsti dalla
Legge e dell’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza alla Corte di Giustizia Tributaria di
secondo grado.
In data 28 ottobre 2021 lAgenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per lanno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta
S.p.A., in data 22 dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 21 giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data
18 ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il
ricorso.
In data 20 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado. A seguito delludienza di secondo grado tenutasi in data 20 settembre
2023, con sentenza depositata in data 28 settembre 2023, la Società ha visto riconoscere la fondatezza
delle proprie ragioni anche in tale sede. Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in
Cassazione contro la sentenza della Commissione di secondo grado.
In data 11 aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno
2017 ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022
avente i medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 giugno 2022,
ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 gennaio 2023,
la quale, con sentenza depositata in data 8 agosto 2023, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni
esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
La Società, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione provvisoria in pendenza di
giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al versamento di Euro 190.774,26,
oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di pari importo.
In data 19 febbraio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha notificato ricorso in appello con istanza di
discussione in pubblica udienza, contro il quale la Società si costituirà in giudizio entro i termini previsti
dalla legge.
In data 11 marzo 2024 la Capogruppo, in qualità di incorporante di Quanta S.p.A., ha ricevuto un invito
da parte dell’Agenzia delle Entrate con riferimento al trattamento IVA sulle prestazioni di formazione
professionale per lannualità 2018; la Capogruppo risponderà entro i termini previsti dalla Legge.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento
aventi ad oggetto lindebita detrazione IVA per lanno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi
Contribuenti, ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A.,
con riferimento ai periodi d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00556/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2017, pari ad Euro
2.727.981,88, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro
ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n
20 del DPR 633/72. In data 21 maggio 2022, la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione
in pubblica udienza tenutasi successivamente in data 29 novembre 2022, a seguito della quale la
Commissione Tributaria ha depositato in data 3 gennaio 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la
fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso. In data 28 marzo 2023, lAgenzia delle Entrate ha notificato
istanza di appello contro la sentenza della Commissione di primo grado.
In data 9 ottobre 2023 si è tenuta l’udienza di merito di secondo grado, sulla base della cui sentenza,
depositata in data 27 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha richiesto il pagamento alla Società
dell’imposta e dei relativi interessi per complessivi Euro 3.342.244,12; con la predetta sentenza, la Corte
di Giustizia Tributaria ha accolto parzialmente il ricorso in appello presentato dall’Agenzia delle Entrate,
riconoscendo al contempo un’incertezza normativa tale da disporre il totale annullamento delle sanzioni
amministrative a carico della Società.
Openjobmetis S.p.A. ha impugnato tale sentenza negativa innanzi alla Corte di Cassazione a mezzo di
ricorso depositato in data 5 febbraio 2024; la Società procederà inoltre alla presentazione dell’istanza
di sospensione dell’efficacia esecutiva della predetta sentenza nei termini previsti dalla legge.
In data 13 ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00552/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2016, pari ad Euro
2.072.364,00 con i medesimi presupposti applicati con riferimento allesercizio 2017.
In data 12 marzo 2023 la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
tenutasi successivamente in data 19 settembre 2023, a seguito della quale la Commissione Tributaria
ha depositato in data 1° dicembre 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la fondatezza delle ragioni
esposte nel ricorso.
In data 16 giugno 2023 la Società, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione
provvisoria in pendenza di giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al
versamento di Euro 690.788,00, oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di
pari importo.
Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio
operato e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a
seguito della fusione per incorporazione effettuata in data 1° gennaio 2022, sottolinea la propria ferma
opposizione alle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il
contenzioso per quanto necessario al fine del riconoscimento delle proprie ragioni.
Stante il grado di incertezza che caratterizza la tematica in oggetto, la Società ha comunque richiesto
un parere ad un professionista terzo indipendente, il quale ha confermato le valutazioni effettuate dai
consulenti della Società stessa.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi,
diverse Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la
pubblicazione di nuove pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della
Società. A tutela degli interessi di categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle
Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si
sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione Europea. Non si esclude quindi un favorevole
intervento legislativo.
Rischi connessi alla gestione
Rischi connessi all’andamento economico generale
L’andamento generale del mercato del lavoro somministrato è influenzato da una serie di fattori al di fuori dal
controllo del Gruppo, tra cui le condizioni economiche generali e il livello occupazionale. La domanda di lavoratori
somministrati è correlata con il trend del PIL.
Condizioni economiche negative in Italia, anche conseguenti agli effetti della crisi geopolitica in atto correlata al
conflitto tra Russia e Ucraina, potrebbero influenzare negativamente la domanda di lavoratori somministrati e
comportare il proliferare di figure irregolari nel mercato del lavoro, con conseguenti effetti negativi sull’attivi
del Gruppo e sui risultati attesi.
Rischi relativi alla concorrenza nel mercato
Il settore del lavoro somministrato è altamente competitivo e vede quali operatori anche grandi multinazionali
in grado di adattarsi tempestivamente ai cambiamenti del mercato e di offrire servizi a condizioni economiche
competitive, grazie alla solidità finanziaria di cui dispongono, agli strumenti di marketing a cui possono ricorrere
e alle economie di scala che riescono a realizzare.
Pertanto, non si può escludere che la struttura attuale di Openjobmetis S.p.A. si riveli non adeguata al contesto
competitivo e che al fine di mantenere la propria competitività debba fronteggiare eventuali iniziative poste in
essere da altri players del mercato, con la conseguenza che la stessa potrebbe dover sostenere costi non
preventivati, con possibili ripercussioni sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo nazionale
A partire dalla sua introduzione nel 2003, il contratto di somministrazione è stato oggetto di successivi interventi
legislativi che ne hanno via via modificato l’ambito di applicazione.
Nel quadro di questa continua evoluzione normativa, tuttavia non è possibile escludere futuri interventi legislativi
che potrebbero restringere le fattispecie nelle quali sia ammesso l’utilizzo del contratto di somministrazione, a
tempo indeterminato o determinato, ovvero la possibile futura introduzione di tipologie contrattuali alternative
al lavoro subordinato.
Eventuali interventi legislativi e/o a livello di contrattazione collettiva in merito ai servizi di formazione potrebbero
influire negativamente sulla possibilità per il Gruppo di gestire corsi per la formazione professionale dei
lavoratori somministrati e, in definitiva, sulla capacità di fornire alle aziende utilizzatrici lavoratori somministrati
con una formazione adeguata e competitiva alle medesime condizioni attuali, nonché sulla situazione
economica e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo monitora attentamente le evoluzioni normative e di contrattazione collettiva relative al contratto di
somministrazione e ai servizi di formazione, anche tramite l’adesione all’associazione di categoria Assosomm.
Rischi connessi alla reputazione e al mantenimento delle autorizzazioni Ministeriali
Il Gruppo potrebbe in futuro subire ripercussioni negative da eventuali pregiudizi alla reputazione.
Openjobmetis S.p.A. e le società del Gruppo Seltis Hub S.r.l. e Family Care S.r.l Agenzia per il Lavoro conducono
il proprio business sulla base di autorizzazioni rilasciate dal Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la cui
titolarità è indispensabile al fine dello svolgimento delle attività.
In particolare: a) Openjobmetis S.p.A. e Family Care S.r.l Agenzia per il Lavoro svolgono attività di
somministrazione di lavoro in virtù di un’autorizzazione ministeriale ex articolo 4, comma 1, lettera a) del decreto
legislativo 276/2003; b) Seltis Hub S.r.l. è titolare di un’autorizzazione ministeriale ai sensi dell’articolo 2, comma
1, lettera c), del decreto legislativo 276/2003, per lo svolgimento di attività di ricerca e selezione del personale;
si precisa che le società Lyve S.r.l. e Openjob Consulting S.r.l. non detengono alcuna autorizzazione ministeriale.
Nel corso degli esercizi precedenti e nel corso di quello corrente, le autorizzazioni ministeriali concesse alle
società del Gruppo non sono state oggetto di revoca né di sospensione. Inoltre, nel medesimo periodo, le società
del Gruppo non hanno ricevuto rilievi dalle competenti autorità, né sono state parti in procedimenti, relativamente
alle autorizzazioni ministeriali.
Il Gruppo monitora attentamente la corretta applicazione delle previsioni normative e l’assolvimento degli
adempimenti necessari per il mantenimento delle condizioni previste dalle autorizzazioni ministeriali vigenti.
Sebbene alla data odierna non sussistano ragioni per ritenere che le suddette autorizzazioni possano essere
sospese o revocate, non si può escludere che questo avvenga in futuro, anche a seguito di eventuali evoluzioni
delle disposizioni normative applicabili con la possibile conseguenza che la prosecuzione del business della
Società medesima ne sarebbe pregiudicata.
Rischi connessi all’esposizione debitoria e alla capacità di finanziare i fabbisogni finanziari
Il Gruppo ricorre al finanziamento bancario per finanziare il proprio capitale circolante al fine di far fronte alle
proprie esigenze di cassa e alle obbligazioni di pagamento delle retribuzioni dei propri dipendenti e dei lavoratori
somministrati.
Ne deriva che un’eventuale revoca, da parte delle banche, delle linee di credito o degli affidamenti in essere
potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria della Società con il rischio che la stessa per far
fronte alle proprie obbligazioni di pagamento non trovi altre forme di finanziamento ovvero le trovi a condizioni
meno vantaggiose.
Alla data del 31 dicembre 2023, il Gruppo ha un’esposizione finanziaria pari a circa Euro 46.757 migliaia, al lordo
delle disponibilità liquide. Con riferimento all’esercizio precedente, l’esposizione debitoria al lordo delle
disponibilità liquide (comprese banche e altri finanziatori) del Gruppo al 31 dicembre 2022 era pari ad Euro
39.601 migliaia.
Con particolare riferimento al Contratto di finanziamento stipulato nel corso del 2023, si segnala che esso
prevede: (a) l’obbligo della Società di rispettare uno specifico parametro finanziario, da calcolarsi con cadenza
annuale sulle voci di bilancio consolidato del Gruppo, (b) alcuni eventi di inadempimento che comportano la
facoltà per i soggetti finanziatori di risolvere il Contratto di Finanziamento, ovvero di recedere dallo stesso e
dichiarare la Società decaduta dal beneficio del termine, a seconda dei casi.
Rischi connessi a procedimenti giudiziari e/o arbitrali e alla possibile inadeguatezza del fondo rischi
Alla data del 31 dicembre 2023 le società del Gruppo sono parte di contenziosi e cause legali in essere, di natura
civilistica e fiscale.
In considerazione del settore di attività in cui operano, sono esposte al rischio di essere coinvolte in procedimenti
giudiziali e/o arbitrali di natura giuslavoristica, sia con riferimento ai lavoratori somministrati e alla struttura
organizzativa del Gruppo che in relazione a contratti stipulati con collaboratori esterni, inclusi consulenti
commerciali, segnalatori e studi di consulenza professionale, con potenziali effetti negativi sulla situazione
finanziaria del Gruppo.
Rischio di tasso di interesse
L’indebitamento finanziario del Gruppo presenta tassi di interesse variabile, pertanto il Gruppo potrebbe essere
esposto ai rischi connessi alle fluttuazioni di tali tassi.
Non si può escludere che la dinamica di incremento dei tassi di interesse, a seguito degli interventi della BCE
anche per combattere l’inflazione ed a eventuali altre fluttuazioni non prevedibili nei tassi di interessi, comportino
conseguenze negative sulla situazione finanziaria del Gruppo.
Rischio di credito
Il Gruppo mantiene un frazionamento della clientela, e, conseguentemente, riduce i rischi legati al recupero dei
crediti; il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 mostra crediti del Gruppo verso clienti per un importo
pari ad Euro 145.020 migliaia, al netto del fondo svalutazione crediti pari ad Euro 7.028 migliaia. I crediti verso
clienti ammontavano ad Euro 144.584 migliaia al 31 dicembre 2022, netto del fondo svalutazione crediti pari ad
Euro 7.598 migliaia.
Non si pescludere che l’eventuale inadempimento delle obbligazioni di pagamento da parte dei clienti, o il
semplice ritardo nell’esecuzione di detti pagamenti, possa diminuire la liquidità a disposizione della Società e
del Gruppo, incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento.
Inoltre, il deterioramento delle condizioni economiche o eventuali andamenti negativi dei mercati del credito
potrebbero impattare negativamente sui rapporti con i clienti, compromettendo la possibilità per il Gruppo di
recuperare i propri crediti commerciali, con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
***
Si rammenta infine che gli obiettivi e le politiche in materia di gestione dei rischi finanziari sono descritti negli
appositi paragrafi delle note esplicative al bilancio separato e consolidato.
Rapporti con imprese controllate e con parti correlate
I rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo e dal Gruppo con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri
definiti dallo IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate e dalle disposizioni CONSOB
emanate in materia, sono prevalentemente di natura commerciale e sono relativi ad operazioni effettuate a
normali condizioni di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 ottobre 2015, ha approvato e successivamente aggiornato,
da ultimo in data 29 giugno 2021, la procedura per le operazioni con parti correlate, ai sensi dell’articolo 2391-
bis del Codice Civile e del Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate
adottato dalla CONSOB con delibera N. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modificazioni. La citata
procedura è disponibile sul sito internet della società.
Rapporti con Socie Controllate
Openjobmetis S.p.A., che si occupa principalmente di somministrazione di lavoro, controlla direttamente il 100%
di:
Seltis Hub S.r.l., società focalizzata nella ricerca e selezione del personale, con focus nell’ambito del
Management Search (Middle & Top Management), D&I (Jobmetoo) e ICT&Digital.
Openjob Consulting S.r.l., società focalizzata nel supporto verso la controllante su attività di gestione
delle buste paga, attività connesse alla formazione ed erogazione di servizi in outsourcing.
Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro, società focalizzata sulla somministrazione di assistenti
familiari dedicati ad anziani e persone non autosufficienti.
Inoltre, Openjobmetis S.p.A. controlla direttamente il 52,06% di Lyve S.r.l., società di formazione che progetta e
realizza esperienze formative in ambito normativo, tecnico, manageriale e commerciale. Nel corso del primo
semestre dell’anno, quest’ultima ha fuso per incorporazione HC S.r.l., società focalizzata su formazione e
coaching, precedentemente controllata al 100% dalla Capogruppo.
Openjobmetis S.p.A. intrattiene rapporti con le altre società del Gruppo in relazione a operazioni di natura
commerciale a condizioni di mercato. I ricavi fatturati da Openjobmetis S.p.A. verso le controllate si riferiscono
principalmente a una serie di servizi di direzione generale, di assistenza contabile ed amministrativa, di controllo
di gestione, di gestione del personale, di direzione commerciale, di recupero crediti, di servizi di EDP e
dataprocessing, di call center, di acquisti erogati dalla capogruppo nei confronti delle altre società del Gruppo,
nonc al distacco di personale. I ricavi fatturati da Openjob Consulting S.r.l. a Openjobmetis S.p.A. e Family
Care S.r.l Agenzia per il Lavoro sono principalmente relativi al servizio di elaborazione dei cedolini dei lavoratori
somministrati, incluso il calcolo dei versamenti contributivi assistenziali e fiscali (ritenute) e l’elaborazione di
adempimenti periodici e annuali oltre a servizi di formazione, nonc al distacco di personale.
Si segnala che, ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., Family Care S.r.l. e lyve
S.r.l sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Gli
accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
In data 4 agosto 2023, il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole in merito alla gestione
accentrata della tesoreria, al fine di ottimizzare i flussi di cassa tra Openjobmetis (pooler/accentratore) e le
controllate Seltis Hub S.r.l., Openjob Consulting S.r.l. e Family Care S.r.l. (rubricate). I rapporti tra il pooler e le
società aderenti al servizio sono opportunamente regolati da un relativo contratto.
Nella seguente tabella sono evidenziati i rapporti economici e patrimoniali tra le diverse società del Gruppo nel
corso dei periodi indicati (valori elisi nel bilancio consolidato):
Ricavi / Costi infragruppo tra le società del gruppo Openjobmetis S.p.A.
(Valori in Euro migliaia)
Anno
2023
2022
Ricavi
Openjobmetis vs Openjob Consulting
634
911
Openjobmetis vs Seltis Hub
265
232
Openjobmetis vs HC
-
86
Openjobmetis vs Family Care
145
178
Openjobmetis vs Lyve
45
45
Seltis Hub vs Openjobmetis
26
-
Seltis Hub vs HC
-
7
Family Care vs Openjobmetis
10
-
Family Care vs Openjob Consulting
48
-
HC vs Openjobmetis
11
13
HC vs Seltis Hub
-
1
Lyve vs Openjobmetis
56
62
Openjob Consulting vs Openjobmetis
1.380
1.659
Openjob Consulting vs Family Care
30
107
Openjob Consulting vs Seltis Hub
1
-
Totale Ricavi/Costi
2.651
3.301
Crediti / Debiti infragruppo tra le società del gruppo Openjobmetis S.p.A.
(Valori in Euro migliaia)
Anno
31/12/2023
31/12/2022
Crediti
Openjobmetis vs Openjob Consulting
3
252
Openjobmetis vs Seltis Hub
746
485
Openjobmetis vs HC
-
144
Openjob Consulting vs Openjobmetis
2.582
-
Seltis Hub vs Openjobmetis
3.545
-
Family Care vs Openjobmetis
1.649
229
Lyve vs Openjobmetis
31
1
HC vs Openjobmetis
-
64
Totale Crediti / Debiti
8.556
1.175
Retribuzioni del personale con responsabilità strategiche
I compensi complessivi del personale con responsabilità strategiche ammontano ad Euro 2.045 migliaia al 31
dicembre 2023 e 3.185 migliaia al 31 dicembre 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 32 delle note
esplicative al bilancio separato e consolidato.
Il Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha provveduto ad individuare i beneficiari della seconda
tranche del Piano di LTI di Performance Shares 2022- 2024 approvato dall’Assemblea dei Soci del 19 Aprile 2022,
tra cui il Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Vittorelli, il Vice Presidente Biagio La Porta,
l’Amministratore Delegato Rosario Rasizza e dirigenti con responsabilità strategiche di Openjobmetis, nonché il
numero di diritti attribuiti a ciascun beneficiario. Per ulteriori informazioni si rimanda al comunicato stampa
diramato in data 21 aprile 2023 da Openjobmetis S.p.A.
Oltre ai compensi, il Gruppo offre ad alcuni amministratori dirigenti con responsabilità strategiche benefici in
natura secondo l’ordinaria prassi contrattuale dei dirigenti d’azienda quali auto aziendali, telefoni cellulari,
copertura assicurativa sanitaria e infortuni.
Si segnala inoltre che, alla data del 13 marzo 2024, il Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Vittorelli
ed il Consigliere Corrado Vittorelli detenevano indirettamente una partecipazione del 18,45%, tramite Omniafin
S.p.A. (di cui sono soci con quote paritetiche) e che l’Amministratore Delegato Rosario Rasizza detiene
indirettamente una partecipazione del 5,15% tramite MTI Investimenti S.r.l., di cui è socio di maggioranza.
Altre operazioni con Parti Correlate
Nel corso della normale attività di impresa il Gruppo ha prestato servizi di somministrazione di personale e si è
avvalsa della collaborazione di parti correlate per importi non significativi ed a normali condizioni di mercato.
Per i dettagli sulle operazioni con parti correlate si rimanda al punto 32 delle note esplicative al bilancio
consolidato ed al punto 31 delle note esplicative al bilancio separato.
Principali fatti di rilievo avvenuti nel corso del 2023
In data 27 febbraio 2023, la Capogruppo Openjobmetis S.p.A. ha acquisito la partecipazione di minoranza pari
al 7,14% della HC S.r.l., diventando socio unico.
In data 13 marzo 2023, i Consigli di Amministrazione delle società Lyve S.r.l e HC S.r.l hanno presentato e
approvato il progetto di fusione per incorporazione di HC S.r.l in Lyve S.r.l.
In data 21 aprile 2023, l’Assemblea Straordinaria dei Soci ha approvato l’eliminazione del valore nominale delle
azioni ordinarie (precedentemente pari a Euro 1,00 ciascuna). Tenuto conto della delibera precedente,
l’Assemblea Straordinaria ha disposto l’annullamento di n. 342.800 azioni proprie prive di valore nominale pari
al 2,5% del capitale sociale, gdetenute in portafoglio alla data, e fino a un massimo di n. 1.336.920 azioni
proprie delle ulteriori eventualmente acquistate in forza di autorizzazioni assembleari, senza riduzione del
capitale sociale. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato stampa.
In data 21 aprile 2023 l’Assemblea Ordinaria dei Soci ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022
deliberando la destinazione dell’utile di esercizio e la distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,50 per ogni
azione avente diritto. L’Assemblea Ordinaria dei Soci ha poi approvato il conferimento dell’incarico di revisione
legale dei conti, per il per il novennio 2024-2032, alla società di revisione Ernst & Young S.p.A. Inoltre, l’Assemblea
Ordinaria dei Soci ha deliberato di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e disposizione di azioni
proprie, previa revoca della precedente autorizzazione concessa dall’Assemblea del 19 aprile 2022, sino a un
numero massimo di azioni tale da non eccedere il 20% del capitale sociale pro-tempore di Openjobmetis S.p.A..
Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato stampa.
In data 21 aprile 2023 il Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha provveduto ad individuare i
beneficiari della seconda tranche del Piano di LTI di Performance Shares 2022-2024 approvato dall’Assemblea
dei Soci del 19 aprile 2022, tra cui il Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Vittorelli, il Vice
Presidente Biagio La Porta, l’Amministratore Delegato Rosario Rasizza e dirigenti con responsabilità strategiche,
nonché il numero di diritti attribuiti a ciascun beneficiario. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo
comunicato stampa.
In data 24 maggio 2023 Openjobmetis S.p.A ha ricevuto per il terzo anno il Rating ESG, rilasciato dalla società
Sustainalytics, per un valore pari a 9,6 punti rispetto a 10,4 punti del 2022 (in una scala da 0 rischio nullo - a
40 - rischio elevatissimo - ). Tale punteggio ha permesso a Openjobmetis di classificare il proprio rischio ESG
dal livello “low” del 2022 al livello “negligible", ovvero rischio nullo.
In datagiugno 2023 la controllata Lyve S.r.l ha fuso per incorporazione HC S.r.l., società focalizzata su
formazione e coaching, precedentemente controllata al 100% dalla Capogruppo.
In data 29 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A ha comunicato la propria
decisione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale ai sensi degli articoli 102 e seguenti
del TUF su massime n. 1.500.000 azioni, pari al 11,22% del capitale sociale, al prezzo di Euro 9,00 per ciascuna
azione e per un controvalore massimo di Euro 13.500.000. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo
comunicato stampa.
In data 26 luglio 2023, la Consob, con delibera n. 22791, ha approvato il documento di offerta relativo allOPA
volontaria parziale, precedentemente depositato in data 11 luglio 2023 presso il medesimo organo di controllo.
In data 4 agosto 2023, tramite la pubblicazione del suddetto documento, la Società ha reso noto il periodo di
adesione allofferta, ovvero tutti i giorni di Borsa aperta dal 7 agosto 2023 alll’8 di settembre 2023 dalle ore 8.30
alle ore 17:30, per il quale non sono intervenute proroghe. In data 13 settembre, Openjobmetis ha reso noto i
risultati definitivi dell’OPA volontaria parziale di cui sopra. Sono pervenute in adesione n. 741.147 azioni, pari a
circa il 49,41% delle azioni oggetto dellofferta e a circa il 5,54% del capitale sociale, per cui non si è resa
necessaria l’applicazione del coefficiente di riparto.
Il 15 settembre 2023, a fronte del contestuale trasferimento in favore di Openjobmetis S.p.A. della piena
proprietà delle azioni, è stato pagato il corrispettivo per un ammontare complessivo pari a Euro 6.670.323. Per
ulteriori informazioni si rimanda alla sezione Investor relations-Offerte Pubbliche d’acquisto.
In data 19 dicembre 2023 Openjobmetis S.p.A. ha annunciato la sottoscrizione di un contratto preliminare per
l’acquisizione del 100% di Just On Business S.p.A e della sua controllata Deine Group S.r.l., realizzata il 15
gennaio 2024.
Il corrispettivo è stato concordato per Euro 29,7 milioni da corrispondere in denaro. È stato inoltre sottoscritto
un patto di non concorrenza con i soci fondatori della durata di 3 anni valorizzato Euro 2,2 milioni complessivi.
L’operazione è stata finanziata facendo ricorso alle linee di credito bancario già disponibili e ha previsto la
presenza di garanzie in relazione alle quali sono stati concordati specifici obblighi di indennizzo garantiti da
accordi di Escrow. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato stampa.
In data 21 dicembre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha esaminato la comunicazione ricevuta da Groupe
Crit S.A., avente oggetto l’avvenuta sottoscrizione di un Memorandum of Understanding per l’acquisto da parte
della stessa, direttamente e indirettamente, delle totalità delle azioni di OJM detenute dagli azionisti Omniafin
S.p.A, M.T.I. Investimenti S.r.l e Plavisgas S.r.l. per un corrispettivo pari a Euro 16,5 cada una. Qualora venga
perfezionato l’acquisto delle partecipazioni, è prevista la promozione di una offerta pubblica d’acquisto
obbligatoria a un prezzo pari al corrispettivo precedentemente citato con oggetto la totalità delle azioni ordinarie
di Openjobmetis in circolazione e finalizzata al delisting.
Nella medesima data, il Consiglio di Amministrazione ha altresì autorizzato lo svolgimento di una attività di due
diligence di natura confirmatoria. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato stampa.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
In data 15 gennaio 2024, Openjobmetis S.p.A. ha perfezionato l’acquisizione di Just on Business S.p.A. e della
sua controllata Deine Group S.r.l. Si rimanda al comunicato stampa relativo per ulteriori informazioni.
In data 1° febbraio 2024, a seguito della chiusura con esito positivo dell’attività di due diligence confirmatoria,
Groupe Crit S.A. ha confermato il prezzo di Euro 16,5 per azione OJM in vista dell’acquisto diretto o indiretto
della totalità delle azioni di Openjobmetis detenute dai soci Omniafin S.p.A, M.T.I Investimenti S.r.l. e Plavisgas
S.r.l..
In data 23 febbraio 2024, Groupe Crit S.A. ha reso noto di avere sottoscritto contratti preliminari per l’acquisto
dell’intero capitale sociale di Plavisgas S.r.l., titolare di una partecipazione pari al 34,14% del capitale di
Openjobmetis S.p.A., e della totalità delle azioni OJM detenute da Omniafin S.p.A. e M.T.I. Investimenti S.r.l., pari
rispettivamente al 18,45% e al 5,15% del capitale sociale complessivo.
Openjobmetis S.p.A. è stata altresì informata della sottoscrizione di un contratto preliminare per l’acquisto della
totalità delle azioni OJM detenute da Quaestio Capital SGR S.p.A. pari al 6,91% del capitale sociale di OJM, ad
un prezzo per azione pari a Euro 16,5. Si rimanda al comunicato stampa relativo per ulteriori informazioni.
Prevedibile evoluzione della gestione
Sulla base dei risultati raggiunti nel 2023, il Gruppo prevede un andamento organico del 2024 essenzialmente
stabile.
L’acquisizione della società Just On Business S.p.A e della sua controllata, perfezionata in data 15 gennaio 2024,
permetterà inoltre una maggiore penetrazione nel mercato della somministrazione italiano.
Infine, la sottoscrizione degli accordi preliminari con i principali azionisti di Openjobmetis S.p.A. finalizzati
all’ottenimento del controllo da parte di Groupe Crit S.A., consentirà al Gruppo di proiettarsi in una nuova
dimensione internazionale.
Informazioni attinenti al personale di struttura
Per il Gruppo Openjobmetis le persone costituiscono il fulcro di tutte le attività aziendali e il patrimonio strategico
più importante. Sono i promotori di un modus operandi caratterizzato da una crescita continua, specializzazione,
elevata professionalità e innovazione nella ricerca delle migliori soluzioni per i propri clienti e per i lavoratori
somministrati. Le persone sono la chiave per un vantaggio competitivo sostenibile e prolungato nel tempo.
Infatti, il successo di Openjobmetis S.p.A si fonda sul valore aggiunto dato dalla sinergia di quanti lavorano al
suo interno. La soddisfazione delle proprie persone è alla base delle diverse scelte strategiche e presupposto
per la realizzazione delle diverse iniziative rivolte al personale interno.
Openjobmetis S.p.A adotta nella gestione delle relazioni con il proprio personale diretto comportamenti legali,
etici, rispettosi degli standard e dei principi internazionalmente riconosciuti in materia di trattamento dei
lavoratori, con particolare attenzione relativamente a salute e sicurezza, rispetto dei diritti umani e delle
condizioni di lavoro, inclusione e valorizzazione della diversità e non discriminazione.
Per ulteriori informazioni attinenti al personale di struttura si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere
non Finanziario al 31 dicembre 2023 redatta ai sensi del D.LGS 254/2016, che viene depositata con il fascicolo
di bilancio e che vermessa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A. nei
termini di legge prescritti e che sadisponibile anche sul sito internet della società all’indirizzo:
https://www.openjobmetis.it/it/investitori/investor-relations/bilanci-e-relazioni
Informazioni attinenti a tematiche ambientali
Tutte le organizzazioni dovrebbero riflettere su tematiche come emissioni, cambiamento climatico, consumo di
risorse naturali. Nello specifico, è necessario valutare approfonditamente gli impatti che le attività del proprio
business generano verso l’ambiente esterno. In considerazione della tipologia di servizi offerti, le attività del
gruppo Openjobmetis implicano limitati impatti ambientali in termini di consumi energetici, emissioni di gas ad
effetto serra e consumo di risorse naturali. Tuttavia, il Gruppo si impegna nel quotidiano nello svolgimento delle
proprie attività affinché i consumi energetici siano ridotti e le norme a difesa dell’ambiente siano costantemente
rispettate oltre che per incentivare una cultura di rispetto dell’ambiente.
Si riportano qui di seguito alcune iniziative volte alla riduzione dell’impatto ambientale e allo sviluppo della
consapevolezza dei dipendenti e dei lavoratori somministrati rispetto a tali tematiche:
salvaguardia dell’ambiente come tematica esplicitata all’interno del Codice Etico;
redazione della politica Ambientale, approvata in data 2 febbraio 2023 previo parere favorevole del
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità;
iniziative volte alla minimizzazione del proprio impatto ambientale:
o installazione di nuove lampade LED in tutte le filiali di nuova apertura, ove possibile;
o utilizzo di piattaforme informatiche che consentono ai clienti la possibilità di scegliere la
contrattualizzazione digitale del personale assunto in somministrazione. La stessa modali
pessere utilizzata oggi per l’invio del cedolino al lavoratore somministrato, il quale può
scegliere di riceverlo via mail al posto di ritirarlo in forma cartacea presso la filiale;
o fornitura di carta per il Gruppo con la certificazione FSC (Forests for all forever), che testimonia
l’impegno e il rigore nei confronti delle tematiche ambientali;
o nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, per la fornitura dei bicchieri delle colonnine, il
Gruppo ha scelto come fornitore ECONATURA e ha scelto di fornire ai dipendenti delle agende
per l’anno successivo con copertina prodotta usando bucce di mela (progetto “MELAVIR”).
o al fine di favorire gli spostamenti a impatto zero dei propri dipendenti, Openjobmetis ha dotato
la sede di biciclette e monopattini elettrici che il personale può prenotare ed utilizzare
gratuitamente;
o messa a disposizione di corsi di formazione ambientale a beneficio di tutto il personale
dipendente;
o separazione e smaltimento dei rifiuti a norma di legge con particolare riferimento a carta, toner
stampanti, ferro, legno anche attraverso fornitori accreditati.
A partire dal 2021 Openjobmetis S.pA si è dotata di un Mobility Manager al fine di promuovere e realizzare
interventi di organizzazione e gestione della mobilità necessaria alle risorse umane. L’obiettivo ultimo è la
riduzione strutturale dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane
causato dalle necessità di spostamento dei dipendenti. Openjobmetis S.p.A ha quindi sviluppato un progetto di
mobilità sostenibile con l’obiettivo di ottimizzare gli spostamenti interni per quanto concerne i dipendenti della
sede di Gallarate attraverso l’efficientamento degli spostamenti casa-lavoro.
Per ulteriori informazioni attinenti alle tematiche ambientali si rimanda alla citata Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario al 31 dicembre 2023.
Prospetto di raccordo tra il bilancio di esercizio della Capogruppo e
bilancio consolidato
In adempimento alla richiesta della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta nel
seguito il prospetto che evidenzia la riconciliazione fra l’utile netto ed il patrimonio netto del bilancio separato
della Capogruppo Openjobmetis S.p.A., e l’utile netto ed il patrimonio netto del bilancio consolidato del Gruppo
Openjobmetis per lesercizio 2023 e per l’esercizio 2022.
(Valori in Euro migliaia)
Utile Netto 2023
Patrimonio Netto
al 31.12.2023
Bilancio Openjobmetis S.p.A.
13.609
135.552
Risultato d'esercizio e riserve delle società consolidate al netto dell’elisione
delle partecipazioni
5.167 3.173
Eliminazione dividendi di periodo
(6.074)
-
Rilevazione avviamento, leasing Lyve e software Meritocracy al lordo
dell’effetto fiscale
(174) 3.652
Riserva per l’esercizio dell’opzione per l’acquisto della rimanente quota di
Lyve S.r.l.
-
(1.500)
Eliminazione svalutazione partecipazioni
188
-
Altre rettifiche di consolidato
32
13
Partecipazioni di terzi
(181)
482
Bilancio consolidato del Gruppo
12.567
141.372
(Valori in Euro migliaia)
Utile Netto 2022
Patrimonio Netto
al 31.12.2022
Bilancio Openjobmetis S.p.A.
11.706
135.783
Risultato d'esercizio e riserve delle società consolidate al netto dell’elisione
delle partecipazioni
4.356 2.507
Eliminazione dividendi di periodo
(4.911)
-
Rilevazione avviamento, leasing Lyve e software Meritocracy al lordo
dell’effetto fiscale
(231) 3.786
Riserva per l’esercizio dell’opzione per l’acquisto della rimanente quota di
Lyve S.r.l.
-
(1.500)
Eliminazione svalutazione partecipazioni
3.272
350
Altre rettifiche di consolidato
183
(104)
Partecipazioni di terzi
(61)
699
Bilancio consolidato del Gruppo
14.314
141.521
Altre informazioni
Azioni proprie
L’Assemblea dei Soci convocata in data 21 aprile 2023 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione
all’acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione concessa
dallAssemblea del 19 aprile 2022, sino ad un massimo di azioni tale da non eccedere il 20% del capitale sociale
pro-tempore di Openjobmetis S.p.A., ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter c.c. nonché
dell’art. 132 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58.
In data 21 aprile 2023, lAssemblea Straordinaria di Openjobmetis S.p.A, oltre ad approvare l’eliminazione del
valore nominale delle azioni ordinarie, ha disposto l’annullamento di 342.800 azioni proprie già detenute in
portafoglio.
Anche per effetto del trasferimento di proprietà delle azioni pervenute in adesione all’OPA volontaria parziale il
cui periodo di adesione si è concluso in data 8 settembre 2023, si segnala che alla data del 31 dicembre 2023,
la Società possedeva direttamente 1.083.906 azioni proprie, pari al 8,11% del capitale sociale di Openjobmetis
S.p.A..
Politica dei dividendi
In data 12 novembre 2021 il consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha deliberato di adottare, a
partire dall’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021, una nuova politica dei dividendi che prevede la
proposta di distribuzione tra il 25% e il 50% del risultato netto consolidato per il triennio 2021-2023.
In data 21 aprile 2023 l’Assemblea dei Soci ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,50 per ogni azione
avente diritto.
L’Assemblea ha inoltre deliberato che il suddetto dividendo fosse messo in pagamento, al lordo delle ritenute di
legge, a partire dal 10 maggio 2023, con stacco della cedola n. 5 fissato al giorno 8 maggio 2023 e record date
dividendo (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell’art. 83-terdecies del TUF
e dell’art. 2.6.6., secondo comma, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) il
giorno 9 maggio 2023.
Direzione e coordinamento
Ai sensi dell’art. 2497-bis codice civile, si precisa che la Capogruppo non è soggetta ad attività di direzione e
coordinamento da parte di altra compagine societaria, in quanto tutte le decisioni aziendali sono prese
autonomamente dal Consiglio di Amministrazione.
Operazioni atipiche o inusuali
Il bilancio dell’esercizio 2023 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie (positive e/o
negative) derivanti da eventi e operazioni atipiche e/o inusuali, come definiti dalla Comunicazione Consob n.
DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari
La relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari viene depositata contemporaneamente al
fascicolo di bilancio e verrà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A.
nei termini di legge prescritti.
La documentazione sarà disponibile anche sul sito internet della società all’indirizzo:
http://www.openjobmetis.it
Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario al 31 dicembre 2023 ai sensi del D.LGS 254/2016
La Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario al 31 dicembre 2023 ai sensi del D.LGS 254/2016,
viene depositata contemporaneamente al fascicolo di bilancio e verrà messa a disposizione del pubblico presso
la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A. nei termini di legge prescritti.
La documentazione sarà disponibile anche sul sito internet della società all’indirizzo:
http://www.openjobmetis.it.
Si rammenta che usufruendo dellesonero previsto dallart. 6 D.LGS. 254/2016, la Dichiarazione non finanziaria
è stata predisposta soltanto su base consolidata.
Procedura adottata per assicurare la trasparenza e la correttezza delle operazioni con Parti Correlate
Ai sensi dell’articolo 2391-bis cod. civ. e del Regolamento Parti Correlate Consob, il 3 dicembre 2015 il CDA ha
approvato, la Procedura Parti Correlate in materia di disciplina delle operazioni con parti correlate.
La predetta Procedura, da ultimo modificata in data 29 giugno 2021, contiene i criteri di individuazione,
approvazione ed esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere dalla Società, direttamente
ovvero per il tramite di società Controllate, al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sia sostanziale
che procedurale delle operazioni stesse. In occasione dell’insediamento del nuovo CDA, in data 30 aprile 2021,
è stato nominato il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità a cui sono state assegnate le prerogative del
Comitato Parti Correlate.
Consolidato fiscale
Si segnala che, ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., Family Care S.r.l. e Lyve
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione.
Gli accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
Ammontare dei compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci ed ai dirigenti con responsabili strategiche
Al punto 33 delle note esplicative al bilancio consolidato sono indicati gli emolumenti corrisposti al 31 dicembre
2023 da Openjobmetis S.p.A. e dalle sue controllate ai componenti degli organi di amministrazione e controllo
e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche. Sono inclusi tutti i soggetti che hanno ricoperto le suddette
cariche anche per una frazione d’anno.
Informazione ai sensi degli artt. 70 e 71 del Regolamento Emittenti approvato con delibera Consob n. 11971 del
14.5.1999 e successive modificazioni
La società si avvale della facoltà, introdotta dalla CONSOB con delibera n.18079 del 20.01.2012, di derogare
all’obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni
significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e
cessione.
Proposta di destinazione del risultato d’esercizio della Capogruppo
Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto dei progetti di sviluppo della società, propone di deliberare a valere
sull’utile dell’esercizio 2023 quanto segue:
Attribuzione di un dividendo agli azionisti di Euro 0,50 per ogni azione avente diritto (escluse azioni
proprie) sino a un massimo di Euro 6.142.647,00.
Attribuzione ad altre riserve per Euro 7.466.809,00.
Non vi è stata alcuna attribuzione a riserva legale, avendo raggiunto il quinto del capitale sociale, come
disposto dall’art. 2.430 del Codice Civile.
Milano, lì 13 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Marco Vittorelli
Bilancio Consolidato
Prospetto consolidato della situazione patrimonialefinanziaria
(In migliaia di Euro)
Note
31/12/2023
31/12/2022
ATTIVO
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 4 a 3.553 3.493
Diritto all’uso per leasing
4 b
14.007
13.838
Attività immateriali e avviamento 5 102.074 102.842
Attività finanziarie
6
174
181
Attività per imposte differite 7 20.435 21.073
Totale attività non correnti
140.243
141.427
Attività correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
8
7.952
10.290
Crediti commerciali
10
145.020
144.584
Altri crediti
11
10.374
8.423
Attività finanziarie
9
2.672
3.095
Attività per imposte correnti
12
116
81
Totale attività correnti
166.134
166.473
Totale attivo
306.377
307.900
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Passività finanziarie
13
13.402
2.917
Passività per leasing
13
10.220
9.828
Benefici ai dipendenti
14
1.419
1.417
Altri debiti
16
300
600
Totale passività non correnti
25.341
14.762
Passività correnti
Debiti verso banche e altre passività finanziarie
13
19.308
22.831
Passività per leasing
13
3.827
4.025
Debiti commerciali
15
13.494
14.752
Benefici ai dipendenti
14
56.882
62.861
Altri debiti
16
41.301
40.879
Passività per imposte correnti
17
73
2.512
Fondi
18
4.779
3.757
Totale passività correnti
139.664
151.617
Totale passività
165.005
166.379
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
13.712
13.712
Riserva legale
2.855
2.855
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
31.193
31.193
Altre riserve
80.347
78.687
Risultato di periodo attribuibile agli azionisti della controllante
12.748
14.375
Patrimonio netto attribuibile a:
Azionisti della controllante
140.855
140.822
Partecipazione di terzi
517
699
Totale patrimonio netto
19
141.372
141.521
Totale passività e patrimonio netto
306.377
307.900
Prospetto consolidato del conto economico complessivo
(In migliaia di Euro)
Note
2023
2022
Ricavi 20 748.790 768.373
Costi del lavoro somministrato e outsourcing
22 a
(652.033)
(673.211)
Primo margine di contribuzione
96.757
95.162
Altri proventi
21
15.087
15.306
Costo del lavoro
22 b
(43.173)
(42.546)
Costi delle materie prime e sussidiarie
23
(200)
(199)
Costi per servizi
24
(38.239)
(37.493)
Ammortamenti
4 a, 4 b, 5
(6.474)
(6.487)
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
26
(2.072)
(1.685)
Oneri diversi di gestione
25
(1.910)
(862)
Risultato operativo
19.776
21.196
Proventi finanziari 27 1.427 36
Oneri finanziari
27
(2.334)
(693)
Risultato prima delle imposte
18.869
20.539
Imposte sul reddito 28 (6.302) (6.225)
Utile (Perdita) di periodo
12.567
14.314
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti che sono o possono essere riclassificati successivamente
nell’utile/perdita di periodo:
Quota efficace delle variazioni di fair value di copertura di flussi finanziari
-
14
Componenti che non saranno riclassificati nell’utile/perdita di periodo:
Utile (Perdita) attuariale piani benefici definiti
(39)
250
Totale altre componenti del conto economico complessivo di periodo
(39)
264
Totale conto economico complessivo di periodo
12.528
14.578
Risultato di periodo attribuibile a:
Azionisti della controllante
12.748
14.375
Partecipazioni di terzi
(181)
(61)
Utile (Perdita) di periodo
12.567
14.314
Risultato di periodo complessivo attribuibile a:
Azionisti della controllante
12.709 14.639
Partecipazioni di terzi
(181)
(61)
Totale conto economico complessivo di periodo
12.528
14.578
Utile (Perdita) per azione (in euro):
Base
38
0,98
1,07
Diluito
38
0,98
1,07
Prospetto consolidato delle variazioni di patrimonio netto
(In migliaia di Euro)
Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
sovr.
azioni
Riserva
copert. flussi
fin. e piani
ben. def.
Riserva
azioni
proprie
Altre
riserve
Risultato
di periodo
Patr.
Netto di
Gruppo
Patr.
Netto di
Terzi
Totale
Patr.
Netto
Saldi al 01.01.2021
13.712
2.834
31.193
(258)
(5.645)
55.968
23.629
121.433
653
122.086
Quota efficace delle
variazioni di fair value di
copertura di flussi finanziari
21
21
21
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
(36)
(36)
(36)
Utile (Perdita) d’esercizio
10.606
10.606
107
10.713
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
(15)
-
-
10.606
10.591
107
10.698
Destinazione del risultato di
esercizio
10
23.619 (23.629) -
-
Distribuzione Dividendo
(1.433)
(1.433)
(1.433)
Fair Value piani basati su
azioni
277
277
277
Acquisto azioni proprie
(1.721)
(1.721)
(1.721)
Acquisizione società
controllate
(44) 4.349 512
4.817
4.817
Altre rettifiche
(2)
(2)
(2)
Saldi al 31.12.2021
13.712
2.844
31.193
(317)
(3.017)
78.941
10.606
133.962
760
134.722
Quota efficace delle
variazioni di fair value di
copertura dei flussi finanziari
14
14
14
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
250
250
250
Utile (Perdita) di periodo
14.375
14.375
(61)
14.314
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
264
-
-
14.375
14.639
(61)
14.578
Destinazione del risultato di
esercizio
11
10.595 (10.606) -
-
Distribuzione dividendi
(4.140)
(4.140)
(4.140)
Fair value piani basati su
azioni
495 (289)
206
206
Acquisto azioni proprie
(3.839)
(3.839)
(3.839)
Altre rettifiche
2
(8)
(6)
(6)
Saldi al 31.12.2022
13.712
2.855
31.193
(51)
(6.361)
85.099
14.375
140.822
699
141.521
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
(39)
(39)
(39)
Utile (Perdita) di periodo
12.748
12.748
(181)
12.567
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
(39)
-
-
12.748
12.709
(181)
12.528
Destinazione del risultato di
esercizio
14.375 (14.375) -
-
Distribuzione dividendi
(6.513)
(6.513)
(6.513)
Fair value piani basati su
azioni
372
372
372
Acquisizione partecipazione
di minoranza in socie
precedentemente controllata
148
148 (1) 147
Annullamento azioni proprie
3.181
(3.181)
-
-
Acquisto azioni proprie
(6.670)
(6.670)
(6.670)
Altre rettifiche
(13)
(13)
(13)
Saldi al 31.12.2023
13.712
2.855
31.193
(90)
(9.850)
90.287
12.748
140.855
517
141.372
Rendiconto finanziario consolidato
(In migliaia di Euro)
Note
2023
2022
Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa
Utile (Perdita) di periodo
12.567
14.314
Rettifiche per:
Ammortamento diritto all’uso dei beni in leasing
4 b
4.756
4.715
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari
4 a
811
730
Ammortamento di attività immateriali
5
907
1.041
Minusvalenze/(plusvalenze) dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
24
(317)
Perdita di valore crediti commerciali
26, 30
2.072
1.685
Imposte sul reddito dell'esercizio e imposte differite
28
6.302
6.225
Oneri finanziari netti
27
907
657
Flussi finanziari prima delle variazioni del capitale circolante e degli
accantonamenti
28.346
29.050
Variazione dei crediti commerciali e altri crediti al lordo della perdita di valore
10, 11
(4.457)
11.420
Variazione dei debiti commerciali e altri debiti
15, 16
(853)
(2.665)
Variazione dei benefici ai dipendenti
14
(5.977)
(1.266)
Variazione delle attività e passività per imposte correnti e differite al netto
delle imposte di periodo pagate e delle imposte correnti e differite di periodo
7 252 292
Variazione dei fondi
18
1.021
(785)
Imposte sul reddito d'esercizio pagate
(8.390)
(5.024)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività operativa (a)
9.942
31.022
Acquisto di immobili, impianti e macchinari
4 a
(1.023)
(1.195)
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
128
1.048
Altri incrementi netti di attività immateriali
5
(465)
(331)
Acquisto partecipazione da terzi
(3)
-
Variazione delle altre attività finanziarie
6, 9
431
(3.066)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività di investimento (b)
(932)
(3.544)
Pagamento di debiti per Leasing
(5.042)
(4.916)
Interessi pagati
(555)
(309)
Interessi incassati
1.383
0
Erogazione nuovo finanziamento
13
20.500
-
Distribuzione dividendo
(6.513)
(4.140)
Rimborso rate finanziamento
13
(10.534)
(8.841)
Acquisto azioni proprie
19
(6.670)
(3.839)
Variazione debiti verso banche ed altre passività a breve
(3.917)
(12.011)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attivi di finanziamento
(c)
(11.348)
(34.056)
Flusso monetario del periodo (a) + (b) + (c)
8
(2.338)
(6.578)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 1° gennaio
8
10.290
16.868
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 31 dicembre
8
7.952
10.290
Note esplicative al bilancio consolidato
Informazioni generali
Openjobmetis S.p.A. (di seguito anche la “Capogruppo), ha sede in Italia, in Via Assietta 19 a Milano (Italia).
Il Gruppo opera nel settore della somministrazione di lavoro ovvero la fornitura professionale di manodopera, a
tempo indeterminato o a termine, ai sensi dell’art. 20 del D.LGS 276/2003 e successive modificazioni ed
integrazioni, ai sensi dell’art. 4 comma 1 lettera a) dello stesso Decreto Legislativo.
A decorrere dal 03 dicembre 2015 la Capogruppo Openjobmetis S.p.A. è quotata sull’Euronext Milan, nel
segmento STAR, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Alla data di approvazione, la Capogruppo non è controllata di diritto ai sensi dell’articolo 93 del TUF.
Principi contabili e criteri di redazione adottati nella
preparazione del bilancio
1. Criteri di redazione e attestazione di conformità
Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili Internazionali (IAS/IFRS) emessi
dall’International Accounting Standards Board ed omologati dall’Unione Europea e relative interpretazioni in
vigore al 31 dicembre 2023, nonché dai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del D.Lgs. 38/05. Le
norme della legislazione nazionale attuativa della direttiva 2013/34 UE si applicano, purché compatibili, anche
alle società che redigono i bilanci in conformità agli IFRS. Pertanto, il documento di bilancio recepisce quanto
previsto in materia degli articoli del Codice Civile e delle corrispondenti norme del T.U.F. per le società quotate
in materia di relazione sulla gestione, revisione legale e pubblicazione del bilancio. Il bilancio consolidato e le
relative note esplicative accolgono, inoltre, i dettagli e le informazioni supplementari previsti da altre norme e
disposizioni di Consob in materia di bilancio. Il bilancio consolidato è costituito dalla situazione patrimoniale
finanziaria consolidata, dal conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato,
dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato e dalle relative note esplicative.
Nella redazione del presente bilancio consolidato tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, si è scelto di
utilizzare i seguenti schemi:
il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria è redatto classificando i valori secondo
lo schema delle attività/passività correnti/non correnti;
il prospetto consolidato del conto economico complessivo è redatto classificando i valori per natura;
il rendiconto finanziario consolidato è redatto con l’applicazione del metodo indiretto.
Le note esplicative hanno la funzione di illustrare i principi di redazione adottati, fornire le informazioni richieste
dai principi contabili IAS/IFRS e non contenute in altre parti del bilancio, e fornire l’ulteriore informativa che non
è esposta nei prospetti di bilancio ma che è necessaria ai fini di una rappresentazione attendibile dell’attività del
Gruppo.
Il bilancio consolidato è stato predisposto sulla base delle scritture contabili al 31 dicembre 2023 nel
presupposto della continuità aziendale ed è corredato dalla relazione sulla gestione.
Il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo tenutosi in data 13 marzo 2024 che ne ha autorizzato la diffusione
attraverso il comunicato stampa del 13 marzo 2024 contenente gli elementi principali del bilancio stesso. Il
Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha la facoltà di modificare il bilancio consolidato sino alla data
di svolgimento dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio della Capogruppo. La stessa
Assemblea ha la facoltà di richiedere modifiche al presente bilancio consolidato.
Il bilancio e le note relative sono redatti con importi arrotondati alle migliaia di Euro, moneta funzionale del
Gruppo. Per chiarezza di lettura, negli schemi e nelle tabelle sono state inoltre omesse le voci obbligatorie ai
sensi dello IAS 1 che presentano saldi a zero, in entrambi i periodi comparati.
In adempimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293
del 28 luglio 2006, nella nota 36 sono stati indicati separatamente gli eventi od operazioni il cui accadimento
risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto
svolgimento dell’attività. Sempre in applicazione dei medesimi riferimenti Consob, le incidenze degli eventi ed
operazioni significative non ricorrenti sono riportati nella nota 36, mentre nella nota 32 sono indicati
separatamente le relative incidenze in merito a posizioni e transazioni con parti correlate.
I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati dal Gruppo per la redazione del bilancio
consolidato sono di seguito riportati.
2. Principi contabili materiali
(a)
Generali, adozione di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni emessi dallo IASB
Nuovi principi adottati dal Gruppo a partire dal 1° Gennaio 2023
Il presente bilancio consolidato è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati dal Gruppo
nell’ultimo bilancio annuale. Il Gruppo, a partire dal 1° gennaio 2023, ha adottato l’”Amendments to IAS 1 and
IFRS Practice Statement 2; in considerazione di tali integrazioni, è stata fornita informativa delle “material
accounting policies, invece che delle “significant” accounting policies. Non ci sono altri nuovi principi o modifiche
che sono entrate in vigore dalgennaio 2023 e che abbiano un impatto significativo sul bilancio consolidato.
Uso di stime e valutazioni
Nell’ambito della redazione del bilancio, la direzione aziendale ha dovuto formulare valutazioni, stime e ipotesi
che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi
rilevati in bilancio; tuttavia, va sottolineato che, trattandosi di stime, non necessariamente i risultati ottenuti
saranno gli stessi risultati rappresentati in bilancio.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente; le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili
sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Le valutazioni soggettive rilevanti della direzione aziendale nell’applicazione dei principi contabili e le principali
fonti di incertezza delle stime sono le stesse applicate per la redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2022.
In particolare, le informazioni sulle aree di maggiore incertezza nella formulazione di stime e valutazioni durante
il processo di applicazione degli IAS/IFRS che hanno un effetto significativo sugli importi rilevati a bilancio
unitamente agli aspetti di particolare significatività sono fornite di seguito:
- Impairment test sul valore dell’avviamento
L’avviamento è soggetto ad impairment test su base almeno annuale o più spesso qualora vi siano indicatori di
perdita durevole di valore.
L’impairment test viene condotto facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta
altamente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri, con riferimento a variazioni dei ricavi,
della marginalità e dei tempi medi di incasso da clienti, e dei tassi di interesse utilizzati.
Il Gruppo utilizza per tale valutazione i piani approvati dall’organo amministrativo e parametri finanziari in linea
con quelli risultanti dal corrente andamento dei mercati di riferimento.
I dettagli in merito alla modalità di predisposizione del test di impairment dell’avviamento sono riportati nella
nota 5.
- Valutazione dei crediti
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di crediti a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista del Gruppo circa le condizioni economiche lungo
la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata sulle stime delle
perdite su crediti che il Gruppo prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
Quanto sopra indicato richiede l’esercizio di stime significative da parte del management anche con riferimento
alle condizioni economiche generali e ad eventuali andamenti negativi dei mercati del credito che potrebbero
impattare negativamente sui rapporti con i clienti.
- Fondi
Le società del Gruppo sono parte in taluni procedimenti, scaturiti dallo svolgimento dell’attività e dalle vicende
societarie, di natura civilistica e fiscale.
Inoltre, in considerazione del settore di attività in cui operano, sono esposte al rischio di essere coinvolte in
procedimenti giudiziali e/o arbitrali di natura giuslavoristica, sia con riferimento ai lavoratori somministrati e alla
struttura organizzativa del Gruppo che in relazione a contratti stipulati con collaboratori esterni.
Nel caso in cui si ritenga probabile che a seguito del contenzioso si renderà necessario un esborso di risorse il
cui ammontare sia stimabile in modo attendibile, tale importo, attualizzato per tenere conto dell’orizzonte
temporale lungo il quale tale esborso avrà luogo, viene incluso nell’ammontare dei fondi rischi. I contenziosi per
i quali il manifestarsi di una passività viene ritenuta soltanto possibile ma non probabile vengono indicati
nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e a fronte degli stessi non si procede ad alcuno
stanziamento.
La stima delle evoluzioni di tali contenziosi può risultare complessa e richiede l’esercizio di stime significative
da parte della direzione.
- Leasing
Il Gruppo ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni
di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l’esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l’opzione
influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l’importo delle passività del
leasing e delle attività per il diritto d’uso rilevate.
(b)
Criteri e area di consolidamento
(i) Aggregazioni aziendali
Il Gruppo contabilizza le aggregazioni aziendali applicando il metodo dell’acquisizione alla data in cui ottiene
effettivamente il controllo dell’acquisita. Il corrispettivo trasferito e le attività nette identificabili acquisite sono
solitamente rilevati al fair value. Il valore contabile dell’eventuale avviamento viene annualmente sottoposto al
test di impairment per identificare eventuali perdite per riduzioni di valore. Eventuali utili derivanti da un acquisto
a prezzi favorevoli vengono rilevati immediatamente nell’utile/(perdita) dell’esercizio, mentre i costi correlati
all’aggregazione, diversi da quelli relativi all’emissione di titoli di debito o di strumenti rappresentativi di capitale,
sono rilevati come spese nell’utile/(perdita) dell’esercizio quando sostenuti.
Dal corrispettivo trasferito sono esclusi gli importi relativi alla risoluzione di un rapporto preesistente.
Normalmente tali importi sono rilevati nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Il corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione. Se il corrispettivo potenziale viene
classificato come patrimonio netto, non viene ricalcolato e la sua successiva estinzione viene contabilizzata
direttamente nel patrimonio netto. In caso contrario, le variazioni successive del fair value del corrispettivo
potenziale sono rilevate nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Nel caso in cui gli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni (incentivi sostitutivi) sono scambiati con
incentivi posseduti da dipendenti dell’acquisita (incentivi dell’acquisita), il valore di tali incentivi sostitutivi
dell’acquirente è interamente o parzialmente incluso nella valutazione del corrispettivo trasferito per
l’aggregazione aziendale. Tale valutazione prende in considerazione la differenza del valore di mercato degli
incentivi sostitutivi rispetto a quello degli incentivi dell’acquisita e la proporzione di incentivi sostitutivi che si
riferisce a prestazione di servizi precedenti all’aggregazione.
(ii) Partecipazioni di terzi
Le eventuali partecipazioni di terzi sono valutate in proporzione alla relativa quota di attività nette identificabili
dell’acquisita alla data di acquisizione.
Le variazioni della quota di partecipazione del Gruppo in una entità controllata che non comportano la perdita
del controllo sono contabilizzate come operazioni effettuate tra soci in qualità di soci.
(iii) Entità controllate
Le entità controllate sono quelle entità in cui il Gruppo detiene il controllo, ovvero quando il Gruppo è esposto ai
rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con l’entità, o vanta dei diritti su tali rendimenti, avendo allo
stesso tempo la capacità di influenzarli esercitando il proprio potere sull’entità stessa. I bilanci delle enti
controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dal momento in cui la controllante inizia ad esercitare il controllo
fino alla data in cui tale controllo cessa. Ove necessario, i principi contabili delle controllate sono stati modificati
per uniformarli ai principi contabili di Gruppo.
Di seguito si riportano le società controllate al 31 dicembre 2023 incluse nell’area di consolidamento:
% possesso al Denominazione 31/12/2023 Sede Capitale Sociale Openjob Consulting S.r.l. 100% Gallarate, Via Marsala 40/c Euro 100.000 Seltis Hub S.r.l. 100% Milano, Via Assietta 19 Euro 110.000 Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro 100% Milano, Via Assietta 19 Euro 1.100.000
% possesso al Denominazione 31/12/2023 Sede Capitale Sociale Lyve S.r.l. 52,06% Milano, Via Assietta 19 Euro 464.950
Di seguito si riportano le società controllate al 31 dicembre 2022 incluse nell’area di consolidamento:
% possesso al Capitale Denominazione 31/12/2022 Sede Sociale Openjob Consulting S.r.l. 100% Gallarate, Via Marsala 40/c Euro 100.000 Seltis Hub S.r.l. 100% Milano, Via Assietta 19 Euro 110.000 H.C. S.r.l. (*) 92,86% Milano, Via Assietta 19 Euro 40.727 Family Care S.r.l. Agenzia per il lavoro 100% Milano, Via Assietta 19 Euro 1.100.000 Lyve S.r.l. 50,66% Milano, Via Assietta 19 Euro 451.758
(*) fusa per incorporazione nella società Lyve S.r.l. nel corso del 2023.
(iv) Perdita del controllo
In caso di perdita del controllo, il Gruppo elimina le attività e le passività dell’entità controllata, le eventuali
partecipazioni di terzi e le altre componenti di patrimonio netto relative alle entità controllate. Qualsiasi utile o
perdita derivante dalla perdita del controllo viene rilevato nell’utile/(perdita) dell’esercizio. Qualsiasi
partecipazione mantenuta nella ex entità controllata viene valutata al fair value alla data della perdita del
controllo.
(v) Operazioni eliminate in fase di consolidamento
In fase di redazione del bilancio consolidato, i saldi delle operazioni infragruppo, nonché i ricavi e i costi
infragruppo non realizzati sono eliminati. Gli utili non realizzati derivanti da operazioni con partecipate
contabilizzate con il metodo del patrimonio netto sono eliminati proporzionalmente alla quota di interessenza
del Gruppo nell’entità. Le perdite non sostenute sono eliminate, al pari degli utili non realizzati, nella misura in
cui non vi siano indicatori che possano dare evidenza di una riduzione di valore.
(c)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista e sono valutati al
valore nominale, che corrisponde al fair value.
(d)
Strumenti finanziari
Strumenti finanziari non derivati
Gli strumenti finanziari non derivati comprendono investimenti in titoli di capitale e titoli di debito, crediti
commerciali e altri crediti, passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti.
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre
attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa
una parte contrattuale dello strumento finanziario.
Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento,
le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie
non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attivi
finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa
componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo
ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI); o al fair value
rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo
modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attivi
finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del
modello di business.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti
condizioni e non è designata al FVTPL: l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il
cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali,
e i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati
unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può
prendere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del
conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non
è designata al FVTPL: l’attività finanziaria è posseduta nell’ambito di un modello di business il cui obiettivo è
conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività
finanziarie, e i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari
rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può
prendere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del
conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in
precedenza, sono valutate al FVTPL.
Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come
valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se cofacendo elimina o riduce significativamente
un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo
ammortizzato o al FVOCI.
Ai fini della valutazione, il “capitale” è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale,
mentre l'“interesse” costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato
all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al
prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.
Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e
dell'interesse, il Gruppo considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attivi
finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari
contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, il Gruppo considera: eventi
contingenti che modificherebbero la tempistica o l'importo dei flussi finanziari; clausole che potrebbero
rettificare il tasso contrattuale della cedola, compresi gli elementi a tasso variabile; elementi di pagamento
anticipato e di estensione; e clausole che limitano le richieste di flussi finanziari da parte del Gruppo da attivi
specifiche (per esempio, elementi senza rivalsa).
Le attività finanziarie del Gruppo, relative a crediti commerciali e altri crediti, sono classificate come valutate al
costo ammortizzato. Tali attività finanziarie, quindi, sono rilevate secondo quanto sopra descritto, e valutate
successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato
viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite
per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio così come gli eventuali utili o perdite da
eliminazione contabile.
Tali attività finanziarie prima del 1° gennaio 2018 erano valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passivi
finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è
designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair
value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell’utile/(perdita) dell’esercizio. Le
altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita)
dell’esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile. Le passività finanziarie
del Gruppo sono classificate come valutate al costo ammortizzato.
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle
stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell’ambito di un’operazione in cui
sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria sono trasferiti o quando
il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell’attivi
finanziaria e non mantiene il controllo dell’attività finanziaria.
Il Gruppo procede all’eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l’obbligazione specificata nel
contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passivi
finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività
modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla
base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il
corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività
assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
Le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l’importo derivante dalla compensazione viene
presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, il Gruppo ha correntemente il
diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l’attività e regolare
la passività contemporaneamente.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti verso clienti e gli altri crediti sono identificati come attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e
sono iscritti inizialmente al prezzo dell’operazione per i crediti commerciali e al fair value per gli altri crediti, che
generalmente corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati al costo ammortizzato al netto delle
relative perdite di valore identificate. La verifica della recuperabilità dei crediti è effettuata sulla base del valore
attuale dei flussi di cassa attesi.
I fondi svalutazione dei crediti commerciali sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo la
vita del credito; il Gruppo considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili.
Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull’esperienza storica del Gruppo, sulla
valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi (“forward-looking information”).
Debiti finanziari
I conti anticipi e i finanziamenti sono inizialmente rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli
oneri accessori direttamente imputabili. Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Sono classificati tra le passività correnti o le passività non
correnti in base alla rispettiva data di estinzione.
Debiti verso fornitori e altri debiti
I debiti verso fornitori e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono inizialmente
rilevati al fair value e successivamente iscritti al costo ammortizzato.
Strumenti finanziari derivati
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di variazione dei tassi di
interesse. I derivati sono rilevati inizialmente al fair value; i costi di transazione attribuibili sono rilevati a conto
economico nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.
Le relative variazioni sono contabilizzate come descritte di seguito. Alla designazione iniziale della copertura, il
Gruppo documenta la relazione tra gli strumenti di copertura e l’elemento coperto, compresi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia nell’effettuare la copertura, unitamente ai metodi che saranno utilizzati per
valutare l’efficacia dello strumento di copertura. Sia all’inizio della copertura che durante la durata della stessa,
il Gruppo valuta se la copertura è prevista essere altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o
di flussi finanziari attribuibili ai rispettivi elementi coperti per il periodo per il quale la copertura è designata e se
i risultati effettivi di ciascuna copertura rientrano in una gamma dell’80%-125%. Nelle operazioni di copertura di
flussi finanziari di un’operazione programmata, l’operazione deve avere un’alta possibilità di verificarsi e deve
presentare un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che poterebbe avere effetti sul risultato consolidato.
Le variazioni del fair value dello strumento designato come di copertura di un flusso finanziario sono rilevate
direttamente nel patrimonio netto nella misura in cui la copertura è efficace. Per la quota non efficace, le
variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico.
La contabilizzazione di copertura, come sopra indicata, cessa prospetticamente se lo strumento designato
come di copertura non soddisfa p i criteri richiesti per la contabilizzazione di copertura, giunge a scadenza
oppure è venduto, cessato o esercitato. L’utile o la perdita accumulati sono mantenuti nel patrimonio netto sino
a quando la prospettata operazione si verifica. Quando l’elemento coperto è un’attività non finanziaria, l’importo
rilevato nel patrimonio netto viene trasferito al valore contabile dell’attività nel momento in cui la stessa viene
rilevata. Negli altri casi, l’importo rilevato nel patrimonio netto viene trasferito a conto economico nello stesso
esercizio in cui l’elemento coperto ha un effetto sul conto economico.
(e)
Capitale sociale acquisto e riemissione di azioni ordinarie (azioni proprie)
In caso di riacquisto di azioni rilevate nel patrimonio netto, il corrispettivo versato, compresi i costi direttamente
attribuibili all’operazione sono rilevati a riduzione del patrimonio netto. Le azioni coriacquistate sono
classificate come azioni proprie e rilevate nella riserva per azioni proprie. Il corrispettivo ricevuto dalla
successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. L’eventuale
differenza positiva o negativa derivante dall’operazione viene rilevata nella riserva da sovrapprezzo azioni.
(f)
Immobili, impianti e macchinari
Un elemento di immobili, impianti e macchinari viene valutato al costo al netto dell’ammortamento accumulato
e delle perdite di valore.
Il costo storico comprende eventuali oneri direttamente attribuibili all’acquisizione dell’attività.
Qualora componenti significativi abbiano vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.
Il costo di un bene prodotto in economia comprende il costo dei materiali utilizzati e della manodopera diretta
nonché altri costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al
funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale.
I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale di un elemento di immobili, impianti e macchinari sono
sommati al valore contabile del cespite a cui si riferiscono se è probabile che i relativi futuri benefici affluiranno
al Gruppo e se il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente. I costi per la manutenzione
ordinaria di immobili, impianti e macchinari sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli utili e le perdite generati dalla cessione di un immobile, impianto o macchinario sono determinati come la
differenza tra il corrispettivo netto dalla cessione e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico
al momento dell’alienazione.
L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente
degli elementi di immobili, impianti e macchinari stimata dal Gruppo, che è riesaminato con periodicità annuale
ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le vite utili stimate nei periodi in esame sono le seguenti:
Assets Ammortamento Immobili 33,3 anni Impianti telefonici 4 anni Impianti elettrici 6,6 anni Mobili e arredi 8,3 anni Macchine d’ufficio elettroniche 5 anni Insegne 6,6 anni Attrezzatura varia 6,6 anni Automezzi 4 anni Impianti di allarme 3,3 anni
Le migliorie su beni di terzi sono ammortizzate lungo il periodo minore fra la vita utile e la durata del contratto
cui si riferiscono.
(g)
Beni oggetto di leasing
Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l’attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing.
L’attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell’importo della valutazione
iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della
data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà
sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell’attività sottostante o per il ripristino dell’attività sottostante
o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.
L’attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza
alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell’attività sottostante al Gruppo
al termine della durata del leasing o, considerando il costo dell’attività per il diritto di utilizzo, ci si aspetta che il
Gruppo eserciterà l’opzione di acquisto. In tal caso, l’attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la
vita utile dell’attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre,
l’attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e
rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.
Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data
di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing. Laddove non è possibile
determinare tale tasso con facilità, il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale. Generalmente, il Gruppo
utilizza il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.
Il tasso di finanziamento marginale del Gruppo è calcolato sulla base dei tassi di interesse ottenuti da varie fonti
di finanziamento esterne apportando alcune rettifiche che riflettono le condizioni del leasing e il tipo di bene in
leasing.
La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo ed è
rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o
tasso, in caso di modifica dell’importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore
residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all’esercizio o meno di un’opzione di
acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.
Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell’attivi
per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell’attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la
modifica nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Il Gruppo ha rilevato nuove attività e passività principalmente per leasing degli immobili presso cui si trova la
sede operativa e presso cui operano le filiali, e per i leasing delle autovetture aziendali. Generalmente i leasing
immobiliari hanno durata di sei anni e contengono una opzione di rinnovo per ulteriori sei anni esercitabile alla
fine del periodo vincolante, mentre i leasing delle autovetture hanno durata di tre o quattro anni e non
contengono una opzione di rinnovo. I leasing immobiliari prevedono la possibilità per il Gruppo di recedere dal
contratto con un preavviso di sei mesi.
Il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività di
modesto valore e ai leasing a breve termine. Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo
con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.
(h)
Attività immateriali e avviamento
(h1) Avviamento
L'avviamento viene rilevato al costo, al netto delle perdite di valore accumulate, calcolate come indicato
successivamente.
L’avviamento viene sottoposto a un’analisi di recuperabilità (impairment test) in base ai flussi di cassa attesi
con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. La perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano
meno i motivi che l’hanno generata. Si rinvia al successivo paragrafo (i) Perdita di valore.
(h.2) Relazioni con la clientela
Il valore delle relazioni con la clientela, è stato iscritto sulla base del fair value identificato alla data del 30 giugno
2007, data di aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob S.p.A.”. Il costo storico si è incrementato a seguito
dell’acquisizione del ramo d’azienda della società “J.O.B. S.p.A.” nel corso dell’anno 2009, dell’aggregazione di
“Metis S.p.A.” nel corso dell’anno 2011, per l’acquisto del Database Clienti di “Noi per Voi S.r.l” in data luglio
2016 e, infine, a seguito dell’acquisizione della società “Quanta S.p.A.” nel corso del 2021.
Il valore della Relazione con la clientela è stato ammortizzato sulla base della vita economica stimata dalle
perizie redatte da professionisti terzi indipendenti: 7,5 anni per l’aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob
S.p.A.e l’acquisto del ramo di azienda di “J.O.B. S.p.A.”, 4,5 anni per l’aggregazione con Metis S.p.A. e per
l’acquisto del Database Clienti “Noi per Voi S.r.l.”, e infine 8 anni per l’acquisizione della società “Quanta S.p.A.”.
(h.3) Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquisite dal Gruppo, che hanno una vita utile definita, sono iscritte al costo al netto
del fondo ammortamento e delle perdite di valore accumulate e comprendono principalmente il valore del
software acquisito da terzi e ammortizzato in 3 anni, il valore dei software Databook sviluppato internamente
(in uso dall’anno 2017) e della piattaforma Meritocracy, entrambi ammortizzati in cinque anni.
(i)
Perdite di valore
(i.1) Attività finanziarie
Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi
hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell’attività.
Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza tra il
valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale.
Le attività finanziarie singolarmente rilevanti sono valutate separatamente per determinare se hanno subito una
perdita di valore. Le altre attività finanziarie sono valutate cumulativamente, per gruppi aventi caratteristiche
simili di rischio di credito.
Tutte le perdite attese di valore sono rilevate a conto economico.
Le perdite attese di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente
collegato a un evento che si è verificato successivamente alla riduzione di valore. Il ripristino è rilevato a conto
economico.
(i.1.1) Crediti commerciali
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei per natura e scadenza di crediti a fronte di perdite
che non sono state ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica
delle perdite, eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche
del periodo durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista del Gruppo circa le condizioni
economiche lungo la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata
sulle stime delle perdite su crediti che il Gruppo prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che
includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile
lordo delle attività.
(i.2) Attività non finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio il Gruppo sottopone a verifica i valori contabili delle proprie attività per
identificare eventuali perdite di valore (impairment test). Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attivi
hanno effettivamente subito una perdita di valore, il Gruppo stima il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile
dell’avviamento e delle attività immateriali non ancora disponibili per l'uso viene stimato ad ogni data di
riferimento del bilancio.
Quando il valore contabile di un'attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari (o Cash Generating Unit)
eccede il valore recuperabile, il Gruppo rileva la relativa perdita di valore. Un'unità generatrice di flussi finanziari
è il ppiccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari ampiamente indipendenti dai flussi
finanziari generati da altre attività o gruppi di attività. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Le
perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore
contabile dell’eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari e, in secondo luogo, a
riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) proporzionalmente al valore contabile.
Il valore recuperabile di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il suo valore d'uso
e il suo “fair value” dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso, il Gruppo utilizza la metodologia
dell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi stimati (discounted cash flow). Questi sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi
specifici dell'attività (WACC- costo medio ponderato del capitale). I flussi finanziari attesi sono desunti da piani
approvati dal competente organo amministrativo.
Le perdite di valore dell'avviamento non possono essere ripristinate. Nel caso delle altre attività, a ciascuna data
di riferimento del bilancio, le perdite di valore rilevate in esercizi precedenti sono valutate al fine di rilevare
l’esistenza di eventuali indicazioni che possano far presupporre la riduzione o l’inesistenza della perdita. Una
perdita di valore di un’attività viene ripristinata quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per
determinare il valore recuperabile. Il valore contabile risultante a seguito del ripristino della perdita di valore non
deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto degli ammortamenti) se la perdita di
valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.
(j)
Imposte
L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito
sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel
patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.
Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito
imponibile dell’esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data
di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i
valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale
dell’avviamento, rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale
che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile, nonché in caso di differenze relative a investimenti
in società controllate e a controllo congiunto per le quali si è in grado di controllare i tempi dell’annullamento ed
è probabile che nel prevedibile futuro la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per
imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in
cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite
da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte
differite viene rivisto ad ogni data di riferimento del bilancio e viene ridotto nella misura in cui non è p probabile
che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.
Le ulteriori imposte sul reddito risultanti dalla distribuzione dei dividendi sono contabilizzate nel momento in cui
viene rilevata la passività per il pagamento del dividendo. Non ci sono riserve in sospensione di imposta.
(k)
Fondi
Il Gruppo rileva un fondo quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita), stimabile in modo attendibile e
quale risultato di un evento passato ed è inoltre probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre
i benefici economici per adempiere all'obbligazione. L'importo del fondo è rappresentato dal valore attuale dei
flussi finanziari attesi stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di
mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.
Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando il programma dettagliato e formale per la ristrutturazione è
stato approvato e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. I costi operativi futuri non
sono oggetto di accantonamento.
(l)
Benefici ai dipendenti
Piani a contribuzione definita
I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico
dell'esercizio in cui sono sostenuti. I contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il
pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
Piani a benefici definiti
L’obbligazione netta del Gruppo derivante da piani a benefici definiti viene calcolata separatamente per ciascun
piano stimando l’importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell’attività prestata
nell’esercizio corrente e nei precedenti esercizi; tale beneficio viene attualizzato e il fair value di eventuali attivi
a servizio del piano vengono detratti dalle passività.
Il calcolo è eseguito da un consulente esterno utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Qualora
il calcolo generi un beneficio per il Gruppo, l’ammontare dell’attività rilevata è limitato al valore attuale dei benefici
economici disponibili sotto forma di rimborsi dal piano o di riduzioni dei contributi futuri del piano. Al fine di
stabilire il valore attuale dei benefici economici, si considerano i requisiti minimi di finanziamento applicabili a
qualsiasi piano del Gruppo.
Gli utili e le perdite attuariali, i rendimenti delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi) e l’effetto del
massimale dell’attività (esclusi eventuali interessi) che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività
netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico
complessivo. Gli interessi netti dell’esercizio sulla passività/(attività) netta per benefici definiti sono calcolati
applicando alla passività/(attività) netta il tasso di sconto utilizzato per attualizzare l’obbligazione a benefici
definiti, determinata all’inizio dell’esercizio, considerando le eventuali variazioni della passività/(attività) netta per
benefici definiti avvenute nel corso dell’esercizio a seguito del pagamento di contributi e benefici. Gli interessi
netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando vengono apportate delle variazioni ai benefici di un piano o quando il piano viene ridotto, la quota del
beneficio economico relativo alle prestazioni di lavoro passate o l’utile o la perdita derivante dalla riduzione del
piano sono rilevati nell’utile/(perdita) dell’esercizio nel momento in cui la rettifica o la riduzione si verifica.
Il Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, rientra
tra i piani pensionistici a benefici definiti, piani basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione
percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al
valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a
benefici definiti. L’iscrizione in bilancio richiede la stima con tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni
maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e
l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo.
La Legge del 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto nuove regole per il TFR maturando
dalgennaio 2007.
Per effetto della riforma della previdenza complementare:
- le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda;
- le quote di TFR maturande a partire dal gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, secondo le modali
di adesione esplicita o adesione tacita:
a) essere destinate a forme di previdenza complementare;
b) essere mantenute in azienda, la quale provvederà a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito
presso l’INPS.
In entrambi i casi le quote di TFR maturate dopo il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei
casi di destinazione a forme di previdenza complementare) sono considerate un piano a contribuzione definita.
La Legge Finanziaria 2007 non ha comportato alcuna modifica relativamente al TFR maturato al 31 dicembre
2006 che pertanto rientra tra i piani pensionistici a benefici definiti. Peraltro, a seguito delle novità normative
introdotte dalla Legge Finanziaria 2007, il TFR “maturato” ante gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della
scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) subisce una rilevante variazione di calcolo
per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In
particolare, la passività connessa al “TFR maturato” è valutata utilizzando tecniche attuariali al 1 gennaio 2007
(o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) senza
applicazione del pro-rata (anni di servizio g prestati/anni complessivi di servizio), in quanto i benefici dei
dipendenti relativi a tutto il 31 dicembre 2006 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a
forme di previdenza complementare) possono essere considerati quasi interamente maturati (con la sola
eccezione della rivalutazione). Ne consegue che, ai fini di questo calcolo, i current service costs” relativi alle
prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli in quanto sono rappresentati dai versamenti
contributivi ai fondi di previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’INPS.
Benefici a breve termine
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati su base non attualizzata come costo nel momento in cui
viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici.
Il Gruppo rileva una passività per l’importo che si prevede dovrà essere pagato sotto forma di compartecipazione
agli utili e piani di incentivazione quando ha un’obbligazione effettiva, legale o implicita ad effettuare tali
pagamenti come conseguenza di eventi passati e può essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione.
Benefici ai dipendenti a lungo termine
L’obbligazione netta del Gruppo a seguito di benefici ai dipendenti a lungo termine corrisponde all’importo del
beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato per le prestazioni di lavoro nell’esercizio corrente e negli
esercizi precedenti. Tale beneficio viene attualizzato. Le rivalutazioni sono rilevate nell’utile/(perdita)
dell’esercizio quando emergono.
Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come costo quando il Gruppo
si è impegnato senza possibilità di recesso nell’offerta di detti benefici o, se anteriore, quando il Gruppo rileva i
costi di ristrutturazione. I benefici interamente esigibili oltre dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sono
attualizzati.
Pagamenti basati in azioni
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate per
cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante i quali
i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna
data di chiusura del bilancio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni.
Le eventuali variazioni del fair value delle passività sono rilevate a conto economico tra i costi del personale.
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate in
azioni, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente del patrimonio netto lungo il periodo durante
i quali i dipendenti maturato il diritto incondizionato a ricevere le azioni. Le eventuali variazioni nel fair value
successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Alla fine di ogni esercizio viene
aggiornata la stima del numero di diritti che matureranno alla scadenza (componentenon market based”).
(m)
Ricavi
Il Gruppo opera principalmente nell’ambito della prestazione di servizi relativi alla somministrazione di personale
interinale, per cui è identificabile una singola promessa contrattuale (performance obligation) e si ritiene che il
cliente riceva e consumi simultaneamente i benefici delle prestazioni rese dal Gruppo. La misurazione del grado
di progresso nell’adempimento della promessa contrattuale è connessa alla rilevazione della presenza fisica del
lavoratore presso l’azienda cliente, e la fatturazione del servizio reso avviene su base mensile. Non si riscontrano
importi variabili significativi inclusi nella determinazione del corrispettivo contrattuale, condizioni di pagamento
anticipato o differito significative rispetto alle prassi di settore o importi corrisposti a clienti che non siano
considerati a riduzione del corrispettivo contrattuale.
(n)
Contributi
I contributi in conto capitale e quelli in conto esercizio sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che
il Gruppo rispetterà le condizioni previste per l’ottenimento e che i contributi saranno ricevuti. I contributi in conto
capitale sono iscritti nello stato patrimoniale come ricavo differito tra gli “Altri debiti” ed imputati a conto
economico sistematicamente in contrapposizione agli ammortamenti dei beni oggetto dell’agevolazione. I
contributi in conto esercizio sono imputati a conto economico nella voce “Altri proventi”.
(o)
Proventi e oneri finanziari
I proventi finanziari comprendono gli interessi attivi sulla liquidità investita, i dividendi attivi, i proventi derivanti
dalla vendita di attività finanziarie disponibili per la vendita, le variazioni del fair value delle attività finanziarie
rilevate a conto economico, gli utili su cambi e gli utili su strumenti di copertura rilevati a conto economico. Gli
interessi attivi sono rilevati a conto economico per competenza utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. I
dividendi attivi sono rilevati quando si stabilisce il diritto del Gruppo di riceverne il pagamento.
Gli oneri finanziari comprendono gli interessi passivi sui finanziamenti e leasing finanziari, le perdite su cambi,
le variazioni del fair value delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, le perdite attese di
valore delle attività finanziarie e le perdite su strumenti di copertura rilevati a conto economico. I costi relativi ai
finanziamenti e leasing finanziari sono rilevati a conto economico utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.
(p)
Nuovi principi pubblicati ma non ancora adottati
Di seguito sono indicati i nuovi principi contabili applicabili per gli esercizi che hanno inizio dopo il gennaio
2023 e la cui applicazione anticipata è consentita. Tuttavia, il Gruppo ha deciso di non adottarli anticipatamente
per la preparazione del presente bilancio consolidato.
Non si prevede che i seguenti nuovi principi o modifiche ai principi avranno effetti significati sul bilancio
consolidato del Gruppo:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (modifiche allo IAS 1);
Passività non correnti correlate a parametri finanziari (modifiche allo IAS 1);
Passività per leasing derivanti da operazioni di “sales and leaseback” (modifiche all’IFRS 16);
Accordi finanziari con i fornitori (modifiche allo IAS 7 e IFRS 7);
Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata o Joint Venture (Modifiche all’IFRS
10 e allo IAS 28);
International tax reform Pillar Two (modifiche allo IAS 12);
Contratti assicurativi (IFRS 17);
Valute difficilmente scambiabili (modifiche allo IAS 21).
(q)
Gestione dei rischi finanziari
Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi derivanti dall’utilizzo di strumenti finanziari:
rischio di credito;
rischio di liquidità;
rischio di tasso di interesse.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all’esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi
elencati in precedenza, gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli,
nonc la gestione del capitale del Gruppo.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo
è del Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A.
Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali lo stesso
è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi e il rispetto di tali limiti. Queste politiche e
i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e
delle attività del Gruppo. Tramite la formazione, gli standard e le procedure di gestione, il Gruppo mira a creare
un ambiente dei controlli disciplinato e costruttivo nel quale i propri dipendenti siano consapevoli dei propri ruoli
e responsabilità.
(i) Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita
finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali del Gruppo.
L’esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende principalmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun
cliente. Il portafoglio clienti del Gruppo si compone di un numero ampio di clienti e non evidenzia significativi
livelli di concentrazione verso pochi clienti. La tipologia prevalente dei clienti consiste in aziende italiane di
medio-piccole dimensioni, operanti in quasi tutti i settori merceologici. Non vi è una forte concentrazione
geografica del credito; parte di esso è principalmente localizzata nelle regioni del Centro-Nord Italia. Eventuali
fenomeni di deterioramento delle condizioni economiche generali o andamenti negativi del mercato del credito
potrebbero avere un impatto negativo nei rapporti con i clienti, compromettendo la possibilità per il Gruppo di
realizzare i propri crediti commerciali e influenzando la gestione del capitale circolante.
Non si pescludere che l’eventuale inadempimento delle obbligazioni di pagamento da parte dei clienti, o il
semplice ritardo nell’esecuzione di detti pagamenti, possa diminuire la liquidità a disposizione del Gruppo,
incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento.
Il Gruppo mantiene un frazionamento della clientela e conseguentemente riduce i rischi legati al recupero dei
crediti.
Prima di procedere alla somministrazione della fornitura di personale somministrato viene effettuata una
adeguata procedura di valutazione prevedendo che l’affidamento di ciascun nuovo cliente venga analizzato
individualmente prima che vengano offerte le condizioni standard in termini di pagamento e somministrazione.
Detta analisi comprende anche valutazioni esterne, se disponibili, e, in alcuni casi, informazioni bancarie. Per
ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di somministrazione, rappresentativi della linea di credito massima,
oltre la quale è richiesta l’approvazione diretta della Direzione.
Complessivamente il credito vantato verso i clienti si compone principalmente dell’onere complessivo della
retribuzione del lavoratore somministrato, che comprende oltre agli elementi della retribuzione ordinaria come
da Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento, anche le competenze maturate ma non godute (13ma
e 14ma, ferie oltre eventuali altri elementi), il margine e l’IVA calcolata solo sul margine del Gruppo.
La suddivisione delle macro-voci che determinato il valore del credito verso il cliente comporta un diverso grado
di tutela giuridica del credito. In caso di fallimento del cliente, la sola quota di credito rappresentativa delle
competenze del lavoratore somministrato è infatti privilegiata nel rimborso.
Per il metodo di valutazione si rinvia al paragrafo (i) Perdite di valore (i.1) Attività finanziarie
(ii) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passivi
finanziarie. L’approccio del Gruppo nella gestione della liquidità prevede di garantire, per quanto possibile, che vi
siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali
che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri esorbitanti o rischiare di danneggiare la propria
reputazione.
Il Gruppo monitora l’andamento economico-finanziario delle singole Filiali facilitando così il monitoraggio del
fabbisogno di liquidità e ottimizzando il rendimento degli investimenti. Generalmente, il Gruppo si assicura che
vi siano disponibilità liquide a vista sufficienti per coprire i costi operativi previsti per un periodo di 60 giorni,
compresi quelli relativi alle passività rappresentate dai “Benefici ai Dipendenti Somministrati” ed alle relative
passività contributive.
Inoltre, il Gruppo negli anni ha in essere le seguenti linee di credito:
Esercizio 2023:
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa, ad un tasso di interesse medio pari all’Euribor 3 mesi più
1,55%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come descritto successivamente;
Euro 108 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di crediti
commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Esercizio 2022:
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa, ad un tasso di interesse medio pari all’Euribor 6 mesi più
1,50%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come descritto successivamente;
Euro 102 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di crediti
commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Come descritto successivamente, il Gruppo è soggetto al rispetto del parametro economico-finanziario incluso
nel Finanziamento e calcolato a livello del bilancio consolidato del Gruppo una volta all’anno.
Con particolare riferimento al Finanziamento in essere al 31 dicembre 2023, si segnala che esso prevede alcuni
eventi di inadempimento che comportano la facoltà per i soggetti finanziatori di risolvere il Contratto di
Finanziamento, ovvero di recedere dallo stesso e dichiarare la Società decaduta dal beneficio del termine, a
seconda dei casi.
Inoltre, il Gruppo ha in essere le seguenti garanzie finanziarie:
(In migliaia di Euro) Beneficiario Tipologia 2023 2022 Variazione A.N.P.A.L. Autorizzazione ai sensi del DLGS 276 37.342 36.627 715 Terzi Fideiussioni per partecipazione a gare d’appalto 611 491 120 Terzi Fideiussioni per contratti di locazione 802 1.012 (210) Totale 38.755 38.130 625
Le garanzie prestate a favore dell’A.N.P.A.L. (Agenzia Nazionale Politiche del Lavoro), si riferiscono al vincolo
legislativo di costituire idonea garanzia dei crediti dei lavoratori assunti con il contratto di lavoro per prestazioni
di lavoro temporaneo.
Le fideiussioni per contratti di locazione si riferiscono alle garanzie prestate a favore dei vari proprietari degli
immobili ove si trova la sede direzionale del Gruppo ed alcune Filiali.
(iii) Rischio di tasso di interesse
L’indebitamento finanziario del Gruppo presenta tassi di interesse variabile, pertanto il Gruppo potrebbe essere
esposto ai rischi connessi alle fluttuazioni di tali tassi.
Non si può escludere che eventuali fluttuazioni imprevedibili dei tassi di interesse comportino conseguenze
negative sulla situazione finanziaria del Gruppo.
(r)
Informativa di settore
Ai fini dell’IFRS 8 “Settori Operativi”, l’attività svolta dal Gruppo è identificata in un unico settore operativo. Per
un’analisi maggiormente dettagliata delle prospettive e degli indicatori gestionali si rimanda alla Relazione sulla
Gestione.
3. Acquisizioni di società controllate e di quote di
minoranza
L’avviamento originario di Euro 45.999 migliaia generatosi a far data dal 1° Luglio 2007 si riferisce
principalmente alle competenze e alle conoscenze tecniche del personale del gruppo Openjob S.p.A. (con
particolare riferimento a Openjob S.p.A., In Time S.p.A. e Quandoccorre S.p.A.) acquisito nel Giugno 2007 da WM
S.r.l., società poi oggetto di fusione inversa in Openjob S.p.A..
In tale sede di aggregazione aziendale era inoltre stato rilevato il valore della relazione con la clientela di Openjob
S.p.A. e della controllata Intime S.p.A., per l’importo di Euro 2.472 migliaia ed Euro 1.390 migliaia rispettivamente,
sulla base di una perizia redatta da un professionista terzo indipendente.
A seguito dell’acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. avvenuta il 31 Dicembre 2011
il differenziale tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite è stato pari ad Euro 27.164
migliaia.
Negli anni seguenti in relazione a varie acquisizioni, l’avviamento si è incrementato per Euro 26.063 come da
seguente dettaglio:
Nellanno 2013 per Corium per Euro 383 migliaia;
Nellanno 2018 per Meritocracy per Euro 288 migliaia;
Nellanno 2018 per HC per Euro 604 migliaia;
Nellanno 2020 per Jobdisabili per Euro 169 migliaia;
Nellanno 2020 per Lyve per Euro 519 migliaia;
Infine, nel 2021 per Quanta e Quanta RU per Euro 24.100 migliaia; in tale sede si è poi rilevato il valore
della relativa relazione con la clientela per un importo di Euro 2.815 migliaia, sulla base di una perizia
redatta da un professionista terzo indipendente.
4a. Immobili, impianti e macchinari
Le tabelle seguenti illustrano le variazioni intervenute nella voce.
Terreni e Impianti e Altre imm.ni Migliorie su (In migliaia di Euro) Altri Beni Totale Fabbricati macchinari Tecniche beni di terzi Costo: Saldi al 1° gennaio 2023 1.201 1.156 6.404 103 135 8.999 Incrementi - 72 950 - - 1.022 Decrementi - (96) (1.955) - - (2.051) Saldi al 31 dicembre 2023 1.201 1.132 5.399 103 135 7.970 Ammortamenti e perdite di valore: Saldi al 1° gennaio 2023 343 913 4.012 103 135 5.506 Incrementi 36 67 708 - - 811 Decrementi - (87) (1.813) - - (1.900) Saldi al 31 dicembre 2023 379 893 2.907 103 135 4.417 Valori contabili: Al 1° gennaio 2023 858 243 2.392 - - 3.493 Al 31 dicembre 2023 822 239 2.492 - - 3.553
Terreni e Impianti e Altre imm.ni Migliorie su (In migliaia di Euro) Altri Beni Totale Fabbricati macchinari Tecniche beni di terzi Costo: Saldi al 1° gennaio 2022 1.211 1.126 6.101 106 179 8.723 Incrementi 683 60 759 - - 1.502 Decrementi (693) (30) (456) (3) (44) (1.226) Saldi al 31 dicembre 2022 1.201 1.156 6.404 103 135 8.999 Ammortamenti e perdite di valore: Saldi al 1° gennaio 2022 319 868 3.839 106 179 5.311 Incrementi 29 72 629 - - 730 Decrementi (5) (27) (456) (3) (44) (535) Saldi al 31 dicembre 2022 343 913 4.012 103 135 5.506
Terreni e Impianti e Altre imm.ni Migliorie su (In migliaia di Euro) Altri Beni Totale Fabbricati macchinari Tecniche beni di terzi Valori contabili: Al 1° gennaio 2022 892 258 2.262 - - 3.412 Al 31 dicembre 2022 858 243 2.392 - - 3.493
Terreni e fabbricati
La voce comprende immobili in provincia di Udine, Brescia e Latina.
Impianti e Macchinari
Il Gruppo possiede alcune immobilizzazioni tecniche principalmente relative ad attrezzature, impianti ed
arredamenti presso le Filiali.
Altre Immobilizzazioni tecniche
La voce comprende principalmente macchine elettroniche d’ufficio, mobili e arredi, insegne luminose ed
autoveicoli. L’incremento registrato nel corso dell’esercizio è principalmente imputabile ad acquisti di materiale
informatico.
4b. Diritto all’uso per leasing
La tabella seguente illustra le variazioni intervenute nella voce:
(In migliaia di Euro) Autoveicoli Immobili Totale Costo: Saldi al 1° gennaio 2023 4.946 18.609 23.555 Incrementi 1.625 3.823 5.448 Decrementi (1.973) (2.891) (4.864) Saldi al 31 dicembre 2023 4.598 19.541 24.139 Ammortamenti e perdite di valore: Saldi al 1° gennaio 2023 2.585 7.132 9.717 Incrementi 1.339 3.417 4.756 Decrementi (1.917) (2.424) (4.341) Saldi al 31 dicembre 2023 2.007 8.125 10.132 Valori contabili: Al 1° gennaio 2023 2.361 11.477 13.838 Al 31 dicembre 2023 2.591 11.416 14.007
Altre (In migliaia di Euro) Autoveicoli Immobili Totale immobilizzazioni Costo: Saldi al 1° gennaio 2022 4.784 18.089 43 22.916 Incrementi 1.431 3.510 - 4.941 Decrementi (1.269) (2.990) (43) (4.302) Saldi al 31 dicembre 2022 4.946 18.609 - 23.555 Ammortamenti e perdite di valore: Saldi al 1° gennaio 2022 2.363 5.700 35 8.098 Incrementi 1.412 3.295 8 4.715 Decrementi (1.190) (1.863) (43) (3.096) Saldi al 31 dicembre 2022 2.585 7.132 - 9.717 Valori contabili: Al 1° gennaio 2022 2.421 12.389 8 14.818 Al 31 dicembre 2022 2.361 11.477 - 13.838
Autoveicoli
La voce ricomprende principalmente le autovetture assegnate al personale mediante contratti di leasing. Gli
incrementi rappresentano i nuovi contratti stipulati nel corso dell’esercizio.
Immobili
La voce ricomprende gli immobili della sede centrale e delle Filiali operative detenute dal Gruppo mediante
contratti di leasing. Gli incrementi rappresentano i nuovi contratti di leasing stipulati nel corso dell’anno in
seguito all’apertura delle nuove Filiali ed i rinnovi dei contratti già esistenti conclusisi nel periodo.
Altre immobilizzazioni
La voce ricomprendeva principalmente le attrezzature elettroniche detenute dal Gruppo mediante contratti di
leasing.
5. Attività immateriali e avviamento
La tabella seguente illustrano le variazioni intervenute nella voce.
Relazioni Costi di Imm.ni in Software Patto di non (In migliaia di Euro) Avviamento con la ricerca e corso e Totale e Marchi concorrenza clientela sviluppo acconti Costo: Saldi al 1° gennaio 2023 99.227 11.037 6.514 1.500 110 - 118.388 Incrementi - - 55 50 - 35 140 Decrementi - - (14) - - - (14) Saldi al 31 dicembre 2023 99.227 11.037 6.555 1.550 110 35 118.514 Ammortamenti e perdite di valore: Saldi al 1° gennaio 2023 - 8.747 6.213 476 110 - 15.546 Incrementi - 369 218 321 - - 908 Decrementi - - (14) - - - (14) Saldi al 31 dicembre 2023 - 9.116 6.417 797 110 - 16.440 Valori contabili: Al 1° gennaio 2023 99.227 2.290 301 1.024 - - 102.842 Al 31 dicembre 2023 99.227 1.921 138 753 - 35 102.074
Relazioni Costi di Imm.ni in Software Patto di non (In migliaia di Euro) Avviamento con la ricerca e corso e Totale e Marchi concorrenza clientela sviluppo acconti Costo: Saldi al 1° gennaio 2022 99.227 11.037 6.484 1.500 113 - 118.361 Incrementi - - 30 - - - 30 Decrementi - - - - (3) - (3) Saldi al 31 dicembre 2022 99.227 11.037 6.514 1.500 110 - 118.388 Ammortamenti e perdite di valore: Saldi al 1° gennaio 2022 - 8.380 5.839 176 112 - 14.507 Incrementi - 367 374 300 - - 1.041 Decrementi - - - - (2) - (2) Saldi al 31 dicembre 2022 - 8.747 6.213 476 110 - 15.546 Valori contabili: Al 1° gennaio 2022 99.227 2.657 645 1.324 1 - 103.854 Al 31 dicembre 2022 99.227 2.290 301 1.024 - - 102.842
Avviamento
Al termine di ogni esercizio il Gruppo esegue una verifica circa la recuperabilità del valore dell’avviamento.
L’analisi di recuperabilità (impairment test) sul valore dell’avviamento viene effettuata sulla base del valore d’uso
attraverso calcoli basati su proiezioni dei flussi derivanti dal business plan quinquennale approvato.
Si segnala che nel corso del 2021 si è proceduto ad un re-assessment delle CGU; fino al 31 dicembre 2020
l’insieme delle attività e delle passività operative del Gruppo era identificata come un’unica CGU. L’analisi svolta
si è resa necessaria a fronte dell’operazione di acquisizione di Quanta nel corso del 2021, rispetto alla quale è
stato rilevato un importo di avviamento pari a 24,1 milioni e del processo di riorganizzazione del Gruppo avviato
nel recente passato e che ha portato all’aggregazione di alcune società controllate e alla costituzione della
controllata Family Care.
A partire dall’esercizio 2021 sono state identificate due CGU distinte con riferimento a:
l’insieme delle attività e passività operative della Capogruppo e delle società controllate, esclusa Family
Care S.r.l. (“CGU principale”);
la controllata Family Care S.r.l. in ragione principalmente della specificità dei servizi resi (assistenza alla
persona) e della clientela cui si rivolge (privati) rispetto al resto del Gruppo, e l’utilizzo di una rete di filiali
dedicata per il proprio business. Questo anche a fronte della crescita dei volumi di attività della
controllata registrati negli ultimi anni e delle prospettive di sviluppo previste per il futuro.
Quanto sopra risulta coerente con la visione strategica e operativa del management, nonché con il livello di
analiticità della reportistica monitorata dal management.
L’importo dell’avviamento iscritto in bilancio risulta integralmente allocato alla CGU principale, considerando che
il business di Family Care S.r.l. risulta avviato all’interno del Gruppo e non relativo ad acquisizioni effettuate negli
anni precedenti.
L’impairment test al 31 dicembre 2023 è stato effettuato prendendo come riferimento la CGU principale per
quanto sopra indicato.
Il valore della CGU principale, cui risulta integralmente allocato l’avviamento iscritto in bilancio, è stato verificato
attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come valore attuale dei flussi di cassa attesi (discounted
cash flow) utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici alla data di valutazione (WACC).
La valutazione è stata svolta sulla base del business plan 2024-2028 e diretta emanazione di quello approvato
dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 20 febbraio 2024, redatto dal management sulla base
delle performance economico-finanziarie storiche della CGU principale e dalle aspettative sull’evoluzione futura.
L’impairment test è il risultato di stime economiche con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (o
meglio, temporalmente indefinito, supponendo la c.d. “continuità aziendale”) che vengono attualizzate e poste a
confronto con il capitale investito alla data di riferimento. In tale ottica prospettica è sul fronte dei tassi che si è
reso opportuno aprire un’attenta riflessione. Infatti, diversi elementi paiono confermare un cambiamento dello
scenario rispetto agli anni precedenti: stiamo assistendo, da un lato, ad un mutamento della politica monetaria,
non solo Europea tesa oggi a contrastare il fenomeno inflattivo attraverso un rialzo dei tassi.
Tenuto conto della strategia del Gruppo, dell’evoluzione attesa del mercato di riferimento e della situazione
macroeconomica generale, i flussi di cassa previsionali sono stati stimati in funzione delle assunzioni seguenti:
Ricavi: l’ipotesi per i ricavi è di una crescita pari al 4,8% nel 2024 e dal 3,8% al 2,2% dal 2025 al 2028
anche sulla base dei dati attesi di andamento del PIL e dell’inflazione;
Ai fini del calcolo del terminal value, si è assunto un tasso di crescita del G rate pari al 2%, il quale risulta coerente
con le evidenze disponibili in merito ai tassi di crescita di lungo termine che restituiscono valori compresi nel
range 2,0%-2,5%, anche nel settore di riferimento. Il flusso di cassa ottenibile in perpetuo dall’anno successivo
all’ultimo anno di previsione analitica è stato stimato in base alle seguenti principali assunzioni:
EBITDA medio normale pari a quello dell’ultimo anno di previsione analitica;
Incidenza Capex pari a quella prevista al termine dell’orizzonte temporale di piano (0,9%);
investimenti di mantenimento in diritto d’uso (IFRS16) pari a circa 4,7 milioni annui;
investimenti di mantenimento pari a circa 2 milioni annui;
circolante costante;
fondi costanti.
Si precisa che tali proiezioni riflettono le condizioni correnti dell’insieme delle attività e passività operative della
CGU principale oggetto di valutazione e che i valori utilizzati sono coerenti con le performance storiche della
stessa e con le aspettative del management in relazione agli andamenti attesi nel mercato di riferimento.
Il terminal value è stato determinato sulla base dell’ultimo anno del business plan, secondo le modalità sopra
indicate.
Le proiezioni dei flussi di cassa sono state attualizzate tenuto conto di un costo del capitale di rischio unlevered,
determinato in base al Capital Asset Pricing Model (CAPM), del 13,3% (esercizio precedente pari al 13,8%) al
lordo del relativo effetto fiscale. Tale tasso riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del
denaro per il periodo considerato e i rischi specifici del settore e del paese, l’Italia, in cui il Gruppo opera. Il WACC
al 31 dicembre 2023 è stato stimato sulla base delle seguenti assunzioni:
il risk-free rate adottato (3,8%);
il coefficiente beta (unlevered) è stato stimato pari a 1,31 sulla base delle caratteristiche del settore in
oggetto e dei beta rilevati con riferimento ad un campione di società quotate appartenenti al settore in
oggetto;
l’equity risk premium utilizzato è pari al 5%;
small size premium riconosciuto del 2,9%.
Il valore d’uso al 31 dicembre 2023 così calcolato è risultato superiore al valore contabile della Cash Generating
Unit. Si precisa quindi che non sono state effettuate svalutazioni al 31 dicembre 2023 così come negli esercizi
precedenti.
Si evidenzia di seguito il valore contabile e il valore recuperabile della CGU principale come rilevato nel 2023 e
nel 2022 e nel 2021:
(In migliaia di Euro)
Anni Valore contabile del gruppo Valore Recuperabile Eccedenza recuperabile rispetto al valore contabile 2021 157.802 192.337 34.535 2022 147.183 156.410 9.227 2023 158.827 161.300 2.473
Le previsioni alla base del test di impairment condotto sono per loro stessa natura soggette ad elementi
imprevisti che potrebbero comunque incidere sulle stesse, quali mancato incremento atteso del PIL, variazioni
dei tassi di interesse e del tasso di inflazione, variazioni dei ricavi, della marginalità e dei termini di incasso dai
clienti in ragione del trend macroeconomico. Tali elementi imprevisti potrebbero comportare pertanto la
modifica dell’analisi di recuperabilità sopra illustrata. A tal proposito, si sottolinea che l’analisi di sensitività al 31
Dicembre 2023 evidenzia che il valore d’uso eguaglia il valore contabile della Cash Generating Unit nel caso di
un aumento del tasso di attualizzazione di circa 0,20 punti percentuali, a parità di tutte le altre condizioni; allo
stesso modo nel caso di una riduzione dei flussi di cassa non attualizzato pari a circa il 2% per tutto il periodo
di piano e per il flusso alla base della determinazione del terminal value, il valore d’uso eguaglierebbe il valore
contabile della Cash Generating Unit.
La ragionevolezza dei risultati del test deve essere inoltre apprezzata tenendo in considerazione l’operazione
promossa da Groupe Crit sul capitale sociale di Openjobmetis S.p.A., finalizzata al delisting. In data 23 febbraio
2024
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, Groupe Crit S.A. ha sottoscritto contratti preliminari per l’acquisto del capitale sociale di Plavisgas S.r.l,
titolare del 34,13% del capitale OJM e della totalità delle azioni detenute da Omniafin S.p.A e M.T.I Investimenti
S.r.l pari al 18,45% e al 5,15% del capitale sociale di OJM con una valorizzazione per azione pari a Euro 16,5
ciascuna. Al perfezionamento delle acquisizioni sopra citate, Groupe Crit S.A. promuoverà un’offerta pubblica di
acquisto obbligatoria (OPA) sulla totalità delle azioni ordinarie in circolazione al medesimo corrispettivo per
azione. A tale valore corrisponde un enterprise value del Gruppo pari a circa Euro 240 milioni, ampiamente
superiore al valore contabile della CGU principale.
Si precisa, inoltre, che ai fini della redazione dell’impairment test al 31 dicembre 2023 approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data 13 marzo 2024, sono state utilizzate valutazioni redatte da professionisti
indipendenti.
Infine, si segnala che la Capogruppo, le cui azioni sono negoziate presso il segmento STAR sull’Euronext Italia
gestito da Borsa Italiana S.p.A, al 31 dicembre 2023 capitalizzava circa Euro 196.565 migliaia.
Relazioni con la clientela
Nel maggio 2021, con l’acquisizione della controllata Quanta S.p.A., sono state identificate relazioni con la
clientela per Euro 2.815 migliaia con vita utile riconosciuta in 8 anni. Tale valutazione è stata operata con l’ausilio
di un professionista indipendente esterno adottando il metodo dell’”excess earning method”.
Software
La voce software è riferibile ai programmi operativi e gestionali acquisiti dal Gruppo.
Nel 2018, sulla base della perizia di un professionista terzo indipendente era stato contabilizzato il fair value della
piattaforma di proprietà di Meritocracy (ora Seltis Hub S.r.l.) pari ad Euro 1.157 migliaia, e la vita utile era stata
ragionevolmente assunta pari a cinque anni.
Immobilizzazioni in corso
Il valore delle immobilizzazioni in corso iscritto al 31 dicembre 2023 per Euro 80 migliaia si riferisce ad un nuovo
applicativo informatico che si prevede entrerà in funzione nel corso del 2024.
6. Attività finanziarie non correnti
La voce principalmente è costituita dai depositi cauzionali pagati per le varie utenze della sede e delle Filiali.
7. Attività e passività per imposte differite
Le attività e passività per imposte differite si riferiscono alle seguenti voci:
(In migliaia di Euro) Attività Passività Netto 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022 31/12/2023 31/12/2022 Immobili, impianti e macchinari - - 175 205 (175) (205) Attività immateriali 9 9 532 678 (523) (669) Benefici ai dipendenti - - 7 14 (7) (14) Fondi 476 466 - - 476 466 Fondo svalutazione crediti 1.506 1.654 - - 1.506 1.654 Costi a deducibilità differita 210 490 - - 210 490 Riallineamento Avviamento 18.948 19.351 - - 18.948 19.351
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Si rimanda al relativo comunicato stampa per ulteriori informazioni nella sezione Investor del sito istituzionale
(In migliaia di Euro) Attività Passività Netto Totale 21.149 21.970 714 897 20.435 21.073
Dal calcolo delle imposte differite non sono state escluse differenze temporanee tra i valori fiscali attribuiti alle
attività e passività ed il corrispondente valore di bilancio.
Le attività e le passività fiscali sono state valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili
nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote
fiscali stabilite da provvedimenti in vigore.
A decorrere dall’esercizio 2020 si è provveduto ad iscrivere le attività per imposte differite relative al
riallineamento del valore fiscale dell’avviamento della Capogruppo, secondo quanto previsto dal D.L. 104/2020,
art. 110 comma 8 e 8 bis. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 28.
I movimenti delle attività e delle passività fiscali differite nette sono stati i seguenti:
Incrementi Movimenti a Saldo 31 Saldo 31 (In migliaia di Euro) Stato conto Dicembre 2022 Dicembre 2023 Patrimoniale economico Immobili, impianti e macchinari (205) - 30 (175) Attività immateriali (669) - 146 (523) Benefici ai dipendenti (14) - 7 (7) Fondi 466 8 2 476 Crediti commerciali e altri crediti 1.654 - (148) 1.506 Costi a deducibilità differita 490 - (280) 210 Riallineamento Avviamento 19.351 - (403) 18.948 Totale 21.073 8 (646) 20.435
8. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La voce include il saldo attivo dei depositi bancari e postali e le giacenze di cassa.
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Depositi bancari e postali 7.921 10.244 (2.323) Denaro e valori in cassa 31 46 (15) Totale disponibilità liquide 7.952 10.290 (2.338)
Con riferimento all’indebitamento finanziario netto, come previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di
informativa pubblicati da ESMA in data 4 marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da
parte di CONSOB, si rimanda alla successiva nota 13.
9. Altre attività finanziarie a breve termine
La voce si riferisce a crediti verso società di factoring per Euro 2.672 migliaia, in relazione a crediti commerciali
ceduti al 31 dicembre 2023, per i quali il Gruppo non ha richiesto la liquidazione anticipata.
10. Crediti commerciali
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Verso clienti terzi 152.048 152.182 (134) Fondo svalutazione crediti (7.028) (7.598) 570
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Totale crediti commerciali 145.020 144.584 436
Al 31 dicembre 2023 e 2022 non erano presenti crediti verso clienti derivanti da cessioni con azione di regresso.
Il totale dei crediti è relativo esclusivamente a clienti italiani; non vi sono pertanto crediti in valuta diversa
dall’Euro. Alle date di bilancio non esistevano concentrazioni di crediti verso un numero limitato di clienti.
La voce risulta iscritta nel bilancio consolidato al netto di un fondo svalutazione crediti pari a Euro 7.028 migliaia.
I crediti risultano inoltre iscritti al netto di un importo pari a Euro 72 migliaia corrispondente alla valutazione
emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali di Quanta S.p.A., società acquisita nel corso del
2021.
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 70, rispetto a 68 consuntivati al 31 dicembre 2022.
Si rimanda al paragrafo 30 (a) “Perdite per riduzione di valore” per ulteriori informazioni circa l’analisi
dell’esposizione dei crediti commerciali alla data di bilancio.
11. Altri crediti
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Credito vs Erario per rimborsi 1.359 152 1.207 Credito verso tesoreria INPS per TFR 1.829 1.574 255 Risconti attivi 1.144 1.242 (98) Altri crediti in contenzioso 1.095 1.095 - Crediti verso venditore di Quanta S.p.A. 1.172 1.400 (228) Crediti verso Forma.Temp 3.499 2.724 775 Altri minori 276 236 40 Totale altri crediti 10.374 8.423 1.951
La voce “Altri crediti in contenzioso” si riferisce al credito verso un ex Amministratore di Metis cessato dalla
carica nel 2009; si precisa che nei Fondi Rischi sono state riflesse le valutazioni effettuate in merito a tale
contenzioso.
I Risconti attivi al 31 dicembre 2023 per Euro 1.144 migliaia si riferiscono principalmente a costi rilevati
integralmente nell’esercizio in corso relativi a sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti
contratti di leasing.
La voce “Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.” al 31 dicembre 2023 si riferisce a passività potenziali per le
quali è stato previsto un accantonamento a fondo rischi, coperte dalla garanzia della parte venditrice. La
variazione rispetto al 31 dicembre 2022 è relativa a posizioni garantite nell’ambito dell’operazione di acquisizione
che sono state regolate nel corso dell’esercizio.
La voce “Crediti verso Forma.Temp” per Euro 3.499 migliaia è riferibile principalmente al rimborso
dell’integrazione salariale anticipata ai lavoratori somministrati.
12. Attiviper imposte correnti
Al 31 dicembre 2023 il credito per imposte correnti sul reddito è pari ad Euro 116 migliaia e si riferisce al credito
verso erario per IRES da consolidato fiscale per Euro 36 migliaia, al credito verso erario per IRAP per Euro 40
migliaia della controllata Openjob Consulting S.r.l. e al credito verso erario per IRAP per Euro 40 migliaia della
controllata Lyve S.r.l.
Al 31 dicembre 2022 il credito per imposte correnti sul reddito era pari ad Euro 81 migliaia e si riferiva al credito
verso erario per IRAP per Euro 10 migliaia della controllata HC S.r.l. e al credito verso Erario per IRES per Euro
71 migliaia della controllata Lyve S.r.l.
13. Debiti verso banche ed altre passività finanziarie
La presente nota illustra le condizioni contrattuali che regolano le passività finanziarie del Gruppo. Per maggiori
informazioni sull’esposizione del Gruppo al rischio di tasso d’interesse si rimanda alla nota n. 30.
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Passività non correnti: Finanziamento Linea A - 1.491 (1.491) Finanziamento Linea B2 - 1.426 (1.426) Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023 13.402 - 13.402 Passività per leasing 10.220 9.828 392 Totale passività non correnti 23.622 12.745 10.877 Passività correnti Finanziamento Linea A - 3.000 (3.000) Finanziamento Linea B2 - 2.858 (2.858) Finanziamento BPM Linea A 4/07/2023 5.975 - 5.975 Finanziamenti 250 1.000 (750) Debiti verso banche non garantiti 13.082 15.973 (2.891) Passività per leasing 3.827 4.025 (198) Totale passività correnti 23.134 26.856 (3.722) Totale passività correnti e non correnti 46.757 39.601 7.156
In data 28 giugno 2023 la Capogruppo ha sottoscritto un contratto di finanziamento per un importo complessivo
di Euro 35 milioni, composto da due linee amortizing a medio e lungo termine per Euro 30 milioni, di cui Euro 24
milioni utilizzabili per acquisizioni e per l’acquisto di azioni proprie, ed una linea di credito revolving per Euro 5
milioni.
Nel corso del mese di luglio 2023 la Capogruppo ha provveduto ad utilizzare parzialmente le due linee amortizing
per complessivi Euro 19,5 milioni, di cui Euro 6 milioni destinati all’estinzione anticipata delle quote capitali
residue del Finanziamento Linea A e Linea B2.
Nel corso del mese di gennaio 2024, la Capogruppo ha provveduto ad utilizzare la parte residua delle due linee
amortizing per complessivi Euro 10,5 milioni, destinati principalmente al finanziamento dell’acquisto della
partecipazione in Just on Business S.p.A.; per un maggior approfondimento, si rimanda a quanto descritto nel
paragrafo 39. Eventi successivi.
Il Finanziamento a medio-lungo termine sottoscritto nel corso dell’esercizio prevede il rispetto di un vincolo
finanziario denominato leverage ratio costituito dal rapporto IFN/EBITDA come definiti nel contratto di
finanziamento. La misurazione di tale vincolo finanziario è prevista su base annuale al 31 dicembre, avendo
come base i valori del bilancio consolidato del Gruppo. La banca finanziatrice ha la facoltà di chiedere la
risoluzione del contratto di finanziamento qualora alla data di calcolo il vincolo non venisse rispettato.
Di seguito si dà evidenza del vincolo finanziario che deve essere rispettato a livello consolidato:
Date di Calcolo IFN/EBITDA < 31 dicembre 2023 2,25 31 dicembre 2024 2,25 31 dicembre 2025 2,25 31 dicembre 2026 2,25
Date di Calcolo IFN/EBITDA < 31 dicembre 2027 2,25 31 dicembre 2028 2,25
IFN = Indebitamento Finanziario Netto
EBITDA = Utile netto consolidato d’esercizio al lordo di imposte sul reddito, oneri finanziari netti, ammortamenti,
accantonamenti e svalutazioni
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2023 il vincolo finanziario è stato rispettato.
Le condizioni contrattuali dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie, esclusi gli strumenti
finanziari, sono:
(In migliaia di Euro) 31 Dicembre 2023 31 Dicembre 2022 Tasso di Anno Valore Valore Valore Valore Val. interesse scad. nominale contabile nominale contabile nominale Finanziamento Linea A Euro Euribor* 2024 - - 4.500 4.491 Finanziamento Linea B2 Euro Euribor* 2024 - - 4.284 4.284 Finanziamento BPM Linea A 4/07/2023 Euro Euribor* 2024 6.000 5.975 - - Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023 Euro Euribor* 2029 13.500 13.402 - - Finanziamenti M/L Euro 4,88%** 2024 250 250 1.000 1.000 Debiti verso banche non garantiti Euro 4,38%** - 13.082 13.082 15.973 15.973 Passività per leasing Euro 2,97%*** 2024/29 15.152 14.047 14.503 13.853 Totale passività onerose 47.984 46.757 40.260 39.601
* Euribor 6 mesi più spread compreso tra un minimo del 1,40% e un massimo del 1,70% anche in relazione al rispetto di un vincolo finanziario
** Trattasi di tassi medi indicativi
*** Tasso di interesse marginale medio ponderato
I leasing delle filiali contengono opzioni di proroga esercitabili fino a 6 mesi prima della conclusione del periodo
vincolante. Qualora, alle rispettive scadenze, venissero esercitate tutte le azioni di proroga, i flussi di cassa
potenziali in uscita che non sono attualmente riflessi nella passività del leasing, ammonterebbero a circa Euro
25.191 migliaia.
Di seguito si riporta la riconciliazione delle variazioni delle passività per leasing, dei debiti verso banche ed altre
passività finanziarie derivanti dall’attività di finanziamento:
Passivi finanziarie, debiti verso (In migliaia di Euro) Passività per leasing banche e altre passività Saldo al 1° gennaio 2023 13.853 25.748 Variazioni delle passività finanziarie Pagamento di passività per leasing (5.042) - Interessi passivi 323 - Nuovi leasing, rinnovi e cessazioni di 4.913 - contratto Erogazione nuovi finanziamenti - 19.378 Rimborso rate finanziamenti - (9.525) Altri debiti finanziari ed interessi - (2.891) Totale variazioni delle passività 194 6.962 Saldo al 31 dicembre 2023 14.047 32.710
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022
calcolato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA
in data 4 marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da parte di CONSOB.
Variazione 2023 vs. (In migliaia di Euro) Esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 2023 2022 2021 Valore % A Disponibilità liquide 31 46 38 (15) (32,6%) B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 7.921 10.244 16.830 (2.323) (22,7%) C Altre attività finanziarie correnti 2.672 3.095 - (423) (13,7%) D Liquidità (A+B+C) 10.624 13.385 16.868 (2.761) (20,6%) E Debito finanziario corrente (19.308) (22.831) (37.025) 3.523 (15,4%) F Parte corrente del debito finanziario non corrente (3.827) (4.025) (4.311) 198 (4,9%) G Indebitamento finanziario corrente (E+F) (23.135) (26.856) (41.336) 3.721 (13,9%) H Indebitamento finanziario corrente netto(G+D) (12.511) (13.471) (24.468) 960 (7,1%) I Debito finanziario non corrente (23.622) (12.745) (19.997) (10.877) 85,3% J Strumenti di debito - - - -- K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - - - -- L Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) (23.622) (12.745) (19.997) (10.877) 85,3% M Totale indebitamento finanziario (H+L) (36.133) (26.216) (44.464) (9.917) 37,8%
14. Benefici ai dipendenti
(a) correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti correnti include:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Debiti verso dipendenti somministrati per stipendi da liquidare 36.801 40.951 (4.150) Debiti verso dipendenti somministrati per competenze da liquidare 16.014 15.700 314 TFR lavoratori somministrati 432 373 59 Debiti verso dipendenti di struttura per stipendi e competenze da liquidare 3.635 5.837 (2.202) Totale debiti per benefici ai dipendenti 56.882 62.861 (5.979)
Data la natura dell’attività svolta dal Gruppo e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le passività correnti.
Pertanto, la passività non è stata attualizzata e corrisponde all’obbligazione dovuta ai dipendenti somministrati
al termine del contratto.
La riduzione rispetto al precedente esercizio è principalmente legata alla contrazione dei volumi di vendita.
(b) non correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti non correnti si riferisce al Trattamento di Fine Rapporto verso i
dipendenti di “struttura”. La variazione del debito relativo ai benefici per dipendenti nei diversi esercizi è così
riassunta:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Debiti per benefici ai dipendenti al 1° gennaio 1.417 1.678 (261) Costo rilevato nel Conto Economico 182 192 (10) Pagamenti nell'esercizio (219) (203) (16) Valutazione attuariale 39 (250) 289 Totale debiti per benefici ai dipendenti 1.419 1.417 2
Limporto è rilevato nel Conto Economico come da tabella seguente:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti 132 161 (29) Interessi passivi sull'obbligazione 50 31 19 Totale 182 192 (10)
La passività relativa al TFR si basa sulla valutazione attuariale effettuata da esperti indipendenti sulla base dei
seguenti parametri principali:
31/12/2023 31/12/2022 Proiezione degli incrementi retributivi futuri (valore medio) 1,00% 1,00% Proiezione della rotazione del personale 9,00% 9,00% Tasso di attualizzazione 3,36% 4,17% Tasso di inflazione medio 2,00% 2,30%
15. Debiti commerciali
La voce comprende i debiti commerciali per forniture di servizi e per prestazioni di consulenze.
Il totale dei debiti alla data di bilancio è dovuto principalmente verso fornitori italiani. Non vi sono inoltre debiti
in valuta diversa dall’Euro.
La composizione della voce è la seguente:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Debiti commerciali verso terzi 13.494 14.752 (1.258) Totale debiti commerciali 13.494 14.752 (1.258)
16. Altri debiti
Il dettaglio della voce è il seguente:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Debiti verso Istituti previdenziali 22.256 25.872 (3.616) Debiti tributari 15.140 11.408 3.732 Debiti verso Forma.Temp 1.415 1.117 298 Passività corrente legata al patto di non concorrenza 325 300 25 Altri debiti 2.165 2.182 (17) Totale altri debiti correnti 41.301 40.879 422 Passività non corrente legata al patto di non concorrenza 300 600 (300) Totale altri debiti non correnti 300 600 (300) Totale altri debiti 41.601 41.479 122
I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono principalmente a debiti verso Inps, Inail e altri istituti previdenziali
riferiti alle retribuzioni dei lavoratori somministrati e del personale di struttura.
I debiti verso Forma.Temp si riferiscono al contributo di gestione del mese di dicembre ed al contributo per la
formazione di personale assunto a tempo indeterminato.
Con il perfezionamento dellacquisizione di Quanta S.p.A. avvenuta nel mese di maggio 2021, si è rilevata nella
voce Altri Debiti correnti e non correnti la passività relativa all’accordo contrattuale raggiunto con la parte
venditrice, circa la limitazione allo svolgimento di attività professionali in concorrenza con l’azienda, da
riconoscersi in cinque anni.
La voce altri debiti, infine, si riferisce principalmente alla valorizzazione di put-option previste da accordi di
acquisto di quote azionarie in società acquisite in precedenti esercizi.
17. Passività per imposte correnti e non correnti
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2023 è pari a Euro 73 migliaia e si riferisce ad Euro 5 migliaia per
debito verso erario per IRAP ed il residuo pari ad Euro 68 migliaia si riferisce al debito verso erario per IRAP della
controllata Seltis Hub S.r.l.
Al 31 dicembre 2023 non si rilevano debiti per imposte non correnti.
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2022 era pari a Euro 2.512 migliaia e si riferiva ad Euro 717 migliaia
per la terza rata dellimposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis (per maggiori dettagli si
rimanda alla nota 28), ad Euro 1.253 migliaia verso Erario per consolidato fiscale IRES e ad Euro 533 migliaia
per debito verso erario per IRAP. Il residuo pari ad Euro 9 migliaia si riferiva al debito verso erario per IRAP della
controllata Lyve S.r.l.
Al 31 dicembre 2022 non si rilevavano debiti per imposte non correnti.
18. Fondi
La movimentazione della voce è stata la seguente:
(In migliaia di Euro) Saldo al 1° gennaio 2023 3.757 Incrementi 1.216 Utilizzi (194) Saldo al 31 dicembre 2023 4.779
La voce si riferisce a possibili oneri futuri relativi ad alcuni contenziosi, ad un contenzioso relativo ad un credito
di natura non commerciale, a passività potenziali relative alle società acquisite nel corso del precedente
esercizio per le quali sussiste tuttavia la garanzia da parte del precedente socio, che ha portato alla contestuale
iscrizione di una posizione creditoria nell’attivo circolante, oltre ad altri rischi minori.
19. Patrimonio netto
(a) Capitale sociale
2023 2022 Azioni ordinarie Emesse al 1° gennaio 13.712.000 13.712.000 Emesse al 31 dicembre 13.369.200 13.712.000
Al 31 dicembre 2023, il capitale sociale deliberato, pari ad Euro 13.712 migliaia, si compone di 13.369.200 azioni
ordinarie le cui percentuali di possesso sono specificate nella sezione “Struttura del gruppo” a cui si fa esplicito
richiamo.
In data 21 aprile 2023 l’Assemblea dei Soci ha deliberato l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie,
precedentemente pari ad Euro 1,00 cadauna. Contestualmente, lAssemblea ha inoltre deliberato lannullamento
di 342.800 azioni proprie, senza procedere con la riduzione del capitale sociale; l’operazione è stata finalizzata
con il deposito degli atti presso il Registro delle Imprese in data 4 maggio 2023.
L’Assemblea dei Soci, in data 21 aprile 2023, ha altresì autorizzato il Consiglio di Amministrazione all’acquisto,
in una o pvolte, e alla disposizione di azioni proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter
c.c. nonché dellart. 132 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, sino ad un massimo di azioni ordinarie tale da non
eccedere il 20% del capitale sociale pro-tempore, previa revoca della precedente autorizzazione assembleare
concessa in data 19 aprile 2022.
In data 29 giugno 2023, la Società ha promosso un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale ai sensi degli
artt. 102 e seguenti del T.U.F. su massime n. 1.500.000 azioni, pari al 11,22% del capitale sociale, il cui
documento di offerta è stato approvato da Consob, con delibera n. 22791, in data 26 luglio 2023.
Al termine del periodo di adesione all’offerta, intercorso dal 7 agosto 2023 all’8 settembre 2023, sono pervenute
in adesione n. 741.147 azioni.
A seguito degli acquisti effettuati nel corso dell’esercizio, si segnala che alla data del 31 dicembre 2023
Openjobmetis S.p.A. possedeva direttamente 1.083.906 azioni proprie, pari a circa l’8,11% dell’intero capitale
sociale.
La Società non ha emesso azioni privilegiate.
Non residuano quote del capitale sociale non versate.
(b) Riserva sovrapprezzo azioni
La voce riserva sovrapprezzo azioni include il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento di capitale sociale
effettuato durante lassemblea straordinaria del 18 Marzo 2005 (pari ad Euro 3.899 migliaia), il sovrapprezzo
azioni rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato in data 11 Giugno 2007 (pari ad Euro 51
migliaia), il sovrapprezzo rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato tramite conferimento in
data 14 Marzo 2011 (pari ad Euro 5.030 migliaia), il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento del capitale
sociale effettuato in data 14 Marzo 2011 (pari ad Euro 7.833 migliaia), il sovrapprezzo rilevato in occasione della
conversione del prestito obbligazionario in data 26 Giugno 2015 (pari ad Euro 700 migliaia), e il sovrapprezzo
rilevato in occasione dell’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione effettuata in data 03 Dicembre 2015 (pari
ad Euro 16.240 migliaia). Inoltre, la riserva è stata ridotta per un ammontare di Euro 2.208 migliaia per la quota
dei costi di quotazione riferibili all’Offerta Pubblica di sottoscrizione (ossia costi direttamente imputabili alla
stessa e quota parte degli altri costi di quotazione, proporzionalmente al numero di azioni riferibili all’offerta
pubblica di sottoscrizione rispetto al numero totale di azioni oggetto di offerta pubblica iniziale, inclusa la
greenshoe). Infine, la controllata Seltis S.r.l. ha distribuito, in occasione dell’approvazione del risultato d’esercizio
dell’anno 2018, parte della riserva per un ammontare pari a Euro 360 migliaia.
(c) Altre Riserve
La voce Altre Riserve include la quota residua pari ad Euro 15.602 migliaia della riserva di capitale in capo a WM
S.r.l. pari originariamente ad Euro 25.959 migliaia. Tale riserva è stata parzialmente utilizzata per la copertura
100
delle perdite dell’esercizio 2007, e si è incrementata per l’avanzo di fusione con Quandoccorre S.p.A.,
successivamente si è ridotta per copertura perdite a nuovo nell’anno 2009.
Al 31 dicembre 2023, nel rispetto dello IAS 19, è stata contabilizzata a patrimonio netto la perdita attuariale netta
complessivamente pari ad Euro 39 migliaia, dato dalla differenza tra il valore di beneficio atteso calcolato per
l’anno in corso e il beneficio effettivo risultante dalle nuove ipotesi valutative di fine periodo.
Il valore delle Altre riserve è al netto dell’apposita riserva negativa per acquisto di azioni proprie in portafoglio,
pari ad Euro 9.850 migliaia al 31 dicembre 2023 e della riserva per lopzione d’acquisto (put option) della
rimanente quota di partecipazione della controllata Lyve S.r.l. per un valore complessivo pari ad Euro 1.500
migliaia.
Tra le Altre riserve risulta essere inoltre classificata la riserva pari ad Euro 793 migliaia relativa al Piano di
Performance Shares 2019-2021 ed al Piano di Performance Shares 2022-2024, come meglio specificato nella
nota 22b e la riserva pari ad Euro 257 migliaia, originariamente generatasi per Euro 468 migliaia in seguito alla
cessione di azioni proprie nell’ambito dell’operazione di acquisto “Quanta”, relativa al differenziale tra il valore di
contabilizzazione delle stesse alle varie date di acquisizione (Euro 4.349 migliaia) e il loro fair value alla data
dell’operazione di acquisizione (Euro 4.817 migliaia), e parzialmente utilizzata nel corso dell’esercizio per Euro
211 migliaia a fronte dell’attribuzione della prima tranche di azioni proprie nell’ambito del Piano di Performance
Shares 2019-2021.
20. Ricavi
Una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizio, tutti conseguiti in Euro e verso clienti italiani, è
espressa nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Ricavi per somministrazione di lavoro 727.223 746.273 (19.050) Ricavi per ricerca e selezione del personale 7.576 5.712 1.864 Ricavi per servizi in outsourcing 6.397 6.310 87 Ricavi per altre attività 7.594 10.078 (2.484) Totale Ricavi 748.790 768.373 (19.583)
I ricavi del 2023 si attestano ad Euro 748.790 migliaia rispetto ad Euro 768.373 migliaia consuntivati nel 2022.
La lieve flessione rispetto all’anno precedente riflette l’andamento del mercato della somministrazione
generalista italiano.
Si evidenzia che la controllata Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro, specializzata in somministrazione di
assistenti a persone anziane, ha registrato un incremento del fatturato pari al 16%. Parallelamente, la controllata
Seltis Hub, specializzata in ricerca e selezione, continua il suo percorso di crescita con un aumento dei volumi
pari al 14%.
La voce “Ricavi per altre attività” si riferisce principalmente a consulenze in materie amministrative e
organizzative nell’ambito delle attività formative, formazione del personale nonché corsi dedicati allo sviluppo e
motivazione del personale e altri minori.
21. Altri proventi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Riconoscimento contributi da Forma.Temp 13.972 13.430 542
101
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Altri proventi diversi 1.115 1.876 (761) Totale altri proventi 15.087 15.306 (219)
Il riconoscimento contributi da parte del Forma.Temp si riferisce a contributi ricevuti da tale Ente per il rimborso
dei costi sostenuti per corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati, inclusi nella voce costi per servizi.
I contributi sono riconosciuti dall’Ente sulla base della specifica rendicontazione dei costi rilevati per
l’organizzazione e lo svolgimento delle attività formative. La relativa contabilizzazione dei ricavi avviene in
maniera puntuale sulla base della rendicontazione dei costi sostenuti per i singoli corsi.
22a. Costo del lavoro somministrato e outsourcing
La voce comprende:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Salari e stipendi lavoratori somministrati 465.133 478.180 (13.047) Oneri sociali lavoratori somministrati 130.847 137.972 (7.125) Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati 26.148 26.789 (641) Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati 17.866 18.497 (631) Altri costi lavoratori somministrati 6.101 6.225 (124) Altri costi per servizi in outsourcing e altri 5.938 5.548 390 Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing 652.033 673.211 (21.178)
I contributi Forma.Temp si riferiscono al versamento obbligatorio all’Ente bilaterale, pari a circa il 4% di alcuni
elementi delle retribuzioni lorde dei somministrati, da destinare alla promozione di percorsi di qualificazione dei
lavoratori medesimi.
Il costo dei salari e stipendi e degli oneri sociali, al 31 dicembre 2023, è esposto al netto dell’integrazione salariale
pari ad Euro 1.207 migliaia (Euro 936 migliaia al 31 dicembre 2022) il cui valore viene rimborsato da
Forma.Temp.
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
22b. Costo del lavoro di struttura
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Salari e stipendi personale di struttura 28.579 27.890 689 Oneri sociali personale di struttura 8.406 7.962 444 Trattamento di fine rapporto personale di struttura 1.674 1.971 (297) Compensi al consiglio di amministrazione e comitati 1.567 2.257 (690) Oneri sociali Consiglio di Amministrazione 90 134 (44) Altri costi personale di struttura 2.486 2.125 361 Long term incentive 371 207 164 Totale costo del lavoro 43.173 42.546 627
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
I compensi ai dirigenti con responsabilità strategica sono indicati nella nota 33.
Il numero medio dei dipendenti è il seguente:
Numero medio persone 2023 2022 Variazione Dirigenti - personale di struttura 4 4 - Impiegati - personale di struttura 771 765 6 Totale 775 769 6
102
Long term incentive
L’Assemblea dei Soci in data 17 aprile 2019 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2019-
2021 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A., subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come
descritti nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione in data 25 giugno 2019, in data 15 maggio 2020 ed in data 14 maggio 2021 ha
individuato i beneficiari di ciascuna delle tre tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Società in termini di Total Shareholder Return rispetto alle socie
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi.
Nel mese di maggio 2022 è stata attribuita ai beneficiari la prima tranche, secondo quanto definito dal relativo
Piano, il cui costo complessivo è risultato essere pari ad Euro 283 migliaia nel triennio di riferimento.
Non sono stati raggiunti gli obiettivi legati alla seconda tranche, per la quale nulla è stato attribuito ai beneficiari.
Il costo stimato di periodo della restante tranche di Performances Shares assegnate, pari ad Euro 194 migliaia,
corrisponde alla variazione della passività valutata al fair value, rappresentativa del valore delle azioni
effettivamente maturate dai beneficiari in relazione alle tranche attribuite nel 2021. La relativa passività alla data
di bilancio è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alle date di assegnazione e di valutazione del piano sono i
seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione pari a Euro 8,87; tasso di dividendo atteso 3,5%, tasso di
attualizzazione pari (0,26)%, percentuale diritto a maturazione della componente “market based” pari al 49%,
volatilità annua 29%, applicando una ragionevole stima sulla base della volatilità storica calcolata in riferimento
alla data di valutazione.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio è pari ad Euro 8,28.
L’Assemblea dei Soci in data 19 Aprile 2022 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2022-
2024 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come descritti
nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione, in data 19 Aprile 2022 e 21 Aprile 2023, ha individuato i beneficiari delle prime
due tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Capogruppo in termini di Total Shareholder Return rispetto alle società
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi, e sulla base delle
performance ESG del Gruppo, così come determinate da Sustainalytics, leader nella realizzazione di ricerche e
rating ESG.
103
Il costo stimato di periodo delle due tranche di Performances Shares assegnate, pari ad Euro 178 migliaia,
corrisponde alla variazione della passività valutata al fair value rappresentativa del valore delle azioni
effettivamente maturate dai beneficiari in relazione alla tranche attribuita nel corso dell’esercizio. La relativa
passività alla data di bilancio è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alla data di assegnazione e di valutazione della due tranche
del piano sono i seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione della prima tranche pari a Euro 11,16,
mentre per la seconda pari a Euro 10,00; tasso di dividendo atteso pari al 4% per entrambe le tranche; tasso di
attualizzazione pari allo 0,66% per la prima tranche e 3,31% per la seconda; volatilità annua del 34% per la prima
tranche e del 33,2% per la seconda, applicando una ragionevole stima sulla base della volatilità storica calcolata
in riferimento alla data di valutazione, e rating ESG così come determinato da Sustainalytics atteso pari a 10 per
entrambe le tranche.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio per quanto riguarda la prima
tranche è stato determinato pari ad Euro 9,92 per la componente “non-market, e ad Euro 4,80 per la componente
“market”. Con riferimento, invece, alla seconda tranche, è stato determinato pari ad Euro 8,89 per la componente
“non-market”, e ad Euro 5,21 per la componente “market”.
23. Costi delle materie prime e sussidiarie
La voce comprende principalmente costi per materiale di consumo, cancelleria ed altre spese minori.
24. Costi per servizi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Costi per organizzazione corsi personale somministrato 14.015 13.453 562 Costi per aggiornamento competenze personale somministrato 284 - 284 Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali 6.864 7.277 (413) Costi per consulenze commerciali 2.244 2.309 (65) Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale 4.745 4.814 (69) Costi per pubblicità e sponsorizzazione 2.195 2.377 (182) Costi per utilities 1.189 1.431 (242) Compensi al collegio sindacale 114 114 - Costi per servizi due diligence e consulenze 1.139 145 994 Altre 5.450 5.573 (123) Totale costi per servizi 38.239 37.493 746
I costi per organizzazione dei corsi del personale interinale si riferiscono principalmente ad oneri addebitati da
società di formazione, per attività di organizzazione delle attività formative svolte a favore dei lavoratori
somministrati, oltre ad altri oneri accessori. I costi sostenuti dagli enti organizzatori sono composti
principalmente da prestazioni fatturate da terzi professionisti. A fronte della precisa e puntuale rendicontazione
dei costi sostenuti per i corsi medesimi, Openjobmetis S.p.A. e Family Care S.r.l. ricevono specifico rimborso da
parte dell’Ente Forma.Temp e da altri enti.
La voce consulenze commerciali comprende i costi sostenuti per progetti di sviluppo commerciale in alcune
aree geografiche.
La voce costi per segnalatori e studi di consulenza professionale si riferisce a costi sostenuti per promuovere
l’incontro con possibili clienti.
104
I costi per pubblicità e sponsorizzazione si riferiscono ad inserzioni pubblicitarie, a costi per la diffusione
dell’immagine aziendale ed al contributo quale main sponsor di una società sportiva.
Gli altri costi comprendono principalmente i costi sostenuti per assicurazioni, informazioni sulla solvibilità dei
clienti, il compenso alla società di revisione, inserzioni e canoni vari non relativi a leasing.
25. Oneri diversi di gestione
La voce comprende:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Altri oneri 1.910 862 1.048 Totale oneri diversi di gestione 1.910 862 1.048
Fra gli altri oneri sono comprese le spese per erogazioni liberali, i valori bollati, le quote associative, altre imposte
quali quella sui rifiuti e la pubblicità, nonc le tasse minori e sanzioni.
L’incremento rispetto all’esercizio precedente è principalmente legato (Euro 1.000 migliaia) all’accantonamento
di un fondo rischi effettuato con riferimento ad un contenzioso fiscale, in relazione agli importi versati in via
provvisoria; per una descrizione più approfondita, si rimanda a quanto indicato nella successiva nota n. 29
Passività potenziali.
26. Perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e
altri crediti
Per maggiori dettagli sulla svalutazione dei crediti si rinvia alla relazione sulla gestione e alla successiva nota
30.
27. Proventi (oneri) finanziari netti
I proventi e gli oneri finanziari sono indicati nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Interessi attivi bancari e diversi 18 1 17 Interessi attivi da crediti verso clienti 26 35 (9) Proventi acquisti crediti fiscali 1.383 - 1.383 Totale proventi finanziari 1.427 36 1.391 Interessi passivi su finanziamenti (665) (205) (460) Interessi passivi su conti correnti (1.209) (219) (990) Interessi passivi diversi (460) (269) (191) Totale oneri finanziari (2.334) (693) (1.641) Totale proventi (oneri) finanziari (907) (657) (250)
La voce “Proventi acquisti crediti fiscali” comprende i proventi derivanti dall’accordo che la Capogruppo ha
siglato con Banca Intesa Sanpaolo nel corso dell’anno per la ricessione di crediti fiscali.
L’accordo prevede l’acquisto di crediti d’imposta di cui agli articoli 119 e 121 del Decreto-legge del 19 maggio
2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche
sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” e convertita con Legge n. 77 del 17 luglio 2020, e
successive modificazioni ed integrazioni, per un importo massimo complessivo pari ad Euro 600 milioni,
dall’esercizio corrente e sino al 31 dicembre 2026, sulla base della propria capienza in termini di debiti
contributivi e previdenziali maturati.
105
I crediti d’imposta oggetto di acquisto traggono origine da diverse misure di incentivazione fiscale finalizzate
alla riqualificazione e miglioramento di proprietà immobiliari (c.d. “Superbonus 110%”, “Ecobonus,
“Sismabonus”, “Bonus Facciate, nonc altri destinati al superamento delle barriere architettoniche ed alla posa
di punti di ricarica per veicoli elettrici) così come disciplinati dagli articoli compresi tra il 119 ed il 121 del Decreto-
legge del 19 maggio 2020, n.34. Tali crediti, acquistati mensilmente secondo i termini e le condizioni delle
operazioni pro-soluto, sono successivamente oggetto di compensazione da parte della Capogruppo ai sensi
dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con i debiti contributivi e previdenziali maturati.
Il provento rilevato nel conto economico deriva dalla differenza tra il valore nominale dei crediti acquistati e
l’importo corrisposto dalla Capogruppo ad Intesa Sanpaolo per la transazione.
La Capogruppo ritiene che le garanzie ricevute dall’Istituto Bancario, previo suo ottenimento dei visti di
conformità, delle asseverazioni e delle altre attestazioni di cui agli articoli 119 e 121, comma 1-ter, della Legge
Superbonus, siano sufficienti per escludere la responsabilità solidale per eventuali violazioni tributarie connesse
ai crediti compensati in capo alla Capogruppo in qualità di cessionario. Si segnala che Intesa Sanpaolo ha
sottoscritto con una primaria società di consulenza un contratto avente ad oggetto, oltre alla raccolta ed alla
verifica della documentazione sottostante ciascuna pratica di cessione, l’archiviazione e la conservazione della
suddetta documentazione in una piattaforma informatica dedicata, a cui è stato consentito l’accesso alla
Capogruppo per quanto di competenza.
Si precisa infine che l’Istituto Bancario ha rilasciato specifica manleva affinché la Capogruppo sia tenuta indenne
da qualsiasi pretesa dei competenti enti accertatori.
Laccordo sopra descritto è stato valutato come un executory contract e, pertanto, non sono state rilevate
passività o attività in relazione allo stesso al 31 dicembre 2023.
Gli interessi passivi diversi sono riferibili principalmente alla quota di costi di competenza di ciascun esercizio
derivante dall’applicazione del costo ammortizzato sul finanziamento ai sensi dello IFRS 9, e agli oneri relativi
alla contabilizzazione del diritto all’uso ai sensi dell’IFRS 16 pari ad Euro 323 migliaia.
28. Imposte sul reddito desercizio
Le imposte rilevate a Conto Economico sono così dettagliate:
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Variazione Imposte correnti 5.656 5.670 (14) Imposte differite attive 800 975 (175) Imposte differite passive (154) (30) (124) Imposte esercizi precedenti - (390) 390 Totale imposte sul reddito 6.302 6.225 77
Le imposte correnti al 31 dicembre 2023 per un totale di Euro 5.656 migliaia si riferiscono ad Euro 1.559 migliaia
per IRAP ed Euro 4.097 migliaia per oneri da IRES.
Le imposte correnti al 31 dicembre 2022 per un totale di Euro 5.670 migliaia si riferiscono ad Euro 1.556 migliaia
per IRAP ed Euro 4.114 migliaia per oneri da IRES.
La Capogruppo ha usufruito al 31 dicembre 2020 della possibilità di riallineare i valori fiscali di maggiori valori
dei beni che risultano iscritti in bilancio, nello specifico il valore dell’avviamento di Euro 71.736 migliaia, come
previsto dal D.L. 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis. Tale scelta ha determinato in tale data l’iscrizione di attivi
per imposte differite attive per Euro 20.158 migliaia a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 3%
106
del valore riallineato (2.152 migliaia di euro). È stato inoltre apposto un vincolo di sospensione d’imposta a
riserve già esistenti nel patrimonio netto per l’importo di Euro 69.583 migliaia.
L'art. 1 co. 622 - 624 della L. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) è successivamente intervenuto, modificando
retroattivamente il regime fiscale dell'ammortamento degli avviamenti riallineati ex art. 110 del DL 104/2020,
prevedendo l'innalzamento dagli ordinari 18 anni a 50 anni del periodo di ammortamento fiscale minimo. A
fronte della novità costituita dall'allungamento del piano di ammortamento fiscale, alle imprese sono state
concesse sostanzialmente tre alternative: (i) accettare tale diluizione e dedurre una quota di ammortamento
riferita ai maggiori valori riallineati in misura non superiore, per ciascun periodo d'imposta, a un cinquantesimo
(ii) beneficiare dell'ammortamento in diciottesimi originariamente applicabile integrando l’imposta sostitutiva
nella misura corrispondente a quella stabilita dall'articolo 176, comma 2-ter del Tuir (iii) revocare, anche
parzialmente, l'applicazione della disciplina fiscale del citato articolo 110, secondo modalità e termini da
adottarsi con Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
La Capogruppo, nel prendere atto della sopravvenuta modifica normativa, ha ritenuto di mantenere l’opzione del
riallineamento dell’avviamento diluendo così in cinquanta anni il periodo di ammortamento fiscale. Sulla base
delle previsioni di generazioni di imponibili fiscali nel piano 2024-2028 approvato dal CdA in data 20 febbraio
2024 e dei dati storici, le imposte differite attive, decrementate per Euro 403 migliaia nel corso del 2023, sono
ritenute interamente recuperabili in considerazione delle possibilità di assorbimento attraverso i futuri imponibili
del Gruppo.
La seguente tabella evidenzia le voci che riconciliano la differenza tra il carico fiscale teorico ad aliquota
nazionale e le imposte effettivamente imputate all’esercizio:
(In migliaia di Euro) 2023 Aliquota 2022 Aliquota Reddito ante imposte 18.801 20.540 Imposte sul reddito teoriche (a) 4.512 24,00% 4.930 24,00% Effetto fiscale differenze permanenti di cui: - autovetture 293 241 - telefonia 94 90 - sopravvenienze e oneri 270 19 - vitto e alloggio 55 52 - altre variazioni (4) 100 - ACE (298) (301) - deduzione IRAP 10% (234) (120) Subtotale (b) 176 81 Imposte sul reddito iscritte in Bilancio (correnti e differite) esclusa IRAP ed effetto riallineamento (a + b) 4.688 24,94% 5.011 24,39% IRAP (corrente e differita, escluso riallineamento) 1.614 8,58% 1.604 7,81% Imposte sul reddito iscritte in Bilancio (correnti e differite) 6.302 33,52% 6.615 32,20% Imposte esercizi precedenti 0,00% (390) (1,90%) Totale imposte 6.302 33,52% 6.225 30,30%
Si segnala che ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., Lyve S.r.l. e Family Care
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Gli
accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
107
29. Passività potenziali
Il Gruppo è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria del Gruppo, oltre quanto già stanziato in bilancio.
In particolare:
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal gennaio 2022,
ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA
dell’attività di formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015,
2016 e 2017.
In data 30 novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento
n.TMB067O00388/2020, avente per oggetto la presunta indetraibilità dellIVA per lanno 2015, pari ad
Euro 592.801,18, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella
loro ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma
1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18
ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 13 aprile 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado, la cui udienza di secondo grado si è tenuta in data 4 dicembre 2023; la
Corte di Giustizia Tributaria, con sentenza depositata in data 17 gennaio 2024, ha accolto il ricorso in
appello presentato dall’Agenzia delle Entrate la quale ha richiesto il pagamento dell’imposta e dei relativi
interessi per complessivi Euro 779.777,56, confermando invece lannullamento delle sanzioni irrogate.
Openjobmetis S.p.A. procederà con la presentazione del ricorso in Cassazione nei termini previsti dalla
Legge e dell’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza alla Corte di Giustizia Tributaria di
secondo grado.
In data 28 ottobre 2021 lAgenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per lanno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta
S.p.A., in data 22 dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 21 giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data
18 ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il
ricorso.
In data 20 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado. A seguito delludienza di secondo grado tenutasi in data 20 settembre
2023, con sentenza depositata in data 28 settembre 2023, la Società ha visto riconoscere la fondatezza
delle proprie ragioni anche in tale sede. Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in
Cassazione contro la sentenza della Commissione di secondo grado.
In data 11 aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno
2017 ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022
avente i medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 giugno 2022,
108
ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 gennaio 2023,
la quale, con sentenza depositata in data 8 agosto 2023, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni
esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
La Capogruppo, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione provvisoria in
pendenza di giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al versamento di Euro
190.774,26, oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di pari importo.
In data 19 febbraio 2024, lAgenzia delle Entrate ha notificato ricorso in appello con istanza di
discussione in pubblica udienza, contro il quale la Società si costituirà in giudizio entro i termini previsti
dalla legge.
In data 11 marzo 2024 la Capogruppo, in qualità di incorporante di Quanta S.p.A., ha ricevuto un invito
da parte dell’Agenzia delle Entrate con riferimento al trattamento IVA sulle prestazioni di formazione
professionale per lannualità 2018; la Capogruppo risponderà entro i termini previsti dalla Legge.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento
aventi ad oggetto lindebita detrazione IVA per lanno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi
Contribuenti, ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A.,
con riferimento ai periodi d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00556/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2017, pari ad Euro
2.727.981,88, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro
ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n
20 del DPR 633/72. In data 21 maggio 2022, la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione
in pubblica udienza tenutasi successivamente in data 29 novembre 2022, a seguito della quale la
Commissione Tributaria ha depositato in data 3 gennaio 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la
fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso. In data 28 marzo 2023, l’Agenzia delle Entrate ha notificato
istanza di appello contro la sentenza della Commissione di primo grado.
In data 9 ottobre 2023 si è tenuta l’udienza di merito di secondo grado, sulla base della cui sentenza,
depositata in data 27 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha richiesto il pagamento alla Società
dell’imposta e dei relativi interessi per complessivi Euro 3.342.244,12; con la predetta sentenza, la Corte
di Giustizia Tributaria ha accolto parzialmente il ricorso in appello presentato dall’Agenzia delle Entrate,
riconoscendo al contempo un’incertezza normativa tale da disporre il totale annullamento delle sanzioni
amministrative a carico della Società.
Openjobmetis S.p.A. ha impugnato tale sentenza negativa innanzi alla Corte di Cassazione a mezzo di
ricorso depositato in data 5 febbraio 2024; la Società procederà inoltre alla presentazione dell’istanza
di sospensione dell’efficacia esecutiva della predetta sentenza nei termini previsti dalla legge.
109
In data 13 ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00552/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2016, pari ad Euro
2.072.364,00 con i medesimi presupposti applicati con riferimento allesercizio 2017.
In data 12 marzo 2023 la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
tenutasi successivamente in data 19 settembre 2023, a seguito della quale la Commissione Tributaria
ha depositato in data dicembre 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la fondatezza delle ragioni
esposte nel ricorso.
In data 16 giugno 2023 la Società, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione
provvisoria in pendenza di giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al
versamento di Euro 690.788,00, oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di
pari importo.
Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio
operato e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a
seguito della fusione per incorporazione effettuata in data 1° gennaio 2022, sottolinea la propria ferma
opposizione alle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il
contenzioso per quanto necessario al fine del riconoscimento delle proprie ragioni.
Stante il grado di incertezza che caratterizza la tematica in oggetto, la Capogruppo ha comunque
richiesto un parere ad un professionista terzo indipendente, il quale ha confermato le valutazioni
effettuate dai consulenti di Gruppo.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi,
diverse Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la
pubblicazione di nuove pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della
Società. A tutela degli interessi di categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle
Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si
sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione Europea. Non si esclude quindi un favorevole
intervento legislativo.
La società controllata Openjob Consulting S.r.l., in occasione di una manifestazione tenutasi a Perugia,
è stata oggetto di una verifica ispettiva da parte della competente Direzione Territoriale del Lavoro che
ha comportato la redazione di un verbale unico nel quale sono state contestate alcune possibili
violazioni in tema di forme contrattuali utilizzate nell’occasione, con conseguenti sanzioni
amministrative.
Nel mese di settembre 2018 era stata emessa ordinanza da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro
di Perugia, che nel mese di giugno 2019 è stata oggetto di un accordo transattivo a seguito del quale
sono stati corrisposti Euro 29 migliaia circa a saldo di ogni pretesa. A seguito del suddetto Verbale Unico
è anche stato emesso un avviso di addebito da parte dell’INPS, successivamente sospeso nella sua
efficacia da parte del Giudice del Lavoro del Tribunale di Perugia che ha dichiarato la propria
incompetenza territoriale a favore del Tribunale di Varese e ad oggi ancora in attesa di esito; non si
esclude una possibile intesa conciliativa in termini analoghi a quella conclusa con l’Ispettorato del
Lavoro di Perugia.
110
Anche alla luce di quanto sopra, il Gruppo ritiene di disporre di idonee argomentazioni a suo favore e,
pertanto, non si prevede che l’esito di tali azioni avrà effetto soprattutto sulla situazione patrimoniale e
finanziaria del Gruppo, oltre a quanto già riflesso in bilancio.
30. Strumenti finanziari
(a) Rischio di credito
Esposizione al rischio di credito
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l’esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.
Alla data di chiusura dell’esercizio tale esposizione era la seguente:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Attività finanziarie detenute fino a scadenza 2.846 3.276 (430) Crediti commerciali 145.020 144.584 436 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.952 10.290 (2.338) Totale 155.818 158.150 (2.332)
I crediti sono riferiti principalmente a clienti nazionali.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 dicembre 2023 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 18% del monte crediti complessivo.
Perdite per riduzione di valore
L’anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione A scadere 121.280 122.037 (757) Scaduti tra 0 e 90 giorni 22.496 20.478 2.018 Scaduti tra 91 e 360 giorni 2.329 3.069 (740) Scaduti oltre 360 giorni 5.943 6.598 (655) Totale crediti commerciali 152.048 152.182 (134)
I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Saldo iniziale 7.598 6.699 899 Perdita di valore del periodo 2.072 1.685 387 Utilizzi effettuati nell’esercizio (2.642) (786) (1.856) Saldo finale 7.028 7.598 (570)
Si precisa che il valore dei crediti sopra riportato risulta iscritto al netto di un importo pari a Euro 72 migliaia
corrispondente alla svalutazione emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali ereditati
dall’acquisizione di Quanta S.p.A. nel corso del 2021, principalmente riferibile ai crediti scaduti oltre 360 giorni.
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni
significative e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di attività a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista del Gruppo circa le condizioni economiche lungo
la vita attesa dei crediti.
111
La perdita di valore del periodo si riferisce all’accantonamento per riflettere la stima delle perdite di valore dei
crediti commerciali come precedentemente illustrato.
Il Gruppo monitora costantemente la propria esposizione al rischio di credito relativo ai rapporti con i propri
clienti, adottando idonee misure per la mitigazione dello stesso. In particolare, sulla base delle politiche adottate
dal Gruppo, i crediti che risultano scaduti sono oggetto di specifiche azioni di sollecito o di recupero, anche
forzoso. Il risultato di tali azioni è considerato nella determinazione del fondo svalutazione per perdite di valore
attese.
Il Gruppo non ha contabilizzato nel corso dell’esercizio perdite attese di valore relativamente ad attivi
finanziarie detenute fino a scadenza.
Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali e sulle attivi
finanziarie detenute fino a scadenza; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo
dovuto, l’ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria.
(b) Rischio di liquidità
Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti degli
accordi di compensazione, sono esposte nella tabella seguente:
Passività finanziarie non derivate 31 dicembre 2023 Flussi Valore 6 mesi o 6-Oltre 5 (In migliaia di Euro) finanziari 1-5 anni Contabile meno 12mesi anni contrattuali Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023 (5.975) (6.249) (3.166) (3.083) - - Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023 (13.402) (16.337) (379) (379) (15.579) - Finanziamenti (250) (252) (252) - - - Debiti verso banche non garantiti (13.082) (13.082) (13.082) - - - Passività per leasing (14.047) (15.152) (1.722) (2.159) (10.520) (751) Debiti commerciali (13.494) (13.544) (13.544) - - - Altri debiti (41.601) (41.546) (41.246) - (300) - Benefici ai dipendenti * (56.882) (56.882) (56.882) - - - Totale (158.734) (163.044) (130.273) (5.621) (26.399) (751)
Passività finanziarie non derivate 31 dicembre 2022 Flussi Valore 6 mesi o 6-Oltre 5 (In migliaia di Euro) finanziari 1-5 anni Contabile meno 12mesi anni contrattuali Finanziamento Linea A (4.491) (4.574) (1.537) (1.525) (1.512) - Finanziamento Linea B2 (4.284) (4.345) (1.460) (1.449) (1.436) - Finanziamenti (1.000) (1.000) (1.000) - - Debiti verso banche non garantiti (15.973) (15.973) (15.973) - - - Passività per leasing (13.853) (14.503) (2.204) (2.204) (9.506) (589) Debiti commerciali (14.752) (14.752) (14.752) - - - Altri debiti (41.479) (41.479) (40.879) - (600) - Benefici ai dipendenti * (62.861) (62.861) (62.861) - - - Totale (158.693) (159.487) (140.666) (5.178) (13.054) (589)
* per la voce Benefici ai dipendenti si considerano solo quelli a breve termine che mediamente saranno liquidati
periodicamente.
Non si prevede che i flussi finanziari inclusi nelle tabelle sopra indicate si manifesteranno con significativo
anticipo o per importi considerevolmente diversi.
112
(c) Rischio di tasso di interesse
Le passività finanziarie a tasso variabile sono di seguito sintetizzate:
(in migliaia di Euro) 31/12/2023 31/12/2022 Variazione Debiti verso banche non garantiti 13.082 15.973 (2.891) Finanziamento Linea A - 4.491 (4.491) Finanziamento Linea B2 - 4.284 (4.284) Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023 5.975 - 5.975 Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023 13.402 - 13.402 Finanziamenti 250 1.000 (750) Totale passività finanziarie 32.710 25.748 6.962
(d) Fair value
Fair value e valore contabile
Nella seguente tabella sono esposti per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile iscritto nello stato
patrimoniale ed il relativo fair value:
(In migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Contabile Fair Value Contabile Fair Value Attività finanziarie detenute fino a scadenza 2.846 2.846 3.276 3.276 Crediti commerciali e altri crediti 155.394 155.394 153.007 153.007 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.952 7.952 10.290 10.290 Passività per leasing (14.047) (14.047) (13.853) (13.853) Finanziamento Linea A - - (4.491) (4.491) Finanziamento Linea B2 - - (4.284) (4.284) Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023 (5.975) (5.975) - - Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023 (13.402) (13.402) - - Finanziamenti M/L (250) (250) (1.000) (1.000) Debiti verso banche non garantiti (13.082) (13.082) (15.973) (15.973) Debiti commerciali e altri debiti (55.095) (55.095) (56.231) (56.231) Benefici ai dipendenti (58.301) (58.301) (64.278) (64.278) Totale 6.039 6.039 6.463 6.463
Criteri per la determinazione del fair value
I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono
indicati di seguito:
Passività finanziarie non derivate
I debiti verso banche e le altre passività finanziarie sono regolati a tasso variabile e pertanto tenuto
anche conto che sono riportati al netto dei relativi oneri, non sono stati identificate differenze
significative fra valore contabile e fair value.
Crediti commerciali e altri crediti
Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti viene stimato sulla base dei flussi finanziari futuri
attualizzati utilizzando i tassi di interesse di mercato alla data di bilancio. Il fair value coincide con il
valore contabile in quanto il primo riflette già la svalutazione per perdite di valore.
Per l’informativa inerente ai tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove
applicabile, agli elementi di cui alla tabella precedente, essendo principalmente utilizzati per il calcolo
delle passività finanziarie al costo ammortizzato, si rimanda alla nota 13.
31. Leasing
Il Gruppo per l’esercizio della propria attività si avvale di diversi contratti di leasing, principalmente per il noleggio
delle autovetture e per la locazione di immobili delle filiali e delle sedi.
113
32. Parti correlate
Alcuni membri del consiglio di Amministrazione occupano una posizione in altre entità e potrebbero essere nella
condizione di poter esercitare il controllo o un'influenza significativa sulle politiche finanziarie e gestionali di
dette entità.
I rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo e dal Gruppo con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri
definiti dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate sono prevalentemente di natura
commerciale.
Nel corso del periodo il Gruppo ha effettuato operazioni con alcune delle suddette entità come illustrato di
seguito. Le condizioni generali che regolano dette operazioni sono state effettuate nel rispetto ed in linea con le
condizioni normali di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 ottobre 2015, ha approvato e successivamente aggiornato,
da ultimo in data 29 giugno 2021 la procedura per le operazioni con parti correlate, ai sensi dell’articolo 2391-
bis del Codice Civile e del Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate
adottato dalla CONSOB con delibera N. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni.
La somma del valore delle operazioni e dei saldi residui è la seguente:
Incidenza % Altre parti Totale parti Descrizione (in migliaia di Euro)Totale 2023 sulla voce di correlate correlate bilancio Costo del lavoro di struttura 43.173 2.215 2.215 5,13%
Incidenza % Altre parti Totale parti Descrizione (in migliaia di Euro)Totale 2022 sulla voce di correlate correlate bilancio Costo del lavoro di struttura 42.546 3.481 3.481 8,18%
Come indicato nella successiva nota 33 nella voce Costo del lavoro di struttura da Altre parti correlate sono
inclusi i costi pari ad Euro 1.567 migliaia nel 2023 (Euro 2.257 migliaia nel 2022) per il Consiglio di
Amministrazione; Euro 364 migliaia nel 2023 (Euro 815 migliaia nel 2022) per i Dirigenti con responsabilità
strategiche ed Euro 284 migliaia nel 2023 (Euro 409 migliaia nel 2022) per stipendi corrisposti a stretti familiari
di questi ultimi.
Nel corso della normale attività di impresa il Gruppo ha prestato servizi di somministrazione di personale e si è
avvalsa della collaborazione di parti correlate per importi non significativi ed a condizioni di mercato.
33. Compensi a favore dei membri dei Consigli di
Amministrazione, dei Dirigenti con responsabilità
strategiche e del Collegio Sindacale
Le condizioni generali che regolano le operazioni con dirigenti con responsabilità strategiche non risultano più
favorevoli di quelle applicate o che potevano essere ragionevolmente applicate nel caso di operazioni simili con
dirigenti senza responsabilità strategiche associati delle stesse entità a normali condizioni di mercato.
I compensi complessivi del personale con responsabilità strategiche del Gruppo, iscritti nella voce costo del
lavoro e costi per servizi, ammontano a Euro 2.046 migliaia di cui Euro 1.567 migliaia ai membri del Consiglio di
Amministrazione e di cui Euro 364 migliaia a Dirigenti con responsabilità strategiche (Euro 3.185 migliaia nel
2022 di cui Euro 2.257 migliaia ai membri del Consiglio di Amministrazione e di cui Euro 815 migliaia a dirigenti
114
con responsabilità strategiche). Oltre gli stipendi, il Gruppo offre ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche
anche benefici in natura secondo l’ordinaria prassi contrattuale dei dirigenti d’azienda. L’Assemblea dei Soci in
data 17 Aprile 2019 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2019-2021, nonc in data 19
Aprile 2022 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2022-2024, che prevedono a favore di
alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti chiave, il diritto di ricevere,
alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della società Openjobmetis S.p.A.
subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come descritti nel suddetto Piano
(a cui si fa esplicito rinvio).
Si precisa inoltre che i compensi ad alcuni Consiglieri sono stati corrisposti alle rispettive società di
appartenenza anziché ai singoli beneficiari in base ad un accordo fra gli stessi e le società medesime, per
l’ammontare complessivo di Euro 91 nel 2023 (invariati rispetto al 2022).
Per ulteriori informazioni relative ai compensi con detti dirigenti si rinvia alla “Relazione sulla Remunerazione
2023-24in corso di pubblicazione nell’area “Corporate Governance” del sito aziendale.
I compensi del Collegio Sindacale dell’anno 2023 ammontano ad Euro 114 migliaia (Euro 113 nellanno 2022).
La somma del valore delle operazioni con detti dirigenti con responsabilità strategiche ed entità su cui esercitano
il controllo o un’influenza significativa è la seguente:
Emolumenti Compensi (in migliaia di Benefici non Bonus e altri Emolumenti Totale della Euro)monetari incentivi delle controllate compensi controllante Membri del Consiglio di 1.011 Nessuno 163 393 1.567 Amministrazione Dirigenti con responsabilità 328 Nessuno 36 - 364 strategiche Totale CdA e Dirigenti 1.339 Nessuno 199 393 1.931
Emolumenti Compensi (in migliaia di Benefici non Bonus e altri Emolumenti Totale della Euro)monetari incentivi delle controllate compensi controllante Collegio Sindacale 88 Nessuno - 26 114 Totale Collegio Sindacale 88 Nessuno - 26 114 Totale compensi personale con responsabilità 1.427 Nessuno 199 419 2.045 strategiche
34. Compensi alla società di revisione
Soggetto che ha erogato il Compensi Tipologia di servizi Destinatario servizio (in migliaia di Euro)Revisione contabile KPMG SPA Openjobmetis S.p.A. 193 Revisione contabile KPMG SPA Openjob Consulting S.r.l. 13 Revisione contabile KPMG SPA Seltis Hub S.r.l. 13 Revisione contabile KPMG SPA Family Care S.r.l. 29 Totale compensi servizi di revisione 248 Dichiarazione Forma.Temp KPMG SPA Openjobmetis S.p.A. 5 Dichiarazione Forma.Temp KPMG SPA Family Care S.r.l. 5 Dichiarazione non finanziaria KPMG SPA Openjobmetis S.p.A. 17
115
Soggetto che ha erogato il Compensi Tipologia di servizi Destinatario servizio (in migliaia di Euro)Totale 274
I servizi di revisione contabile includono la revisione legale dei bilanci al 31 dicembre 2023 oltre alla revisione
contabile limitata del bilancio consolidato intermedio al 30 giugno 2023.
35. Operazioni atipiche e/o inusuali
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie
(positive e/o negative) derivanti da eventi od operazioni atipiche e/o inusuali, come definiti dalla Comunicazione
Consob n. DEM/606493 del 28 luglio 2006.
36. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
In adempimento alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 Luglio 2006, in merito agli eventi od
operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono
frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività, si rimanda a quanto commentato nella nota 24, in
relazione ai servizi di due diligence e consulenze per acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni
sul mercato regolamentato per Euro 1.139 migliaia (circa il 3% dei costi per servizi), ed alla nota 25, in relazione
all’accantonamento per un contenzioso fiscale per Euro 1.000 migliaia (circa 52% degli oneri diversi di gestione).
37. Informazioni richieste dalla Legge n. 124/2017 art. 1
commi 125-129
Si precisa che nel corso dell’anno la Società non ha ricevuto erogazioni pubbliche a titolo di sovvenzioni, sussidi,
vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva,
retributiva o risarcitoria, oltre a quanto già pubblicato sul sito:
https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx
38. Utile (Perdita) per azione
Il calcolo dell’utile per azione per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 è indicato nella
seguente tabella e si basa sul rapporto tra l’utile (perdita) attribuibile al Gruppo ed il numero medio ponderato
delle azioni emesse in circolazione.
(In migliaia di Euro) 2023 2022 Utile (Perdita) del periodo 12.567 14.314 Numero medio delle azioni in migliaia * 12.809 13.347 Utile (perdita) per azione base (in euro) 0,98 1,07 Utile (perdita) per azione diluito (in euro) 0,98 1,07
* Il numero medio delle azioni è calcolato al netto delle azioni proprie acquistate in seguito al programma di buy-back e OPA
volontaria parziale, come meglio specificato nella nota 19 a cui si rimanda.
Tenuto conto delle caratteristiche del piano di Stock Option in essere non si rilevano impatti significativi sull’utile
per azione diluito.
116
39. Eventi successivi
In data 15 gennaio 2024, Openjobmetis S.p.A. ha perfezionato l’acquisizione di Just on Business S.p.A. e della
sua controllata Deine Group S.r.l. Si rimanda al comunicato stampa relativo per ulteriori informazioni.
In data 1° febbraio 2024, a seguito della chiusura con esito positivo dell’attività di due diligence confirmatoria,
Groupe Crit S.A. ha confermato il prezzo di Euro 16,5 per azione OJM in vista dell’acquisto diretto o indiretto
della totalità delle azioni di Openjobmetis detenute dai soci Omniafin S.p.A, M.T.I Investimenti S.r.l. e Plavisgas
S.r.l..
In data 23 febbraio 2024, Groupe Crit S.A. ha reso noto di avere sottoscritto contratti preliminari per l’acquisto
dell’intero capitale sociale di Plavisgas S.r.l., titolare di una partecipazione pari al 34,14% del capitale di
Openjobmetis S.p.A., e della totalità delle azioni OJM detenute da Omniafin S.p.A. e M.T.I. Investimenti S.r.l., pari
rispettivamente al 18,45% e al 5,15% del capitale sociale complessivo.
Openjobmetis S.p.A. è stata altre informata della sottoscrizione di un contratto preliminare per l’acquisto della
totalità delle azioni OJM detenute da Quaestio Capital SGR S.p.A. pari al 6,91% del capitale sociale di OJM, ad
un prezzo per azione pari a Euro 16,5. Si rimanda al comunicato stampa relativo per ulteriori informazioni.
Milano, li 13 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Marco Vittorelli
117
ATTESTAZIONE BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELLART. 154
BIS D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Rosario Rasizza, in qualità Amministratore Delegato, ed Alessandro Esposti, in qualità di
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Openjobmetis S.p.A., attestano, tenuto
anche conto di quanto previsto dall’articolo 154-bis, comma 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n.
58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio
consolidato, nel corso del periodo dal 01/01/2023 al 31/12/2023.
2. Al riguardo si segnala che la valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per
la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 è avvenuta sulla base della valutazione del
sistema di controllo interno e di verifica dei processi attinenti, anche indirettamente, alla formazione dei dati
contabili e di bilancio.
3. Si attesta, inoltre, che:
I. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell’Unione Europea ai
sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002
nonc ai provvedimenti emanati in attuazione del D.Lgs. n. 38/2005;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
II. La relazione sulla gestione al bilancio separato e consolidato comprende un’analisi attendibile
dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese
incluse nel consolidamento degli eventi che si sono verificati nell’esercizio e della loro incidenza sul bilancio
consolidato, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze a cui il Gruppo è esposto. La relazione
sulla gestione contiene, altresì, informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate. Ai sensi di quanto
previsto dall’Art. 154 TER del d.lgs. 58/98
Milano, 13 marzo 2024
L’Amministratore Delegato
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili societari
Rosario Rasizza
Alessandro Esposti
118
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL
BILANCIO CONSOLIDATO
119
Bilancio Separato
120
Prospetto della situazione patrimonialefinanziaria
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
ATTIVO
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 3 a 3.356.182 3.222.125
Diritto all’uso per leasing
13.049.614
12.369.287
Attività immateriali e avviamento 4 98.399.591 98.917.823
Partecipazioni in imprese controllate
5.566.776
5.152.034
Attività finanziarie 6 160.880 168.225
Attività per imposte differite
20.336.022
21.075.308
Totale attività non correnti
140.869.065
140.904.802
Attività correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
6.919.700
1.910.519
Crediti commerciali
136.963.913
136.300.197
Altri crediti
11.066.870
9.061.832
Attività per imposte correnti
36.320
-
Attività finanziarie
2.671.844
3.094.969
Totale attività correnti
157.658.647
150.367.517
Totale attivo
298.527.712
291.272.319
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Passività finanziarie
13.402.331
2.916.627
Passività per leasing
9.662.020
8.842.769
Altri debiti
300.000
600.000
Benefici ai dipendenti
566.642
586.574
Totale passività non correnti
23.930.993
12.945.970
Passività correnti
Debiti verso banche e altre passività finanziarie
26.422.856
22.631.672
Passività per leasing
3.393.291
3.510.836
Debiti commerciali
10.851.912
11.931.271
Benefici ai dipendenti
53.969.673
59.969.389
Altri debiti
39.059.700
38.433.249
Passività per imposte correnti
5.278
2.419.787
Fondi
4.342.074
3.647.112
Totale passività correnti
138.044.784
142.543.316
Totale passività
161.975.777
155.489.286
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
13.712.000
13.712.000
Riserva legale
2.811.996
2.811.996
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
31.545.661
31.545.661
Altre riserve
74.872.822
76.006.965
Risultato di esercizio
13.609.456
11.706.411
Totale patrimonio netto
136.551.935
135.783.033
Totale passività e patrimonio netto
298.527.712
291.272.319
121
Prospetto del conto economico complessivo
(In migliaia di Euro)
Note
2023
2022
Ricavi 19 703.285.323 727.095.252
Costi del lavoro somministrato e outsourcing
21 a
(622.859.986)
(648.081.722)
Primo margine di contribuzione
80.425.337
79.013.530
Altri proventi
20
14.737.152
14.483.983
Costo del lavoro
21 b
(36.871.910)
(35.375.447)
Costi delle materie prime e sussidiarie
22
(188.863)
(176.158)
Costi per servizi
23
(35.878.386)
(35.027.072)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni
3, 4
(5.847.939)
(8.881.522)
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
25
(1.950.000)
(1.585.000)
Oneri diversi di gestione
24
(1.772.672)
(734.672)
Risultato operativo
12.652.719
11.717.642
Proventi finanziari 26 7.499.756 4.944.673
Oneri finanziari
26
(2.312.572)
(627.894)
Risultato prima delle imposte
17.839.903
16.034.421
Imposte sul reddito 27 (4.230.447) (4.328.010)
Utile (Perdita) di periodo
13.609.456
11.706.411
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti che sono o possono essere riclassificati successivamente
nell’utile/perdita di periodo:
Quota efficace delle variazioni di fair value di copertura di flussi finanziari
-
13.687
Componenti che non saranno riclassificati nell’utile/perdita di periodo:
Utile (Perdita) attuariale piani benefici definiti
(14.850)
86.602
Totale altre componenti del conto economico complessivo di periodo
(14.850)
100.289
Totale conto economico complessivo di periodo
13.594.606
11.806.700
122
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
(In migliaia di Euro)
Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
sovr.
azioni
Riserva
copert.
flussi fin.
e piani
ben. def.
Riserva
azioni
proprie
Altre
riserve
Risultato
di periodo
Totale Patr.
Netto
Saldi al 01.01.2021
13.712
2.812
31.546
(127)
(5.645)
53.543
24.536
120.376
Quota efficace delle variazioni di fair
value di copertura dei flussi finanziari
19 19
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
(13) (13)
Utile (Perdita) di periodo
10.541
10.541
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
6
-
-
10.541
10.547
Destinazione del risultato di esercizio
24.536
(24.536)
-
Distribuzione Dividendo
(1.433)
(1.433)
Fair Value piani basati su azioni
277
277
Acquisto azioni proprie
(1.721)
(1.721)
Acquisizione socie controllate
4.349
468
4.817
Saldi al 31.12.2021
13.712
2.812
31.546
(121)
(3.017)
77.391
10.541
132.863
Quota efficace delle variazioni di fair
value di copertura dei flussi finanziari
14 14
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
87 87
Utile (Perdita) di periodo
11.706
11.706
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
101
-
-
11.706
11.807
Destinazione del risultato di esercizio
10.541
(10.541)
-
Fair value piani basati su azioni
495
(289)
206
Distribuzione dividendi
(4.140)
(4.140)
Acquisto azioni proprie
(3.839)
(3.839)
Effetti da fusione
(1.114)
(1.114)
Saldi al 31.12.2022
13.712
2.812
31.546
(20)
(6.361)
82.389
11.706
135.783
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
(15) (15)
Utile (Perdita) di periodo
13.609
13.609
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
(15)
-
-
13.609
13.594
Destinazione del risultato di esercizio
11.706
(11.706)
-
Fair value piani basati su azioni
-
372
372
Distribuzione dividendi
(6.513)
(6.513)
Annullamento azioni proprie
3.181
(3.181)
-
Acquisto azioni proprie
(6.670)
(6.670)
Altre rettifiche
(12)
(2)
(14)
Saldi al 31.12.2023
13.712
2.812
31.546
(47)
(9.850)
84.771
13.609
136.552
123
Rendiconto finanziario
(In migliaia di Euro)
Note
2023
2022
Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa
Utile (Perdita) di periodo
13.609.456
11.706.411
Rettifiche per:
Ammortamento diritto all’uso dei beni in leasing
3b
4.214.433
4.178.035
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari
3a
737.606
649.131
Ammortamento di attività immateriali
4
707.733
781.902
Minusvalenze/(plusvalenze) dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
17.097
(30.222)
Svalutazione partecipazioni in società controllate
5
188.167
3.272.453
Perdita di valore crediti commerciali
25, 29
1.950.000
1.585.000
Imposte sul reddito dell'esercizio e imposte differite
27
4.230.447
4.328.011
Oneri finanziari netti
26
(5.187.183)
(4.316.780)
Flussi finanziari prima delle variazioni del capitale circolante e degli accantonamenti
20.467.756
22.153.941
Variazione dei crediti commerciali e altri crediti al lordo della perdita di valore
9, 10,
25
(4.618.754) 12.602.989
Variazione dei debiti commerciali e altri debiti
14, 15
(429.132)
(3.084.704)
Variazione dei benefici ai dipendenti
13
(6.019.649)
(1.592.675)
Variazione delle attività e passività per imposte correnti e differite al netto delle
imposte di periodo pagate e delle imposte correnti e differite di periodo
7, 11,
16, 27
1.989.549 1.435.734
Variazione dei fondi
17
694.962
(947.483)
Imposte sul reddito d'esercizio pagate
(7.931.539)
(4.507.417)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività operativa (a)
4.153.193
26.060.385
Acquisto di immobili, impianti e macchinari
3a
(1.015.871)
(762.451)
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
128.337
33.303
Altri incrementi netti di attività immateriali
4
(514.500)
(300.000)
Acquisizione di partecipazione di minoranza in società controllata
(2.909)
-
Variazione delle altre attività finanziarie
6
430.468
(3.065.581)
Disponibililiquide nette generate/(assorbite) dall'attività di investimento (b)
(974.475)
(4.094.729)
Pagamento di debiti per Leasing
12
(4.485.317)
(4.331.043)
Interessi pagati
(548.712)
(296.663)
Interessi e dividendi incassati
26
7.456.569
4.910.963
Erogazione nuovo finanziamento
12
19.500.000
-
Rimborso rate finanziamento
12
(9.784.000)
(7.858.000)
Distribuzione dividendo
(6.513.221)
(4.140.245)
Acquisto azioni proprie
18
(6.670.323)
(3.839.188)
Versamento in conto capitale
5
(950.000)
(1.000.000)
Variazione debiti verso banche ed altre passività a breve
3.825.468
(12.200.677)
Disponibililiquide nette generate/(assorbite) dall'attività di finanziamento (c)
1.830.464
(28.754.853)
Flusso monetario del periodo (a) + (b) + (c)
5.009.182
(6.789.197)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 1° gennaio
8
1.910.519
5.095.210
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 1° gennaio da fusione (*)
-
3.604.506
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 31 dicembre
8
6.919.700
1.910.519
(*) l’importo rappresenta il valore delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti della controllata Quanta S.p.A.
fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. in datagennaio 2022.
124
Note esplicative al bilancio
Informazioni generali
Openjobmetis S.p.A. (di seguito anche la “Società”) ha sede in Italia, in Via Assietta 19 a Milano (Italia).
La società opera nel settore della somministrazione di lavoro ovvero la fornitura professionale di manodopera,
a tempo indeterminato o a termine, ai sensi dell’art. 20 del D.LGS 276/2003 e successive modificazioni ed
integrazioni, ai sensi dell’art. 4 comma 1 lettera a) dello stesso Decreto Legislativo.
A decorrere dal 03 Dicembre 2015 la Società Openjobmetis S.p.A. è quotata sullEuronext Milan, nel segmento
STAR, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Alla data odierna la Società non è controllata di diritto ai sensi dell’articolo 93 del TUF.
Principi contabili e criteri di redazione adottati nella
preparazione del bilancio
1. Criteri di redazione e attestazione di conformità
Il presente bilancio separato è stato redatto in conformità ai principi contabili Internazionali (IAS/IFRS) emessi
dall’International Accounting Standards Board ed omologati dall’Unione Europea e relative interpretazioni in
vigore al 31 dicembre 2023, nonché dai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del D.Lgs. 38/05. Le
norme della legislazione nazionale attuativa della direttiva 2013/34 UE si applicano, purché compatibili, anche
alle società che redigono i bilanci in conformità agli IFRS. Pertanto, il documento di bilancio recepisce quanto
previsto in materia degli articoli del Codice Civile e delle corrispondenti norme del T.U.F. per le società quotate
in materia di relazione sulla gestione, revisione legale e pubblicazione del bilancio. Il bilancio separato e le relative
note esplicative accolgono, inoltre, i dettagli e le informazioni supplementari previsti da altre norme e
disposizioni di Consob in materia di bilancio. Il bilancio separato è costituito dalla situazione patrimoniale
finanziaria, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto
finanziario e dalle relative note esplicative.
Nella redazione del presente bilancio separato tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, si è scelto di utilizzare
i seguenti schemi:
il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è redatto classificando i valori secondo lo schema
delle attività/passività correnti/non correnti;
il prospetto del conto economico complessivo è redatto classificando i valori per natura;
il rendiconto finanziario è redatto con l’applicazione del metodo indiretto.
Le note esplicative hanno la funzione di illustrare i principi di redazione adottati, fornire le informazioni richieste
dai principi contabili IAS/IFRS e non contenute in altre parti del bilancio, e fornire l’ulteriore informativa che non
è esposta nei prospetti di bilancio ma che è necessaria ai fini di una rappresentazione attendibile dell’attività
della Società.
Il bilancio separato è stato predisposto sulla base delle scritture contabili al 31 dicembre 2023 nel presupposto
della continuità aziendale ed è corredato dalla relazione sulla gestione.
Il bilancio separato della Società per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società tenutosi in data 13 marzo 2024 che ne ha autorizzato la diffusione attraverso il
125
comunicato stampa del 13 marzo 2024 contenente gli elementi principali del bilancio stesso. Il Consiglio di
Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha la facoltà di modificare il bilancio separato sino alla data di
svolgimento dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio della Società. La stessa Assemblea ha la
facoltà di richiedere modifiche al presente bilancio separato.
Il bilancio separato è redatto con importi arrotondati all’unità di Euro, moneta funzionale della Società. Per
chiarezza di lettura, negli schemi e nelle tabelle sono state inoltre omesse le voci obbligatorie ai sensi dello IAS
1 che presentano saldi a zero, in entrambi i periodi comparati.
In adempimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 e alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293
del 28 luglio 2006, nella nota 35 sono stati indicati separatamente gli eventi od operazioni il cui accadimento
risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto
svolgimento dell’attività. Sempre in applicazione dei medesimi riferimenti Consob le incidenze degli eventi ed
operazioni significative non ricorrenti sono riportati nella nota 35, mentre nella nota 31 sono indicati
separatamente le relative incidenze in merito a posizioni e transazioni con parti correlate.
I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati dalla Società per la redazione del bilancio
separato sono di seguito riportati.
2. Principi contabili materiali
(a)
Generali, adozione di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni emessi dallo IASB
Nuovi principi adottati dalla Società a partire dal 1° gennaio 2023
Il presente bilancio consolidato è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati dalla Socie
nell’ultimo bilancio annuale. La Società, a partire dal gennaio 2023, ha adottato l’”Amendments to IAS 1 and
IFRS Practice Statement 2”; in considerazione di tali integrazioni, è stata fornita informativa delle “material
accounting policies, invece che delle “significant” accounting policies. Non ci sono altri nuovi principi o modifiche
che sono entrate in vigore dal 1° gennaio 2023 e che abbiano un impatto significativo sul bilancio d’esercizio.
Uso di stime e valutazioni
Nell’ambito della redazione del bilancio separato, la direzione aziendale ha dovuto formulare valutazioni, stime
e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e
dei ricavi rilevati in bilancio; tuttavia, va sottolineato che, trattandosi di stime, non necessariamente i risultati
ottenuti saranno gli stessi risultati rappresentati in bilancio.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente; le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili
sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Le valutazioni soggettive rilevanti della direzione aziendale nell’applicazione dei principi contabili e le principali
fonti di incertezza delle stime sono le stesse applicate per la redazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2022.
In particolare, le informazioni sulle aree di maggiore incertezza nella formulazione di stime e valutazioni durante
il processo di applicazione degli IAS/IFRS che hanno un effetto significativo sugli importi rilevati a bilancio
unitamente agli aspetti di particolare significatività sono fornite di seguito:
- Impairment test sul valore dell’avviamento
L’avviamento è soggetto ad impairment test su base almeno annuale o più spesso qualora vi siano indicatori di
perdita durevole di valore.
126
L’impairment test viene condotto facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta
altamente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri, con riferimento a variazioni dei ricavi,
della marginalità e dei tempi medi di incasso da clienti, e dei tassi di interesse utilizzati.
La Società utilizza per tale valutazione i piani approvati dall’organo amministrativo e parametri finanziari in linea
con quelli risultanti dal corrente andamento dei mercati di riferimento.
I dettagli in merito alla modalità di predisposizione del test di impairment dell’avviamento sono riportati nella
nota 4.
- Valutazione partecipazioni
Analoghe valutazioni, rispetto a quanto sopra indicato per l’avviamento, in presenza di indicatori di perdite
durevoli di valore sono svolte anche con riferimento alle partecipazioni in società controllate.
- Valutazione dei crediti
La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di crediti a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista della Società circa le condizioni economiche
lungo la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata sulle stime
delle perdite su crediti che la Società prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
Quanto sopra indicato richiede l’esercizio di stime significative da parte del management anche con riferimento
alle condizioni economiche generali e ad eventuali andamenti negativi dei mercati del credito che potrebbero
impattare negativamente sui rapporti con i clienti.
- Fondi
La Società è parte in taluni procedimenti, scaturiti dallo svolgimento dell’attività e dalle vicende societarie, di
natura civilistica e fiscale.
Inoltre, in considerazione del settore di attività in cui opera, è esposta al rischio di essere coinvolta in
procedimenti giudiziali e/o arbitrali di natura giuslavoristica, sia con riferimento ai lavoratori somministrati e alla
struttura organizzativa della Società, che in relazione a contratti stipulati con collaboratori esterni.
Nel caso in cui si ritenga probabile che a seguito del contenzioso si renderà necessario un esborso di risorse il
cui ammontare sia stimabile in modo attendibile, tale importo, attualizzato per tenere conto dell’orizzonte
temporale lungo il quale tale esborso avrà luogo, viene incluso nell’ammontare dei fondi rischi. I contenziosi per
i quali il manifestarsi di una passività viene ritenuta soltanto possibile ma non probabile vengono indicati
nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e a fronte degli stessi non si procede ad alcuno
stanziamento.
La stima delle evoluzioni di tali contenziosi può risultare complessa e richiede l’esercizio di stime significative
da parte della direzione.
127
- Leasing
La Società ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono
opzioni di rinnovo. La valutazione della Società circa l’esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare
l’opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l’importo delle passività
del leasing e delle attività per il diritto d’uso rilevate.
(b)
Partecipazioni in imprese controllate
Il valore delle partecipazioni in bilancio è determinato sulla base del prezzo di acquisto o di sottoscrizione
comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, al netto delle perdite di valore.
(c)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista e sono valutati al
valore nominale, che corrisponde al fair value.
(d)
Strumenti finanziari
Strumenti finanziari non derivati
Gli strumenti finanziari non derivati comprendono investimenti in titoli di capitale e titoli di debito, crediti
commerciali e altri crediti, passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti.
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre
attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa
una parte contrattuale dello strumento finanziario.
Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento,
le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie
non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attivi
finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa
componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo
ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI); o al fair value
rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società
modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attivi
finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del
modello di business. Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte
entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL: lattività finanziaria è posseduta nell’ambito di un
modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che
mediante la vendita delle attività finanziarie; e i termini contrattualidell'attività finanziaria prevedono a
determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse
sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può
prendere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del
conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
128
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in
precedenza, sono valutate al FVTPL.
Al momento della rilevazione iniziale, la Società pdesignare irrevocabilmente l'attività finanziaria come
valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se cofacendo elimina o riduce significativamente
un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo
ammortizzato o al FVOCI.
Ai fini della valutazione, il ‘capitale’ è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale,
mentre l'‘interesse’ costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato
all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al
prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.
Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e
dell'interesse, la Società considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attivi
finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari
contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, la Società considera: eventi
contingenti che modificherebbero la tempistica o l'importo dei flussi finanziari; clausole che potrebbero
rettificare il tasso contrattuale della cedola, compresi gli elementi a tasso variabile; elementi di pagamento
anticipato e di estensione; e clausole che limitano le richieste di flussi finanziari da parte della Società da attivi
specifiche (per esempio, elementi senza rivalsa).
Le attività finanziarie della Società, relative a crediti commerciali e altri crediti, sono classificate come valutate
al costo ammortizzato. Tali attività finanziarie, quindi, sono rilevate secondo quanto sopra descritto, e valutate
successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato
viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite
per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio così come gli eventuali utili o perdite da
eliminazione contabile.
Tali attività finanziarie prima del 1° gennaio 2018 erano valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passivi
finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è
designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair
value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell’utile/(perdita) dell’esercizio. Le
altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita)
dell’esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivante dall'eliminazione contabile. Le passività finanziarie
della Società sono classificate come valutate al costo ammortizzato.
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle
stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell’ambito di un’operazione in cui
sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria sono trasferiti o quando
la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà
dell’attività finanziaria e non mantiene il controllo dell’attività finanziaria.
La Società procede all’eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l’obbligazione specificata nel
contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passivi
finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passivi
129
modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla
base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il
corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività
assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
Le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l’importo derivante dalla compensazione viene
presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, la Società ha correntemente il
diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l’attività e regolare
la passività contemporaneamente.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti verso clienti e gli altri crediti sono identificati come attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e
sono iscritti inizialmente al prezzo dell’operazione per i crediti commerciali e al fair value per gli altri crediti, che
generalmente corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati al costo ammortizzato al netto delle
relative perdite di valore identificate. La verifica della recuperabilità dei crediti è effettuata sulla base del valore
attuale dei flussi di cassa attesi.
I fondi svalutazione dei crediti commerciali sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo la
vita del credito, la Società considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili.
Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull’esperienza storica della Società,
sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi (“forward-looking
information”).
Debiti finanziari
I conti anticipi e i finanziamenti sono inizialmente rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli
oneri accessori direttamente imputabili. Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Sono classificati tra le passività correnti o le passività non
correnti in base alla rispettiva data di estinzione.
Debiti verso fornitori e altri debiti
I debiti verso fornitori e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono inizialmente
rilevati al fair value e successivamente iscritti al costo ammortizzato.
Strumenti finanziari derivati
La Società utilizza strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di variazione dei tassi
di interesse. I derivati sono rilevati inizialmente al fair value; i costi di transazione attribuibili sono rilevati a conto
economico nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.
Le relative variazioni sono contabilizzate come descritte di seguito. Alla designazione iniziale della copertura, la
Società documenta la relazione tra gli strumenti di copertura e l’elemento coperto, compresi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia nell’effettuare la copertura, unitamente ai metodi che saranno utilizzati per
valutare l’efficacia dello strumento di copertura. Sia all’inizio della copertura che durante la durata della stessa,
la Società valuta se la copertura è prevista essere altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value
o di flussi finanziari attribuibili ai rispettivi elementi coperti per il periodo per il quale la copertura è designata e
se i risultati effettivi di ciascuna copertura rientrano in una gamma dell’80%-125%. Nelle operazioni di copertura
di flussi finanziari di un’operazione programmata, l’operazione deve avere un’alta possibilità di verificarsi e deve
presentare un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che poterebbe avere effetti sul risultato d’esercizio.
130
Le variazioni del fair value dello strumento designato come di copertura di un flusso finanziario sono rilevate
direttamente nel patrimonio netto nella misura in cui la copertura è efficace. Per la quota non efficace, le
variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico.
La contabilizzazione di copertura, come sopra indicata, cessa prospetticamente se lo strumento designato
come di copertura non soddisfa p i criteri richiesti per la contabilizzazione di copertura, giunge a scadenza
oppure è venduto, cessato o esercitato. L’utile o la perdita accumulati sono mantenuti nel patrimonio netto sino
a quando la prospettata operazione si verifica. Quando l’elemento coperto è un’attività non finanziaria, l’importo
rilevato nel patrimonio netto viene trasferito al valore contabile dell’attività nel momento in cui la stessa viene
rilevata. Negli altri casi, l’importo rilevato nel patrimonio netto viene trasferito a conto economico nello stesso
esercizio in cui l’elemento coperto ha un effetto sul conto economico.
(e)
Capitale sociale acquisto e riemissione di azioni ordinarie (azioni proprie)
In caso di riacquisto di azioni rilevate nel patrimonio netto, il corrispettivo versato, compresi i costi direttamente
attribuibili all’operazione sono rilevati a riduzione del patrimonio netto. Le azioni coriacquistate sono
classificate come azioni proprie e rilevate nella riserva per azioni proprie. Il corrispettivo ricevuto dalla
successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. L’eventuale
differenza positiva o negativa derivante dall’operazione viene rilevata nella riserva da sovrapprezzo azioni.
(f)
Immobili, impianti e macchinari
Un elemento di immobili, impianti e macchinari viene valutato al costo al netto dell’ammortamento accumulato
e delle perdite di valore.
Il costo storico comprende eventuali oneri direttamente attribuibili all’acquisizione dell’attività.
Qualora componenti significativi abbiano vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.
Il costo di un bene prodotto in economia comprende il costo dei materiali utilizzati e della manodopera diretta
nonché altri costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al
funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. I costi sostenuti successivamente all’iscrizione
iniziale di un elemento di immobili, impianti e macchinari sono sommati al valore contabile del cespite a cui si
riferiscono se è probabile che i relativi futuri benefici affluiranno alla Società se il costo dell'elemento può essere
determinato attendibilmente. I costi per la manutenzione ordinaria di immobili, impianti e macchinari sono
rilevati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli utili e le perdite generati dalla cessione di un immobile, impianto o macchinario sono determinati come la
differenza tra il corrispettivo netto dalla cessione e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico
al momento dell’alienazione.
L’ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente
degli elementi di immobili, impianti e macchinari stimato dalla Società, che è riesaminato con periodicità annuale
ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le vite utili stimate nei periodi in esame sono le seguenti:
Assets
Ammortamento
Immobili
33,3 anni
Impianti telefonici
4 anni
Impianti elettrici
6,6 anni
Mobili e arredi
8,3 anni
Macchine ufficio elettroniche
5 anni
Insegne
6,6 anni
131
Attrezzatura varia
6,6 anni
Automezzi
4 anni
Impianti di allarme
3,3 anni
Le migliorie su beni di terzi sono ammortizzate lungo il periodo minore fra la vita utile e la durata del contratto
cui si riferiscono.
(g)
Beni oggetto di leasing
Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l’attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing.
L’attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell’importo della valutazione
iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della
data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà
sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell’attività sottostante o per il ripristino dell’attività sottostante
o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.
L’attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza
alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell’attività sottostante alla Socie
al termine della durata del leasing o, considerando il costo dell’attività per il diritto di utilizzo, ci si aspetta che la
Società eserciterà l’opzione di acquisto. In tal caso, l’attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la
vita utile dell’attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre,
l’attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e
rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.
La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data
di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing. Laddove non è possibile
determinare tale tasso con facilità, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale. Generalmente, la
Società utilizza il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.
Il tasso di finanziamento marginale della Società è calcolato sulla base dei tassi di interesse ottenuti da varie
fonti di finanziamento esterne apportando alcune rettifiche che riflettono le condizioni del leasing e il tipo di bene
in leasing.
La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo ed è
rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o
tasso, in caso di modifica dell’importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore
residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all’esercizio o meno di un’opzione di
acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.
Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell’attivi
per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell’attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la
modifica nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
La Società ha rilevato nuove attività e passività principalmente per leasing degli immobili presso cui si trova la
sede operativa e presso cui operano le filiali, e per i leasing delle autovetture aziendali. Generalmente i leasing
immobiliari hanno durata di sei anni e contengono una opzione di rinnovo per ulteriori sei anni esercitabile alla
fine del periodo vincolante, mentre i leasing delle autovetture hanno durata di tre o quattro anni e non
contengono una opzione di rinnovo. I leasing immobiliari prevedono la possibilità per la Società o di recedere
dal contratto con un preavviso di sei mesi.
132
La Società ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività
di modesto valore e ai leasing a breve termine. La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come
costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.
(h)
Attività immateriali e avviamento
(h.1) Avviamento
L'avviamento viene rilevato al costo, al netto delle perdite di valore accumulate, calcolate come indicato
successivamente.
L’avviamento viene sottoposto a un’analisi di recuperabilità (impairment test) in base ai flussi di cassa attesi
con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. La perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano
meno i motivi che l’hanno generata. Si rinvia al successivo paragrafo (i) Perdita di valore.
(h.2) Relazioni con la clientela
Il valore delle relazioni con la clientela, è stato iscritto sulla base del fair value identificato alla data del 30 giugno
2007, data di aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob S.p.A.”. Il costo storico si è incrementato a seguito
dell’acquisizione del ramo d’azienda della società “J.O.B. S.p.A.” nel corso dell’anno 2009, dell’aggregazione di
“Metis S.p.Anel corso dellanno 2011, per l’acquisto del Database Clienti di “Noi per Voi S.r.l” in data 1° luglio
2016 e, infine, a seguito dell’acquisizione del GruppoQuanta” nel 2021.
Il valore della Relazione con la clientela è stato ammortizzato sulla base della vita economica stimata dalle
perizie redatte da professionisti terzi indipendenti: 7,5 anni per l’aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob S.p.A.
e l’acquisto del ramo di azienda di “J.O.B. S.p.A.”, 4,5 anni per l’aggregazione con Metis S.p.A, 4,5 anni per
l’acquisto del Database Clienti “Noi per Voi S.r.l., ed infine 8 anni per l’acquisizione “Quanta”.
(h.3) Altre attività immateriali
Le altre attivi immateriali acquisite dalla Società, che hanno una vita utile definita, sono iscritte al costo al netto
del fondo ammortamento e delle perdite di valore accumulate e comprendono principalmente il valore
dellaccordo di non concorrenza raggiunto con il socio uscente della Quanta S.p.A., acquisita nel corso del 2021.
(i)
Perdite di valore
(i.1) Attività finanziarie
Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi
hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell’attività.
Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza tra il
valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale.
Le attività finanziarie singolarmente rilevanti sono valutate separatamente per determinare se hanno subito una
perdita di valore. Le altre attività finanziarie sono valutate cumulativamente, per gruppi aventi caratteristiche
simili di rischio di credito.
Tutte le perdite di valore attese sono rilevate a conto economico.
133
Le perdite attese di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente
collegato a un evento che si è verificato successivamente alla riduzione di valore. Il ripristino è rilevato a conto
economico.
(i.1.1) Crediti commerciali
La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei per natura e scadenza di crediti a fronte di perdite
che non sono state ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica
delle perdite, eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche
del periodo durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista della Società circa le condizioni
economiche lungo la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata
sulle stime delle perdite su crediti che la Società prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che
includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile
lordo delle attività.
(i.2) Attività non finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio la Società sottopone a verifica i valori contabili delle proprie attività per
identificare eventuali perdite di valore (impairment test). Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attivi
hanno effettivamente subito una perdita di valore, la Società stima il loro valore recuperabile. Il valore
recuperabile dell’avviamento e delle attività immateriali non ancora disponibili’ per l'uso viene stimato ad ogni
data di riferimento del bilancio.
Quando il valore contabile di un'attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari (o Cash Generating Unit)
eccede il valore recuperabile, la Società rileva la relativa perdita di valore. Un'unità generatrice di flussi finanziari
è il ppiccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari ampiamente indipendenti dai flussi
finanziari generati da altre attività o gruppi di attività. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Le
perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore
contabile dell’eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari e, in secondo luogo, a
riduzione delle altre attività’ dell'unità (gruppo di unità) proporzionalmente al valore contabile.
Il valore recuperabile di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il suo valore d'uso
e il suofair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso, la Società utilizza la metodologia
dell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi stimati (discounted cash flow). Questi sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi
specifici dell'attività (WACC costo medio ponderato del capitale). I flussi finanziari attesi sono desunti da piani
approvati dal competente organo amministrativo.
134
Le perdite di valore dell'avviamento non possono essere ripristinate. Nel caso delle altre attività, a ciascuna data
di riferimento del bilancio, le perdite di valore rilevate in esercizi precedenti sono valutate al fine di rilevare
l’esistenza di eventuali indicazioni che possano far presupporre la riduzione o l’inesistenza della perdita. Una
perdita di valore di un’attività viene ripristinata quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per
determinare il valore recuperabile. Il valore contabile risultante a seguito del ripristino della perdita di valore non
deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto degli ammortamenti) se la perdita di
valor’ dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.
(j)
Imposte
L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito
sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel
patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.
Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito
imponibile dell’esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data
di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i
valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale
dell’avviamento, rilevazione iniziale di attività o passività in un’operazione diversa dall’aggregazione aziendale
che non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile, nonché in caso di differenze relative a investimenti
in società controllate e a controllo congiunto per le quali si è in grado di controllare i tempi dell’annullamento ed
è probabile che nel prevedibile futuro la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per
imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio in
cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite
da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte
differite viene rivisto ad ogni data di riferimento del bilancio e viene ridotto nella misura in cui non è p probabile
che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.
Le ulteriori imposte sul reddito risultanti dalla distribuzione dei dividendi sono contabilizzate nel momento in cui
viene rilevata la passività per il pagamento del dividendo. Non ci sono riserve in sospensione di imposta.
(k)
Fondi
La Società rileva un fondo quando ha assunto un’obbligazione (legale o implicita), stimabile in modo attendibile
e quale risultato di un evento passato ed è inoltre probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a
produrre i benefici economici per adempiere all’obbligazione. L’importo del fondo è rappresentato dal valore
attuale dei flussi finanziari attesi stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni
correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.
La Società rileva un fondo per ristrutturazioni quando il programma dettagliato e formale per la ristrutturazione
è stato approvato e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. I costi operativi futuri non
sono oggetto di accantonamento.
135
(l)
Benefici ai dipendenti
Piani a contribuzione definita
I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel Conto Economico
dell’esercizio in cui sono sostenuti. I contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il
pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
Piani a benefici definiti
L’obbligazione netta della Società derivante da piani a benefici definiti viene calcolata separatamente per
ciascun piano stimando l’importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell’attivi
prestata nell’esercizio corrente e nei precedenti esercizi; tale beneficio viene attualizzato e il fair value di eventuali
attività a servizio del piano vengono detratti dalle passività.
Il calcolo è eseguito da un consulente esterno utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Qualora
il calcolo generi un beneficio per la Società, l’ammontare dell’attività rilevata è limitato al valore attuale dei
benefici economici disponibili sotto forma di rimborsi dal piano o di riduzioni dei contributi futuri del piano. Al
fine di stabilire il valore attuale dei benefici economici, si considerano i requisiti minimi di finanziamento
applicabili a qualsiasi piano della Società.
Gli utili e le perdite attuariali, i rendimenti delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi) e l’effetto del
massimale dell’attività (esclusi eventuali interessi) che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività
netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico
complessivo. Gli interessi netti dell’esercizio sulla passività/(attività) netta per benefici definiti sono calcolati
applicando alla passività/(attività) netta il tasso di sconto utilizzato per attualizzare l’obbligazione a benefici
definiti, determinata all’inizio dell’esercizio, considerando le eventuali variazioni della passività/(attività) netta per
benefici definiti avvenute nel corso dell’esercizio a seguito del pagamento di contributi e benefici. Gli interessi
netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando vengono apportate delle variazioni ai benefici di un piano o quando il piano viene ridotto, la quota del
beneficio economico relativo alle prestazioni di lavoro passate o l’utile o la perdita derivante dalla riduzione del
piano sono rilevati nell’utile/(perdita) dell’esercizio nel momento in cui la rettifica o la riduzione si verifica.
Il Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, rientra
tra i piani pensionistici a benefici definiti, piani basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione
percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al
valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano
benefici definiti. L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali
dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio
corrente e in quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli
impegni della Società.
La Legge del 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto nuove regole per il TFR maturando
dalgennaio 2007.
Per effetto della riforma della previdenza complementare:
- le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda;
- le quote di TFR maturande a partire dal gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, secondo le modali
di adesione esplicita o adesione tacita:
a) essere destinate a forme di previdenza complementare;
136
b) essere mantenute in azienda, la quale provvederà a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito
presso l’INPS.
In entrambi i casi le quote di TFR maturate dopo il 1° gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei
casi di destinazione a forme di previdenza complementare) sono considerate un piano a contribuzione definita.
La Legge Finanziaria 2007 non ha comportato alcuna modifica relativamente al TFR maturato al 31 dicembre
2006 che pertanto rientra tra i piani pensionistici a benefici definiti. Peraltro, a seguito delle novità normative
introdotte dalla Legge Finanziaria 2007, il TFR “maturato” ante gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della
scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) subisce una rilevante variazione di calcolo
per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In
particolare, la passività connessa al “TFR maturato” è valutata utilizzando tecniche attuariali al 1° gennaio 2007
(o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) senza
applicazione del pro-rata (anni di servizio g prestati/anni complessivi di servizio), in quanto i benefici dei
dipendenti relativi a tutto il 31 dicembre 2006 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a
forme di previdenza complementare) possono essere considerati quasi interamente maturati (con la sola
eccezione della rivalutazione). Ne consegue che, ai fini di questo calcolo, i “current service costs relativi alle
prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli in quanto sono rappresentati dai versamenti
contributivi ai fondi di previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’INPS.
Benefici a breve termine
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati su base non attualizzata come costo nel momento in cui
viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici.
La Società rileva una passività per l’importo che si prevede dovrà essere pagato sotto forma di
compartecipazione agli utili e piani di incentivazione quando ha un’obbligazione effettiva, legale o implicita ad
effettuare tali pagamenti come conseguenza di eventi passati e può essere effettuata una stima attendibile
dell’obbligazione.
Benefici ai dipendenti a lungo termine
L’obbligazione netta della Società a seguito di benefici ai dipendenti a lungo termine corrisponde all’importo del
beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato per le prestazioni di lavoro nell’esercizio corrente e negli
esercizi precedenti. Tale beneficio viene attualizzato. Le rivalutazioni sono rilevate nell’utile/(perdita)
dell’esercizio quando emergono.
Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come costo quando la Società
si è impegnato senza possibilità di recesso nell’offerta di detti benefici o, se anteriore, quando la Società rileva i
costi di ristrutturazione. I benefici interamente esigibili oltre dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sono
attualizzati.
Pagamenti basati in azioni
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate per
cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante i quali
i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna
data di chiusura del bilancio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni.
Le eventuali variazioni del fair value delle passività sono rilevate a conto economico tra i costi del personale.
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate in
azioni, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente del patrimonio netto lungo il periodo durante
137
i quali i dipendenti maturato il diritto incondizionato a ricevere le azioni. Le eventuali variazioni nel fair value
successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Alla fine di ogni esercizio viene
aggiornata la stima del numero di diritti che matureranno alla scadenza (componentenon market based”).
(m)
Ricavi
La Società opera principalmente nell’ambito della prestazione di servizi relativi alla somministrazione di
personale interinale, per cui è identificabile una singola promessa contrattuale (performance obligation) e si
ritiene che il cliente riceva e consumi simultaneamente i benefici delle prestazioni rese dalla Società. La
misurazione del grado di progresso nell’adempimento della promessa contrattuale è connessa alla rilevazione
della presenza fisica del lavoratore presso l’azienda cliente, e la fatturazione del servizio reso avviene su base
mensile. Non si riscontrano importi variabili significativi inclusi nella determinazione del corrispettivo
contrattuale, condizioni di pagamento anticipato o differito significative rispetto alle prassi di settore o importi
corrisposti a clienti che non siano considerati a riduzione del corrispettivo contrattuale.
(n)
Contributi
I contributi in conto capitale e quelli in conto esercizio sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che
la Società rispetterà le condizioni previste per l’ottenimento e che i contributi saranno ricevuti. I contributi in
conto capitale sono iscritti nello stato patrimoniale come ricavo differito tra gli “Altri debiti” ed imputati a conto
economico sistematicamente in contrapposizione agli ammortamenti dei beni oggetto dell’agevolazione. I
contributi in conto esercizio sono imputati a conto economico nella voce “Altri proventi”.
(o)
Proventi e oneri finanziari
I proventi finanziari comprendono gli interessi attivi sulla liquidità investita, i dividendi attivi, i proventi derivanti
dalla vendita di attività finanziarie disponibili per la vendita, le variazioni del fair value delle attività finanziarie
rilevate a conto economico, gli utili su cambi e gli utili su strumenti di copertura rilevati a conto economico. Gli
interessi attivi sono rilevati a conto economico per competenza utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. I
dividendi attivi sono rilevati quando si stabilisce il diritto della Società di riceverne il pagamento.
Gli oneri finanziari comprendono gli interessi passivi sui finanziamenti e leasing finanziari, le perdite su cambi,
le variazioni del fair value delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, le perdite di valore
delle attività finanziarie e le perdite su strumenti di copertura rilevati a conto economico. I costi relativi ai
finanziamenti e leasing finanziari sono rilevati a conto economico utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.
(p)
Nuovi principi pubblicati ma non ancora adottati
Di seguito sono indicati i nuovi principi contabili applicabili per gli esercizi che hanno inizio dopo il gennaio
2023 e la cui applicazione anticipata è consentita. Tuttavia, la Società ha deciso di non adottarli anticipatamente
per la preparazione del presente bilancio separato.
Non si prevede che i seguenti nuovi principi o modifiche ai principi avranno effetti significati sul bilancio della
Società:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (modifiche allo IAS 1);
Passività non correnti correlate a parametri finanziari (modifiche allo IAS 1);
Passività per leasing derivanti da operazioni di “sales and leaseback” (modifiche all’IFRS 16);
138
Accordi finanziari con i fornitori (modifiche allo IAS 7 e IFRS 7);
Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata o Joint Venture (Modifiche all’IFRS
10 e allo IAS 28);
International tax reform Pillar Two (modifiche allo IAS 12);
Contratti assicurativi (IFRS 17);
Valute difficilmente scambiabili (modifiche allo IAS 21).
(q)
Gestione dei rischi finanziari
La Società è esposta ai seguenti rischi derivanti dall’utilizzo di strumenti finanziari:
rischio di credito;
rischio di liquidità;
rischio di tasso di interesse.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all’esposizione della Società a ciascuno dei rischi
elencati in precedenza, gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli,
nonc la gestione del capitale della Società.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Socie
è del Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A.
Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali lo
stesso è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi e il rispetto di tali limiti. Queste
politiche e i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del
mercato e delle attività della Società. Tramite la formazione, gli standard e le procedure di gestione, la Socie
mira a creare un ambiente dei controlli disciplinato e costruttivo nel quale i propri dipendenti siano consapevoli
dei propri ruoli e responsabilità.
(i) Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita
finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali della Società.
L’esposizione della Società al rischio di credito dipende principalmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun
cliente. Il portafoglio clienti della Società si compone di un numero ampio di clienti e non evidenzia significativi
livelli di concentrazione verso pochi clienti. La tipologia prevalente dei clienti consiste in aziende italiane di
medio-piccole dimensioni, operanti in quasi tutti i settori merceologici. Non vi è una forte concentrazione
geografica del credito; parte di esso è principalmente localizzata nelle regioni del Centro-Nord Italia. Eventuali
fenomeni di deterioramento delle condizioni economiche generali o andamenti negativi del mercato del credito
potrebbero avere un impatto negativo nei rapporti con i clienti, compromettendo la possibilità per la Società di
realizzare i propri crediti commerciali e influenzando la gestione del capitale circolante.
Non si pescludere che l’eventuale inadempimento delle obbligazioni di pagamento da parte dei clienti, o il
semplice ritardo nell’esecuzione di detti pagamenti, possa diminuire la liquidità a disposizione della Società,
incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento.
La Società mantiene un frazionamento della clientela e conseguentemente riduce i rischi legati al recupero dei
crediti.
Prima di procedere alla somministrazione della fornitura di personale somministrato viene effettuata una
adeguata procedura di valutazione prevedendo che l’affidamento di ciascun nuovo cliente venga analizzato
individualmente prima che vengano offerte le condizioni standard in termini di pagamento e somministrazione.
139
Detta analisi comprende anche valutazioni esterne, se disponibili, e, in alcuni casi, informazioni bancarie. Per
ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di somministrazione, rappresentativi della linea di credito massima,
oltre la quale è richiesta l’approvazione diretta della Direzione.
Complessivamente il credito vantato verso i clienti si compone principalmente dell’onere complessivo della
retribuzione del lavoratore somministrato, che comprende oltre agli elementi della retribuzione ordinaria come
da Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento, anche le competenze maturate ma non godute
(tredicesima e 14ma, ferie oltre eventuali altri elementi), il margine e l’IVA calcolata solo sul margine della
Società.
La suddivisione delle macro-voci che determinato il valore del credito verso il cliente comporta un diverso grado
di tutela giuridica del credito. In caso di fallimento del cliente, la sola quota di credito rappresentativa delle
competenze del lavoratore somministrato è infatti privilegiata nel rimborso.
Per il metodo di valutazione si rinvia al paragrafo (i) Perdite di valore (i.1) Attività finanziarie.
(ii) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà a adempiere alle obbligazioni associate a passivi
finanziarie. L’approccio della Società nella gestione della liquidità prevede di garantire, per quanto possibile, che
vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali
che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri esorbitanti o rischiare di danneggiare la propria
reputazione.
La Società monitora l’andamento economico-finanziario delle singole Filiali facilitando così il monitoraggio del
fabbisogno di liquidità e ottimizzando il rendimento degli investimenti. Generalmente, la Società si assicura che
vi siano disponibilità liquide a vista sufficienti per coprire i costi operativi previsti per un periodo di 60 giorni,
compresi quelli relativi alle passività rappresentate dai “Benefici ai Dipendenti Somministrati” ed alle relative
passività contributive.
Inoltre, la Società negli anni ha in essere le seguenti linee di credito:
Esercizio 2023
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa, ad un tasso di interesse medio pari all’Euribor 3 mesi p
1,55%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come descritto
successivamente;
Euro 108 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di
crediti commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Esercizio 2022
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa assistite da garanzie, ad un tasso di interesse medio pari
all’Euribor 6 mesi più 1,50%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come
descritto successivamente;
Euro 100 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di
crediti commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Come descritto successivamente, la Società è soggetta al rispetto del parametro economico-finanziario incluso
nel contratto di finanziamento e calcolati a livello del bilancio consolidato della Capogruppo.
Inoltre, la Società ha in essere le seguenti garanzie finanziarie:
(In migliaia di Euro)
Beneficiario
Tipologia
2023
2022
Variazione
A.N.P.A.L.
Autorizzazione ai sensi del DLGS 276
36.222
36.627
(405)
Terzi
Fideiussioni per partecipazione a gare d’appalto
610
491
119
140
(In migliaia di Euro)
Beneficiario
Tipologia
2023
2022
Variazione
Terzi
Fideiussioni per contratti di locazione
681
877
(196)
Totale
37.513
37.995
(482)
Le garanzie prestate a favore dell’A.N.P.A.L. (Agenzia Nazionale Politiche del Lavoro), si riferiscono al vincolo
legislativo di costituire idonea garanzia dei crediti dei lavoratori assunti con il contratto di lavoro per prestazioni
di lavoro temporaneo.
Le fideiussioni per contratti di locazione si riferiscono alle garanzie prestate a favore dei vari proprietari degli
immobili ove si trova la sede direzionale della Società ed alcune Filiali.
(iii) Rischio di tasso di interesse
L’indebitamento finanziario della Società presenta tassi di interesse variabile, pertanto la Società potrebbe
essere esposta ai rischi connessi alle fluttuazioni di tali tassi.
Non si può escludere che eventuali fluttuazioni imprevedibili dei tassi di interesse comportino conseguenze
negative sulla situazione finanziaria della Società.
(r)
Informativa di settore
Ai fini dell’IFRS 8 “Settori Operativi”, l’attività svolta dalla Società è identificata in un unico settore operativo. Per
un’analisi maggiormente dettagliata delle prospettive e degli indicatori gestionali si rimanda alla Relazione sulla
Gestione.
(s)
Acquisizione di società controllate e di quote di minoranza
L’avviamento originario di Euro 44.572 migliaia generatosi a far data dal luglio 2007 si riferisce principalmente
alle competenze e alle conoscenze tecniche del personale della Società Openjob S.p.A. (con particolare
riferimento a Openjob S.p.A., In Time S.p.A. e Quandoccorre S.p.A.) acquisito nel Giugno 2007 da WM S.r.l.,
società poi oggetto di fusione inversa in Openjob S.p.A.
In tale sede di aggregazione aziendale era inoltre stato rilevato il valore della relazione con la clientela di Openjob
S.p.A. e della controllata Intime S.p.A., per l’importo di Euro 2.472 migliaia ed Euro 1.390 migliaia rispettivamente,
sulla base di una perizia redatta da un professionista terzo indipendente.
A seguito dell’acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. avvenuta il 31 dicembre 2011,
il differenziale tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite è stato allocato interamente
ad avviamento, pari ad Euro 27.164 migliaia.
Con l’acquisizione della controllata Quanta S.p.A., avvenuta nel mese di maggio 2021 e la conseguente fusione
per incorporazione decorsa dalgennaio 2022, è stato iscritto il valore della relazione con la clientela acquisita
per un importo di Euro 2.815 migliaia, determinato sulla base di una perizia redatta da un professionista terzo
indipendente, oltre ad un avviamento pari ad Euro 23.846 migliaia.
3a. Immobili, impianti e macchinari
Le tabelle seguenti illustrano le variazioni intervenute nella voce.
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Costo:
141
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Saldi al 1° gennaio 2023
1.201
1.063
5.720
103
135
8.222
Incrementi
-
72
944
-
-
1.016
Decremento
-
(92)
(1.947)
-
-
(2.039)
Al 31 dicembre 2023
1.201
1.043
4.717
103
135
7.199
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° gennaio 2023
343
864
3.555
103
135
5.000
Incrementi
36
57
645
-
-
738
Decremento
-
(84)
(1.811)
-
-
(1.895)
Al 31 dicembre 2023
379
837
2.389
103
135
3.843
Valori contabili:
Al 1° gennaio 2023
858
199
2.165
-
-
3.222
Al 31 dicembre 2023
822
206
2.328
-
-
3.356
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Costo:
Saldi al 1° gennaio 2022
1.201
1.028
4.872
106
179
7.386
Incrementi da fusione
-
18
553
-
-
571
Incrementi
-
47
713
-
-
760
Decremento
-
(30)
(418)
(3)
(44)
(495)
Al 31 dicembre 2022
1.201
1.063
5.720
103
135
8.222
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° gennaio 2022
315
823
3.158
106
179
4.581
Incrementi da fusione
-
9
256
-
-
265
Incrementi
28
60
559
-
-
648
Decremento
-
(28)
(418)
(3)
(44)
(494)
Al 31 dicembre 2022
343
864
3.555
103
135
5.000
Valori contabili:
Al 1° gennaio 2022
886
205
1.714
-
-
2.805
Al 31 dicembre 2022
858
199
2.165
-
-
3.222
Terreni e fabbricati
La voce comprende immobili in provincia di Udine, Brescia e Latina.
Impianti e Macchinari
La Società possiede alcune immobilizzazioni tecniche principalmente relative ad attrezzature, impianti ed
arredamenti presso le Filiali.
Altre Immobilizzazioni tecniche
La voce comprende principalmente macchine elettroniche d’ufficio, mobili e arredi, insegne luminose ed
autoveicoli.
L’incremento registrato nel corso dell’esercizio è principalmente imputabile ad acquisti di materiale informatico.
3b. Diritto all’uso per leasing
La tabella seguente illustra le variazioni intervenute nella voce:
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Totale
Costo:
Saldi al 1° gennaio 2023
4.242
16.638
20.880
142
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Totale
Incrementi
1.556
3.758
5.314
Decrementi
(1.862)
(2.600)
(4.462)
Saldi al 31 dicembre 2023
3.936
17.796
21.732
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° gennaio 2023
2.280
6.231
8.511
Incrementi
1.151
3.063
4.214
Decrementi
(1.810)
(2.233)
(4.043)
Saldi al 31 dicembre 2023
1.621
7.061
8.682
Valori contabili:
Al 1° gennaio 2023
1.962
10.407
12.369
Al 31 dicembre 2023
2.315
10.735
13.050
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo:
Saldi al 1° gennaio 2022
3.669
11.873
28
15.570
Incrementi
1.257
3.149
-
4.406
Incrementi da fusione
366
3.542
-
3.908
Decrementi
(1.050)
(1.926)
(28)
(3.004)
Saldi al 31 dicembre 2022
4.242
16.638
-
20.880
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° gennaio 2022
1.948
4.561
21
6.530
Incrementi
1.221
2.949
8
4.178
Incrementi da fusione
129
385
-
514
Decrementi
(1.018)
(1.664)
(29)
(2.711)
Saldi al 31 dicembre 2022
2.280
6.231
-
8.511
Valori contabili:
Al 1° gennaio 2022
1.721
7.312
7
9.040
Al 31 dicembre 2022
1.962
10.407
-
12.369
Autoveicoli
La voce ricomprende principalmente le autovetture assegnate al personale mediante contratti di leasing. Gli
incrementi rappresentano i nuovi contratti stipulati nel corso dell’esercizio.
Immobili
La voce ricomprende gli immobili della sede centrale e delle Filiali operative detenute dalla Società mediante
contratti di leasing. Gli incrementi rappresentano i nuovi contratti di leasing stipulati nel corso dell’anno in
seguito all’apertura delle nuove Filiali ed ai rinnovi dei contratti già esistenti conclusisi nel periodo.
Altre immobilizzazioni
La voce ricomprende principalmente le attrezzature elettroniche detenute dalla Società mediante contratti di
leasing.
4. Attività immateriali e avviamento
Le tabelle seguenti illustrano le variazioni intervenute nella voce.
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni
con la
clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Imm.ni in
corso e
acconti
Totale
Costo:
Saldi al 1° gennaio 2023
95.582
10.967
2.788
1.500
-
110.837
143
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni
con la
clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Imm.ni in
corso e
acconti
Totale
Incrementi
-
-
105
50
35
190
Decrementi
-
-
(3)
-
-
(3)
Saldi al 31 dicembre 2023
95.582
10.967
2.890
1.550
35
111.024
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° gennaio 2023
-
8.709
2.734
476
-
11.919
Incrementi
-
352
35
321
-
708
Decrementi
-
-
(3)
-
-
(3)
Saldi al 31 dicembre 2023
-
9.061
2.766
797
-
12.624
Valori contabili:
Al 1° gennaio 2023
95.582
2.258
54
1.024
-
98.918
Al 31 dicembre 2023
95.582
1.906
124
753
35
98.400
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni
con la
clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Imm.ni in
corso e
acconti
Totale
Costo:
Saldi al 1° gennaio 2022
71.736
8.152
2.597
1.500
-
83.985
Incrementi da fusione
23.846
2.815
191
-
-
26.852
Incrementi
-
-
-
-
-
-
Decrementi
-
-
-
-
-
-
Saldi al 31 dicembre 2022
95.582
10.967
2.788
1.500
-
110.837
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° gennaio 2022
-
8.152
2.477
176
-
10.805
Incrementi da fusione
-
205
127
-
-
332
Incrementi
-
352
130
300
-
782
Saldi al 31 dicembre 2022
-
8.709
2.734
476
-
11.919
Valori contabili:
Al 1° gennaio 2022
71.736
-
120
1.324
-
73.180
Al 31 dicembre 2022
95.582
2.258
54
1.024
-
98.918
Avviamento
Al termine di ogni esercizio il Gruppo esegue una verifica circa la recuperabilità del valore dell’avviamento.
L’analisi di recuperabilità (impairment test) sul valore dell’avviamento viene effettuata sulla base del valore d’uso
attraverso calcoli basati su proiezioni dei flussi derivanti dal business plan quinquennale approvato.
Si segnala che nel corso del 2021 si è proceduto ad un re-assessment delle CGU; fino al 31 dicembre 2020
l’insieme delle attività e delle passività operative del Gruppo era identificata come un’unica CGU. L’analisi svolta
si è resa necessaria a fronte dell’operazione di acquisizione di Quanta nel corso del 2021, rispetto alla quale è
stato rilevato un importo di avviamento pari a 24,1 milioni e del processo di riorganizzazione del Gruppo avviato
nel recente passato e che ha portato all’aggregazione di alcune società controllate e alla costituzione della
controllata Family Care.
A partire dall’esercizio 2021 sono state identificate due CGU distinte con riferimento a:
l’insieme delle attività e passività operative della Capogruppo e delle società controllate, esclusa Family Care
S.r.l. (“CGU principale”);
la controllata Family Care S.r.l. in ragione principalmente della specificità dei servizi resi (assistenza alla
persona) e della clientela cui si rivolge (privati) rispetto al resto del Gruppo, e l’utilizzo di una rete di filiali dedicata
per il proprio business. Questo anche a fronte della crescita dei volumi di attività della controllata registrati negli
ultimi anni e delle prospettive di sviluppo previste per il futuro.
144
Quanto sopra risulta coerente con la visione strategica e operativa del management, nonché con il livello di
analiticità della reportistica monitorata dal management.
L’importo dell’avviamento iscritto in bilancio risulta integralmente allocato alla CGU principale, considerando che
il business di Family Care S.r.l. risulta avviato all’interno del Gruppo e non relativo ad acquisizioni effettuate negli
anni precedenti.
L’impairment test al 31 dicembre 2023 è stato effettuato prendendo come riferimento la CGU principale per
quanto sopra indicato.
Il valore della CGU principale, cui risulta integralmente allocato l’avviamento iscritto in bilancio, è stato verificato
attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come valore attuale dei flussi di cassa attesi (discounted
cash flow) utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici alla data di valutazione (WACC).
La valutazione è stata svolta sulla base del business plan 2024-2028 e diretta emanazione di quello approvato
dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 20 febbraio 2024, redatto dal management sulla base
delle performance economico-finanziarie storiche della CGU principale e dalle aspettative sull’evoluzione futura.
L’impairment test è il risultato di stime economiche con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (o
meglio, temporalmente indefinito, supponendo la c.d. “continuità aziendale”) che vengono attualizzate e poste a
confronto con il capitale investito alla data di riferimento. In tale ottica prospettica è sul fronte dei tassi che si è
reso opportuno aprire un’attenta riflessione. Infatti, diversi elementi paiono confermare un cambiamento dello
scenario rispetto agli anni precedenti: stiamo assistendo, da un lato, ad un mutamento della politica monetaria,
non solo Europea tesa oggi a contrastare il fenomeno inflattivo attraverso un rialzo dei tassi.
Tenuto conto della strategia del Gruppo, dell’evoluzione attesa del mercato di riferimento e della situazione
macroeconomica generale, i flussi di cassa previsionali sono stati stimati in funzione delle assunzioni seguenti:
Ricavi: l’ipotesi per i ricavi è di una crescita pari al 4,8% nel 2024 e dal 3,8% al 2,2% dal 2025 al 2028
anche sulla base dei dati attesi di andamento del PIL e dell’inflazione;
Ai fini del calcolo del terminal value, si è assunto un tasso di crescita del G rate pari al 2%, il quale risulta coerente
con le evidenze disponibili in merito ai tassi di crescita di lungo termine che restituiscono valori compresi nel
range 2,0%-2,5%, anche nel settore di riferimento. Il flusso di cassa ottenibile in perpetuo dall’anno successivo
all’ultimo anno di previsione analitica è stato stimato in base alle seguenti principali assunzioni:
EBITDA medio normale pari a quello dell’ultimo anno di previsione analitica;
Incidenza Capex pari a quella prevista al termine dell’orizzonte temporale di piano (0,9%);
investimenti di mantenimento in diritto d’uso (IFRS16) pari a circa 4,7 milioni annui;
investimenti di mantenimento pari a circa 2 milioni annui;
circolante costante;
fondi costanti.
Si precisa che tali proiezioni riflettono le condizioni correnti dell’insieme delle attività e passività operative della
CGU principale oggetto di valutazione e che i valori utilizzati sono coerenti con le performance storiche della
stessa e con le aspettative del management in relazione agli andamenti attesi nel mercato di riferimento.
Il terminal value è stato determinato sulla base dell’ultimo anno del business plan, secondo le modalità sopra
indicate.
Le proiezioni dei flussi di cassa sono state attualizzate tenuto conto di un costo del capitale di rischio unlevered,
determinato in base al Capital Asset Pricing Model (CAPM), del 13,3% (esercizio precedente pari al 13,8%) al
lordo del relativo effetto fiscale. Tale tasso riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del
145
denaro per il periodo considerato e i rischi specifici del settore e del paese, l’Italia, in cui il Gruppo opera. Il WACC
al 31 dicembre 2023 è stato stimato sulla base delle seguenti assunzioni:
il risk-free rate adottato (3,8%);
il coefficiente beta (unlevered) è stato stimato pari a 1,31 sulla base delle caratteristiche del settore in
oggetto e dei beta rilevati con riferimento ad un campione di società quotate appartenenti al settore in
oggetto;
l’equity risk premium utilizzato è pari al 5%;
small size premium riconosciuto del 2,9%.
Il valore d’uso al 31 dicembre 2023 così calcolato è risultato superiore al valore contabile della Cash Generating
Unit. Si precisa quindi che non sono state effettuate svalutazioni al 31 dicembre 2023 così come negli esercizi
precedenti.
Si evidenzia di seguito il valore contabile e il valore recuperabile della CGU principale come rilevato nel 2023 e
nel 2022 e nel 2021:
(In migliaia di Euro)
Anni
Valore contabile del gruppo
Valore Recuperabile
Eccedenza recuperabile rispetto al valore contabile
2021
157.802
192.337
34.535
2022
147.183
156.410
9.227
2023
158.827
161.300
2.473
Le previsioni alla base del test di impairment condotto sono per loro stessa natura soggette ad elementi
imprevisti che potrebbero comunque incidere sulle stesse, quali mancato incremento atteso del PIL, variazioni
dei tassi di interesse e del tasso di inflazione, variazioni dei ricavi, della marginalità e dei termini di incasso dai
clienti in ragione del trend macroeconomico. Tali elementi imprevisti potrebbero comportare pertanto la
modifica dell’analisi di recuperabilità sopra illustrata. A tal proposito, si sottolinea che l’analisi di sensitività al 31
Dicembre 2023 evidenzia che il valore d’uso eguaglia il valore contabile della Cash Generating Unit nel caso di
un aumento del tasso di attualizzazione di circa 0,20 punti percentuali, a parità di tutte le altre condizioni; allo
stesso modo nel caso di una riduzione dei flussi di cassa non attualizzato pari a circa il 2% per tutto il periodo
di piano e per il flusso alla base della determinazione del terminal value, il valore d’uso eguaglierebbe il valore
contabile della Cash Generating Unit.
La ragionevolezza dei risultati del test deve essere inoltre apprezzata tenendo in considerazione l’operazione
promossa da Groupe Crit sul capitale sociale di Openjobmetis S.p.A., finalizzata al delisting. In data 23 febbraio
202426, Groupe Crit S.A. ha sottoscritto contratti preliminari per l’acquisto del capitale sociale di Plavisgas S.r.l,
titolare del 34,13% del capitale OJM e della totalità delle azioni detenute da Omniafin S.p.A e M.T.I Investimenti
S.r.l pari al 18,45% e al 5,15% del capitale sociale di OJM con una valorizzazione per azione pari a Euro 16,5
ciascuna. Al perfezionamento delle acquisizioni sopra citate, Groupe Crit S.A. promuoverà un’offerta pubblica di
acquisto obbligatoria (OPA) sulla totalità delle azioni ordinarie in circolazione al medesimo corrispettivo per
azione. A tale valore corrisponde un enterprise value del Gruppo pari a circa Euro 240 milioni, ampiamente
superiore al valore contabile della CGU principale.
Si precisa, inoltre, che ai fini della redazione dell’impairment test al 31 dicembre 2023 approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data 13 marzo 2024, sono state utilizzate valutazioni redatte da professionisti
indipendenti.
26
Si rimanda al relativo comunicato stampa per ulteriori informazioni nella sezione Investor del sito istituzionale
146
Infine, si segnala che la Capogruppo, le cui azioni sono negoziate presso il segmento STAR sull’Euronext Italia
gestito da Borsa Italiana S.p.A, al 31 dicembre 2023 capitalizzava circa Euro 196.565 migliaia.
Relazioni con la clientela
Dalgennaio 2022, con la fusione per incorporazione di Quanta S.p.A., sono state contabilizzate relazioni con
la clientela per Euro 2.815 migliaia, parzialmente ammortizzate per Euro 205 migliaia nel corso del 2021; la
valutazione iniziale, operata con l’ausilio di un professionista indipendente esterno adottando il metodo
dell’”excess earning method”, è stata effettuata in sede di acquisizione, avvenuta nel corso del mese di Maggio
2021.
Software
La voce software è riferibile ai programmi operativi e gestionali acquisiti dalla Società.
Immobilizzazioni in corso
Il valore delle immobilizzazioni in corso iscritte al 31 dicembre 2023, si riferisce allo sviluppo di un nuovo
applicativo informatico che si prevede entrerà in funzione nel corso del 2024.
5. Partecipazioni in imprese controllate
I movimenti avvenuti nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
Seltis Hub S.r.l.
Openjob
Consulting S.r.l.
HC S.r.l.
Family Care S.r.l.
Saldo al 1° gennaio 2022
2.298
329
37
2.700
Effetti da fusione
-
-
-
-
Incrementi di valore
-
-
-
1.000
Riclassifiche
-
620
-
-
Decrementi di valore
-
-
-
(2.600)
Saldo al 31 dicembre 2022
2.298
949
37
1.100
Incrementi di valore
-
-
-
600
Riclassifiche
-
-
(37)
-
Decrementi di valore
-
-
-
-
Saldo al 31 dicembre 2023
2.298
949
-
1.700
(In migliaia di Euro)
Lyve S.r.l.
Quanta S.p.A.
Quanta RU S.p.A.
Totale
Saldo al 1° gennaio 2022
1.090
29.817
-
36.271
Effetti da fusione
-
(29.817)
620
(29.197)
Incrementi di valore
-
-
-
1.000
Riclassifiche
-
-
(620)
-
Decrementi di valore
(322)
-
-
(2.922)
Saldo al 31 dicembre 2022
768
-
-
5.152
Incrementi di valore
3
-
-
603
Riclassifiche
37
-
-
-
Decrementi di valore
(188)
-
-
(188)
Saldo al 31 dicembre 2023
620
-
-
5.567
Di seguito è riepilogato il confronto fra il valore di carico delle partecipazioni ed il relativo patrimonio netto:
(In migliaia di Euro)
Capitale
Sociale
Patrimonio
Netto
Quota di
possesso
Valore pro-
quota (A)
Valore di
carico (B)
Differenze
(A - B)
Seltis Hub S.r.l.
110
3.911
100,00%
3.911
2.298
1.613
Openjob Consulting S.r.l.
100
2.440
100,00%
2.440
949
1.491
Family Care S.r.l.
1.100
688
100,00%
688
1.700
(1.012)
Lyve S.r.l.
465
1.183
52,06%
616
620
(4)
Totale
1.775
7.655
5.567
2.088
147
Openjob Consulting S.r.l. svolge principalmente la gestione delle attività formative finanziate, l’erogazione di
servizi in outsourcing, nonché offre supporto verso la controllante su attività di gestione delle buste paga.
Seltis Hub S.r.l. si occupa di ricerca e selezione del personale (anche con disabilità) per conto terzi e di head
hunting digitale.
Lyve S.r.l. è una società di formazione aziendale, un laboratorio di innovazione che integra competenze negli
ambiti della formazione, delle tecnologie digitali, del marketing e della comunicazione. A fronte dell’andamento
economico dell’esercizio 2023, delle previsioni future e del differenziale emerso tra valore di carico e patrimonio
netto di spettanza alla data di bilancio, è stata apportata al 31 dicembre 2023 una svalutazione della
partecipazione per Euro 188 migliaia.
HC S.r.l., educational company che realizza interventi dedicati allo sviluppo e alla motivazione delle risorse
umane nelle organizzazioni, è stata fusa per incorporazione nella società Lyve S.r.l. con efficacia civilistica dal
giugno 2023, fiscale e contabile dal 1° gennaio 2023.
La società “Family Care S.r.l. - Agenzia per il lavoro” si occupa di somministrare assistenti familiari dedicati ad
anziani ed a persone non autosufficienti. Il valore della partecipazione è stato verificato attraverso la
determinazione del valore in uso, inteso come valore attuale dei flussi di cassa attesi (discounted cash flow)
utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici alla data di valutazione (WACC).
La valutazione è stata svolta sulla base del business plan 2024-2028 e diretta emanazione di quello approvato
dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 20 febbraio 2024, redatto dal management sulla base
delle performance economico-finanziarie storiche della partecipazione e dalle aspettative sull’evoluzione futura.
Tenuto conto della strategia del Gruppo per la partecipata e dell’evoluzione attesa del mercato di riferimento e
della situazione macroeconomica generale, i flussi di cassa previsionali sono stati stimati in funzione delle
assunzioni seguenti:
Ricavi: l’ipotesi per i ricavi della Società è di una crescita, a perimetro costante, pari al 13,2% nel 2024 e
dal 9,8% al 12,3% dal 2025 al 2028
Ai fini del calcolo del terminal value, ovvero il flusso di cassa ottenibile in perpetuo dall’anno successivo all’ultimo
anno di previsione analitica è stato stimato in base alle seguenti principali assunzioni:
EBITDA medio normale pari a quello dell’ultimo anno di previsione analitica;
Incidenza Capex pari a quella prevista al termine dell’orizzonte temporale di piano (0,9%)
investimenti di mantenimento in diritto d’uso (IFRS16) pari a circa 0,5 milioni annui
circolante costante;
fondi costanti;
G-rate assunto pari al 2%.
Si precisa che tali proiezioni riflettono le condizioni correnti dell’insieme delle attività e passività operative della
partecipata oggetto di valutazione e coerenti con le aspettative del management in relazione agli andamenti
attesi nel mercato di riferimento.
Le proiezioni dei flussi di cassa sono state attualizzate tenuto conto di un costo del capitale di rischio unlevered,
determinato in base al Capital Asset Pricing Model (CAPM), del 13,3% (13,8% lo scorso esercizio) al lordo del
relativo effetto fiscale. Tale tasso riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del denaro per
il periodo considerato e i rischi specifici del settore e del paese, l’Italia, in cui il Gruppo opera. Il WACC al 31
dicembre 2023 è stato stimato sulla base delle seguenti assunzioni:
il risk-free rate adottato (3,8%);
148
il coefficiente beta (unlevered) è stato stimato pari a 1,31 sulla base delle caratteristiche del settore in
oggetto e dei beta rilevati con riferimento ad un campione di società quotate appartenenti al settore in
oggetto;
l’equity risk premium utilizzato è pari al 5%;
small size premium riconosciuto del 2,9%.
Il valore d’uso al 31 dicembre 2023 così calcolato è risultato superiore al valore contabile della Cash Generating
Unit. Si precisa quindi che non sono state effettuate svalutazioni nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
Il valore iscritto in bilancio pari a Euro 1.700 migliaia risulta al netto di una svalutazione di Euro 2.600 migliaia,
rilevata negli ultimi tre anni
6. Attività finanziarie
La voce non corrente principalmente è costituita dai depositi cauzionali pagati per le varie utenze della sede e
delle Filiali.
La voce corrente si riferisce a crediti verso socie di factoring per Euro 2.672 migliaia, in relazione a crediti
commerciali ceduti al 31 dicembre 2023, per i quali la Società non ha richiesto la liquidazione anticipata.
7. Attività e passività per imposte differite
Le attività e passività per imposte differite si riferiscono alle seguenti voci:
(In migliaia di Euro)
Attività
Passività
Netto
31/12/2023
31/12/2022
31/12/2023
31/12/2022
31/12/2023
31/12/2022
Immobili, impianti e macchinari
-
-
85
86
(85)
(86)
Attività immateriali
-
-
532
630
(532)
(630)
Benefici ai dipendenti
-
-
7
14
(7)
(14)
Fondi
370
359
-
-
370
359
Fondo svalutazione crediti
1.454
1.622
-
-
1.454
1.622
Costi a deducibilità differita
188
473
-
-
188
473
Riallineamento Avviamento
18.948
19.351
-
-
18.948
19.351
Totale
20.960
21.805
624
730
20.336
21.075
Dal calcolo delle imposte differite non sono state escluse differenze temporanee tra i valori fiscali attribuiti alle
attività e passività ed il corrispondente valore di bilancio.
Non vi sono perdite fiscali riportabili per le quali possano essere rilevate imposte anticipate.
Le attività e le passività fiscali sono state valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili
nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote
fiscali stabilite da provvedimenti in vigore.
A decorrere dall’esercizio 2020 si è provveduto ad iscrivere le attività per imposte differite relative al
riallineamento del valore fiscale dell’avviamento, secondo quanto previsto dal D.L. 104/2020, art. 110 comma 8
e 8 bis. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 27.
I movimenti delle attività e delle passività fiscali differite nette sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
Saldo 31
Dicembre 2022
Incrementi
Stato
Patrimoniale
Movimenti a
Conto
Economico
Saldo 31
Dicembre 2023
Immobili, impianti e macchinari
(86)
-
1
(85)
Attività immateriali
(630)
(48)
146
(532)
Benefici ai dipendenti
(14)
-
7
(7)
149
(In migliaia di Euro)
Saldo 31
Dicembre 2022
Incrementi
Stato
Patrimoniale
Movimenti a
Conto
Economico
Saldo 31
Dicembre 2023
Fondi
359
-
11
370
Crediti commerciali e altri crediti
1.622
-
(168)
1.454
Costi a deducibilità differita
473
-
(285)
188
Riallineamento Avviamento
19.351
-
(403)
18.948
Totale
21.075
(48)
(691)
20.336
8. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La voce include il saldo attivo dei depositi bancari e postali e le giacenze di cassa.
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Depositi bancari e postali
6.897
1.878
5.019
Denaro e valori in cassa
23
33
(10)
Totale disponibilità liquide
6.920
1.911
5.009
Con riferimento all’indebitamento finanziario netto, come previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di
informativa pubblicati da ESMA in data 4 marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da
parte di CONSOB, si rimanda alla successiva nota 12.
9. Crediti commerciali
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Verso clienti terzi
143.680
143.527
153
Verso parti correlate
3
177
(174)
Fondo svalutazione crediti
(6.719)
(7.404)
685
Totale crediti commerciali
136.964
136.300
664
Al 31 dicembre 2023 e 2022 non erano presenti crediti verso clienti derivanti da cessioni con azione di regresso.
Il totale dei crediti è relativo esclusivamente a clienti italiani; non vi sono pertanto crediti in valuta diversa
dall’Euro. Alle date di bilancio non esistevano concentrazioni di crediti verso un numero limitato di clienti.
Si rimanda al paragrafo 31 Parti correlate” per ulteriori informazioni circa l’analisi dell’esposizione dei crediti
commerciali verso parti correlate.
I crediti risultano inoltre iscritti al netto di un importo pari a Euro 72 migliaia corrispondente alla valutazione
emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali di Quanta S.p.A., società fusa per incorporazione a
decorrere dal 1° gennaio 2022.
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 70, rispetto a 67 consuntivati al 31 dicembre 2022. Si
rimanda al paragrafo 25 “Perdite per riduzione di valore” per ulteriori informazioni circa l’analisi dell’esposizione
dei crediti commerciali alla data di bilancio.
10. Altri crediti
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Crediti verso Forma.Temp
3.520
2.743
777
Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.
1.172
1.400
(228)
150
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Risconti attivi
1.093
1.176
(83)
Altri crediti in contenzioso
1.095
1.095
-
Crediti per consolidato fiscale
746
705
41
Altri minori
257
219
38
Credito vs Erario per rimborsi
1.365
150
1.215
Credito verso tesoreria INPS per TFR
1.819
1.574
245
Totale altri crediti
11.067
9.062
2.005
La voce Altri crediti in contenzioso si riferisce al credito verso un ex Amministratore di Metis cessato dalla
carica nel 2009; si precisa che nei Fondi Rischi sono state riflesse le valutazioni effettuate in merito a tale
contenzioso.
I Risconti attivi diversi al 31 dicembre 2023 per Euro 1.093 migliaia si riferiscono principalmente a costi rilevati
integralmente nell’esercizio in corso relativi a sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti
a contratti di leasing.
La voce “Crediti verso Forma.Temp” per Euro 3.520 migliaia è riferibile principalmente al rimborso
dell’integrazione salariale anticipata ai lavoratori somministrati.
La voce “Credito per consolidato fiscale” riguarda un credito della Società verso la controllata Seltis Hub S.r.l.
per adesione al consolidato fiscale. Si rimanda a quanto descritto nella nota 31 “Parti correlate”.
La voce “Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.” si riferisce a passività potenziali per le quali è stato previsto un
accantonamento a fondo rischi, coperte dalla garanzia della parte venditrice. La variazione rispetto al 31
dicembre 2022 è relativa a posizioni garantite nell’ambito dell’operazione di acquisizione che sono state regolate
nel corso dell’esercizio.
11. Attività per imposte correnti
Al 31 dicembre 2023 il credito per imposte correnti sul reddito è pari ad Euro 36 migliaia e si riferisce al credito
verso erario per IRES da consolidato fiscale.
Al 31 dicembre 2022 non erano iscritti in bilancio crediti per imposte correnti.
12. Debiti verso banche ed altre passività finanziarie
La presente nota illustra le condizioni contrattuali che regolano le passività finanziarie della Società. Per
maggiori informazioni sull’esposizione della Società al rischio di tasso d’interesse si rimanda alla nota n. 29.
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Passività non correnti:
Finanziamento Linea A
-
1.490
(1.490)
Finanziamento Linea B2
-
1.426
(1.426)
Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023
13.402
-
13.402
Passività per leasing
9.662
8.843
819
Totale passività non correnti
23.064
11.759
11.305
Passività correnti
Finanziamento Linea A
-
3.000
(3.000)
Finanziamento Linea B2
-
2.858
(2.858)
Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023
5.975
-
5.975
Finanziamenti M/L
-
1.000
(1.000)
Debiti verso banche non garantiti
13.072
15.774
(2.702)
Debiti per gestione Tesoreria Accentrata
7.375
-
7.375
Passività per leasing
3.393
3.511
(118)
151
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Totale passività correnti
29.816
26.143
3.673
Totale passività correnti e non correnti
52.880
37.902
14.978
In data 4 agosto 2023, il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole in merito alla gestione
accentrata della tesoreria, al fine di ottimizzare i flussi di cassa tra Openjobmetis (pooler/accentratore) e le
controllate Seltis Hub S.r.l., Openjob Consulting S.r.l. e Family Care S.r.l. (rubricate). I rapporti tra il pooler e le
società aderenti al servizio sono opportunamente regolati da un relativo contratto. Nella voce debiti per gestione
accentrata della tesoreria è ricompreso il saldo delle disponibilità liquide trasferite dalle controllate al 31
dicembre 2023.
In data 28 giugno 2023 la Società ha sottoscritto un contratto di finanziamento per un importo complessivo di
Euro 35 milioni, composto da due linee amortizing a medio e lungo termine per Euro 30 milioni, di cui Euro 24
milioni utilizzabili per acquisizioni e l’acquisto di azioni proprie, ed una linea di credito revolving per Euro 5 milioni.
Nel corso del mese di luglio 2023 la Società ha provveduto ad utilizzare parzialmente le due linee amortizing per
complessivi Euro 19,5 milioni, di cui Euro 6 milioni destinati all’estinzione anticipata delle quote capitali residue
del Finanziamento Linea A e Linea B2.
Nel corso del mese di gennaio 2024, la Società ha provveduto ad utilizzare la parte residua delle due linee
amortizing per complessivi Euro 10,5 milioni, destinati principalmente al finanziamento dell’acquisto della
partecipazione in Just on Business S.p.A.; per un maggior approfondimento, si rimanda a quanto descritto nel
paragrafo 39. Eventi successivi.
Il Finanziamento a medio-lungo termine sottoscritto nel corso dell’esercizio prevede il rispetto di un vincolo
finanziario denominato leverage ratio costituito dal rapporto IFN/EBITDA come definiti nel contratto di
finanziamento. La misurazione di tale vincolo finanziario è prevista su base annuale al 31 dicembre, avendo
come base i valori del bilancio consolidato del Gruppo. La banca finanziatrice ha la facoltà di chiedere la
risoluzione del contratto di finanziamento qualora alla data di calcolo il vincolo non venisse rispettato.
Le condizioni contrattuali dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie, esclusi gli strumenti
finanziari, sono:
(In migliaia di Euro)
31 Dicembre 2023
31 Dicembre 2022
Val.
Tasso di
interesse
nominale
Anno
scad.
Valore
nominale
Valore
contabile
Valore
nominale
Valore
contabile
Finanziamento Linea A
Euro
Euribor*
2024
-
-
4.500
4.490
Finanziamento Linea B2
Euro
Euribor*
2024
-
-
4.284
4.284
Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023
Euro
Euribor*
2024
6.000
5.975
-
-
Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023
Euro
Euribor*
2029
13.500
13.402
-
-
Finanziamenti M/L
Euro
0,3%**
2023
-
-
1.000
1.000
Debiti verso banche non garantiti
Euro
4,38%**
-
13.072
13.072
15.774
15.774
Debiti per gestione tesoreria accentrata
Euro
4,70%**
-
7.375
7.375
Passività per leasing
Euro
3,06%***
2024/29
14.061
13.055
12.961
12.354
Totale passività onerose
54.008
52.880
38.519
37.902
* Euribor 6 mesi più spread compreso tra un minimo del 1,4% e un massimo del 1,70% anche in relazione al rispetto di un
vincolo finanziario
** Trattasi di tassi medi indicativi
*** Tasso di interesse marginale medio ponderato
152
Il Finanziamento a medio-lungo termine sottoscritto nel corso dell’esercizio prevede il rispetto di un vincolo
finanziario denominato leverage ratio costituito dal rapporto IFN/EBITDA come definiti nel contratto di
finanziamento. La misurazione di tale vincolo finanziario è prevista su base annuale al 31 dicembre, avendo
come base i valori del bilancio consolidato del Gruppo. La banca finanziatrice ha la facoltà di chiedere la
risoluzione del contratto di finanziamento qualora alla data di calcolo il vincolo non venisse rispettato.
Di seguito si dà evidenza del vincolo finanziario che deve essere rispettato a livello consolidato:
Date di Calcolo
IFN/EBITDA <
31 dicembre 2023
2,25
31 dicembre 2024
2,25
31 dicembre 2025
2,25
31 dicembre 2026
2,25
31 dicembre 2027
2,25
31 dicembre 2028
2,25
IFN = Indebitamento Finanziario Netto
EBITDA = Utile netto consolidato d’esercizio al lordo di imposte sul reddito, oneri finanziari netti, ammortamenti,
accantonamenti e svalutazioni
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2023 il vincolo finanziario è stato rispettato.
I leasing delle filiali contengono opzioni di proroga esercitabili fino a sei mesi prima della conclusione del periodo
vincolante. Qualora, alle rispettive scadenze, venissero esercitate tutte le azioni di proroga, i flussi di cassa
potenziali in uscita che non sono attualmente riflessi nella passività del leasing, ammonterebbero a circa Euro
22.897 migliaia.
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022
calcolato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA
in data 4 marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da parte di CONSOB.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31
dicembre
Variazione 2023 vs. 2022
2023
2022
Valore
%
A Disponibilità liquide 23 33 (10) (30,3%)
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 6.897 1.878 5.019 267,3%
C Altre attività finanziarie correnti 2.672 3.095 (423) (13,7%)
D
Liquidità (A+B+C)
9.592
5.006
4.586
91,6%
E Debito finanziario corrente (26.423) (22.632) (3.791) 16,8%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (3.393) (3.511) 118 (3,4%)
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(29.816)
(26.143)
(3.673)
14,0%
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(20.224)
(21.137)
913
(4,3%)
I Debito finanziario non corrente (23.064) (11.759) (11.305) 96,1%
J Strumenti di debito -
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(23.064)
(11.759)
(11.305)
96,1%
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(43.288)
(32.896)
(10.392)
31,6%
153
Di seguito si riporta la riconciliazione delle variazioni delle passività per leasing, dei debiti verso banche ed altre
passività finanziarie derivanti dall’attività di finanziamento.
(In migliaia di Euro)
Passività per leasing
Passività finanziarie, debiti verso
banche e altre passività
Saldo al 1° gennaio 2023
12.354
25.548
Variazioni delle passività finanziarie
Pagamento di passività per leasing
(4.485)
-
Interessi passivi
303
-
Nuovi leasing, rinnovi e cessazioni di
contratto
4.883 -
Erogazione nuovi finanziamenti
-
19.378
Rimborso rate finanziamenti
-
(9.774)
Debiti per gestione tesoreria accentrata
-
7.375
Altri debiti finanziari ed interessi
-
(2.702)
Totale variazioni delle passività
701
14.277
Saldo al 31 dicembre 2023
13.055
39.825
13. Benefici ai dipendenti
(a) correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti correnti include:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Debiti verso dipendenti somministrati per stipendi da liquidare
34.974
39.365
(4.391)
Debiti verso dipendenti somministrati per competenze da liquidare
15.430
15.198
232
TFR lavoratori somministrati
404
350
54
Debiti verso dipendenti di struttura per stipendi e competenze da
liquidare
3.162 5.056 (1.894)
Totale debiti per benefici ai dipendenti
53.970
59.969
(5.999)
Data la natura dell’attività svolta dalla Società e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è mediamente liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le
passività correnti. Pertanto, la passività non è stata attualizzata e corrisponde all’obbligazione dovuta ai
dipendenti somministrati al termine del contratto.
La riduzione rispetto al precedente esercizio è principalmente legata alla contrazione dei volumi di vendita.
(b) non correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti non correnti si riferisce al Trattamento di Fine Rapporto verso i
dipendenti di “struttura”. La variazione del debito relativo ai benefici per dipendenti nei diversi esercizi è così
riassunta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Debiti per benefici ai dipendenti al 1° gennaio
587
629
(42)
Effetti da fusione
-
131
(131)
Costo rilevato nel Conto Economico
23
15
8
Pagamenti nell'esercizio
(59)
(101)
42
Valutazione attuariale
15
(87)
102
Totale debiti per benefici ai dipendenti
566
587
(21)
Limporto è rilevato nel Conto Economico come da tabella seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Interessi passivi sull'obbligazione
23
15
8
154
Totale
23
15
8
La passività relativa al TFR si basa sulla valutazione attuariale effettuata da esperti indipendenti sulla base dei
seguenti parametri principali:
31/12/2023
31/12/2022
Proiezione degli incrementi retributivi futuri (valore medio)
1,00%
1,00%
Proiezione della rotazione del personale
9,00%
9,00%
Tasso di attualizzazione
3,36%
4,17%
Tasso di inflazione medio
2,00%
2,30%
14. Debiti commerciali
La voce comprende i debiti commerciali per forniture di servizi e per prestazioni di consulenze.
Il totale dei debiti alla data di bilancio è dovuto principalmente verso fornitori italiani; non vi sono inoltre debiti in
valuta diversa dall’Euro.
La composizione della voce è la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Debiti commerciali verso terzi
10.852
11.930
(1.078)
Debiti commerciali verso controllate
-
1
(1)
Totale debiti commerciali
10.852
11.931
(1.079)
15. Altri Debiti
Il dettaglio della voce è il seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Debiti verso Istituti previdenziali
21.656
25.258
(3.602)
Debiti tributari
14.788
11.117
3.671
Debiti verso Forma.Temp
1.364
1.160
204
Debiti verso controllate per consolidato fiscale
432
293
139
Passività corrente legata al patto di non concorrenza
325
300
25
Altri debiti
495
305
190
Totale altri debiti correnti
39.060
38.433
627
Passività non corrente legata al patto di non concorrenza
300
600
(300)
Totale altri debiti non correnti
300
600
(300)
Totale altri debiti
39.360
39.033
327
I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono principalmente a debiti verso Inps, Inail e altri istituti previdenziali
riferiti alle retribuzioni dei lavoratori somministrati e del personale di struttura.
I debiti verso imprese controllate si riferiscono al debito di Euro 177 migliaia verso la società Family Care S.r.l.,
al debito di Euro 223 migliaia verso la società Openjob Consulting S.r.l e al debito di Euro 31 migliaia verso la
società Lyve S.r.l per adesione al consolidato fiscale.
Con il perfezionamento dellacquisizione di Quanta S.p.A. avvenuta nel mese di maggio 2021, si è rilevata nella
voce Altri debiti correnti e non correnti la passività relativa all’accordo contrattuale raggiunto con la parte
venditrice, circa la limitazione allo svolgimento di attività professionali in concorrenza con l’azienda, da
riconoscersi in cinque anni.
I debiti verso Forma.Temp si riferiscono al contributo di gestione di dicembre ed al contributo per la formazione
del personale somministrato del mese di dicembre.
Il dettaglio della voce debiti tributari è il seguente:
155
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Ritenute ai dipendenti
14.709
10.918
3.791
IVA e altri minori
79
199
(120)
Totale debiti tributari
14.788
11.117
3.671
16. Passività per imposte correnti e non correnti
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2023 è pari ad Euro 5 migliaia verso erario per IRAP. Per maggiori
dettagli si rimanda alla nota 27.
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2022 era pari ad Euro 2.420 migliaia e si riferiva ad Euro 717 alla
terza rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis, ad Euro 1.253 migliaia verso Erario
per Consolidato Fiscale IRES e ad Euro 450 Migliaia verso erario per IRAP. Per maggiori dettagli si rimanda alla
nota 27.
17. Fondi
La movimentazione della voce è stata la seguente:
(In migliaia di Euro)
Saldo al 1° gennaio 2023
3.647
Incrementi
1.084
Utilizzi
(389)
Saldo al 31 dicembre 2023
4.342
La voce si riferisce a possibili oneri futuri relativi ad alcuni contenziosi con il personale, ad un contenzioso relativo
ad un credito di natura non commerciale, a passività potenziali relative alle società acquisite nel corso del
precedente esercizio per le quali sussiste tuttavia la garanzia da parte del precedente socio, che ha portato alla
contestuale iscrizione di una posizione creditoria nell’attivo circolante, oltre ad altri rischi minori.
18. Patrimonio netto
(a) Capitale sociale
2023
2022
Azioni ordinarie
Emesse al 1° gennaio
13.712.000
13.712.000
Emesse al 31 dicembre
13.369.200
13.712.000
Al 31 dicembre 2023, il capitale sociale deliberato, pari ad Euro 13.712 migliaia, si compone di 13.369.200 azioni
ordinarie le cui percentuali di possesso sono specificate nella sezione “Struttura del Gruppo” a cui si fa esplicito
richiamo.
In data 21 aprile 2023 l’Assemblea dei Soci ha deliberato l’eliminazione del valore nominale delle azioni ordinarie,
precedentemente pari ad Euro 1,00 cadauna. Contestualmente, l’Assemblea ha inoltre deliberato l’annullamento
di 342.800 azioni proprie, senza procedere con la riduzione del capitale sociale; l’operazione è stata finalizzata
con il deposito degli atti presso il Registro delle Imprese in data 4 maggio 2023.
L’Assemblea dei Soci, in data 21 aprile 2023, ha altresì autorizzato il Consiglio di Amministrazione all’acquisto,
in una o pvolte, e alla disposizione di azioni proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter
c.c. nonché dellart. 132 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, sino ad un massimo di azioni ordinarie tale da non
156
eccedere il 20% del capitale sociale pro-tempore, previa revoca della precedente autorizzazione assembleare
concessa in data 19 aprile 2022.
In data 29 giugno 2023, la Società ha promosso un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale ai sensi degli
artt. 102 e seguenti del T.U.F. su massime n. 1.500.000 azioni, pari al 11,22% del capitale sociale, il cui
documento di offerta è stato approvato da Consob, con delibera n. 22791, in data 26 luglio 2023.
Al termine del periodo di adesione all’offerta, intercorso dal 7 agosto 2023 all’8 settembre 2023, sono pervenute
in adesione n. 741.147 azioni.
A seguito degli acquisti effettuati nel corso dell’esercizio, si segnala che alla data del 31 dicembre 2023
Openjobmetis S.p.A. possedeva direttamente 1.083.906 azioni proprie, pari a circa l’8,11% dellintero capitale
sociale.
La Società non ha emesso azioni privilegiate.
Non residuano quote del capitale sociale non versate.
(b) Riserva sovrapprezzo azioni
La voce riserva sovrapprezzo azioni include il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento di capitale sociale
effettuato durante l’assemblea straordinaria del 18 marzo 2005 (pari ad Euro 3.899 migliaia), il sovrapprezzo
azioni rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato in data 11 giugno 2007 (pari ad Euro 51
migliaia), il sovrapprezzo rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato tramite conferimento in
data 14 marzo 2011 (pari ad Euro 5.030 migliaia), il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento del capitale
sociale effettuato in data 14 marzo 2011 (pari ad Euro 7.833 migliaia), il sovrapprezzo rilevato in occasione della
conversione del prestito obbligazionario in data 26 giugno 2015 (pari ad Euro 700 migliaia), e il sovrapprezzo
rilevato in occasione dell’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione effettuata in data 03 dicembre 2015 (pari
ad Euro 16.240 migliaia). Inoltre, la riserva è stata ridotta per un ammontare di Euro 2.208 migliaia per la quota
dei costi di quotazione riferibili all’Offerta Pubblica di sottoscrizione (ossia costi direttamente imputabili alla
stessa e quota parte degli altri costi di quotazione, proporzionalmente al numero di azioni riferibili all’offerta
pubblica di sottoscrizione rispetto al numero totale di azioni oggetto di offerta pubblica iniziale, inclusa la
greenshoe).
(c) Altre Riserve
La voce Altre Riserve include la quota residua pari ad Euro 15.602 migliaia della riserva di capitale in capo a WM
S.r.l. pari originariamente ad Euro 25.959 migliaia. Tale riserva è stata parzialmente utilizzata per la copertura
delle perdite dell’esercizio 2007, e si è incrementata per lavanzo di fusione con Quandoccorre S.p.A.,
successivamente si è ridotta per copertura perdite a nuovo anno 2009.
Al 31 dicembre 2023, nel rispetto dello IAS 19, è stata contabilizzata a patrimonio netto la perdita attuariale netta
complessivamente pari ad Euro 15 migliaia, data dalla differenza tra il valore di beneficio atteso calcolata per
l’anno in corso e il beneficio effettivo risultante dalle nuove ipotesi valutative di fine periodo.
Il valore delle Altre riserve è al netto dell’apposita riserva negativa per acquisto di azioni proprie in portafoglio,
pari ad Euro 9.850 migliaia al 31 dicembre 2023.
Tra le Altre riserve risulta essere classificata la riserva pari ad Euro 793 migliaia relativa al Piano di Performance
Shares 2019-2021 ed al Piano di Performance Shares 2022-2024, come meglio specificato nella nota 21, e la
riserva pari ad Euro 257 migliaia, originariamente generatasi per Euro 468 migliaia in seguito alla cessione di
157
azioni proprie nell’ambito dell’operazione di acquisto “Quanta”, relativa al differenziale tra il valore di
contabilizzazione delle stesse alle varie date di acquisizione (Euro 4.349 migliaia) e il loro fair value alla data
dell’operazione di acquisizione (Euro 4.817 migliaia), e parzialmente utilizzata nel corso dell’esercizio per Euro
211 migliaia a fronte dell’attribuzione della prima tranche di azioni proprie nell’ambito del Piano di Performance
Shares 2019-2021.
La seguente tabella riepiloga la disponibilità e la possibilità di utilizzo delle riserve:
(In migliaia di Euro)
Importo
Possibilità di
utilizzo
Quota disponibile
Utilizzi negli ultimi tre
esercizi per coperture
perdite
Capitale Sociale
13.712
-
-
Riserva Legale
2.812
B
2.812
-
Riserva Sovrapprezzo azioni
31.545
A, B, C
31.545
-
Altre Riserve
69.684
A, B, C
68.634
-
Totale
117.753
-
Quota disponibile
102.991
Legenda simboli:
A = Aumento di capitale sociale
B = Copertura perdite
C = Per distribuzione ai soci
Si precisa che una quota delle riserve distribuibili pari ad Euro 69.583 migliaia è stata vincolata al regime di
sospensione di imposta ai sensi del DL 104/2020, art. 110 commi 8 e 8 bis.
19. Ricavi
Una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizi, tutti conseguiti in Euro e principalmente verso clienti
italiani, è espressa nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Ricavi per somministrazione lavoro somministrato
701.128
724.434
(23.306)
Ricavi per ricerca e selezione del personale
299
430
(131)
Ricavi per altre attività
1.185
1.540
(355)
Riaddebiti a società del gruppo
673
691
(18)
Totale Ricavi
703.285
727.095
(23.810)
La voce “Ricavi per altre attività” si riferisce principalmente a servizi di consulenza erogati alla Pubblica
Amministrazione nei processi di ricerca di nuovo personale, oltre ai servizi erogati per le attivazioni dei tirocini,
ricavi per politiche attive del lavoro, vendita di formazione su incarico e altri minori. Per la voce “Riaddebiti a
società del Gruppo” si rimanda alla nota n. 31 relativa ai rapporti intrattenuti con le parti correlate.
Nel 2023 i ricavi della Società risultano pari ad Euro 703.285.323, rispetto ad Euro 727.095.252 nel 2022.
La lieve flessione rispetto all’anno precedente riflette l’andamento del mercato della somministrazione
generalista italiano.
20. Altri proventi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Riconoscimento contributi da Forma.Temp
13.471
13.005
466
Altri proventi diversi
1.266
1.479
(213)
158
Totale altri proventi
14.737
14.484
253
La voce riconoscimento contributi da parte di Forma.Temp si riferisce a contributi ricevuti da tale Ente per il
rimborso dei costi sostenuti per corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati, inclusi nella voce costi
per servizi.
I contributi sono riconosciuti dall’Ente sulla base della specifica rendicontazione dei costi rilevati per
l’organizzazione e lo svolgimento delle attività formative. La relativa contabilizzazione dei ricavi avviene in
maniera puntuale sulla base della rendicontazione dei costi sostenuti per i singoli corsi.
21a. Costo del lavoro somministrato
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
446.635
462.481
(15.846)
Oneri sociali lavoratori somministrati
128.025
135.566
(7.541)
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
24.925
25.752
(827)
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
17.168
17.904
(736)
Altri costi lavoratori somministrati
5.979
6.170
(191)
Altri costi servizi erogati
128
209
(81)
Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing
622.860
648.082
(25.222)
I contributi Forma.Temp si riferiscono al versamento obbligatorio all’Ente bilaterale, pari a circa il 4% di alcuni
elementi delle retribuzioni lorde dei somministrati, da destinare alla promozione di percorsi di qualificazione dei
lavoratori medesimi.
Il costo dei salari e stipendi, al 31 dicembre 2023, è esposto al netto dell’integrazione salariale (TIS) pari ad Euro
1.207 migliaia (Euro 936 migliaia al 31 dicembre 2022) il cui valore viene rimborsato da Forma.Temp.
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
21b. Costo del lavoro di struttura
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Salari e stipendi personale di struttura
24.639
23.378
1.261
Oneri sociali personale di struttura
7.136
6.516
620
Trattamento di fine rapporto personale di struttura
1.409
1.640
(231)
Compensi al Consiglio di Amministrazione e Comitati
1.174
1.828
(654)
Oneri sociali Consiglio di Amministrazione
73
79
(6)
Long term incentive
372
206
166
Altri costi personale di struttura
2.069
1.728
341
Totale costo del lavoro di struttura
36.872
35.375
1.497
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
I compensi ai dirigenti con responsabilità strategica sono indicati nella nota 32.
Il numero medio dei dipendenti è il seguente:
Numero medio persone
2023
2022
Variazione
Dirigenti - personale di struttura
4
3
1
Impiegati - personale di struttura
659
645
14
Totale medio
663
648
15
159
Long term incentive
L’Assemblea dei Soci in data 17 aprile 2019 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2019-
2021 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A., subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come
descritti nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione in data 25 giugno 2019, in data 15 maggio 2020 ed in data 14 maggio 2021 ha
individuato i beneficiari di ciascuna delle tre tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Società in termini di Total Shareholder Return rispetto alle socie
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi.
Nel mese di maggio 2022 è stata attribuita ai beneficiari la prima tranche, secondo quanto definito dal relativo
Piano, il cui costo complessivo è risultato essere pari ad Euro 283 migliaia nel triennio di riferimento.
Non sono stati raggiunti gli obiettivi legati alla seconda tranche, per la quale nulla è stato attribuito ai beneficiari.
Il costo stimato di periodo della restante tranche di Performances Shares assegnate, pari ad Euro 194 migliaia,
corrisponde alla variazione della passività valutata al fair value, rappresentativa del valore delle azioni
effettivamente maturate dai beneficiari in relazione alle tranche attribuite nel 2021. La relativa passività alla data
di bilancio è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alle date di assegnazione e di valutazione del piano sono i
seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione pari a Euro 8,87; tasso di dividendo atteso 3,5%, tasso di
attualizzazione pari (0,26)%, percentuale diritto a maturazione della componente “market based” pari al 49%,
volatilità annua 29%, applicando una ragionevole stima sulla base della volatilità storica calcolata in riferimento
alla data di valutazione.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio è pari ad Euro 8,28.
L’Assemblea dei Soci in data 19 Aprile 2022 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2022-
2024 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come descritti
nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione, in data 19 Aprile 2022 e 21 Aprile 2023, ha individuato i beneficiari delle prime
due tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Capogruppo in termini di Total Shareholder Return rispetto alle società
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi, e sulla base delle
performance ESG del Gruppo, così come determinate da Sustainalytics, leader nella realizzazione di ricerche e
rating ESG.
160
Il costo stimato di periodo delle due tranche di Performances Shares assegnate, pari ad Euro 178 migliaia,
corrisponde alla variazione della passività valutata al fair value rappresentativa del valore delle azioni
effettivamente maturate dai beneficiari in relazione alla tranche attribuita nel corso dell’esercizio. La relativa
passività alla data di bilancio è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alla data di assegnazione e di valutazione della due tranche
del piano sono i seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione della prima tranche pari a Euro 11,16,
mentre per la seconda pari a Euro 10,00; tasso di dividendo atteso pari al 4% per entrambe le tranche; tasso di
attualizzazione pari allo 0,66% per la prima tranche e 3,31% per la seconda; volatilità annua del 34% per la prima
tranche e del 33,2% per la seconda, applicando una ragionevole stima sulla base della volatilità storica calcolata
in riferimento alla data di valutazione, e rating ESG così come determinato da Sustainalytics atteso pari a 10 per
entrambe le tranche.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio per quanto riguarda la prima
tranche è stato determinato pari ad Euro 9,92 per la componente “non-market, e ad Euro 4,80 per la componente
“market”. Con riferimento, invece, alla seconda tranche, è stato determinato pari ad Euro 8,89 per la componente
“non-market”, e ad Euro 5,21 per la componente “market”.
22. Costo delle materie prime e sussidiarie
La voce comprende principalmente costi per materiale di consumo, cancelleria ed altre spese minori.
23. Costi per servizi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
13.514
13.028
486
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
284
-
284
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
6.407
6.771
(364)
Costi per consulenze commerciali
1.972
2.034
(62)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.584
4.647
(63)
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
1.896
2.020
(124)
Costi per utilities
1.068
1.284
(216)
Compensi al collegio sindacale
88
88
-
Costi per servizi due diligence e consulenze
1.139
142
997
Altre
4.926
5.013
(87)
Totale costi per servizi
35.878
35.027
851
I costi per organizzazione dei corsi del personale somministrato si riferiscono principalmente ad oneri addebitati
da società di formazione, per attività di organizzazione delle attività formative svolta a favore dei lavoratori
somministrati, oltre ad altri oneri accessori. Sono ricompresi i costi sostenuti verso parti correlate come meglio
descritto nella nota 31. I costi sostenuti dagli enti organizzatori sono composti principalmente da prestazioni
fatturate da terzi professionisti. A fronte della precisa e puntuale rendicontazione dei costi sostenuti per i corsi
medesimi, Openjobmetis S.p.A. riceve specifico rimborso da parte dell’Ente Forma.Temp e da altri enti.
La voce consulenze commerciali comprende i costi sostenuti per progetti di sviluppo commerciale in alcune
aree geografiche.
La voce costi per segnalatori e studi di consulenza professionale si riferisce a costi sostenuti per promuovere
l’incontro con possibili clienti.
161
I costi per pubblicità e sponsorizzazione si riferiscono ad inserzioni pubblicitarie, a costi per la diffusione
dell’immagine aziendale ed al contributo in qualità di main sponsor di una società sportiva.
Gli altri costi comprendono principalmente i costi sostenuti per assicurazioni, informazioni sulla solvibilità dei
clienti, il compenso alla società di revisione, inserzioni e canoni vari.
24. Oneri diversi di gestione
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Altri oneri
1.773
735
1.038
Totale oneri diversi di gestione
1.773
735
1.038
Fra gli altri oneri sono comprese le spese per erogazioni liberali, i valori bollati, le quote associative, altre imposte
quali quella sui rifiuti e la pubblicità, nonché le tasse minori e sanzioni.
L’incremento rispetto all’esercizio precedente è principalmente legato (Euro 1.000 migliaia) all’accantonamento
di un fondo rischi effettuato con riferimento ad un contenzioso fiscale, in relazione agli importi versati in via
provvisoria; per una descrizione più approfondita, si rimanda a quanto indicato nella successiva nota n. 28
Passività potenziali.
25. Perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e
altri crediti
Per maggiori dettagli sulla svalutazione dei crediti si rinvia alla relazione sulla gestione e alla successiva nota
29.
26. Proventi (oneri) finanziari netti
I proventi e gli oneri finanziari sono indicati nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Interessi attivi bancari e diversi
18
1
17
Interessi attivi da crediti verso clienti
26
33
(7)
Proventi acquisti crediti fiscali
1.382
-
1.382
Dividendi da controllate
6.074
4.911
1.163
Totale proventi finanziari
7.500
4.945
2.555
Interessi passivi su finanziamenti
(640)
(198)
(442)
Interessi passivi su conti correnti
(1.260)
(213)
(1.047)
Interessi passivi diversi
(412)
(217)
(195)
Totale oneri finanziari
(2.312)
(628)
(1.684)
Totale proventi (oneri) finanziari
5.188
4.317
871
Gli interessi passivi diversi sono riferibili principalmente alla quota di costi di competenza di ciascun esercizio
derivante dall’applicazione del costo ammortizzato sul finanziamento ai sensi dell’IFRS 9, e agli oneri relativi alla
contabilizzazione del diritto all’uso ai sensi dell’IFRS 16 pari ad Euro 303 migliaia.
La voce “Proventi acquisti crediti fiscali” comprende i proventi derivanti dall’accordo che la Capogruppo ha
siglato con Banca Intesa Sanpaolo nel corso dell’anno per la ricessione di crediti fiscali.
162
L’accordo prevede l’acquisto di crediti d’imposta di cui agli articoli 119 e 121 del Decreto-legge del 19 maggio
2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche
sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” e convertita con Legge n. 77 del 17 luglio 2020, e
successive modificazioni ed integrazioni, per un importo massimo complessivo pari ad Euro 600 milioni,
dall’esercizio corrente e sino al 31 dicembre 2026, sulla base della propria capienza in termini di debiti
contributivi e previdenziali maturati.
I crediti d’imposta oggetto di acquisto traggono origine da diverse misure di incentivazione fiscale finalizzate
alla riqualificazione e miglioramento di proprietà immobiliari (c.d. “Superbonus 110%”, “Ecobonus,
“Sismabonus”, “Bonus Facciate, nonc altri destinati al superamento delle barriere architettoniche ed alla posa
di punti di ricarica per veicoli elettrici) così come disciplinati dagli articoli compresi tra il 119 ed il 121 del Decreto-
legge del 19 maggio 2020, n.34. Tali crediti, acquistati mensilmente secondo i termini e le condizioni delle
operazioni pro-soluto, sono successivamente oggetto di compensazione da parte della Capogruppo ai sensi
dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con i debiti contributivi e previdenziali maturati.
Il provento rilevato nel conto economico deriva dalla differenza tra il valore nominale dei crediti acquistati e
l’importo corrisposto dalla Capogruppo ad Intesa Sanpaolo per la transazione.
La Capogruppo ritiene che le garanzie ricevute dall’Istituto Bancario, previo suo ottenimento dei visti di
conformità, delle asseverazioni e delle altre attestazioni di cui agli articoli 119 e 121, comma 1-ter, della Legge
Superbonus, siano sufficienti per escludere la responsabilità solidale per eventuali violazioni tributarie connesse
ai crediti compensati in capo alla Capogruppo in qualità di cessionario. Si segnala che Intesa Sanpaolo ha
sottoscritto con una primaria società di consulenza un contratto avente ad oggetto, oltre alla raccolta ed alla
verifica della documentazione sottostante ciascuna pratica di cessione, l’archiviazione e la conservazione della
suddetta documentazione in una piattaforma informatica dedicata, a cui è stato consentito l’accesso alla
Capogruppo per quanto di competenza.
Si precisa infine che l’Istituto Bancario ha rilasciato specifica manleva affinché la Capogruppo sia tenuta indenne
da qualsiasi pretesa dei competenti enti accertatori.
Laccordo sopra descritto è stato valutato come un executory contract e, pertanto, non sono state rilevate
passività o attività in relazione allo stesso al 31 dicembre 2023.
I dividendi da controllate sono stati percepiti per Euro 3.706 migliaia alla controllata Openjob Consulting S.r.l.
(Euro 2.284 migliaia nel 2022) e per Euro 2.368 migliaia dalla controllata Seltis Hub S.r.l. (Euro 2.627 migliaia nel
2022).
27. Imposte sul reddito desercizio
Le imposte rilevate a Conto Economico sono così dettagliate:
(In migliaia di Euro)
2023
2022
Variazione
Imposte correnti
3.491
4.111
(620)
Imposte differite attive
845
656
189
Imposte differite passive
(106)
(85)
(21)
Imposte esercizi precedenti
-
(354)
354
Totale imposte sul reddito
4.230
4.328
(98)
Le imposte correnti al 31 dicembre 2023, per un totale di Euro 3.491 migliaia, si riferiscono ad Euro 1.203 migliaia
per IRAP ed Euro 2.288 migliaia per IRES.
163
Le imposte correnti al 31 dicembre 2022, per un totale di Euro 4.111 migliaia, si riferivano ad Euro 1.198 migliaia
per IRAP ed Euro 2.913 migliaia per IRES.
La Società ha usufruito al 31 dicembre 2020 della possibilità di riallineare i valori fiscali di maggiori valori dei
beni che risultano iscritti in bilancio, nello specifico il valore dell’avviamento di Euro 71.736 migliaia, come
previsto dal D.L. 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis. Tale scelta ha determinato in tale data l’iscrizione di attivi
per imposte differite attive per Euro 20.158 migliaia a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 3%
del valore riallineato (2.152 migliaia di euro). È stato inoltre apposto un vincolo di sospensione d’imposta a
riserve già esistenti nel patrimonio netto per l’importo di Euro 69.583 migliaia.
L'art. 1 co. 622 - 624 della L. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) è successivamente intervenuto, modificando
retroattivamente il regime fiscale dell'ammortamento degli avviamenti riallineati ex art. 110 del DL 104/2020,
prevedendo l'innalzamento dagli ordinari 18 anni a 50 anni del periodo di ammortamento fiscale minimo. A
fronte della novità costituita dall'allungamento del piano di ammortamento fiscale, alle imprese sono state
concesse sostanzialmente tre alternative: (i) accettare tale diluizione e dedurre una quota di ammortamento
riferita ai maggiori valori riallineati in misura non superiore, per ciascun periodo d'imposta, a un cinquantesimo
(ii) beneficiare dell'ammortamento in diciottesimi originariamente applicabile integrando l’imposta sostitutiva
nella misura corrispondente a quella stabilita dall'articolo 176, comma 2-ter del Tuir (iii) revocare, anche
parzialmente, l'applicazione della disciplina fiscale del citato articolo 110, secondo modalità e termini da
adottarsi con Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
La Società, nel prendere atto della sopravvenuta modifica normativa, ha ritenuto di mantenere l’opzione del
riallineamento dell’avviamento diluendo così in cinquanta anni il periodo di ammortamento fiscale. Sulla base
delle previsioni di generazioni di imponibili fiscali nel piano 2024-2028 approvato dal CdA in data 20 febbraio
2024 e dei dati storici, le imposte differite attive, decrementate per Euro 403 migliaia nel corso del 2023, sono
ritenute interamente recuperabili in considerazione delle possibilità di assorbimento attraverso i futuri imponibili
della Società.
La seguente tabella evidenzia le voci che riconciliano la differenza tra il carico fiscale teorico ad aliquota
nazionale e le imposte effettivamente imputate all’esercizio:
(In migliaia di Euro)
2023
Aliquota
2022
Aliquota
Reddito ante imposte
17.840
16.034
Imposte sul reddito teoriche (a)
4.282
24,00%
3.848
24,00%
Effetto fiscale differenze permanenti di cui:
- autovetture
232
210
- telefonia
87
83
- sopravvenienze e oneri
270
19
- vitto e alloggio
54
50
- Altre variazioni
(45)
770
- ACE
(286)
(291)
- Deduzione IRAP 10%
(230)
(108)
- Dividendi/proventi da liquidazione
(1.388)
(1.151)
Subtotale (b)
(1.306)
(418)
Imposte sul reddito iscritte in Bilancio
(correnti e differite) esclusa IRAP ed effetto riallineamento (a + b)
2.976
16,68%
3.430
21,39%
IRAP (corrente e differita, escluso riallineamento)
1.254
7,03%
1.252
7,81%
Imposte sul reddito iscritte in Bilancio (correnti e differite)
4.230
23,71%
4.682
29,20%
Imposte esercizi precedenti
-
0,00%
(354)
(2,21%)
Totale Imposte
4.230
23,71%
4.328
26,99%
Si segnala che ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., Lyve S.r.l. e Family Care
164
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Gli
accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
28. Passività potenziali
La Società è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria della Società, oltre quanto già stanziato in bilancio.
In particolare:
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal gennaio 2022,
ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA
dell’attività di formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015,
2016 e 2017.
In data 30 novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento
n.TMB067O00388/2020, avente per oggetto la presunta indetraibilità dellIVA per lanno 2015, pari ad
Euro 592.801,18, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella
loro ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma
1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18
ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 13 aprile 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado, la cui udienza di secondo grado si è tenuta in data 4 dicembre 2023; la
Corte di Giustizia Tributaria, con sentenza depositata in data 17 gennaio 2024, ha accolto il ricorso in
appello presentato dall’Agenzia delle Entrate la quale ha richiesto il pagamento dell’imposta e dei relativi
interessi per complessivi Euro 779.777,56, confermando invece l’annullamento delle sanzioni irrogate.
Openjobmetis S.p.A. procederà con la presentazione del ricorso in Cassazione nei termini previsti dalla
Legge e dell’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza alla Corte di Giustizia Tributaria di
secondo grado.
In data 28 ottobre 2021 lAgenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per lanno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta
S.p.A., in data 22 dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 21 giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data
18 ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il
ricorso.
In data 20 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate ha notificato istanza di appello contro la sentenza della
Commissione di primo grado. A seguito delludienza di secondo grado tenutasi in data 20 settembre
2023, con sentenza depositata in data 28 settembre 2023, la Società ha visto riconoscere la fondatezza
delle proprie ragioni anche in tale sede. Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in
Cassazione contro la sentenza della Commissione di secondo grado.
165
In data 12 aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno
2017 ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022
avente i medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 giugno 2022,
ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 gennaio 2023,
la quale, con sentenza depositata in data 8 agosto 2023, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni
esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
La Società, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione provvisoria in pendenza di
giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al versamento di Euro 190.774,26,
oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di pari importo.
In data 19 febbraio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha notificato ricorso in appello con istanza di
discussione in pubblica udienza, contro il quale la Società si costituirà in giudizio entro i termini previsti
dalla legge.
In data 11 marzo 2024 la Società, in qualità di incorporante di Quanta S.p.A., ha ricevuto un invito da
parte dell’Agenzia delle Entrate con riferimento al trattamento IVA sulle prestazioni di formazione
professionale per l’annualità 2018; la Società risponderà entro i termini previsti dalla Legge.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento
aventi ad oggetto lindebita detrazione IVA per lanno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi
Contribuenti, ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A.,
con riferimento ai periodi d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00556/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2017, pari ad Euro
2.727.981,88, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro
ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n
20 del DPR 633/72. In data 21 maggio 2022, la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione
in pubblica udienza tenutasi successivamente in data 29 novembre 2022, a seguito della quale la
Commissione Tributaria ha depositato in data 3 gennaio 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la
fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso. In data 28 marzo 2023, lAgenzia delle Entrate ha notificato
istanza di appello contro la sentenza della Commissione di primo grado.
In data 9 ottobre 2023 si è tenuta l’udienza di merito di secondo grado, sulla base della cui sentenza,
depositata in data 27 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha richiesto il pagamento alla Società
dell’imposta e dei relativi interessi per complessivi Euro 3.342.244,12; con la predetta sentenza, la Corte
di Giustizia Tributaria ha accolto parzialmente il ricorso in appello presentato dall’Agenzia delle Entrate,
166
riconoscendo al contempo un’incertezza normativa tale da disporre il totale annullamento delle sanzioni
amministrative a carico della Società.
Openjobmetis S.p.A. ha impugnato tale sentenza negativa innanzi alla Corte di Cassazione a mezzo di
ricorso depositato in data 5 febbraio 2024; la Società procederà inoltre alla presentazione dell’istanza
di sospensione dell’efficacia esecutiva della predetta sentenza nei termini previsti dalla legge.
In data 13 ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00552/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per lanno 2016, pari ad Euro
2.072.364,00 con i medesimi presupposti applicati con riferimento allesercizio 2017.
In data 12 marzo 2023 la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
tenutasi successivamente in data 19 settembre 2023, a seguito della quale la Commissione Tributaria
ha depositato in data 1° dicembre 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la fondatezza delle ragioni
esposte nel ricorso.
In data 16 giugno 2023 la Società, a seguito del rigetto dell’istanza di sospensione della riscossione
provvisoria in pendenza di giudizio ed in accordo con la vigente normativa, aveva provveduto al
versamento di Euro 690.788,00, oltre interessi, rilevando, contestualmente, un credito verso l’Erario di
pari importo.
Non si esclude che l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in appello contro la sentenza di primo grado.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio
operato e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a
seguito della fusione per incorporazione effettuata in data 1° gennaio 2022, sottolinea la propria ferma
opposizione alle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il
contenzioso per quanto necessario al fine del riconoscimento delle proprie ragioni.
Stante il grado di incertezza che caratterizza la tematica in oggetto, la Società ha comunque richiesto
un parere ad un professionista terzo indipendente, il quale ha confermato le valutazioni effettuate dai
consulenti della Società stessa.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi,
diverse Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la
pubblicazione di nuove pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della
Società. A tutela degli interessi di categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle
Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si
sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione Europea. Non si esclude quindi un favorevole
intervento legislativo.
29. Strumenti finanziari
(a) Rischio di credito
Esposizione al rischio di credito
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l’esposizione massima della Società al rischio di credito.
Alla data di chiusura dell’esercizio tale esposizione era la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
2.833
3.263
(430)
Crediti commerciali
136.964
136.300
664
167
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
6.920
1.911
5.009
Totale
146.717
141.474
5.243
I crediti sono riferiti principalmente a clienti nazionali.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 dicembre 2023 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 18% del monte crediti complessivo.
Perdite per riduzione di valore
L’anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
A scadere
116.841
118.078
(1.237)
Scaduti tra 0 e 90 giorni
19.186
16.375
2.811
Scaduti tra 91 e 360 giorni
1.879
2.746
(867)
Scaduti oltre 360 giorni
5.777
6.489
(712)
Totale crediti commerciali
143.683
143.688
(5)
I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Saldo iniziale
7.388
6.096
1.292
Incremento da fusione
-
579
(579)
Perdita di valore del periodo
1.950
1.585
365
Utilizzi effettuati nell’esercizio
(2.619)
(872)
(1.747)
Saldo finale
6.719
7.388
(669)
Si precisa che il valore dei crediti sopra riportato risulta iscritto al netto di un importo pari a Euro 72 migliaia
corrispondente alla svalutazione emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali ereditati
dall’acquisizione di Quanta S.p.A. nel corso del 2021, principalmente riferibile ai crediti scaduti oltre 360 giorni.
La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni
significative e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di attività a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista della Società circa le condizioni economiche
lungo la vita attesa dei crediti. Il fondo svalutazione crediti è riferito prevalentemente ai crediti scaduti oltre 360
giorni.
La perdita di valore del periodo si riferisce all’accantonamento per riflettere la stima delle perdite di valore dei
crediti commerciali come precedentemente illustrato.
La Società monitora costantemente la propria esposizione al rischio di credito relativo ai rapporti con i propri
clienti, adottando idonee misure per la mitigazione dello stesso. In particolare, sulla base delle politiche adottate
dalla Società, i crediti che risultino scaduti sono oggetto di specifiche azioni di sollecito o di recupero, anche
forzoso. Il risultato di tali azioni è considerato nella determinazione del fondo svalutazione per perdite di valore
attese.
La Società non ha contabilizzato nel corso dell’esercizio perdite attese di valore relativamente ad attivi
finanziarie detenute fino a scadenza.
168
La Società utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali e sulle attività
finanziarie detenute fino a scadenza; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo
dovuto, l’ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria.
(b) Rischio di liquidità
Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti degli
accordi di compensazione, sono esposte nella tabella seguente:
Passività finanziarie non derivate
31 Dicembre 2023
(In migliaia di Euro)
Valore
Contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
6 mesi o
meno
6-
12mesi
1-5 anni
Oltre 5
anni
Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023
(5.975)
(6.249)
(3.166)
(3.083)
-
-
Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023
(13.402)
(16.337)
(379)
(379)
(15.579)
Debiti verso banche non garantiti
(13.072)
(13.072)
(13.072)
-
-
-
Debiti per gestione Tesoreria Accentrata
(7.375)
(7.375)
(7.375)
-
-
-
Passività per leasing
(13.055)
(14.061)
(1.518)
(1.932)
(9.861)
(750)
Debiti commerciali
(10.852)
(10.852)
(10.852)
-
-
-
Altri debiti
(39.360)
(39.304)
(39.004)
-
(300)
-
Benefici ai dipendenti *
(53.970)
(53.970)
(53.970)
-
-
-
Totale
(157.062)
(161.220)
(129.337)
(5.394)
(25.740)
(750)
Passività finanziarie non derivate
31 Dicembre 2022
(In migliaia di Euro)
Valore
Contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
6 mesi o
meno
6-
12mesi
1-5 anni
Oltre 5
anni
Finanziamento Linea A
(4.491)
(4.574)
(1.537)
(1.525)
(1.512)
-
Finanziamento Linea B2
(4.284)
(4.345)
(1.460)
(1.449)
(1.436)
-
Finanziamenti M/L
(1.000)
(1.000)
(1.000)
-
-
-
Debiti verso banche non garantiti
(15.774)
(15.774)
(15.774)
-
-
-
Passività per leasing
(12.354)
(12.961)
(1.937)
(1.937)
(8.532)
(555)
Debiti commerciali
(11.931)
(11.931)
(11.931)
-
-
-
Altri debiti
(39.033)
(39.033)
(38.433)
-
(600)
-
Benefici ai dipendenti *
(59.969)
(59.969)
(59.969)
-
-
-
Totale
(148.836)
(149.587)
(132.041)
(4.911)
(12.080)
(555)
* per la voce Benefici ai dipendenti si considerano solo quelli a breve termine che mediamente saranno liquidati
periodicamente.
Non si prevede che i flussi finanziari inclusi nelle tabelle sopra indicate si manifesteranno con significativo
anticipo o per importi considerevolmente diversi.
(c) Rischio di tasso di interesse
Le passività finanziarie a tasso variabile sono di seguito sintetizzate:
(in migliaia di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Debiti verso banche non garantiti
13.072
15.774
(2.702)
Finanziamento Linea A
-
4.491
(4.491)
Finanziamento Linea B2
-
4.284
(4.284)
Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023
5.975
-
5.975
Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023
13.402
-
13.402
Debiti per gestione Tesoreria Accentrata
7.375
-
7.375
Finanziamenti M/L
-
1.000
(1.000)
Totale passività finanziarie
39.825
25.549
14.276
169
(d) Fair value
Fair value e valore contabile
Nella seguente tabella sono esposti per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile iscritto nello stato
patrimoniale ed il relativo fair value:
(In migliaia di Euro)
31 Dicembre 2023
31 Dicembre 2022
Contabile
Fair Value
Contabile
Fair Value
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
2.833
2.833
3.263
3.263
Crediti commerciali e altri crediti
148.031
148.031
145.362
145.362
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
6.920
6.920
1.911
1.911
Passività per leasing
(13.055)
(13.055)
(12.354)
(12.354)
Finanziamento Linea A
-
-
(4.491)
(4.491)
Finanziamento Linea B2
-
-
(4.284)
(4.284)
Finanziamento BPM Linea A 04/07/2023
(5.975)
(5.975)
-
-
Finanziamento BPM Linea A 31/07/2023
(13.402)
(13.402)
-
-
Finanziamenti M/L
-
-
(1.000)
(1.000)
Debiti verso banche non garantiti
(13.072)
(13.072)
(15.774)
(15.774)
Debiti per gestione Tesoreria Accentrata
(7.375)
(7.375)
Debiti commerciali e altri debiti
(50.212)
(50.212)
(50.964)
(50.964)
Benefici ai dipendenti
(54.536)
(54.536)
(60.556)
(60.556)
Totale
155
155
1.113
1.113
Criteri per la determinazione del fair value
I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono
indicati di seguito:
Passività finanziarie non derivate
I debiti verso banche e le altre passività finanziarie sono regolati a tasso variabile e pertanto tenuto
anche conto che sono riportati al netto dei relativi oneri, non sono stati identificate differenze
significative fra valore contabile e fair value.
Passività finanziarie derivate
Il fair value degli Interest Rate Swap è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati sulla base
di parametri di mercato osservabili, e confrontato anche con le quotazioni dell’intermediario finanziario
con cui è stato sottoscritto il contratto.
Crediti commerciali e altri crediti
Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti viene stimato sulla base dei flussi finanziari futuri
attualizzati utilizzando i tassi di interesse di mercato alla data di bilancio. Il fair value coincide con il
valore contabile in quanto il primo riflette già la svalutazione per perdite di valore.
Per l’informativa inerente ai tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove
applicabile, agli elementi di cui alla tabella precedente, essendo principalmente utilizzati per il calcolo
delle passività finanziarie al costo ammortizzato, si rimanda alla nota 12.
30. Leasing
La Società per l’esercizio della propria attività si avvale di diversi contratti di leasing, soprattutto per il noleggio
delle autovetture e per la locazione di immobili.
170
31. Parti correlate
Alcuni membri del consiglio di Amministrazione occupano una posizione in altre entità e potrebbero essere nella
condizione di poter esercitare il controllo o un'influenza significativa sulle politiche finanziarie e gestionali di
dette entità.
I rapporti intrattenuti tra la Società e le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24
Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate - sono prevalentemente di natura commerciale.
Nel corso dell’esercizio la Società ha effettuato operazioni con alcune delle suddette entità come illustrato di
seguito. Le condizioni generali che regolano dette operazioni sono state effettuate nel rispetto ed in linea con le
normali condizioni di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 ottobre 2015, ha approvato e successivamente aggiornato,
da ultimo in data 29 giugno 2021 la procedura per le operazioni con parti correlate, ai sensi dell’articolo 2391-
bis del Codice Civile e del Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate
adottato dalla CONSOB con delibera N. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni.
La somma del valore delle operazioni e dei saldi residui è la seguente:
(in migliaia di Euro)
Totale 2023
Società
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi
703.285
881
-
881
0,13%
Altri proventi
14.737
208
-
208
1,41%
Costo del lavoro di struttura
36.872
55
1.779
1.834
4,97%
Costi per servizi
35.878
1.368
-
1.368
3,81%
Oneri diversi di gestione
189
8
-
8
4,23%
Proventi Finanziari
7.500
6.074
-
6.074
80,99%
Oneri finanziari
2.313
51
-
51
2,20%
(in migliaia di Euro)
Totale 2022
Società
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi
727.095
557
-
557
0,08%
Altri proventi
14.484
895
-
895
6,18%
Costo del lavoro di struttura
35.375
28
3.003
3.031
8,57%
Costi per servizi
35.027
1.631
-
1.631
4,66%
Proventi Finanziari
4.945
4.911
-
4.911
99,31%
(in migliaia di Euro)
Totale 2023
Società
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Partecipazioni
5.567
5.567
-
5.567
100%
Crediti
136.964
3
-
3
0,00%
Altri Crediti
11.067
746
-
746
6,74%
Passività finanziarie a breve
26.423
7.375
-
7.375
27,91%
Debiti Commerciali
10.852
-
-
-
0,00%
Altri Debiti
39.360
432
-
432
1,10%
(in migliaia di Euro)
Totale 2022
Società
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Partecipazioni
5.152
5.152
-
5.152
100%
Crediti
136.300
177
-
177
0,13%
Altri Crediti
9.062
705
-
705
7,78%
Debiti Commerciali
11.931
1
-
1
0,01%
Altri Debiti
39.033
293
-
293
0,75%
171
Nelle voci Ricavi e Altri Proventi verso Società Controllate sono inclusi gli addebiti alle società del Gruppo come
segue: Openjob Consulting S.r.l. Euro 634 migliaia (Euro 911 migliaia nel 2022), Seltis Hub S.r.l. Euro 265 migliaia
(Euro 232 migliaia nel 2022), Family Care S.r.l. per Euro 145 migliaia (Euro 178 migliaia nel 2022) e Lyve Srl per
Euro 45 migliaia (Euro 45 migliaia nel 2022). Tali addebiti si riferiscono principalmente a prestazioni effettuate
a favore delle società controllate per attività amministrative, gestionali, di somministrazione e di addebiti per il
personale distaccato. Il credito verso le società del Gruppo ammonta complessivamente ad Euro 3 migliaia
verso la controllata Openjob Consulting S.r.l. (Euro 33 migliaia al 31 dicembre 2022) per la somministrazione di
personale nel mese di dicembre 2023.
Nella voce Costo del lavoro di struttura da Altre parti correlate sono inclusi i costi pari ad Euro 1.174 migliaia nel
2023 (Euro 1.828 migliaia nel 2022) per il Consiglio di Amministrazione; Euro 364 migliaia nel 2023 (Euro 815
migliaia nel 2022) per i Dirigenti con responsabilità strategiche ed Euro 241 migliaia nel 2023 (Euro 360 migliaia
nel 2022) per stipendi corrisposti a stretti familiari di dirigenti.
Nella voce Costi per servizi delle Società Controllate sono inclusi i costi addebitati dalla controllata Openjob
Consulting S.r.l. per Euro 1.309 migliaia (Euro 1.631 migliaia nel 2022) per l’elaborazione dei cedolini dei
lavoratori somministrati e per formazione, dalla controllata HC S.r.l. per Euro 3 migliaia (Euro 13 migliaia nel
2022) e dalla controllata Lyve S.r.l. per Euro 56 migliaia (Euro 62 migliaia nel 2022), entrambi addebitati per
progetti formativi svolti nel corso del 2022. Al 31 dicembre 2023 non sussistono debiti verso le controllate (Euro
1 migliaia al 31 dicembre 2022).
La voce Proventi finanziari verso Società Controllate pari ad Euro 6.074 migliaia (Euro 4.911 migliaia nel 2022)
si riferisce ai dividendi erogati da Openjob Consulting S.r.l. per Euro 3.706 migliaia (Euro 2.284 migliaia nel 2022)
e da Seltis Hub S.r.l. per Euro 2.368 (Euro 2.627 migliaia nel 2022); il provento relativo ai dividendi concessi da
entrambe le controllate risulta interamente incassato al 31 dicembre 2023.
La voce Altri Crediti comprende crediti della Società verso la controllata Seltis Hub S.r.l. per adesione al
consolidato fiscale nazionale complessivamente pari ad Euro 746 migliaia (Euro 485 migliaia al 31 dicembre
2022).
La voce Altri Debiti comprende debiti della Società verso le società del Gruppo per adesione al consolidato fiscale
nazionale complessivamente pari ad Euro 432 migliaia, di cui verso la controllata Openjob Consulting S.r.l. per
Euro 224 migliaia (verso la quale la Società vantava un credito pari ad Euro 220 migliaia al 31 dicembre 2022),
per Euro 177 migliaia verso la controllata Family Care S.r.l. (Euro 229 migliaia al 31 dicembre 2022) e per Euro
31 migliaia verso la controllata Lyve S.r.l. (zero al 31 dicembre 2022).
La voce Passività Finanziarie correnti comprende dall’esercizio corrente la posizione debitoria derivante dalla
gestione accentrata della tesoreria di Gruppo per complessivi Euro 7.375 migliaia, di cui verso la controllata
Openjob Consulting S.r.l. per Euro 2.359 migliaia, per Euro 3.545 migliaia verso la controllata Seltis Hub S.r.l. e
per Euro 1.471 migliaia verso la controllata Family Care S.r.l.
Per la voce Partecipazioni vedasi la nota n. 5 del presente documento.
Nel corso della normale attività di impresa il Gruppo ha prestato servizi di somministrazione di personale e si è
avvalsa della collaborazione di parti correlate per importi non significativi ed a condizioni di mercato.
172
32. Compensi a favore dei membri del Consiglio di
Amministrazione, dei Dirigenti con responsabilità
strategiche e del Collegio sindacale
Le condizioni generali che regolano le operazioni con dirigenti con responsabilità strategiche non risultavano p
favorevoli di quelle applicate o che potevano essere ragionevolmente applicate nel caso di operazioni simili con
dirigenti senza responsabilità strategiche associati delle stesse entità a normali condizioni di mercato.
I compensi complessivi del personale con responsabilità strategiche, iscritti nella voce costo del lavoro e costi
per servizi, ammontano a Euro 1.538 migliaia di cui Euro 1.174 migliaia ai membri del Consiglio di
Amministrazione e di cui Euro 364 migliaia a dirigenti con responsabilità strategiche (Euro 2.643 migliaia nel
2022 di cui Euro 1.828 migliaia ai membri del Consiglio di Amministrazione ed Euro 815 migliaia a dirigenti con
responsabilità strategiche). Oltre gli stipendi, la Società offre ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche
anche benefici in natura secondo l’ordinaria prassi contrattuale dei dirigenti d’azienda. L’Assemblea dei Soci in
data 17 Aprile 2019 ha deliberato ladozione di un Piano di Performance Shares 2019-2021, nonc in data 19
Aprile 2022 ha deliberato ladozione di un Piano di Performance Shares 2022-2024, che prevedono a favore di
alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti chiave, il diritto di ricevere,
alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della società Openjobmetis S.p.A.
subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come descritti nel suddetto Piano
(a cui si fa esplicito rinvio).
Si precisa inoltre che i compensi ad alcuni Consiglieri sono stati corrisposti alle rispettive società di
appartenenza anziché ai singoli beneficiari in base ad un accordo fra gli stessi e le società medesime, per
l’ammontare complessivo di Euro 91 nel 2023 (invariati rispetto al 2022).
Per ulteriori informazioni relative ai compensi con detti dirigenti si rinvia alla “Relazione sulla Remunerazione
2023-24in corso di pubblicazione nell’area “Corporate Governance” del sito aziendale.
I compensi del Collegio Sindacale dell’anno 2023 ammontano ad Euro 88 migliaia (Euro 88 nell’anno 2022).
La somma del valore delle operazioni con detti dirigenti con responsabilità strategiche ed entità su cui esercitano
il controllo o un’influenza significativa è la seguente:
Compensi
(in migliaia di Euro)
Emolumenti per le
cariche
Benefici non
monetari
Bonus e altri
incentivi
Totale compensi
Membri del Consiglio di
Amministrazione
1.011 Nessuno 163 1.174
Dirigenti con responsabilità
strategiche
328 Nessuno 36 364
Totale CdA e Dirigenti
1.339
Nessuno
199
1.538
Compensi
(in migliaia di Euro)
Emolumenti della
controllante
Benefici non
monetari
Bonus e altri
incentivi
Totale compensi
Collegio Sindacale
88
Nessuno
-
88
Totale Collegio Sindacale
88
Nessuno
-
88
173
Totale compensi personale con
responsabilità strategiche
1.427
Nessuno
199
1.626
33. Operazioni atipiche e/o inusuali
Il bilancio al 31 dicembre 2023 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie (positive e/o
negative) derivanti da eventi od operazioni atipiche e/o inusuali, come definiti dalla Comunicazione Consob n.
DEM/606493 del 28 luglio 2006.
34. Eventi successivi
In data 15 gennaio 2024, Openjobmetis S.p.A. ha perfezionato lacquisizione di Just on Business S.p.A. e della
sua controllata Deine Group S.r.l. Si rimanda al comunicato stampa relativo per ulteriori informazioni.
In data 1° febbraio 2024, a seguito della chiusura con esito positivo dell’attività di due diligence confirmatoria,
Groupe Crit S.A. ha confermato il prezzo di Euro 16,5 per azione OJM in vista dell’acquisto diretto o indiretto
della totalità delle azioni di Openjobmetis detenute dai soci Omniafin S.p.A, M.T.I Investimenti S.r.l. e Plavisgas
S.r.l.
In data 23 febbraio 2024, Groupe Crit S.A. ha reso noto di avere sottoscritto contratti preliminari per l’acquisto
dell’intero capitale sociale di Plavisgas S.r.l., titolare di una partecipazione pari al 34,14% del capitale di
Openjobmetis S.p.A., e della totalità delle azioni OJM detenute da Omniafin S.p.A. e M.T.I. Investimenti S.r.l., pari
rispettivamente al 18,45% e al 5,15% del capitale sociale complessivo.
Openjobmetis S.p.A. è stata altre informata della sottoscrizione di un contratto preliminare per l’acquisto della
totalità delle azioni OJM detenute da Quaestio Capital SGR S.p.A. pari al 6,91% del capitale sociale di OJM, ad
un prezzo per azione pari a Euro 16,5. Si rimanda al comunicato stampa relativo per ulteriori informazioni.
35. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
In adempimento alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 Luglio 2006, in merito agli eventi od
operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono
frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività, si rimanda a quanto commentato nella nota 24, in
relazione ai servizi di due diligence e consulenze per acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni
sul mercato regolamentato per Euro 1.139 migliaia (circa il 3% dei costi per servizi), ed alla nota 25, in relazione
all’accantonamento per un contenzioso fiscale per Euro 1.000 migliaia (circa 52% degli oneri diversi di gestione).
36. Informazioni richieste dalla Legge n. 124/2017 art. 1
commi 125-129
Si precisa che nel corso dell’anno la Società non ha ricevuto erogazioni pubbliche a titolo di sovvenzioni, sussidi,
vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva,
retributiva o risarcitoria, oltre a quanto già pubblicato sul sito:
https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx
174
37. Proposta di destinazione del risultato d’esercizio
Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto dei progetti di sviluppo della società, propone di deliberare a valere
sull’utile dell’esercizio 2023 quanto segue:
Attribuzione di un dividendo agli azionisti di Euro 0,50 per ogni azione avente diritto (escluse azioni
proprie) sino a un massimo di Euro 6.142.647,00.
Attribuzione ad altre riserve per Euro 7.466.809,00.
Non vi è stata alcuna attribuzione a riserva legale, avendo raggiunto il quinto del capitale sociale, come
disposto dall’art. 2.430 del Codice Civile.
Milano, li 13 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Marco Vittorelli
175
ATTESTAZIONE BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELLART. 154 BIS
D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Rosario Rasizza, in qualità Amministratore Delegato, e Alessandro Esposti, in qualità di
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Openjobmetis S.p.A., attestano, tenuto
anche conto di quanto previsto dall’articolo 154-bis, comma 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n.
58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio
separato, nel corso del periodo dal 01/01/2023 al 31/12/2023.
2. Al riguardo si segnala che la valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per
la formazione del bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2022 è avvenuta sulla base della valutazione del
sistema di controllo interno e di verifica dei processi attinenti, anche indirettamente, alla formazione dei dati
contabili e di bilancio.
3. Si attesta, inoltre, che:
I. Il bilancio separato al 31 dicembre 2023:
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell’Unione Europea ai
sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002
nonc ai provvedimenti emanati in attuazione del D.Lgs. n. 38/2005;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente.
II. La relazione sulla gestione al bilancio separato e consolidato comprende un’analisi attendibile
dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, degli eventi che si sono
verificati nell’esercizio e della loro incidenza sul bilancio, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed
incertezze a cui l’emittente è esposta. La relazione sulla gestione contiene, altresì, informazioni sulle operazioni
rilevanti con parti correlate. Ai sensi di quanto previsto dall’Art. 154 TER del d.lgs. 58/98.
Milano, 13 marzo 2024
L’Amministratore Delegato
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili societari
Rosario Rasizza
Alessandro Esposti
176
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL
BILANCIO SEPARATO
177
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
178
81560094D50B119C14862023-12-3181560094D50B119C14862022-12-3181560094D50B119C14862023-01-012023-12-3181560094D50B119C14862022-01-012022-12-3181560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862020-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862021-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862020-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862021-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560094D50B119C14862020-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560094D50B119C14862021-01-012021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560094D50B119C14862021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560094D50B119C14862020-12-3181560094D50B119C14862021-01-012021-12-3181560094D50B119C14862021-12-3181560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862022-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862022-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560094D50B119C14862022-01-012022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560094D50B119C14862022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862023-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862023-12-31ifrs-full:StatutoryReserveMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862023-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862023-12-31OPE:ReserveOfCashFlowHedgesAndReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862023-12-31ifrs-full:TreasurySharesMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862023-12-31OPE:OtherReservesAndRetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C14862023-01-012023-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560094D50B119C148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