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2
Openjobmetis S.p.A. Agenzia per il Lavoro
Aut.Prot: N.1111 SG del 26/11/2004
Sede Legale
Via Assietta,19 20161 Milano Italia
Direzione Generale e Uffici
Via Marsala 40/C Centro Direzionale Le Torri, 21013 Gallarate (VA)
Dati Legali
Società per Azioni
Capitale sociale deliberato e sottoscritto Euro 13.712.000
Iscritta al Registro Imprese di Milano Codice Fiscale 13343690155
Sito internet
www.openjobmetis.it
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Indice
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
ORGANI SOCIALI 6
STRUTTURA DEL GRUPPO 8
RELAZIONE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE 9
Highlights (valori in milioni di Euro) 10
Trend dei principali indicatori economici, finanziari e gestionali indicatori alternativi di performance 11
Quadro economico generale 13
Il Gruppo Openjobmetis e il Mercato del lavoro 16
Andamento della gestione e Risultati di Gruppo 19
Andamento della gestione e Risultati della Capogruppo Openjobmetis S.p.A. 32
Rischi connessi alla gestione 44
Rapporti con imprese controllate e con parti correlate 47
Principali fatti di rilievo avvenuti nel corso del 2022 50
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio 52
Prevedibile evoluzione della gestione 53
Informazioni attinenti al personale di struttura 54
Informazioni attinenti a tematiche ambientali 55
Prospetto di raccordo tra il bilancio di esercizio della Capogruppo e bilancio consolidato 56
Altre informazioni 57
BILANCIO CONSOLIDATO 61
Prospetto consolidato della situazione patrimonialefinanziaria 62
Prospetto consolidato del conto economico complessivo 63
Prospetto consolidato delle variazioni di patrimonio netto 64
Rendiconto finanziario consolidato 65
Note esplicative al bilancio consolidato 66
ATTESTAZIONE BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL’ART. 154 BIS D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE
E INTEGRAZIONI 115
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL BILANCIO CONSOLIDATO 116
BILANCIO SEPARATO 117
Prospetto della situazione patrimonialefinanziaria 118
Prospetto del conto economico complessivo 119
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 120
Rendiconto finanziario 121
Note esplicative al bilancio 122
ATTESTAZIONE BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL’ART. 154 BIS D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E
INTEGRAZIONI 173
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL BILANCIO SEPARATO 174
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 175
4
5
LETTERA AGLI AZIONISTI
Signori Azionisti,
con il bilancio dell’esercizio 2022 si chiude un anno segnato da
particolari difficoltà, che però non hanno impedito il raggiungimento di
risultati più che soddisfacenti. Nonostante i rincari dei costi energetici,
l’inflazione e la complessità del sistema geopolitico, i risultati del
Gruppo Openjobmetis si sono confermati positivi e in crescita ponendo
delle solide fondamenta per il nuovo anno.
Infatti, i ricavi si sono attestati a 768,4 milioni di Euro, segnando il
miglior anno di sempre, mentre l’EBITDA è risultato pari a 29,4 milioni
di Euro al 31 dicembre 2022 rispetto a 23,5 milioni di Euro del 2021.
Nei primi mesi del 2022, abbiamo completato positivamente il
processo di integrazione e perfezionamento delle sinergie derivanti
dall’acquisizione del Gruppo Quanta, conclusosi con la fusione per
incorporazione di Quanta S.p.A. in Openjobmetis S.p.A. e della sua controllata Quanta Risorse Umane S.p.A. in
Openjob Consulting S.r.l..
Il successo dell’operazione ci permette di mantenere una particolare attenzione sulle opportunità che il mercato
p riservare, con l’obiettivo di proseguire in modo dinamico il percorso di crescita fin qui intrapreso.
Il mese di novembre ha avuto come protagonista il lancio di una OPA volontaria parziale su azioni proprie tramite
la quale il Gruppo ha voluto offrirVi uno strumento ulteriore di monetizzazione del Vostro investimento.
L’Offerta, che ha riscosso un grande apprezzamento, si poneva l’intento, congiuntamente alla politica del
dividendo, di premiare la Vostra fiducia nei confronti del Gruppo Openjobmetis.
Alla luce dei traguardi raggiunti e lasciandoci guidare dall’entusiasmo e dalla dedizione che ci contraddistingue,
siamo convinti che saremo, ora come sempre, creatori di valore nel quotidiano per le nostre persone, per i nostri
investitori e per la comunità.
Il Presidente
Marco Vittorelli
6
ORGANI SOCIALI
L’assemblea ordinaria degli azionisti, convocata in data 30 Aprile 2021, ha nominato il Consiglio di
Amministrazione e il Collegio Sindacale in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31/12/2023.
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Marco Vittorelli
Vice Presidente
Biagio La Porta
Amministratore Delegato
Rosario Rasizza
Consiglieri
Alberica Brivio Sforza
1
Laura Guazzoni
1
Barbara Napolitano
1
Lucia Giancaspro
1
Alessandro Potestà
1
Alberto Rosati
1
Corrado Vittorelli
Collegio Sindacale
Presidente
Chiara Segala
Sindaci Effettivi
Manuela Paola Pagliarello
Roberto Tribuno
Sindaci Supplenti
Alvise Deganello
Marco Sironi
1
Consigliere indipendente
Comitati
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
2
Alberto Rosati (Presidente)
1
Laura Guazzoni
1
Lucia Giancaspro
1
Comitato Remunerazioni
Alberica Brivio Sforza (Presidente)
1
Barbara Napolitano
1
Alberto Rosati
1
* * *
Dirigente preposto alla
redazione dei documenti
contabili societari
Alessandro Esposti
* * *
Società di Revisione
3
KPMG S.p.A.
2
Al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità sono state assegnate le prerogative del Comitato Parti Correlate
3
In carica fino al 31.12.2023
8
STRUTTURA DEL GRUPPO
4
4
Struttura del capitale sociale e dei diritti di voto al 31 Dicembre 2022 sulla base delle risultanti a libro soci, integrate dalle
informazioni ricevute da Openjobmetis S.p.A ai sensi dell’art. 120 e 122 TUF. I dati sopra riportati potrebbero non riflettere il
numero di azioni detenuto da ciascuno dei soggetti post comunicazione.
Società controllate da Openjobmetis S.p.A al 31 Dicembre 2022.
9
RELAZIONE SULL’ANDAMENTO
DELLA GESTIONE
Highlights (valori in milioni di Euro)
Note: i valori rettificati sono calcolati come indicato nella sezione “Trend dei principali indicatori economici, finanziari e gestionali indicatori
alternativi di performance”. Ove non specificato i dati sono da intendersi “Reported”.
Trend dei principali indicatori economici, finanziari e gestionali
indicatori alternativi di performance
Indicatori da Conto Economico
2022
2021
2020
Δ 22 vs. 21
Eur % Eur % Eur % Eur %
Primo margine di contribuzione (in milioni/margine)
(1)
95,2 12,4% 89,2 12,4% 63,7 12,3% 6,0 6,7%
EBITDA (in milioni/margine)
(2)
29,4 3,8% 23,5 3,3% 14,9 2,9% 5,9 25,1%
EBITDA rettificato (in milioni / margine)
(3)
30,2 3,9% 26,0* 3,6% 15,3 3,0% 4,2 16,2%
EBITA (in milioni /margine)
(4)
21,9 2,8% 15,6 2,2% 8,3 1,6% 6,3 40,4%
EBITA rettificato (in milioni / margine)
(5)
22,7 3,0% 18,0* 2,5% 8,7 1,7% 4,7 26,1%
Utile (Perdita) d'esercizio (in milioni/margine) 14,3 1,9% 10,7 1,5% 23,6 4,6% 3,6 33,6%
Utile (Perdita) d'esercizio rettificato (in milioni/margine)
(6)
15,4 2,0% 12,8* 1,8% 6,0 1,2% 2,6 20,3%
Utile netto (Perdita) per azione in circolazione* (Euro) 1,10 - 0,80 - 1,81 - 0,30 37,5%
Utile (Perdita) per azione in circolazione* rettificato (Euro) 1,18 - 0,95* - 0,46 - 0,23 24,2%
*Per favorire la comparazione è stato modificato il dato comparativo includendo l’importo del bonus straordinario iscritto nel bilancio al 31 Dicembre 2021.
Altri Indicatori
2022
2021
2020
Δ 22 vs. 21
Valore %
Indebitamento finanziario netto (in Euro milioni)
(7)
26,2 44,5 17,4 (18,3) (41,1%)
Indebitamento finanziario netto/EBITDA 0,9 1,9 1,2 (1,0) (52,6%)
Numero di azioni (in migliaia) 13.712 13.712 13.712 - -
ROE - Utile netto (perdita) netta/patrimonio netto medio (%) 10,4% 8,3% 21,0% 2,1% 24,9%
Giorni medi di incasso crediti commerciali (giorni)
(8)
68 69** 76 1 1,4%
* Il numero delle azioni è calcolato al netto delle azioni proprie acquistate in seguito al programma di buy-back e OPA volontaria parziale, come meglio specificato
al punto 19 delle note esplicative al bilancio consolidato, a cui si rimanda. ** Al netto degli effetti del consolidamento di “Quanta”.
(1) Il Primo margine di contribuzione è calcolato come differenza tra i Ricavi e il Costo del lavoro relativo al
personale somministrato e outsourcing.
(2) L’EBITDA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti,
Ammortamenti e perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti.
(3) L’EBITDA rettificato è calcolato come EBITDA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per
riorganizzazione del personale, bonus straordinario e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato (come indicato nel prosieguo della
presente relazione).
(4) L’EBITA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti e
ammortamento degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle
relazioni con la clientela e patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di Quanta).
(5) L’EBITA rettificato è calcolato come EBITA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per
riorganizzazione del personale, bonus straordinario e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato (come indicato nel prosieguo della
presente relazione).
(6) L’Utile netto / (Perdita) di periodo rettificato è calcolato come Utile netto / (Perdita) di periodo al lordo degli
oneri principalmente riferibili a costi per riorganizzazione del personale, bonus straordinario e due diligence in
relazione ad acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato,
nonché dell’ammortamento degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento
(ammortamento delle relazioni con la clientela e patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito
dell’acquisizione di Quanta) e al netto del relativo effetto fiscale (come indicato nel prosieguo della presente
relazione).
(7) L’indebitamento finanziario netto indica l’esposizione finanziaria dell’azienda nei confronti di finanziatori ed
è data dalla differenza tra le disponibilità finanziarie e la somma delle passività finanziarie correnti e non correnti
(si rinvia al capitolo “Andamento della gestione e risultati di Gruppo” per il relativo dettaglio).
(8) Giorni medi di incasso dei crediti commerciali: I) al 31 Dicembre, crediti commerciali / ricavi di vendita x 360.
(per il 2021 si precisa che crediti commerciali e ricavi di vendita sono stati considerati al netto degli importi
inclusi nel bilancio consolidato relativi a Quanta S.p.A. e Quanta Risorse Umane S.p.A.).
I costi oggetto di rettifica nell’ambito dei sopra citati indicatori alternativi di performance (costi per
riorganizzazione del personale, bonus straordinario e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato nonché ammortamento di intangibles
inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento) con le relative riconciliazioni con i dati di bilancio sono
esposti nel paragrafo “Analisi dell’andamento della gestione del Gruppo Openjobmetis” della presente relazione.
Si ritiene che gli indicatori alternativi di performance sopra riportati consentano di facilitare l’analisi
dell’andamento del business, assicurando una migliore comparabilità dei risultati nel tempo.
Gli indicatori sopra riportati non sono identificati come misure contabili nell’ambito degli IFRS; pertanto, la
determinazione quantitativa degli stessi potrebbe non essere univoca. I criteri di determinazione applicati dal
Gruppo per tali indicatori potrebbero non essere omogenei e comparabili con quelli determinati da altri operatori.
Quadro economico generale
5
Andamento politico, economico e dei mercati finanziari
Nel primo trimestre 2022, stando a quanto riportato dall’ISTAT nei “Conti Economici Trimestrali”, si è registrata
una timida crescita del PIL dello 0,1% in termini congiunturali rispetto all’anno precedente, in linea con lo scenario
europeo. Nonostante la diffusione della variante Omicron e soprattutto l’invasione dell’Ucraina da parte della
Russia, si è vista una ripresa della domanda domestica e degli investimenti in impianti, macchinari e costruzioni.
Le tensioni connesse alla guerra tra Russia e Ucraina hanno determinato rincari relativamente alle fonti
energetiche, per le quali la Russia è principale fornitore anche per l’Italia, e alle materie prime, portando ad un
rialzo dell’inflazione al 7% nel mese di marzo. A fronte di questa dinamica dell’inflazione, si è assistito, da un lato,
ad un mutamento della politica monetaria, non solo Europea volta a contrastare il fenomeno inflattivo
attraverso un rialzo dei tassi e, dall’altro, ad un peggioramento nella valutazione del rischio-Paese, con un
aumento dello spread (inteso come differenza tra il rendimento offerto dal BTP decennali e dal suo omologo
tedesco) rispetto agli altri paese Europei.
Secondo Banca d’Italia, nel secondo trimestre il PIL ha registrato una accelerazione di circa +1,1% rispetto al
primo trimestre 2022, grazie anche all’apporto del settore terziario. Infatti, il miglioramento della situazione
sanitaria ha permesso l’eliminazione pressoché totale delle misure di contenimento dell’epidemia e, di
conseguenza, la ripresa delle attività turistiche/svago e dei trasporti. Allo stesso tempo, l’impresa manufatturiera
(+1,5% rispetto al trimestre precedente) si è dimostrata resistente rispetto alle difficoltà di approvvigionamento
e ai rincari dei beni energetici.
Il terzo trimestre del 2022 ha visto un aumento del PIL pari allo 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,6%
nei confronti del terzo trimestre del 2021. Tale tendenza positiva è stata possibile grazie alla crescita del valore
aggiunto dei servizi, in particolare commercio, trasporto, alloggio e ristorazione.
6
Con la chiusura del terzo trimestre, la crescita del PIL annuale si è attestata complessivamente al 3,9%,
nonostante il -0,1% registrato negli ultimi tre mesi, superando le stime tendenziali nella versione di Novembre
del Documento di Economia e Finanza. L’inflazione ha raggiunto il 12,3% su base annuale, sostenuta dal riflesso
della componente energetica sui prezzi dei beni e dei servizi. Le misure poste in atto dal Governo al fine di ridurre
l’incidenza dei costi dell’energia e per sostenere il reddito delle famiglie hanno mitigato l’impatto dello shock
inflazionistico sul potere d’acquisto.
7
Infatti, nel mese di Dicembre, la fiducia dei consumatori è aumentata evidenziando delle attese positive sulla
situazione economia del Paese.
L’andamento dell’economia italiana nell’anno è risultato condizionato dall’evoluzione dello scenario
macroeconomico europeo, analogamente alle prospettive di crescita per il 2023.
5
Fonti ISTAT, Banca d’Italia e Euronext
6
ISTAT, “Conti Economici Trimestrali, III trimestre”, 30 Novembre 2022
7
Banca d’Italia, “Bollettino economico”, 20 Gennaio 2023
Le proiezioni assumono un mantenimento delle tensioni associate alla guerra ancora elevate per la prima parte
dell’anno, per poi attenuarsi in maniera graduale con una conseguente timida ma effettiva ripresa dell’attività
economica a partire dalla primavera inoltrata. In tale ipotesi, il PIL tornerebbe a espandersi nella seconda metà
del 2023 parallelamente all’attenuazione delle pressioni inflazionistiche e dell’incertezza connessa al conflitto in
Ucraina e al manifestarsi degli effetti delle misure di politica di bilancio, anche in relazione al PNRR.
8
Lo scenario macroeconomico incerto precedentemente descritto non ha destato particolari impatti negativi sui
risultati che il Gruppo Openjobmetis ha conseguito nell’anno 2022, come evidenziato dagli indicatori economici,
finanziari e gestionali descritti nel paragrafo precedente.
Non si segnalano ad oggi particolari situazioni di rischio relativamente alla solvibilità dei clienti del Gruppo
Openjobmetis, anche in relazione ad eventuali effetti della guerra. Lo dimostrano i tempi medi di incasso (DSO)
che al 31 Dicembre 2022 si attestano a 68 giorni, l’incidenza delle perdite su crediti (0,2% al 31 Dicembre 2022
rispetto a 0,3% al 31 Dicembre 2021) e l’indebitamento finanziario in calo rispetto alla chiusura del precedente
anno (da €44,5 milioni al 31 Dicembre 2021 a €26,2 milioni al 31 Dicembre 2022).
Anche per quanto concerne l’utilizzo integrazione salariale (TIS) per il personale somministrato, il Gruppo non
ne ha usufruito in modo significativo. L’importo per l’anno 2022 è stato pari a Euro 910 migliaia, a differenza del
2021 per cui l’impiego è stato pari a Euro 2.176 migliaia.
La Direzione del Gruppo prosegue la propria attività di monitoraggio degli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina
sull’economia reale, in particolare in relazione ad eventuali impatti sull’andamento del fatturato e sulle poste
valutative iscritte in bilancio.
Per quanto concerne i mercati finanziari, nel 2022 nei mercati Euronext le quotazioni avvenute sono state 83,
per una capitalizzazione aggregata di 23 miliardi. Nel comunicato stampa di conclusione di anno, Euronext ha
sottolineato l’impegno nel progetto Capital Market Union, ovvero la creazione di un unico mercato integrato dei
capitali per l’Unione Europea.
Euronext conferma anche per l’anno 2022 la posizione di più grande operatore di borsa, risultando la piattaforma
più attrattiva per le IPO. Nel Marzo 2023, è prevista la migrazione dei mercati italiani alla piattaforma di trading
proprietaria Optiq, la quale rafforzerà ulteriormente il pool di liquidità e la posizione di Euronext come leader in
Europa.
A partire dal marzo 2022, anche il mercato azionario è stato scosso dall’instabilità dovuta all’esplosione del
conflitto Russia/Ucraina. L’aumento del prezzo della materia prima, le tensioni geopolitiche su scala globale, il
rialzo dei tassi di interesse, l’inflazione e lo spettro della recessione hanno avuto un impatto negativo sui
principali indici a livello mondiale, inclusi FTSE Mib e FTSE Italia Star a cui appartiene Openjobmetis S.p.A. È
attesa una stabilizzazione nel mercato azionario per la seconda parte del 2023, affiancato da una lenta ripresa
dell’economia.
Il titolo Openjobmetis (OJM.MI) il 2 Gennaio 2023 apriva ad Euro 8,17 per azione, mentre il 30 Dicembre 2022,
ultima data di scambi dell’anno, chiudeva ad Euro 8,29 per azione.
8
Banca d’Italia, “Proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana (Esercizio coordinato dall’Eurosistema”, 16 Dicembre
2022
-5,8
-12,1
14,3
-0,7
0,5
2,4
2,9
0,9
0,1
1,0
0,4
-0,1
-20,0
-15,0
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
0
100000
200000
300000
400000
500000
I 2020
II 2020
III 2020
IV 2020
I 2021
II 2021
III 2021
IV 2021
I 2022
II 2022
III 2022
IV 2022
Variazione su
trimestre precedente
Prodotto interno lordo
-6,3 -17,8 -6,1 -6,0 0,2 16,8 5,2 6,9 6,5 5,1 2,5 1,4
YoY %
Euro mio
%
Tabella 1: Andamento del PIL italiano per trimestri (Fonte ISTAT)
Il Gruppo Openjobmetis e il Mercato del lavoro
Andamento del mercato del lavoro
9
Nonostante lo scenario politico ed economico caratterizzato da elevata incertezza, il mercato del lavoro italiano
ha mosso dei segnali positivi, dimostrando una certa vitalità.
Secondo le pubblicazioni ISTAT, nei primi mesi del 2022 si sono registrati 120mila occupati in più rispetto
all’ultimo trimestre del 2021. Le assunzioni hanno interessato in particolare i contratti a termine (+2,4% nel primo
trimestre 2022) in confronto ai contratti a tempo indeterminato (+0,2% nel primo trimestre 2022). Le ore lavorate
sono aumentate del 1,5% rispetto al periodo precedente, tornando per la prima volta ai livelli osservati alla fine
del 2019.
Dopo un primo trimestre di forte crescita, con il mese di Aprile si è raggiunta una sostanziale stabilità,
registrando comunque il più alto tasso di occupazione dal 2004 pari a 59,9%. Dei 22,9 milioni di occupati, circa
3,17 milioni sono costituiti da lavoratori con contratto a termine. Nella prima parte dell’anno, tale categoria ha
rappresentato più della metà dell’aumento tendenziale dell’occupazione con una crescita complessiva di circa
8,8% e un ritmo dieci volte superiore rispetto ai tempi indeterminati
10
.
Il secondo trimestre ha visto un fisiologico, seppur limitato, calo dell’occupazione dovuto ai mesi estivi. Il numero
dei lavoratori in somministrazione ha raggiunto le 482mila unità presentando un nuovo aumento tendenziale
(+3% nell’anno), seppur con un ritmo meno intenso rispetto ai trimestri precedenti.
Il terzo trimestre si è aperto con dei significativi segnali di ripresa. In particolare, Ottobre è stato caratterizzato
da un balzo del tasso di occupazione al 60,5%, valore più alto mai registrato dal 1977, coinvolgendo entrambi i
sessi e tutte le classi di età. Nel complesso gli occupati nel mese si sono attestati a 23,2 milioni, superando per
la prima volta il primato pre-pandemia del Giugno 2019.
Dopo due mesi consecutivi di crescita, il mercato del lavoro nel mese di Novembre ha registrato una lieve frenata
(-0,1%), seppur rimanendo a valori record. Il numero dei dipendenti a tempo determinato ha ripreso a salire (circa
+60mila persone) dovuto anche alla componente di stagionalità legata all’arrivo del periodo natalizio.
Il 2022 si è chiuso con un mese di Dicembre caratterizzato da una crescita dell’occupazione rispetto sia al mese
precedente che al medesimo periodo 2021, in particolare per effetto dei dipendenti permanenti e degli autonomi.
Secondo i dati Istat, il tasso di occupazione a fine anno si è assestato al 60,5%.
In termini generali, il mercato del lavoro del 2022 è stato caratterizzato dal mismatch tra domanda e offerta di
lavoro (stimata intorno al 38,6%
11
), la cui motivazione principale è stata ricondotta alla mancanza di candidati,
in particolare per la categoria degli operai specializzati.
Per il primo trimestre 2023, Il Bollettino del Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal
prevede assunzioni pari a +1,3 milioni, in particolare nel settore manufatturiero, segnale confortante anche per
l’economia in termini assoluti.
9
Fonte ISTAT
10
Fonte “Sole 24 Ore Lavoro: Istat, a maggio in calo gli occupati. Crescono gli inattivi, record dipendenti a termine”, 30
giugno 2022
11
Unioncamere, Comunicato stampa, “Lavoro:504mila assunzioni previste dalle imprese a gennaio, 3 Gennaio 2023
Principali aspetti normativi
Con riferimento al quadro normativo si segnala che dal 1° Gennaio 2022 è decaduto il regime speciale di
esenzione della “causale” previsto dal D.L. Sostegni per il rinnovo dei contratti a termine. È rimasta, invece, la
possibilità per l’azienda indicare ulteriori causali rispetto a quelle previste dal “Decreto Dignità” secondo le
specifiche esigenze contemplate dagli accordi collettivi nazionali, territoriali e aziendali, così come introdotto
dall’articolo 41-bis inserito nel D.L 73/2021 “Sostegni Bis” dalla legge di conversione 106/2021. In linea generale,
le causali che sono state individuate dalla contrattazione collettiva per garantire maggiore flessibilità alle
imprese comprendono: - picchi di attività a maggiore intensità derivanti da richieste di mercato non evadibili con
il normale regime produttivo; - commesse eccezionali che richiedono aumento di attività produttiva, di
confezionamento e spedizioni del prodotto; - necessità di commercializzare sul mercato nuove tipologie di
prodotti non presenti nella normale produzione per adeguamento alla domanda. Permane altresì la facoltà di
apporre al contratto a tempo determinato una durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente ai 24, in caso di
specifiche esigenze fino al 30 settembre 2022. Inoltre, fino alla medesima data, non verranno contabilizzati nel
periodo di durata massima di 24 mesi i periodi di missione a termine svolti da lavoratori assunti dalle Agenzie
per il Lavoro a tempo indeterminato.
In data 8 Giugno 2022, è stato raggiunto un accordo tra Consiglio UE, Parlamento Europeo e Commissione sulla
direttiva non vincolante - in merito alla definizione dei parametri per garantire un salario minimo con sistema
di adeguamento periodico nei paesi dell’Unione. Il fine è garantire la tutela della dignità della persona per cui gli
Stati saranno chiamati a verificare se il salario minimo legale esistente è sufficiente ad assicurare un livello di
vita adeguato sulla base di potere d’acquisto, costo della vita, livello e tasso di crescita dei salari e produttività.
L’Italia non risulta obbligata ad agire in quanto i contratti collettivi hanno un tasso di copertura superiore all’80%,
ovvero la soglia fissata delle regole UE. Tuttavia, tale iniziativa apre una prospettiva di dialogo e
approfondimento del tema, anche in relazione agli strumenti di accesso al mercato del lavoro.
Il 25 Ottobre è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea la direttiva sul salario minimo
n.2022/2041, la quale conferisce a ogni Stato membro la possibilità di applicare i proprio contratti collettivi se
più favorevoli rispetto alle soglie prestabilite.
Il nuovo Governo, insediatosi nell’ottobre 2022 e guidato dal Presidente Meloni, ha sollevato fin da subito la
necessità di riesaminare il Reddito di Cittadinanza, al fine di fornire la creazione di uno strumento idoneo ed
efficace per il reinserimento lavorativo dei non occupati.
Tale urgenza è emersa anche alla luce dell’ultimo rapporto Anpal (agenzia nazionale delle Politiche Attive), nel
quale emerge che, dei 1,1 milioni di percettori di reddito, i potenzialmente occupabili risultano essere 660 mila.
Di quest’ultimi il 73% non ha avuto esperienze lavorative negli ultimi tre anni e nel 36% dei casi ha avuto una
durata inferiore ai tre mesi.
12
In data 29 Dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.3030 la Legge di Bilancio 2023 (L. 29
dicembre 2022, n.197), la quale ha ridefinito la disciplina del Reddito di Cittadinanza, prevedendo anche la sua
stessa abrogazione a partire dal 1° gennaio 2024.
Per il 2023, ai cittadini definiti “occupabili” verrà corrisposto il sostegno economico per un periodo ridotto di 7
mensilità, anziché i precedenti 18 mesi rinnovabili.
12
Fonte Sole 24 Ore “Reddito di cittadinanza, la stretta parte da 660mila beneficiari occupabili, 31 Ottobre 2022
Al contempo, gli stessi percettori saranno tenuti ad aderire a un percorso volto all’inserimento lavorativo ed a
frequentare un corso di formazione o/e di riqualificazione professionale, pena la decadenza del beneficio per
l’intero nucleo famigliare.
Per i soggetti con età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempito all’obbligo scolastico, l’erogazione del
sussidio sarà subordinata alla frequenza di percorsi di istruzione di primo livello.
Infine, la disciplina ha previsto la decadenza del beneficio nel caso uno dei componenti del nucleo famigliare
non accetti la prima offerta di lavoro, abolendo inoltre la definizione di lavoro “congruo”.
Nel febbraio 2023, con un emendamento al decreto Milleproroghe è stata prorogata di un anno, dal 30 giugno
2024 al 30 giugno 2025 la possibilità di utilizzare lavoratori somministrati per periodi superiori a 24 mesi senza
che scatti l’obbligo di costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, anche nel caso in cui il
contratto di lavoro tra APL e lavoratore in somministrazione sia a tempo indeterminato.
Andamento della gestione e Risultati di Gruppo
Analisi dell’Andamento della Gestione del Gruppo
Openjobmetis per l’anno 2022
Si ricorda che a seguito dell’acquisizione del 100% di Quanta S.p.A e della sua controllata al 100% Quanta Risorse
Umane S.p.A. perfezionata in data 26 Maggio 2021, i dati dell’esercizio 2021 comprendono nel perimetro di
consolidamento le suddette società dal mese di Giugno.
I ricavi di vendita per l’intero anno 2022 si attestano ad Euro 768,4 milioni rispetto ad Euro 720,8 milioni dell’anno
precedente. Nel corso dell’esercizio 2022 il risultato operativo (o EBIT, risultato prima dei proventi e oneri
finanziari e delle imposte) si attesta ad Euro 21,2 milioni (Euro 15,2 milioni nel 2021). L’utile netto risulta pari ad
Euro 14,3 milioni rispetto ad Euro 10,7 milioni nel 2021. Nella tabella che segue sono esposti i dati economici
consolidati del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 Dicembre 2022, 2021 e 2020.
(valori in migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022/2021
2022
% su
Ricavi
2021
% su
Ricavi
2020
Valore
%
Ricavi 768.373 100,0% 720.789 100,0% 516.985 47.584 6,6%
Costi del lavoro somministrato e
outsourcing
(673.211) (87,6%) (631.557) (87,6%) (453.274) (41.654) 6,6%
Primo margine di contribuzione
95.162
12,4%
89.232
12,4%
63.711
5.930
6,6%
Altri proventi 15.306 2,0% 15.586 2,2% 8.649 (280) (1,8%)
Costo del lavoro di struttura (42.546) (5,5%) (42.458) (5,9%) (32.270) (88) 0,2%
Costi delle materie prime e sussidiarie (199) (0,0%) (202) (0,0%) (174) 3 (1,5%)
Costi per servizi (37.493) (4,9%) (37.569) (5,2%) (24.410) 76 (0,2%)
Oneri diversi di gestione (862) (0,1%) (1.046) (0,1%) (636) 184 (17,6%)
EBITDA
29.368
3,8%
23.543
3,3%
14.870
5.825
24,7%
Accantonamenti e svalutazioni (1.685) (0,2%) (2.178) (0,3%) (1.631) 493 (22,6%)
Ammortamenti (5.820) (0,8%) (5.785) (0,8%) (4.927) (35) 0,6%
EBITA
21.863
2,8%
15.580
2,2%
8.312
6.283
40,3%
Ammortamenti Intangible Assets
13
(667) (0,1%) (403) (0,1%) (46) (264) 65,5%
EBIT
21.196
2,8%
15.177
2,1%
8.266
6.019
39,7%
Proventi finanziari 36 0,0% 40 0,0% 235 (4) (9,9%)
Oneri Finanziari (693) (0,1%) (719) (0,1%) (536) 26 (3,6%)
Utile (perdite) ante imposte
20.539
2,7%
14.499
2,0%
7.965
6.040
41,7%
Imposte sul reddito (6.225) (0,8%) (3.786) (0,5%) 15.677 (2.439) 64,4%
Utile (perdita) d’esercizio
14.314
1,9%
10.713
1,5%
23.642
3.601
33,6%
13
Dal totale della voce “Ammortamenti” sono stati rappresentanti separatamente gli ammortamenti degli intangibles
inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento(ammortamento delle relazioni con la clientela, patto di non
concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta”, e altri minori).
Nella tabella che segue si veda il dettaglio dei costi oggetto di rettifica nell’ambito della determinazione degli
indicatori Alternativi di Performance (AP).
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Costo dei servizi
Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze
e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi
per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato
145 1.146
Costo lavoro di
struttura
Costi per riorganizzazione del personale e bonus
straordinario per il raggiungimento di specifici
risultati relativamente all’acquisizione di Quanta
709 1.033
Oneri diversi di
gestione
Imposte (Tobin Tax) e oneri riferibili alla
minusvalenza per vendita immobile Rodengo Saiano
-
280
Totale
854
2.459
Ammortamenti
Ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza incluse nel valore delle
Attività Immateriali e Avviamento
667 403
Totale costi
1.521
2.862
Effetto Fiscale (424) (787)
Totale Impatto a
Conto Economico
1.097
2.075
Nel 2022 gli oneri riferibili a costi per riorganizzazione del personale e bonus straordinario si attestano a Euro
709 migliaia mentre i costi per servizi di consulenza e servizi professionali in relazione a operazioni straordinarie
sul mercato regolamentato si attestano a Euro 145 migliaia. Gli ammortamenti per Intangible assets includono
l’ammortamento del patto di non concorrenza per Euro 300 migliaia e l’ammortamento delle relazioni con la
clientela per Euro 367 migliaia rilevati in bilancio a seguito dell’operazione “Quanta” avvenuta nel 2021. Ciò dà
origine ad un Utile Netto rettificato di Euro 15.411 migliaia, considerando un effetto fiscale negativo di Euro 424
migliaia.
Ricavi
I ricavi del 2022 si attestano ad Euro 768.373 migliaia rispetto ad Euro 720.789 migliaia consuntivati nel 2021.
Sebbene le complesse condizioni del contesto macroeconomico dovute allo scenario geopolitico internazionale,
i ricavi sono cresciuti del 6,6% (risultati sostanzialmente costanti a parità di perimetro di consolidamento
14
).
Si confermano le performance positive delle controllate Seltis Hub S.r.l, specializzata in ricerca e selezione, (circa
+36% rispetto al 2021) e Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro, specializzata in somministrazione di assistenti
a persone anziane (circa +18% rispetto al 2021).
Nella seguente tabella si espone una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizio:
14
Le società Quanta S.p.A. e Quanta Risorse Umane S.p.A. sono state incluse nel perimetro di consolidamento a partire da
Giugno 2021
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Ricavi per somministrazione lavoro temporaneo
746.273
704.198
42.075
Ricavi per ricerca e selezione del personale
6.827
5.807
1.020
Ricavi per servizi in outsourcing
6.310
2.733
3.577
Ricavi per altre attività
8.963
8.051
912
Totale Ricavi
768.373
720.789
47.584
Costi del lavoro somministrato e outsourcing
Il costo del lavoro relativo al personale somministrato e per i servizi resi in outsourcing risulta pari a Euro 673.211
migliaia nel 2022 rispetto a 631.557 migliaia nel 2021, con un’incidenza sui ricavi dell’87,6% in linea con l’anno
precedente. Si rimanda a quanto rilevato nel commento alla voce “Ricavi” per la differenza del perimetro di
consolidamento 2021.
Si veda nella tabella che segue il dettaglio dei costi del lavoro somministrato:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
478.180
452.071
26.109
Oneri sociali lavoratori somministrati
137.972
129.439
8.533
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
26.789
25.422
1.367
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
18.497
17.167
1.330
Altri costi lavoratori somministrati
6.225
5.420
805
Altri costi per servizi in outsourcing e altri
5.548
2.038
3.510
Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing
673.211
631.557
41.654
Primo margine di contribuzione
Il primo margine di contribuzione del Gruppo è stato nell’esercizio 2022 pari ad Euro 95.162 migliaia, rispetto ad
Euro 89.232 migliaia nel 2021. L’incidenza sui ricavi risulta pari al 12,4%, in linea con quanto consuntivato nel
precedente anno.
Altri proventi
La voce Altri proventi per l’esercizio 2022 si attesta ad Euro 15.306 migliaia, rispetto ad Euro 15.586 migliaia nel
2021.
La voce accoglie principalmente il riconoscimento di contributi da parte del Forma.Temp (Euro 13.430 migliaia
per il 2022, rispetto ad Euro 12.945 migliaia nel 2021) a fronte dei costi sostenuti dal Gruppo per la realizzazione
di corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati tramite operatori qualificati. I contributi sono
riconosciuti dal Forma.Temp sulla base della specifica rendicontazione dei costi di pari importo rilevati per
l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di formazione, effettuata a livello di singola iniziativa. Inoltre, la
voce include altri proventi diversi pari a Euro 1.876 migliaia nel 2022, rispetto ad Euro 1.198 migliaia del 2021.Il
dato del 2021 includeva un contributo riconosciuto da Anpal per attività di formazione per aggiornamento delle
competenze del personale somministrato per Euro 1.443 migliaia.
Costo del lavoro di struttura
Il personale di struttura medio per il 2022 è pari a 769 unità, rispetto alle 729 unità nel 2021, ed è composto dal
personale impiegato presso la sede e presso le controllate del Gruppo e dal personale impiegato presso le filiali
dislocate sul territorio.
Il costo del lavoro per il personale di struttura consuntivato nel 2022 risulta pari ad Euro 42.546 migliaia, in linea
con il 2021 (Euro 42.458 migliaia).
Costi per servizi
Nell’esercizio 2022 i costi per servizi si sono attestati ad Euro 37.493 migliaia, rispetto a Euro 37.569 migliaia
del 2021.
I costi per servizi includono i costi sostenuti per l’organizzazione di corsi di formazione per il personale
somministrato, pari ad Euro 13.453 migliaia per il 2022, rispetto ad Euro 12.430 migliaia nel corso dell’esercizio
2021. Il Gruppo riceve dal Forma.Temp contributi a copertura dei costi sostenuti per le attività di formazione
realizzate, a fronte della precisa e puntuale rendicontazione di tali costi.
Il dato del 2021 comprendeva oneri principalmente riferibili a costi per consulenze e due diligence in relazione
all’acquisizione di Quanta per Euro 1.146 migliaia, mentre al 31 Dicembre 2022 gli oneri relativi a consulenze e
servizi professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato sono pari a Euro 145 migliaia. Tali
oneri sono oggetto di evidenza al fine del calcolo dell’EBITDA rettificato, come descritto successivamente.
La seguente tabella mostra il dettaglio della voce dei costi per servizi:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
13.453
12.340
1.113
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
-
1.371
(1.371)
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
7.277
6.754
523
Costi per consulenze commerciali
2.309
2.444
(135)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.814
4.800
14
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
2.377
2.410
(33)
Costi per utilities
1.431
1.217
214
Compensi al collegio sindacale
114
119
(5)
Costi per servizi due diligence e consulenze
145
1.146
(1.001)
Altre
5.573
4.968
605
Totale costi per servizi
37.493
37.569
(76)
Al netto dei costi per organizzazione di corsi del personale somministrato e dei costi non ricorrenti, l’incidenza
sui ricavi dei residui costi per servizi, che si riferiscono prevalentemente a costi per consulenze fiscali, legali,
informatiche, aziendali e commerciali e a costi per segnalatori e studi di consulenza professionale, si attesta al
3,1% (3,2% nel 2021).
La voce nel 2021 comprendeva costi per aggiornamento competenze personale somministrato che erano
relativi ad uno specifico programma di aggiornamento professionale promosso dall’Agenzia Nazionale Politiche
Attive del Lavoro.
EBITDA, EBITA e rispettivi rettificati
Nel 2022 l’EBITDA si è attestato ad Euro 29.368 migliaia, rispetto ad Euro 23.543 migliaia nel 2021. L’EBITDA
rettificato
15
è risultato pari ad Euro 30.222 migliaia nel 2022, rispetto ad Euro 26.002 migliaia consuntivate nel
2021.
15
L’EBITDA rettificato è calcolato come EBITDA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per la riorganizzazione del
personale di struttura ,bonus straordinario, e due diligence sostenuti in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato.
L’EBITA
16
del 2022 si attesta ad Euro 21.863 migliaia rispetto ad Euro 15.580 migliaia nel 2021 e L’EBITA
rettificato
17
risulta pari ad Euro 22.717 migliaia rispetto ad Euro 18.039 migliaia nel 2021.
Si ricorda che il perimetro di consolidamento per l’esercizio 2021 includeva Quanta S.p.A. e Quanta Risorse
Umane S.p.A. a partire dal mese di Giugno. Il miglioramento dei risultati dell’esercizio 2022 è impattato dalla
realizzazione delle sinergie derivanti dall’acquisizione di tali società.
Ammortamenti
Nel 2022 gli ammortamenti sono pari ad Euro 6.487 migliaia, rispetto ad Euro 6.188 migliaia del 2021.
La quota di ammortamento delle attività immateriali è pari ad Euro 667 migliaia nel 2022 (Euro 403 migliaia nel
2021). In particolare, essa include la quota di ammortamento dell’attività immateriale iscritta in relazione al patto
di non concorrenza con il venditore per l’operazione “Quanta” pari a Euro 300 migliaia e la quota di
ammortamento per le relazioni con la clientela pari a Euro 367 migliaia.
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
Il totale delle perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti nel 2022, risulta pari ad Euro
1.685 migliaia, rispetto ad Euro 2.178 migliaia del 2021. L’incidenza delle svalutazioni sul fatturato si attesta allo
0,2% circa, in leggera diminuzione rispetto al 2021 (0,3%), nonostante il contesto economico complesso.
EBIT
Il risultato operativo del Gruppo, per effetto di quanto sopra riportato, è stato nel 2022 pari ad Euro 21.196
migliaia, rispetto ad Euro 15.177 migliaia nel 2021. Si ricorda che il perimetro di consolidamento per l’esercizio
2021 includeva Quanta S.p.A e Quanta Risorse Umane S.p.A. a partire dal mese di Giugno. Il miglioramento dei
risultati dell’esercizio 2022 è impattato dalla realizzazione delle sinergie derivanti dall’acquisizione di tali società.
Proventi finanziari e oneri finanziari
I proventi ed oneri finanziari netti hanno evidenziato nel 2022 un saldo netto negativo di Euro 657 migliaia,
rispetto ad Euro 678 migliaia nel 2021. Si precisa che il dato include la contabilizzazione di oneri finanziari relativi
alle passività per leasing per Euro 167 migliaia.
Imposte sul reddito
Nel 2022 sono contabilizzate imposte sul reddito per un valore negativo pari ad Euro 6.225 migliaia, rispetto a
negativi Euro 3.786 migliaia nel 2021. La voce si compone principalmente di imposte correnti per Euro 5.670
migliaia che si riferiscono ad Euro 1.556 migliaia per IRAP ed Euro 4.114 migliaia per oneri da IRES, rispetto ad
Euro 4.279 migliaia dell’esercizio precedente che si riferivano ad Euro 1.086 migliaia per IRAP ed Euro 3.193
migliaia per oneri da IRES. Per ulteriori informazioni si rimanda al punto 28 della nota esplicativa al bilancio
consolidato.
16
L’EBITA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti e ammortamento
degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta”).
17
L’EBITA rettificato è calcolato come EBITA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per la riorganizzazione del
personale di struttura, bonus straordinario e due diligence sostenuti in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato.
Utile netto / (Perdita) dell’esercizio e Utile netto / (Perdita) dell’esercizio rettificato
Per effetto di quanto sopra esposto, il risultato di esercizio mostra, nel 2022, un utile netto pari ad Euro 14.314
migliaia, rispetto ad un utile netto di Euro 10.713 migliaia nell’esercizio precedente.
L’utile netto d’esercizio rettificato, come riportato nella seguente tabella, nel 2022 si attesta ad Euro 15.411
migliaia, rispetto ad un utile netto rettificato di Euro 12.788 migliaia, consuntivato nell’esercizio 2021.
Utile Rettificato
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Utile di periodo
14.314
10.713
Costi per servizi (Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze e due diligence in
relazione ad acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni straordinarie sul
mercato regolamentato)
145 1.146
Costo lavoro di struttura (Riorganizzazione personale e bonus straordinario per il
raggiungimento di specifici risultati relativamente all’acquisizione di Quanta)
709 1.033
Oneri diversi di gestione (Imposte e minusvalenza vendita immobile)
-
280
Ammortamenti Intangible Asset 667 403
Effetto Fiscale (424) (787)
Utile di periodo Rettificato
15.411
12.788
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
Nella tabella che segue è esposto il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato
in ottica finanziaria del Gruppo per gli esercizi al 31 Dicembre 2022, 2021, 2020.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022/2021
2022
% su CIN*
o Totale
fonti
2021
% su CIN*
o Totale
fonti
2020
Valori
%
Attività immateriali e avviamento 102.842 60,8% 103.854 57,4% 76.191 (1.012) (1,0%)
Immobili, impianti e macchinari 3.493 2,1% 3.412 1,9% 2.585 81 2,4%
Diritto all’uso per leasing 13.838 8,2% 14.818 8,2% 12.851 (980) (6,6%)
Altre attività e passività non
correnti nette
20.654 12,2% 20.611 11,4% 21.144 43 0,2%
Totale attività/passività non
correnti
140.827
83,3%
142.696
78,9%
112.770
(1.869)
(1,3%)
Crediti commerciali 144.584 85,5% 153.040 84,6% 108.911 (8.456) (5,5%)
Altri crediti 8.423 5,0% 13.073 7,2% 7.751 (4.650) (35,6%)
Attività per imposte correnti 81 0,0% 354 0,2% 280 (273) (77,1%)
Debiti commerciali (14.752) (8,7%) (14.779) (8,2%) (10.456) 27 (0,2%)
Benefici ai dipendenti correnti (62.861) (37,2%) (63.865) (35,3%) (42.962) 1.004 (1,6%)
Altri debiti (40.879) (24,2%) (43.591) (24,1%) (32.840) 2.712 (6,2%)
Passività per imposte correnti (2.512) (1,5%) (1.519) (0,8%) (726) (993) 65,4%
Fondi per rischi ed oneri correnti (3.757) (2,2%) (4.544) (2,5%) (1.929) 787 (17,3%)
Capitale circolante netto
28.327
16,7%
38.168
21,1%
28.029
(9.841)
(25,8%)
Totale impieghi - capitale
investito netto
169.154
100,0%
180.864
100,0%
140.799
(11.710)
(6,5%)
Patrimonio netto 141.521 83,7% 134.722 74,5% 122.086 6.799 5,0%
Indebitamento finanziario netto 26.216 15,5% 44.464 24,6% 17.375 (18.248) (41,0%)
Benefici ai dipendenti non
correnti
1.417 0,8% 1.678 0,9% 1.339 (261) (15,6%)
Totale fonti
169.154
100,0%
180.864
100,0%
140.799
(11.710)
(6,5%)
* Capitale Investito Netto
Attività Immateriali e avviamento
Le attività immateriali e avviamento ammontano al 31 Dicembre 2022 a complessivi Euro 102.842 migliaia,
rispetto ad Euro 103.854 migliaia al 31 Dicembre 2021, e sono composte principalmente da avviamento,
relazioni con la clientela, software e altre immobilizzazioni immateriali in corso e acconti.
Il valore dell’avviamento, pari ad Euro 99.228 migliaia al 31 Dicembre 2022, invariato rispetto al precedente
esercizio, è riconducibile per Euro 45.999 migliaia alle operazioni di acquisizione realizzate prima del 2011 e
all’operazione di aggregazione con WM S.r.l realizzata nel 2007, per Euro 27.164 migliaia all’operazione di
acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. effettuata nel 2011 e per Euro 383 migliaia
all’operazione di acquisizione della controllata Corium S.r.l. effettuata nel 2013. Successivamente il valore
dell’avviamento si è incrementato in relazione alle operazioni di acquisizione di Meritocracy S.r.l. e HC S.r.l.,
rispettivamente per importi pari ad Euro 288 migliaia e Euro 604 migliaia. L’acquisizione di Jobdisabili S.r.l.,
avvenuta nel Gennaio del 2020, ha comportato un incremento pari ad Euro 169 migliaia e l’operazione di
acquisizione del 50,66% di Lyve S.r.l. avvenuta nel mese di novembre 2020, un incremento pari ad Euro 519
migliaia. Infine, a seguito dell’acquisizione di Quanta S.p.A. e della sua controllata Quanta Risorse Umane S.p.A.,
avvenuta il 26 Maggio 2021, e consolidata a partire dal bilancio al 30 Giugno 2021, il valore dell’avviamento si è
incrementato per Euro 24.100 migliaia.
Altre attività e passività non correnti
La voce, pari ad Euro 20.645 migliaia comprende principalmente l’effetto netto derivante dal riallineamento del
valore fiscale dell’avviamento della Capogruppo, come previsto dal DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis, per
cui sono state contabilizzate Euro 19.351 migliaia per imposte differite attive al 31 Dicembre 2022 (Euro 19.755
migliaia al 31 dicembre 2021). Sono inclusi inoltre debiti per patto di non concorrenza pari a Euro 600 migliaia
(Euro 900 migliaia al 31 dicembre 2021).
Crediti Commerciali
I crediti commerciali al 31 Dicembre 2022 ammontano ad Euro 144.584 migliaia, rispetto ad Euro 153.040
migliaia al 31 Dicembre 2021. La voce risulta iscritta nel bilancio consolidato al netto di un fondo svalutazione
pari ad Euro 7.598 migliaia (Euro 6.699 migliaia al 31 Dicembre 2021).
A seguito dell’acquisizione di Quanta risultano iscritti in bilancio al fair value crediti commerciali totalmente
svalutati per Euro 88 migliaia al 31 Dicembre 2022 (Euro 4.099 migliaia al 31 Dicembre 2021).
Nel corso del 2022 sono state effettuate cessioni di crediti per un ammontare complessivo di Euro 57.753
migliaia, rispetto ad Euro 34.689 migliaia nel corso del 2021.
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 68, rispetto a 69
18
consuntivati al 31 Dicembre 2021.
Non esistono crediti che beneficiano di copertura assicurativa.
Non esistono profili di rischio nel credito verso parti correlate.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici. L’esposizione al 31 Dicembre
2022 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 16% del monte crediti complessivo.
18
Dal momento che “Quanta” è stata inclusa nel bilancio consolidato solo dal mese di Giugno 2021, non è risultato possibile
effettuare il calcolo corretto del DSO utilizzando i dati di ricavi e crediti commerciali del bilancio al 31 Dicembre 2021. Il DSO
è stato dunque calcolato al netto dei crediti commerciali e dei ricavi del Gruppo Quanta.
Attività finanziarie correnti
La voce include crediti verso società di factoring per Euro 3.095 migliaia riferibili a crediti commerciali ceduti al
31 Dicembre 2022, per i quali il Gruppo non ha richiesto la liquidazione anticipata.
Altri crediti
Al Dicembre 2022 gli altri crediti ammontano complessivamente ad Euro 8.423 migliaia, rispetto ad Euro 13.073
migliaia al 31 Dicembre 2021, e si riferiscono ai crediti verso Forma.Temp per Euro 2.724 migliaia (Euro 5.040
migliaia al 31 Dicembre 2021), riferibili principalmente al rimborso dell’integrazione salariale (TIS) anticipato ai
lavoratori somministrati, a crediti verso tesoreria INPS per TFR per Euro 1.574 migliaia (Euro 1.732 migliaia al
31 Dicembre 2021), a risconti attivi per Euro 1.242 migliaia (Euro 1.066 migliaia al 31 Dicembre 2021), ad altri
crediti in contenzioso per Euro 1.095 migliaia relativi al credito verso un ex amministratore di Metis S.p.A. per
spese ingiustificate (invariati rispetto al 31 Dicembre 2021), a crediti verso Erario per rimborsi per Euro 152
migliaia (Euro 104 migliaia al 31 Dicembre 2021)e ad altri minori per Euro 236 migliaia (Euro 217 migliaia al 31
Dicembre 2021).
La variazione del credito verso tesoreria INPS per TFR è dovuta principalmente alla stagionalità dei contratti di
somministrazione, i quali generalmente cessano prima delle chiusure feriali delle aziende clienti.
La voce Risconti attivi principalmente a costi rilevati integralmente nell’esercizio in corso relativi a
sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti contratti di leasing.
Al 31 Dicembre 2021 era presente un credito per circa Euro 2.419 migliaia nei confronti della parte venditrice di
Quanta S.p.A. per posizioni garantite nell’ambito dell’operazione di acquisizione che sono state regolate nel
corso dei primi sei mesi dell’anno. Permangono invece al 31 Dicembre 2022 crediti per Euro 1.400 migliaia
relativi ad altre passività coperte anch’esse da garanzia della parte venditrice, per le quali è presente un
accantonamento a fondo rischi di pari importo, invariate rispetto al 31 Dicembre 2021.
Debiti commerciali
Al 31 Dicembre 2022 i debiti commerciali ammontano complessivamente ad Euro 14.752 migliaia, rispetto ad
Euro 14.779 migliaia al 31 Dicembre 2021. I principali fornitori del Gruppo sono enti attuatori per l’organizzazione
di corsi per il personale somministrato.
Benefici dipendenti
Al 31 Dicembre 2022 i debiti per benefici ai dipendenti correnti ammontano complessivamente ad Euro 62.861
migliaia, rispetto ad Euro 63.865 migliaia al 31 Dicembre 2021. La voce si riferisce principalmente ai debiti per
stipendi e competenze da liquidare al personale somministrato e al personale di struttura, oltre al debito per TFR
verso il personale somministrato.
Data la natura dell’attività svolta dal Gruppo e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le passività correnti.
Pertanto, non vi è stata la necessità di effettuare alcuna valutazione attuariale e la passività corrisponde
all’obbligazione dovuta ai dipendenti somministrati al termine del contratto.
Passività per imposte correnti
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2022 è pari a Euro 2.512 migliaia e si riferisce a Euro 717 migliaia
per la terza rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis, ad Euro 1.253 migliaia verso
Erario per consolidato fiscale IRES e ad Euro 533 migliaia per debito verso erario per IRAP. Il residuo pari a Euro
9 migliaia si riferisce al debito verso erario per IRAP della controllata Lyve SRL. Per maggiori dettagli si rimanda
al punto 28 delle note esplicative al bilancio consolidato.
Il debito per imposte correnti al 31 dicembre 2021 era pari a Euro 1.519 migliaia e si riferiva principalmente ad
Euro 717 migliaia per la seconda rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis e ad
Euro 554 migliaia verso Erario per consolidato fiscale IRES e ad Euro 181 migliaia per debito verso erario per
IRAP.
Altri debiti correnti
Al 31 Dicembre 2022 gli altri debiti ammontano complessivamente ad Euro 40.879 migliaia, rispetto ad Euro
43.591 migliaia al 31 Dicembre 2021. La voce si riferisce principalmente a debiti verso istituti previdenziali per
Euro 25.872 migliaia (Euro 24.899 migliaia al 31 Dicembre 2021) e debiti tributari prevalentemente per ritenute
ai dipendenti per Euro 11.408 migliaia (Euro 15.543 migliaia al 31 Dicembre 2021). Inoltre, la voce include i debiti
verso Forma.Temp per Euro 1.117 migliaia (Euro 732 migliaia al 31 Dicembre 2021) e altri debiti per complessivi
Euro 2.482 migliaia (Euro 2.417 migliaia al 31 Dicembre 2021), tra cui principalmente la valorizzazione di put-
option previste dagli accordi di acquisto delle residue quote azionarie delle controllate.
Patrimonio Netto
Il patrimonio netto al 31 Dicembre 2022 ammonta ad Euro 141.521 migliaia, rispetto ad Euro 134.722 migliaia
al 31 Dicembre 2021.La variazione del patrimonio netto registrata tra il 31 Dicembre 2021 e il 31 Dicembre 2022
è principalmente riferibile alla distribuzione di dividendi per Euro 4.140 migliaia e alla variazione della riserva per
l’acquisto di azioni proprie per Euro 3.839 migliaia, oltre all’utile del periodo.
Indebitamento finanziario netto
L’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 26.216 migliaia al 31 Dicembre 2022,
rispetto ad un saldo negativo di Euro 44.464 migliaia al 31 Dicembre 2021.
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 Dicembre 2022, 2021, 2020 calcolato
secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA in data 4
marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 di CONSOB del 29 aprile 2021.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022 vs.
2021
2022
2021
2020
Valore
%
A Disponibilità liquide 46 38 29 8 21,1%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 10.244 16.830 16.973 (6.586) (39,1%)
C Altre attività finanziarie correnti 3.095 -
-
3.095 100%
D
Liquidità (A+B+C)
13.385
16.868
17.002
(3.483)
(20,6%)
E Debito finanziario corrente (22.831) (37.025) (14.240) 14.194 (38,3%)
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022 vs.
2021
2022
2021
2020
Valore
%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (4.025) (4.311) (3.665) 286 (6,6%)
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(26.856)
(41.336)
(17.905)
14.480
(35,0%)
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(13.471)
(24.468)
(903)
10.997
(44,9%)
I Debito finanziario non corrente (12.745) (19.997) (16.472) 7.252 (36,3%)
J Strumenti di debito -
-
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(12.745)
(19.997)
(16.472)
7.252
(36,3%)
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(26.216)
(44.464)
(17.375)
18.248
(41,0%)
Le Altre attività finanziarie correnti pari a Euro 3.095 migliaia sono riferite a crediti verso società di factoring
riferibili a crediti commerciali ceduti al 31 Dicembre 2022, per i quali il Gruppo non ha richiesto la liquidazione
anticipata.
Al 31 Dicembre 2022, l’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 26.216 migliaia.
Al netto delle passività per leasing, l’indebitamento finanziario netto sarebbe stato negativo per Euro 12.363
migliaia.
L’adozione delle previsioni degli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA in data 4
Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da parte di CONSOB non ha comportato
impatti significativi sulla determinazione della posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 Dicembre 2022 e al
31 Dicembre 2021.
Passività Potenziali
Il Gruppo è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria del Gruppo, oltre quanto già stanziato in bilancio.
In particolare:
La società controllata Openjob Consulting S.r.l., in occasione di una manifestazione tenutasi a Perugia,
è stata oggetto di una verifica ispettiva da parte della competente Direzione Territoriale del Lavoro che
ha comportato la redazione di un verbale unico nel quale sono state contestate alcune possibili
violazioni in tema di forme contrattuali utilizzate nell’occasione, con conseguenti sanzioni
amministrative.
Nel mese di Settembre 2018 era stata emessa ordinanza da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro
di Perugia, che nel mese di Giugno 2019 è stata oggetto di un accordo transattivo a seguito del quale
sono stati corrisposti Euro 29 migliaia circa a saldo di ogni pretesa. A seguito del suddetto Verbale Unico
è anche stato emesso un avviso di addebito da parte dell’INPS, successivamente sospeso nella sua
efficacia da parte del Giudice del Lavoro del Tribunale di Perugia che ha dichiarato la propria
incompetenza territoriale a favore del Tribunale di Varese e ad oggi ancora in attesa di esito; non si
esclude una possibile intesa conciliativa in termini analoghi a quella conclusa con l’Ispettorato del
Lavoro di Perugia.
Anche alla luce di quanto sopra, il Gruppo ritiene di disporre di idonee argomentazioni a suo favore e,
pertanto, non si prevede che l’esito di tali azioni avrà effetto soprattutto sulla situazione patrimoniale e
finanziaria del Gruppo, oltre a quanto già riflesso in bilancio.
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal 1° Gennaio 2022,
ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA
dell’attività di formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015,
2016 e 2017. In data 30 Novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento
n.TMB067O00388/2020, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2015, pari ad
Euro 592.801,18, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella
loro ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma
1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 Aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 Marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18
Ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 28 Ottobre 2021 l’Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per l’anno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta
S.p.A., in data 22 Dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 21 Giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data
18 Ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il
ricorso. Non si esclude che, per entrambe le annualità sopra citate per le quali la Società ha visto
riconosciute le proprie ragioni, l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in appello contro le sentenze della
Commissione Tributaria di primo grado.
In data 12 Aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno
2017 ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022
avente i medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 Giugno 2022,
ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 Gennaio 2023;
al momento si è in attesa di conoscere l’esito della sentenza.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento
aventi ad oggetto l’indebita detrazione IVA per l’anno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi
Contribuenti, ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A., con
riferimento ai periodi d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 Dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00556/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2017, pari ad Euro
2.727.981,88, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro
ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n
20 del DPR 633/72. In data 21 Maggio 2022, la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione
in pubblica udienza tenutasi successivamente in data 29 Novembre 2022, a seguito della quale la
Commissione Tributaria ha depositato in data 3 Gennaio 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la
fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso.
In data 13 Ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00552/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2016, pari ad Euro
2.072.364,00 con i medesimi presupposti applicati con riferimento all’esercizio 2017.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio
operato e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a
seguito della fusione per incorporazione effettuata in data 1° Gennaio 2022, sottolinea la propria ferma
opposizione alle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il
contenzioso per quanto necessario al fine del riconoscimento delle proprie ragioni.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi,
diverse Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la
pubblicazione di nuove pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della
Società. A tutela degli interessi di categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle
Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si
sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione Europea. Non si esclude quindi un favorevole
intervento legislativo.
Andamento della gestione e Risultati della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A.
Analisi dell’Andamento della Gestione di Openjobmetis
S.p.A. per l’anno 2022
In data 1° Gennaio 2022 è stata effettuata la fusione per incorporazione della controllata Quanta S.p.A. in
Openjobmetis S.p.A. Pertanto, i dati comparativi relativi all’esercizio 2021 risultano non omogenei. Nel proseguo
della Relazione Finanziaria Annuale saranno descritti i principali impatti economico-finanziari di tale operazione.
I ricavi di vendita per l’intero anno 2022 si attestano ad Euro 727,1 milioni rispetto agli Euro 624,9 milioni dell’anno
precedente. Nel corso dell’esercizio 2022 il risultato operativo (o EBIT, risultato prima dei proventi e oneri
finanziari e delle imposte) si attesta ad Euro 11,7 milioni (Euro 13,0 milioni nel 2021). L’utile netto risulta pari ad
Euro 11,7 milioni rispetto ad Euro 10,5 milioni nel 2021. Nella tabella che segue sono esposti i dati economici
della Capogruppo per gli esercizi 2022 e 2021.
(valori in Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022/2021
2022
% su
Ricavi
2021
% su
Ricavi
Valore
%
Ricavi 727.095.252 100,0% 624.939.861 100,0% 102.155.391 16,3%
Costi del lavoro somministrato e
outsourcing
(648.081.722) (89,1%) (555.337.887) (88,9%) (92.743.835) 16,7%
Primo margine di contribuzione
79.013.530
10,9%
69.601.974
11,1%
9.411.556
13,5%
Altri proventi 14.483.983 2,0% 12.562.564 2,0% 1.921.419 15,3%
Costo del lavoro di struttura (35.375.447) (4,9%) (31.216.828) (5,0%) (4.158.619) 13,3%
Costi delle materie prime e sussidiarie (176.158) (0,0%) (144.564) (0,0%) (31.594) 21,9%
Costi per servizi (35.027.072) (4,8%) (31.203.014) (5,0%) (3.824.058) 12,3%
Oneri diversi di gestione (734.672) (0,1%) (804.424) (0,1%) 69.752 (8,7%)
EBITDA
22.184.164
3,1%
18.795.708
3,0%
3.388.456
18,0%
Accantonamenti e svalutazioni (1.585.000) (0,2%) (1.554.315) (0,2%) (30.685) 2,0%
Ammortamenti e svalutazioni di
immobilizzazioni
(8.229.710) (1,1%) (4.086.668) (0,7%) (4.143.042) 101,4%
EBITA
12.369.454
1,7%
13.154.725
2,1%
(785.271)
(6,0%)
Ammortamenti Intangible Assets
19
(651.812) (0,1%) (182.437) (0,0%) (469.375) 257,3%
EBIT
11.717.642
1,6%
12.972.288
2,1%
(1.254.646)
(9,7%)
Proventi finanziari 4.944.673 0,7% 1.132.588 0,2% 3.812.085 336,6%
Oneri Finanziari (627.894) (0,1%) (579.405) (0,1%) (48.489) 8,4%
Utile (perdite) ante imposte
16.034.421
2,2%
13.525.471
2,2%
2.508.950
18,5%
Imposte sul reddito (4.328.010) (0,6%) (2.984.961) (0,5%) (1.343.049) 45,0%
Utile (perdita) d’esercizio
11.706.411
1,6%
10.540.510
1,7%
1.165.901
11,1%
19
Dal totale della voce “Ammortamenti” sono stati rappresentanti separatamente gli ammortamenti degli intangibles inclusi
nel saldo delle Attività immateriali e avviamento(ammortamento delle relazioni con la clientela, patto di non concorrenza
sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta” e altri minori).
Nella tabella che segue si veda il dettaglio dei costi oggetto di rettifica nell’ambito della determinazione degli
indicatori Alternativi di Performance (AP).
(In Euro)
2022
2021
Costo dei servizi
Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze
e due diligence in relazione ad acquisizioni e costi
per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato
141.559 846.690
Costo lavoro di
struttura
Costi per riorganizzazione del personale e bonus
straordinario per il raggiungimento di specifici
risultati relativamente all’acquisizione di Quanta
709.000 500.000
Oneri diversi di
gestione
Imposte (Tobin Tax) e oneri riferibili alla
minusvalenza per vendita immobile Rodengo Saiano
- 280.187
Totale
850.559
1.626.877
Ammortamenti
Ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza incluse nel valore delle
Attività Immateriali e Avviamento
651.812 182.437
Totale costi
1.502.371
1.809.314
Effetto Fiscale (419.162) (493.639)
Totale Impatto a
Conto Economico
1.083.209
1.315.675
Nel 2022 gli oneri riferibili a costi per riorganizzazione del personale e bonus straordinario si attestano a Euro
709 migliaia mentre i costi per servizi di consulenza e servizi professionali in relazione a operazioni straordinarie
sul mercato regolamentato si attestano a Euro 141.559 migliaia. Gli ammortamenti per Intangible assets
includono l’ammortamento del patto di non concorrenza per Euro 300.000 migliaia e l’ammortamento delle
relazioni con la clientela per Euro 351.812 migliaia rilevati in bilancio a seguito dell’operazione “Quanta” avvenuta
nel 2021. Ciò dà origine ad un Utile Netto rettificato di Euro 12.789.620, considerando un effetto fiscale negativo
di Euro 419.162 migliaia.
Ricavi
Nel 2022 i ricavi della Capogruppo risultano pari ad Euro 727.095.252, rispetto ad Euro 624.939.861 nel 2021.
Come precedentemente commentato, lo scenario economico e politico è stato caratterizzato da elevata
incertezza, causata dal protrarsi del conflitto Russia/Ucraina. Nonostante l’instabilità, i ricavi rispetto all’anno
precedente sono risultati sostanzialmente costanti, escludendo gli effetti dovuti alla fusione per incorporazione
della società Quanta con decorrenza degli effetti civilistici, contabili e fiscali a partire dal 1° Gennaio 2022
Nella seguente tabella si espone una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizio:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Ricavi per somministrazione lavoro temporaneo
724.434
623.694
100.740
Ricavi per ricerca e selezione del personale
430
278
152
Ricavi per altre attività
1.540
373
1.167
Riaddebiti a società del gruppo
691
595
96
Totale Ricavi
727.095
624.940
102.155
Costo del lavoro somministrato
Il costo del lavoro relativo al personale somministrato e in outsourcing evidenzia un aumento di Euro 92.744
migliaia, da Euro 555.337.887 nel 2021 ad Euro 648.081.722 nel 2022, con un’incidenza sui ricavi pari all’89,1%,
in leggero aumento rispetto al 2021 (88,9%). La variazione è imputabile all’aumento dei volumi di attività
dell’anno per quanto precedentemente indicato nel commento relativo alla voce dei “ricavi”
Si veda nella tabella che segue il dettaglio dei costi del lavoro somministrato:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
462.481
398.292
64.189
Oneri sociali lavoratori somministrati
135.566
115.966
19.600
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
25.752
22.057
3.695
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
17.904
14.950
2.954
Altri costi lavoratori somministrati
6.170
4.073
2.097
Altri costi servizi erogati
209
-
209
Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing
648.082
555.338
92.744
Primo margine di contribuzione
Il Primo margine di contribuzione della Capogruppo è stato, nell’esercizio 2022, pari ad Euro 79.013.530, rispetto
ad Euro 69.601.974 nel 2021. L’incidenza sui ricavi è pari all’10,9%, mentre la variazione rispetto all’anno
precedente si attesta al 13,5%.
Altri proventi
La voce altri proventi per l’esercizio 2022 si attesta ad Euro 14.483.983, rispetto ad Euro 12.562.564 nel 2021.
La voce accoglie principalmente il riconoscimento di contributi da parte del Forma.Temp (Euro 13.005 migliaia
nel 2022, rispetto ad Euro 10.440 migliaia nel 2021) a fronte dei costi sostenuti da Openjobmetis S.p.A. per la
realizzazione di corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati tramite operatori qualificati.
I contributi sono riconosciuti dal Forma.Temp sulla base della specifica rendicontazione dei costi di pari importo
rilevati per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di formazione, effettuata a livello di singola iniziativa.
Inoltre, la voce include altri proventi diversi (Euro 1.479 migliaia al 31 dicembre 2022, rispetto ad Euro 2.122
migliaia nel 2021) che comprendono proventi non di competenza del periodo quali l’incasso di crediti
precedentemente svalutati e rettifiche di stanziamenti di costi relativi a esercizi precedenti, rimborsi vari oltre ad
altri minori.
Nel 2021 i proventi diversi includevano un contributo di Euro 1.218 migliaia ricevuto dall’Agenzia Nazionale
Politiche Attive del Lavoro a supporto di attività di aggiornamento professionale svolte dal personale
somministrato.
Costo del lavoro di struttura
Il personale di struttura medio per il 2022 è pari a 648 unità, rispetto alle 541 unità nel 2021, ed è composto dal
personale impiegato presso la sede e dal personale impiegato presso le filiali dislocate sul territorio.
L’incremento è principalmente dovuto alla fusione per incorporazione di Quanta S.p.A.
Il costo del lavoro per il personale di struttura si attesta nel 2022 ad Euro 35.375.447 rispetto ad Euro 31.216.828
nel 2021.
L’incidenza sui ricavi si attesta al 4,9%, in leggera riduzione rispetto a quanto consuntivato nel 2021 (5,0%).
Costi per servizi
Nell’esercizio 2022 i costi per servizi si sono attestati ad Euro 35.027.072, rispetto ad Euro 31.203.014 nel 2021.
I costi per servizi includono i costi sostenuti per l’organizzazione di corsi di formazione per il personale
somministrato, pari ad Euro 13.028 migliaia per il 2022, rispetto ad Euro 10.466 migliaia nel corso dell’esercizio
2021. Il Gruppo riceve dal Forma.Temp contributi a copertura dei costi sostenuti per le attività di formazione
realizzate, a fronte della precisa e puntuale rendicontazione di tali costi.
Si segnala la presenza di oneri riferibili a consulenze e servizi professionali per operazioni straordinarie sul
mercato regolamentato pari a Euro 142 migliaia per il 2022. Al 31 Dicembre 2021 erano presenti oneri riferibili
a consulenze e due diligence in relazione all’acquisizione di Quanta per Euro 799 migliaia, oltre a ulteriori Euro
48 migliaia per spese legali e consulenze fiscali. Tali oneri sono oggetto di evidenza al fine del calcolo
dell’EBITDA rettificato come specificato nel paragrafo seguente.
La seguente tabella mostra il dettaglio della voce dei costi per servizi:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
13.028
10.466
2.562
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
-
1.157
(1.157)
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
6.771
5.355
1.416
Costi per consulenze commerciali
2.034
2.218
(184)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.647
4.549
98
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
2.020
1.909
111
Costi per utilities
1.284
949
335
Compensi al collegio sindacale
88
88
-
Costi per servizi due diligence e consulenze
142
847
(705)
Altre
5.013
3.665
1.348
Totale costi per servizi
35.027
31.203
3.824
Al netto dei costi per organizzazione di corsi del personale somministrato e dei costi non ricorrenti, l’incidenza
sui ricavi dei residui costi per servizi, che si riferiscono prevalentemente a costi per consulenze fiscali, legali,
informatiche, aziendali e commerciali e a costi per segnalatori e studi di consulenza professionale, si attesta al
3,0% (3,2% nel 2021).
La voce nel 2021 comprendeva costi per aggiornamento competenze personale somministrato che erano
relativi ad uno specifico programma di aggiornamento professionale promosso dall’Agenzia Nazionale Politiche
Attive del Lavoro.
Si segnala che nell’esercizio 2022 Openjobmetis S.p.A. si conferma main sponsor della Pallacanestro Varese,
società sportiva di livello nazionale e militante nel massimo campionato di Basket italiano.
EBITDA, EBITA e rispettivi rettificati
Nel 2022 l’EBITDA si è attestato ad Euro 22.184.164 rispetto ad Euro 18.795.708 realizzati nel corso del 2021.
L’EBITDA
20
rettificato è risultato pari ad Euro 23.034.723 nel 2022, rispetto ad Euro 20.422.585 consuntivati nel
2021. Le variazioni nei valori assoluti sono principalmente riferibili agli effetti della fusione per incorporazione di
Quanta S.p.A. come indicato nei commenti precedenti delle singole voci.
L’EBITA
21
consuntivato nel 2022 si attesta ad Euro rispetto ad Euro 12.369.454 nel 2021 e L’EBITA
22
rettificato
risulta pari ad Euro 13.220.013 rispetto ad Euro 14.781.602 nel 2021. Si segnala che il dato 2022 include
svalutazioni di partecipazioni per Euro 3.722 migliaia.
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni
Nel 2022 gli ammortamenti sono pari ad Euro 8.881.522, rispetto ad Euro 4.269.105 del 2021.
La quota di ammortamento relativa agli Intangible assets, pari a Euro 651.812, include l’ammortamento per il
patto di non concorrenza con il venditore per l’operazione “Quanta” pari a Euro 300 migliaia e l’ammortamento
per le relazioni pari ad Euro 352 migliaia.
La voce nel 2022 include svalutazioni di partecipazioni pari a Euro 3.272 migliaia, per ulteriori informazioni si
rimanda al punto 5 della nota integrativa al bilancio separato.
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
Il totale delle svalutazioni nel 2022 è pari ad Euro 1.585.000, rispetto ad Euro 1.554.315 nel 2021. L’incidenza
rispetto ai ricavi totali si attesta allo 0,22%, pressoché in linea rispetto all’anno precedente (0,23 nonostante il
contesto economico complesso.
EBIT
Il risultato operativo di Openjobmetis S.p.A., per effetto di quanto sopra riportato, è stato nel 2022 pari ad Euro
11.717.642, rispetto ad Euro 12.972.288 nel 2021. Si rimanda a quanto già indicato nel commento su Ebitda,
Ebita e rispettivi rettificati in relazione al miglioramento dei risultati 2022.
Proventi finanziari e oneri finanziari
I proventi e oneri finanziari netti evidenziano un saldo netto positivo di Euro 4.316.779 nel 2022, rispetto a positivi
Euro 553.183 nel 2021. Si precisa che il dato include la contabilizzazione di oneri finanziari relativi alle passività
per leasing per Euro 139 migliaia.
20
L’EBITDA rettificato è calcolato come EBITDA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per la riorganizzazione del
personale di struttura, bonus straordinario e due diligence sostenuti in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato.
21
L’EBITA è calcolato come Utile/(Perdita) di periodo, al lordo di Imposte sul reddito, Oneri finanziari netti e ammortamento
degli intangibles inclusi nel saldo delle Attività immateriali e avviamento (ammortamento delle relazioni con la clientela e
patto di non concorrenza sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione di “Quanta”).
22
L’EBITA rettificato è calcolato come EBITA al lordo degli oneri principalmente riferibili a costi per la riorganizzazione del
personale di struttura, bonus straordinario e due diligence sostenuti in relazione ad acquisizioni e costi per servizi
professionali per operazioni straordinarie sul mercato regolamentato.
L’incremento della voce è dovuto principalmente all’aumento dei dividendi da controllate che per l’anno 2022 si
attestano ad Euro 4.911 migliaia, rispetto ad Euro 1.100 migliaia nel 2021.
Imposte sul reddito
Nel 2022 sono contabilizzate imposte sul reddito per un valore negativo pari ad Euro 4.328.010, rispetto ai
negativi Euro 2.984.961 nel 2021. La voce si compone di imposte correnti IRES ed IRAP per Euro 4.111 migliaia,
rispetto ad Euro 3.491 migliaia nell’ esercizio precedente, imposte differite per un ammontare pari ad Euro 571
migliaia e imposte relative a esercizi precedenti pari a Euro (354).
Per ulteriori informazioni si rimanda al punto 27 della nota integrativa al bilancio separato.
Utile netto / (Perdita) dell’esercizio e Utile netto / (Perdita) dell’esercizio rettificato
Per effetto di quanto sopra esposto, l’utile netto del 2022 si attesta ad Euro 11.706.411, rispetto ad un utile netto
di Euro 10.540.510 nell’esercizio precedente.
L’ utile netto d’esercizio rettificato, come indicato nella seguente tabella, nel 2022 si attesta ad Euro 12.789.620,
rispetto ad un utile rettificato di Euro 11.856.185 nell’esercizio 2021.
Utile Rettificato
(In Euro)
2022
2021
Utile di periodo
11.706.411
10.540.510
Costi per servizi (Oneri riferibili principalmente a costi per consulenze e due diligence in
relazione ad acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni sul mercato
regolamentato)
141.559 846.690
Costo lavoro di struttura (Riorganizzazione personale e bonus straordinario per il
raggiungimento di specifici risultati relativamente all’acquisizione di Quanta)
709.000 500.000
Oneri diversi di gestione (Imposte e minusvalenza vendita immobile) - 280.187
Ammortamenti Intangible Asset 651.812 182.437
Effetto Fiscale (419.162) (493.639)
Utile di periodo Rettificato
12.789.620
11.856.185
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
Nella tabella che segue è esposto il prospetto separato della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificato in
ottica finanziaria della Capogruppo per gli esercizi al 31 Dicembre 2022 e al 31 Dicembre 2021.
(In Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022/2021
2022
% su CIN*
o Totale
fonti
2021
% su CIN*
o Totale
fonti
Valori
%
Attività immateriali e avviamento 98.917.823 58,4% 73.180.621 43,9% 25.737.202 35,2%
Immobili, impianti e macchinari 3.222.125 1,9% 2.806.475 1,7% 415.650 14,8%
Diritto all’uso per leasing 12.369.287 7,3% 9.039.938 5,4% 3.329.349 36,8%
Altre attività e passività non
correnti nette
25.795.567 15,2% 56.450.821 33,9% (30.655.254) (54,3%)
Totale attività/passività non
correnti
140.304.802
82,9%
141.477.855
84,9%
(1.173.053)
(0,8%)
Crediti commerciali 136.300.197 80,5% 120.222.585 72,1% 16.077.612 13,4%
Altri crediti 9.061.832 5,4% 8.430.207 5,1% 631.625 7,5%
Debiti commerciali (11.931.271) (7,0%) (10.497.662) (6,3%) (1.433.609) 13,7%
Benefici ai dipendenti correnti (59.969.389) (35,4%) (52.161.781) (31,3%) (7.807.608) 15,0%
Altri debiti (38.433.249) (22,7%) (37.583.527) (22,5%) (849.722) 2,3%
Passività per imposte correnti (2.419.787) (1,4%) (1.361.443) (0,8%) (1.058.344) 77,7%
Fondi per rischi ed oneri correnti (3.647.112) (2,2%) (1.838.839) (1,1%) (1.808.273) 98,3%
Capitale circolante netto
28.961.221
17,1%
25.209.540
15,1%
3.751.681
14,9%
Totale impieghi - capitale
investito netto
169.266.023
100,0%
166.687.397
100,0%
2.578.626
1,5%
Patrimonio netto 135.783.033 80,2% 132.863.628 79,7% 2.919.405 2,2%
Indebitamento finanziario netto 32.896.416 19,4% 33.195.757 19,9% (299.341) (0,9%)
Benefici ai dipendenti non
correnti
586.574 0,3% 628.012 0,4% (41.438) (6,6%)
Totale fonti
169.266.023
100,0%
166.687.397
100,0%
2.578.626
1,5%
* Capitale Investito Netto
Attività Immateriali e avviamento
Le attività immateriali e avviamento ammontano al 31 Dicembre 2022 a complessivi Euro 98.917.823, rispetto
ad Euro 73.180.621 al 31 Dicembre 2021 e sono composte principalmente da avviamento, relazioni con la
clientela, software e patto di non concorrenza.
Il valore dell’avviamento è riconducibile per Euro 44.572 migliaia alle operazioni di acquisizione realizzate prima
del 2011 e all’operazione di aggregazione con WM S.r.l realizzata nel 2007, per Euro 27.164 migliaia
all’operazione di acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. effettuata nel 2011.
Nel 2022, l’avviamento si è incrementato di ulteriori Euro 23.846 migliaia a seguito della fusione per
incorporazione di Quanta S.p.A. in data 1° Gennaio.
Inoltre, a seguito dell’operazione di fusione sono state rilevate relazioni con la clientela per Euro 2.815 migliaia
con vita utile di 8 anni, oltre a software e marchi per Euro 191 migliaia.
Quanto sopra è stato rilevato in continuità di valori rispetto a quanto già incluso nel bilancio consolidato del
Gruppo al 31 Dicembre 2021.
Altre attività e passività non correnti nette
La voce, nel 2022 pari ad Euro 25.795.567 (Euro 56.450.821 nel 2021), comprende l’effetto netto dal
riallineamento del valore fiscale dell’avviamento, come previsto dal DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis e
decorso a partire dall’esercizio 2020 (Euro 19.351 migliaia al 31 Dicembre 2022 rispetto a Euro 19.755 al 31
Dicembre 2021).
Inoltre, la voce include partecipazioni in imprese controllate per Euro 5.152 migliaia nel 2022 (Euro 36.271
migliaia nel 2021). Si evidenzia che, con decorrenza 1° Gennaio 2022, la controllata Quanta S.p.A., agenzia per il
lavoro generalista, è stata incorporata in Openjobmetis S.p.A..
Infine, è incluso il debito relativo al patto di non concorrenza sottoscritto con il venditore di “Quanta” da
riconoscersi in cinque anni pari a Euro 600 migliaia (Euro 900 migliaia al 31 Dicembre 2021).
Crediti Commerciali
Al 31 Dicembre 2022 i crediti commerciali ammontano ad Euro 136.300.197, rispetto ad Euro 120.222.585 al 31
Dicembre 2021, ed includono crediti commerciali verso parti correlate per Euro 177 migliaia (Euro 69 migliaia al
31 Dicembre 2021). La voce risulta iscritta nel bilancio separato al netto di un fondo svalutazione pari ad Euro
7.388 migliaia (Euro 6.096 migliaia al 31 Dicembre 2021).
A seguito dell’acquisizione di Quanta risultano iscritti in bilancio al fair value pari a Euro 0 crediti commerciali
totalmente svalutati per Euro 88 migliaia al 31 Dicembre 2022.
Nel corso del 2022 sono state effettuate cessioni di crediti per un ammontare complessivo di Euro 57.753
migliaia (Euro 34.689 migliaia nel corso del precedente esercizio).
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti appaiono diminuiti rispetto all’esercizio precedente, da 69
giorni a 67 giorni.
Non esistono crediti che beneficiano di copertura assicurativa.
Non esistono profili di rischio nel credito verso parti correlate.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 Dicembre 2022 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 16% del monte crediti complessivo.
Attività finanziarie correnti
La voce include crediti verso società di factoring per Euro 3.094.969 riferibili a crediti commerciali ceduti al 31
Dicembre 2022, per i quali la Società non ha richiesto la liquidazione anticipata.
Altri crediti
Al 31 Dicembre 2022 gli altri crediti ammontano complessivamente ad Euro 9.061.832 rispetto ad Euro
8.430.207 al 31 Dicembre 2021, e si riferiscono principalmente a crediti verso Forma.Temp per Euro 2.743
migliaia (Euro 4.247 migliaia al 31 Dicembre 2021), riferibili al rimborso dell’integrazione salariale (TIS) anticipato
ai lavoratori somministrati, a crediti verso tesoreria INPS per TFR per Euro 1.574 migliaia (Euro 1.725 migliaia
al 31 Dicembre 2021), a risconti attivi per Euro 1.176 migliaia (Euro 890 migliaia al 31 Dicembre 2021), a crediti
verso Erario per rimborsi per Euro 150 migliaia (Euro 104 migliaia al 31 Dicembre 2021), a crediti per consolidato
fiscale per Euro 705 migliaia (Euro 225 migliaia nel 2021) ad altri crediti in contenzioso per Euro 1.095 migliaia
relativi al credito verso un ex amministratore di Metis S.p.A. per spese ingiustificate (invariati rispetto al 31
Dicembre 2021), e ad altri minori per Euro 219 migliaia (Euro 144 migliaia nel 2021).
La voce crediti verso tesoreria INPS per TFR si riferisce al valore del TFR del personale somministrato cessato
che viene anticipato da Openjobmetis S.p.A. al lavoratore e chiesto a rimborso alla tesoreria INPS, cui è stato
precedentemente versato.
La voce risconti attivi si riferisce principalmente a costi non di competenza per sponsorizzazioni, commissioni
bancarie e canoni vari non afferenti a contratti di leasing.
La voce credito per consolidato fiscale riguarda crediti della Società verso le controllate Openjob Consulting S.r.l.
e Seltis Hub S.r.l. per adesione al consolidato fiscale.
Inoltre, la voce include crediti verso venditore di Quanta S.p.A. per Euro 1.400 migliaia, riferiti a passività
potenziali, per le quali è stato previsto un accantonamento a fondo rischi, coperte dalla garanzia della parte
venditrice; si precisa che il credito, iscritto nell’attivo della Società con la fusione per incorporazione della
controllata Quanta S.p.A. al 1° Gennaio 2022, era già stato rilevato nel bilancio consolidato dell’esercizio 2021.
Debiti commerciali
Al 31 Dicembre 2022 i debiti commerciali ammontano complessivamente ad Euro 11.931.271, rispetto ad Euro
10.497.662 al 31 Dicembre 2021, ed includono debiti commerciali verso controllate per Euro 1 migliaia (non
presenti al 31 Dicembre 2021). I principali fornitori del Gruppo sono enti attuatori per l’organizzazione di corsi
per il personale somministrato.
Benefici dipendenti
Al 31 Dicembre 2022 i debiti per benefici ai dipendenti correnti ammontano complessivamente ad Euro
59.969.389, rispetto ad Euro 52.161.781 al 31 Dicembre 2021. La voce si riferisce principalmente ai debiti per
stipendi e competenze da liquidare al personale somministrato e al personale di struttura, oltre al debito per TFR
verso il personale somministrato.
Data la natura dell’attività svolta dalla Società e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le passività correnti.
Pertanto, non vi è stata la necessità di effettuare alcuna valutazione attuariale e la passività corrisponde
all’obbligazione dovuta ai dipendenti somministrati al termine del contratto.
Passività per imposte correnti
Le passività per imposte correnti al 31 Dicembre 2022 sono pari ad Euro 2.419.787 (Euro 1.361.443 al 31
Dicembre 2021) e si riferiscono alla seconda rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e
8 bis pari a 717 migliaia (importo invariato rispetto al 2021), al debito verso erario per consolidato fiscale IRES
pari a 1.253 migliaia (Euro 554 migliaia al 31 Dicembre 2021) e a debito IRAP pari a Euro 450 migliaia (Euro 90
migliaia al 31 Dicembre 2021). Per maggiori dettagli si rimanda al punto 27 delle note esplicative al bilancio
separato.
Altri debiti correnti
Al 31 Dicembre 2022 gli altri debiti ammontano complessivamente ad Euro 38.433.249, rispetto ad Euro
37.583.527 al 31 Dicembre 2022. La voce si riferisce principalmente a debiti verso istituti previdenziali per Euro
25.258 migliaia al 31 Dicembre 2022 (Euro 22.336 migliaia al 31 Dicembre 2021), debiti tributari
prevalentemente per ritenute ai dipendenti per Euro 11.117 migliaia (Euro 13.400 migliaia al 31 Dicembre 2021).
Inoltre, la voce include debiti verso Forma.Temp per Euro 1.160 migliaia (Euro 1.013 al 31 Dicembre 2021), debiti
verso controllate per consolidato fiscale per Euro 293 migliaia (Euro 385 migliaia al 31 Dicembre 2021) e altri
debiti per Euro 305 migliaia (Euro 150 migliaia al 31 Dicembre 2021).
Con il perfezionamento dell’acquisizione di Quanta S.p.A. avvenuta nel mese di Maggio 2021, si è rilevata nella
voce altri debiti correnti la passività corrente relativa all’accordo contrattuale raggiunto con la parte venditrice,
circa la limitazione allo svolgimento di attività professionali in concorrenza con l’azienda, da riconoscersi in
cinque anni (Euro 300 migliaia).
Patrimonio Netto
Il patrimonio netto al 31 Dicembre 2022 ammonta ad Euro 135.783.033, rispetto ad Euro 132.863.628 al 31
Dicembre 2021.
La variazione del patrimonio netto registrata tra il 31 Dicembre 2021 e il 31 Dicembre 2022 è principalmente
riferibile alla distribuzione di dividendi per Euro 4.140 migliaia e alla variazione della riserva per l’acquisto di azioni
proprie per Euro 3.839 migliaia, oltre all’utile del periodo.
Indebitamento Finanziario Netto
L’indebitamento finanziario netto evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 32.896.416 al 31 Dicembre 2022,
rispetto ad un saldo negativo di Euro 33.195.757 al 31 Dicembre 2021.
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto della Capogruppo al 31 Dicembre 2022 e al 31 Dicembre
2021, calcolato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da
ESMA in data 4 marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 di CONSOB del 29 aprile 2021
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31
dicembre
Variazione 2022 vs. 2021
2022
2021
Valore
%
A Disponibilità liquide 33 19 14 73,7%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 1.878 5.076 (3.198) (63,0%)
C Altre attività finanziarie correnti 3.095 5.008 (1.913) 100%
D
Liquidità (A+B+C)
5.006
10.103
(5.097)
(50,5%)
E Debito finanziario corrente (22.632) (24.345) 1.713 (7,0%)
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (3.511) (2.991) (520) 17,4%
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(26.143)
(27.336)
1.193
(4,4%)
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(21.137)
(17.233)
(3.904)
22,7%
I Debito finanziario non corrente (11.759) (15.963) 4.204 (26,3%)
J Strumenti di debito -
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(11.759)
(15.963)
4.204
(26,3%)
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(32.896)
(33.196)
300
(0,9%)
Le Altre attività finanziarie correnti pari a Euro 3.095 migliaia sono crediti verso società di factoring riferibili a
crediti commerciali ceduti al 31 Dicembre 2022, per i quali la Società non ha richiesto la liquidazione anticipata.
Il valore incluso al 31 Dicembre 2021 era riferito a crediti per finanziamenti verso la controllata Quanta S.p.A.
L’adozione delle previsioni degli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA in data 4
Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da parte di CONSOB non ha comportato
impatti significativi sulla determinazione della posizione finanziaria netta della Capogruppo al 31 Dicembre 2022
e al 31 Dicembre 2021.
Passività potenziali
La Società è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria della Società, oltre quanto già stanziato in bilancio.
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal 1° Gennaio 2022, ha
ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di
formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015, 2016 e 2017. In data
30 Novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.TMB067O00388/2020,
avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2015, pari ad Euro 592.801,18, sulle prestazioni
di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro ricostruzione sarebbero invece soggette
all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 Aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 Marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18 Ottobre 2022,
ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 28 Ottobre 2021 l’Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per l’anno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta S.p.A., in
data 22 Dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza, discusso in
Commissione Tributaria in data 21 Giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data 18 Ottobre 2022, ha
riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso. Non si esclude che, per
entrambe le annualità sopra citate per le quali la Società ha visto riconosciute le proprie ragioni, l’Agenzia delle
Entrate possa ricorrere in appello contro le sentenze della Commissione Tributaria di primo grado.
In data 12 Aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno 2017
ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022 avente i
medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 Giugno 2022, ha presentato
ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 Gennaio 2023; al momento si è in attesa
di conoscere l’esito della sentenza.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento aventi ad
oggetto l’indebita detrazione IVA per l’anno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi Contribuenti,
ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A., con riferimento ai periodi
d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 Dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n. TMB061T00556/2021,
avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2017, pari ad Euro 2.727.981,88, sulle prestazioni
di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro ricostruzione sarebbero invece soggette
all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n 20 del DPR 633/72. In data 21 Maggio 2022, la
Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi successivamente in data
29 Novembre 2022, a seguito della quale la Commissione Tributaria ha depositato in data 3 Gennaio 2023
sentenza favorevole, riconoscendo la fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso.
In data 13 Ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n. TMB061T00552/2021,
avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2016, pari ad Euro 2.072.364,00 con i medesimi
presupposti applicati con riferimento all’esercizio 2017.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio operato
e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a seguito della fusione
per incorporazione effettuata in data 1° Gennaio 2022, sottolinea la propria ferma opposizione alle contestazioni
sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il contenzioso per quanto necessario al fine del
riconoscimento delle proprie ragioni.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi, diverse
Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la pubblicazione di nuove
pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della Società. A tutela degli interessi di
categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative
dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione
Europea. Non si esclude quindi un favorevole intervento legislativo.
Rischi connessi alla gestione
Rischi connessi all’andamento economico generale
L’andamento generale del mercato del lavoro somministrato è influenzato da una serie di fattori al di fuori dal
controllo del Gruppo, tra cui le condizioni economiche generali e il livello occupazionale. La domanda di lavoratori
somministrati è correlata con il trend del PIL.
Condizioni economiche negative in Italia, anche conseguenti agli effetti della crisi geopolitica in atto correlata al
conflitto tra Russia e Ucraina, potrebbero influenzare negativamente la domanda di lavoratori somministrati e
comportare il proliferare di figure irregolari nel mercato del lavoro, con conseguenti effetti negativi sull’attività
del Gruppo e sui risultati attesi.
Rischi relativi alla concorrenza nel mercato
Il settore del lavoro somministrato è altamente competitivo e vede quali operatori anche grandi multinazionali
in grado di adattarsi tempestivamente ai cambiamenti del mercato e di offrire servizi a condizioni economiche
competitive, grazie alla solidità finanziaria di cui dispongono, agli strumenti di marketing a cui possono ricorrere
e alle economie di scala che riescono a realizzare.
Pertanto, non si può escludere che la struttura attuale di Openjobmetis S.p.A. si riveli non adeguata al contesto
competitivo e che al fine di mantenere la propria competitività debba fronteggiare eventuali iniziative poste in
essere da altri players del mercato, con la conseguenza che la stessa potrebbe dover sostenere costi non
preventivati, con possibili ripercussioni sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo
Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo nazionale
A partire dalla sua introduzione nel 2003, il contratto di somministrazione è stato oggetto di successivi interventi
legislativi che ne hanno via via modificato l’ambito di applicazione.
Nel quadro di questa continua evoluzione normativa, tuttavia non è possibile escludere futuri interventi legislativi
che potrebbero restringere le fattispecie nelle quali sia ammesso l’utilizzo del contratto di somministrazione, a
tempo indeterminato o determinato, ovvero la possibile futura introduzione di tipologie contrattuali alternative
al lavoro subordinato.
Eventuali interventi legislativi e/o a livello di contrattazione collettiva in merito ai servizi di formazione potrebbero
influire negativamente sulla possibilità per il Gruppo di gestire corsi per la formazione professionale dei
lavoratori somministrati e, in definitiva, sulla capacità di fornire alle aziende utilizzatrici lavoratori somministrati
con una formazione adeguata e competitiva alle medesime condizioni attuali, nonché sulla situazione
economica e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo monitora attentamente le evoluzioni normative e di contrattazione collettiva relative al contratto di
somministrazione e ai servizi di formazione, anche tramite l’adesione all’associazione di categoria Assosomm.
Rischi connessi alla reputazione e al mantenimento delle autorizzazioni Ministeriali
Il Gruppo potrebbe in futuro subire ripercussioni negative da eventuali pregiudizi alla reputazione.
Openjobmetis S.p.A. e le società del Gruppo Seltis Hub S.r.l., HC S.r.l., Family Care S.r.l conducono il proprio
business sulla base di autorizzazioni rilasciate dal Mistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la cui titolarità è
indispensabile al fine dello svolgimento delle attività.
In particolare: a) Openjobmetis S.p.A. e Family Care S.r.l svolgono attività di somministrazione di lavoro in virtù
di un’autorizzazione ministeriale ex articolo 4, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 276/2003; b) Seltis Hub
S.r.l. è titolare di un’autorizzazione ministeriale ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto legislativo
276/2003, per lo svolgimento di attività di ricerca e selezione del personale; c) HC S.r.l. (già Corium S.r.l.) è titolare
di un’autorizzazione ministeriale ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 276/2003,
per il supporto alla ricollocazione professionale; si precisa che le società Lyve S.r.l. e Openjob Consulting S.r.l.
non detengono alcuna autorizzazione ministeriale.
Nel corso degli esercizi precedenti e nel corso di quello corrente, le autorizzazioni ministeriali concesse alle
società del Gruppo non sono state oggetto di revoca né di sospensione. Inoltre, nel medesimo periodo, le società
del Gruppo non hanno ricevuto rilievi dalle competenti autorità, né sono state parti in procedimenti, relativamente
alle autorizzazioni ministeriali.
Il Gruppo monitora attentamente la corretta applicazione delle previsioni normative e l’assolvimento degli
adempimenti necessari per il mantenimento delle condizioni previste dalle autorizzazioni ministeriali vigenti.
Sebbene alla data odierna non sussistano ragioni per ritenere che le suddette autorizzazioni possano essere
sospese o revocate, non si può escludere che questo avvenga in futuro, anche a seguito di eventuali evoluzioni
delle disposizioni normative applicabili con la possibile conseguenza che la prosecuzione del business della
Società medesima ne sarebbe pregiudicata.
Rischi connessi all’esposizione debitoria e alla capacità di finanziare i fabbisogni finanziari
Il Gruppo ricorre al finanziamento bancario per finanziare il proprio capitale circolante al fine di far fronte alle
proprie esigenze di cassa e alle obbligazioni di pagamento delle retribuzioni dei propri dipendenti e dei lavoratori
somministrati.
Ne deriva che un’eventuale revoca, da parte delle banche, delle linee di credito o degli affidamenti in essere
potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria della Società con il rischio che la stessa per far
fronte alle proprie obbligazioni di pagamento non trovi altre forme di finanziamento ovvero le trovi a condizioni
meno vantaggiose.
Alla data del 31 Dicembre 2022, il Gruppo ha un’esposizione finanziaria pari a circa Euro 39.601 migliaia, al lordo
delle disponibilità liquide. Con riferimento all’esercizio precedente, l’esposizione debitoria al lordo delle
disponibilità liquide (comprese banche e altri finanziatori) del Gruppo al 31 Dicembre 2021 era pari ad Euro
61.333 migliaia.
Con particolare riferimento al Contratto di finanziamento stipulato nel 2019 ed in essere al 31 Dicembre 2022,
si segnala che esso prevede: (a) l’obbligo della Socie di rispettare uno specifico parametro finanziario, da
calcolarsi con cadenza annuale sulle voci di bilancio consolidato del Gruppo, (b) alcuni eventi di inadempimento
che comportano la facoltà per i soggetti finanziatori di risolvere il Contratto di Finanziamento, ovvero di recedere
dallo stesso e dichiarare la Società decaduta dal beneficio del termine, a seconda dei casi.
Rischi connessi a procedimenti giudiziari e/o arbitrali e alla possibile inadeguatezza del fondo rischi
Alla data del 31 Dicembre 2022 le società del Gruppo sono parte di contenziosi e cause legali in essere, di natura
civilistica e fiscale.
In considerazione del settore di attività in cui operano, sono esposte al rischio di essere coinvolte in procedimenti
giudiziali e/o arbitrali di natura giuslavoristica, sia con riferimento ai lavoratori somministrati e alla struttura
organizzativa del Gruppo che in relazione a contratti stipulati con collaboratori esterni, inclusi consulenti
commerciali, segnalatori e studi di consulenza professionale, con potenziali effetti negativi sulla situazione
finanziaria del Gruppo.
Rischio di tasso di interesse
L’indebitamento finanziario del Gruppo presenta tassi di interesse variabile, pertanto il Gruppo potrebbe essere
esposto ai rischi connessi alle fluttuazioni di tali tassi.
Non si può escludere che la dinamica di incremento dei tassi di interesse, relativa alle condizioni
macroeconomiche conseguenti al conflitto tra Russia e Ucraina e a seguito degli interventi della BCE anche per
combattere l’inflazione ed eventuali altre fluttuazioni non prevedibili nei tassi di interessi, comportino
conseguenze negative sulla situazione finanziaria del Gruppo, peraltro minime considerando il ridotto
indebitamento finanziario.
Rischio di credito
Il Gruppo mantiene un frazionamento della clientela, e, conseguentemente, riduce i rischi legati al recupero dei
crediti; il bilancio consolidato chiuso al 31 Dicembre 2022 mostra crediti del Gruppo verso clienti per un importo
pari ad Euro 144.584 migliaia, al netto del fondo svalutazione crediti pari ad Euro 7.598 migliaia. I crediti verso
clienti ammontavano ad Euro 153.040 migliaia al 31 Dicembre 2021, netto del fondo svalutazione crediti pari ad
Euro 6.699 migliaia.
Non si può escludere che l’eventuale inadempimento delle obbligazioni di pagamento da parte dei clienti, o il
semplice ritardo nell’esecuzione di detti pagamenti, possa diminuire la liquidità a disposizione della Società e
del Gruppo, incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento.
Inoltre, il deterioramento delle condizioni economiche o eventuali andamenti negativi dei mercati del credito
potrebbero impattare negativamente sui rapporti con i clienti, compromettendo la possibilità per il Gruppo di
recuperare i propri crediti commerciali, con possibili effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
***
Si rammenta infine che gli obiettivi e le politiche in materia di gestione dei rischi finanziari sono descritti negli
appositi paragrafi delle note esplicative al bilancio separato e consolidato.
Rapporti con imprese controllate e con parti correlate
I rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo e dal Gruppo con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri
definiti dallo IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate e dalle disposizioni CONSOB
emanate in materia, sono prevalentemente di natura commerciale e sono relativi ad operazioni effettuate a
normali condizioni di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 Ottobre 2015, ha approvato e successivamente aggiornato,
da ultimo in data 29 Giugno 2021, la procedura per le operazioni con parti correlate, ai sensi dell’articolo 2391-
bis del Codice Civile e del “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”
adottato dalla CONSOB con delibera N. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modificazioni. La citata
procedura è disponibile sul sito internet della società.
Rapporti con Società Controllate
23
Openjobmetis S.p.A., che si occupa principalmente di somministrazione di lavoro, controlla direttamente il 100%
di:
Seltis Hub S.r.l., società focalizzata nella ricerca e selezione del personale (anche con disabilità) per
conto terzi ed in head hunting digitale.
Openjob Consulting S.r.l., società focalizzata nel supporto verso la controllante su attività di gestione
delle buste paga, attività connesse alla formazione ed erogazione di servizi in outsourcing. Ha fuso per
incorporazione la Società
Quanta Risorse Umane S.p.A con atto del 25 Marzo 2022 con decorrenza
degli effetti civilistici dal giorno 1° Aprile 2022 e degli effetti fiscali e contabili dal 1° Gennaio 2022.
Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro, società focalizzata sulla somministrazione di assistenti
familiari dedicati ad anziani e persone non autosufficienti.
Inoltre, Openjobmetis S.p.A. controlla direttamente il 92,86% di HC S.r.l., società focalizzata su formazione,
coaching e outplacement, ed il 50,66% di
Lyve S.r.l., società di formazione che opera soprattutto nel settore dei
servizi assicurativi e finanziari.
Openjobmetis S.p.A. intrattiene rapporti con le altre società del Gruppo in relazione a operazioni di natura
commerciale a condizioni di mercato. I ricavi fatturati da Openjobmetis S.p.A. verso le controllate si riferiscono
principalmente a una serie di servizi di direzione generale, di assistenza contabile ed amministrativa, di controllo
di gestione, di gestione del personale, di direzione commerciale, di recupero crediti, di servizi di EDP e
dataprocessing, di call center, di acquisti erogati dalla capogruppo nei confronti delle altre società del Gruppo,
nonché al distacco di personale. I ricavi fatturati da Openjob Consulting S.r.l. a Openjobmetis S.p.A. e Family
Care S.r.l Agenzia per il Lavoro sono principalmente relativi al servizio di elaborazione dei cedolini dei lavoratori
somministrati, incluso il calcolo dei versamenti contributivi assistenziali e fiscali (ritenute) e l’elaborazione di
adempimenti periodici e annuali oltre a servizi di formazione, nonché al distacco di personale.
23
Al 31 Dicembre 2021 era presente la controllata Quanta S.p.A. la quale è stata fusa per incorporazione in Openjobmetis
S.p.A. con decorrenza degli effetti civilistici, contabili e fiscali a partire dal 1° Gennaio 2022 ore 00.00.
Si segnala che, ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., HC S.r.l., e Family Care
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Gli
accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
Nella seguente tabella sono evidenziati i rapporti economici e patrimoniali tra le diverse società del Gruppo nel
corso dei periodi indicati (valori elisi nel bilancio consolidato):
Ricavi / Costi infragruppo tra le società del gruppo Openjobmetis S.p.A.
(Valori in Euro migliaia)
Anno
2022
2021
Ricavi
Openjobmetis vs Openjob Consulting
911
262
Openjobmetis vs Seltis Hub
232
210
Openjobmetis vs HC
86
94
Openjobmetis vs Family Care
178
128
Openjobmetis vs Lyve
45
-
Openjobmetis vs Quanta
-
8
HC vs Seltis Hub
1
13
HC vs Openjobmetis
13
11
Seltis Hub vs HC
7
-
Lyve vs Openjobmetis
62
13
Openjob Consulting vs Family Care
107
89
Openjob Consulting vs Openjobmetis
1.659
1.276
Quanta vs Quanta Risorse Umane
-
607
Quanta Risorse Umane vs Quanta
-
1.638
Totale Ricavi/Costi
3.301
4.349
Crediti / Debiti infragruppo tra le società del gruppo Openjobmetis S.p.A.
(Valori in Euro migliaia)
Anno
31/12/2022
31/12/2021
Crediti
Openjobmetis vs Openjob Consulting
252
225
Openjobmetis vs Seltis Hub
486
-
Openjobmetis vs HC
144
69
Openjobmetis vs Quanta
-
5.008
Seltis Hub vs Openjobmetis
-
28
HC vs Openjobmetis
64
20
Family Care vs Openjobmetis
229
337
Quanta vs Quanta Risorse Umane
-
174
Lyve vs Openjobmetis
1
-
Totale Crediti / Debiti
1.176
5.861
Retribuzioni del personale con responsabilità strategiche
I compensi complessivi del personale con responsabilità strategiche ammontano ad Euro 3.185 migliaia al 31
Dicembre 2022 e 3.374 migliaia al 31 Dicembre 2021. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 32 delle note
esplicative al bilancio separato e consolidato.
Il Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha provveduto ad individuare i beneficiari della prima
tranche del Piano di LTI di Performance Shares 2022- 2024 approvato dall’Assemblea dei Soci del 19 Aprile 2022,
tra cui il Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Vittorelli, il Vice Presidente Biagio La Porta,
l’Amministratore Delegato Rosario Rasizza e dirigenti con responsabilità strategiche di Openjobmetis, nonché il
numero di diritti attribuiti a ciascun beneficiario. Per ulteriori informazioni si rimanda al comunicato stampa
diramato in data 19 Aprile 2022 da Openjobmetis S.p.A.
In data 2 Maggio 2022 sono state assegnate ai beneficiari individuati per la prima tranche del piano di LTI di
Performance Shares 2019-2021 approvato dall’Assemblea dei Soci in data 17 Aprile 2019 le azioni secondo i
criteri definiti dal piano stesso. Per ulteriori informazioni si rimanda ai comunicati stampa diramati in data 2
Maggio 2022 da Openjobmetis S.p.A.
Oltre ai compensi, il Gruppo offre ad alcuni amministratori dirigenti con responsabilità strategiche benefici in
natura secondo l’ordinaria prassi contrattuale dei dirigenti d’azienda quali auto aziendali, telefoni cellulari,
copertura assicurativa sanitaria e infortuni.
Si segnala inoltre che il Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Vittorelli ed il Consigliere Corrado
Vittorelli detengono indirettamente una partecipazione del 17,99%, tramite Omniafin S.p.A. (di cui sono soci con
quote paritetiche) e che l’Amministratore Delegato Rosario Rasizza detiene indirettamente una partecipazione
del 5,02% tramite MTI Investimenti S.r.l., di cui è socio di maggioranza.
Altre operazioni con Parti Correlate
Per i dettagli sulle operazioni con parti correlate si rimanda al punto 32 delle note esplicative al bilancio
consolidato ed al punto 31 delle note esplicative al bilancio separato.
Nel corso della normale attività di impresa il Gruppo ha prestato servizi di somministrazione di personale e si è
avvalsa della collaborazione di parti correlate per importi non significativi ed a normali condizioni di mercato.
Principali fatti di rilievo avvenuti nel corso del 2022
In data 1° Gennaio 2022, a partire dalle ore 00.00, sono decorsi ai sensi dell’art. 2504-bis, comma 2, del Codice
Civile gli effetti civilistici, contabili e fiscali della fusione per incorporazione di Quanta S.p.A. in Openjobmetis
S.p.A. L’operazione non ha comportato alcun aumento del capitale sociale in quanto l’intero capitale sociale
dell’incorporata Quanta S.p.A. era interamente posseduto dall’incorporante.
Con atto del 25 Marzo 2022, la società Quanta Risorse Umane S.p.A. è stata dichiarata fusa per incorporazione
nella società Openjob Consulting S.r.l, con decorrenza degli effetti civilistici dal giorno 1° Aprile 2022 e con
decorrenza dal giorno 1° Gennaio 2022 degli effetti fiscali e contabili. L’operazione ha permesso di concludere
il processo di integrazione all’interno del Gruppo Openjobmetis del Gruppo Quanta acquisito nel corso del 2021,
semplificando conseguentemente la struttura societaria del Gruppo e ottenendo miglioramenti in termini di
flessibilità gestionale.
In data 19 Aprile 2022 l’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 Dicembre 2021 deliberando
la destinazione dell’utile di esercizio e la distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,31 per ogni azione avente
diritto. L’Assemblea dei Soci ha poi approvato il “Piano di Performance Shares 2022-2024” per l’attribuzione
gratuita di diritti a ricevere azioni ordinarie della Società e ha conferito al Consiglio di Amministrazione ogni
potere necessario per dare integrale attuazione al piano. Inoltre, l’Assemblea dei Soci ha deliberato di autorizzare
il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente
autorizzazione concessa dall’Assemblea del 30 Aprile 2021, sino a un numero massimo di azioni tale da non
eccedere il 5% del capitale sociale di Openjobmetis S.p.A.. Infine, L’Assemblea ha nominato, ai sensi e per gli
effetti di cui all’art. 2386, primo comma, cod. civ. e dell’art. 15.16 dello Statuto sociale, Consigliere di
Amministrazione della Società la Dott.ssa Lucia Giancaspro, che resterà in carica fino alla scadenza dell’attuale
Consiglio di Amministrazione, ossia fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio che
chiuderà al 31 Dicembre 2023. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato stampa.
In data 19 Aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha provveduto ad individuare i
beneficiari della prima tranche del Piano di LTI di Performance Shares 2022-2024 approvato dall’Assemblea dei
Soci del 19 Aprile 2022, tra cui il Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Vittorelli, il Vice Presidente
Biagio La Porta, l’Amministratore Delegato Rosario Rasizza e dirigenti con responsabilità strategiche, nonché il
numero di diritti attribuiti a ciascun beneficiario. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato
stampa.
In data 8 Maggio 2022 Openjobmetis S.p.A. ha ricevuto per il secondo anno il Rating ESG dalla società
Sustainalytics, per un valore pari a 10,4 punti rispetto a 12,5 punti del 2021, corrispondente al livello “Low Risk”,
in una scala da 0 (Rischio nullo) a 40 (Rischio elevatissimo).
In data 11 Novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha disposto la chiusura del
programma di acquisto di azioni proprie avviato il 19 aprile 2022, sulla base dell’autorizzazione dell’Assemblea
dei Soci deliberata in pari data, e ha approvato l’avvio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie,
sempre a valere sulla medesima autorizzazione assembleare, da eseguirsi per il tramite di un’offerta pubblica di
acquisto volontaria e parziale per massime n. 325.065 azioni ordinarie ammesse alle negoziazioni su Euronext
STAR Milan, al prezzo di Euro 8,80 per azione e per un controvalore massimo di Euro 2.860.572,00. Il periodo di
adesione all’OPA è stato esteso a una durata di 15 giorni di Borsa aperta, con inizio alle ore 8:30 del 14 novembre
2022 e termine alle ore 17:30 del 2 dicembre 2022. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato
stampa.
In data 6 Dicembre 2022, Openjobmetis ha reso noto i risultati definitivi dell’offerta pubblica di acquisto
volontaria parziale precedentemente menzionata. Sono pervenute in adesione n. 3.568.654 azioni, pari al 26,03%
dell’intero capitale sociale e allo 1.097,83% del quantitativo massimo delle azioni oggetto dell’offerta.
Tenuto conto di quanto sopra e per effetto del coefficiente di riparto applicato pari al 9,109%, la Società il 9
dicembre 2022, ovvero la data di pagamento del corrispettivo, ha acquistato 325.024 azioni pari al 2,37% del
capitale dell’intero capitale sociale, per un esborso complessivo pari a Euro 2.860.211.
In data 21 Dicembre 2022 Openjobmetis S.p.A. ha comunicato che è stata iscritta al registro delle imprese di
Milano la variazione della Sede Legale al seguente indirizzo: Via Assietta, n.19, 20161 Milano.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
In data 27 Febbraio 2023, la Capogruppo Openjobmetis S.p.A. ha acquisito la partecipazione di minoranza pari
al 7,14% della HC S.r.l., diventando socio unico.
In data 13 Marzo 2023, i Consigli di Amministrazione delle società Lyve S.r.l e HC S.r.l hanno presentato e
approvato il progetto di fusione per incorporazione di HC S.r.l in Lyve S.r.l.
Prevedibile evoluzione della gestione
In un contesto caratterizzato dalle conseguenze del conflitto Russia/Ucraina -, nel 2022 il Gruppo ha
consuntivato ricavi in crescita del 6,6% rispetto all’anno precedente (sostanzialmente costanti a parità di
perimetro di consolidamento).
Le prospettive per il 2023, stilate dalla Banca d’Italia, prevedono l’allentarsi delle tensioni associate alla guerra a
partire dalla primavera inoltrata, con una conseguente attenuazione dell’incertezza dello scenario economico e
politico.
24
Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale stimano una crescita attesa del Pil italiano pari al +0,6% per il
2023, le quali sono stati considerate di buon auspicio dal ministero dell’Economia.
25
Sul fronte normativo, il Governo Meloni ha dimostrato, fin dai primi mesi del suo operato, una apertura verso le
Agenzie per il Lavoro per un confronto proficuo. Da una parte il riesame del Reddito di Cittadinanza e dall’altra
l’intervento di semplificazione sui contratti a termine rappresentano un chiaro segnale di comprensione delle
esigenze del mercato del lavoro sempre più dinamico.
In virtù di tali considerazioni, per l’anno 2023 si può auspicare un ulteriore miglioramento dei risultati grazie alla
capacità del Gruppo Openjobmetis di cogliere le opportunità che si prospettano.
24
Banca d’Italia, “Proiezioni macroeconomiche per l’Economia Italiana”, 16 dicembre 2022
25
Sole 24 Ore, “Pil 2022 oltre le stime (+3,9%)”, 1° febbraio 2022
Informazioni attinenti al personale di struttura
Per il Gruppo Openjobmetis le persone costituiscono il fulcro di tutte le attività aziendali e il patrimonio strategico
più importante. Sono i promotori di un modus operandi caratterizzato da una crescita continua e
specializzazione, elevata professionalità e innovazione nella ricerca delle migliori soluzioni per i propri clienti e
per i propri lavoratori somministrati.
Il successo di Openjobmetis S.p.A. si fonda, tra l’altro, sul valore aggiunto dato dalla sinergia di quanti lavorano
al suo interno. Il mantenimento dei propri talenti, cioè la soddisfazione delle proprie persone, è alla base delle
diverse scelte strategiche e presupposto per la realizzazione delle diverse iniziative risvolte al personale interno
di seguito descritte.
Per tale ragione, il Gruppo opera promuovendo il lavoro di squadra, la condivisione, lo sviluppo delle competenze,
la responsabilizzazione individuale, la promozione del benessere e il senso di appartenenza.
Openjobmetis S.p.A. adotta nella gestione delle relazioni con il proprio personale diretto comportamenti legali,
etici, rispettosi degli standard e dei principi internazionalmente riconosciuti in materia di trattamento dei
lavoratori, con particolare attenzione relativamente a salute e sicurezza, rispetto dei diritti umani e delle
condizioni di lavoro, inclusione e valorizzazione della diversità e non discriminazione.
Per ulteriori informazioni attinenti al personale di struttura si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere
non Finanziario al 31 Dicembre 2022 redatta ai sensi del D.LGS 254/2016, che viene depositata con il fascicolo
di bilancio e che verrà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A. nei
termini di legge prescritti e che sarà disponibile anche sul sito internet della società all’indirizzo:
http://www.openjobmetis.it
Informazioni attinenti a tematiche ambientali
Tutte le organizzazioni dovrebbero riflettere su tematiche come emissioni, cambiamento climatico, consumo di
risorse naturali. Nello specifico, è necessario valutare approfonditamente gli impatti che le attività del proprio
business generano verso l’ambiente esterno. In considerazione della tipologia di servizi offerti, le attività del
gruppo Openjobmetis implicano limitati impatti ambientali in termini di consumi energetici, emissioni di gas ad
effetto serra e consumo di risorse naturali. Tuttavia, il Gruppo si impegna nel quotidiano nello svolgimento delle
proprie attività affinché i consumi energetici siano ridotti e le norme a difesa dell’ambiente siano costantemente
rispettate oltre che per incentivare una cultura di rispetto dell’ambiente.
Si riportano qui di seguito alcune iniziative volte alla riduzione dell’impatto ambientale e allo sviluppo della
consapevolezza dei dipendenti e dei lavoratori somministrati rispetto a tali tematiche:
salvaguardia dell’ambiente come tematica esplicitata all’interno del Codice Etico;
redazione ed azione di una politica Ambientale;
iniziative volte alla minimizzazione del proprio impatto ambientale:
o installazione di nuove lampade LED in tutte le filiali di nuova apertura, ove possibile;
o utilizzo di piattaforme informatiche che consentono ai clienti la possibilità di scegliere la
contrattualizzazione digitale del personale assunto in somministrazione. La stessa modalità
può essere utilizzata oggi per l’invio del cedolino al lavoratore somministrato, il quale può
scegliere di riceverlo via mail al posto di ritirarlo in forma cartacea presso la filiale;
o fornitura di carta per il Gruppo con la certificazione FSC (Forests for all forever), che testimonia
l’impegno e il rigore nei confronti delle tematiche ambientali;
o nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente, i tradizionali bicchieri di plastica delle colonnine
dell’acqua poste ai piani delle sedi sono stati sostituiti con altri di carta riciclabile ed ecologici;
o al fine di favorire gli spostamenti a impatto zero dei propri dipendenti, Openjobmetis ha dotato
la sede di biciclette e monopattini elettrici che il personale può prenotare ed utilizzare
gratuitamente;
o messa a disposizione di un corso di formazione ambientale a beneficio di tutto il personale
dipendente;
o separazione e smaltimento dei rifiuti a norma di legge con particolare riferimento a carta, toner
stampanti, ferro, legno anche attraverso fornitori accreditati.
A partire dal 2021 Openjobmetis S.p.A. si è dotata di un Mobility Manager al fine di promuovere e realizzare
interventi di organizzazione e gestione della mobilità necessaria alle risorse umane. L’obiettivo ultimo è la
riduzione strutturale dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane
causato dalle necessità di spostamento dei dipendenti. Openjobmetis S.p.A. ha quindi sviluppato un progetto di
mobilità sostenibile con l’obiettivo di ottimizzare gli spostamenti interni per quanto concerne i dipendenti della
sede di Gallarate attraverso l’efficientamento degli spostamenti casa-lavoro.
Per ulteriori informazioni attinenti alle tematiche ambientali si rimanda alla citata Dichiarazione Consolidata di
Carattere non Finanziario al 31 Dicembre 2022.
Prospetto di raccordo tra il bilancio di esercizio della Capogruppo e
bilancio consolidato
In adempimento alla richiesta della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 Luglio 2006 si riporta nel
seguito il prospetto che evidenzia la riconciliazione fra l’utile netto ed il patrimonio netto del bilancio separato
della Capogruppo Openjobmetis S.p.A., e l’utile netto ed il patrimonio netto del bilancio consolidato del Gruppo
Openjobmetis per l’esercizio 2022 e per l’esercizio 2021.
(Valori in Euro migliaia)
Utile Netto 2022
Patrimonio Netto
al 31.12.2022
Bilancio Openjobmetis S.p.A.
11.706
135.783
Risultato d'esercizio e riserve delle società consolidate al netto dell’elisione
delle partecipazioni
4.356 2.857
Eliminazione dividendi di periodo
(4.911)
-
Rilevazione avviamento, leasing Lyve e software Meritocracy al lordo
dell’effetto fiscale
(231) 3.786
Riserva per l’esercizio dell’opzione per l’acquisto della rimanente quota di
Lyve S.r.l.
-
(1.500)
Eliminazione svalutazione partecipazioni
3.272
-
Altre rettifiche di consolidato
183
(104)
Partecipazioni di terzi
(61)
699
Bilancio consolidato del Gruppo
14.314
141.521
(Valori in Euro migliaia)
Utile Netto 2021
Patrimonio Netto
al 31.12.2021
Bilancio Openjobmetis S.p.A.
10.541
132.864
Risultato d'esercizio e riserve delle società consolidate al netto dell’elisione
delle partecipazioni
1.486 (27.281)
Eliminazione dividendi di periodo
(1.100)
-
Rilevazione avviamento, leasing Lyve e software Meritocracy al lordo
dell’effetto fiscale
(231) 28.148
Rilevazione customer list "Quanta" al lordo dell'effetto fiscale
(205)
2.609
Riserva per l’esercizio dell’opzione per l’acquisto della rimanente quota di
Lyve S.r.l.
-
(1.500)
Altre rettifiche di consolidato
115
(878)
Partecipazioni di terzi
107
760
Bilancio consolidato del Gruppo
10.713
134.722
Altre informazioni
Azioni proprie
L’Assemblea dei Soci convocata in data 19 Aprile 2022 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione
all’acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione concessa
dall’Assemblea del 30 Aprile 2021, sino ad un massimo di azioni tale da non eccedere il 5% del capitale sociale
pro-tempore di Openjobmetis S.p.A., ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter c.c. nonché
dell’art. 132 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58. Si segnala che alla data del 31 Dicembre 2022, la Società
possedeva direttamente 685.559 azioni proprie, pari al 5,00% del capitale sociale di Openjobmetis S.p.A..
Politica dei dividendi
In data 12 Novembre 2021 il consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha deliberato di adottare, a
partire dall’approvazione del bilancio al 31 Dicembre 2021, una nuova politica dei dividendi che prevede la
proposta di distribuzione tra il 25% e il 50% del risultato netto consolidato per il triennio 2021-2023.
In data 19 Aprile 2022 l’Assemblea dei Soci ha deliberato di distribuire un dividendo di Euro 0,31 per ogni azione
avente diritto.
L’Assemblea ha inoltre deliberato che il suddetto dividendo fosse messo in pagamento, al lordo delle ritenute di
legge, a partire dal 11 Maggio 2022, con stacco della cedola n.4 fissato al giorno 9 Maggio 2022 e “record date”
(ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell’art. 83-terdecies del TUF e dell’art.
2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) in data 10 Maggio
2022.
Direzione e coordinamento
Ai sensi dell’art. 2497-bis codice civile, si precisa che la Capogruppo non è soggetta ad attività di direzione e
coordinamento da parte di altra compagine societaria, in quanto tutte le decisioni aziendali sono prese
autonomamente dal Consiglio di Amministrazione.
Operazioni atipiche o inusuali
Il bilancio dell’esercizio 2022 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie (positive e/o
negative) derivanti da eventi e operazioni atipiche e/o inusuali, come definiti dalla Comunicazione Consob n.
DEM/6064293 del 28 Luglio 2006.
Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari
La relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari viene depositata contemporaneamente al
fascicolo di bilancio e verrà messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A.
nei termini di legge prescritti.
La documentazione sarà disponibile anche sul sito internet della società all’indirizzo:
http://www.openjobmetis.it
Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario al 31 Dicembre 2022 ai sensi del D.LGS 254/2016
La Dichiarazione Consolidata di Carattere non Finanziario al 31 Dicembre 2022 ai sensi del D.LGS 254/2016,
viene depositata contemporaneamente al fascicolo di bilancio e verrà messa a disposizione del pubblico presso
la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.A. nei termini di legge prescritti.
La documentazione sarà disponibile anche sul sito internet della società all’indirizzo:
http://www.openjobmetis.it.
Si rammenta che usufruendo dell’esonero previsto dall’art. 6 D.LGS. 254/2016, la Dichiarazione non finanziaria
è stata predisposta soltanto su base consolidata.
Procedura adottata per assicurare la trasparenza e la correttezza delle operazioni con Parti Correlate
Ai sensi dell’articolo 2391-bis cod. civ. e del Regolamento Parti Correlate Consob, il 3 Dicembre 2015 il CDA ha
approvato, la Procedura Parti Correlate in materia di disciplina delle operazioni con parti correlate.
La predetta Procedura, da ultimo modificata in data 29 Giugno 2021, contiene i criteri di individuazione,
approvazione ed esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere dalla Società, direttamente
ovvero per il tramite di società Controllate, al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sia sostanziale
che procedurale delle operazioni stesse. In occasione dell’insediamento del nuovo CDA, in data 30 Aprile 2021,
è stato nominato il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità a cui sono state assegnate le prerogative del
Comitato Parti Correlate.
Consolidato fiscale
Si segnala che, ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., HC S.r.l. e Family Care
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione.
Gli accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
Ammontare dei compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci ed ai dirigenti con responsabilità strategiche
Al punto 33 delle note esplicative al bilancio consolidato sono indicati gli emolumenti corrisposti al 31 Dicembre
2022 da Openjobmetis S.p.A. e dalle sue controllate ai componenti degli organi di amministrazione e controllo
e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche. Sono inclusi tutti i soggetti che hanno ricoperto le suddette
cariche anche per una frazione d’anno.
Informazione ai sensi degli artt. 70 e 71 del Regolamento Emittenti approvato con delibera Consob n. 11971 del
14.5.1999 e successive modificazioni
La società si avvale della facoltà, introdotta dalla CONSOB con delibera n.18079 del 20.01.2012, di derogare
all’obbligo di mettere a disposizione del pubblico un documento informativo in occasione di operazioni
significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizione e
cessione.
Proposta di destinazione del risultato d’esercizio della Capogruppo
Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto dei progetti di sviluppo della società, propone di deliberare a valere
sull’utile dell’esercizio 2022 quanto segue:
Attribuzione di un dividendo agli azionisti di Euro 0,50 per ogni azione avente diritto (escluse azioni
proprie) sino a un massimo di Euro 6.513.220,50
Attribuzione ad altre riserve per Euro 5.193.190,13
Non vi è stata alcuna attribuzione a riserva legale, avendo raggiunto il quinto del capitale sociale, come
disposto dall’art. 2.430 del Codice Civile.
Milano, lì 15 Marzo 2023
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Marco Vittorelli
Bilancio Consolidato
Prospetto consolidato della situazione patrimoniale–finanziaria
(In migliaia di Euro)
Note
31/12/2022
31/12/2021
ATTIVO
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
4 a
3.493
3.412
Diritto all’uso per leasing 4 b 13.838 14.818
Attività immateriali e avviamento
5
102.842
103.854
Attività finanziarie 6 181 211
Attività per imposte differite
7
21.073
22.018
Totale attività non correnti
141.427
144.313
Attività correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
8
10.290
16.868
Crediti commerciali
10
144.584
153.040
Altri crediti
11
8.423
13.073
Attività finanziarie
9
3.095
-
Attività per imposte correnti
12
81
354
Totale attività correnti
166.473
183.335
Totale attivo
307.900
327.648
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Passività finanziarie
13
2.917
9.758
Passività per leasing
13
9.828
10.225
Strumenti derivati
13, 30
-
14
Passività per imposte non correnti
17
-
717
Benefici ai dipendenti
14
1.417
1.678
Altri debiti
16
600
900
Totale passività non correnti
14.762
23.292
Passività correnti
Debiti verso banche e altre passività finanziarie
13
22.831
37.025
Passività per leasing
13
4.025
4.311
Debiti commerciali
15
14.752
14.779
Benefici ai dipendenti
14
62.861
63.865
Altri debiti
16
40.879
43.591
Passività per imposte correnti
17
2.512
1.519
Fondi
18
3.757
4.544
Totale passività correnti
151.617
169.634
Totale passività
166.379
192.926
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
13.712
13.712
Riserva legale
2.855
2.844
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
31.193
31.193
Altre riserve
78.687
75.607
Risultato di periodo attribuibile agli azionisti della controllante
14.375
10.606
Patrimonio netto attribuibile a:
Azionisti della controllante
140.822
133.962
Partecipazione di terzi
699
760
Totale patrimonio netto
19
141.521
134.722
Totale passività e patrimonio netto
307.900
327.648
Prospetto consolidato del conto economico complessivo
(In migliaia di Euro)
Note
2022
2021
Ricavi
20
768.373
720.789
Costi del lavoro somministrato e outsourcing 22 a (673.211) (631.557)
Primo margine di contribuzione
95.162
89.232
Altri proventi
21
15.306
15.586
Costo del lavoro
22 b
(42.546)
(42.458)
Costi delle materie prime e sussidiarie
23
(199)
(202)
Costi per servizi
24
(37.493)
(37.569)
Ammortamenti
4 a, 4 b, 5
(6.487)
(6.188)
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
26
(1.685)
(2.178)
Oneri diversi di gestione
25
(862)
(1.046)
Risultato operativo
21.196
15.177
Proventi finanziari 27 36 40
Oneri finanziari
27
(693)
(719)
Risultato prima delle imposte
20.539
14.499
Imposte sul reddito
28
(6.225)
(3.786)
Utile (Perdita) di periodo
14.314
10.713
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti che sono o possono essere riclassificati successivamente
nell’utile/perdita di periodo:
Quota efficace delle variazioni di fair value di copertura di flussi finanziari
14
21
Componenti che non saranno riclassificati nell’utile/perdita di periodo:
Utile (Perdita) attuariale piani benefici definiti
250
(36)
Totale altre componenti del conto economico complessivo di periodo
264
(15)
Totale conto economico complessivo di periodo
14.578
10.698
Risultato di periodo attribuibile a:
Azionisti della controllante
14.375
10.606
Partecipazioni di terzi
(61)
107
Utile (Perdita) di periodo
14.314
10.713
Risultato di periodo complessivo attribuibile a:
Azionisti della controllante
14.639
10.591
Partecipazioni di terzi
(61) 107
Totale conto economico complessivo di periodo
14.578
10.698
Utile (Perdita) per azione (in euro):
Base
38
1,07
0,81
Diluito
38
1,07
0,81
Prospetto consolidato delle variazioni di patrimonio netto
(In migliaia di Euro)
Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
sovr.
azioni
Riserva
copert. flussi
fin. e piani
ben. def.
Riserva
azioni
proprie
Altre
riserve
Risultato
di periodo
Patr.
Netto di
Gruppo
Patr.
Netto di
Terzi
Totale
Patr.
Netto
Saldi al 01.01.2020
13.712
2.315
31.193
(202)
(4.571)
50.247
10.374
103.068
91
103.159
Quota efficace delle
variazioni di fair value di
copertura di flussi finanziari
(7)
(7)
(7)
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
(48)
(48)
(48)
Utile (Perdita) d’esercizio
23.629
23.629
13
23.642
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
(55)
-
-
23.629
23.574
13
23.587
Destinazione del risultato di
esercizio
519
9.855 (10.374) -
-
Distribuzione Dividendo
(2.769)
(2.769)
(2.769)
Opzioni su controllate
(1.500)
(1.500)
(1.500)
Fair Value piani basati su
azioni
139
139
139
Acquisto azioni proprie
(1.074)
(1.074)
(1.074)
Acquisizione di socie
controllata con
partecipazioni di terzi
8
8 549 557
Altre rettifiche
(12)
(12)
(12)
Saldi al 31.12.2020
13.712
2.834
31.193
(258)
(5.645)
55.968
23.629
121.433
653
122.086
Quota efficace delle
variazioni di fair value di
copertura di flussi finanziari
21
21
21
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
(36)
(36)
(36)
Utile (Perdita) d’esercizio
10.606
10.606
107
10.713
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
(15)
-
-
10.606
10.591
107
10.698
Destinazione del risultato di
esercizio
10
23.619 (23.629) -
-
Distribuzione Dividendo
(1.433)
(1.433)
(1.433)
Fair Value piani basati su
azioni
277
277
277
Acquisto azioni proprie
(1.721)
(1.721)
(1.721)
Acquisizione società
controllate
(44) 4.349 512
4.817
4.817
Altre rettifiche
(2)
(2)
(2)
Saldi al 31.12.2021
13.712
2.844
31.193
(317)
(3.017)
78.941
10.606
133.962
760
134.722
Quota efficace delle
variazioni di fair value di
copertura dei flussi finanziari
14
14
14
Utile (Perdita) attuariale piani
benefici definiti
250
250
250
Utile (Perdita) di periodo
14.375
14.375
(61)
14.314
Totale conto economico
complessivo
-
-
-
264
-
-
14.375
14.639
(61)
14.578
Destinazione del risultato di
esercizio
11
10.595 (10.606) -
-
Distribuzione dividendi
(4.140)
(4.140)
(4.140)
Fair value piani basati su
azioni
495 (289)
206
206
Acquisto azioni proprie
(3.839)
(3.839)
(3.839)
Altre rettifiche
2
(8)
(6)
(6)
Saldi al 31.12.2022
13.712
2.855
31.193
(51)
(6.361)
85.099
14.375
140.822
699
141.521
Rendiconto finanziario consolidato
(In migliaia di Euro)
Note
2022
2021
Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa
Utile (Perdita) di periodo
14.314
10.713
Rettifiche per:
Ammortamento diritto all’uso dei beni in leasing
4 b
4.715
4.644
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari
4 a
730
574
Ammortamento di attività immateriali
5
1.041
970
Minusvalenze/(plusvalenze) dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
(317)
232
Perdita di valore crediti commerciali
26, 30
1.685
2.178
Imposte sul reddito dell'esercizio e imposte differite
28
6.225
3.786
Oneri finanziari netti
27
657
678
Flussi finanziari prima delle variazioni del capitale circolante e degli
accantonamenti
29.050
23.775
Variazione dei crediti commerciali e altri crediti al lordo della perdita di valore
10, 11
11.420
(18.280)
Variazione dei debiti commerciali e altri debiti
15, 16
(2.665)
4.637
Variazione dei benefici ai dipendenti
14
(1.266)
9.457
Variazione delle attività e passività per imposte correnti e differite al netto
delle imposte di periodo pagate e delle imposte correnti e differite di periodo
7 292 1.186
Variazione dei fondi
18
(785)
2.224
Imposte sul reddito d'esercizio pagate
(5.024)
(3.750)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività operativa (a)
31.022
19.249
Acquisto di immobili, impianti e macchinari
4 a
(1.195)
(1.701)
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
1.048
450
Altri incrementi netti di attività immateriali
5
(331)
(363)
Acquisto di Società al netto della liquidità acquisita
-
(14.932)
Variazione delle altre attività finanziarie
6, 9
(3.066)
35
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività di investimento (b)
(3.544)
(16.511)
Pagamento di debiti per Leasing
(4.916)
(4.802)
Interessi pagati
(309)
(368)
Interessi incassati
0
0
Erogazione nuovo finanziamento
13
-
14.000
Distribuzione dividendo
(4.140)
(1.433)
Rimborso rate finanziamento
13
(8.841)
(22.776)
Acquisto azioni proprie
19
(3.839)
(1.721)
Variazione debiti verso banche ed altre passività a breve
(12.011)
14.229
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività di finanziamento
(c)
(34.056)
(2.871)
Flusso monetario del periodo (a) + (b) + (c)
8
(6.578)
(134)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 1° Gennaio
8
16.868
17.002
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 31 Dicembre
8
10.290
16.868
Note esplicative al bilancio consolidato
Informazioni generali
Openjobmetis S.p.A. (di seguito anche la “Capogruppo”), nel corso del Consiglio di Amministrazione del 11
Dicembre 2022, ha deliberato la variazione della propria sede legale da Via Bernardino Telesio 18, Milano (Italia)
a Via Assietta 19, Milano (Italia), con decorrenza 15 Dicembre 2022.
Il Gruppo opera nel settore della somministrazione di lavoro ovvero la fornitura professionale di manodopera, a
tempo indeterminato o a termine, ai sensi dell’art. 20 del D.LGS 276/2003 e successive modificazioni ed
integrazioni, ai sensi dell’art. 4 comma 1 lettera a) dello stesso Decreto Legislativo.
A decorrere dal 03 Dicembre 2015 la Capogruppo Openjobmetis S.p.A. è quotata sull’Euronext Milan, nel
segmento STAR, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Alla data odierna la Capogruppo non è controllata di diritto ai sensi dell’articolo 93 del TUF.
Principi contabili e criteri di redazione adottati nella
preparazione del bilancio
1. Criteri di redazione e attestazione di conformi
Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili Internazionali (IAS/IFRS) emessi
dall’International Accounting Standards Board ed omologati dall’Unione Europea e relative interpretazioni in
vigore al 31 Dicembre 2022, nonché dai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del D.Lgs. 38/05. Le
norme della legislazione nazionale attuativa della direttiva 2013/34 UE si applicano, purché compatibili, anche
alle società che redigono i bilanci in conformità agli IFRS. Pertanto, il documento di bilancio recepisce quanto
previsto in materia degli articoli del Codice Civile e delle corrispondenti norme del T.U.F. per le società quotate
in materia di relazione sulla gestione, revisione legale e pubblicazione del bilancio. Il bilancio consolidato e le
relative note esplicative accolgono, inoltre, i dettagli e le informazioni supplementari previsti da altre norme e
disposizioni di Consob in materia di bilancio. Il bilancio consolidato è costituito dalla situazione patrimoniale
finanziaria consolidata, dal conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato,
dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato e dalle relative note esplicative.
Nella redazione del presente bilancio consolidato tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, si è scelto di
utilizzare i seguenti schemi:
il prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria è redatto classificando i valori secondo
lo schema delle attività/passività correnti/non correnti;
il prospetto consolidato del conto economico complessivo è redatto classificando i valori per natura;
il rendiconto finanziario consolidato è redatto con l’applicazione del metodo indiretto.
Le note esplicative hanno la funzione di illustrare i principi di redazione adottati, fornire le informazioni richieste
dai principi contabili IAS/IFRS e non contenute in altre parti del bilancio, e fornire l’ulteriore informativa che non
è esposta nei prospetti di bilancio ma che è necessaria ai fini di una rappresentazione attendibile dell’attività del
Gruppo.
Il bilancio consolidato è stato predisposto sulla base delle scritture contabili al 31 Dicembre 2022 nel
presupposto della continuità aziendale ed è corredato dalla relazione sulla gestione.
Il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo tenutosi in data 15 Marzo 2023 che ne ha autorizzato la diffusione
attraverso il comunicato stampa del 15 Marzo 2023 contenente gli elementi principali del bilancio stesso. Il
Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha la facoltà di modificare il bilancio consolidato sino alla data
di svolgimento dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio della Capogruppo. La stessa
Assemblea ha la facoltà di richiedere modifiche al presente bilancio consolidato.
Il bilancio e le note relative sono redatti con importi arrotondati alle migliaia di Euro, moneta funzionale del
Gruppo. Per chiarezza di lettura, negli schemi e nelle tabelle sono state inoltre omesse le voci obbligatorie ai
sensi dello IAS 1 che presentano saldi a zero, in entrambi i periodi comparati.
In adempimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 Luglio 2006 e alla Comunicazione Consob n.
DEM/6064293 del 28 Luglio 2006, nella nota 36 sono stati indicati separatamente gli eventi od operazioni il cui
accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel
consueto svolgimento dell’attività. Sempre in applicazione dei medesimi riferimenti Consob, le incidenze degli
eventi ed operazioni significative non ricorrenti sono riportati nella nota 36, mentre nella nota 32 sono indicati
separatamente le relative incidenze in merito a posizioni e transazioni con parti correlate.
I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati dal Gruppo per la redazione del bilancio
consolidato sono di seguito riportati.
2. Principi contabili rilevanti
(a)
Generali, adozione di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni emessi dallo IASB
Nuovi principi adottati dal Gruppo a partire dal 1° Gennaio 2022
Il presente bilancio consolidato è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati dal Gruppo
nell’ultimo bilancio annuale. Non ci sono nuovi principi o modifiche che sono entrate in vigore dal 1° Gennaio
2022 e che abbiano un impatto significativo sul bilancio consolidato.
Uso di stime e valutazioni
Nell’ambito della redazione del bilancio, la direzione aziendale ha dovuto formulare valutazioni, stime e ipotesi
che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi
rilevati in bilancio; tuttavia, va sottolineato che, trattandosi di stime, non necessariamente i risultati ottenuti
saranno gli stessi risultati rappresentati in bilancio.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente; le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili
sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Le valutazioni soggettive rilevanti della direzione aziendale nell’applicazione dei principi contabili e le principali
fonti di incertezza delle stime sono le stesse applicate per la redazione del bilancio chiuso al 31 Dicembre 2021.
In particolare, le informazioni sulle aree di maggiore incertezza nella formulazione di stime e valutazioni durante
il processo di applicazione degli IAS/IFRS che hanno un effetto significativo sugli importi rilevati a bilancio
unitamente agli aspetti di particolare significatività sono fornite di seguito:
- Impairment test sul valore dell’avviamento
L’avviamento è soggetto ad impairment test su base almeno annuale o più spesso qualora vi siano indicatori di
perdita durevole di valore.
L’impairment test viene condotto facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta
altamente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri, con riferimento a variazioni dei ricavi,
della marginalità e dei tempi medi di incasso da clienti, e dei tassi di interesse utilizzati.
Il Gruppo utilizza per tale valutazione i piani approvati dall’organo amministrativo e parametri finanziari in linea
con quelli risultanti dal corrente andamento dei mercati di riferimento.
I dettagli in merito alla modalità di predisposizione del test di impairment dell’avviamento sono riportati nella
nota 5.
- Valutazione dei crediti
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di crediti a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista del Gruppo circa le condizioni economiche lungo
la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata sulle stime delle
perdite su crediti che il Gruppo prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
Quanto sopra indicato richiede l’esercizio di stime significative da parte del management anche con riferimento
alle condizioni economiche generali e ad eventuali andamenti negativi dei mercati del credito che potrebbero
impattare negativamente sui rapporti con i clienti.
- Fondi
Le società del Gruppo sono parte in taluni procedimenti, scaturiti dallo svolgimento dell’attività e dalle vicende
societarie, di natura civilistica e fiscale.
Inoltre, in considerazione del settore di attività in cui operano, sono esposte al rischio di essere coinvolte in
procedimenti giudiziali e/o arbitrali di natura giuslavoristica, sia con riferimento ai lavoratori somministrati e alla
struttura organizzativa del Gruppo che in relazione a contratti stipulati con collaboratori esterni.
Nel caso in cui si ritenga probabile che a seguito del contenzioso si renderà necessario un esborso di risorse il
cui ammontare sia stimabile in modo attendibile, tale importo, attualizzato per tenere conto dell’orizzonte
temporale lungo il quale tale esborso avrà luogo, viene incluso nell’ammontare dei fondi rischi. I contenziosi per
i quali il manifestarsi di una passività viene ritenuta soltanto possibile ma non probabile vengono indicati
nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e a fronte degli stessi non si procede ad alcuno
stanziamento.
La stima delle evoluzioni di tali contenziosi può risultare complessa e richiede l’esercizio di stime significative
da parte della direzione.
- Leasing
Il Gruppo ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni
di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l’esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l’opzione
influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l’importo delle passività del
leasing e delle attività per il diritto d’uso rilevate.
Conflitto Russia/Ucraina
Nel primo trimestre 2022, stando a quanto riportato dall’ISTAT nei “Conti Economici Trimestrali”, si è registrata
una timida crescita del PIL dello 0,1% in termini congiunturali rispetto all’anno precedente, in linea con lo scenario
europeo. Nonostante la diffusione della variante Omicron e soprattutto l’invasione dell’Ucraina da parte della
Russia, si è vista una ripresa della domanda domestica e degli investimenti in impianti, macchinari e costruzioni.
Le tensioni connesse alla guerra tra Russia e Ucraina hanno determinato rincari relativamente alle fonti
energetiche, per le quali la Russia è principale fornitore anche per l’Italia, e alle materie prime, portando ad un
rialzo dell’inflazione al 7% nel mese di marzo. A fronte di questa dinamica dell’inflazione, si è assistito, da un lato,
ad un mutamento della politica monetaria, non solo Europea volta a contrastare il fenomeno inflattivo
attraverso un rialzo dei tassi e, dall’altro, ad un peggioramento nella valutazione del rischio-Paese, con un
aumento dello spread (inteso come differenza tra il rendimento offerto dal BTP decennali e dal suo omologo
tedesco) rispetto agli altri paese Europei.
Lo scenario macroeconomico incerto precedentemente descritto non ha destato particolari impatti negativi sui
risultati che il Gruppo Openjobmetis ha conseguito nell’anno 2022, come evidenziato dagli indicatori economici,
finanziari e gestionali descritti nel paragrafo precedente.
Non si segnalano ad oggi particolari situazioni di rischio relativamente alla solvibilità dei clienti del Gruppo
Openjobmetis, anche in relazione ad eventuali effetti della guerra. Lo dimostrano i tempi medi di incasso (DSO)
che al 31 Dicembre 2022 si attestano a 68 giorni, l’incidenza delle perdite su crediti (0,2% al 31 Dicembre 2022
rispetto a 0,3% al 31 Dicembre 2021) e l’indebitamento finanziario in calo rispetto alla chiusura del precedente
anno (da €44,5 milioni al 31 Dicembre 2021 a €26,2 milioni al 31 Dicembre 2022).
Anche per quanto concerne l’utilizzo integrazione salariale (TIS) per il personale somministrato, il Gruppo non
ne ha usufruito in modo significativo. L’importo per l’anno 2022 è stato pari a Euro 910 migliaia, a differenza del
2021 per cui l’impiego è stato pari a Euro 2.176 migliaia. La dinamica di incremento dei tassi di interesse relativa
alle condizioni macroeconomiche conseguenti il conflitto tra Russia e Ucraina è stata riflessa nelle valutazioni
effettuate per il bilancio separato e consolidato al 31 Dicembre 2022, in particolare per quanto riguarda la
determinazione del tasso di sconto applicato per il test di impairment del valore dell’avviamento.
Non si può escludere che, anche a fronte di ulteriori interventi della BCE per combattere l’inflazione, l’ulteriore
evoluzione di tale dinamica dei tassi di interesse ed eventuali altre fluttuazioni imprevedibili degli stessi
comportino conseguenze negative sulla situazione finanziaria del Gruppo. Tenuto conto del ridotto
indebitamento, si ritiene che tali conseguenze sarebbero comunque minime. Quanto indicato con riferimento ai
tassi di interesse potrebbe anche portare ad ulteriori incrementi del tasso di attualizzazione utilizzato ai fini del
test di impairment dell’avviamento, con un conseguente impatto negativo sul valore recuperabile stimato a
parità di altre condizioni.
La Direzione del Gruppo prosegue la propria attività di monitoraggio degli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina
sull’economia reale, in particolare in relazione ad eventuali impatti sull’andamento del fatturato e sulla
recuperabilità dei crediti commerciali e delle attività immateriali e avviamento iscritti in bilancio.
(b)
Criteri e area di consolidamento
(i) Aggregazioni aziendali
Il Gruppo contabilizza le aggregazioni aziendali applicando il metodo dell’acquisizione alla data in cui ottiene
effettivamente il controllo dell’acquisita. Il corrispettivo trasferito e le attività nette identificabili acquisite sono
solitamente rilevati al fair value. Il valore contabile dell’eventuale avviamento viene annualmente sottoposto al
test di impairment per identificare eventuali perdite per riduzioni di valore. Eventuali utili derivanti da un acquisto
a prezzi favorevoli vengono rilevati immediatamente nell’utile/(perdita) dell’esercizio, mentre i costi correlati
all’aggregazione, diversi da quelli relativi all’emissione di titoli di debito o di strumenti rappresentativi di capitale,
sono rilevati come spese nell’utile/(perdita) dell’esercizio quando sostenuti.
Dal corrispettivo trasferito sono esclusi gli importi relativi alla risoluzione di un rapporto preesistente.
Normalmente tali importi sono rilevati nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Il corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione. Se il corrispettivo potenziale viene
classificato come patrimonio netto, non viene ricalcolato e la sua successiva estinzione viene contabilizzata
direttamente nel patrimonio netto. In caso contrario, le variazioni successive del fair value del corrispettivo
potenziale sono rilevate nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Nel caso in cui gli incentivi riconosciuti nei pagamenti basati su azioni (incentivi sostitutivi) sono scambiati con
incentivi posseduti da dipendenti dell’acquisita (incentivi dell’acquisita), il valore di tali incentivi sostitutivi
dell’acquirente è interamente o parzialmente incluso nella valutazione del corrispettivo trasferito per
l’aggregazione aziendale. Tale valutazione prende in considerazione la differenza del valore di mercato degli
incentivi sostitutivi rispetto a quello degli incentivi dell’acquisita e la proporzione di incentivi sostitutivi che si
riferisce a prestazione di servizi precedenti all’aggregazione.
(ii) Partecipazioni di terzi
Le eventuali partecipazioni di terzi sono valutate in proporzione alla relativa quota di attività nette identificabili
dell’acquisita alla data di acquisizione.
Le variazioni della quota di partecipazione del Gruppo in una entità controllata che non comportano la perdita
del controllo sono contabilizzate come operazioni effettuate tra soci in qualità di soci.
(iii) Entità controllate
Le entità controllate sono quelle entità in cui il Gruppo detiene il controllo, ovvero quando il Gruppo è esposto ai
rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con l’entità, o vanta dei diritti su tali rendimenti, avendo allo
stesso tempo la capacità di influenzarli esercitando il proprio potere sull’entità stessa. I bilanci delle entità
controllate sono inclusi nel bilancio consolidato dal momento in cui la controllante inizia ad esercitare il controllo
fino alla data in cui tale controllo cessa. Ove necessario, i principi contabili delle controllate sono stati modificati
per uniformarli ai principi contabili di Gruppo.
Di seguito si riportano le società controllate al 31 Dicembre 2022 incluse nell’area di consolidamento:
Denominazione
% possesso al
31/12/2022
Sede
Capitale Sociale
Openjob Consulting S.r.l.
100%
Gallarate, Via Marsala 40/c
Euro 100.000
Seltis Hub S.r.l.
100%
Milano, Via Assietta 19
Euro 110.000
H.C. S.r.l.
92,86%
Milano, Via Assietta 19
Euro 40.727
Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro
100%
Milano, Via Assietta 19
Euro 1.100.000
Lyve S.r.l.
50,66%
Milano, Via Assietta 19
Euro 451.758
Di seguito si riportano le società controllate al 31 Dicembre 2021 incluse nell’area di consolidamento:
Denominazione
% possesso al
31/12/2021
Sede
Capitale
Sociale
Openjob Consulting S.r.l.
100%
Gallarate, Via Marsala 40/c
Euro 100.000
Seltis Hub S.r.l.
100%
Milano, Via Assietta 19 (*)
Euro 110.000
H.C. S.r.l.
92,86%
Milano, Via Assietta 19 (*)
Euro 40.727
Family Care S.r.l. Agenzia per il lavoro
100%
Milano, Via Assietta 19 (*)
Euro 1.100.000
Lyve S.r.l.
50,66%
Milano, Via Assietta 19 (*)
Euro 451.758
Quanta S.p.A.
100%
Milano, Via Assietta 19
Euro 600.000
Quanta Risorse Umane S.p.A.
100%
Milano, Via Assietta 19
Euro 300.000
(*) variazione della sede legale intervenuta nel corso del 2022.
(iv) Perdita del controllo
In caso di perdita del controllo, il Gruppo elimina le attività e le passività dell’entità controllata, le eventuali
partecipazioni di terzi e le altre componenti di patrimonio netto relative alle entità controllate. Qualsiasi utile o
perdita derivante dalla perdita del controllo viene rilevato nell’utile/(perdita) dell’esercizio. Qualsiasi
partecipazione mantenuta nella ex entità controllata viene valutata al fair value alla data della perdita del
controllo.
(v) Operazioni eliminate in fase di consolidamento
In fase di redazione del bilancio consolidato, i saldi delle operazioni infragruppo, nonché i ricavi e i costi
infragruppo non realizzati sono eliminati. Gli utili non realizzati derivanti da operazioni con partecipate
contabilizzate con il metodo del patrimonio netto sono eliminati proporzionalmente alla quota di interessenza
del Gruppo nell’entità. Le perdite non sostenute sono eliminate, al pari degli utili non realizzati, nella misura in
cui non vi siano indicatori che possano dare evidenza di una riduzione di valore.
(c)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista e sono valutati al
valore nominale, che corrisponde al fair value.
(d)
Strumenti finanziari
Strumenti finanziari non derivati
Gli strumenti finanziari non derivati comprendono investimenti in titoli di capitale e titoli di debito, crediti
commerciali e altri crediti, passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti.
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre
attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa
una parte contrattuale dello strumento finanziario.
Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento,
le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie
non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività
finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa
componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo
ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI); o al fair value
rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo
modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività
finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del
modello di business.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti
condizioni e non è designata al FVTPL: l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il
cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali,
e i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati
unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può
prendere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del
conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non
è designata al FVTPL: l’attività finanziaria è posseduta nell’ambito di un modello di business il cui obiettivo è
conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività
finanziarie, e i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari
rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può
prendere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del
conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in
precedenza, sono valutate al FVTPL.
Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come
valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente
un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo
ammortizzato o al FVOCI.
Ai fini della valutazione, il “capitale” è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale,
mentre l'“interesse” costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato
all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al
prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.
Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e
dell'interesse, il Gruppo considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attività
finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari
contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, il Gruppo considera: eventi
contingenti che modificherebbero la tempistica o l'importo dei flussi finanziari; clausole che potrebbero
rettificare il tasso contrattuale della cedola, compresi gli elementi a tasso variabile; elementi di pagamento
anticipato e di estensione; e clausole che limitano le richieste di flussi finanziari da parte del Gruppo da attività
specifiche (per esempio, elementi senza rivalsa).
Le attività finanziarie del Gruppo, relative a crediti commerciali e altri crediti, sono classificate come valutate al
costo ammortizzato. Tali attività finanziarie, quindi, sono rilevate secondo quanto sopra descritto, e valutate
successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato
viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite
per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio così come gli eventuali utili o perdite da
eliminazione contabile.
Tali attività finanziarie prima del 1° Gennaio 2018 erano valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività
finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è
designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair
value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell’utile/(perdita) dell’esercizio. Le
altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita)
dell’esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile. Le passività finanziarie
del Gruppo sono classificate come valutate al costo ammortizzato.
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle
stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell’ambito di un’operazione in cui
sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria sono trasferiti o quando
il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell’attività
finanziaria e non mantiene il controllo dell’attività finanziaria.
Il Gruppo procede all’eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l’obbligazione specificata nel
contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività
finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività
modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla
base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il
corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività
assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
Le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l’importo derivante dalla compensazione viene
presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, il Gruppo ha correntemente il
diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l’attività e regolare
la passività contemporaneamente.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti verso clienti e gli altri crediti sono identificati come attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e
sono iscritti inizialmente al prezzo dell’operazione per i crediti commerciali e al fair value per gli altri crediti, che
generalmente corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati al costo ammortizzato al netto delle
relative perdite di valore identificate. La verifica della recuperabilità dei crediti è effettuata sulla base del valore
attuale dei flussi di cassa attesi.
I fondi svalutazione dei crediti commerciali sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo la
vita del credito; il Gruppo considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili.
Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull’esperienza storica del Gruppo, sulla
valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi (“forward-looking information”).
Debiti finanziari
I conti anticipi e i finanziamenti sono inizialmente rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli
oneri accessori direttamente imputabili. Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Sono classificati tra le passività correnti o le passività non
correnti in base alla rispettiva data di estinzione.
Debiti verso fornitori e altri debiti
I debiti verso fornitori e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono inizialmente
rilevati al fair value e successivamente iscritti al costo ammortizzato.
Strumenti finanziari derivati
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di variazione dei tassi di
interesse. I derivati sono rilevati inizialmente al fair value; i costi di transazione attribuibili sono rilevati a conto
economico nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.
Le relative variazioni sono contabilizzate come descritte di seguito. Alla designazione iniziale della copertura, il
Gruppo documenta la relazione tra gli strumenti di copertura e l’elemento coperto, compresi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia nell’effettuare la copertura, unitamente ai metodi che saranno utilizzati per
valutare l’efficacia dello strumento di copertura. Sia all’inizio della copertura che durante la durata della stessa,
il Gruppo valuta se la copertura è prevista essere altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o
di flussi finanziari attribuibili ai rispettivi elementi coperti per il periodo per il quale la copertura è designata e se
i risultati effettivi di ciascuna copertura rientrano in una gamma dell’80%-125%. Nelle operazioni di copertura di
flussi finanziari di un’operazione programmata, l’operazione deve avere un’alta possibilità di verificarsi e deve
presentare un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che poterebbe avere effetti sul risultato consolidato.
Le variazioni del fair value dello strumento designato come di copertura di un flusso finanziario sono rilevate
direttamente nel patrimonio netto nella misura in cui la copertura è efficace. Per la quota non efficace, le
variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico.
La contabilizzazione di copertura, come sopra indicata, cessa prospetticamente se lo strumento designato
come di copertura non soddisfa più i criteri richiesti per la contabilizzazione di copertura, giunge a scadenza
oppure è venduto, cessato o esercitato. L’utile o la perdita accumulati sono mantenuti nel patrimonio netto sino
a quando la prospettata operazione si verifica. Quando l’elemento coperto è un’attività non finanziaria, l’importo
rilevato nel patrimonio netto viene trasferito al valore contabile dell’attività nel momento in cui la stessa viene
rilevata. Negli altri casi, l’importo rilevato nel patrimonio netto viene trasferito a conto economico nello stesso
esercizio in cui l’elemento coperto ha un effetto sul conto economico.
(e)
Capitale sociale acquisto e riemissione di azioni ordinarie (azioni proprie)
In caso di riacquisto di azioni rilevate nel patrimonio netto, il corrispettivo versato, compresi i costi direttamente
attribuibili all’operazione sono rilevati a riduzione del patrimonio netto. Le azioni così riacquistate sono
classificate come azioni proprie e rilevate nella riserva per azioni proprie. Il corrispettivo ricevuto dalla
successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. L’eventuale
differenza positiva o negativa derivante dall’operazione viene rilevata nella riserva da sovrapprezzo azioni.
(f)
Immobili, impianti e macchinari
Un elemento di immobili, impianti e macchinari viene valutato al costo al netto dell’ammortamento accumulato
e delle perdite di valore.
Il costo storico comprende eventuali oneri direttamente attribuibili all’acquisizione dell’attività.
Qualora componenti significativi abbiano vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.
Il costo di un bene prodotto in economia comprende il costo dei materiali utilizzati e della manodopera diretta
nonché altri costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al
funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale.
I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale di un elemento di immobili, impianti e macchinari sono
sommati al valore contabile del cespite a cui si riferiscono se è probabile che i relativi futuri benefici affluiranno
al Gruppo e se il costo dell'elemento può essere determinato attendibilmente. I costi per la manutenzione
ordinaria di immobili, impianti e macchinari sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli utili e le perdite generati dalla cessione di un immobile, impianto o macchinario sono determinati come la
differenza tra il corrispettivo netto dalla cessione e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico
al momento dell’alienazione.
L'ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente
degli elementi di immobili, impianti e macchinari stimata dal Gruppo, che è riesaminato con periodicità annuale
ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le vite utili stimate nei periodi in esame sono le seguenti:
Assets
Ammortamento
Immobili
33,3 anni
Impianti telefonici
4 anni
Impianti elettrici
6,6 anni
Mobili e arredi
8,3 anni
Macchine d’ufficio elettroniche
5 anni
Insegne
6,6 anni
Attrezzatura varia
6,6 anni
Automezzi
4 anni
Impianti di allarme
3,3 anni
Le migliorie su beni di terzi sono ammortizzate lungo il periodo minore fra la vita utile e la durata del contratto
cui si riferiscono.
(g)
Beni oggetto di leasing
Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l’attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing.
L’attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell’importo della valutazione
iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della
data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà
sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell’attività sottostante o per il ripristino dell’attività sottostante
o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.
L’attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza
alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell’attività sottostante al Gruppo
al termine della durata del leasing o, considerando il costo dell’attività per il diritto di utilizzo, ci si aspetta che il
Gruppo eserciterà l’opzione di acquisto. In tal caso, l’attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la
vita utile dell’attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre,
l’attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e
rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.
Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data
di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing. Laddove non è possibile
determinare tale tasso con facilità, il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale. Generalmente, il Gruppo
utilizza il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.
Il tasso di finanziamento marginale del Gruppo è calcolato sulla base dei tassi di interesse ottenuti da varie fonti
di finanziamento esterne apportando alcune rettifiche che riflettono le condizioni del leasing e il tipo di bene in
leasing.
La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo ed è
rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o
tasso, in caso di modifica dell’importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore
residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all’esercizio o meno di un’opzione di
acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.
Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell’attività
per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell’attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la
modifica nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
Il Gruppo ha rilevato nuove attività e passività principalmente per leasing degli immobili presso cui si trova la
sede operativa e presso cui operano le filiali, e per i leasing delle autovetture aziendali. Generalmente i leasing
immobiliari hanno durata di sei anni e contengono una opzione di rinnovo per ulteriori sei anni esercitabile alla
fine del periodo vincolante, mentre i leasing delle autovetture hanno durata di tre o quattro anni e non
contengono una opzione di rinnovo. I leasing immobiliari prevedono la possibilità per il Gruppo di recedere dal
contratto con un preavviso di sei mesi.
Il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività di
modesto valore e ai leasing a breve termine. Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo
con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.
(h)
Attività immateriali e avviamento
(h1) Avviamento
L'avviamento viene rilevato al costo, al netto delle perdite di valore accumulate, calcolate come indicato
successivamente.
L’avviamento viene sottoposto a un’analisi di recuperabilità (impairment test) in base ai flussi di cassa attesi
con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. La perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano
meno i motivi che l’hanno generata. Si rinvia al successivo paragrafo (i) Perdita di valore.
(h.2) Relazioni con la clientela
Il valore delle relazioni con la clientela, è stato iscritto sulla base del fair value identificato alla data del 30 Giugno
2007, data di aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob S.p.A.”. Il costo storico si è incrementato a seguito
dell’acquisizione del ramo d’azienda della società “J.O.B. S.p.A.” nel corso dell’anno 2009, dell’aggregazione di
“Metis S.p.A.” nel corso dell’anno 2011, per l’acquisto del Database Clienti di “Noi per Voi S.r.l” in data 1° Luglio
2016 e, infine, a seguito dell’acquisizione della società “Quanta S.p.A.” nel corso del 2021.
Il valore della Relazione con la clientela è stato ammortizzato sulla base della vita economica stimata dalle
perizie redatte da professionisti terzi indipendenti: 7,5 anni per l’aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob
S.p.A.e l’acquisto del ramo di azienda di “J.O.B. S.p.A.”, 4,5 anni per l’aggregazione con Metis S.p.A. e per
l’acquisto del Database Clienti “Noi per Voi S.r.l.”, e infine 8 anni per l’acquisizione della società “Quanta S.p.A.”.
(h.3) Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquisite dal Gruppo, che hanno una vita utile definita, sono iscritte al costo al netto
del fondo ammortamento e delle perdite di valore accumulate e comprendono principalmente il valore del
software acquisito da terzi e ammortizzato in 3 anni, il valore dei software Databook sviluppato internamente
(in uso dall’anno 2017) e della piattaforma Meritocracy, entrambi ammortizzati in cinque anni.
(i)
Perdite di valore
(i.1) Attività finanziarie
Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi
hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell’attività.
Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza tra il
valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale.
Le attività finanziarie singolarmente rilevanti sono valutate separatamente per determinare se hanno subito una
perdita di valore. Le altre attività finanziarie sono valutate cumulativamente, per gruppi aventi caratteristiche
simili di rischio di credito.
Tutte le perdite attese di valore sono rilevate a conto economico.
Le perdite attese di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente
collegato a un evento che si è verificato successivamente alla riduzione di valore. Il ripristino è rilevato a conto
economico.
(i.1.1) Crediti commerciali
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei per natura e scadenza di crediti a fronte di perdite
che non sono state ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica
delle perdite, eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche
del periodo durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista del Gruppo circa le condizioni
economiche lungo la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata
sulle stime delle perdite su crediti che il Gruppo prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che
includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile
lordo delle attività.
(i.2) Attività non finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio il Gruppo sottopone a verifica i valori contabili delle proprie attività per
identificare eventuali perdite di valore (impairment test). Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività
hanno effettivamente subito una perdita di valore, il Gruppo stima il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile
dell’avviamento e delle attività immateriali non ancora disponibili per l'uso viene stimato ad ogni data di
riferimento del bilancio.
Quando il valore contabile di un'attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari (o Cash Generating Unit)
eccede il valore recuperabile, il Gruppo rileva la relativa perdita di valore. Un'unità generatrice di flussi finanziari
è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari ampiamente indipendenti dai flussi
finanziari generati da altre attività o gruppi di attività. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Le
perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore
contabile dell’eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari e, in secondo luogo, a
riduzione delle altre attività dell'unità (gruppo di unità) proporzionalmente al valore contabile.
Il valore recuperabile di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il suo valore d'uso
e il suo “fair value” dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso, il Gruppo utilizza la metodologia
dell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi stimati (discounted cash flow). Questi sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi
specifici dell'attività (WACC- costo medio ponderato del capitale). I flussi finanziari attesi sono desunti da piani
approvati dal competente organo amministrativo.
Le perdite di valore dell'avviamento non possono essere ripristinate. Nel caso delle altre attività, a ciascuna data
di riferimento del bilancio, le perdite di valore rilevate in esercizi precedenti sono valutate al fine di rilevare
l’esistenza di eventuali indicazioni che possano far presupporre la riduzione o l’inesistenza della perdita. Una
perdita di valore di un’attività viene ripristinata quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per
determinare il valore recuperabile. Il valore contabile risultante a seguito del ripristino della perdita di valore non
deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto degli ammortamenti) se la perdita di
valore dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.
(j)
Imposte
L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito
sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel
patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.
Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito
imponibile dell’esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data
di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i
valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale
dell’avviamento, rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale
che non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile, nonché in caso di differenze relative a investimenti
in società controllate e a controllo congiunto per le quali si è in grado di controllare i tempi dell’annullamento ed
è probabile che nel prevedibile futuro la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per
imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in
cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite
da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte
differite viene rivisto ad ogni data di riferimento del bilancio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile
che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.
Le ulteriori imposte sul reddito risultanti dalla distribuzione dei dividendi sono contabilizzate nel momento in cui
viene rilevata la passività per il pagamento del dividendo. Non ci sono riserve in sospensione di imposta.
(k)
Fondi
Il Gruppo rileva un fondo quando ha assunto un'obbligazione (legale o implicita), stimabile in modo attendibile e
quale risultato di un evento passato ed è inoltre probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre
i benefici economici per adempiere all'obbligazione. L'importo del fondo è rappresentato dal valore attuale dei
flussi finanziari attesi stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di
mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.
Il Gruppo rileva un fondo per ristrutturazioni quando il programma dettagliato e formale per la ristrutturazione è
stato approvato e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. I costi operativi futuri non
sono oggetto di accantonamento.
(l)
Benefici ai dipendenti
Piani a contribuzione definita
I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel conto economico
dell'esercizio in cui sono sostenuti. I contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il
pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
Piani a benefici definiti
L’obbligazione netta del Gruppo derivante da piani a benefici definiti viene calcolata separatamente per ciascun
piano stimando l’importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell’attività prestata
nell’esercizio corrente e nei precedenti esercizi; tale beneficio viene attualizzato e il fair value di eventuali attività
a servizio del piano vengono detratti dalle passività.
Il calcolo è eseguito da un consulente esterno utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Qualora
il calcolo generi un beneficio per il Gruppo, l’ammontare dell’attività rilevata è limitato al valore attuale dei benefici
economici disponibili sotto forma di rimborsi dal piano o di riduzioni dei contributi futuri del piano. Al fine di
stabilire il valore attuale dei benefici economici, si considerano i requisiti minimi di finanziamento applicabili a
qualsiasi piano del Gruppo.
Gli utili e le perdite attuariali, i rendimenti delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi) e l’effetto del
massimale dell’attività (esclusi eventuali interessi) che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività
netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico
complessivo. Gli interessi netti dell’esercizio sulla passività/(attività) netta per benefici definiti sono calcolati
applicando alla passività/(attività) netta il tasso di sconto utilizzato per attualizzare l’obbligazione a benefici
definiti, determinata all’inizio dell’esercizio, considerando le eventuali variazioni della passività/(attività) netta per
benefici definiti avvenute nel corso dell’esercizio a seguito del pagamento di contributi e benefici. Gli interessi
netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando vengono apportate delle variazioni ai benefici di un piano o quando il piano viene ridotto, la quota del
beneficio economico relativo alle prestazioni di lavoro passate o l’utile o la perdita derivante dalla riduzione del
piano sono rilevati nell’utile/(perdita) dell’esercizio nel momento in cui la rettifica o la riduzione si verifica.
Il Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, rientra
tra i piani pensionistici a benefici definiti, piani basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione
percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al
valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano a
benefici definiti. L’iscrizione in bilancio richiede la stima con tecniche attuariali dell’ammontare delle prestazioni
maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e
l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del Gruppo.
La Legge del 27 Dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto nuove regole per il TFR maturando
dal 1° Gennaio 2007.
Per effetto della riforma della previdenza complementare:
- le quote di TFR maturate fino al 31 Dicembre 2006 rimangono in azienda;
- le quote di TFR maturande a partire dal 1° Gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, secondo le modalità
di adesione esplicita o adesione tacita:
a) essere destinate a forme di previdenza complementare;
b) essere mantenute in azienda, la quale provvederà a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito
presso l’INPS.
In entrambi i casi le quote di TFR maturate dopo il 1° Gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei
casi di destinazione a forme di previdenza complementare) sono considerate un piano a contribuzione definita.
La Legge Finanziaria 2007 non ha comportato alcuna modifica relativamente al TFR maturato al 31 Dicembre
2006 che pertanto rientra tra i piani pensionistici a benefici definiti. Peraltro, a seguito delle novità normative
introdotte dalla Legge Finanziaria 2007, il TFR “maturato” ante 1° Gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della
scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) subisce una rilevante variazione di calcolo
per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In
particolare, la passività connessa al “TFR maturato” è valutata utilizzando tecniche attuariali al 1 Gennaio 2007
(o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) senza
applicazione del pro-rata (anni di servizio già prestati/anni complessivi di servizio), in quanto i benefici dei
dipendenti relativi a tutto il 31 Dicembre 2006 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a
forme di previdenza complementare) possono essere considerati quasi interamente maturati (con la sola
eccezione della rivalutazione). Ne consegue che, ai fini di questo calcolo, i “current service costs” relativi alle
prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli in quanto sono rappresentati dai versamenti
contributivi ai fondi di previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’INPS.
Benefici a breve termine
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati su base non attualizzata come costo nel momento in cui
viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici.
Il Gruppo rileva una passività per l’importo che si prevede dovrà essere pagato sotto forma di compartecipazione
agli utili e piani di incentivazione quando ha un’obbligazione effettiva, legale o implicita ad effettuare tali
pagamenti come conseguenza di eventi passati e può essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione.
Benefici ai dipendenti a lungo termine
L’obbligazione netta del Gruppo a seguito di benefici ai dipendenti a lungo termine corrisponde all’importo del
beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato per le prestazioni di lavoro nell’esercizio corrente e negli
esercizi precedenti. Tale beneficio viene attualizzato. Le rivalutazioni sono rilevate nell’utile/(perdita)
dell’esercizio quando emergono.
Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come costo quando il Gruppo
si è impegnato senza possibilità di recesso nell’offerta di detti benefici o, se anteriore, quando il Gruppo rileva i
costi di ristrutturazione. I benefici interamente esigibili oltre dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sono
attualizzati.
Pagamenti basati in azioni
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate per
cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante i quali
i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna
data di chiusura del bilancio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni.
Le eventuali variazioni del fair value delle passività sono rilevate a conto economico tra i costi del personale.
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate in
azioni, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente del patrimonio netto lungo il periodo durante
i quali i dipendenti maturato il diritto incondizionato a ricevere le azioni. Le eventuali variazioni nel fair value
successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Alla fine di ogni esercizio viene
aggiornata la stima del numero di diritti che matureranno alla scadenza (componente “non market based”).
(m)
Ricavi
Il Gruppo opera principalmente nell’ambito della prestazione di servizi relativi alla somministrazione di personale
interinale, per cui è identificabile una singola promessa contrattuale (performance obligation) e si ritiene che il
cliente riceva e consumi simultaneamente i benefici delle prestazioni rese dal Gruppo. La misurazione del grado
di progresso nell’adempimento della promessa contrattuale è connessa alla rilevazione della presenza fisica del
lavoratore presso l’azienda cliente, e la fatturazione del servizio reso avviene su base mensile. Non si riscontrano
importi variabili significativi inclusi nella determinazione del corrispettivo contrattuale, condizioni di pagamento
anticipato o differito significative rispetto alle prassi di settore o importi corrisposti a clienti che non siano
considerati a riduzione del corrispettivo contrattuale.
(n)
Contributi
I contributi in conto capitale e quelli in conto esercizio sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che
il Gruppo rispetterà le condizioni previste per l’ottenimento e che i contributi saranno ricevuti. I contributi in conto
capitale sono iscritti nello stato patrimoniale come ricavo differito tra gli “Altri debiti” ed imputati a conto
economico sistematicamente in contrapposizione agli ammortamenti dei beni oggetto dell’agevolazione. I
contributi in conto esercizio sono imputati a conto economico nella voce “Altri proventi”.
(o)
Proventi e oneri finanziari
I proventi finanziari comprendono gli interessi attivi sulla liquidità investita, i dividendi attivi, i proventi derivanti
dalla vendita di attività finanziarie disponibili per la vendita, le variazioni del fair value delle attività finanziarie
rilevate a conto economico, gli utili su cambi e gli utili su strumenti di copertura rilevati a conto economico. Gli
interessi attivi sono rilevati a conto economico per competenza utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. I
dividendi attivi sono rilevati quando si stabilisce il diritto del Gruppo di riceverne il pagamento.
Gli oneri finanziari comprendono gli interessi passivi sui finanziamenti e leasing finanziari, le perdite su cambi,
le variazioni del fair value delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, le perdite attese di
valore delle attività finanziarie e le perdite su strumenti di copertura rilevati a conto economico. I costi relativi ai
finanziamenti e leasing finanziari sono rilevati a conto economico utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.
(p)
Nuovi principi pubblicati ma non ancora adottati
Di seguito sono indicati i nuovi principi contabili applicabili per gli esercizi che hanno inizio dopo il 1° Gennaio
2022 e la cui applicazione anticipata è consentita. Tuttavia, il Gruppo ha deciso di non adottarli anticipatamente
per la preparazione del presente bilancio consolidato.
Non si prevede che i seguenti nuovi principi o modifiche ai principi avranno effetti significati sul bilancio
consolidato del Gruppo:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (modifiche allo IAS 1);
Definizione delle stime contabili (modifiche allo IAS 8);
Informativa dei principi contabili (modifiche allo IAS 1 e all’IFRS Practice Statement 2);
Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (modifiche allo IAS
12);
Passività per leasing derivanti da operazioni di “sales and leaseback” (modifiche all’IFRS 16);
Passività non correnti correlate a parametri finanziari (modifiche allo IAS 1);
Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata o Joint Venture (Modifiche all’IFRS
10 e allo IAS 28);
Contratti assicurativi (IFRS 17).
(q)
Gestione dei rischi finanziari
Il Gruppo è esposto ai seguenti rischi derivanti dall’utilizzo di strumenti finanziari:
rischio di credito;
rischio di liquidità;
rischio di tasso di interesse.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all’esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi
elencati in precedenza, gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli,
nonché la gestione del capitale del Gruppo.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo
è del Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A.
Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali lo stesso
è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi e il rispetto di tali limiti. Queste politiche e
i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del mercato e
delle attività del Gruppo. Tramite la formazione, gli standard e le procedure di gestione, il Gruppo mira a creare
un ambiente dei controlli disciplinato e costruttivo nel quale i propri dipendenti siano consapevoli dei propri ruoli
e responsabilità.
(i) Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita
finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali del Gruppo.
L’esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende principalmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun
cliente. Il portafoglio clienti del Gruppo si compone di un numero ampio di clienti e non evidenzia significativi
livelli di concentrazione verso pochi clienti. La tipologia prevalente dei clienti consiste in aziende italiane di
medio-piccole dimensioni, operanti in quasi tutti i settori merceologici. Non vi è una forte concentrazione
geografica del credito; parte di esso è principalmente localizzata nelle regioni del Centro-Nord Italia. Eventuali
fenomeni di deterioramento delle condizioni economiche generali o andamenti negativi del mercato del credito
potrebbero avere un impatto negativo nei rapporti con i clienti, compromettendo la possibilità per il Gruppo di
realizzare i propri crediti commerciali e influenzando la gestione del capitale circolante.
Non si può escludere che l’eventuale inadempimento delle obbligazioni di pagamento da parte dei clienti, o il
semplice ritardo nell’esecuzione di detti pagamenti, possa diminuire la liquidità a disposizione del Gruppo,
incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento.
Il Gruppo mantiene un frazionamento della clientela e conseguentemente riduce i rischi legati al recupero dei
crediti.
Prima di procedere alla somministrazione della fornitura di personale interinale viene effettuata una adeguata
procedura di valutazione prevedendo che l’affidamento di ciascun nuovo cliente venga analizzato
individualmente prima che vengano offerte le condizioni standard in termini di pagamento e somministrazione.
Detta analisi comprende anche valutazioni esterne, se disponibili, e, in alcuni casi, informazioni bancarie. Per
ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di somministrazione, rappresentativi della linea di credito massima,
oltre la quale è richiesta l’approvazione diretta della Direzione.
Complessivamente il credito vantato verso i clienti si compone principalmente dell’onere complessivo della
retribuzione del lavoratore somministrato, che comprende oltre agli elementi della retribuzione ordinaria come
da Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento, anche le competenze maturate ma non godute (13ma
e 14ma, ferie oltre eventuali altri elementi), il margine e l’IVA calcolata solo sul margine del Gruppo.
La suddivisione delle macro-voci che determinato il valore del credito verso il cliente comporta un diverso grado
di tutela giuridica del credito. In caso di fallimento del cliente, la sola quota di credito rappresentativa delle
competenze del lavoratore somministrato è infatti privilegiata nel rimborso.
Per il metodo di valutazione si rinvia al paragrafo (i) Perdite di valore (i.1) Attività finanziarie
(ii) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività
finanziarie. L’approccio del Gruppo nella gestione della liquidità prevede di garantire, per quanto possibile, che vi
siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali
che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri esorbitanti o rischiare di danneggiare la propria
reputazione.
Il Gruppo monitora l’andamento economico-finanziario delle singole Filiali facilitando così il monitoraggio del
fabbisogno di liquidità e ottimizzando il rendimento degli investimenti. Generalmente, il Gruppo si assicura che
vi siano disponibilità liquide a vista sufficienti per coprire i costi operativi previsti per un periodo di 60 giorni,
compresi quelli relativi alle passività rappresentate dai “Benefici ai Dipendenti Somministrati” ed alle relative
passività contributive.
Inoltre, il Gruppo negli anni ha in essere le seguenti linee di credito:
Esercizio 2022:
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa, ad un tasso di interesse medio pari all’Euribor 6 mesi più
1,50%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come descritto successivamente;
Euro 102 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di crediti
commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Esercizio 2021:
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa, ad un tasso di interesse medio pari all’Euribor 6 mesi più
1,40%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come descritto successivamente;
Euro 118 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di crediti
commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Come descritto successivamente, il Gruppo è soggetto al rispetto del parametro economico-finanziario incluso
nel Finanziamento e calcolato a livello del bilancio consolidato del Gruppo una volta all’anno.
Con particolare riferimento al Finanziamento in essere al 31 Dicembre 2022, si segnala che esso prevede alcuni
eventi di inadempimento che comportano la facoltà per i soggetti finanziatori di risolvere il Contratto di
Finanziamento, ovvero di recedere dallo stesso e dichiarare la Società decaduta dal beneficio del termine, a
seconda dei casi.
Inoltre, il Gruppo ha in essere le seguenti garanzie finanziarie:
(In migliaia di Euro)
Beneficiario
Tipologia
2022
2021
Variazione
A.N.P.A.L.
Autorizzazione ai sensi del DLGS n° 276
36.627
30.228
6.399
Terzi
Fideiussioni per partecipazione a gare d’appalto
491
500
(9)
Terzi
Fideiussioni per contratti di locazione
1.012
891
121
Totale
38.130
31.619
6.511
Le garanzie prestate a favore dell’A.N.P.A.L. (Agenzia Nazionale Politiche del Lavoro), si riferiscono al vincolo
legislativo di costituire idonea garanzia dei crediti dei lavoratori assunti con il contratto di lavoro per prestazioni
di lavoro temporaneo.
Le fideiussioni per contratti di locazione si riferiscono alle garanzie prestate a favore dei vari proprietari degli
immobili ove si trova la sede direzionale del Gruppo ed alcune Filiali.
(iii) Rischio di tasso di interesse
L’indebitamento finanziario del Gruppo presenta tassi di interesse variabile, pertanto il Gruppo potrebbe essere
esposto ai rischi connessi alle fluttuazioni di tali tassi. Al fine di fare fronte a detti rischi, il Gruppo ha adottato
strumenti di copertura parziale dal rischio di variazioni dei tassi di interesse. Più precisamente, sono stati
stipulati contratti derivati, qualificabili come “hedging instruments”, volti a trasformare i tassi variabili applicati
in tassi fissi medi sulla quota di finanziamento oggetto di copertura, pari al 50% del valore nominale della linea
amortizing per i primi tre anni.
Non si può escludere che eventuali fluttuazioni imprevedibili dei tassi di interesse comportino conseguenze
negative sulla situazione finanziaria del Gruppo.
(r)
Informativa di settore
Ai fini dell’IFRS 8 “Settori Operativi”, l’attività svolta dal Gruppo è identificata in un unico settore operativo. Per
un’analisi maggiormente dettagliata delle prospettive e degli indicatori gestionali si rimanda alla Relazione sulla
Gestione.
3. Acquisizioni di società controllate e di quote di
minoranza
L’avviamento originario di Euro 45.999 migliaia generatosi a far data dal 1° Luglio 2007 si riferisce
principalmente alle competenze e alle conoscenze tecniche del personale del gruppo Openjob S.p.A. (con
particolare riferimento a Openjob S.p.A., In Time S.p.A. e Quandoccorre S.p.A.) acquisito nel Giugno 2007 da WM
S.r.l., società poi oggetto di fusione inversa in Openjob S.p.A..
In tale sede di aggregazione aziendale era inoltre stato rilevato il valore della relazione con la clientela di Openjob
S.p.A. e della controllata Intime S.p.A., per l’importo di Euro 2.472 migliaia ed Euro 1.390 migliaia rispettivamente,
sulla base di una perizia redatta da un professionista terzo indipendente.
A seguito dell’acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. avvenuta il 31 Dicembre 2011
il differenziale tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite è stato pari ad Euro 27.164
migliaia.
Negli anni seguenti in relazione a varie acquisizioni, l’avviamento si è incrementato per Euro 26.063 come da
seguente dettaglio:
Nell’anno 2013 per Corium per Euro 383 migliaia;
Nell’anno 2018 per Meritocracy per Euro 288 migliaia;
Nell’anno 2018 per HC per Euro 604 migliaia;
Nell’anno 2020 per Jobdisabili per Euro 169 migliaia;
Nell’anno 2020 per Lyve per Euro 519 migliaia;
Infine, nel 2021 per Quanta e Quanta RU per Euro 24.100 migliaia; in tale sede si è poi rilevato il valore
della relativa relazione con la clientela per un importo di Euro 2.815 migliaia, sulla base di una perizia
redatta da un professionista terzo indipendente.
4a. Immobili, impianti e macchinari
Le tabelle seguenti illustrano le variazioni intervenute nella voce.
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2022
1.211
1.126
6.101
106
179
8.723
Incrementi
683
60
759
-
-
1.502
Decrementi
(693)
(30)
(456)
(3)
(44)
(1.226)
Al 31 Dicembre 2022
1.201
1.156
6.404
103
135
8.999
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2022
319
868
3.839
106
179
5.311
Incrementi
29
72
629
-
-
730
Decrementi
(5)
(27)
(456)
(3)
(44)
(535)
Al 31 Dicembre 2022
343
913
4.012
103
135
5.506
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2022
892
258
2.262
-
-
3.412
Al 31 Dicembre 2022
858
243
2.392
-
-
3.493
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2021
1.692
1.052
4.795
106
179
7.824
Incrementi
627
111
963
-
-
1.701
Società acquisite
-
411
2.888
-
-
3.299
Decrementi
-
(421)
(2.572)
-
-
(2.993)
Riclassifiche
(1.289)
(27)
27
-
-
(1.289)
Altre variazioni
181
-
-
-
-
181
Saldi al 31 Dicembre 2021
1.211
1.126
6.101
106
179
8.723
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2021
849
801
3.304
106
179
5.239
Incrementi
48
74
453
-
-
575
Società acquisite
-
400
2.618
-
-
3.018
Decrementi
(656)
(407)
(2.536)
-
-
(3.599)
Altre variazioni
78
-
-
-
-
78
Saldi al 31 Dicembre 2021
319
868
3.839
106
179
5.311
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2021
843
251
1.491
-
-
2.585
Al 31 Dicembre 2021
892
258
2.262
-
-
3.412
Terreni e fabbricati
La voce comprende immobili in provincia di Udine, Brescia e Latina; si segnala che nel corso dell’esercizio è
stato riscattato un immobile precedentemente oggetto di contratto di leasing detenuto nella città di Milano, il
quale è stato ceduto a terzi.
Impianti e Macchinari
Il Gruppo possiede alcune immobilizzazioni tecniche principalmente relative ad attrezzature, impianti ed
arredamenti presso le Filiali.
Altre Immobilizzazioni tecniche
La voce comprende principalmente macchine elettroniche d’ufficio, mobili e arredi, insegne luminose ed
autoveicoli.
4b. Diritto all’uso per leasing
La tabella seguente illustra le variazioni intervenute nella voce:
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2022
4.784
18.089
43
22.916
Incrementi
1.431
3.510
-
4.941
Decrementi (1.269) (2.990) (43) (4.302)
Saldi al 31 Dicembre 2022
4.946
18.609
-
23.555
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2022
2.363
5.700
35
8.098
Incrementi
1.412
3.295
8
4.715
Decrementi (1.190) (1.863) (43) (3.096)
Saldi al 31 Dicembre 2022
2.585
7.132
-
9.717
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2022
2.421
12.389
8
14.818
Al 31 Dicembre 2022
2.361
11.477
-
13.838
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2021
4.127
15.613
81
19.821
Incrementi
1.005
2.394
75
3.474
Società acquisita
497
3.668
-
4.165
Decrementi
(845)
(3.586)
(113)
(4.544)
Saldi al 31 Dicembre 2021
4.784
18.089
43
22.916
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2021
1.787
5.132
51
6.970
Incrementi
1.422
3.131
91
4.644
Decrementi
(845)
(2.563)
(107)
(3.515)
Saldi al 31 Dicembre 2021
2.363
5.700
35
8.098
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2021
2.340
10.481
30
12.851
Al 31 Dicembre 2021
2.421
12.389
8
14.818
Autoveicoli
La voce ricomprende principalmente le autovetture assegnate al personale mediante contratti di leasing. Gli
incrementi rappresentano i nuovi contratti stipulati nel corso dell’esercizio.
Immobili
La voce ricomprende gli immobili della sede centrale e delle Filiali operative detenute dal Gruppo mediante
contratti di leasing. Gli incrementi rappresentano i nuovi contratti di leasing stipulati nel corso dell’anno in
seguito all’apertura delle nuove Filiali ed ai rinnovi dei contratti già esistenti conclusisi nel periodo.
Altre immobilizzazioni
La voce ricomprende principalmente le attrezzature elettroniche detenute dal Gruppo mediante contratti di
leasing.
5. Attività immateriali e avviamento
La tabella seguente illustrano le variazioni intervenute nella voce.
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni
con la
clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Costi di
ricerca e
sviluppo
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2022
99.227
11.037
6.484
1.500
113
118.361
Incrementi
-
-
30
-
-
30
Decrementi
-
-
-
-
(3)
(3)
Saldi al 31 Dicembre 2022
99.227
11.037
6.514
1.500
110
118.388
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2022
-
8.380
5.839
176
112
14.507
Incrementi
-
367
374
300
-
1.041
Decrementi
-
-
-
-
(2)
(2)
Saldi al 31 Dicembre 2022
-
8.747
6.213
476
110
15.546
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2022
99.227
2.657
645
1.324
1
103.854
Al 31 Dicembre 2022
99.227
2.290
301
1.024
-
102.842
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni
con la
clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Costi di
ricerca e
sviluppo
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2021
75.126
8.205
4.209
-
126
87.666
Incrementi
24.101
2.832
63
1.500
-
28.496
Decrementi
-
-
(222)
-
(16)
(238)
Società acquisite
-
-
2.434
-
3
2.437
Saldi al 31 Dicembre 2021
99.227
11.037
6.484
1.500
113
118.361
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2021
-
8.153
3.225
-
97
11.475
Incrementi
-
227
554
176
13
970
Decrementi
-
-
(221)
-
-
(221)
Società acquisite
-
-
2.281
-
2
2.283
Saldi al 31 Dicembre 2021
-
8.380
5.839
176
112
14.507
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2021
75.126
52
984
-
29
76.191
Al 31 Dicembre 2021
99.227
2.657
645
1.324
1
103.854
Avviamento
Al termine di ogni esercizio il Gruppo esegue una verifica circa la recuperabilità del valore dell’avviamento.
L’analisi di recuperabilità (impairment test) sul valore dell’avviamento viene effettuata sulla base del valore d’uso
attraverso calcoli basati su proiezioni dei flussi derivanti dal business plan quinquennale approvato.
Si segnala che nel corso del 2021 si è proceduto ad un re-assessment delle CGU; fino al 31 dicembre 2020
l’insieme delle attività e delle passività operative del Gruppo era identificata come un’unica CGU. L’analisi svolta
si è resa necessaria a fronte dell’operazione di acquisizione di Quanta nel corso del 2021, rispetto alla quale è
stato rilevato un importo di avviamento pari a €24,1 milioni e del processo di riorganizzazione del Gruppo avviato
nel recente passato e che ha portato all’aggregazione di alcune società controllate e alla costituzione della
controllata Family Care.
A partire dall’esercizio 2021 sono state identificate due CGU distinte con riferimento a:
l’insieme delle attività e passività operative della Capogruppo e delle società controllate, esclusa Family
Care S.r.l. (“CGU principale”);
la controllata Family Care S.r.l. in ragione principalmente della specificità dei servizi resi (assistenza alla
persona) e della clientela cui si rivolge (privati) rispetto al resto del Gruppo, e l’utilizzo di una rete di filiali
dedicata per il proprio business. Questo anche a fronte della crescita dei volumi di attività della
controllata registrati negli ultimi anni e delle prospettive di sviluppo previste per il futuro.
Quanto sopra risulta coerente con la visione strategica e operativa del management, nonché con il livello di
analiticità della reportistica monitorata dal management.
L’importo dell’avviamento iscritto in bilancio risulta integralmente allocato alla CGU principale, considerando che
il business di Family Care S.r.l. risulta avviato all’interno del Gruppo e non relativo ad acquisizioni effettuate negli
anni precedenti.
L’impairment test al 31 dicembre 2022 è stato effettuato prendendo come riferimento la CGU principale per
quanto sopra indicato.
Il valore della CGU principale, cui risulta integralmente allocato l’avviamento iscritto in bilancio, è stato verificato
attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come valore attuale dei flussi di cassa attesi (discounted
cash flow) utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici alla data di valutazione (WACC).
La valutazione è stata svolta sulla base del business plan 2023-2027 e diretta emanazione di quello approvato
dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 23 febbraio 2023, redatto dal management sulla base
delle performance economico-finanziarie storiche della CGU principale e dalle aspettative sull’evoluzione futura.
Tenuto conto della strategia del Gruppo, dell’evoluzione attesa del mercato di riferimento e della situazione
macroeconomica generale, i flussi di cassa previsionali sono stati stimati in funzione delle assunzioni seguenti:
Ricavi: l’ipotesi per i ricavi è di una crescita pari al 3,8% nel 2023 e dal 4,8% al 2,3% dal 2024 al 2027
anche sulla base dei dati attesi di andamento del PIL e dell’inflazione;
Ai fini del calcolo del terminal value, si è prudenzialmente assunto uno scenario steady state (g-rate pari a zero),
nel quale, stante l’ipotesi di assenza di crescita, il flusso di cassa ottenibile in perpetuo dall’anno successivo
all’ultimo anno di previsione analitica è stato stimato in base alle seguenti principali assunzioni:
EBITDA medio normale pari a quello dell’ultimo anno di previsione analitica;
investimenti di mantenimento pari a circa Euro 2 milioni annui;
investimenti di mantenimento in diritto d’uso (IFRS 16) pari a circa Euro 5 milioni annui;
circolante costante;
fondi costanti.
Si precisa che tali proiezioni riflettono le condizioni correnti dell’insieme delle attività e passività operative della
CGU principale oggetto di valutazione e che i valori utilizzati sono coerenti con le performance storiche della
stessa e con le aspettative del management in relazione agli andamenti attesi nel mercato di riferimento.
Il terminal value è stato determinato sulla base dell’ultimo anno del business plan, secondo le modalità sopra
indicate.
Le proiezioni dei flussi di cassa sono state attualizzate tenuto conto di un costo del capitale di rischio unlevered,
determinato in base al Capital Asset Pricing Model (CAPM), del 13,8% (esercizio precedente pari al 10,4%) al
lordo del relativo effetto fiscale. Tale tasso riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del
denaro per il periodo considerato e i rischi specifici del settore e del paese, l’Italia, in cui il Gruppo opera. Il WACC
al 31 Dicembre 2022 è stato stimato sulla base delle seguenti assunzioni:
il risk-free rate adottato (4,1%);
il coefficiente beta (unlevered) è stato stimato pari a 1,34 sulla base delle caratteristiche del settore in
oggetto e dei beta rilevati con riferimento ad un campione di società quotate appartenenti al settore in
oggetto;
l’equity risk premium utilizzato è pari al 5%;
small size premium riconosciuto del 3%.
Il valore d’uso al 31 Dicembre 2022 così calcolato è risultato superiore al valore contabile della Cash Generating
Unit. Si precisa quindi che non sono state effettuate svalutazioni al 31 Dicembre 2022 così come negli esercizi
precedenti.
Si evidenzia di seguito il valore contabile e il valore recuperabile della CGU principale come rilevato nel 2022 e
nel 2021, ad eccezione del 2020 in cui veniva considerata come un’unica CGU:
(In migliaia di Euro)
Anni
Valore contabile del gruppo
Valore Recuperabile
Eccedenza recuperabile rispetto al valore contabile
2020
122.794
137.321
14.527
2021
157.802
192.337
34.535
2022
147.183
156.410
9.227
Le previsioni alla base del test di impairment condotto sono per loro stessa natura soggette ad elementi
imprevisti che potrebbero comunque incidere sulle stesse, quali mancato incremento atteso del PIL, variazioni
dei tassi di interesse e del tasso di inflazione, variazioni dei ricavi, della marginalità e dei termini di incasso dai
clienti in ragione del trend macroeconomico. Tali elementi imprevisti potrebbero comportare pertanto la
modifica dell’analisi di recuperabilità sopra illustrata. A tal proposito, si sottolinea che l’analisi di sensitività al 31
Dicembre 2022 evidenzia che il valore d’uso eguaglia il valore contabile della Cash Generating Unit nel caso di
un aumento del tasso di attualizzazione di circa 0,80 punti percentuali, a parità di tutte le altre condizioni; allo
stesso modo nel caso di una riduzione dei flussi di cassa non attualizzato pari a circa il 6% per tutto il periodo
di piano e per il flusso alla base della determinazione del terminal value, il valore d’uso eguaglierebbe il valore
contabile della Cash Generating Unit.
Le analisi sopraelencate confermano la sensibilità delle valutazioni di recuperabilità dell’avviamento alla
variazione delle citate variabili; in tale contesto, gli Amministratori monitoreranno sistematicamente
l’andamento delle citate variabili, in parte esogene e non controllabili, per gli eventuali adeguamenti delle stime
di recuperabilità del valore di iscrizione dell’avviamento in bilancio. Si precisa, inoltre, che ai fini della redazione
dell’impairment test al 31 Dicembre 2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 15
Marzo 2023, sono state utilizzate valutazioni redatte da professionisti indipendenti. Infine, si segnala che la
Capogruppo, le cui azioni sono negoziate presso il segmento STAR del Mercato Telematico Azionario (MTA)
gestito da Borsa Italiana S.p.A., al 31 Dicembre 2022 capitalizzava circa Euro 107.989 migliaia.
Relazioni con la clientela
Nel Maggio 2021, con l’acquisizione della controllata Quanta S.p.A., sono state identificate relazioni con la
clientela per Euro 2.815 migliaia con vita utile riconosciuta in 8 anni. Tale valutazione è stata operata con l’ausilio
di un professionista indipendente esterno adottando il metodo dell’”excess earning method”.
Software
La voce software è riferibile ai programmi operativi e gestionali acquisiti dal Gruppo.
Nel 2018, sulla base della perizia di un professionista terzo indipendente era stato contabilizzato il fair value della
piattaforma di proprietà di Meritocracy (ora Seltis Hub S.r.l.) pari ad Euro 1.157 migliaia, e la vita utile era stata
ragionevolmente assunta pari a cinque anni.
Immobilizzazioni in corso
Non sono presenti immobilizzazioni in corso ed acconti al 31 Dicembre 2022.
6. Attività finanziarie non correnti
La voce principalmente è costituita dai depositi cauzionali pagati per le varie utenze della sede e delle Filiali.
7. Attività e passività per imposte differite
Le attività e passività per imposte differite si riferiscono alle seguenti voci:
(In migliaia di Euro)
Attività
Passività
Netto
31/12/2022
31/12/2021
31/12/2022
31/12/2021
31/12/2022
31/12/2021
Immobili, impianti e macchinari
-
-
205
87
(205)
(87)
Attività immateriali
9
8
678
840
(669)
(832)
Benefici ai dipendenti
-
13
14
-
(14)
13
Fondi
466
663
-
-
466
663
Fondo svalutazione crediti
1.654
1.661
-
-
1.654
1.661
Costi a deducibilità differita
490
483
-
-
490
483
(In migliaia di Euro)
Attività
Passività
Netto
Perdite Fiscali
-
362
-
-
-
362
Riallineamento Avviamento
19.351
19.755
-
-
19.351
19.755
Totale
21.970
22.945
897
927
21.073
22.018
Dal calcolo delle imposte differite non sono state escluse differenze temporanee tra i valori fiscali attribuiti alle
attività e passività ed il corrispondente valore di bilancio.
Le attività e le passività fiscali sono state valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili
nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote
fiscali stabilite da provvedimenti in vigore.
A decorrere dall’esercizio 2020 si è provveduto ad iscrivere le attività per imposte differite relative al
riallineamento del valore fiscale dell’avviamento della Capogruppo, secondo quanto previsto dal D.L. 104/2020,
art. 110 comma 8 e 8 bis. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 28.
I movimenti delle attività e delle passività fiscali differite nette sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
Saldo 31
Dicembre 2021
Incrementi
Stato
Patrimoniale
Movimenti a
conto
economico
Saldo 31
Dicembre 2022
Immobili, impianti e macchinari
(87)
-
(118)
(205)
Attività immateriali
(832)
-
163
(669)
Benefici ai dipendenti
13
-
(27)
(14)
Fondi
663
-
(197)
466
Crediti commerciali e altri crediti
1.661
-
(7)
1.654
Costi a deducibilità differita
483
-
7
490
Perdite Fiscali
362
-
(362)
-
Riallineamento Avviamento
19.755
-
(404)
19.351
Totale
22.018
-
(945)
21.073
8. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La voce include il saldo attivo dei depositi bancari e postali e le giacenze di cassa.
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Depositi bancari e postali
10.244
16.830
(6.586)
Denaro e valori in cassa
46
38
8
Totale disponibilità liquide
10.290
16.868
(6.578)
Con riferimento all’indebitamento finanziario netto, come previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di
informativa pubblicati da ESMA in data 4 Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 Aprile 2021 da
parte di CONSOB, si rimanda alla successiva nota 13.
9. Altre attività finanziarie a breve termine
La voce si riferisce a crediti verso società di factoring per Euro 3.095 migliaia, in relazione a crediti commerciali
ceduti al 31 Dicembre 2022, per i quali il Gruppo non ha richiesto la liquidazione anticipata.
10. Crediti commerciali
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Verso clienti terzi
152.182
159.739
(7.557)
Fondo svalutazione crediti
(7.598)
(6.699)
(899)
Totale crediti commerciali
144.584
153.040
(8.456)
Al 31 Dicembre 2022 e 2021 non erano presenti crediti verso clienti derivanti da cessioni con azione di regresso.
Il totale dei crediti è relativo esclusivamente a clienti italiani; non vi sono pertanto crediti in valuta diversa
dall’Euro. Alle date di bilancio non esistevano concentrazioni di crediti verso un numero limitato di clienti.
La voce risulta iscritta nel bilancio consolidato al netto di un fondo svalutazione crediti pari a Euro 7.598 migliaia.
I crediti risultano inoltre iscritti al netto di un importo pari a Euro 88 migliaia corrispondente alla valutazione
emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali di Quanta S.p.A., società acquisita nel corso del
2021.
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 68, rispetto a 69
26
consuntivati al 31 Dicembre 2021.
Si rimanda al paragrafo 30 (a) “Perdite per riduzione di valore” per ulteriori informazioni circa l’analisi
dell’esposizione dei crediti commerciali alla data di bilancio.
11. Altri crediti
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Credito vs Erario per rimborsi
152
104
48
Credito verso tesoreria INPS per TFR
1.574
1.732
(158)
Risconti attivi
1.242
1.066
176
Altri crediti in contenzioso
1.095
1.095
-
Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.
1.400
3.819
(2.419)
Crediti verso Forma.Temp
2.724
5.040
(2.316)
Altri minori
236
217
19
Totale altri crediti
8.423
13.073
(4.650)
La voce “Altri crediti in contenzioso” si riferisce al credito verso un ex Amministratore di Metis cessato dalla
carica nel 2009; si precisa che nei Fondi Rischi sono state riflesse le valutazioni effettuate in merito a tale
contenzioso.
I Risconti attivi al 31 Dicembre 2022 per Euro 1.242 migliaia si riferiscono principalmente a costi rilevati
integralmente nell’esercizio in corso relativi a sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti
contratti di leasing.
La voce “Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.” al 31 Dicembre 2022 si riferisce a passività potenziali per le
quali è stato previsto un accantonamento a fondo rischi, coperte dalla garanzia della parte venditrice. La
variazione rispetto al 31 Dicembre 2021 è relativa a posizioni garantite nell’ambito dell’operazione di
acquisizione che sono state regolate nel corso dell’esercizio.
26
Dal momento che “Quanta” è stata inclusa nel bilancio consolidato solo dal mese di Giugno 2021, non è risultato possibile
effettuare il calcolo corretto del DSO utilizzando i dati di ricavi e crediti commerciali del bilancio al 31 Dicembre 2021. Il DSO
è stato dunque calcolato al netto dei crediti commerciali e dei ricavi del Gruppo Quanta.
La voce “Crediti verso Forma.Temp” per Euro 2.724 migliaia è riferibile principalmente al rimborso
dell’integrazione salariale (TIS) anticipata ai lavoratori somministrati.
12. Attività per imposte correnti
Al 31 Dicembre 2022 il credito per imposte correnti sul reddito è pari ad Euro 81 migliaia e si riferisce al credito
verso erario per IRAP per Euro 10 migliaia della controllata HC S.r.l. e al credito verso Erario per IRES per Euro
71 migliaia della controllata Lyve S.r.l.
Al 31 Dicembre 2021 il credito per imposte correnti sul reddito era pari ad Euro 354 migliaia e si riferiva al credito
verso erario per IRAP per Euro 8 migliaia della controllata HC S.r.l., al credito verso erario per IRAP per Euro 1
migliaia della controllata Seltis Hub S.r.l., al credito verso Erario per IRAP per Euro 19 migliaia e al credito verso
Erario per IRES per Euro 326 migliaia entrambi della controllata Quanta S.p.A.
13. Debiti verso banche ed altre passività finanziarie
La presente nota illustra le condizioni contrattuali che regolano le passività finanziarie del Gruppo. Per maggiori
informazioni sull’esposizione del Gruppo al rischio di tasso d’interesse si rimanda alla nota n. 30.
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Passività non correnti:
Finanziamento Linea A
1.491
4.474
(2.983)
Finanziamento Linea B2
1.426
4.284
(2.858)
Finanziamenti M/L
-
1.000
(1.000)
Passività per leasing
9.828
10.225
(397)
Strumenti derivati
-
14
(14)
Totale passività non correnti
12.745
19.997
(7.252)
Passività correnti
Finanziamento Linea A
3.000
3.000
-
Finanziamento Linea B2
2.858
2.858
-
Finanziamenti
1.000
3.000
(2.000)
Debiti verso banche non garantiti
15.973
28.167
(12.194)
Passività per leasing
4.025
4.311
(286)
Totale passività correnti
26.856
41.336
(14.480)
Totale passività correnti e non correnti
39.601
61.333
(21.732)
A Marzo del 2019 è stato sottoscritto ed erogato un finanziamento amortizing a medio lungo termine di Euro 15
milioni che, prevedeva inoltre, una linea di credito revolving di Euro 15 milioni, che è stata utilizzata nel corso del
2021 per Euro 10 milioni; non si rilevano utilizzi nel corso del 2022.
Nel corso del corrente esercizio non sono stati sottoscritti ed erogati finanziamenti.
Le condizioni contrattuali dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie, esclusi gli strumenti
finanziari, sono:
(In migliaia di Euro)
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
Val.
Tasso di
interesse
nominale
Anno
scad.
Valore
nominale
Valore
contabile
Valore
nominale
Valore
contabile
Finanziamento Linea A
Euro
Euribor*
2024
4.500
4.491
7.500
7.474
Finanziamento Linea B2
Euro
Euribor*
2024
4.284
4.284
7.142
7.142
Finanziamenti M/L
Euro
0,3%**
2023
1.000
1.000
4.000
4.000
Debiti verso banche non garantiti
Euro
2,60%**
-
15.973
15.973
28.167
28.167
Passività per leasing
Euro
1,91%***
2023/28
14.503
13.853
14.782
14.536
Totale passività onerose
40.260
39.601
61.591
61.319
* Euribor 6 mesi più spread compreso tra un minimo del 1,45% e un massimo del 2,00% anche in relazione al rispetto di un vincolo finanziario
** Trattasi di tassi medi indicativi
*** Tasso di interesse marginale medio ponderato
Il Finanziamento a medio lungo termine in essere prevede il rispetto di un vincolo finanziario denominato
leverage ratio costituito dal rapporto IFN/EBITDA come definiti nel contratto di finanziamento. La misurazione
di tale vincolo finanziario è prevista su base annuale al 31 Dicembre, avendo come base i valori del bilancio
consolidato del Gruppo. La banca finanziatrice ha la facoltà di chiedere la risoluzione del contratto di
finanziamento qualora alla data di calcolo il vincolo non venisse rispettato.
Di seguito si dà evidenza del vincolo finanziario che deve essere rispettato a livello consolidato:
Date di Calcolo
IFN/EBITDA <
31 Dicembre 2022
2,25
31 Dicembre 2023
2,25
IFN = Indebitamento Finanziario Netto
EBITDA = Utile netto consolidato d’esercizio al lordo di imposte sul reddito, oneri finanziari netti, ammortamenti,
accantonamenti e svalutazioni
Si precisa che alla data del 31 Dicembre 2022 il vincolo finanziario è stato rispettato.
I leasing delle filiali contengono opzioni di proroga esercitabili fino a 6 mesi prima della conclusione del periodo
vincolante. Qualora, alle rispettive scadenze, venissero esercitate tutte le azioni di proroga, i flussi di cassa
potenziali in uscita che non sono attualmente riflessi nella passività del leasing, ammonterebbero a circa Euro
18.600 migliaia.
Di seguito si riporta la riconciliazione delle variazioni delle passività per leasing, dei debiti verso banche ed altre
passività finanziarie derivanti dall’attività di finanziamento:
(In migliaia di Euro)
Passività per leasing
Passività finanziarie, debiti verso
banche e altre passività
Saldo al 1° Gennaio 2022
14.536
46.783
Variazioni delle passività finanziarie
Pagamento di passività per leasing
(4.916)
-
Interessi passivi
167
-
Nuovi leasing, rinnovi e cessazioni di
contratto
4.066 -
Nuovi debiti per società acquisite
-
-
Erogazione nuovi finanziamenti
-
-
Rimborso rate finanziamenti
-
(8.841)
Altri debiti finanziari ed interessi
-
(12.194)
Totale variazioni delle passività
(683)
(21.035)
Saldo al 31 Dicembre 2022
13.853
25.748
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 Dicembre 2022 e al 31 Dicembre 2021
calcolato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA
in data 4 Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 Aprile 2021 da parte di CONSOB; si segnala che
i nuovi obblighi di informativa non hanno comportato impatti significativi sulla determinazione della posizione
finanziaria netta del Gruppo al 31 Dicembre 2022 e 31 Dicembre 2021.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31 dicembre
Variazione 2022 vs.
2021
2022
2021
2020
Valore
%
A Disponibilità liquide 46 38 29 8 21,1%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 10.244 16.830 16.973 (6.586) (39,1%)
C Altre attività finanziarie correnti 3.095 -
-
3.095 100%
D
Liquidità (A+B+C)
13.385
16.868
17.002
(3.483)
(20,6%)
E Debito finanziario corrente (22.831) (37.025) (14.240) 14.194 (38,3%)
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (4.025) (4.311) (3.665) 286 (6,6%)
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(26.856)
(41.336)
(17.905)
14.480
(35,0%)
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(13.471)
(24.468)
(903)
10.997
(44,9%)
I Debito finanziario non corrente (12.745) (19.997) (16.472) 7.252 (36,3%)
J Strumenti di debito -
-
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(12.745)
(19.997)
(16.472)
7.252
(36,3%)
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(26.216)
(44.464)
(17.375)
18.248
(41,0%)
14. Benefici ai dipendenti
(a) correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti correnti include:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti verso dipendenti somministrati per stipendi da liquidare
40.951
41.238
(287)
Debiti verso dipendenti somministrati per competenze da liquidare
15.700
15.752
(52)
TFR lavoratori somministrati
373
253
120
Debiti verso dipendenti di struttura per stipendi e competenze da liquidare
5.837
6.622
(785)
Totale debiti per benefici ai dipendenti
62.861
63.865
(1.004)
Data la natura dell’attività svolta dal Gruppo e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le passività correnti.
Pertanto, la passività non è stata attualizzata e corrisponde all’obbligazione dovuta ai dipendenti somministrati
al termine del contratto.
(b) non correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti non correnti si riferisce al Trattamento di Fine Rapporto verso i
dipendenti di “struttura”. La variazione del debito relativo ai benefici per dipendenti nei diversi esercizi è così
riassunta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti per benefici ai dipendenti al 1° Gennaio
1.678
1.339
339
Incremento per società acquisite
-
459
(459)
Costo rilevato nel Conto Economico
192
163
29
Pagamenti nell'esercizio
(203)
(319)
116
Valutazione attuariale
(250)
36
(286)
Totale debiti per benefici ai dipendenti
1.417
1.678
(261)
L’importo è rilevato nel Conto Economico come da tabella seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti
161
153
8
Interessi passivi sull'obbligazione
31
10
21
Totale
192
163
29
La passività relativa al TFR si basa sulla valutazione attuariale effettuata da esperti indipendenti sulla base dei
seguenti parametri principali:
31/12/2022
31/12/2021
Proiezione degli incrementi retributivi futuri (valore medio)
1,00%
1,00%
Proiezione della rotazione del personale
9,00%
9,00%
Tasso di attualizzazione
4,17%
1,09%
Tasso di inflazione medio
2,30%
1,75%
15. Debiti commerciali
La voce comprende i debiti commerciali per forniture di servizi e per prestazioni di consulenze.
Il totale dei debiti alla data di bilancio è dovuto principalmente verso fornitori italiani. Non vi sono inoltre debiti
in valuta diversa dall’Euro.
La composizione della voce è la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti commerciali verso terzi
14.752
14.779
(27)
Totale debiti commerciali
14.752
14.779
(27)
16. Altri debiti
Il dettaglio della voce è il seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti verso Istituti previdenziali
25.872
24.899
973
Debiti tributari
11.408
15.543
(4.135)
Debiti verso Forma.Temp
1.117
732
385
Passività corrente legata al patto di non concorrenza
300
300
-
Altri debiti
2.182
2.117
65
Totale altri debiti correnti
40.879
43.591
(2.712)
Passività non corrente legata al patto di non concorrenza
600
900
(300)
Totale altri debiti non correnti
600
900
(300)
Totale altri debiti
41.479
44.491
(3.012)
I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono principalmente a debiti verso Inps, Inail e altri istituti previdenziali
riferiti alle retribuzioni dei lavoratori somministrati e del personale di struttura.
I debiti verso Forma.Temp si riferiscono al contributo di gestione del mese di Dicembre ed al contributo per la
formazione di personale assunto a tempo indeterminato.
Con il perfezionamento dell’acquisizione di Quanta S.p.A. avvenuta nel mese di Maggio 2021, si è rilevata nella
voce Altri Debiti correnti e non correnti la passività relativa all’accordo contrattuale raggiunto con la parte
venditrice, circa la limitazione allo svolgimento di attività professionali in concorrenza con l’azienda, da
riconoscersi in cinque anni.
La voce altri debiti, infine, si riferisce principalmente a debiti per quote azionarie acquisite negli esercizi
precedenti e la valorizzazione di put-option previste da relativi accordi.
17. Passività per imposte correnti e non correnti
Il debito per imposte correnti al 31 Dicembre 2022 è pari a Euro 2.512 migliaia e si riferisce ad Euro 717 migliaia
per la terza rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis (per maggiori dettagli si
rimanda alla nota 28), ad Euro 1.253 migliaia verso Erario per consolidato fiscale IRES e ad Euro 533 migliaia
per debito verso erario per IRAP. Il residuo pari ad Euro 9 migliaia si riferisce al debito verso erario per IRAP della
controllata Lyve S.r.l.
Al 31 Dicembre 2022 non si rilevano debiti per imposte non correnti.
Il debito per imposte correnti al 31 Dicembre 2021 era pari a Euro 1.519 migliaia e si riferiva ad Euro 717 migliaia
per la seconda rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis (per maggiori dettagli si
rimanda alla nota 28), ad Euro 554 migliaia verso Erario per consolidato fiscale IRES e ad Euro 181 migliaia per
debito verso erario per IRAP. Il residuo pari a Euro 67 migliaia si riferiva infine al debito verso erario per IRAP per
Euro 45 migliaia e ad Euro 22 migliaia per debito verso erario per IRES delle controllate Lyve S.r.l. e Quanta
Risorse Umane S.r.l.
Il debito per imposte non correnti al 31 Dicembre 2021 era pari a Euro 717 migliaia ed era relativo alla terza rata
dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis da pagare nell'anno 2023. Per maggiori dettagli
si rimanda alla nota 28.
18. Fondi
La movimentazione della voce è stata la seguente:
(In migliaia di Euro)
Saldo al Gennaio 2022
4.544
Incrementi
246
Utilizzi
(1.033)
Saldo al 31 Dicembre 2022
3.757
La voce si riferisce a possibili oneri futuri relativi ad alcuni contenziosi, ad un contenzioso relativo ad un credito
di natura non commerciale, a passività potenziali relative alle società acquisite nel corso del precedente
esercizio per le quali sussiste tuttavia la garanzia da parte del precedente socio, che ha portato alla contestuale
iscrizione di una posizione creditoria nell’attivo circolante, oltre ad altri rischi minori.
19. Patrimonio netto
(a) Capitale sociale
(In migliaia di azioni)
2022
2021
Azioni ordinarie
Emesse al 1° Gennaio
13.712
13.712
Emesse al 31 Dicembre
13.712
13.712
Al 31 Dicembre 2022, il capitale sociale deliberato si compone di 13.712.000 azioni ordinarie le cui percentuali
di possesso sono specificate nella sezione “Struttura del gruppo” a cui si fa esplicito richiamo.
L’Assemblea dei Soci, convocata in data 24 Aprile 2018 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione
all’acquisto e disposizione di azioni proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter c.c.
nonché dell’art. 132 del D.Lgs. 24 Febbraio 1998 n. 58. Il Consiglio di Amministrazione convocato in data 15
Maggio 2018 ha deliberato l’avvio del programma di buy-back dal 16 Maggio 2018.
Successivamente, a seguito della revoca dell’autorizzazione del 30 Aprile 2021, con delibera approvata
dall’Assemblea dei Soci in data 19 Aprile 2022, il programma di acquisto è stato riavviato dal Consiglio di
Amministrazione di Openjobmetis S.p.A., sino a un numero massimo di azioni tale da non eccedere il 5% del
capitale sociale pro-tempore. In data 11 Novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha disposto la chiusura
del programma in essere, deliberando l’avvio di un nuovo piano di acquisto di azioni proprie, sempre a valere
sulla medesima autorizzazione assembleare, da eseguirsi per il tramite di un’offerta pubblica di acquisto
volontaria e parziale per massime 325.065 azioni ordinarie; il periodo di offerta si è concluso in data 2 Dicembre
2022.
A seguito degli acquisti effettuati nel corso dell’esercizio, si segnala che alla data del 31 Dicembre 2022
Openjobmetis S.p.A. possedeva direttamente 685.559 azioni proprie, pari a circa il 5,00% del capitale sociale.
La Società non ha emesso azioni privilegiate.
Non residuano quote del capitale sociale non versate.
(b) Riserva sovrapprezzo azioni
La voce riserva sovrapprezzo azioni include il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento di capitale sociale
effettuato durante l’assemblea straordinaria del 18 Marzo 2005 (pari ad Euro 3.899 migliaia), il sovrapprezzo
azioni rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato in data 11 Giugno 2007 (pari ad Euro 51
migliaia), il sovrapprezzo rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato tramite conferimento in
data 14 Marzo 2011 (pari ad Euro 5.030 migliaia), il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento del capitale
sociale effettuato in data 14 Marzo 2011 (pari ad Euro 7.833 migliaia), il sovrapprezzo rilevato in occasione della
conversione del prestito obbligazionario in data 26 Giugno 2015 (pari ad Euro 700 migliaia), e il sovrapprezzo
rilevato in occasione dell’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione effettuata in data 03 Dicembre 2015 (pari
ad Euro 16.240 migliaia). Inoltre, la riserva è stata ridotta per un ammontare di Euro 2.208 migliaia per la quota
dei costi di quotazione riferibili all’Offerta Pubblica di sottoscrizione (ossia costi direttamente imputabili alla
stessa e quota parte degli altri costi di quotazione, proporzionalmente al numero di azioni riferibili all’offerta
pubblica di sottoscrizione rispetto al numero totale di azioni oggetto di offerta pubblica iniziale, inclusa la
greenshoe). Infine, la controllata Seltis S.r.l. ha distribuito, in occasione dell’approvazione del risultato d’esercizio
dell’anno 2018, parte della riserva per un ammontare pari a Euro 360 migliaia.
(c) Altre Riserve
La voce Altre Riserve include la quota residua pari ad Euro 15.602 migliaia della riserva di capitale in capo a WM
S.r.l. pari originariamente ad Euro 25.959 migliaia. Tale riserva è stata parzialmente utilizzata per la copertura
delle perdite dell’esercizio 2007, e si è incrementata per l’avanzo di fusione con Quandoccorre S.p.A.,
successivamente si è ridotta per copertura perdite a nuovo nell’anno 2009.
Al 31 Dicembre 2022, nel rispetto dello IAS 19, è stato contabilizzato a patrimonio netto l’utile attuariale netto
complessivamente pari ad Euro 250 migliaia, dato dalla differenza tra il valore di beneficio atteso calcolato per
l’anno in corso e il beneficio effettivo risultante dalle nuove ipotesi valutative di fine periodo.
A riduzione del patrimonio netto al 31 Dicembre 2021 era stato contabilizzato il fair value del contratto derivato
posto in essere a copertura del rischio di variazione del tasso di interesse concesso al Nuovo Finanziamento; la
chiusura del contratto derivato intervenuta nel corso del 2022, ha comportato la rilevazione della variazione del
fair value nel conto economico complessivo per Euro 14 migliaia.
Il valore delle Altre riserve è al netto dell’apposita riserva negativa per acquisto di azioni proprie in portafoglio,
pari ad Euro 6.361 migliaia al 31 Dicembre 2022 e delle riserve per le opzioni d’acquisto (put option) della
rimanente quota di partecipazioni delle società Hc S.r.l. e Lyve S.r.l. per un valore complessivo pari ad Euro 1.650
migliaia.
Tra le Altre riserve risulta essere inoltre classificata la riserva pari ad Euro 421 migliaia relativa al Piano di
Performance Shares 2019-2021 ed al Piano di Performance Shares 2022-2024, come meglio specificato nella
nota 22b e la riserva pari ad Euro 257 migliaia, originariamente generatasi per Euro 468 migliaia in seguito alla
cessione di azioni proprie nell’ambito dell’operazione di acquisto “Quanta”, relativa al differenziale tra il valore di
contabilizzazione delle stesse alle varie date di acquisizione (Euro 4.349 migliaia) e il loro fair value alla data
dell’operazione di acquisizione (Euro 4.817 migliaia), e parzialmente utilizzata nel corso dell’esercizio per Euro
211 migliaia a fronte dell’attribuzione della prima tranche di azioni proprie nell’ambito del Piano di Performance
Shares 2019-2021.
20. Ricavi
Una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizio, tutti conseguiti in Euro e verso clienti italiani, è
espressa nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Ricavi per somministrazione di lavoro
746.273
704.198
41.990
Ricavi per ricerca e selezione del personale
6.827
5.807
1.020
Ricavi per servizi in outsourcing
6.310
2.733
3.577
Ricavi per altre attività
8.963
8.051
912
Totale Ricavi
768.373
720.789
47.499
I ricavi del 2022 si attestano ad Euro 768.373 migliaia rispetto ad Euro 720.789 migliaia consuntivati nel 2021.
Sebbene le complesse condizioni del contesto macroeconomico dovute allo scenario geopolitico internazionale,
i ricavi sono cresciuti del 6,6% (risultati sostanzialmente costanti a parità di perimetro di consolidamento, in
quanto nel 2021 Quanta S.p.A. e Quanta Risorse Umane S.p.A. erano incluse dal mese di Giugno).
Si confermano le performance positive delle controllate Seltis Hub S.r.l, specializzata in ricerca e selezione, (circa
+36% rispetto al 2021) e Family Care S.r.l. Agenzia per il Lavoro, specializzata in somministrazione di assistenti
a persone anziane (circa +18% rispetto al 2021).
La voce “Ricavi per altre attività” si riferisce principalmente a consulenze in materie amministrative e
organizzative nell’ambito delle attività formative, formazione del personale nonché corsi dedicati allo sviluppo e
motivazione del personale e altri minori.
21. Altri proventi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Riconoscimento contributi da Forma.Temp
13.430
12.945
485
Altri proventi diversi
1.876
2.641
(792)
Totale altri proventi
15.306
15.586
(307)
Il riconoscimento contributi da parte del Forma.Temp si riferisce a contributi ricevuti da tale Ente per il rimborso
dei costi sostenuti per corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati, inclusi nella voce costi per servizi.
100
I contributi sono riconosciuti dall’Ente sulla base della specifica rendicontazione dei costi rilevati per
l’organizzazione e lo svolgimento delle attività formative. La relativa contabilizzazione dei ricavi avviene in
maniera puntuale sulla base della rendicontazione dei costi sostenuti per i singoli corsi.
La voce Altri proventi diversi comprendeva nel 2021 un contributo pari ad Euro 1.443 migliaia ricevuto
dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro a supporto di attività di aggiornamento professionale svolte
dal personale somministrato; sono ricompresi nell’esercizio 2022 proventi non di competenza del periodo quali
l’incasso di crediti precedentemente svalutati e rettifiche di stanziamenti di costi relativi a esercizi precedenti,
rimborsi vari oltre ad altri minori.
22a. Costo del lavoro somministrato e outsourcing
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
478.180
452.071
26.109
Oneri sociali lavoratori somministrati
137.972
129.439
8.533
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
26.789
25.422
1.367
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
18.497
17.167
1.330
Altri costi lavoratori somministrati
6.225
5.420
805
Altri costi per servizi in outsourcing e altri
5.548
2.038
3.510
Totale costo del lavoro somministrato e outsourcing
673.211
631.557
41.654
I contributi Forma.Temp si riferiscono al versamento obbligatorio all’Ente bilaterale, pari a circa il 4% di alcuni
elementi delle retribuzioni lorde dei somministrati, da destinare alla promozione di percorsi di qualificazione dei
lavoratori medesimi.
Il costo dei salari e stipendi e degli oneri sociali, al 31 Dicembre 2022, è esposto al netto dell’integrazione salariale
(TIS) pari ad Euro 936 migliaia (Euro 2.176 migliaia al 31 Dicembre 2021) il cui valore viene rimborsato da
Forma.Temp.
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
22b. Costo del lavoro di struttura
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Salari e stipendi personale di struttura
27.890
27.808
82
Oneri sociali personale di struttura
7.962
8.040
(78)
Trattamento di fine rapporto personale di struttura
1.971
1.886
85
Compensi al consiglio di amministrazione e comitati
2.257
2.458
(201)
Oneri sociali Consiglio di Amministrazione
134
123
11
Altri costi personale di struttura
2.125
1.480
645
Long term incentive
207
663
(456)
Totale costo del lavoro
42.546
42.458
(88)
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
I compensi ai dirigenti con responsabilità strategica sono indicati nella nota 33.
Il numero medio dei dipendenti è il seguente:
Numero medio persone
2022
2021
Variazione
Dirigenti - personale di struttura
4
3
1
Impiegati - personale di struttura
765
726
39
Totale medio
769
729
40
101
L’incremento rispetto all’esercizio precedente è principalmente ascrivibile al consolidamento delle società
Quanta S.p.A. e Quanta Risorse Umane S.p.A. avvenuto nel 2021 solo dal 1° Giugno.
Long term incentive
Il Consiglio di Amministrazione in data 12 Maggio 2017 e in data 15 Maggio 2018 ha assegnato ad alcuni
amministratori ed ai dirigenti con responsabilità strategica l’opzione, ovvero il diritto di ricevere alla scadenza
del periodo di vesting di 3 anni, una somma in denaro corrispondente all’incremento del valore del titolo di
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al verificarsi delle condizioni presenti nel “Documento informativo
relativo al piano di incentivazione” basato sull’attribuzione di Phantom Stock Option disponibile sul sito aziendale
(a cui si fa esplicito rinvio).
Successivamente nell’ottica di rendere un concreto contributo nello sforzo prodotto dalla Società, a tutti i livelli,
nel fronteggiare gli impatti dell’emergenza Covid-19, in data 15 Maggio 2020 tutti i beneficiari individuati per la
prima tranche hanno formalizzato al Consiglio incondizionata ed irrevocabile rinuncia al diritto di esercizio delle
opzioni maturate per un valore di circa 0,5 milioni di Euro, rilevato a riduzione del costo del lavoro del periodo.
Il costo per l’ultima tranche del Piano delle Phantom Stock Option è stato pari a Euro 474 migliaia (di cui Euro
386 migliaia sono imputati nell’esercizio precedente) e corrisponde alla passività valutata al fair value,
rappresentativa dell’importo da versare ai dipendenti per i quali è maturato il diritto incondizionato a ricevere il
pagamento in relazione alla tranche attribuita nell’anno 2018 secondo il Piano e il Regolamento vigenti. L’opzione
è stata esercitata nella sua totalità dai beneficiari a Gennaio 2022, e la relativa passività era già stata interamente
inclusa tra i benefici ai dipendenti al 31 Dicembre 2021.
L’Assemblea dei Soci in data 17 Aprile 2019 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2019-
2021 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A., subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come
descritti nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione in data 25 Giugno 2019, in data 15 Maggio 2020 ed in data 14 Maggio 2021 ha
individuato i beneficiari di ciascuna delle tre tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Società in termini di Total Shareholder Return rispetto alle società
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi.
Nel mese di Maggio 2022 è stata attribuita ai beneficiari la prima tranche, secondo quanto definito dal relativo
Piano, il cui costo complessivo è risultato essere pari ad Euro 283 migliaia nel triennio di riferimento.
Il costo stimato di periodo delle restanti tranche di Performances Shares assegnate, pari ad Euro 91 migliaia,
corrisponde alla variazione della passività valutata al fair value, rappresentativa del valore delle azioni
effettivamente maturate dai beneficiari in relazione alle tranche attribuite negli anni 2019, 2020 e 2021. La
relativa passività alla data di bilancio è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alle date di assegnazione e di valutazione del piano sono i
seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione pari a Euro 5,10 per la seconda tranche ed Euro 8,87 per la
terza tranche; tasso di dividendo atteso 3,5%, tasso di attualizzazione pari allo 0,40% per la seconda tranche e
(0,26)% per la terza tranche, percentuale diritto a maturazione della componente “market based” pari al 55% per
102
la seconda tranche e 49% per la terza tranche, volatilità annua 32% per la seconda tranche e 29% per la terza
tranche, applicando una ragionevole stima sulla base della volatilità storica calcolata in riferimento alla data di
valutazione.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio è pari ad Euro 4,76 per la seconda
tranche ed Euro 8,28 per la terza tranche.
L’Assemblea dei Soci in data 19 Aprile 2022 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2022-
2024 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Capogruppo
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come descritti
nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione, nella stessa data, ha individuato i beneficiari della prima tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Capogruppo in termini di Total Shareholder Return rispetto alle società
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi, e sulla base delle
performance ESG del Gruppo, così come determinate da Sustainalytics, leader nella realizzazione di ricerche e
rating ESG.
Il costo stimato di periodo delle Performances Shares assegnate, pari ad Euro 94 migliaia, corrisponde alla
variazione della passività valutata al fair value rappresentativa del valore delle azioni effettivamente maturate
dai beneficiari in relazione alla tranche attribuita nel corso dell’esercizio. La relativa passività alla data di bilancio
è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alla data di assegnazione e di valutazione della prima tranche
del piano sono i seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione pari a Euro 11,16, tasso di dividendo atteso
4%, tasso di attualizzazione pari allo 0,66%, volatilità annua del 34%, applicando una ragionevole stima sulla base
della volatilità storica calcolata in riferimento alla data di valutazione, e rating ESG così come determinato da
Sustainalytics atteso pari a 10.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio per quanto riguarda la prima
tranche è stato determinato pari ad Euro 9,92 per la componente “non-market”, e ad Euro 4,80 per la componente
“market”.
23. Costi delle materie prime e sussidiarie
La voce comprende principalmente costi per materiale di consumo, cancelleria ed altre spese minori.
24. Costi per servizi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
13.453
12.340
1.113
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
-
1.371
(1.371)
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
7.277
6.754
523
Costi per consulenze commerciali
2.309
2.444
(135)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.814
4.800
14
103
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
2.377
2.410
(33)
Costi per utilities
1.431
1.217
214
Compensi al collegio sindacale
114
119
(5)
Costi per servizi due diligence e consulenze
145
1.146
(1.001)
Altre
5.573
4.968
605
Totale costi per servizi
37.493
37.569
(76)
I costi per organizzazione dei corsi del personale interinale si riferiscono principalmente ad oneri addebitati da
società di formazione, per attività di organizzazione delle attività formative svolte a favore dei lavoratori
somministrati, oltre ad altri oneri accessori. I costi sostenuti dagli enti organizzatori sono composti
principalmente da prestazioni fatturate da terzi professionisti. A fronte della precisa e puntuale rendicontazione
dei costi sostenuti per i corsi medesimi, Openjobmetis S.p.A. e Family Care S.r.l. ricevono specifico rimborso da
parte dell’Ente Forma.Temp e da altri enti.
La voce consulenze commerciali comprende i costi sostenuti per progetti di sviluppo commerciale in alcune
aree geografiche.
La voce costi per segnalatori e studi di consulenza professionale si riferisce a costi sostenuti per promuovere
l’incontro con possibili clienti.
I costi per pubblicità e sponsorizzazione si riferiscono ad inserzioni pubblicitarie, a costi per la diffusione
dell’immagine aziendale ed al contributo quale main sponsor di una società sportiva.
Gli altri costi comprendono principalmente i costi sostenuti per assicurazioni, informazioni sulla solvibilità dei
clienti, il compenso alla società di revisione, inserzioni e canoni vari non relativi a leasing.
25. Oneri diversi di gestione
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Altri oneri
862
1.046
(184)
Totale oneri diversi di gestione
862
1.046
(184)
Fra gli altri oneri sono comprese le spese per erogazioni liberali, i valori bollati, le quote associative, altre imposte
quali quella sui rifiuti e la pubblicità, nonché le tasse minori e sanzioni.
26. Perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e
altri crediti
Per maggiori dettagli sulla svalutazione dei crediti si rinvia alla relazione sulla gestione e alla successiva nota
30.
27. Proventi (oneri) finanziari netti
I proventi e gli oneri finanziari sono indicati nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Interessi attivi bancari e diversi
1
-
1
Interessi attivi da crediti verso clienti
35
40
(5)
Totale proventi finanziari
36
40
(4)
Interessi passivi su finanziamenti
(205)
(248)
43
Interessi passivi su conti correnti
(219)
(159)
(60)
104
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Interessi passivi diversi
(269)
(312)
43
Totale oneri finanziari
(693)
(719)
26
Totale proventi (oneri) finanziari
(657)
(679)
22
Gli interessi passivi diversi sono riferibili principalmente alla quota di costi di competenza di ciascun esercizio
derivante dall’applicazione del costo ammortizzato sul finanziamento ai sensi dello IFRS 9, e agli oneri relativi
alla contabilizzazione del diritto all’uso ai sensi dell’IFRS 16 pari ad Euro 167 migliaia.
28. Imposte sul reddito d’esercizio
Le imposte rilevate a Conto Economico sono così dettagliate:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Imposte correnti
5.670
4.279
1.391
Imposte differite attive
975
286
689
Imposte differite passive
(30)
(199)
169
Imposte esercizi precedenti
(390)
(580)
190
Totale imposte sul reddito
6.225
3.786
2.439
Le imposte correnti al 31 Dicembre 2022 per un totale di Euro 5.670 migliaia si riferiscono ad Euro 1.556 migliaia
per IRAP ed Euro 4.114 migliaia per oneri da IRES.
Le imposte correnti al 31 Dicembre 2021 per un totale di Euro 4.279 migliaia si riferiscono ad Euro 1.086 migliaia
per IRAP ed Euro 3.193 migliaia per oneri da IRES.
La Capogruppo ha usufruito al 31 Dicembre 2020 della possibilità di riallineare i valori fiscali di maggiori valori
dei beni che risultano iscritti in bilancio, nello specifico il valore dell’avviamento di Euro 71.736 migliaia, come
previsto dal D.L. 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis. Tale scelta ha determinato in tale data l’iscrizione di attività
per imposte differite attive per Euro 20.158 migliaia a fronte di un debito per imposta sostitutiva pari al 3% del
valore riallineato (2.152 migliaia di euro) da corrispondere in tre rate (due delle quali risultano già versate alla
data di riferimento del presente documento). È stato inoltre apposto un vincolo di sospensione d’imposta a
riserve già esistenti nel patrimonio netto per l’importo di Euro 69.583 migliaia.
L'art. 1 co. 622 - 624 della L. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) è successivamente intervenuto, modificando
retroattivamente il regime fiscale dell'ammortamento degli avviamenti riallineati ex art. 110 del DL 104/2020,
prevedendo l'innalzamento dagli ordinari 18 anni a 50 anni del periodo di ammortamento fiscale minimo. A
fronte della novità costituita dall'allungamento del piano di ammortamento fiscale, alle imprese sono state
concesse sostanzialmente tre alternative: (i) accettare tale diluizione e dedurre una quota di ammortamento
riferita ai maggiori valori riallineati in misura non superiore, per ciascun periodo d'imposta, a un cinquantesimo
(ii) beneficiare dell'ammortamento in diciottesimi originariamente applicabile integrando l’imposta sostitutiva
nella misura corrispondente a quella stabilita dall'articolo 176, comma 2-ter del Tuir (iii) revocare, anche
parzialmente, l'applicazione della disciplina fiscale del citato articolo 110, secondo modalità e termini da
adottarsi con Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
La Capogruppo, nel prendere atto della sopravvenuta modifica normativa, ha ritenuto di mantenere l’opzione del
riallineamento dell’avviamento diluendo così in cinquanta anni il periodo di ammortamento fiscale. Sulla base
delle previsioni di generazioni di imponibili fiscali nel piano 2023-2027 approvato dal CdA in data 23 Febbraio
2023 e dei dati storici, le imposte differite attive, decrementate per Euro 807 migliaia al 31 Dicembre 2022, sono
105
ritenute interamente recuperabili in considerazione delle possibilità di assorbimento attraverso i futuri imponibili
del Gruppo.
La seguente tabella evidenzia le voci che riconciliano la differenza tra il carico fiscale teorico ad aliquota
nazionale e le imposte effettivamente imputate all’esercizio:
(In migliaia di Euro)
2022
Aliquota
2021
Aliquota
Reddito ante imposte
20.540
14.499
Imposte sul reddito teoriche (a)
4.930
24,00%
3.480
24,00%
Effetto fiscale differenze permanenti di cui:
- autovetture
241
191
- telefonia
90
67
- sopravvenienze e oneri
19
50
- vitto e alloggio
52
38
- altre variazioni
100
75
- ACE
(301)
(507)
- deduzione IRAP 10%
(120)
(66)
Subtotale (b)
81
(152)
Imposte sul reddito iscritte in Bilancio
(correnti e differite) esclusa IRAP ed effetto riallineamento (a + b)
5.011
24,39%
3.328
22,95%
IRAP (corrente e differita, escluso riallineamento)
1.604
7,81%
1.038
7,16%
Imposte anticipate su perdite fiscali anni precedenti
-
0,00%
-
0,00%
Imposte anticipate su riallineamento avviamento, D.L. 104/2020
-
0,00%
-
0,00%
Imposta sostitutiva per riallineamento avviamento, D.L. 104/2020
-
0,00%
-
0,00%
Imposte sul reddito iscritte in Bilancio (correnti e differite)
6.615
32,20%
4.366
30,11%
Imposte anticipate non iscritte in Bilancio (su perdite fiscali di
società acquisite in corso d'anno)
-
0,00% -
0,00%
Imposte esercizi precedenti
(390)
(1,90%)
(580)
(4,00%)
Totale imposte
6.225
30,30%
3.786
26,11%
Si segnala che ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., HC S.r.l. e Family Care
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Gli
accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
29. Passività potenziali
Il Gruppo è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria del Gruppo, oltre quanto già stanziato in bilancio.
In particolare:
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal 1° Gennaio 2022,
ha ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA
dell’attività di formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015,
2016 e 2017. In data 30 Novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento
n.TMB067O00388/2020, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2015, pari ad
Euro 592.801,18, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella
loro ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma
1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
106
Quanta S.p.A. in data 28 Aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 Marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18
Ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 28 Ottobre 2021 l’Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per l’anno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta
S.p.A., in data 22 Dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 21 Giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data
18 Ottobre 2022, ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il
ricorso. Non si esclude che, per entrambe le annualità sopra citate per le quali la Società ha visto
riconosciute le proprie ragioni, l’Agenzia delle Entrate possa ricorrere in appello contro le sentenze della
Commissione Tributaria di primo grado.
In data 12 Aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno
2017 ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022
avente i medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 Giugno 2022,
ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 Gennaio 2023;
al momento si è in attesa di conoscere l’esito della sentenza.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento
aventi ad oggetto l’indebita detrazione IVA per l’anno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi
Contribuenti, ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A.,
con riferimento ai periodi d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 Dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00556/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2017, pari ad Euro
2.727.981,88, sulle prestazioni di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro
ricostruzione sarebbero invece soggette all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n
20 del DPR 633/72. In data 21 Maggio 2022, la Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione
in pubblica udienza tenutasi successivamente in data 29 Novembre 2022, a seguito della quale la
Commissione Tributaria ha depositato in data 3 Gennaio 2023 sentenza favorevole, riconoscendo la
fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso.
In data 13 Ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.
TMB061T00552/2021, avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2016, pari ad Euro
2.072.364,00 con i medesimi presupposti applicati con riferimento all’esercizio 2017.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio
operato e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a
seguito della fusione per incorporazione effettuata in data 1° Gennaio 2022, sottolinea la propria ferma
opposizione alle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il
contenzioso per quanto necessario al fine del riconoscimento delle proprie ragioni.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi,
diverse Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la
107
pubblicazione di nuove pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della
Società. A tutela degli interessi di categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle
Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si
sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione Europea. Non si esclude quindi un favorevole
intervento legislativo
La società controllata Openjob Consulting S.r.l., in occasione di una manifestazione tenutasi a Perugia,
è stata oggetto di una verifica ispettiva da parte della competente Direzione Territoriale del Lavoro che
ha comportato la redazione di un verbale unico nel quale sono state contestate alcune possibili
violazioni in tema di forme contrattuali utilizzate nell’occasione, con conseguenti sanzioni
amministrative.
Nel mese di Settembre 2018 era stata emessa ordinanza da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro
di Perugia, che nel mese di Giugno 2019 è stata oggetto di un accordo transattivo a seguito del quale
sono stati corrisposti Euro 29 migliaia circa a saldo di ogni pretesa. A seguito del suddetto Verbale Unico
è anche stato emesso un avviso di addebito da parte dell’INPS, successivamente sospeso nella sua
efficacia da parte del Giudice del Lavoro del Tribunale di Perugia che ha dichiarato la propria
incompetenza territoriale a favore del Tribunale di Varese e ad oggi ancora in attesa di esito; non si
esclude una possibile intesa conciliativa in termini analoghi a quella conclusa con l’Ispettorato del
Lavoro di Perugia.
Anche alla luce di quanto sopra, il Gruppo ritiene di disporre di idonee argomentazioni a suo favore e,
pertanto, non si prevede che l’esito di tali azioni avrà effetto soprattutto sulla situazione patrimoniale e
finanziaria del Gruppo, oltre a quanto già riflesso in bilancio.
30. Strumenti finanziari
(a) Rischio di credito
Esposizione al rischio di credito
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l’esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.
Alla data di chiusura dell’esercizio tale esposizione era la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
3.276
211
3.065
Crediti commerciali
144.584
153.040
(8.456)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
10.290
16.868
(6.578)
Totale
158.150
170.119
(11.969)
I crediti sono riferiti principalmente a clienti nazionali.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 Dicembre 2022 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 16% del monte crediti complessivo.
Perdite per riduzione di valore
L’anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
A scadere
122.037
128.885
(6.848)
Scaduti tra 0 e 90 giorni
20.478
21.149
(671)
Scaduti tra 91 e 360 giorni
3.069
3.293
(224)
Scaduti oltre 360 giorni
6.598
6.412
186
Totale crediti commerciali
152.182
159.739
(7.557)
108
I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Saldo iniziale
6.699
5.545
1.154
Perdita di valore del periodo
1.685
2.178
(493)
Utilizzi effettuati nell’esercizio
(786)
(1.024)
238
Saldo finale
7.598
6.699
899
Si precisa che il valore dei crediti sopra riportato risulta iscritto al netto di un importo pari a Euro 88 migliaia
corrispondente alla svalutazione emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali ereditati
dall’acquisizione di Quanta S.p.A. nel corso del 2021, principalmente riferibile ai crediti scaduti oltre 360 giorni.
Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni
significative e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di attività a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista del Gruppo circa le condizioni economiche lungo
la vita attesa dei crediti.
La perdita di valore del periodo si riferisce all’accantonamento per riflettere la stima delle perdite di valore dei
crediti commerciali come precedentemente illustrato.
Il Gruppo monitora costantemente la propria esposizione al rischio di credito relativo ai rapporti con i propri
clienti, adottando idonee misure per la mitigazione dello stesso. In particolare, sulla base delle politiche adottate
dal Gruppo, i crediti che risultano scaduti sono oggetto di specifiche azioni di sollecito o di recupero, anche
forzoso. Il risultato di tali azioni è considerato nella determinazione del fondo svalutazione per perdite di valore
attese.
Il Gruppo non ha contabilizzato nel corso dell’esercizio perdite attese di valore relativamente ad attività
finanziarie detenute fino a scadenza.
Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali e sulle attività
finanziarie detenute fino a scadenza; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo
dovuto, l’ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria.
(b) Rischio di liquidità
Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti degli
accordi di compensazione, sono esposte nella tabella seguente:
Passività finanziarie non derivate
31 Dicembre 2022
(In migliaia di Euro)
Valore
Contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
6 mesi o
meno
6-12
mesi
1-5 anni
Oltre 5
anni
Finanziamento Linea A
(4.491)
(4.574)
(1.537)
(1.525)
(1.512)
-
Finanziamento Linea B2
(4.284)
(4.345)
(1.460)
(1.449)
(1.436)
-
Finanziamenti
(1.000)
(1.000)
(1.000)
-
-
Debiti verso banche non garantiti
(15.973)
(15.973)
(15.973)
-
-
-
Passività per leasing
(13.853)
(14.503)
(2.204)
(2.204)
(9.506)
(589)
Debiti commerciali
(14.752)
(14.752)
(14.752)
-
-
-
Altri debiti
(41.479)
(41.479)
(40.879)
-
(600)
-
Benefici ai dipendenti *
(62.861)
(62.861)
(62.861)
-
-
-
Totale
(158.693)
(159.487)
(140.666)
(5.178)
(13.054)
(589)
109
Passività finanziarie non derivate
31 Dicembre 2021
(In migliaia di Euro)
Valore
Contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
6 mesi o
meno
6-12
mesi
1-5 anni
Oltre 5
anni
Finanziamento Linea A
(7.474)
(7.685)
(1.562)
(1.549)
(4.574)
-
Finanziamento Linea B2
(7.142)
(7.294)
(1.479)
(1.470)
(4.345)
-
Finanziamenti
(4.000)
(4.009)
(1.506)
(1.503)
(1.000)
-
Debiti verso banche non garantiti
(28.167)
(28.169)
(28.169)
-
-
-
Passività per leasing
(14.536)
(14.782)
(2.209)
(2.209)
(9.649)
(715)
Debiti commerciali
(14.779)
(14.779)
(14.779)
-
-
-
Altri debiti
(44.491)
(44.491)
(43.591)
-
(900)
-
Benefici ai dipendenti *
(63.865)
(63.865)
(63.865)
-
-
-
Totale
(184.454)
(185.074)
(157.160)
(6.731)
(20.468)
(715)
* per la voce Benefici ai dipendenti si considerano solo quelli a breve termine che mediamente saranno liquidati
periodicamente.
Non si prevede che i flussi finanziari inclusi nelle tabelle sopra indicate si manifesteranno con significativo
anticipo o per importi considerevolmente diversi.
(c) Rischio di tasso di interesse
Le passività finanziarie a tasso variabile sono di seguito sintetizzate:
(in migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti verso banche non garantiti
15.973
28.167
(12.194)
Finanziamento Linea A
4.491
7.474
(2.983)
Finanziamento Linea B2
4.284
7.142
(2.858)
Finanziamenti
1.000
4.000
(3.000)
Totale passività finanziarie
25.748
46.783
(21.035)
(d) Fair value
Fair value e valore contabile
Nella seguente tabella sono esposti per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile iscritto nello stato
patrimoniale ed il relativo fair value:
(In migliaia di Euro)
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
Contabile
Fair Value
Contabile
Fair Value
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
3.276
3.276
211
211
Crediti commerciali e altri crediti
153.007
153.007
166.113
166.113
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
10.290
10.290
16.868
16.868
Passività per leasing
(13.853)
(13.853)
(14.536)
(14.536)
Finanziamento Linea A
(4.491)
(4.491)
(7.474)
(7.474)
Finanziamento Linea B2
(4.284)
(4.284)
(7.142)
(7.142)
Finanziamenti M/L
(1.000)
(1.000)
(4.000)
(4.000)
Debiti verso banche non garantiti
(15.973)
(15.973)
(28.167)
(28.167)
Debiti commerciali e altri debiti
(56.231)
(56.231)
(59.270)
(59.270)
Benefici ai dipendenti
(64.278)
(64.278)
(65.543)
(65.543)
Totale
6.463
6.463
(2.940)
(2.940)
Criteri per la determinazione del fair value
I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono
indicati di seguito:
110
Passività finanziarie non derivate
I debiti verso banche e le altre passività finanziarie sono regolati a tasso variabile e pertanto tenuto
anche conto che sono riportati al netto dei relativi oneri, non sono stati identificate differenze
significative fra valore contabile e fair value.
Passività finanziarie derivate
Il fair value degli Interest Rate Swap è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati sulla base
di parametri di mercato osservabili, e confrontato anche con le quotazioni dell’intermediario finanziario
con cui è stato sottoscritto il contratto.
Crediti commerciali e altri crediti
Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti viene stimato sulla base dei flussi finanziari futuri
attualizzati utilizzando i tassi di interesse di mercato alla data di bilancio. Il fair value coincide con il
valore contabile in quanto il primo riflette già la svalutazione per perdite di valore.
Per l’informativa inerente ai tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove
applicabile, agli elementi di cui alla tabella precedente, essendo principalmente utilizzati per il calcolo
delle passività finanziarie al costo ammortizzato, si rimanda alla nota 13.
Scala gerarchica del fair value
La tabella seguente illustra gli strumenti finanziari contabilizzati al fair value in base alla tecnica di
valutazione utilizzata. I diversi livelli sono stati definiti come illustrato di seguito:
Livello 1: i prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi o passività identiche;
Livello 2: i dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l’attività o la
passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (ovvero derivati dai prezzi);
Livello 3: i dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato
osservabili (dati non osservabili).
(In migliaia di Euro)
IRS di copertura
31/12/2022
31/12/2021
Livello 1
-
-
Livello 2
-
(14)
Livello 3
-
-
Totale
-
(14)
31. Leasing
Il Gruppo per l’esercizio della propria attività si avvale di diversi contratti di leasing, principalmente per il noleggio
delle autovetture e per la locazione di immobili delle filiali e delle sedi.
32. Parti correlate
Alcuni membri del consiglio di Amministrazione occupano una posizione in altre entità e potrebbero essere nella
condizione di poter esercitare il controllo o un'influenza significativa sulle politiche finanziarie e gestionali di
dette entità.
I rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo e dal Gruppo con le parti correlate, individuate sulla base dei criteri
definiti dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate sono prevalentemente di natura
commerciale.
111
Nel corso del periodo il Gruppo ha effettuato operazioni con alcune delle suddette entità come illustrato di
seguito. Le condizioni generali che regolano dette operazioni sono state effettuate nel rispetto ed in linea con le
condizioni normali di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 Ottobre 2015, ha approvato e successivamente aggiornato,
da ultimo in data 29 Giugno 2021 la procedura per le operazioni con parti correlate, ai sensi dell’articolo 2391-
bis del Codice Civile e del “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”
adottato dalla CONSOB con delibera N. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modificazioni.
La somma del valore delle operazioni e dei saldi residui è la seguente:
Descrizione
(in migliaia di Euro)
Totale 2022
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Costo del lavoro di struttura
42.546
3.481
3.481
8,18%
Descrizione
(in migliaia di Euro)
Totale 2021
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Costo del lavoro di struttura
42.458
3.603
3.603
8,49%
Come indicato nella successiva nota 33 nella voce Costo del lavoro di struttura da Altre parti correlate sono
inclusi i costi pari ad Euro 2.257 migliaia nel 2022 (Euro 2.458 migliaia nel 2021) per il Consiglio di
Amministrazione; Euro 815 migliaia nel 2022 (Euro 807 migliaia nel 2021) per i Dirigenti con responsabilità
strategiche ed Euro 409 migliaia nel 2022 (Euro 348 migliaia nel 2021) per stipendi corrisposti a stretti familiari
di questi ultimi.
Nel corso della normale attività di impresa il Gruppo ha prestato servizi di somministrazione di personale e si è
avvalsa della collaborazione di parti correlate per importi non significativi ed a condizioni di mercato.
33. Compensi a favore dei membri dei Consigli di
Amministrazione, dei Dirigenti con responsabilità
strategiche e del Collegio Sindacale
Le condizioni generali che regolano le operazioni con dirigenti con responsabilità strategiche non risultano più
favorevoli di quelle applicate o che potevano essere ragionevolmente applicate nel caso di operazioni simili con
dirigenti senza responsabilità strategiche associati delle stesse entità a normali condizioni di mercato.
I compensi complessivi del personale con responsabilità strategiche del Gruppo, iscritti nella voce costo del
lavoro e costi per servizi, ammontano a Euro 3.185 migliaia di cui Euro 2.257 migliaia ai membri del Consiglio di
Amministrazione e di cui Euro 815 migliaia a Dirigenti con responsabilità strategiche (Euro 3.265 migliaia nel
2021 di cui Euro 2.458 migliaia ai membri del Consiglio di Amministrazione e di cui Euro 807 migliaia a dirigenti
con responsabilità strategiche). Oltre gli stipendi, il Gruppo offre ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche
anche benefici in natura secondo l’ordinaria prassi contrattuale dei dirigenti d’azienda. Si precisa che il Consiglio
di Amministrazione ha assegnato agli amministratori ed ai dirigenti con responsabilità strategica l’opzione ossia
il diritto di ricevere nei due anni successivi alla scadenza del periodo di vesting di tre anni, occorsa nel mese di
Maggio 2021, una somma di denaro corrispondente all’incremento del valore del titolo di Openjobmetis S.p.A.
subordinatamente al verificarsi delle condizioni presenti nel Regolamento del piano disponibile sul sito aziendale
ed a cui si fa esplicito rinvio. Si segnala che i soggetti beneficiari hanno esercitato la totalità dei diritti loro
assegnati nel mese di Gennaio 2022, e la relativa passività era già stata interamente rilevata nel bilancio
112
dell’esercizio precedente. L’Assemblea dei Soci in data 17 Aprile 2019 ha deliberato l’adozione di un Piano di
Performance Shares 2019-2021, nonché in data 19 Aprile 2022 ha deliberato l’adozione di un Piano di
Performance Shares 2022-2024, che prevedono a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità
strategica e ad altri dipendenti chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni
ordinarie della società Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di
Performance come descritti nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Si precisa inoltre che i compensi ad alcuni Consiglieri sono stati corrisposti alle rispettive società di
appartenenza anziché ai singoli beneficiari in base ad un accordo fra gli stessi e le società medesime, per
l’ammontare complessivo di Euro 91 nel 2022 (Euro 74 migliaia nel 2021).
Per ulteriori informazioni relative ai compensi con detti dirigenti si rinvia alla “Relazione sulla Remunerazione
2022-23” in corso di pubblicazione nell’area “Corporate Governance” del sito aziendale.
I compensi del Collegio Sindacale dell’anno 2022 ammontano ad Euro 113 migliaia (Euro 119 nell’anno 2021).
La somma del valore delle operazioni con detti dirigenti con responsabilità strategiche ed entità su cui esercitano
il controllo o un’influenza significativa è la seguente:
Compensi
(in migliaia di
Euro)
Emolumenti
della
controllante
Benefici non
monetari
Bonus e altri
incentivi
Emolumenti
delle controllate
Totale
compensi
Membri del Consiglio di
Amministrazione
1.011 Nessuno 817* 429 2.257
Dirigenti con responsabilità
strategiche
462 Nessuno 353* - 815
Totale CdA e Dirigenti
1.473
Nessuno
1.170
429
3.072
Compensi
(in migliaia di
Euro)
Emolumenti
della
controllante
Benefici non
monetari
Bonus e altri
incentivi
Emolumenti
delle controllate
Totale
compensi
Collegio Sindacale
88
Nessuno
-
25
113
Totale Collegio Sindacale
88
Nessuno
-
25
113
Totale compensi personale
con responsabili
strategiche
1.561
Nessuno
1.170
454
3.185
*l’importo comprende una quota stanziata nell’esercizio che sarà erogata sul 2023 subordinatamente al raggiungimento di
specifici risultati, relativamente all’acquisizione di Quanta
.
34. Compensi alla società di revisione
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario
Compensi
(in migliaia di Euro)
Revisione contabile
KPMG SPA
Openjobmetis S.p.A.
180
Revisione contabile
KPMG SPA
Openjob Consulting S.r.l.
12
Revisione contabile
KPMG SPA
Seltis Hub S.r.l.
12
Revisione contabile
KPMG SPA
Family Care S.r.l.
27
Totale compensi servizi di revisione
231
Dichiarazione Forma.Temp
KPMG SPA
Openjobmetis S.p.A.
4,5
Dichiarazione Forma.Temp
KPMG SPA
Family Care S.r.l.
4,5
Dichiarazione non finanziaria
KPMG SPA
Openjobmetis S.p.A.
16
Altre attività di assurance
KPMG SPA
Openjobmetis S.p.A.
11
Totale
267
113
I servizi di revisione contabile includono la revisione legale dei bilanci al 31 Dicembre 2022 oltre alla revisione
contabile limitata del bilancio consolidato intermedio al 30 Giugno 2022.
35. Operazioni atipiche e/o inusuali
Il bilancio consolidato al 31 Dicembre 2022 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie
(positive e/o negative) derivanti da eventi od operazioni atipiche e/o inusuali, come definiti dalla Comunicazione
Consob n. DEM/606493 del 28 Luglio 2006.
36. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
In adempimento alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 Luglio 2006, in merito agli eventi od
operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono
frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività, si rimanda a quanto commentato nella nota 24, in
relazione ai servizi di due diligence e consulenze per acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni
sul mercato regolamentato per Euro 145 migliaia (circa lo 0,4% dei costi per servizi), ed alla nota 21 b, in relazione
ad oneri riferibili alla riorganizzazione del personale ed a bonus straordinari per Euro 709 migliaia (circa 2,0% dei
costi del lavoro di struttura).
37. Informazioni richieste dalla Legge n. 124/2017 art. 1
commi 125-129
Si precisa che nel corso dell’anno la Società non ha ricevuto erogazioni pubbliche a titolo di sovvenzioni, sussidi,
vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva,
retributiva o risarcitoria, oltre a quanto già pubblicato sul sito:
https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx
38. Utile (Perdita) per azione
Il calcolo dell’utile per azione per gli esercizi chiusi al 31 Dicembre 2022 e al 31 Dicembre 2021 è indicato nella
seguente tabella e si basa sul rapporto tra l’utile (perdita) attribuibile al Gruppo ed il numero medio ponderato
delle azioni emesse in circolazione.
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Utile (Perdita) del periodo
14.314
10.713
Numero medio delle azioni in migliaia *
13.347
13.305
Utile (perdita) per azione base (in euro)
1,07
0,81
Utile (perdita) per azione diluito (in euro)
1,07
0,81
* Il numero medio delle azioni è calcolato al netto delle azioni proprie acquistate in seguito al programma di buy-back, come
meglio specificato nella nota 19 a cui si rimanda.
Tenuto conto delle caratteristiche del piano di Stock Option in essere non si rilevano impatti significativi sull’utile
per azione diluito.
114
39. Eventi successivi
In data 27 Febbraio 2023, la Capogruppo Openjobmetis S.p.A ha acquisito la partecipazione di minoranza pari
al 7,14% della HC S.r.l., diventando socio unico.
In data 13 Marzo 2023, i Consigli di Amministrazione delle società Lyve S.r.l e HC S.r.l hanno presentato e
approvato il progetto di fusione per incorporazione di HC S.r.l in Lyve S.r.l.
Milano, li 15 Marzo 2023
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Marco Vittorelli
115
ATTESTAZIONE BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL’ART. 154
BIS D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Rosario Rasizza, in qualità Amministratore Delegato, ed Alessandro Esposti, in qualità di
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Openjobmetis S.p.A., attestano, tenuto
anche conto di quanto previsto dall’articolo 154-bis, comma 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 Febbraio 1998, n.
58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio
consolidato, nel corso del periodo dal 01/01/2022 al 31/12/2022.
2. Al riguardo si segnala che la valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per
la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 Dicembre 2022 è avvenuta sulla base della valutazione del
sistema di controllo interno e di verifica dei processi attinenti, anche indirettamente, alla formazione dei dati
contabili e di bilancio.
3. Si attesta, inoltre, che:
I. Il bilancio consolidato al 31 Dicembre 2022:
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell’Unione Europea ai
sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 Luglio 2002
nonché ai provvedimenti emanati in attuazione del D.Lgs. n. 38/2005;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
II. La relazione sulla gestione al bilancio separato e consolidato comprende un’analisi attendibile
dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese
incluse nel consolidamento degli eventi che si sono verificati nell’esercizio e della loro incidenza sul bilancio
consolidato, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze a cui il Gruppo è esposto. La relazione
sulla gestione contiene, altresì, informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate. Ai sensi di quanto
previsto dall’Art. 154 TER del d.lgs. 58/98
Milano, 15 Marzo 2023
L’Amministratore Delegato
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili societari
Rosario Rasizza
Alessandro Esposti
116
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL
BILANCIO CONSOLIDATO
117
Bilancio Separato
118
Prospetto della situazione patrimoniale–finanziaria
(In migliaia di Euro)
Note
31/12/2022
31/12/2021
ATTIVO
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
3 a
3.222.125
2.806.475
Diritto all’uso per leasing 3 b 12.369.287 9.039.938
Attività immateriali e avviamento
4
98.917.823
73.180.621
Partecipazioni in imprese controllate 5 5.152.034 36.271.607
Attività finanziarie
6
168.225
957
Attività per imposte differite 7 21.075.308 21.795.757
Totale attività non correnti
140.904.802
143.095.355
Attività correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
8
1.910.519
5.095.210
Crediti commerciali
9
136.300.197
120.222.585
Altri crediti
10
9.061.832
8.430.207
Attività per imposte correnti
11
-
-
Attività finanziarie
6
3.094.969
5.008.479
Totale attività correnti
150.367.517
138.756.481
Totale attivo
291.272.319
281.851.838
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Passività non correnti
Passività finanziarie
12
2.916.627
9.758.110
Passività per leasing
12
8.842.769
6.191.316
Strumenti derivati
12, 29
-
13.687
Passività per imposte non correnti
16
-
717.500
Altri debiti
15
600.000
900.000
Benefici ai dipendenti
13
586.574
628.012
Totale passività non correnti
12.945.970
18.208.625
Passività correnti
Debiti verso banche e altre passività finanziarie
12
22.631.672
24.345.394
Passività per leasing
12
3.510.836
2.990.939
Debiti commerciali
14
11.931.271
10.497.662
Benefici ai dipendenti
13
59.969.389
52.161.781
Altri debiti
15
38.433.249
37.583.527
Passività per imposte correnti
16
2.419.787
1.361.443
Fondi
17
3.647.112
1.838.839
Totale passività correnti
142.543.316
130.779.585
Totale passività
155.489.286
148.988.210
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
13.712.000
13.712.000
Riserva legale
2.811.996
2.811.996
Riserva da sovrapprezzo delle azioni
31.545.661
31.545.661
Altre riserve
76.006.965
74.253.461
Risultato di esercizio
11.706.411
10.540.510
Totale patrimonio netto
18
135.783.033
132.863.628
Totale passività e patrimonio netto
291.272.319
281.851.838
119
Prospetto del conto economico complessivo
(In migliaia di Euro)
Note
2022
2021
Ricavi
19
727.095.252
624.939.861
Costi del lavoro somministrato e outsourcing 21 a (648.081.722) (555.337.887)
Primo margine di contribuzione
79.013.530
69.601.974
Altri proventi
20
14.483.983
12.562.564
Costo del lavoro
21 b
(35.375.447)
(31.216.828)
Costi delle materie prime e sussidiarie
22
(176.158)
(144.564)
Costi per servizi
23
(35.027.072)
(31.203.014)
Ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni
3, 4, 5
(8.881.522)
(4.269.105)
Perdita per riduzione di valore di crediti commerciali e altri crediti
25
(1.585.000)
(1.554.315)
Oneri diversi di gestione
24
(734.672)
(804.424)
Risultato operativo
11.717.642
12.972.288
Proventi finanziari 26 4.944.673 1.132.588
Oneri finanziari
26
(627.894)
(579.405)
Risultato prima delle imposte
16.034.421
13.525.471
Imposte sul reddito
27
(4.328.010)
(2.984.961)
Utile (Perdita) di periodo
11.706.411
10.540.510
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti che sono o possono essere riclassificati successivamente
nell’utile/perdita di periodo:
Quota efficace delle variazioni di fair value di copertura di flussi finanziari
13.687
19.238
Componenti che non saranno riclassificati nell’utile/perdita di periodo:
Utile (Perdita) attuariale piani benefici definiti
86.602
(12.505)
Totale altre componenti del conto economico complessivo di periodo
100.289
6.733
Totale conto economico complessivo di periodo
11.806.700
10.547.243
120
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
(In migliaia di Euro)
Capitale
Sociale
Riserva
Legale
Riserva
sovr.
azioni
Riserva
copert. flussi
fin. e piani
ben. def.
Riserva
azioni
proprie
Altre
riserve
Risultato di
periodo
Totale
Patr.
Netto
Saldi al 01.01.2020
13.712
2.293
31.546
(96)
(4.571)
46.307
10.386
99.577
Quota efficace delle variazioni di fair
value di copertura di flussi finanziari
(7) (7)
Utile (Perdita) attuariale piani benefici
definiti
(24) (24)
Utile (Perdita) d’esercizio 24.536 24.536
Totale conto economico complessivo
-
-
-
(31)
-
-
24.536
24.505
Destinazione del risultato di esercizio 519 9.867 (10.386) -
Distribuzione Dividendo (2.769) (2.769)
Fair Value piani basati su azioni 139 139
Acquisto azioni proprie (1.074) (1.074)
Altre rettifiche (1) (1)
Saldi al 31.12.2020
13.712
2.812
31.546
(127)
(5.645)
53.543
24.536
120.376
Quota efficace delle variazioni di fair
value di copertura dei flussi finanziari
19 19
Utile (Perdita) attuariale piani benefici
definiti
(13) (13)
Utile (Perdita) di periodo 10.541 10.541
Totale conto economico complessivo
-
-
-
6
-
-
10.541
10.547
Destinazione del risultato di esercizio 24.536 (24.536) -
Distribuzione Dividendo (1.433) (1.433)
Fair Value piani basati su azioni 277 277
Acquisto azioni proprie (1.721) (1.721)
Acquisizione società controllate 4.349 468 4.817
Saldi al 31.12.2021
13.712
2.812
31.546
(121)
(3.017)
77.391
10.541
132.863
Quota efficace delle variazioni di fair
value di copertura dei flussi finanziari
14 14
Utile (Perdita) attuariale piani benefici
definiti
87 87
Utile (Perdita) di periodo 11.706 11.706
Totale conto economico complessivo
-
-
-
101
-
-
11.706
11.807
Destinazione del risultato di esercizio 10.541 (10.541) -
Fair value piani basati su azioni 495 (289) 206
Distribuzione dividendi (4.140) (4.140)
Acquisto azioni proprie (3.839) (3.839)
Effetti da fusione (1.114) (1.114)
Saldi al 31.12.2022
13.712
2.812
31.546
(20)
(6.361)
82.389
11.706
135.783
121
Rendiconto finanziario
(In migliaia di Euro)
Note
2022
2021
Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa
Utile (Perdita) di periodo
11.706.411
10.540.510
Rettifiche per:
Ammortamento diritto all’uso dei beni in leasing
3b
4.178.035
3.427.273
Ammortamento di immobili, impianti e macchinari
3a
649.131
441.505
Ammortamento di attività immateriali
4
781.902
400.327
Minusvalenze/(plusvalenze) dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
(30.222)
253.268
Svalutazione partecipazioni in società controllate
5
3.272.453
-
Perdita di valore crediti commerciali
25, 29
1.585.000
1.554.315
Imposte sul reddito dell'esercizio e imposte differite
27
4.328.011
2.984.961
Oneri finanziari netti
26
(4.316.780)
(553.183)
Flussi finanziari prima delle variazioni del capitale circolante e degli
accantonamenti
22.153.941
19.048.975
Variazione dei crediti commerciali e altri crediti al lordo della perdita di valore
9, 10, 25
12.602.989
(18.738.070)
Variazione dei debiti commerciali e altri debiti
14, 15
(3.084.704)
8.122.808
Variazione dei benefici ai dipendenti
13
(1.592.675)
11.154.344
Variazione delle attività e passività per imposte correnti e differite al netto
delle imposte di periodo pagate e delle imposte correnti e differite di periodo
7, 11, 16, 27 1.435.734 579.925
Variazione dei fondi
17
(947.483)
123.166
Imposte sul reddito d'esercizio pagate
(4.507.417)
(3.330.758)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività operativa (a)
26.060.385
16.960.389
Acquisto di immobili, impianti e macchinari
3a
(762.451)
(1.524.397)
Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari
33.303
422.359
Acquisto di Società al netto della liquidità acquisita
5
-
(20.000.000)
Altri incrementi netti di attività immateriali
4
(300.000)
(362.720)
Variazione delle altre attività finanziarie
6
(3.065.581)
(4.981.561)
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività di investimento (b)
(4.094.729)
(26.446.320)
Pagamento di debiti per Leasing
12
(4.331.043)
(3.608.194)
Interessi pagati
(296.663)
(254.833)
Interessi e dividendi incassati
26
4.910.963
1.100.266
Erogazione nuovo finanziamento
12
-
13.000.000
Rimborso rate finanziamento
12
(7.858.000)
(13.776.443)
Distribuzione dividendo
(4.140.245)
(1.432.904)
Acquisto azioni proprie
18
(3.839.188)
(1.720.582)
Versamento in conto capitale
5
(1.000.000)
(6.000.000)
Variazione debiti verso banche ed altre passività a breve
(12.200.677)
13.397.395
Disponibilità liquide nette generate/(assorbite) dall'attività di finanziamento (c)
(28.754.853)
704.704
Flusso monetario del periodo (a) + (b) + (c)
(6.789.197)
(8.781.227)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 1° Gennaio
8
5.095.210
13.876.437
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 1° Gennaio da fusione (*)
3.604.506
-
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti al 31 Dicembre
8
1.910.519
5.095.210
(*) l’importo rappresenta il valore delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti della controllata Quanta S.p.A.
fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. in data 1° Gennaio 2022. La successiva nota “Informazioni
Generali” include un prospetto sintetico degli effetti sui saldi patrimoniali e finanziari derivanti dalla fusione al 1°
Gennaio 2022 che non hanno dato luogo a flussi finanziari.
122
Note esplicative al bilancio
Informazioni generali
Openjobmetis S.p.A. (di seguito anche la “Socie”), nel corso del Consiglio di Amministrazione del 11 Dicembre
2022, ha deliberato la variazione della propria sede legale da Via Bernardino Telesio 18, Milano (Italia) a Via
Assietta 19, Milano (Italia), con decorrenza 15 Dicembre 2022.
Il Gruppo opera nel settore della somministrazione di lavoro ovvero la fornitura professionale di manodopera, a
tempo indeterminato o a termine, ai sensi dell’art. 20 del D.LGS 276/2003 e successive modificazioni ed
integrazioni, ai sensi dell’art. 4 comma 1 lettera a) dello stesso Decreto Legislativo.
A decorrere dal 03 Dicembre 2015 la Società Openjobmetis S.p.A. è quotata sull’Euronext Milan, nel segmento
STAR, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Alla data odierna la Società non è controllata di diritto ai sensi dell’articolo 93 del TUF.
Fusione per incorporazione di Quanta S.p.A.
A decorrere dalle ore 00.00 del 1° Gennaio 2022, si è perfezionata la fusione per incorporazione con la società
Quanta S.p.A., controllata al 100% al 31 Dicembre 2021.
Di seguito si riporta un prospetto sintetico degli effetti sui saldi patrimoniali e finanziari derivanti dalla fusione
rilevati al 1° Gennaio:
Descrizione
Saldi OJM
31.12.2021
Saldi Quanta
31.12.2021
Effetti da
Fusione
Saldi OJM
01.01.2022
Diritto all’uso per leasing operativi
9.039.938
-
3.394.218
12.434.156
Immobili, impianti e macchinari
2.806.475
305.410
-
3.111.885
Attività immateriali e avviamento
73.180.621
64.572
26.455.394
99.700.587
Partecipazioni in imprese controllate
36.271.607
620.000
(29.817.120)
7.074.487
Attività finanziarie
957
196.656
-
197.613
Attività per imposte differite
21.795.757
1.159.324
(1.308.511)
21.646.570
Totale attività non correnti
143.095.355
2.345.962
(1.276.019)
144.165.297
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
5.095.210
3.604.506
-
8.699.716
Crediti Commerciali
120.222.585
26.163.657
(70.000)
146.316.242
Altri Crediti
8.430.207
1.151.390
3.652.179
13.233.776
Attività per imposte correnti
-
344.223
-
344.223
Attività finanziarie
5.008.479
-
(5.008.479)
-
Totale attività correnti
138.756.481
31.263.775
(1.426.300)
168.593.957
Totale Attivo
281.851.838
33.609.737
(2.702.319)
312.759.255
Passività finanziarie
9.758.110
-
-
9.758.110
Passività per leasing operativi
6.191.316
-
2.489.975
8.681.291
Strumenti derivati
13.687
-
-
13.687
Passività per imposte non correnti
717.500
-
-
717.500
Benefici ai dipendenti
628.012
119.010
12.424
759.445
Altri debiti
900.000
-
-
900.000
Totale Passività non correnti
18.208.625
119.010
2.502.399
20.830.034
Debiti verso banche e altre passività finanziarie
24.345.394
11.489.785
-
35.835.179
Passività per leasing operativi
2.990.939
-
757.027
3.747.966
Debiti commerciali
10.497.662
1.977.995
-
12.475.657
Benefici ai dipendenti
52.161.781
9.227.412
-
61.389.193
Altri Debiti
37.583.527
8.550.917
(5.008.479)
41.125.964
Passività per imposte correnti
1.361.443
-
-
1.361.443
Fondi
1.838.839
1.005.755
1.400.000
4.244.594
123
Descrizione
Saldi OJM
31.12.2021
Saldi Quanta
31.12.2021
Effetti da
Fusione
Saldi OJM
01.01.2022
Totale Passività correnti
130.779.585
32.251.864
(2.851.453)
160.179.996
Totale Passività
148.988.210
32.370.874
(349.054)
181.010.030
Totale Patrimonio netto
132.863.628
1.238.863
(2.353.266)
131.749.225
Totale Passività e Patrimonio netto
281.851.838
33.609.737
(2.702.319)
312.759.255
Gli effetti della fusione indicati nella tabella precedente sono stati rilevati in continuità di valori rispetto a quanto
incluso nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 Dicembre 2021.
Il bilancio di esercizio al 31 Dicembre 2021 di Quanta S.p.A., rilevato secondo i principi contabili nazionali OIC,
presentava ricavi delle vendite per Euro 107.458 migliaia, e un risultato operativo di Euro (4.982) migliaia, dopo
aver contabilizzato svalutazioni e accantonamenti per Euro (3.216) migliaia.
Principi contabili e criteri di redazione adottati nella
preparazione del bilancio
1. Criteri di redazione e attestazione di conformi
Il presente bilancio separato è stato redatto in conformità ai principi contabili Internazionali (IAS/IFRS) emessi
dall’International Accounting Standards Board ed omologati dall’Unione Europea e relative interpretazioni in
vigore al 31 Dicembre 2022, nonché dai provvedimenti emanati in attuazione dell’articolo 9 del D.Lgs. 38/05. Le
norme della legislazione nazionale attuativa della direttiva 2013/34 UE si applicano, purché compatibili, anche
alle società che redigono i bilanci in conformità agli IFRS. Pertanto, il documento di bilancio recepisce quanto
previsto in materia degli articoli del Codice Civile e delle corrispondenti norme del T.U.F. per le società quotate
in materia di relazione sulla gestione, revisione legale e pubblicazione del bilancio. Il bilancio separato e le relative
note esplicative accolgono, inoltre, i dettagli e le informazioni supplementari previsti da altre norme e
disposizioni di Consob in materia di bilancio. Il bilancio separato è costituito dalla situazione patrimoniale
finanziaria, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto
finanziario e dalle relative note esplicative.
Nella redazione del presente bilancio separato tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, si è scelto di utilizzare
i seguenti schemi:
il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è redatto classificando i valori secondo lo schema
delle attività/passività correnti/non correnti;
il prospetto del conto economico complessivo è redatto classificando i valori per natura;
il rendiconto finanziario è redatto con l’applicazione del metodo indiretto.
Le note esplicative hanno la funzione di illustrare i principi di redazione adottati, fornire le informazioni richieste
dai principi contabili IAS/IFRS e non contenute in altre parti del bilancio, e fornire l’ulteriore informativa che non
è esposta nei prospetti di bilancio ma che è necessaria ai fini di una rappresentazione attendibile dell’attività
della Società.
Il bilancio separato è stato predisposto sulla base delle scritture contabili al 31 Dicembre 2022 nel presupposto
della continuità aziendale ed è corredato dalla relazione sulla gestione.
Il bilancio separato della Società per l’esercizio chiuso al 31 Dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società tenutosi in data 15 Marzo 2023 che ne ha autorizzato la diffusione attraverso il
124
comunicato stampa del 15 Marzo 2023 contenente gli elementi principali del bilancio stesso. Il Consiglio di
Amministrazione di Openjobmetis S.p.A. ha la facoltà di modificare il bilancio separato sino alla data di
svolgimento dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio della Società. La stessa Assemblea ha la
facoltà di richiedere modifiche al presente bilancio separato.
Il bilancio separato è redatto con importi arrotondati all’unità di Euro, moneta funzionale della Società. Per
chiarezza di lettura, negli schemi e nelle tabelle sono state inoltre omesse le voci obbligatorie ai sensi dello IAS
1 che presentano saldi a zero, in entrambi i periodi comparati.
In adempimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 Luglio 2006 e alla Comunicazione Consob n.
DEM/6064293 del 28 Luglio 2006, nella nota 35 sono stati indicati separatamente gli eventi od operazioni il cui
accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel
consueto svolgimento dell’attività. Sempre in applicazione dei medesimi riferimenti Consob le incidenze degli
eventi ed operazioni significative non ricorrenti sono riportati nella nota 35, mentre nella nota 31 sono indicati
separatamente le relative incidenze in merito a posizioni e transazioni con parti correlate.
I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati dalla Società per la redazione del bilancio
separato sono di seguito riportati.
2. Principi contabili rilevanti
(a)
Generali, adozione di nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni emessi dallo IASB
Nuovi principi adottati dalla Società a partire dal 1° Gennaio 2022
Il presente bilancio è stato redatto utilizzando i medesimi principi contabili applicati dalla Società nell’ultimo
bilancio annuale. Non ci sono nuovi principi o modifiche che sono entrate in vigore dal 1° Gennaio 2022.
Uso di stime e valutazioni
Nell’ambito della redazione del bilancio separato, la direzione aziendale ha dovuto formulare valutazioni, stime
e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e
dei ricavi rilevati in bilancio.
Tali stime e ipotesi sono riviste regolarmente; le eventuali variazioni derivanti dalla revisione delle stime contabili
sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Le valutazioni soggettive rilevanti della direzione aziendale nell’applicazione dei principi contabili e le principali
fonti di incertezza delle stime sono le stesse applicate per la redazione del bilancio chiuso al 31 Dicembre 2021.
In particolare, le informazioni sulle aree di maggiore incertezza nella formulazione di stime e valutazioni durante
il processo di applicazione degli IAS/IFRS che hanno un effetto significativo sugli importi rilevati a bilancio
unitamente agli aspetti di particolare significatività sono fornite di seguito:
- Impairment test sul valore dell’avviamento
L’avviamento è soggetto ad impairment test su base almeno annuale o più spesso qualora vi siano indicatori di
perdita durevole di valore.
L’impairment test viene condotto facendo ricorso al metodo del discounted cash flow: tale metodologia risulta
altamente sensibile alle assunzioni contenute nella stima dei flussi futuri, con riferimento a variazioni dei ricavi,
della marginalità e dei tempi medi di incasso da clienti, e dei tassi di interesse utilizzati.
La Società utilizza per tale valutazione i piani approvati dall’organo amministrativo e parametri finanziari in linea
con quelli risultanti dal corrente andamento dei mercati di riferimento.
125
I dettagli in merito alla modalità di predisposizione del test di impairment dell’avviamento sono riportati nella
nota 4.
- Valutazione partecipazioni
Analoghe valutazioni, rispetto a quanto sopra indicato per l’avviamento, in presenza di indicatori di perdite
durevoli di valore sono svolte anche con riferimento alle partecipazioni in società controllate.
- Valutazione dei crediti
La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di crediti a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista della Società circa le condizioni economiche
lungo la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata sulle stime
delle perdite su crediti che la Società prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
Quanto sopra indicato richiede l’esercizio di stime significative da parte del management anche con riferimento
alle condizioni economiche generali e ad eventuali andamenti negativi dei mercati del credito che potrebbero
impattare negativamente sui rapporti con i clienti.
- Fondi
La Società è parte in taluni procedimenti, scaturiti dallo svolgimento dell’attività e dalle vicende societarie, di
natura civilistica e fiscale.
Inoltre, in considerazione del settore di attività in cui opera, è esposta al rischio di essere coinvolta in
procedimenti giudiziali e/o arbitrali di natura giuslavoristica, sia con riferimento ai lavoratori somministrati e alla
struttura organizzativa della Società, che in relazione a contratti stipulati con collaboratori esterni.
Nel caso in cui si ritenga probabile che a seguito del contenzioso si renderà necessario un esborso di risorse il
cui ammontare sia stimabile in modo attendibile, tale importo, attualizzato per tenere conto dell’orizzonte
temporale lungo il quale tale esborso avrà luogo, viene incluso nell’ammontare dei fondi rischi. I contenziosi per
i quali il manifestarsi di una passività viene ritenuta soltanto possibile ma non probabile vengono indicati
nell’apposita sezione informativa su impegni e rischi e a fronte degli stessi non si procede ad alcuno
stanziamento.
La stima delle evoluzioni di tali contenziosi può risultare complessa e richiede l’esercizio di stime significative
da parte della direzione.
- Leasing
La Società ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono
opzioni di rinnovo. La valutazione della Società circa l’esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare
l’opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l’importo delle passività
del leasing e delle attività per il diritto d’uso rilevate.
126
Conflitto Russia/Ucraina
Nel primo trimestre 2022, stando a quanto riportato dall’ISTAT nei “Conti Economici Trimestrali”, si è registrata
una timida crescita del PIL dello 0,1% in termini congiunturali rispetto all’anno precedente, in linea con lo scenario
europeo. Nonostante la diffusione della variante Omicron e soprattutto l’invasione dell’Ucraina da parte della
Russia, si è vista una ripresa della domanda domestica e degli investimenti in impianti, macchinari e costruzioni.
Le tensioni connesse alla guerra tra Russia e Ucraina hanno determinato rincari relativamente alle fonti
energetiche, per le quali la Russia è principale fornitore anche per l’Italia, e alle materie prime, portando ad un
rialzo dell’inflazione al 7% nel mese di marzo. A fronte di questa dinamica dell’inflazione, si è assistito, da un lato,
ad un mutamento della politica monetaria, non solo Europea volta a contrastare il fenomeno inflattivo
attraverso un rialzo dei tassi e, dall’altro, ad un peggioramento nella valutazione del rischio-Paese, con un
aumento dello spread (inteso come differenza tra il rendimento offerto dal BTP decennali e dal suo omologo
tedesco) rispetto agli altri paese Europei.
Lo scenario macroeconomico incerto precedentemente descritto non ha destato particolari impatti negativi sui
risultati che la Società Openjobmetis ha conseguito nell’anno 2022, come evidenziato dagli indicatori economici,
finanziari e gestionali descritti nel paragrafo precedente.
La dinamica di incremento dei tassi di interesse relativa alle condizioni macroeconomiche conseguenti il
conflitto tra Russia e Ucraina è stata riflessa nelle valutazioni effettuate per il bilancio al 31 Dicembre 2022, in
particolare per quanto riguarda la determinazione del tasso di sconto applicato per il test di impairment del
valore dell’avviamento.
Non si può escludere che, anche a fronte di ulteriori interventi della BCE per combattere l’inflazione, l’ulteriore
evoluzione di tale dinamica dei tassi di interesse ed eventuali altre fluttuazioni imprevedibili degli stessi
comportino conseguenze negative sulla situazione finanziaria della Società. Tenuto conto del ridotto
indebitamento, si ritiene che tali conseguenze sarebbero comunque minime. Quanto indicato con riferimento ai
tassi di interesse potrebbe anche portare ad ulteriori incrementi del tasso di attualizzazione utilizzato ai fini del
test di impairment dell’avviamento, con un conseguente impatto negativo sul valore recuperabile stimato a
parità di altre condizioni.
La Direzione della Società prosegue la propria attività di monitoraggio degli effetti del conflitto tra Russia e
Ucraina sull’economia reale, in particolare in relazione ad eventuali impatti sull’andamento del fatturato e sulla
recuperabilità dei crediti commerciali e delle attività immateriali e avviamento iscritti in bilancio.
(b)
Partecipazioni in imprese controllate
Il valore delle partecipazioni in bilancio è determinato sulla base del prezzo di acquisto o di sottoscrizione
comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, al netto delle perdite di valore.
(c)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti comprendono i saldi in contanti e i depositi a vista e sono valutati al
valore nominale, che corrisponde al fair value.
(d)
Strumenti finanziari
Strumenti finanziari non derivati
Gli strumenti finanziari non derivati comprendono investimenti in titoli di capitale e titoli di debito, crediti
commerciali e altri crediti, passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti.
127
I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Tutte le altre
attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa
una parte contrattuale dello strumento finanziario.
Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento,
le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie
non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività
finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa
componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.
Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo
ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI); o al fair value
rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL).
Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Socie
modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività
finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del
modello di business. ’Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le
seguenti condizioni e non è designata al FVTPL: l’attività finanziaria è posseduta nell’ambito di un modello di
business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la
vendita delle attività finanziarie; e i termini contrattuali’ dell'attività finanziaria prevedono a determinate date
flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da
restituire.
Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può
prendere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del
conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività.
Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in
precedenza, sono valutate al FVTPL.
Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come
valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente
un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo
ammortizzato o al FVOCI.
Ai fini della valutazione, il ‘capitale’ è il fair value dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale,
mentre l'‘interesse’ costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato
all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al
prestito (per esempio, il rischio di liquidità e i costi amministrativi), nonché per il margine di profitto.
Nel valutare se i flussi finanziari contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e
dell'interesse, la Società considera i termini contrattuali dello strumento. Pertanto, valuta, tra gli altri, se l'attività
finanziaria contiene una clausola contrattuale che modifica la tempistica o l'importo dei flussi finanziari
contrattuali tale da non soddisfare la condizione seguente. Ai fini della valutazione, la Società considera: eventi
contingenti che modificherebbero la tempistica o l'importo dei flussi finanziari; clausole che potrebbero
rettificare il tasso contrattuale della cedola, compresi gli elementi a tasso variabile; elementi di pagamento
anticipato e di estensione; e clausole che limitano le richieste di flussi finanziari da parte della Società da attività
specifiche (per esempio, elementi senza rivalsa).
128
Le attività finanziarie della Società, relative a crediti commerciali e altri crediti, sono classificate come valutate
al costo ammortizzato. Tali attività finanziarie, quindi, sono rilevate secondo quanto sopra descritto, e valutate
successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato
viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite
per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell’esercizio così come gli eventuali utili o perdite da
eliminazione contabile.
Tali attività finanziarie prima del 1° gennaio 2018 erano valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore.
Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività
finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è
designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair
value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell’utile/(perdita) dell’esercizio. Le
altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita)
dell’esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivante dall'eliminazione contabile. Le passività finanziarie
della Società sono classificate come valutate al costo ammortizzato.
Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle
stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell’ambito di un’operazione in cui
sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività finanziaria sono trasferiti o quando
la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà
dell’attività finanziaria e non mantiene il controllo dell’attività finanziaria.
La Società procede all’eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l’obbligazione specificata nel
contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passività
finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività
modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla
base dei termini contrattuali modificati. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il
corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività
assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.
Le attività e le passività finanziarie possono essere compensate e l’importo derivante dalla compensazione viene
presentato nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se, e solo se, la Società ha correntemente il
diritto legale di compensare tali importi e intende regolare il saldo su basi nette o realizzare l’attività e regolare
la passività contemporaneamente.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti verso clienti e gli altri crediti, sono identificati come attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e
sono iscritti inizialmente al prezzo dell’operazione per i crediti commerciali e al fair value per gli altri crediti, che
generalmente corrisponde al valore nominale e successivamente valutati al costo ammortizzato al netto delle
relative perdite di valore identificate. La verifica della recuperabilità dei crediti è effettuata sulla base del valore
attuale dei flussi di cassa attesi.
I fondi svalutazione dei crediti commerciali sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo la
vita del credito, la Società considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili.
Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull’esperienza storica della Società,
129
sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi (“forward-looking
information”).
Debiti finanziari
I conti anticipi e i finanziamenti sono inizialmente rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli
oneri accessori direttamente imputabili. Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Sono classificati tra le passività correnti o le passività non
correnti in base alla rispettiva data di estinzione.
Debiti verso fornitori e altri debiti
I debiti verso fornitori e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, sono inizialmente
rilevati al fair value e successivamente iscritti al costo ammortizzato.
Strumenti finanziari derivati
La Società utilizza strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di variazione dei tassi
di interesse. I derivati sono rilevati inizialmente al fair value; i costi di transazione attribuibili sono rilevati a conto
economico nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.
Le relative variazioni sono contabilizzate come descritte di seguito. Alla designazione iniziale della copertura, la
Società documenta la relazione tra gli strumenti di copertura e l’elemento coperto, compresi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia nell’effettuare la copertura, unitamente ai metodi che saranno utilizzati per
valutare l’efficacia dello strumento di copertura. Sia all’inizio della copertura che durante la durata della stessa,
la Società valuta se la copertura è prevista essere altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value
o di flussi finanziari attribuibili ai rispettivi elementi coperti per il periodo per il quale la copertura è designata e
se i risultati effettivi di ciascuna copertura rientrano in una gamma dell’80%-125%. Nelle operazioni di copertura
di flussi finanziari di un’operazione programmata, l’operazione deve avere un’alta possibilità di verificarsi e deve
presentare un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che poterebbe avere effetti sul risultato d’esercizio.
Le variazioni del fair value dello strumento designato come di copertura di un flusso finanziario sono rilevate
direttamente nel patrimonio netto nella misura in cui la copertura è efficace. Per la quota non efficace, le
variazioni del fair value sono rilevate nel conto economico.
La contabilizzazione di copertura, come sopra indicata, cessa prospetticamente se lo strumento designato
come di copertura non soddisfa più i criteri richiesti per la contabilizzazione di copertura, giunge a scadenza
oppure è venduto, cessato o esercitato. L’utile o la perdita accumulati sono mantenuti nel patrimonio netto sino
a quando la prospettata operazione si verifica. Quando l’elemento coperto è un’attività non finanziaria, l’importo
rilevato nel patrimonio netto viene trasferito al valore contabile dell’attività nel momento in cui la stessa viene
rilevata. Negli altri casi, l’importo rilevato nel patrimonio netto viene trasferito a conto economico nello stesso
esercizio in cui l’elemento coperto ha un effetto sul conto economico.
(e)
Capitale sociale acquisto e riemissione di azioni ordinarie (azioni proprie)
In caso di riacquisto di azioni rilevate nel patrimonio netto, il corrispettivo versato, compresi i costi direttamente
attribuibili all’operazione sono rilevati a riduzione del patrimonio netto. Le azioni così riacquistate sono
classificate come azioni proprie e rilevate nella riserva per azioni proprie. Il corrispettivo ricevuto dalla
successiva vendita o riemissione di azioni proprie viene rilevato ad incremento del patrimonio netto. L’eventuale
differenza positiva o negativa derivante dall’operazione viene rilevata nella riserva da sovrapprezzo azioni.
130
(f)
Immobili, impianti e macchinari
Un elemento di immobili, impianti e macchinari viene valutato al costo al netto dell’ammortamento accumulato
e delle perdite di valore.
Il costo storico comprende eventuali oneri direttamente attribuibili all’acquisizione dell’attività.
Qualora componenti significativi abbiano vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.
Il costo di un bene prodotto in economia comprende il costo dei materiali utilizzati e della manodopera diretta
nonché altri costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al
funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. I costi sostenuti successivamente all’iscrizione
iniziale di un elemento di immobili, impianti e macchinari sono sommati al valore contabile del cespite a cui si
riferiscono se è probabile che i relativi futuri benefici affluiranno alla Società se il costo dell'elemento può essere
determinato attendibilmente. I costi per la manutenzione ordinaria di immobili, impianti e macchinari sono
rilevati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli utili e le perdite generati dalla cessione di un immobile, impianto o macchinario sono determinati come la
differenza tra il corrispettivo netto dalla cessione e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico
al momento dell’alienazione.
L’ammortamento viene addebitato a conto economico a quote costanti lungo la vita utile di ciascun componente
degli elementi di immobili, impianti e macchinari stimato dalla Società, che è riesaminato con periodicità annuale
ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
Le vite utili stimate nei periodi in esame sono le seguenti:
Assets
Ammortamento
Immobili
33,3 anni
Impianti telefonici
4 anni
Impianti elettrici
6,6 anni
Mobili e arredi
8,3 anni
Macchine ufficio elettroniche
5 anni
Insegne
6,6 anni
Attrezzatura varia
6,6 anni
Automezzi
4 anni
Impianti di allarme
3,3 anni
Le migliorie su beni di terzi sono ammortizzate lungo il periodo minore fra la vita utile e la durata del contratto
cui si riferiscono.
(g)
Beni oggetto di leasing
Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l’attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing.
L’attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell’importo della valutazione
iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della
data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà
sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell’attività sottostante o per il ripristino dell’attività sottostante
o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti.
L’attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata successivamente a quote costanti dalla data di decorrenza
alla fine della durata del leasing, a meno che il leasing trasferisca la proprietà dell’attività sottostante alla Società
al termine della durata del leasing o, considerando il costo dell’attività per il diritto di utilizzo, ci si aspetta che la
Società eserciterà l’opzione di acquisto. In tal caso, l’attività per il diritto di utilizzo sarà ammortizzata lungo la
vita utile dell’attività sottostante, determinata sulla stessa base di quella di immobili e macchinari. Inoltre,
131
l’attività per il diritto di utilizzo viene regolarmente diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore e
rettificata al fine di riflettere eventuali variazioni derivanti dalle valutazioni successive della passività del leasing.
La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data
di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing. Laddove non è possibile
determinare tale tasso con facilità, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale. Generalmente, la
Società utilizza il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.
Il tasso di finanziamento marginale della Società è calcolato sulla base dei tassi di interesse ottenuti da varie
fonti di finanziamento esterne apportando alcune rettifiche che riflettono le condizioni del leasing e il tipo di bene
in leasing.
La passività del leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo ed è
rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o
tasso, in caso di modifica dell’importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore
residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all’esercizio o meno di un’opzione di
acquisto, proroga o risoluzione o in caso di revisione dei pagamenti dovuti per il leasing fissi nella sostanza.
Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica dell’attività
per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell’attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, il locatario rileva la
modifica nell’utile/(perdita) dell’esercizio.
La Società ha rilevato nuove attività e passività principalmente per leasing degli immobili presso cui si trova la
sede operativa e presso cui operano le filiali, e per i leasing delle autovetture aziendali. Generalmente i leasing
immobiliari hanno durata di sei anni e contengono una opzione di rinnovo per ulteriori sei anni esercitabile alla
fine del periodo vincolante, mentre i leasing delle autovetture hanno durata di tre o quattro anni e non
contengono una opzione di rinnovo. I leasing immobiliari prevedono la possibilità per la Società o di recedere
dal contratto con un preavviso di sei mesi.
La Società ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività
di modesto valore e ai leasing a breve termine. La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come
costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.
(h)
Attività immateriali e avviamento
(h.1) Avviamento
L'avviamento viene rilevato al costo, al netto delle perdite di valore accumulate, calcolate come indicato
successivamente.
L’avviamento viene sottoposto a un’analisi di recuperabilità (impairment test) in base ai flussi di cassa attesi
con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che
possano far emergere eventuali perdite di valore. La perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano
meno i motivi che l’hanno generata. Si rinvia al successivo paragrafo.
(h.2) Relazioni con la clientela
Il valore delle relazioni con la clientela, è stato iscritto sulla base del fair value identificato alla data del 30 Giugno
2007, data di aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob S.p.A.”. Il costo storico si è incrementato a seguito
dell’acquisizione del ramo d’azienda della società “J.O.B. S.p.A.” nel corso dell’anno 2009, dell’aggregazione di
“Metis S.p.A” nel corso dell’anno 2011, per l’acquisto del Database Clienti di “Noi per Voi S.r.l” in data 1° Luglio
2016 e, infine, a seguito dell’acquisizione del Gruppo “Quanta” nel 2021. Il valore della Relazione con la clientela
è stato ammortizzato sulla base della vita economica stimata dalle perizie redatte da professionisti terzi
132
indipendenti: 7,5 anni per l’aggregazione tra “Wm S.r.l.” e l’ex “Openjob S.p.A. e l’acquisto del ramo di azienda di
“J.O.B. S.p.A.”, 4,5 anni per l’aggregazione con Metis S.p.A, 4,5 anni per l’acquisto del Database Clienti “Noi per
Voi S.r.l.”, ed infine 8 anni per l’acquisizione “Quanta”.
(h.3) Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali acquisite dalla Società, che hanno una vita utile definita, sono iscritte al costo al netto
del fondo ammortamento e delle perdite di valore accumulate e comprendono principalmente il valore
dell’accordo di non concorrenza raggiunto con il socio uscente della Quanta S.p.A., acquisita nel corso
dell’esercizio.
(i)
Perdite di valore
(i.1) Attività finanziarie
Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi
hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell’attività.
Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza tra il
valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale.
Le attività finanziarie singolarmente rilevanti sono valutate separatamente per determinare se hanno subito una
perdita di valore. Le altre attività finanziarie sono valutate cumulativamente, per gruppi aventi caratteristiche
simili di rischio di credito.
Tutte le perdite di valore attese sono rilevate a conto economico.
Le perdite attese di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente
collegato a un evento che si è verificato successivamente alla riduzione di valore. Il ripristino è rilevato a conto
economico.
(i.1.1) Crediti commerciali
La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative o oggetto di
contenzioso e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei per natura e scadenza di crediti a fronte di perdite
che non sono state ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica
delle perdite, eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche
del periodo durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista della Società circa le condizioni
economiche lungo la vita attesa dei crediti. La determinazione del fondo svalutazione crediti è pertanto basata
sulle stime delle perdite su crediti che la Società prevede di sostenere e tiene conto di molteplici elementi che
includono:
anzianità del credito;
solvibilità del cliente;
esperienza storica pregressa, eventualmente rettificata da fattori scalari per riflettere le condizioni
economiche previste lungo la vita attesa dei crediti.
Quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo dovuto, l’ammontare considerato
irrecuperabile viene direttamente stornato dal relativo valore dell’attività finanziaria.
I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile
lordo delle attività.
133
(i.2) Attività non finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio la Società sottopone a verifica i valori contabili delle proprie attività per
identificare eventuali perdite di valore (impairment test). Se, sulla base di tale verifica, emerge che le attività
hanno effettivamente subito una perdita di valore, la Società stima il loro valore recuperabile. Il valore
recuperabile dell’avviamento e delle attività immateriali non ancora disponibili’ per l'uso viene stimato ad ogni
data di riferimento del bilancio.
Quando il valore contabile di un'attività o di un’unità generatrice di flussi finanziari (o Cash Generating Unit)
eccede il valore recuperabile, la Società rileva la relativa perdita di valore. Un'unità generatrice di flussi finanziari
è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari ampiamente indipendenti dai flussi
finanziari generati da altre attività o gruppi di attività. Le perdite di valore sono rilevate a conto economico. Le
perdite di valore di unità generatrici di flussi finanziari sono imputate in primo luogo a riduzione del valore
contabile dell’eventuale avviamento attribuito all'unità generatrice di flussi finanziari e, in secondo luogo, a
riduzione delle altre attività’ dell'unità (gruppo di unità) proporzionalmente al valore contabile.
Il valore recuperabile di un'attività o di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il suo valore d'uso
e il suo “fair value” dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso, la Società utilizza la metodologia
dell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi stimati (discounted cash flow). Questi sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi
specifici dell'attività (WACC costo medio ponderato del capitale). I flussi finanziari attesi sono desunti da piani
approvati dal competente organo amministrativo.
Le perdite di valore dell'avviamento non possono essere ripristinate. Nel caso delle altre attività, a ciascuna data
di riferimento del bilancio, le perdite di valore rilevate in esercizi precedenti sono valutate al fine di rilevare
l’esistenza di eventuali indicazioni che possano far presupporre la riduzione o l’inesistenza della perdita. Una
perdita di valore di un’attività viene ripristinata quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per
determinare il valore recuperabile. Il valore contabile risultante a seguito del ripristino della perdita di valore non
deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto degli ammortamenti) se la perdita di
valor’ dell'attività non fosse mai stata contabilizzata.
(j)
Imposte
L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito
sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel
patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.
Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute, calcolate sul reddito
imponibile dell’esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o sostanzialmente in vigore alla data
di riferimento del bilancio ed eventuali rettifiche all'importo relativo agli esercizi precedenti.
Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i
valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.
Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale
dell’avviamento, rilevazione iniziale di attività o passività in un’operazione diversa dall’aggregazione aziendale
che non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile, nonché in caso di differenze relative a investimenti
in società controllate e a controllo congiunto per le quali si è in grado di controllare i tempi dell’annullamento ed
è probabile che nel prevedibile futuro la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per
imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio in
134
cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite
da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito
imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte
differite viene rivisto ad ogni data di riferimento del bilancio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile
che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.
Le ulteriori imposte sul reddito risultanti dalla distribuzione dei dividendi sono contabilizzate nel momento in cui
viene rilevata la passività per il pagamento del dividendo.
(k)
Fondi
La Società rileva un fondo quando ha assunto un’obbligazione (legale o implicita), stimabile in modo attendibile
e quale risultato di un evento passato ed è inoltre probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a
produrre i benefici economici per adempiere all’obbligazione. L’importo del fondo è rappresentato dal valore
attuale dei flussi finanziari attesi stimati attualizzati ad un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni
correnti di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici connessi alla passività.
La Società rileva un fondo per ristrutturazioni quando il programma dettagliato e formale per la ristrutturazione
è stato approvato e la ristrutturazione è iniziata o è stata comunicata pubblicamente. I costi operativi futuri non
sono oggetto di accantonamento.
(l)
Benefici ai dipendenti
Piani a contribuzione definita
I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nel Conto Economico
dell’esercizio in cui sono sostenuti. I contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il
pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
Piani a benefici definiti
L’obbligazione netta della Società derivante da piani a benefici definiti viene calcolata separatamente per
ciascun piano stimando l’importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell’attività
prestata nell’esercizio corrente e nei precedenti esercizi; tale beneficio viene attualizzato e il fair value di eventuali
attività a servizio del piano vengono detratti dalle passività.
Il calcolo è eseguito da un consulente esterno utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Qualora
il calcolo generi un beneficio per la Società, l’ammontare dell’attività rilevata è limitato al valore attuale dei
benefici economici disponibili sotto forma di rimborsi dal piano o di riduzioni dei contributi futuri del piano. Al
fine di stabilire il valore attuale dei benefici economici, si considerano i requisiti minimi di finanziamento
applicabili a qualsiasi piano della Società.
Gli utili e le perdite attuariali, i rendimenti delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi) e l’effetto del
massimale dell’attività (esclusi eventuali interessi) che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività
netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del conto economico
complessivo. Gli interessi netti dell’esercizio sulla passività/(attività) netta per benefici definiti sono calcolati
applicando alla passività/(attività) netta il tasso di sconto utilizzato per attualizzare l’obbligazione a benefici
definiti, determinata all’inizio dell’esercizio, considerando le eventuali variazioni della passività/(attività) netta per
benefici definiti avvenute nel corso dell’esercizio a seguito del pagamento di contributi e benefici. Gli interessi
netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell’utile/(perdita) d’esercizio.
135
Quando vengono apportate delle variazioni ai benefici di un piano o quando il piano viene ridotto, la quota del
beneficio economico relativo alle prestazioni di lavoro passate o l’utile o la perdita derivante dalla riduzione del
piano sono rilevati nell’utile/(perdita) dell’esercizio nel momento in cui la rettifica o la riduzione si verifica.
Il Trattamento di Fine Rapporto (“TFR”) dovuto ai dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, rientra
tra i piani pensionistici a benefici definiti, piani basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione
percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio.
In particolare, la passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al
valore attuariale della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base ad un piano
benefici definiti. L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali
dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio
corrente e in quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli
impegni della Società.
La Legge del 27 Dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto nuove regole per il TFR maturando
dal 1° Gennaio 2007.
Per effetto della riforma della previdenza complementare:
- le quote di TFR maturate fino al 31 Dicembre 2006 rimangono in azienda;
- le quote di TFR maturande a partire dal 1° Gennaio 2007 devono, a scelta del dipendente, secondo le modalità
di adesione esplicita o adesione tacita:
a) essere destinate a forme di previdenza complementare;
b) essere mantenute in azienda, la quale provvederà a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito
presso l’INPS.
In entrambi i casi le quote di TFR maturate dopo il 1° Gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della scelta nei
casi di destinazione a forme di previdenza complementare) sono considerate un piano a contribuzione definita.
La Legge Finanziaria 2007 non ha comportato alcuna modifica relativamente al TFR maturato al 31 Dicembre
2006 che pertanto rientra tra i piani pensionistici a benefici definiti. Peraltro, a seguito delle novità normative
introdotte dalla Legge Finanziaria 2007, il TFR “maturato” ante 1° Gennaio 2007 (o alla data di effettuazione della
scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) subisce una rilevante variazione di calcolo
per effetto del venir meno delle ipotesi attuariali precedentemente previste legate agli incrementi salariali. In
particolare, la passività connessa al “TFR maturato” è valutata utilizzando tecniche attuariali al 1° Gennaio 2007
(o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a forme di previdenza complementare) senza
applicazione del pro-rata (anni di servizio già prestati/anni complessivi di servizio), in quanto i benefici dei
dipendenti relativi a tutto il 31 Dicembre 2006 (o alla data di effettuazione della scelta nei casi di destinazione a
forme di previdenza complementare) possono essere considerati quasi interamente maturati (con la sola
eccezione della rivalutazione). Ne consegue che, ai fini di questo calcolo, i “current service costs” relativi alle
prestazioni future di lavoro dei dipendenti sono da considerarsi nulli in quanto sono rappresentati dai versamenti
contributivi ai fondi di previdenza integrativa o al Fondo di Tesoreria dell’INPS.
Benefici a breve termine
I benefici a breve termine per i dipendenti sono rilevati su base non attualizzata come costo nel momento in cui
viene fornita la prestazione che dà luogo a tali benefici.
La Società rileva una passività per l’importo che si prevede dovrà essere pagato sotto forma di
compartecipazione agli utili e piani di incentivazione quando ha un’obbligazione effettiva, legale o implicita ad
136
effettuare tali pagamenti come conseguenza di eventi passati e può essere effettuata una stima attendibile
dell’obbligazione.
Benefici ai dipendenti a lungo termine
L’obbligazione netta della Società a seguito di benefici ai dipendenti a lungo termine corrisponde all’importo del
beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato per le prestazioni di lavoro nell’esercizio corrente e negli
esercizi precedenti. Tale beneficio viene attualizzato. Le rivalutazioni sono rilevate nell’utile/(perdita)
dell’esercizio quando emergono.
Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro
I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come costo quando la Società
si è impegnato senza possibilità di recesso nell’offerta di detti benefici o, se anteriore, quando la Società rileva i
costi di ristrutturazione. I benefici interamente esigibili oltre dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sono
attualizzati.
Pagamenti basati in azioni
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate per
cassa, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente delle passività lungo il periodo durante i quali
i dipendenti maturano il diritto incondizionato a ricevere il pagamento. La passività viene valutata a ciascuna
data di chiusura del bilancio e alla data di estinzione sulla base del fair value dei diritti di rivalutazione delle azioni.
Le eventuali variazioni del fair value delle passività sono rilevate a conto economico tra i costi del personale.
Il fair value dell’importo da versare ai dipendenti relativamente ai diritti di rivalutazione delle azioni, regolate in
azioni, viene rilevato come costo con un aumento corrispondente del patrimonio netto lungo il periodo durante
i quali i dipendenti maturato il diritto incondizionato a ricevere le azioni. Le eventuali variazioni nel fair value
successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Alla fine di ogni esercizio viene
aggiornata la stima del numero di diritti che matureranno alla scadenza (componente “non market based”).
(m)
Ricavi
La Società opera principalmente nell’ambito della prestazione di servizi relativi alla somministrazione di
personale interinale, per cui è identificabile una singola promessa contrattuale (performance obligation) e si
ritiene che il cliente riceva e consumi simultaneamente i benefici delle prestazioni rese dalla Società. La
misurazione del grado di progresso nell’adempimento della promessa contrattuale è connessa alla rilevazione
della presenza fisica del lavoratore presso l’azienda cliente, e la fatturazione del servizio reso avviene su base
mensile. Non si riscontrano importi variabili significativi inclusi nella determinazione del corrispettivo
contrattuale, condizioni di pagamento anticipato o differito significative rispetto alle prassi di settore o importi
corrisposti a clienti che non siano considerati a riduzione del corrispettivo contrattuale.
(n)
Contributi
I contributi in conto capitale e quelli in conto esercizio sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che
la Società rispetterà le condizioni previste per l’ottenimento e che i contributi saranno ricevuti. I contributi in
conto capitale sono iscritti nello stato patrimoniale come ricavo differito tra gli “Altri debiti” ed imputati a conto
economico sistematicamente in contrapposizione agli ammortamenti dei beni oggetto dell’agevolazione. I
contributi in conto esercizio sono imputati a conto economico nella voce “Altri proventi”.
137
(o)
Proventi e oneri finanziari
I proventi finanziari comprendono gli interessi attivi sulla liquidità investita, i dividendi attivi, i proventi derivanti
dalla vendita di attività finanziarie disponibili per la vendita, le variazioni del fair value delle attività finanziarie
rilevate a conto economico, gli utili su cambi e gli utili su strumenti di copertura rilevati a conto economico. Gli
interessi attivi sono rilevati a conto economico per competenza utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. I
dividendi attivi sono rilevati quando si stabilisce il diritto della Società di riceverne il pagamento.
Gli oneri finanziari comprendono gli interessi passivi sui finanziamenti e leasing finanziari, le perdite su cambi,
le variazioni del fair value delle attivi finanziarie al fair value rilevato a conto economico, le perdite di valore delle
attività finanziarie e le perdite su strumenti di copertura rilevati a conto economico. I costi relativi ai finanziamenti
e leasing finanziari sono rilevati a conto economico utilizzando il metodo dell’interesse effetto.
(p)
Nuovi principi pubblicati ma non ancora adottati
Non si prevede che i seguenti nuovi principi o modifiche ai principi avranno effetti significati sul bilancio della
Società:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (modifiche allo IAS 1);
Definizione delle stime contabili (modifiche allo IAS 8);
Informativa dei principi contabili (modifiche allo IAS 1 e all’IFRS Practice Statement 2);
Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (modifiche allo
IAS 12);
Passività per leasing derivanti da operazioni di “sales and leaseback” (modifiche all’IFRS 16);
Passività non correnti correlate a parametri finanziari (modifiche allo IAS 1);
Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata o Joint Venture (Modifiche
all’IFRS 10 e allo IAS 28).
(q)
Gestione dei rischi finanziari
La Società è esposta ai seguenti rischi derivanti dall’utilizzo di strumenti finanziari:
rischio di credito;
rischio di liquidità;
rischio di tasso di interesse.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all’esposizione della Società a ciascuno dei rischi
elencati in precedenza, gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli,
nonché la gestione del capitale della Società.
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Socie
è del Consiglio di Amministrazione di Openjobmetis S.p.A.
Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di identificare ed analizzare i rischi ai quali lo
stesso è esposto, di stabilire appropriati limiti e controlli e monitorare i rischi e il rispetto di tali limiti. Queste
politiche e i relativi sistemi sono rivisti regolarmente al fine di riflettere eventuali variazioni delle condizioni del
mercato e delle attività della Società. Tramite la formazione, gli standard e le procedure di gestione, la Società
mira a creare un ambiente dei controlli disciplinato e costruttivo nel quale i propri dipendenti siano consapevoli
dei propri ruoli e responsabilità.
138
(i) Rischio di credito
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita
finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali della Società.
L’esposizione della Società al rischio di credito dipende principalmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun
cliente. Il portafoglio clienti della Società si compone di un numero ampio di clienti e non evidenzia significativi
livelli di concentrazione verso pochi clienti. La tipologia prevalente dei clienti consiste in aziende italiane di
medio-piccole dimensioni, operanti in quasi tutti i settori merceologici. Non vi è una forte concentrazione
geografica del credito; parte di esso è principalmente localizzata nelle regioni del Centro-Nord Italia. Eventuali
fenomeni di deterioramento delle condizioni economiche generali o andamenti negativi del mercato del credito
potrebbero avere un impatto negativo nei rapporti con i clienti, compromettendo la possibilità per la Società di
realizzare i propri crediti commerciali e influenzando la gestione del capitale circolante.
Non si può escludere che l’eventuale inadempimento delle obbligazioni di pagamento da parte dei clienti, o il
semplice ritardo nell’esecuzione di detti pagamenti, possa diminuire la liquidità a disposizione della Società,
incrementando la necessità di ricorrere a ulteriori fonti di finanziamento.
La Società mantiene un frazionamento della clientela e conseguentemente riduce i rischi legati al recupero dei
crediti.
Prima di procedere alla somministrazione della fornitura di personale interinale viene effettuata una adeguata
procedura di valutazione prevedendo che l’affidamento di ciascun nuovo cliente venga analizzato
individualmente prima che vengano offerte le condizioni standard in termini di pagamento e somministrazione.
Detta analisi comprende anche valutazioni esterne, se disponibili, e, in alcuni casi, informazioni bancarie. Per
ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di somministrazione, rappresentativi della linea di credito massima,
oltre la quale è richiesta l’approvazione diretta della Direzione.
Complessivamente il credito vantato verso i clienti si compone principalmente dell’onere complessivo della
retribuzione del lavoratore somministrato, che comprende oltre agli elementi della retribuzione ordinaria come
da Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di riferimento, anche le competenze maturate ma non godute
(tredicesima e 14ma, ferie oltre eventuali altri elementi), il margine e l’IVA calcolata solo sul margine della
Società.
La suddivisione delle macro-voci che determinato il valore del credito verso il cliente comporta un diverso grado
di tutela giuridica del credito. In caso di fallimento del cliente, la sola quota di credito rappresentativa delle
competenze del lavoratore somministrato è infatti privilegiata nel rimborso.
Per il metodo di valutazione si rinvia al paragrafo (i) Perdite di valore (i.1) Attività finanziarie.
(ii) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà a adempiere alle obbligazioni associate a passività
finanziarie. L’approccio della Società nella gestione della liquidità prevede di garantire, per quanto possibile, che
vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali
che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri esorbitanti o rischiare di danneggiare la propria
reputazione.
La Società monitora l’andamento economico-finanziario delle singole Filiali facilitando così il monitoraggio del
fabbisogno di liquidità e ottimizzando il rendimento degli investimenti. Generalmente, la Società si assicura che
vi siano disponibilità liquide a vista sufficienti per coprire i costi operativi previsti per un periodo di 60 giorni,
compresi quelli relativi alle passività rappresentate dai “Benefici ai Dipendenti Somministrati” ed alle relative
passività contributive.
139
Inoltre, la Società negli anni ha in essere le seguenti linee di credito:
Esercizio 2022
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa assistite da garanzie, ad un tasso di interesse medio pari
all’Euribor 6 mesi più 1,50%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come
descritto successivamente;
Euro 100 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di
crediti commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Esercizio 2021
Euro 5 milioni di linee revolving per cassa assistite da garanzie, ad un tasso di interesse medio pari
all’Euribor 6 mesi più 1,40%, soggetto al rispetto di un parametro economico-finanziario come
descritto successivamente;
Euro 91 milioni di linee di credito che possono essere utilizzate a fronte della presentazione di crediti
commerciali a breve termine, generalmente ad un tasso variabile collegato all’Euribor.
Come descritto successivamente, la Società è soggetta al rispetto del parametro economico-finanziario incluso
nel contratto di finanziamento e calcolati a livello del bilancio consolidato della Capogruppo.
Inoltre, la Società ha in essere le seguenti garanzie finanziarie:
(In migliaia di Euro)
Beneficiario
Tipologia
2022
2021
Variazione
A.N.P.A.L.
Autorizzazione ai sensi del DLGS n° 276
36.627
24.691
11.936
Terzi
Fideiussioni per partecipazione a gare d’appalto
491
89
402
Terzi
Fideiussioni per contratti di locazione
877
723
154
Totale
37.995
25.503
12.492
Le garanzie prestate a favore dell’A.N.P.A.L. (Agenzia Nazionale Politiche del Lavoro), si riferiscono al vincolo
legislativo di costituire idonea garanzia dei crediti dei lavoratori assunti con il contratto di lavoro per prestazioni
di lavoro temporaneo.
Le fideiussioni per contratti di locazione si riferiscono alle garanzie prestate a favore dei vari proprietari degli
immobili ove si trova la sede direzionale della Società ed alcune Filiali.
(iii) Rischio di tasso di interesse
L’indebitamento finanziario della Società presenta tassi di interesse variabile, pertanto la Società potrebbe
essere esposta ai rischi connessi alle fluttuazioni di tali tassi.
Non si può escludere che eventuali fluttuazioni imprevedibili dei tassi di interesse comportino conseguenze
negative sulla situazione finanziaria della Società.
(r)
Informativa di settore
Ai fini dell’IFRS 8 “Settori Operativi”, l’attività svolta dalla Società è identificata in un unico settore operativo. Per
un’analisi maggiormente dettagliata delle prospettive e degli indicatori gestionali si rimanda alla Relazione sulla
Gestione.
(s)
Acquisizione di società controllate e di quote di minoranza
L’avviamento originario di Euro 44.572 migliaia generatosi a far data dal 1° Luglio 2007 si riferisce
principalmente alle competenze e alle conoscenze tecniche del personale della Società Openjob S.p.A. (con
particolare riferimento a Openjob S.p.A., In Time S.p.A. e Quandoccorre S.p.A.) acquisito nel Giugno 2007 da WM
S.r.l., società poi oggetto di fusione inversa in Openjob S.p.A.
140
In tale sede di aggregazione aziendale era inoltre stato rilevato il valore della relazione con la clientela di Openjob
S.p.A. e della controllata Intime S.p.A., per l’importo di Euro 2.472 migliaia ed Euro 1.390 migliaia rispettivamente,
sulla base di una perizia redatta da un professionista terzo indipendente.
A seguito dell’acquisizione e successiva fusione per incorporazione di Metis S.p.A. avvenuta il 31 Dicembre 2011,
il differenziale tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite è stato allocato interamente
ad avviamento, pari ad Euro 27.164 migliaia.
Con l’acquisizione della controllata Quanta S.p.A., avvenuta nel mese di Maggio 2021 e la conseguente fusione
per incorporazione decorsa dal 1° Gennaio 2022, è stato iscritto il valore della relazione con la clientela acquisita
per un importo di Euro 2.815 migliaia, determinato sulla base di una perizia redatta da un professionista terzo
indipendente, oltre ad un avviamento pari ad Euro 23.846 migliaia.
3a. Immobili, impianti e macchinari
Le tabelle seguenti illustrano le variazioni intervenute nella voce.
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2022
1.201
1.028
4.872
106
179
7.386
Incrementi da fusione
-
18
553
-
-
571
Incrementi
-
47
713
-
-
760
Decremento
-
(30)
(418)
(3)
(44)
(495)
Al 31 Dicembre 2022
1.201
1.063
5.720
103
135
8.222
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2022
315
823
3.158
106
179
4.581
Incrementi da fusione
-
9
256
-
-
265
Incrementi
28
60
559
-
-
647
Decremento
-
(28)
(418)
(3)
(44)
(493)
Al 31 Dicembre 2022
343
864
3.555
103
135
5.000
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2022
886
205
1.714
-
-
2.805
Al 31 Dicembre 2022
858
199
2.165
-
-
3.222
(In migliaia di Euro)
Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchinari
Altre imm.ni
Tecniche
Altri Beni
Migliorie su
beni di terzi
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2021
1.682
974
4.236
109
182
7.183
Incrementi
627
81
816
-
-
1.524
Decrementi
(1.289)
-
(207)
(3)
(3)
(1.502)
Riclassifiche
-
(27)
27
-
-
-
Altre variazioni
181
-
-
-
-
181
Saldi al 31 Dicembre 2021
1.201
1.028
4.872
106
179
7.386
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2021
843
762
3.001
109
182
4.897
Incrementi
48
61
332
-
-
441
Decrementi
(654)
-
(175)
(3)
(3)
(835)
Altre variazioni
78
-
-
-
-
78
Saldi al 31 Dicembre 2021
315
823
3.158
106
179
4.581
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2021
839
212
1.235
-
-
2.286
Al 31 Dicembre 2021
886
205
1.714
-
-
2.805
141
Terreni e fabbricati
La voce comprende immobili in provincia di Udine, Brescia e Latina.
Impianti e Macchinari
La Società possiede alcune immobilizzazioni tecniche principalmente relative ad attrezzature, impianti ed
arredamenti presso le Filiali.
Altre Immobilizzazioni tecniche
La voce comprende principalmente macchine elettroniche d’ufficio, mobili e arredi, insegne luminose ed
autoveicoli.
3b. Diritto all’uso per leasing
La tabella seguente illustra le variazioni intervenute nella voce:
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2022
3.669
11.873
28
15.570
Incrementi
1.257
3.149
-
4.406
Incrementi da fusione
366
3.542
-
3.908
Decrementi
(1.050)
(1.926)
(28)
(3.004)
Saldi al 31 Dicembre 2022
4.242
16.638
-
20.880
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2022
1.948
4.561
21
6.530
Incrementi
1.221
2.949
8
4.178
Incrementi da fusione
129
385
-
514
Decrementi
(1.018)
(1.664)
(29)
(2.711)
Saldi al 31 Dicembre 2022
2.280
6.231
-
8.511
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2022
1.721
7.312
7
9.040
Al 31 Dicembre 2022
1.962
10.407
-
12.369
(In migliaia di Euro)
Autoveicoli
Immobili
Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2021
3.446
13.237
66
16.749
Incrementi
857
1.691
10
2.558
Decrementi
(634)
(3.055)
(48)
(3.737)
Saldi al 31 Dicembre 2021
3.669
11.873
28
15.570
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2021
1.499
4.696
51
6.246
Incrementi
1.074
2.335
18
3.427
Decrementi
(625)
(2.470)
(48)
(3.143)
Saldi al 31 Dicembre 2021
1.948
4.561
21
6.530
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2021
1.947
8.541
15
10.503
Al 31 Dicembre 2021
1.721
7.312
7
9.040
Autoveicoli
La voce ricomprende principalmente le autovetture assegnate al personale mediante contratti di leasing. Gli
incrementi rappresentano i nuovi contratti stipulati nel corso dell’esercizio.
142
Immobili
La voce ricomprende gli immobili della sede centrale e delle Filiali operative detenute dalla Società mediante
contratti di leasing. Gli incrementi rappresentano i nuovi contratti di leasing stipulati nel corso dell’anno in
seguito all’apertura delle nuove Filiali ed ai rinnovi dei contratti già esistenti conclusisi nel periodo.
Altre immobilizzazioni
La voce ricomprende principalmente le attrezzature elettroniche detenute dalla Società mediante contratti di
leasing.
4. Attività immateriali e avviamento
Le tabelle seguenti illustrano le variazioni intervenute nella voce.
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni con
la clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2022
71.736
8.152
2.597
1.500
83.985
Incrementi da fusione
23.846
2.815
191
-
26.852
Saldi al 31 Dicembre 2022
95.582
10.967
2.788
1.500
110.837
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2022
-
8.152
2.477
176
10.805
Incrementi da fusione
-
205
127
-
332
Incrementi
-
352
130
300
782
Saldi al 31 Dicembre 2022
-
8.709
2.734
476
11.919
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2022
71.736
-
120
1.324
73.180
Al 31 Dicembre 2022
95.582
2.258
54
1.024
98.918
(In migliaia di Euro)
Avviamento
Relazioni con
la clientela
Software e
Marchi
Patto di non
concorrenza
Totale
Costo:
Saldi al 1° Gennaio 2021
71.736
8.152
2.534
-
82.422
Incrementi
-
-
63
1.500
1.563
Saldi al 31 Dicembre 2021
71.736
8.152
2.597
1.500
83.985
Ammortamenti e perdite di valore:
Saldi al 1° Gennaio 2021
-
8.145
2.259
-
10.404
Incrementi
-
7
218
176
401
Saldi al 31 Dicembre 2021
-
8.152
2.477
176
10.805
Valori contabili:
Al 1° Gennaio 2021
71.736
7
275
-
72.018
Al 31 Dicembre 2021
71.736
-
120
1.324
73.180
Avviamento
Al termine di ogni esercizio il Gruppo esegue una verifica circa la recuperabilità del valore dell’avviamento.
L’analisi di recuperabilità (impairment test) sul valore dell’avviamento viene effettuata sulla base del valore d’uso
attraverso calcoli basati su proiezioni dei flussi derivanti dal business plan quinquennale approvato.
Si segnala che nel corso del 2021 si è proceduto ad un re-assessment delle CGU; fino al 31 dicembre 2020
l’insieme delle attività e delle passività operative del Gruppo era identificata come un’unica CGU. L’analisi svolta
si è resa necessaria a fronte dell’operazione di acquisizione di Quanta nel corso del 2021, rispetto alla quale è
143
stato rilevato un importo di avviamento pari a €24,1 milioni e del processo di riorganizzazione del Gruppo avviato
nel recente passato e che ha portato all’aggregazione di alcune società controllate e alla costituzione della
controllata Family Care.
A partire dall’esercizio 2021 sono state identificate due CGU distinte con riferimento a:
l’insieme delle attività e passività operative della Capogruppo e delle società controllate, esclusa Family Care
S.r.l. (“CGU principale”);
La controllata Family Care S.r.l. in ragione principalmente della specificità dei servizi resi (assistenza alla
persona) e della clientela cui si rivolge (privati) rispetto al resto del Gruppo, e l’utilizzo di una rete di filiali dedicata
per il proprio business. Questo anche a fronte della crescita dei volumi di attività della controllata registrati negli
ultimi anni e delle prospettive di sviluppo previste per il futuro.
Quanto sopra risulta coerente con la visione strategica e operativa del management, nonché con il livello di
analiticità della reportistica monitorata dal management.
L’importo dell’avviamento iscritto in bilancio risulta integralmente allocato alla CGU principale, considerando che
il business di Family Care S.r.l. risulta avviato all’interno del Gruppo e non relativo ad acquisizioni effettuate negli
anni precedenti.
L’impairment test al 31 Dicembre 2022 è stato effettuato prendendo come riferimento la CGU principale per
quanto sopra indicato.
Il valore della CGU principale, cui risulta integralmente allocato l’avviamento iscritto in bilancio, è stato verificato
attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come valore attuale dei flussi di cassa attesi (discounted
cash flow) utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici alla data di valutazione (WACC).
La valutazione è stata svolta sulla base del business plan 2023-2027 e diretta emanazione di quello approvato
dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 23 febbraio 2023, redatto dal management sulla base
delle performance economico-finanziarie storiche della CGU principale e dalle aspettative sull’evoluzione futura.
Tenuto conto della strategia del Gruppo, dell’evoluzione attesa del mercato di riferimento e della situazione
macroeconomica generale, i flussi di cassa previsionali sono stati stimati in funzione delle assunzioni seguenti:
- Ricavi: l’ipotesi per i ricavi è di una crescita pari al 3,8% nel 2023 e dal 4,8% al 2,3% dal 2024 al 2027
anche sulla base dei dati attesi di andamento del PIL e dell’inflazione.
Ai fini del calcolo del terminal value, si è prudenzialmente assunto uno scenario steady state (g-rate pari a zero),
nel quale, stante l’ipotesi di assenza di crescita, il flusso di cassa ottenibile in perpetuo dall’anno successivo
all’ultimo anno di previsione analitica è stato stimato in base alle seguenti principali assunzioni:
- EBITDA medio normale pari a quello dell’ultimo anno di previsione analitica;
- investimenti di mantenimento pari a circa Euro 2 milioni annui;
- investimenti di mantenimento in diritto d’uso (IFRS 16) pari a circa Euro 5 milioni annui;
- circolante costante;
- fondi costanti.
Si precisa che tali proiezioni riflettono le condizioni correnti dell’insieme delle attività e passività operative della
CGU principale oggetto di valutazione e che i valori utilizzati sono coerenti con le performance storiche della
stessa e con le aspettative del management in relazione agli andamenti attesi nel mercato di riferimento.
Il terminal value è stato determinato sulla base dell’ultimo anno del business plan, secondo le modalità sopra
indicate.
Le proiezioni dei flussi di cassa sono state attualizzate tenuto conto di un costo del capitale di rischio unlevered,
determinato in base al Capital Asset Pricing Model (CAPM), del 13,8% (esercizio precedente pari al 10,4%) al
144
lordo del relativo effetto fiscale. Tale tasso riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del
denaro per il periodo considerato e i rischi specifici del settore e del paese, l’Italia, in cui il Gruppo opera. Il WACC
al 31 Dicembre 2022 è stato stimato sulla base delle seguenti assunzioni:
- il risk-free rate adottato (4,1%);
- il coefficiente beta (unlevered) è stato stimato pari a 1,34 sulla base delle caratteristiche del settore in
oggetto e dei beta rilevati con riferimento ad un campione di società quotate appartenenti al settore in
oggetto;
- l’equity risk premium utilizzato è pari al 5%;
- small size premium riconosciuto del 3%.
Il valore d’uso al 31 Dicembre 2022 così calcolato è risultato superiore al valore contabile della Cash Generating
Unit. Si precisa quindi che non sono state effettuate svalutazioni al 31 Dicembre 2022 così come negli esercizi
precedenti.
Si evidenzia di seguito il valore contabile e il valore recuperabile della CGU principale come rilevato nel 2022 e
nel 2021, ad eccezione del 2020 in cui veniva considerata come un’unica CGU:
(In migliaia di Euro)
Anni
Valore contabile del gruppo
Valore Recuperabile
Eccedenza recuperabile rispetto al valore contabile
2020
122.794
137.321
14.527
2021
157.802
192.337
34.535
2022
147.183
156.410
9.227
Le previsioni alla base del test di impairment condotto sono per loro stessa natura soggette ad elementi
imprevisti che potrebbero comunque incidere sulle stesse, quali mancato incremento atteso del PIL, variazioni
dei tassi di interesse e del tasso di inflazione, variazioni dei ricavi, della marginalità e dei termini di incasso dai
clienti in ragione del trend macroeconomico. Tali elementi imprevisti potrebbero comportare pertanto la
modifica dell’analisi di recuperabilità sopra illustrata. A tal proposito, si sottolinea che l’analisi di sensitività al 31
Dicembre 2022 evidenzia che il valore d’uso eguaglia il valore contabile della Cash Generating Unit nel caso di
un aumento del tasso di attualizzazione di circa 0,80 punti percentuali, a parità di tutte le altre condizioni; allo
stesso modo nel caso di una riduzione dei flussi di cassa non attualizzato pari a circa il 6% per tutto il periodo
di piano e per il flusso alla base della determinazione del terminal value, il valore d’uso eguaglierebbe il valore
contabile della Cash Generating Unit.
Le analisi sopraelencate confermano la sensibilità delle valutazioni di recuperabilità dell’avviamento alla
variazione delle citate variabili; in tale contesto, gli Amministratori monitoreranno sistematicamente
l’andamento delle citate variabili, in parte esogene e non controllabili, per gli eventuali adeguamenti delle stime
di recuperabilità del valore di iscrizione dell’avviamento in bilancio.
Si precisa, inoltre, che ai fini della redazione dell’impairment test al 31 Dicembre 2022 approvato dal Consiglio
di Amministrazione della Società in data 15 Marzo 2023, sono state utilizzate valutazioni redatte da
professionisti indipendenti.
Infine, si segnala che la Società, le cui azioni sono negoziate presso il segmento STAR del Mercato Telematico
Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A., al 31 Dicembre 2022 capitalizzava circa Euro 107.989 migliaia.
Relazioni con la clientela
Dal 1° Gennaio 2022, con la fusione per incorporazione di Quanta S.p.A., sono state contabilizzate relazioni con
la clientela per Euro 2.815 migliaia, parzialmente ammortizzate per Euro 205 migliaia nel corso del 2021; la
145
valutazione iniziale, operata con l’ausilio di un professionista indipendente esterno adottando il metodo
dell’”excess earning method”, è stata effettuata in sede di acquisizione, avvenuta nel corso del mese di Maggio
2021.
Software
La voce software è riferibile ai programmi operativi e gestionali acquisiti dalla Società.
Immobilizzazioni in corso
Non sono presenti immobilizzazioni in corso ed acconti al 31 Dicembre 2022.
5. Partecipazioni in imprese controllate
I movimenti avvenuti nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
Seltis Hub S.r.l.
Jobdisabili S.r.l.
Openjob Consulting
S.r.l.
HC S.r.l.
Saldo al 1° Gennaio 2021
1.598
700
329
37
Acquisizioni
-
-
-
-
Incrementi di valore
-
-
-
-
Riclassifiche
700
(700)
-
-
Saldo al 31 Dicembre 2021
2.298
-
329
37
Effetti da fusione
-
-
-
-
Incrementi di valore
-
-
-
-
Riclassifiche
-
-
620
-
Decrementi di valore
-
-
-
-
Saldo al 31 Dicembre 2022
2.298
-
949
37
(In migliaia di Euro)
Family Care
S.r.l.
Lyve S.r.l.
Quanta S.p.A.
Quanta RU
S.p.A.
Totale
Saldo al 1° Gennaio 2021
1.700
-
-
-
4.364
Acquisizioni
-
1.090
24.817
-
25.907
Incrementi di valore
1.000
-
5.000
-
6.000
Riclassifiche
-
-
-
-
-
Saldo al 31 Dicembre 2021
2.700
1.090
29.817
-
36.271
Effetti da fusione
-
-
(29.817)
620
(29.197)
Incrementi di valore
1.000
-
-
-
1.000
Riclassifiche
-
-
-
(620)
-
Decrementi di valore
(2.600)
(322)
-
-
(2.922)
Saldo al 31 Dicembre 2022
1.100
768
-
-
5.152
Di seguito è riepilogato il confronto fra il valore di carico delle partecipazioni ed il relativo patrimonio netto:
(In migliaia di Euro)
Capitale
Sociale
Patrimonio
Netto
Quota di
possesso
Valore pro-
quota (A)
Valore di
carico (B)
Differenze
(A - B)
Seltis Hub S.r.l.
110
2.500
100,00%
2.500
2.298
202
Openjob Consulting S.r.l.
100
3.826
100,00%
3.826
949
2.877
HC S.r.l.
41
(306)
92,86%
(284)
37
(321)
Family Care S.r.l.
1.100
824
100,00%
824
1.100
(276)
Lyve S.r.l.
452
1.516
50,66%
768
768
0
Totale
1.803
7.634
5.152
2.482
Con decorrenza 1° Gennaio 2022, la controllata Quanta S.p.A., agenzia per il lavoro generalista, con focus anche
sui settori aerospaziale, ICT, navale ed energetico e nella selezione del personale, è stata incorporata in
Openjobmetis S.p.A.
Openjob Consulting S.r.l. svolge principalmente la gestione delle attività formative finanziate, l’erogazione di
servizi in outsourcing, nonché offre supporto verso la controllante su attività di gestione delle buste paga; nel
146
corso dell’esercizio ha incorporato la società Quanta Risorse Umane S.p.A., focalizzata sull’analisi, progettazione
e realizzazione di interventi di formazione, addestramento e aggiornamento delle risorse umane e altri servizi in
outsourcing, precedentemente controllata al 100% da Quanta S.p.A., con efficacia civilistica dal 1° Aprile 2022,
fiscale e contabile dal 1° Gennaio 2022.
Seltis Hub S.r.l. si occupa di ricerca e selezione del personale (anche con disabilità) per conto terzi e di head
hunting digitale.
HC S.r.l. è una Educational Company che realizza interventi dedicati allo sviluppo e alla motivazione delle risorse
umane nelle organizzazioni. A fronte dell’andamento economico dell’esercizio 2022 e del differenziale emerso
tra valore di carico e patrimonio netto di spettanza alla data di bilancio, è stato rilevato un fondo rischi al 31
Dicembre 2022 per Euro 350 migliaia.
Lyve S.r.l. è una società di formazione aziendale, un laboratorio di innovazione che integra competenze negli
ambiti della formazione, delle tecnologie digitali, del marketing e della comunicazione. A fronte dell’andamento
economico dell’esercizio 2022, delle previsioni future e del differenziale emerso tra valore di carico e patrimonio
netto di spettanza alla data di bilancio, è stata apportata al 31 Dicembre 2022 una svalutazione della
partecipazione per Euro 322 migliaia.
La società “Family Care S.r.l. - Agenzia per il lavoro” si occupa di somministrare assistenti familiari dedicati ad
anziani ed a persone non autosufficienti. Il valore della partecipazione è stato verificato attraverso la
determinazione del valore in uso, inteso come valore attuale dei flussi di cassa attesi (discounted cash flow)
utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici alla data di valutazione (WACC).
La valutazione è stata svolta sulla base del business plan 2023-2027 e diretta emanazione di quello approvato
dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 23 Febbraio 2023, redatto dal management sulla base
delle performance economico-finanziarie storiche della partecipazione e dalle aspettative sull’evoluzione futura.
Tenuto conto della strategia del Gruppo per la partecipata e dell’evoluzione attesa del mercato di riferimento e
della situazione macroeconomica generale, i flussi di cassa previsionali sono stati stimati in funzione delle
assunzioni seguenti:
Ricavi: l’ipotesi per i ricavi della Società è di una crescita, a perimetro costante, pari al 8,4% nel 2023 per
poi attestarsi al 12% dal 2024 al 2027;
Ai fini del calcolo del terminal value, ovvero il flusso di cassa ottenibile in perpetuo dall’anno successivo all’ultimo
anno di previsione analitica è stato stimato in base alle seguenti principali assunzioni:
EBITDA medio normale pari a quello dell’ultimo anno di previsione analitica;
investimenti di mantenimento pari a circa Euro 0,1 milioni annui;
investimenti di mantenimento in diritto d’uso (IFRS 16) pari a circa Euro 0,7 milioni annui;
circolante costante;
fondi costanti;
È stato considerato un periodo di raccordo di 5 anni tra l’ultimo anno di Piano e il periodo terminale, al
fine di allineare gradualmente il tasso di crescita annuale dei ricavi di fine Piano (12%) con quello del
flusso terminale (2%);
G-rate assunto pari al 2%.
Si precisa che tali proiezioni riflettono le condizioni correnti dell’insieme delle attività e passività operative della
partecipata oggetto di valutazione e coerenti con le aspettative del management in relazione agli andamenti
attesi nel mercato di riferimento.
147
Le proiezioni dei flussi di cassa sono state attualizzate tenuto conto di un costo del capitale di rischio unlevered,
determinato in base al Capital Asset Pricing Model (CAPM), del 13,8% (10,4% lo scorso esercizio) al lordo del
relativo effetto fiscale. Tale tasso riflette la valutazione corrente di mercato del valore temporale del denaro per
il periodo considerato e i rischi specifici del settore e del paese, l’Italia, in cui il Gruppo opera. Il WACC al 31
Dicembre 2022 è stato stimato sulla base delle seguenti assunzioni:
il risk-free rate adottato (4,1%);
il coefficiente beta (unlevered) è stato stimato pari a 1,34 sulla base delle caratteristiche del settore in
oggetto e dei beta rilevati con riferimento ad un campione di società quotate appartenenti al settore in
oggetto;
l’equity risk premium utilizzato è pari al 5%;
small size premium riconosciuto del 3%.
Al valore d’uso al 31 Dicembre 2022 così calcolato è stato sommato il valore della posizione finanziaria netta
della partecipata al 31 Dicembre 2022; il valore dell’equity così determinato risulta inferiore al valore contabile
della partecipata.
Quindi, in seguito alla valutazione espressa sopra, si evidenzia una impairment loss della partecipazione in
Family Care che è stata prontamente iscritta nell’esercizio corrente per Euro 2,6 milioni.
6. Attività finanziarie
La voce non corrente principalmente è costituita dai depositi cauzionali pagati per le varie utenze della sede e
delle Filiali.
La voce corrente si riferisce a crediti verso società di factoring per Euro 3.095 migliaia, in relazione a crediti
commerciali ceduti al 31 Dicembre 2022, per i quali la Società non ha richiesto la liquidazione anticipata.
7. Attività e passività per imposte differite
Le attività e passività per imposte differite si riferiscono alle seguenti voci:
(In migliaia di Euro)
Attività
Passività
Netto
31/12/2022
31/12/2021
31/12/2022
31/12/2021
31/12/2022
31/12/2021
Immobili, impianti e macchinari
-
-
86
87
(86)
(87)
Attività immateriali
-
-
630
-
(630)
-
Benefici ai dipendenti
-
13
14
-
(14)
13
Fondi
359
347
-
-
359
347
Fondo svalutazione crediti
1.622
1.311
-
-
1.622
1.311
Costi a deducibilità differita
473
457
-
-
473
457
Riallineamento Avviamento
19.351
19.755
-
-
19.351
19.755
Totale
21.805
21.883
730
87
21.075
21.796
Dal calcolo delle imposte differite non sono state escluse differenze temporanee tra i valori fiscali attribuiti alle
attività e passività ed il corrispondente valore di bilancio.
Non vi sono perdite fiscali riportabili per le quali possano essere rilevate imposte anticipate.
Le attività e le passività fiscali sono state valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili
nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base delle aliquote
fiscali stabilite da provvedimenti in vigore.
148
A decorrere dall’esercizio 2020 si è provveduto ad iscrivere le attività per imposte differite relative al
riallineamento del valore fiscale dell’avviamento, secondo quanto previsto dal D.L. 104/2020, art. 110 comma 8
e 8 bis. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 27.
I movimenti delle attività e delle passività fiscali differite nette sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
Saldo 31
Dicembre 2021
Incrementi
Stato
Patrimoniale
Movimenti a
Conto
Economico
Saldo 31
Dicembre 2022
Immobili, impianti e macchinari
(87)
-
1
(86)
Attività immateriali
-
(728)
98
(630)
Benefici ai dipendenti
13
-
(27)
(14)
Fondi
347
243
(231)
359
Crediti commerciali e altri crediti
1.311
335
(24)
1.622
Costi a deducibilità differita
457
-
16
473
Riallineamento Avviamento
19.755
-
(404)
19.351
Totale
21.796
(150)
(571)
21.075
Nella colonna relativa agli incrementi di stato patrimoniale sono ricompresi anche gli effetti derivanti dalla
fusione per incorporazione della controllata Quanta S.p.A. avvenuta con decorrenza 1° Gennaio 2022.
8. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
La voce include il saldo attivo dei depositi bancari e postali e le giacenze di cassa.
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Depositi bancari e postali
1.878
5.076
(3.198)
Denaro e valori in cassa
33
19
14
Totale disponibilità liquide
1.911
5.095
(3.184)
Con riferimento all’indebitamento finanziario netto, come previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di
informativa pubblicati da ESMA in data 4 Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 aprile 2021 da
parte di CONSOB, si rimanda alla successiva nota 12.
9. Crediti commerciali
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Verso clienti terzi
143.511
126.250
17.261
Verso parti correlate
177
69
108
Fondo svalutazione crediti
(7.388)
(6.096)
(1.292)
Totale crediti commerciali
136.300
120.223
16.077
Al 31 Dicembre 2022 e 2021 non erano presenti crediti verso clienti derivanti da cessioni con azione di regresso.
Il totale dei crediti è relativo esclusivamente a clienti italiani; non vi sono pertanto crediti in valuta diversa
dall’Euro. Alle date di bilancio non esistevano concentrazioni di crediti verso un numero limitato di clienti.
Si rimanda al paragrafo 31 “Parti correlate” per ulteriori informazioni circa l’analisi dell’esposizione dei crediti
commerciali verso parti correlate.
I crediti risultano inoltre iscritti al netto di un importo pari a Euro 88 migliaia corrispondente alla valutazione
emersa dalla rilevazione al fair value dei crediti commerciali di Quanta S.p.A., società fusa per incorporazione a
decorrere dal 1° Gennaio 2022.
149
I giorni medi di dilazione (DSO) accordati ai clienti sono 67, rispetto a 69 consuntivati al 31 Dicembre 2021. Si
rimanda al paragrafo 25 “Perdite per riduzione di valore” per ulteriori informazioni circa l’analisi dell’esposizione
dei crediti commerciali alla data di bilancio.
10. Altri crediti
La voce è così composta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Crediti verso Forma.Temp
2.743
4.247
(1.504)
Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.
1.400
-
1.400
Risconti attivi
1.176
890
286
Altri crediti in contenzioso
1.095
1.095
-
Crediti per consolidato fiscale
705
225
480
Altri minori
219
144
75
Credito vs Erario per rimborsi
150
104
46
Credito verso tesoreria INPS per TFR 1.574 1.725 (151)
Totale altri crediti
9.062
8.430
632
La voce Altri crediti in contenzioso si riferisce al credito verso un ex Amministratore di Metis cessato dalla carica
nel 2009; si precisa che nei Fondi Rischi sono state riflesse le valutazioni effettuate in merito a tale contenzioso.
I Risconti attivi diversi al 31 Dicembre 2022 per Euro 1.176 migliaia si riferiscono principalmente a costi rilevati
integralmente nell’esercizio in corso relativi a sponsorizzazioni, commissioni bancarie e canoni vari non afferenti
a contratti di leasing.
La voce “Crediti verso Forma.Temp” per Euro 2.743 migliaia è riferibile principalmente al rimborso
dell’integrazione salariale (TIS) anticipata ai lavoratori somministrati.
La voce “Credito per consolidato fiscale” riguarda crediti della Società verso le controllate Openjob Consulting
S.r.l. e Seltis Hub S.r.l. per adesione al consolidato fiscale. Si rimanda a quanto descritto nella nota 31 “Parti
correlate”.
La voce “Crediti verso venditore di Quanta S.p.A.” si riferisce a passività potenziali per le quali è stato previsto un
accantonamento a fondo rischi, coperte dalla garanzia della parte venditrice; si precisa che il credito, iscritto
nell’attivo della Società con la fusione per incorporazione della controllata Quanta S.p.A. al 1° Gennaio 2022, era
già stato rilevato nel bilancio consolidato dell’esercizio 2021.
11. Attività per imposte correnti
Al 31 Dicembre 2022, come anche al 31 Dicembre 2021, non sono iscritti in bilancio crediti per imposte correnti.
12. Debiti verso banche ed altre passività finanziarie
La presente nota illustra le condizioni contrattuali che regolano le passività finanziarie della Società. Per
maggiori informazioni sull’esposizione della Società al rischio di tasso d’interesse si rimanda alla nota n. 29.
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Passività non correnti:
Finanziamento Linea A
1.490
4.474
(2.983)
Finanziamento Linea B2
1.426
4.284
(2.858)
Finanziamenti M/L
-
1.000
(1.000)
Passività per leasing
8.843
6.191
2.652
Strumenti derivati
-
14
(14)
150
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Totale passività non correnti
11.759
15.963
(4.204)
Passività correnti
Finanziamento Linea A
3.000
3.000
-
Finanziamento Linea B2
2.858
2.858
-
Finanziamenti
1.000
2.000
(1.000)
Debiti verso banche non garantiti
15.774
16.487
(713)
Passività per leasing
3.511
2.991
520
Totale passività correnti
26.143
27.336
(1.193)
Totale passività correnti e non correnti
37.902
43.299
(5.397)
A Marzo del 2019 è stato sottoscritto ed erogato un finanziamento amortizing a medio lungo termine di Euro 15
milioni che, prevedeva inoltre, una linea di credito revolving di Euro 15 milioni, che è stata utilizzata nel corso del
2021 per Euro 10 milioni; non si rilevano utilizzi nel corso del 2022.
Nel corso del precedente esercizio era stato sottoscritto ed erogato un finanziamento per Euro 3 milioni da
rimborsare entro 18 mesi dalla data di erogazione.
Le condizioni contrattuali dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie, esclusi gli strumenti
finanziari, sono:
(In migliaia di Euro)
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
Val.
Tasso di interesse
nominale
Anno
scad.
Valore
nominale
Valore
contabile
Valore
nominale
Valore
contabile
Finanziamento Linea A
Euro
Euribor*
2024
4.500
4.490
7.500
7.474
Finanziamento Linea B2
Euro
Euribor*
2024
4.284
4.284
7.142
7.142
Finanziamenti
Euro
0,3%**
2022/23
1.000
1.000
3.000
3.000
Debiti verso banche non garantiti
Euro
2,60%**
-
15.774
15.774
16.487
16.487
Passività per leasing
Euro
1,98%***
2023/28
12.961
12.354
9.370
9.182
Totale passività onerose
38.519
37.902
43.499
43.285
* Euribor 6 mesi più spread compreso tra un minimo del 1,45% e un massimo del 2,00% anche in relazione al rispetto di un
vincolo finanziario
** Trattasi di tassi medi indicativi
*** Tasso di interesse marginale medio ponderato
Il Finanziamento a medio lungo termine in essere prevede il rispetto di un vincolo finanziario denominato
leverage ratio costituito dal rapporto IFN/EBITDA come definiti nel contratto di finanziamento. La misurazione
di tale vincolo finanziario è prevista su base annuale al 31 Dicembre, avendo come base i valori del bilancio
consolidato del Gruppo. La banca finanziatrice ha la facoltà di chiedere la risoluzione del contratto di
finanziamento qualora alla data di calcolo il vincolo non venisse rispettato.
Di seguito si dà evidenza del vincolo finanziario che deve essere rispettato a livello consolidato:
Date di Calcolo
IFN/EBITDA <
31 Dicembre 2022
2,25
31 Dicembre 2023
2,25
IFN = Indebitamento Finanziario Netto
EBITDA = Utile netto consolidato d’esercizio al lordo di imposte sul reddito, oneri finanziari netti, ammortamenti,
accantonamenti e svalutazioni
Si precisa che alla data del 31 Dicembre 2022 il vincolo finanziario è stato rispettato.
I leasing delle filiali contengono opzioni di proroga esercitabili fino a sei mesi prima della conclusione del periodo
vincolante. Qualora, alle rispettive scadenze, venissero esercitate tutte le azioni di proroga, i flussi di cassa
151
potenziali in uscita che non sono attualmente riflessi nella passività del leasing, ammonterebbero a circa Euro
18.720 migliaia.
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto della Società al 31 Dicembre 2022 e al 31 Dicembre 2021
calcolato secondo quanto previsto dagli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA
in data 4 Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 Aprile 2021 da parte di CONSOB.
(In migliaia di Euro)
Esercizio chiuso al 31
dicembre
Variazione 2022 vs. 2021
2022
2021
Valore
%
A Disponibilità liquide 33 19 14 73,7%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 1.878 5.076 (3.198) (63,0%)
C Altre attività finanziarie correnti 3.095 5.008 (1.913) 100%
D
Liquidità (A+B+C)
5.006
10.103
(5.097)
(50,5%)
E Debito finanziario corrente (22.632) (24.345) 1.713 (7,0%)
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (3.511) (2.991) (520) 17,4%
G
Indebitamento finanziario corrente (E+F)
(26.143)
(27.336)
1.193
(4,4%)
H
Indebitamento finanziario corrente netto(G+D)
(21.137)
(17.233)
(3.904)
22,7%
I Debito finanziario non corrente (11.759) (15.963) 4.204 (26,3%)
J Strumenti di debito -
-
-
-
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti -
-
-
-
L
Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
(11.759)
(15.963)
4.204
(26,3%)
M
Totale indebitamento finanziario (H+L)
(32.896)
(33.196)
300
(0,9%)
L’adozione delle previsioni degli Orientamenti in materia di obblighi di informativa pubblicati da ESMA in data 4
Marzo 2021 e dal Richiamo di attenzione n.5/21 del 29 Aprile 2021 da parte di CONSOB non ha comportato
impatti significativi sulla determinazione della posizione finanziaria netta della società al 31 Dicembre 2022 e al
31 Dicembre 2021.
Di seguito si riporta la riconciliazione delle variazioni delle passività per leasing, dei debiti verso banche ed altre
passività finanziarie derivanti dall’attività di finanziamento.
(In migliaia di Euro)
Passività per leasing
Passività finanziarie, debiti verso
banche e altre passività
Saldo al 1° Gennaio 2022
9.182
34.103
Variazioni delle passività finanziarie
Pagamento di passività per leasing
(4.331)
-
Interessi passivi
139
-
Nuovi leasing, rinnovi e cessazioni di
contratto
4.116 -
Nuovi debiti per società acquisite
3.248
11.490
Erogazione nuovi finanziamenti
-
-
Rimborso rate finanziamenti
-
(7.842)
Altri debiti finanziari ed interessi
-
(12.203)
Totale variazioni delle passività
3.172
(8.555)
Saldo al 31 Dicembre 2022
12.354
25.548
152
13. Benefici ai dipendenti
(a) correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti correnti include:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti verso dipendenti somministrati per stipendi da liquidare
39.365
34.541
4.824
Debiti verso dipendenti somministrati per competenze da liquidare
15.198
11.879
3.319
TFR lavoratori somministrati
350
202
148
Debiti verso dipendenti di struttura per stipendi e competenze da
liquidare
5.056 5.540 (484)
Totale debiti per benefici ai dipendenti
59.969
52.162
7.807
Data la natura dell’attività svolta dalla Società e la durata media dei contratti di lavoro con i lavoratori
somministrati, il beneficio ai dipendenti rappresentato dal Trattamento di Fine Rapporto dei lavoratori
somministrati è mediamente liquidato periodicamente ed è stato conseguentemente considerato fra le
passività correnti. Pertanto, la passività non è stata attualizzata e corrisponde all’obbligazione dovuta ai
dipendenti somministrati al termine del contratto.
L’ammontare delle passività al 31 Dicembre 2022 risulta in aumento rispetto al 31 Dicembre 2021,
principalmente in relazione alla crescita del personale somministrato a seguito della fusione con Quanta S.p.A.
decorsa dal 1° Gennaio 2022.
(b) non correnti
Il saldo della voce benefici ai dipendenti non correnti si riferisce al Trattamento di Fine Rapporto verso i
dipendenti di “struttura”. La variazione del debito relativo ai benefici per dipendenti nei diversi esercizi è così
riassunta:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti per benefici ai dipendenti al 1° Gennaio
629
639
(10)
Effetti da fusione
131
-
131
Costo rilevato nel Conto Economico
15
5
10
Pagamenti nell'esercizio
(101)
(28)
(73)
Valutazione attuariale
(87)
13
(100)
Totale debiti per benefici ai dipendenti
587
629
(42)
L’importo è rilevato nel Conto Economico come da tabella seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Interessi passivi sull'obbligazione
15
5
10
Totale
15
5
10
La passività relativa al TFR si basa sulla valutazione attuariale effettuata da esperti indipendenti sulla base dei
seguenti parametri principali:
31/12/2022
31/12/2021
Proiezione degli incrementi retributivi futuri (valore medio)
1,00%
1,00%
Proiezione della rotazione del personale
9,00%
9,00%
Tasso di attualizzazione
4,17%
1,09%
Tasso di inflazione medio
2,30%
1,75%
153
14. Debiti commerciali
La voce comprende i debiti commerciali per forniture di servizi e per prestazioni di consulenze.
Il totale dei debiti alla data di bilancio è dovuto principalmente verso fornitori italiani; non vi sono inoltre debiti in
valuta diversa dall’Euro.
La composizione della voce è la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti commerciali verso terzi
11.930
10.498
1.486
Debiti commerciali verso controllate
1
-
1
Totale debiti commerciali
11.931
10.498
1.487
15. Altri Debiti
Il dettaglio della voce è il seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti verso Istituti previdenziali
25.258
22.336
1.387
Debiti tributari
11.117
13.400
(2.283)
Debiti verso Forma.Temp
1.160
1.013
147
Debiti verso controllate per consolidato fiscale
293
385
(92)
Passività corrente legata al patto di non concorrenza
300
300
-
Altri debiti
305
150
156
Totale altri debiti correnti
38.433
37.584
(685)
Passività non corrente legata al patto di non concorrenza
600
900
(300)
Totale altri debiti non correnti
600
900
(300)
Totale altri debiti
39.033
38.484
(985)
I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono principalmente a debiti verso Inps, Inail e altri istituti previdenziali
riferiti alle retribuzioni dei lavoratori somministrati e del personale di struttura.
I debiti verso imprese controllate si riferiscono al debito di Euro 229 migliaia verso la società Family Care S.r.l. e
al debito di Euro 64 migliaia verso la società HC S.r.l. per adesione al consolidato fiscale.
Con il perfezionamento dell’acquisizione di Quanta S.p.A. avvenuta nel mese di Maggio 2021, si è rilevata nella
voce Altri debiti correnti e non correnti la passività relativa all’accordo contrattuale raggiunto con la parte
venditrice, circa la limitazione allo svolgimento di attività professionali in concorrenza con l’azienda, da
riconoscersi in cinque anni.
I debiti verso Forma.Temp si riferiscono al contributo di gestione di Dicembre ed al contributo per la formazione
del personale somministrato del mese di dicembre.
Il dettaglio della voce debiti tributari è il seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Ritenute ai dipendenti
10.918
13.217
(2.299)
IVA e altri minori
199
183
16
Totale debiti tributari
11.117
13.400
(2.283)
16. Passività per imposte correnti e non correnti
Il debito per imposte correnti al 31 Dicembre 2022 è pari ad Euro 2.420 migliaia e si riferisce ad Euro 717 alla
terza rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis, ad Euro 1.253 migliaia verso Erario
per Consolidato Fiscale IRES e ad Euro 450 Migliaia verso erario per IRAP. Per maggiori dettagli si rimanda alla
nota 27.
154
Il debito per imposte correnti al 31 Dicembre 2021 era pari ad Euro 1.361 migliaia e si riferiva per Euro 717
migliaia alla seconda rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis, per Euro 554
migliaia verso Erario per Consolidato Fiscale IRES e per Euro 90 migliaia verso Erario per IRAP. Per maggiori
dettagli si rimanda alla nota 27.
Il debito per imposte non correnti al 31 Dicembre 2021 era pari ad Euro 717 migliaia ed era relativo alla terza
rata dell’imposta sostitutiva ex DL 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis da versare nel corso del 2023. Per
maggiori dettagli si rimanda alla nota 27.
17. Fondi
La movimentazione della voce è stata la seguente:
(In migliaia di Euro)
Saldo al 1° Gennaio 2022
1.839
Incrementi
431
Incrementi da fusione
2.406
Utilizzi
(1.029)
Saldo al 31 Dicembre 2022
3.647
La voce si riferisce a possibili oneri futuri relativi ad alcuni contenziosi con il personale, ad un contenzioso relativo
ad un credito di natura non commerciale, a passività potenziali relative alle società acquisite nel corso del
precedente esercizio per le quali sussiste tuttavia la garanzia da parte del precedente socio, che ha portato alla
contestuale iscrizione di una posizione creditoria nell’attivo circolante, oltre ad altri rischi minori.
18. Patrimonio netto
(a) Capitale sociale
(In migliaia di azioni)
2022
2021
Azioni ordinarie
Emesse al 1° Gennaio
13.712
13.712
Emesse al 31 Dicembre
13.712
13.712
Al 31 Dicembre 2022, il capitale sociale deliberato si compone di 13.712.000 azioni ordinarie le cui percentuali
di possesso sono specificate nella sezione “Struttura del Gruppo” a cui si fa esplicito richiamo.
L’Assemblea dei Soci, convocata in data 24 Aprile 2018 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione
all’acquisto e disposizione di azioni proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter c.c.
nonché dell’art. 132 del D.Lgs. 24 Febbraio 1998 n. 58. Il Consiglio di Amministrazione convocato in data 15
Maggio 2018 ha deliberato l’avvio del programma di buy-back dal 16 Maggio 2018.
Successivamente, a seguito della revoca dell’autorizzazione del 30 Aprile 2021, con delibera approvata
dall’Assemblea dei Soci in data 19 Aprile 2022, il programma di acquisto è stato riavviato dal Consiglio di
Amministrazione di Openjobmetis S.p.A., sino a un numero massimo di azioni tale da non eccedere il 5% del
capitale sociale pro-tempore. In data 11 Novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha disposto la chiusura
del programma in essere, deliberando l’avvio di un nuovo piano di acquisto di azioni proprie, sempre a valere
sulla medesima autorizzazione assembleare, da eseguirsi per il tramite di un’offerta pubblica di acquisto
volontaria e parziale per massime 325.065 azioni ordinarie; il periodo di offerta si è concluso in data 2 Dicembre
2022.
155
A seguito degli acquisti effettuati nel corso dell’esercizio, si segnala che alla data del 31 Dicembre 2022
Openjobmetis S.p.A. possedeva direttamente 685.559 azioni proprie, pari a circa il 5,00% del capitale sociale.
La Società non ha emesso azioni privilegiate.
Non residuano quote del capitale sociale non versate.
(b) Riserva sovrapprezzo azioni
La voce riserva sovrapprezzo azioni include il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento di capitale sociale
effettuato durante l’assemblea straordinaria del 18 Marzo 2005 (pari ad Euro 3.899 migliaia), il sovrapprezzo
azioni rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato in data 11 Giugno 2007 (pari ad Euro 51
migliaia), il sovrapprezzo rilevato a seguito dell’aumento del capitale sociale effettuato tramite conferimento in
data 14 Marzo 2011 (pari ad Euro 5.030 migliaia), il sovrapprezzo pagato a seguito dell’aumento del capitale
sociale effettuato in data 14 Marzo 2011 (pari ad Euro 7.833 migliaia), il sovrapprezzo rilevato in occasione della
conversione del prestito obbligazionario in data 26 Giugno 2015 (pari ad Euro 700 migliaia), e il sovrapprezzo
rilevato in occasione dell’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione effettuata in data 03 Dicembre 2015 (pari
ad Euro 16.240 migliaia). Inoltre, la riserva è stata ridotta per un ammontare di Euro 2.208 migliaia per la quota
dei costi di quotazione riferibili all’Offerta Pubblica di sottoscrizione (ossia costi direttamente imputabili alla
stessa e quota parte degli altri costi di quotazione, proporzionalmente al numero di azioni riferibili all’offerta
pubblica di sottoscrizione rispetto al numero totale di azioni oggetto di offerta pubblica iniziale, inclusa la
greenshoe).
(c) Altre Riserve
La voce Altre Riserve include la quota residua pari ad Euro 15.602 migliaia della riserva di capitale in capo a WM
S.r.l. pari originariamente ad Euro 25.959 migliaia. Tale riserva è stata parzialmente utilizzata per la copertura
delle perdite dell’esercizio 2007, e si è incrementata per l’avanzo di fusione con Quandoccorre S.p.A.,
successivamente si è ridotta per copertura perdite a nuovo anno 2009.
Al 31 Dicembre 2022, nel rispetto dello IAS 19, è stato contabilizzato a patrimonio netto l’utile attuariale netto
complessivamente pari ad Euro 87 migliaia, dato dalla differenza tra il valore di beneficio atteso calcolata per
l’anno in corso e il beneficio effettivo risultante dalle nuove ipotesi valutative di fine periodo.
A riduzione del patrimonio netto al 31 Dicembre 2021 era stato contabilizzato il fair value del contratto derivato
posto in essere a copertura del rischio di variazione del tasso di interesse concesso al Nuovo Finanziamento; la
chiusura del contratto derivato intervenuta nel corso del 2022, ha comportato la rilevazione della variazione del
fair value nel conto economico complessivo per Euro 14 migliaia.
Il valore delle Altre riserve è al netto dell’apposita riserva negativa per acquisto di azioni proprie in portafoglio,
pari ad Euro 6.361 migliaia al 31 Dicembre 2022.
Tra le Altre riserve risulta essere classificata la riserva pari ad Euro 421 migliaia relativa al Piano di Performance
Shares 2019-2021 ed al Piano di Performance Shares 2022-2024, come meglio specificato nella nota 21, e la
riserva pari ad Euro 257 migliaia, originariamente generatasi per Euro 468 migliaia in seguito alla cessione di
azioni proprie nell’ambito dell’operazione di acquisto “Quanta”, relativa al differenziale tra il valore di
contabilizzazione delle stesse alle varie date di acquisizione (Euro 4.349 migliaia) e il loro fair value alla data
dell’operazione di acquisizione (Euro 4.817 migliaia), e parzialmente utilizzata nel corso dell’esercizio per Euro
211 migliaia a fronte dell’attribuzione della prima tranche di azioni proprie nell’ambito del Piano di Performance
Shares 2019-2021.
156
La seguente tabella riepiloga la disponibilità e la possibilità di utilizzo delle riserve:
(In migliaia di Euro)
Importo
Possibilità di
utilizzo
Quota disponibile
Utilizzi negli ultimi tre
esercizi per coperture
perdite
Capitale Sociale
13.712
-
-
Riserva Legale
2.812
B
2.812
-
Riserva Sovrapprezzo azioni
31.545
A, B, C
31.545
-
Altre Riserve
76.007
A, B, C
75.329
-
Totale
124.076
-
Quota disponibile
109.686
Legenda simboli:
A = Aumento di capitale sociale
B = Copertura perdite
C = Per distribuzione ai soci
Si precisa che una quota delle riserve distribuibili pari ad Euro 69.583 migliaia è stata vincolata al regime di
sospensione di imposta ai sensi del DL 104/2020, art. 110 commi 8 e 8 bis.
19. Ricavi
Una sintetica ripartizione dei ricavi per tipologia di servizi, tutti conseguiti in Euro e principalmente verso clienti
italiani, è espressa nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Ricavi per somministrazione di lavoro
724.434
623.694
100.655
Ricavi per ricerca e selezione del personale
430
278
152
Ricavi per altre attività
1.540
373
1.167
Riaddebiti a società del Gruppo
691
595
96
Totale Ricavi
727.095
624.940
102.070
La voce “Ricavi per altre attività” si riferisce principalmente a servizi di consulenza erogati alla Pubblica
Amministrazione nei processi di ricerca di nuovo personale, oltre ai servizi erogati per le attivazioni dei tirocini,
ricavi per politiche attive del lavoro, vendita di formazione su incarico e altri minori. Per la voce “Riaddebiti a
società del Gruppo” si rimanda alla nota n. 31 relativa ai rapporti intrattenuti con le parti correlate.
Nel 2022 i ricavi della Società risultano pari ad Euro 727.095 migliaia, rispetto ad Euro 624.940 migliaia nel 2021.
Lo scenario economico e politico è stato caratterizzato da elevata incertezza, causata dal protrarsi del conflitto
Russia-Ucraina. Nonostante l’instabilità, i ricavi rispetto all’anno precedente sono risultati sostanzialmente
costanti, escludendo l’incremento dovuto alla fusione per incorporazione della controllata Quanta S.p.A. con
decorrenza degli effetti civilistici, contabili e fiscali a partire dal 1° Gennaio 2022.
20. Altri proventi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Riconoscimento contributi da Forma.Temp
13.005
10.440
2.565
Altri proventi diversi
1.479
2.123
(672)
Totale altri proventi
14.484
12.563
1.893
157
La voce riconoscimento contributi da parte di Forma.Temp si riferisce a contributi ricevuti da tale Ente per il
rimborso dei costi sostenuti per corsi di formazione destinati ai lavoratori somministrati, inclusi nella voce costi
per servizi.
I contributi sono riconosciuti dall’Ente sulla base della specifica rendicontazione dei costi rilevati per
l’organizzazione e lo svolgimento delle attività formative. La relativa contabilizzazione dei ricavi avviene in
maniera puntuale sulla base della rendicontazione dei costi sostenuti per i singoli corsi.
La voce Altri proventi diversi comprendeva nel 2021 principalmente un contributo ricevuto dall’Agenzia
Nazionale Politiche Attive del Lavoro a supporto di attività di aggiornamento professionale svolte dal personale
somministrato; sono ricompresi nell’esercizio 2022 proventi non di competenza del periodo quali l’incasso di
crediti precedentemente svalutati e rettifiche di stanziamenti di costi relativi a esercizi precedenti, rimborsi vari
oltre ad altri minori.
21a. Costo del lavoro somministrato
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Salari e stipendi lavoratori somministrati
462.481
398.292
64.189
Oneri sociali lavoratori somministrati
135.566
115.966
19.600
Trattamento di fine rapporto lavoratori somministrati
25.752
22.057
3.695
Contributi Forma.Temp dipendenti somministrati
17.904
14.950
2.954
Altri costi lavoratori somministrati
6.170
4.073
2.097
Altri costi dei servizi erogati
209
-
209
Totale costo del lavoro somministrato
648.082
555.338
92.744
I contributi Forma.Temp si riferiscono al versamento obbligatorio all’Ente bilaterale, pari a circa il 4% di alcuni
elementi delle retribuzioni lorde dei somministrati, da destinare alla promozione di percorsi di qualificazione dei
lavoratori medesimi.
Il costo dei salari e stipendi, al 31 Dicembre 2022, è esposto al netto dell’integrazione salariale (TIS) pari ad Euro
936 migliaia (Euro 2.131 migliaia al 31 Dicembre 2021) il cui valore viene rimborsato da Forma.Temp.
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
21b. Costo del lavoro di struttura
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Salari e stipendi personale di struttura
23.378
20.384
2.994
Oneri sociali personale di struttura
6.516
5.859
657
Trattamento di fine rapporto personale di struttura
1.640
1.356
284
Compensi al Consiglio di Amministrazione e Comitati
1.828
1.964
(136)
Oneri sociali Consiglio di Amministrazione
79
79
-
Long term incentive
206
663
(457)
Altri costi personale di struttura
1.728
912
816
Totale costo del lavoro di struttura
35.375
31.217
4.158
Gli altri costi del personale si riferiscono principalmente ad oneri accessori quali ticket restaurant e rimborsi vari.
I compensi ai dirigenti con responsabilità strategica sono indicati nella nota 32.
Nel corso del 2022 sono stati sostenuti oneri riferibili alla riorganizzazione del personale ed a bonus straordinari
pari complessivamente ad Euro 709 migliaia.
158
Il numero medio dei dipendenti è il seguente:
Numero medio persone
2022
2021
Variazione
Dirigenti - personale di struttura
3
2
1
Impiegati - personale di struttura
645
539
106
Totale medio
648
541
107
L’incremento rispetto all’esercizio precedente è principalmente riferibile all’incorporazione della controllata
Quanta S.p.A. con decorrenza 1° Gennaio 2022.
Long term incentive
Il Consiglio di Amministrazione in data 12 Maggio 2017 e in data 15 Maggio 2018 ha assegnato ad alcuni
amministratori ed ai dirigenti con responsabilità strategica l’opzione, ovvero il diritto di ricevere alla scadenza
del periodo di vesting di 3 anni, una somma in denaro corrispondente all’incremento del valore del titolo di
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al verificarsi delle condizioni presenti nel “Documento informativo
relativo al piano di incentivazione” basato sull’attribuzione di Phantom Stock Option disponibile sul sito aziendale
(a cui si fa esplicito rinvio).
Successivamente nell’ottica di rendere un concreto contributo nello sforzo prodotto dalla Società, a tutti i livelli,
nel fronteggiare gli impatti dell’emergenza Covid-19, in data 15 Maggio 2020 tutti i beneficiari individuati per la
prima tranche hanno formalizzato al Consiglio incondizionata ed irrevocabile rinuncia al diritto di esercizio delle
opzioni maturate per un valore di circa 0,5 milioni di Euro, rilevato a riduzione del costo del lavoro del periodo.
Il costo per l’ultima tranche del Piano delle Phantom Stock Option è stato pari a Euro 474 migliaia (di cui Euro
386 migliaia sono imputati nell’esercizio precedente) e corrisponde alla passività valutata al fair value,
rappresentativa dell’importo da versare ai dipendenti per i quali è maturato il diritto incondizionato a ricevere il
pagamento in relazione alla tranche attribuita nell’anno 2018 secondo il Piano e il Regolamento vigenti. L’opzione
è stata esercitata nella sua totalità dai beneficiari a Gennaio 2022, e la relativa passività era già stata interamente
inclusa tra i benefici ai dipendenti al 31 Dicembre 2021.
L’Assemblea dei Soci in data 17 Aprile 2019 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2019-
2021 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Società
Openjobmetis S.p.A., subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come
descritti nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione in data 25 Giugno 2019, in data 15 Maggio 2020 ed in data 14 Maggio 2021 ha
individuato i beneficiari di ciascuna delle tre tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Società in termini di Total Shareholder Return rispetto alle società
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi.
Nel mese di Maggio 2022 è stata attribuita ai beneficiari la prima tranche, secondo quanto definito dal relativo
Piano, il cui costo complessivo è risultato essere pari ad Euro 283 migliaia nel triennio di riferimento.
Il costo stimato di periodo delle restanti tranche di Performances Shares assegnate, pari ad Euro 91 migliaia,
corrisponde alla variazione della passività valutata al fair value, rappresentativa del valore delle azioni
159
effettivamente maturate dai beneficiari in relazione alle tranche attribuite negli anni 2019, 2020 e 2021. La
relativa passività alla data di bilancio è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alle date di assegnazione e di valutazione del piano sono i
seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione pari a Euro 5,10 per la seconda tranche ed Euro 8,87 per la
terza tranche; tasso di dividendo atteso 3,5%, tasso di attualizzazione pari allo 0,40% per la seconda tranche e
(0,26)% per la terza tranche, percentuale diritto a maturazione della componente “market based” pari al 55% per
la seconda tranche e 49% per la terza tranche, volatilità annua 32% per la seconda tranche e 29% per la terza
tranche, applicando una ragionevole stima sulla base della volatilità storica calcolata in riferimento alla data di
valutazione.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio è pari ad Euro 4,76 per la seconda
tranche ed Euro 8,28 per la terza tranche.
L’Assemblea dei Soci in data 19 Aprile 2022 ha deliberato l’adozione di un Piano di Performance Shares 2022-
2024 che prevede a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con responsabilità strategica e ad altri dipendenti
chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di 3 anni, azioni ordinarie della Socie
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al raggiungimento di determinati Obiettivi di Performance come descritti
nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Il Consiglio di Amministrazione, nella stessa data, ha individuato i beneficiari della prima tranche del Piano.
La valutazione del costo assegnato è stata stimata considerando le componenti di performance legate al
raggiungimento degli obiettivi di EBITDA rettificato, consolidato e cumulato triennale rispetto ai target di piano
(con peso 50%) e le performance della Socie in termini di Total Shareholder Return rispetto alle società
componenti l’indice FSTE Italia STAR (con peso 50%), stimata utilizzando il metodo Monte Carlo che, sulla base
di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi, e sulla base delle
performance ESG del Gruppo, così come determinate da Sustainalytics, leader nella realizzazione di ricerche e
rating ESG.
Il costo stimato di periodo delle Performances Shares assegnate, pari ad Euro 94 migliaia, corrisponde alla
variazione della passività valutata al fair value rappresentativa del valore delle azioni effettivamente maturate
dai beneficiari in relazione alla tranche attribuita nel corso dell’esercizio. La relativa passività alla data di bilancio
è inclusa nella voce “Altre riserve” del Patrimonio Netto.
I parametri utilizzati nella valutazione del fair value alla data di assegnazione e di valutazione della prima tranche
del piano sono i seguenti: prezzo delle azioni alla data di valutazione pari a Euro 11,16, tasso di dividendo atteso
4%, tasso di attualizzazione pari allo 0,66%, volatilità annua del 34%, applicando una ragionevole stima sulla base
della volatilità storica calcolata in riferimento alla data di valutazione, e rating ESG così come determinato da
Sustainalytics atteso pari a 10.
Il fair value unitario del diritto di ricevere le azioni gratuite alla data del bilancio per quanto riguarda la prima
tranche è stato determinato pari ad Euro 9,92 per la componente “non-market”, e ad Euro 4,80 per la componente
market”.
22. Costo delle materie prime e sussidiarie
La voce comprende principalmente costi per materiale di consumo, cancelleria ed altre spese minori.
160
23. Costi per servizi
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Costi per organizzazione corsi personale somministrato
13.028
10.466
2.562
Costi per aggiornamento competenze personale somministrato
-
1.157
(1.157)
Costi per consulenze fiscali, legali, informatiche, aziendali
6.771
5.355
1.416
Costi per consulenze commerciali
2.034
2.218
(184)
Costi per segnalatori e studi di consulenza professionale
4.647
4.549
98
Costi per pubblicità e sponsorizzazione
2.020
1.909
111
Costi per utilities
1.284
949
335
Compensi al collegio sindacale
88
88
-
Costi per servizi due diligence e consulenze
142
847
(705)
Altri
5.013
3.665
1.348
Totale costi per servizi
35.027
31.203
3.824
I costi per organizzazione dei corsi del personale somministrato si riferiscono principalmente ad oneri addebitati
da società di formazione, per attività di organizzazione delle attività formative svolta a favore dei lavoratori
somministrati, oltre ad altri oneri accessori. Sono ricompresi i costi sostenuti verso parti correlate come meglio
descritto nella nota 31. I costi sostenuti dagli enti organizzatori sono composti principalmente da prestazioni
fatturate da terzi professionisti. A fronte della precisa e puntuale rendicontazione dei costi sostenuti per i corsi
medesimi, Openjobmetis S.p.A. riceve specifico rimborso da parte dell’Ente Forma.Temp e da altri enti.
La voce consulenze commerciali comprende i costi sostenuti per progetti di sviluppo commerciale in alcune
aree geografiche.
La voce costi per segnalatori e studi di consulenza professionale si riferisce a costi sostenuti per promuovere
l’incontro con possibili clienti.
I costi per aggiornamento competenze personale somministrato nel 2021 erano relativi ad uno specifico
programma di aggiornamento professionale promosso dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro.
I costi per pubblicità e sponsorizzazione si riferiscono ad inserzioni pubblicitarie, a costi per la diffusione
dell’immagine aziendale ed al contributo in qualità di main sponsor di una società sportiva.
Gli altri costi comprendono principalmente i costi sostenuti per assicurazioni, informazioni sulla solvibilità dei
clienti, il compenso alla società di revisione, inserzioni e canoni vari.
24. Oneri diversi di gestione
La voce comprende:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Altri oneri
735
804
(69)
Totale oneri diversi di gestione
735
804
(69)
Fra gli altri oneri sono comprese le spese per valori bollati, le quote associative, altre imposte quali quella sui
rifiuti e la pubblicità, le tasse minori e sanzioni, e le minusvalenze da alienazione cespiti.
161
25. Perdite per riduzione di valore di crediti commerciali e
altri crediti
Per maggiori dettagli sulla svalutazione dei crediti si rinvia alla relazione sulla gestione e alla successiva nota
29.
26. Proventi (oneri) finanziari netti
I proventi e gli oneri finanziari sono indicati nella seguente tabella:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Interessi attivi bancari e diversi
1
-
1
Interessi attivi da crediti verso clienti
33
33
-
Dividendi da controllate
4.911
1.100
3.811
Totale proventi finanziari
4.945
1.133
3.812
Interessi passivi su finanziamenti
(198)
(242)
44
Interessi passivi su conti correnti
(213)
(68)
(145)
Interessi passivi diversi
(217)
(269)
51
Totale oneri finanziari
(628)
(579)
(50)
Totale proventi (oneri) finanziari
4.317
554
3.762
Gli interessi passivi diversi sono riferibili principalmente alla quota di costi di competenza di ciascun esercizio
derivante dall’applicazione del costo ammortizzato sul finanziamento ai sensi dell’IFRS 9, e agli oneri relativi alla
contabilizzazione del diritto all’uso ai sensi dell’IFRS 16 pari ad Euro 139 migliaia.
I dividendi da controllate sono stati percepiti per Euro 2.284 migliaia alla controllata Openjob Consulting S.r.l.
(Euro 1.100 migliaia nel 2021) e per Euro 2.627 migliaia dalla controllata Seltis Hub S.r.l. (zero nel 2021).
27. Imposte sul reddito d’esercizio
Le imposte rilevate a Conto Economico sono così dettagliate:
(In migliaia di Euro)
2022
2021
Variazione
Imposte correnti
4.111
3.491
620
Imposte differite attive
656
151
505
Imposte differite passive
(85)
(77)
(8)
Imposte esercizi precedenti
(354)
(580)
226
Totale imposte sul reddito
4.328
2.985
1.343
Le imposte correnti al 31 Dicembre 2022, per un totale di Euro 4.111 migliaia, si riferiscono ad Euro 1.198 migliaia
per IRAP ed Euro 2.913 migliaia per IRES.
Le imposte correnti al 31 Dicembre 2021, per un totale di Euro 3.491 migliaia, si riferiscono ad Euro 729 migliaia
per IRAP ed Euro 2.762 migliaia per IRES.
La Società ha usufruito al 31 Dicembre 2020 della possibilità di riallineare i valori fiscali di maggiori valori dei
beni che risultano iscritti in bilancio, nello specifico il valore dell’avviamento di Euro 71.736 migliaia, come
previsto dal D.L. 104/2020, art. 110, commi 8 e 8 bis. Tale scelta ha determinato in tale data l’iscrizione di attività
per imposte differite attive per Euro 20.158 migliaia a fronte di un debito per imposta sostitutiva pari al 3% del
valore riallineato (2.152 migliaia di euro) da corrispondere in tre rate (due delle quali risultano già versate alla
data di riferimento del presente documento). È stato inoltre apposto un vincolo di sospensione d’imposta a
riserve già esistenti nel patrimonio netto per l’importo di Euro 69.583 migliaia.
162
L'art. 1 co. 622 - 624 della L. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) è successivamente intervenuto, modificando
retroattivamente il regime fiscale dell'ammortamento degli avviamenti riallineati ex art. 110 del DL 104/2020,
prevedendo l'innalzamento dagli ordinari 18 anni a 50 anni del periodo di ammortamento fiscale minimo. A
fronte della novità costituita dall'allungamento del piano di ammortamento fiscale, alle imprese sono state
concesse sostanzialmente tre alternative: (i) accettare tale diluizione e dedurre una quota di ammortamento
riferita ai maggiori valori riallineati in misura non superiore, per ciascun periodo d'imposta, a un cinquantesimo
(ii) beneficiare dell'ammortamento in diciottesimi originariamente applicabile integrando l’imposta sostitutiva
nella misura corrispondente a quella stabilita dall'articolo 176, comma 2-ter del Tuir (iii) revocare, anche
parzialmente, l'applicazione della disciplina fiscale del citato articolo 110, secondo modalità e termini da
adottarsi con Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.
La Società, nel prendere atto della sopravvenuta modifica normativa, ha ritenuto di mantenere l’opzione del
riallineamento dell’avviamento diluendo così in cinquanta anni il periodo di ammortamento fiscale. Sulla base
delle previsioni di generazioni di imponibili fiscali nel piano 2023-2027 approvato dal CdA in data 23 Febbraio
2023 e dei dati storici, le imposte differite attive, decrementate per Euro 807 migliaia al 31 Dicembre 2022, sono
ritenute interamente recuperabili in considerazione delle possibilità di assorbimento attraverso i futuri imponibili
della Società.
La seguente tabella evidenzia le voci che riconciliano la differenza tra il carico fiscale teorico ad aliquota
nazionale e le imposte effettivamente imputate all’esercizio:
(In migliaia di Euro)
2022
Aliquota
2021
Aliquota
Reddito ante imposte
16.034
13.525
Imposte sul reddito teoriche (a)
3.848
24,00%
3.246
24,00%
Effetto fiscale differenze permanenti di cui:
- autovetture
210
150
- telefonia
83
58
- sopravvenienze e oneri
19
31
- vitto e alloggio
50
31
- Altre variazioni
770
(16)
- ACE
(291)
(418)
- Deduzione IRAP 10%
(108)
(46)
- Dividendi/proventi da liquidazione
(1.151)
(251)
Subtotale (b)
(418)
(461)
Imposte sul reddito iscritte in Bilancio
(correnti e differite) esclusa IRAP ed effetto riallineamento (a + b)
3.430
21,39%
2.785
20,59%
IRAP (corrente e differita, escluso riallineamento)
1.252
7,81%
780
5,77%
Imposte anticipate su riallineamento avviamento, D.L. 104/2020
0,00%
-
0,00%
Imposta sostitutiva per riallineamento avviamento, D.L. 104/2020
-
0,00%
-
0,00%
Imposte sul reddito iscritte in Bilancio (correnti e differite)
4.682
29,20%
3.565
26,36%
Imposte esercizi precedenti
(354)
(2,21%)
(580)
(4,29%)
Totale Imposte
4.328
26,99%
2.985
22,07%
Si segnala che ai sensi degli articoli dal 117 al 129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.), tra la
società Openjobmetis S.p.A. e le controllate Openjob Consulting S.r.l., Seltis Hub S.r.l., HC S.r.l. e Family Care
S.r.l. sono stati firmati accordi relativi all’esercizio dell’opzione per il regime del consolidato fiscale beneficiando
in tal modo della possibilità di compensare i redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Gli
accordi triennali si intendono tacitamente rinnovati per il successivo triennio, a meno che non siano revocati.
163
28. Passività potenziali
La Società è parte di contenziosi e cause legali in essere. Sulla base del parere dei consulenti legali e fiscali, gli
amministratori non prevedono che l'esito di tali azioni in corso avranno un effetto significativo sulla situazione
patrimoniale e finanziaria della Società, oltre quanto già stanziato in bilancio.
Nel corso del 2020 Quanta S.p.A., fusa per incorporazione in Openjobmetis S.p.A. dal 1° Gennaio 2022, ha
ricevuto dall’Agenzia delle Entrate un questionario avente per oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di
formazione professionale finanziata, destinata ai lavoratori somministrati negli anni 2015, 2016 e 2017. In data
30 Novembre 2020, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n.TMB067O00388/2020,
avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2015, pari ad Euro 592.801,18, sulle prestazioni
di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro ricostruzione sarebbero invece soggette
all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n 20 del DPR 633/72, oltre a sanzioni ed interessi.
Quanta S.p.A. in data 28 Aprile 2021 ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza,
discusso in Commissione Tributaria in data 15 Marzo 2022, la quale, con sentenza depositata il 18 Ottobre 2022,
ha riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso.
In data 28 Ottobre 2021 l’Agenzia delle Entrate ha notificato un avviso di accertamento per l’anno 2016
n.TMB067O00227/2021 avente i medesimi presupposti del precedente, per Euro 595.569,72. Quanta S.p.A., in
data 22 Dicembre 2021, ha notificato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza, discusso in
Commissione Tributaria in data 21 Giugno 2022, la quale, con sentenza depositata in data 18 Ottobre 2022, ha
riconosciuto la fondatezza delle ragioni esposte dalla Società e ne ha accolto il ricorso. Non si esclude che, per
entrambe le annualità sopra citate per le quali la Società ha visto riconosciute le proprie ragioni, l’Agenzia delle
Entrate possa ricorrere in appello contro le sentenze della Commissione Tributaria di primo grado.
In data 12 Aprile 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato un ulteriore avviso di accertamento per l’anno 2017
ad Openjobmetis S.p.A., in qualità di incorporante della Quanta S.p.A., n. TMB061T00096/2022 avente i
medesimi presupposti dei precedenti, per Euro 572.322,77. La Società, in data 9 Giugno 2022, ha presentato
ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi in data 17 Gennaio 2023; al momento si è in attesa
di conoscere l’esito della sentenza.
Ai sensi degli accordi contrattuali in essere, il venditore di Quanta S.p.A., FDQ S.r.l., ha rilasciato specifica
garanzia a copertura di qualsiasi passività dovesse sorgere in relazione agli avvisi di accertamento aventi ad
oggetto l’indebita detrazione IVA per l’anno 2015 e seguenti fino al 2020.
Nel corso del 2021, l’Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Lombardia Ufficio Grandi Contribuenti,
ha avviato un’attività di verifica fiscale a carico della Capogruppo, Openjobmetis S.p.A., con riferimento ai periodi
d’imposta 2016 e 2017.
L’attività di verifica ha avuto ad oggetto il trattamento ai fini IVA dell’attività di formazione professionale
finanziata ricevuta dalla Società in qualità di committente, destinata ai lavoratori somministrati.
In data 23 Dicembre 2021, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n. TMB061T00556/2021,
avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2017, pari ad Euro 2.727.981,88, sulle prestazioni
di formazione finanziata attraverso il fondo Forma.Temp, che nella loro ricostruzione sarebbero invece soggette
all’applicazione dell’esenzione IVA di cui all’art 10 comma 1 n 20 del DPR 633/72. In data 21 Maggio 2022, la
Società ha presentato ricorso con istanza di trattazione in pubblica udienza tenutasi successivamente in data
29 Novembre 2022, a seguito della quale la Commissione Tributaria ha depositato in data 3 Gennaio 2023
sentenza favorevole, riconoscendo la fondatezza delle ragioni esposte nel ricorso.
164
In data 13 Ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha notificato l’avviso di accertamento n. TMB061T00552/2021,
avente per oggetto la presunta indetraibilità dell’IVA per l’anno 2016, pari ad Euro 2.072.364,00 con i medesimi
presupposti applicati con riferimento all’esercizio 2017.
Openjobmetis S.p.A., sentiti i propri consulenti, ritiene di disporre di varie ragioni a supporto del proprio operato
e dell’operato di Quanta, per la quale è subentrata in tutti i rapporti giuridici e obbligazioni a seguito della fusione
per incorporazione effettuata in data 1° Gennaio 2022, sottolinea la propria ferma opposizione alle contestazioni
sollevate dall’Agenzia delle Entrate e la volontà di procedere con il contenzioso per quanto necessario al fine del
riconoscimento delle proprie ragioni.
Le contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate si iscrivono in un filone che ha interessato, ad oggi, diverse
Agenzie per il Lavoro; ne consegue che nel corso dei prossimi mesi non si esclude la pubblicazione di nuove
pronunce giurisprudenziali potenzialmente favorevoli alla tesi difensiva della Società. A tutela degli interessi di
categoria sono intervenute le associazioni rappresentative delle Agenzie per il Lavoro, supportando iniziative
dirette presso le competenti sedi istituzionali, tra le quali si sottolinea la denuncia innanzi alla Commissione
Europea. Non si esclude quindi un favorevole intervento legislativo.
29. Strumenti finanziari
(a) Rischio di credito
Esposizione al rischio di credito
Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l’esposizione massima della Società al rischio di credito.
Alla data di chiusura dell’esercizio tale esposizione era la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
3.263
5.009
(1.746)
Crediti commerciali
136.300
120.223
16.077
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
1.911
5.095
(3.184)
Totale
141.474
130.327
11.147
I crediti sono riferiti principalmente a clienti nazionali.
Non vi sono particolari concentrazioni dei crediti in specifici settori merceologici.
L’esposizione al 31 Dicembre 2022 verso i primi 10 clienti rappresenta circa il 16% del monte crediti complessivo.
Perdite per riduzione di valore
L’anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
A scadere
118.078
106.207
11.871
Scaduti tra 0 e 90 giorni
16.375
12.313
4.062
Scaduti tra 91 e 360 giorni
2.746
1.780
966
Scaduti oltre 360 giorni
6.489
6.019
470
Totale crediti commerciali
143.688
126.319
17.369
165
I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell’esercizio sono stati i seguenti:
(In migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Saldo iniziale
6.096
5.455
641
Incremento da fusione
579
-
579
Perdita di valore del periodo
1.585
1.554
31
Utilizzi effettuati nell’esercizio
(872)
(913)
41
Saldo finale
7.388
6.096
1.292
La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti
commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni
significative e la svalutazione collettiva di gruppi omogenei di attività a fronte di perdite che non sono state
ancora identificate. La svalutazione collettiva viene determinata sulla base della serie storica delle perdite,
eventualmente rettificata da fattori scalari che riflettono le differenze tra condizioni economiche del periodo
durante il quale sono stati raccolti i dati storici e il punto di vista della Società circa le condizioni economiche
lungo la vita attesa dei crediti. Il fondo svalutazione crediti è riferito prevalentemente ai crediti scaduti oltre 360
giorni.
La perdita di valore del periodo si riferisce all’accantonamento per riflettere la stima delle perdite di valore dei
crediti commerciali come precedentemente illustrato.
La Società monitora costantemente la propria esposizione al rischio di credito relativo ai rapporti con i propri
clienti, adottando idonee misure per la mitigazione dello stesso. In particolare, sulla base delle politiche adottate
dalla Società, i crediti che risultino scaduti sono oggetto di specifiche azioni di sollecito o di recupero, anche
forzoso. Il risultato di tali azioni è considerato nella determinazione del fondo svalutazione per perdite di valore
attese.
Con riferimento ai potenziali elementi di incertezza derivanti dal conflitto bellico Russia-Ucraina si rileva che non
si segnalano ad oggi particolari situazioni di rischio relativamente alla solvibilità dei clienti di Openjobmetis
rispetto al periodo antecedente tale evento. Lo dimostrano i tempi medi di incasso (DSO) che al 31 Dicembre
2022 si assestano a 67 giorni, in miglioramento rispetto a quanto consuntivato al 31 Dicembre 2021 (69 giorni).
La Società non ha contabilizzato nel corso dell’esercizio perdite attese di valore relativamente ad attività
finanziarie detenute fino a scadenza.
La Società utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali e sulle attività
finanziarie detenute fino a scadenza; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l’importo
dovuto, l’ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria.
166
(b) Rischio di liquidità
Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti degli
accordi di compensazione, sono esposte nella tabella seguente:
Passività finanziarie non derivate
31 Dicembre 2022
(In migliaia di Euro)
Valore
Contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
6 mesi o
meno
6-
12mesi
1-5 anni
Oltre 5
anni
Finanziamento Linea A
(4.491)
(4.574)
(1.537)
(1.525)
(1.512)
-
Finanziamento Linea B2
(4.284)
(4.345)
(1.460)
(1.449)
(1.436)
-
Finanziamenti
(1.000)
(1.000)
(1.000)
-
-
-
Debiti verso banche non garantiti
(15.774)
(15.774)
(15.774)
-
-
-
Passività per leasing
(12.354)
(12.961)
(1.937)
(1.937)
(8.532)
(555)
Debiti commerciali
(11.931)
(11.931)
(11.931)
-
-
-
Altri debiti
(39.033)
(39.033)
(38.433)
-
(600)
-
Benefici ai dipendenti *
(59.969)
(59.969)
(59.969)
-
-
-
Totale
(148.836)
(149.587)
(132.041)
(4.911)
(12.080)
(555)
Passività finanziarie non derivate
31 Dicembre 2021
(In migliaia di Euro)
Valore
Contabile
Flussi
finanziari
contrattuali
6 mesi o
meno
6-
12mesi
1-5 anni
Oltre 5
anni
Finanziamento Linea A
(7.474)
(7.685)
(1.562)
(1.549)
(4.574)
-
Finanziamento Linea B2
(7.142)
(7.294)
(1.479)
(1.470)
(4.345)
-
Finanziamenti
(3.000)
(3.001)
(1.001)
(1.000)
(1.000)
-
Debiti verso banche non garantiti
(16.487)
(16.487)
(16.487)
-
-
-
Passività per leasing
(9.182)
(9.370)
(1.500)
(1.500)
(5.854)
(516)
Debiti commerciali
(10.498)
(10.498)
(10.498)
-
-
-
Altri debiti
(38.484)
(38.484)
(37.584)
-
(900)
-
Benefici ai dipendenti *
(52.162)
(52.162)
(52.162)
-
-
-
Totale
(144.429)
(144.981)
(122.273)
(5.519)
(16.673)
(516)
* per la voce Benefici ai dipendenti si considerano solo quelli a breve termine che mediamente saranno liquidati
periodicamente.
Non si prevede che i flussi finanziari inclusi nelle tabelle sopra indicate si manifesteranno con significativo
anticipo o per importi considerevolmente diversi.
Si segnala che per la linea B Revolving del Nuovo Finanziamento in essere al 31 Dicembre 2022, alla data di
chiusura del bilancio non utilizzata, i flussi finanziari contrattuali avranno durata massima di sei mesi.
(c) Rischio di tasso di interesse
Le passività finanziarie a tasso variabile sono di seguito sintetizzate:
(in migliaia di Euro)
31/12/2022
31/12/2021
Variazione
Debiti verso banche non garantiti
15.774
16.487
(713)
Finanziamento Linea A
4.491
3.000
1.491
Finanziamento Linea B2
4.284
7.474
(3.190)
Finanziamenti
1.000
7.142
(6.142)
Totale passività finanziarie
25.549
34.103
(8.354)
Se i tassi di interesse passivi fossero aumentati del 1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il
risultato netto sarebbero stati influenzati negativamente, al lordo del relativo effetto fiscale, dell’importo di circa
Euro 200 migliaia. Tuttavia, resta escluso l’effetto potenziale di circostanze estreme che non possono essere
ragionevolmente previste.
167
(d) Fair value
Fair value e valore contabile
Nella seguente tabella sono esposti per ogni attività e passività finanziaria, il valore contabile iscritto nello stato
patrimoniale ed il relativo fair value:
(In migliaia di Euro)
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
Contabile
Fair Value
Contabile
Fair Value
Attività finanziarie detenute fino a scadenza
3.263
3.263
5.009
5.009
Crediti commerciali e altri crediti
145.362
145.362
128.653
128.653
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
1.911
1.911
5.095
5.095
Passività per leasing
(12.354)
(12.354)
(9.182)
(9.182)
Finanziamento Linea A
(4.491)
(4.491)
(7.474)
(7.474)
Finanziamento Linea B2
(4.284)
(4.284)
(7.142)
(7.142)
Finanziamenti
(1.000)
(1.000)
(3.000)
(3.000)
Debiti verso banche non garantiti
(15.774)
(15.774)
(16.487)
(16.487)
Debiti commerciali e altri debiti
(50.964)
(50.964)
(48.982)
(48.982)
Benefici ai dipendenti
(60.556)
(60.556)
(52.790)
(52.790)
Totale
1.113
1.113
(6.300)
(6.300)
Criteri per la determinazione del fair value
I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono
indicati di seguito:
Passività finanziarie non derivate
I debiti verso banche e le altre passività finanziarie sono regolati a tasso variabile e pertanto tenuto
anche conto che sono riportati al netto dei relativi oneri, non sono stati identificate differenze
significative fra valore contabile e fair value.
Passività finanziarie derivate
Il fair value degli Interest Rate Swap è pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati sulla base
di parametri di mercato osservabili, e confrontato anche con le quotazioni dell’intermediario finanziario
con cui è stato sottoscritto il contratto.
Crediti commerciali e altri crediti
Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti viene stimato sulla base dei flussi finanziari futuri
attualizzati utilizzando i tassi di interesse di mercato alla data di bilancio. Il fair value coincide con il
valore contabile in quanto il primo riflette già la svalutazione per perdite di valore.
Per l’informativa inerente ai tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove
applicabile, agli elementi di cui alla tabella precedente, essendo principalmente utilizzati per il calcolo
delle passività finanziarie al costo ammortizzato, si rimanda alla nota 12.
Scala gerarchica del fair value
La tabella seguente illustra gli strumenti finanziari contabilizzati al fair value in base alla tecnica di
valutazione utilizzata. I diversi livelli sono stati definiti come illustrato di seguito:
Livello 1: i prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi o passività identiche;
Livello 2: i dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l’attività o la
passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (ovvero derivati dai prezzi);
Livello 3: i dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato
osservabili (dati non osservabili).
168
(In migliaia di Euro)
IRS di copertura
31/12/2022
31/12/2021
Livello 1
-
-
Livello 2
-
(14)
Livello 3
-
-
Totale
-
(14)
30. Leasing
La Società per l’esercizio della propria attività si avvale di diversi contratti di leasing, soprattutto per il noleggio
delle autovetture e per la locazione di immobili.
31. Parti correlate
Alcuni membri del consiglio di Amministrazione occupano una posizione in altre entità e potrebbero essere nella
condizione di poter esercitare il controllo o un'influenza significativa sulle politiche finanziarie e gestionali di
dette entità.
I rapporti intrattenuti tra la Società e le parti correlate, individuate sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24
Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate - sono prevalentemente di natura commerciale.
Nel corso dell’esercizio la Società ha effettuato operazioni con alcune delle suddette entità come illustrato di
seguito. Le condizioni generali che regolano dette operazioni sono state effettuate nel rispetto ed in linea con le
normali condizioni di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 Ottobre 2015, ha approvato e successivamente aggiornato,
da ultimo in data 29 Giugno 2021 la procedura per le operazioni con parti correlate, ai sensi dell’articolo 2391-
bis del Codice Civile e del “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”
adottato dalla CONSOB con delibera N. 17221 del 12 Marzo 2010 e successive modificazioni.
La somma del valore delle operazioni e dei saldi residui è la seguente:
(in migliaia di Euro)
Totale 2022
Socie
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Ricavi
727.095
557
-
557
0,08%
Altri proventi
14.484
895
-
895
6,18%
Costo del lavoro di struttura
35.375
28
3.003
3.031
8,57%
Costi per servizi
35.027
1.631
-
1.631
4,66%
Proventi Finanziari
4.945
4.911
-
4.911
99,31%
(in migliaia di Euro)
Totale 2021
Socie
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Ricavi
624.940
694
-
694
0,10%
Costo del lavoro di struttura
31.217
-
3.067
3.067
9,82%
Costi per servizi
31.203
1.300
-
1.300
4,20%
Proventi Finanziari
1.133
1.108
-
1.108
97,80%
(in migliaia di Euro)
Totale 2022
Socie
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Partecipazioni
5.152
5.152
-
5.152
100%
Crediti
136.300
177
-
177
0,13%
Altri Crediti
9.062
705
-
705
7,78%
Debiti Commerciali
11.931
1
-
1
0,01%
Altri Debiti
39.033
293
-
293
0,75%
169
(in migliaia di Euro)
Totale 2021
Socie
Controllate
Altre parti
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Partecipazioni
36.272
36.272
-
36.272
100%
Crediti
120.223
69
-
69
0,10%
Altri Crediti
8.430
225
-
225
2,70%
Attività Finanziarie (correnti)
5.008
5.008
-
5.008
100%
Debiti Commerciali
10.498
-
-
-
0,00%
Altri Debiti
37.584
385
-
385
1,00%
Nelle voci Ricavi e Altri Proventi verso Società Controllate sono inclusi gli addebiti alle società del Gruppo come
segue: Openjob Consulting S.r.l. Euro 911 migliaia (Euro 262 migliaia nel 2021), Seltis Hub S.r.l. Euro 232 migliaia
(Euro 210 migliaia nel 2021), HC S.r.l. per Euro 86 migliaia (Euro 94 migliaia nel 2021), Family care S.r.l. per Euro
178 migliaia (Euro 128 migliaia nel 2021) e Lyve Srl per Euro 45 migliaia (zero nel 2021). Tali addebiti si
riferiscono principalmente a prestazioni effettuate a favore delle società controllate per attività amministrative,
gestionali, di somministrazione e di addebiti per il personale distaccato. Il credito verso le società del Gruppo
ammonta complessivamente ad Euro 177 migliaia, e si riferisce per Euro 144 migliaia per attività di direzione e
coordinamento (Euro 69 migliaia al 31 Dicembre 2021) verso la controllata HC S.r.l., ed Euro 33 migliaia verso
la controllata Openjob Consulting S.r.l. (zero al 31 Dicembre 2021) per la somministrazione di personale nel
mese di Dicembre 2022.
Nella voce Costo del lavoro di struttura da Altre parti correlate sono inclusi i costi pari ad Euro 1.828 migliaia nel
2022 (Euro 1.964 migliaia nel 2021) per il Consiglio di Amministrazione; Euro 815 migliaia nel 2022 (Euro 797
migliaia nel 2021) per i Dirigenti con responsabilità strategiche ed Euro 360 migliaia nel 2022 (Euro 306 migliaia
nel 2021) per stipendi corrisposti a stretti familiari di dirigenti.
Nella voce Costi per servizi delle Società Controllate sono inclusi i costi addebitati dalla controllata Openjob
Consulting S.r.l. per Euro 1.631 migliaia (Euro 1.276 migliaia nel 2021) per l’elaborazione dei cedolini dei
lavoratori somministrati e per formazione, dalla controllata HC S.r.l. per Euro 13 migliaia (Euro 11 migliaia nel
2021) e dalla controllata Lyve S.r.l. per Euro 62 migliaia (Euro 13 migliaia nel 2020), entrambi addebitati per
progetti formativi svolti nel corso del 2022, oltre che per il riaddebito del canone di locazione di un immobile
condotto da quest’ultima e condiviso con la Socie controllante. Il debito al 31 Dicembre 2022 ammonta ad
Euro 1 migliaia (zero al 31 Dicembre 2021) verso le controllata Lyve S.r.l.
La voce Proventi finanziari verso Società Controllate pari ad Euro 4.911 migliaia (Euro 1.108 migliaia nel 2021)
si riferisce ai dividendi erogati da Openjob Consulting S.r.l. per Euro 2.284 migliaia (Euro 1.100 migliaia nel 2021)
e da Seltis Hub S.r.l. per Euro 2.627 (zero nel 2021); nel 2021 erano ricompresi anche interessi attivi, pari ad Euro
8 migliaia, maturati sul finanziamento concesso alla controllata Quanta S.p.A. Il provento relativo ai dividendi
concessi da entrambe le controllate risulta interamente incassato al 31 Dicembre 2022.
La voce Altri Crediti comprende crediti della Società verso le società del Gruppo per adesione al consolidato
fiscale nazionale complessivamente pari ad Euro 705 migliaia, di cui verso la controllata Openjob Consulting
S.r.l. per Euro 220 migliaia (Euro 225 migliaia al 31 Dicembre 2021) e per Euro 485 migliaia verso la controllata
Seltis Hub S.r.l. (zero al 31 Dicembre 2021).
La voce Altri Debiti comprende debiti della Società verso le società del Gruppo per adesione al consolidato fiscale
nazionale complessivamente pari ad Euro 293 migliaia, di cui verso la controllata HC S.r.l. per Euro 64 migliaia
(Euro 20 migliaia al 31 Dicembre 2021) e per Euro 229 migliaia verso la controllata Family Care S.r.l. (Euro 337
migliaia al 31 Dicembre 2021).
170
La voce Attività Finanziarie comprendeva al 31 Dicembre 2021 il credito finanziario attivo della Società verso la
controllata Quanta S.p.A. per un finanziamento concesso nel corso del 2021; al 31 Dicembre 2022 non si
ravvisano attività finanziarie verso le altre società del Gruppo.
Per la voce Partecipazioni vedasi la nota n. 5 del presente documento.
Nel corso della normale attività di impresa il Gruppo ha prestato servizi di somministrazione di personale e si è
avvalsa della collaborazione di parti correlate per importi non significativi ed a condizioni di mercato.
32. Compensi a favore dei membri del Consiglio di
Amministrazione, dei Dirigenti con responsabilità
strategiche e del Collegio sindacale
Le condizioni generali che regolano le operazioni con dirigenti con responsabilità strategiche non risultavano più
favorevoli di quelle applicate o che potevano essere ragionevolmente applicate nel caso di operazioni simili con
dirigenti senza responsabilità strategiche associati delle stesse entità a normali condizioni di mercato.
I compensi complessivi del personale con responsabilità strategiche, iscritti nella voce costo del lavoro e costi
per servizi, ammontano a Euro 2.643 migliaia di cui Euro 1.828 migliaia ai membri del Consiglio di
Amministrazione e di cui Euro 815 migliaia a dirigenti con responsabilità strategiche (Euro 2.771 migliaia nel
2021 di cui Euro 1.964 migliaia ai membri del Consiglio di Amministrazione ed Euro 807 migliaia a dirigenti con
responsabilità strategiche). Oltre gli stipendi, la Società offre ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche
anche benefici in natura secondo l’ordinaria prassi contrattuale dei dirigenti d’azienda. Si precisa che il Consiglio
di Amministrazione ha assegnato agli amministratori ed ai dirigenti con responsabilità strategica l’opzione ossia
il diritto di ricevere nei due anni successivi alla scadenza del periodo di vesting di tre anni, occorsa nel mese di
Maggio del precedente esercizio, una somma di denaro corrispondente all’incremento del valore del titolo di
Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al verificarsi delle condizioni presenti nel Regolamento del piano
disponibile sul sito aziendale ed a cui si fa esplicito rinvio. Si segnala che i soggetti beneficiari hanno esercitato
la totalità dei diritti loro assegnati nel mese di Gennaio 2022, e la relativa passività era già stata interamente
rilevata nel bilancio dell’esercizio precedente. L’Assemblea dei Soci in data 17 Aprile 2019 ha deliberato
l’adozione di un Piano di Performance Shares 2019-2021, nonché in data 19 Aprile 2022 ha deliberato l’adozione
di un Piano di Performance Shares 2022-2024, che prevedono a favore di alcuni amministratori, ai dirigenti con
responsabilità strategica e ad altri dipendenti chiave, il diritto di ricevere, alla scadenza del periodo di vesting di
3 anni, azioni ordinarie della società Openjobmetis S.p.A. subordinatamente al raggiungimento di determinati
Obiettivi di Performance come descritti nel suddetto Piano (a cui si fa esplicito rinvio).
Si precisa inoltre che i compensi ad alcuni Consiglieri sono stati corrisposti alle rispettive società di
appartenenza anziché ai singoli beneficiari in base ad un accordo fra gli stessi e le società medesime, per
l’ammontare complessivo di Euro 91 migliaia (Euro 74 migliaia nel 2021).
Per ulteriori informazioni relative ai compensi con detti dirigenti si rinvia alla “Relazione sulla Remunerazione
2022-23” in corso di pubblicazione nell’area “Corporate Governance” del sito aziendale.
I compensi del Collegio Sindacale dell’anno 2022 ammontano ad Euro 88 migliaia (Euro 88 nell’anno 2021).
171
La somma del valore delle operazioni con detti dirigenti con responsabilità strategiche ed entità su cui esercitano
il controllo o un’influenza significativa è la seguente:
Compensi
(in migliaia di Euro)
Emolumenti per le
cariche
Benefici non
monetari
Bonus e altri
incentivi
Totale compensi
Membri del Consiglio di
Amministrazione
1.011 Nessuno 817* 1.828
Dirigenti con responsabilità
strategiche
462 Nessuno 353* 815
Totale CdA e Dirigenti
1.473
Nessuno
1.170
2.643
Compensi
(in migliaia di Euro)
Emolumenti della
controllante
Benefici non
monetari
Bonus e altri
incentivi
Totale compensi
Collegio Sindacale
88
Nessuno
-
88
Totale Collegio Sindacale
88
Nessuno
-
88
Totale compensi personale con
responsabilità strategiche
1.561
Nessuno
1.170
3.384
*l’importo comprende una quota stanziata nell’esercizio che sarà erogata sul 2023 subordinatamente al
raggiungimento di specifici risultati, relativamente all’acquisizione di Quanta.
33. Operazioni atipiche e/o inusuali
Il bilancio al 31 Dicembre 2022 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie (positive e/o
negative) derivanti da eventi od operazioni atipiche e/o inusuali, come definiti dalla Comunicazione Consob n.
DEM/606493 del 28 Luglio 2006.
34. Eventi successivi
In data 27 Febbraio 2023, la Capogruppo Openjobmetis S.p.A ha acquisito la partecipazione di minoranza pari
al 7,14% della HC S.r.l., diventando socio unico.
In data 13 Marzo 2023, i Consigli di Amministrazione delle società Lyve S.r.l e HC S.r.l hanno presentato e
approvato il progetto di fusione per incorporazione di HC S.r.l in Lyve S.r.l.
35. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
In adempimento alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 Luglio 2006, in merito agli eventi od
operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero quelle operazioni o fatti che non si ripetono
frequentemente nel consueto svolgimento dell’attività, si rimanda a quanto commentato nella nota 23, in
relazione ai servizi di due diligence e consulenze per acquisizioni e costi per servizi professionali per operazioni
sul mercato regolamentato per Euro 142 migliaia (circa 0,4% dei costi per servizi), ed alla nota 21 b, in relazione
ad oneri riferibili alla riorganizzazione del personale ed a bonus straordinari per Euro 709 migliaia (circa 2,0% dei
costi del lavoro di struttura).
172
36. Informazioni richieste dalla Legge n. 124/2017 art. 1
commi 125-129
Si precisa che nel corso dell’anno la Società non ha ricevuto erogazioni pubbliche a titolo di sovvenzioni, sussidi,
vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva,
retributiva o risarcitoria, oltre a quanto già pubblicato sul sito:
https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx
37. Proposta di destinazione del risultato d’esercizio
Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto dei progetti di sviluppo della società, propone di deliberare a valere
sull’utile dell’esercizio 2022 quanto segue:
Attribuzione di un dividendo agli azionisti di Euro 0,50 per ogni azione avente diritto (escluse azioni
proprie) sino a un massimo di Euro 6.513.220,50
Attribuzione ad altre riserve per Euro 5.193.190,13
Non vi è stata alcuna attribuzione a riserva legale, avendo raggiunto il quinto del capitale sociale, come
disposto dall’art. 2.430 del Codice Civile.
Milano, li 15 Marzo 2023
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Marco Vittorelli
173
ATTESTAZIONE BILANCIO SEPARATO AI SENSI DELL’ART. 154 BIS
D.LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI
1. I sottoscritti Rosario Rasizza, in qualità Amministratore Delegato, e Alessandro Esposti, in qualità di
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Openjobmetis S.p.A., attestano, tenuto
anche conto di quanto previsto dall’articolo 154-bis, comma 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 Febbraio 1998, n.
58:
l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio
separato, nel corso del periodo dal 01/01/2022 al 31/12/2022.
2. Al riguardo si segnala che la valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per
la formazione del bilancio separato chiuso al 31 Dicembre 2022 è avvenuta sulla base della valutazione del
sistema di controllo interno e di verifica dei processi attinenti, anche indirettamente, alla formazione dei dati
contabili e di bilancio.
3. Si attesta, inoltre, che:
I. Il bilancio separato al 31 Dicembre 2022:
corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell’Unione Europea ai
sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 Luglio 2002
nonché ai provvedimenti emanati in attuazione del D.Lgs. n. 38/2005;
è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e
finanziaria dell’emittente.
II. La relazione sulla gestione al bilancio separato e consolidato comprende un’analisi attendibile
dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, degli eventi che si sono
verificati nell’esercizio e della loro incidenza sul bilancio, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed
incertezze a cui l’emittente è esposta. La relazione sulla gestione contiene, altresì, informazioni sulle operazioni
rilevanti con parti correlate. Ai sensi di quanto previsto dall’Art. 154 TER del d.lgs. 58/98.
Milano, 15 Marzo 2023
L’Amministratore Delegato
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili societari
Rosario Rasizza
Alessandro Esposti
174
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SUL
BILANCIO SEPARATO
175
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
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